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1 OGGETTO: Razionalizzazione rete elettrica AT nelle aree di Venezia e Padova. Area d intervento A Dolo-Camin. Nuovo elettrodotto aereo a 380 kv tra la stazione elettrica di Dolo (VE) e la stazione elettrica di Camin (PD). Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale. Osservazioni ai sensi dell art. 36 comma 4 D. Lgs. 152/2006. Svoltosi il seguente dibattito: Sindaco: Noi siamo qui, oggi, per compiere tutti assieme un dovere e, allo stesso tempo, prestar fede alla fiducia che la cittadinanza ha riposto in noi quali loro rappresentanti. In questo Consiglio Comunale, discuteremo e approveremo il parere alle integrazioni progettuali recentemente presentate da Terna su richiesta della Commissione VIA nazionale, e articolato nei documenti tecnici allegati alla delibera. Abbiamo qui presenti il prof. Campeol e l Ing. Mantuano che preghiamo di illustrarci i risultati del loro lavoro di approfondimento sulle recenti integrazioni progettuali di Terna Spa. Leggeremo poi le osservazioni giuridico-amministrative pervenuteci dall avv. Ceruti. Il prof. Campeol e l Ing. Mantuano illustrano al Consiglio i contenuti delle loro controdeduzioni alle integrazioni dello Studio di Impatto Ambientale. Salmaso Roberto: Voglio menzionare una intervista dell amministratore delegato di Terna su Panorama che ritengo personalmente offensiva. In essa si elencano i notevoli investimenti di Terna nella modernizzazione della rete elettrica nazionale e le difficoltà incontrate nella loro attività di implementazione. Rimaniamo stupiti da queste affermazioni. Noi non abbiamo mai detto di essere contro il progresso, siamo favorevoli al passaggio, solo chiediamo la variante interrata. Non capiamo perché, all interno delle notevolissime somme investite non possa esserci il posto per soddisfare anche le nostre legittime richieste. Rimango altresì stupito dal comportamento della Commissione VIA regionale. Ho qui con me un telegramma di convocazione datato 19 maggio, giunto nel pomeriggio, che convoca per il giorno successivo a Palazzo Linetti in Regione Veneto. Come è possibile partecipare in questo modo? Carletti: Signor Sindaco mettiamo in evidenza la gravità dell ordinanza della Presidenza del Consiglio che ha ridotto i termini per le nostre osservazioni e quelle dei cittadini, legandole alla situazione di emergenza della Laguna di Venezia. Questo impedisce di esercitare con la dovuta serenità i diritti della popolazione e dell ente locale. Campeol: Pur comprendendo il disagio creato dalla riduzione dei termini, ritengo non sia il vero problema. Il problema sta nella volontà politica di Terna di realizzare la variante interrata.

2 Cons. Moressa: La vicenda dell elettrodotto AT 380 KV Dolo Camin, che Terna Spa vuole costruire lungo l asse idoviario, a ridosso del nostro centro abitato, è ormai da due anni in evidenza nell agenda di questo consiglio comunale, ma anche di tutta la comunità di Vigonovo e di alcuni comuni limitrofi. Sull argomento un recente interveto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che riteniamo di dover definire a gamba tesa, ha sostanzialmente modificato tempi, modi e forme di quello che dovrebbe essere un trasparente ed equo confronto tra le parti, nell ambito della procedura di valutazione d impatto ambientale dell opera. Infatti come noto nei primi giorni di maggio, con un ordinanza recante Disposizioni urgenti di protezione civile, per il superamento dello stato d emergenza socio economico ambientale nella laguna di Venezia la presidenza del consiglio dei ministri ha disposto la contrazione, a poche decine di giorni, dei tempi per la conclusione del procedimento di valutazione ambientale ed il relativo iter autorizzativo per la realizzazione, tra altri, anche dell elettrodotto aereo AT 380 KV Dolo Camion. Inaccettabile è stato poi il conseguente teatrino andato in scena mercoledì 20 maggio alla Commissione Regionale V.I.A., sulla spinosa questione della realizzazione dell elettrodotto ad alta tensione tra Dolo e Camin. Presso gli uffici della Commissione si è infatti svolta la fase del procedimento di valutazione d impatto ambientale, tecnicamente definita inchiesta pubblica, in cui le amministrazioni comunali interessate dall opera, ma anche associazioni e singoli cittadini, avrebbero dovuto poter esporre le proprie ragioni ed eventuali proposte alternative sul progetto. In realtà questo sacrosanto diritto è stato gravemente calpestato, perché nessuno, e tantomeno i cittadini coinvolti, è stato messo nelle condizioni di partecipare sul serio all inchiesta pubblica. Infatti, le convocazioni sono arrivate il giorno prima! senza avere quindi la possibilità di poter analizzare e valutare compiutamente le copiose integrazioni al progetto recentemente depositate da Terna S.p.a. Alcuni mesi fa, quando il consiglio provinciale di Venezia aveva sostanzialmente bocciato lo Studio d Impatto Ambientale realizzato da Terna, chiedendo che l elettrodotto Dolo Camin a 380 KV fosse realizzato in cavo interrato, avevamo nutrito la speranza che le nostre comunità potessero farcela a spuntarla sulla questione, evitando lo scempio ambientale rappresentato da questa opera. Si riteneva infatti che se la Regione Veneto, che dovrebbe essere vicina a tutti i suoi cittadini, e si sottolinea tutti i cittadini a quelli di Vigonovo, come a quelli di Venezia e di Padova e come a quelli di Malcontenta, avesse tenuto la medesima posizione, Terna, suo malgrado, avrebbe dovuto accettare di interrare l elettrodotto. Purtroppo così non è, e si deve registrare, ancora una volta, che la Regione Veneto, matrigna di questi paesi, indifferente alle istanze provenienti dal territorio della Riviera del Brenta, dà il suo Nulla Osta alla realizzazione, lungo il sedime del idrovia, dell elettrodotto aereo Dolo Camin a 380 KV.

3 Evidentemente la Regione Veneto, che sul medesimo sedime progetta di realizzare un autostrada, facendo scempio del nostro territorio, non può e non vuole imporre a Terna l interramento dell elettrodotto. Oggi alle nostre comunità per spuntarla sulla questione, evitando lo scempio ambientale rappresentato da questa opera, rimane l auspicio che la Commissione VIA nazionale, nonostante l implicita e pesante pressione esercitata.dall ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, così come d altronde ha saputo fare in prima istanza, sappia conservare autonomia ed indipendenza nel valutare, con scienza e coscienza, le integrazioni presentate da Terna, sapendone cogliere in pieno incongruenze ed irrazionalità, ben evidenziate nelle osservazioni che ci apprestiamo ad approvare, A questo consiglio comunale, alla giunta ed al Sindaco di Vigonovo, in coerenza con i numerosi precedenti deliberati sull argomento, si chiede che, oltre all approvazione delle osservazioni oggetto del presente c.c., anche in considerazione dei contenuti delle osservazioni giuridico amministrative elaborate dall avvocato Ceruti, si assuma l impegno, nel caso di conclusione negativa dell iter autorizzativo del progetto proposto da Terna Spa, di dare avvio alle necessarie azioni giuridico amministrative funzionali ad opporsi per via giudiziaria alla realizzazione, lungo l idrovia a ridosso del nostro centro abitato, dell elettrodotto aereo AT 380 KV. Sindaco: Abbiamo sentito i contenuti puntuali delle osservazioni tecniche che il Consiglio farà proprie e il dibattito consiliare. Tuttavia, le ragioni emerse possono essere ricomprese in un quadro più ampio e generale. L impressione generale che deduciamo, dall insieme degli atti e comportamenti degli enti superiori e vicini, è che il nostro territorio non venga considerato un luogo degno di rispetto e parte integrante della famiglia veneziana, ma semmai un non luogo periferico da sacrificare allo sviluppo, alla crescita, e all espansione della produzione e del consumo. A questo proposito sono illuminanti le dichiarazioni giornalistiche di Terna che dichiara di non comprendere come il territorio non colga le necessità più generali di competitività regionale e i benefici derivanti dagli ingenti smantellamenti delle vecchie linee previste nella loro razionalizzazione. Noi diciamo, invece, che oggi la città metropolitana veneziana è una costellazione di centri, dove ogni centro come Vigonovo è un luogo geografico di pari dignità, che ha un ambiente come base per vivere ed oggi ha ancora dei residui tratti di territorio interessanti e gradevoli - costituiti appunto dalle parti che vogliono essere sfruttate dalle infrastrutture - che concorrono a definire un insieme di spazi abitati e spazi liberi che si rapportano tra di loro in armonia secondo un principio di equilibrio tra componenti, e che consentono al territorio di competere con gli altri territori per attirare persone istruite motore di sviluppo culturale ed economico, come dimostrano i recenti studi di benchmarking territoriale. I dati demografici, ad esempio, mostrano a Vigonovo un aumento del 20% della popolazione negli ultimi 8 anni, con un saldo migratorio e naturale positivo che esprime inequivocabilmente capacità di attrarre abitanti.

4 Ora l elettrodotto aereo Terna e l opera stradale costituiscono nei termini finora presentati, sia singolarmente e ancor più cumulati insieme, un cambiamento in peggio, qualitativo e quantitativo, di tale ampiezza per il nostro territorio che ogni persona ragionevole di questo mondo non sarebbe in grado di accettare. A causa soprattutto della insufficienza delle attività preventive e riparatorie, il bilancio in termini estetici, urbanistici, ambientali, di salute, sociali ed economici è estremamente negativo. Questo Consiglio Comunale che NON ha detto no al passaggio della linea elettrica, ma aveva chiesto la variante interrata, registra nelle ultime integrazioni progettuali il permanere di una grave sottovalutazione delle esternalità negative delle opere e del loro effetto cumulo. Noi denunciamo l impatto negativo dell opera elettrica, ancor più in quanto unito all opera stradale concomitante, e perchè sinergia negativa troppo elevata e concentrata in termini di costi ambientali su Vigonovo. Mettiamo in evidenza, poi, che l ambiente dei nostri luoghi non solo è utile, ma è la base per la nostra salute e qualità della vita. L ambiente fisico, quindi, ha un alto valore perché dà la salute, dà la vita, ed è così ragionevolmente per tutte le persone responsabili che ci ascoltano o in futuro potranno leggerci. La situazione di Vigonovo, lo diciamo a gran voce, è diversa da tutti gli altri territori rivieraschi che sono toccati in zone del territorio vicine alle zone industriali e solo marginalmente nei loro abitati. Da noi, invece, e in modo analogo Saonara, a causa della vicinanza dell abitato e del paventato corridoio metropolitano regionale le infrastrutture elettriche e stradali non appaiono alla popolazione come una occasione di sviluppo ma come un pericolo per la vivibilità. Infatti, nel loro insieme il progettato elettrodotto e l arteria stradale previste lungo l idrovia e il parco Sarmazza, a titolo esemplificativo sono suscettibili di provocare i seguenti impatti: - deforestano zone estese di pregio naturalistico; - degradano o consumano entrambi i lati idroviari; - rendono indisponibile all uso ricreativo e urbano ampie fasce irradiate da campi elettromagnetici aggiuntivi (fino a 120 ml) di un qualificato polmone verde periurbano e perifluviale (parco Sarmazza) frequentato da centinaia di persone e scolaresche, anche dei paesi limitrofi; - realizzano un sesto cavalcavia nel nostro Comune; - hanno un elevato impatto estetico, paesistico e turistico sull ambiente fisico, naturale e gli insediamenti di pregio storico-architettonico (Villa Sagredo); - spaccano ancor più il territorio; - sono a ridosso dell abitato e del centro paese; - inquinano con smog elettromagnetico, polveri sottili, e rumore; - deprezzano i valori immobiliari di tante proprietà e del Comune nel suo complesso; - creano angoscia e paure presso la popolazione;

5 - abbruttiscono i luoghi, sottraggono competitività e capacità attrattiva alla città e al suo spazio geografico di riferimento; - il loro mero annuncio determina desideri di fuga, respingimento di nuovi abitanti, ed è suscettibile di determinare fenomeni di differenziazione sociale degli spazi insediativi e problemi di coesione sociale; - ha determinato forti reazioni sociali, il sorgere di comitati spontanei, riunioni e copiose raccolte di firme contro la realizzazione delle predette opere; - chiede un enorme sacrificio in fase di cantierizzazione ed è suscettibile di danneggiare il patrimonio stradale locale. In definitiva, l impatto è assai costoso per il nostro specifico territorio e l immagine urbana e la capacità attrattiva complessiva del Comune è messa a rischio. La compensazione decantata da Terna Spa, quali gli smantellamenti dei vecchi elettrodotti, riguardano territori qualitativamente diversi. Togliere un vecchio elettrodotto a 220 kv sopra un campo di mais privato e installarne un altro a 380 kv sopra un area ricreativa e naturalistica riqualificata ambientalmente a parco urbano non è una esternalità positiva sufficiente a compensare una esternalità negativa su un area di grande fruizione collettiva. Secondo la Terna Spa ci sono dei benefici complessivi per la Nazione derivanti dalla realizzazione delle opere infrastrutturali elettriche e stradali previste, tuttavia non va disconosciuto che provocano inevitabilmente una concentrazione di costo per il nostro territorio che le subisce, e che non può essere disconosciuto. Distruzione e degrado del territorio e dell ambiente inteso come bene pubblico o collettivo, deterioramento della qualità insediativa e vivibilità del complesso urbano con peggioramento della competitività e attrattività urbana, e qualità sociale, non sono assimilabili alla sindrome NIMBY, ma giuste richieste di rispetto, di prevenzione e riparazione del danno ambientale. Si pensi al valore estetico di un paese con un ampio parco urbano e il medesimo espropriato di tale ricchezza. Aumenta o diminuisce la sua competitività in termini di sostenibilità? Non è neppure sufficiente affermare che l area interessata è un territorio di proprietà del demanio regionale da tempo contemplata nella programmazione degli enti territoriali come utilizzo infrastrutturale, perché da più di trent anni era un territorio abbandonato e privo della necessaria manutenzione da parte degli enti competenti. Semmai si tratta di un territorio riconquistato dalla popolazione locale e sottratto all incuria e al degrado. Ma, allora, quali le soluzioni? A nostro avviso, esse ci sono! Innanzitutto, se è vero che le risorse di territorio e ambiente devono essere usate massimizzando il beneficio netto per la società, allora i proponenti, a nostro avviso, hanno il dovere di chiarire alle popolazioni questo beneficio e, ove fosse evidente, considerare:

6 a) il problema dell abbattimento dell inquinamento e di prevenzione dell impatto, da intendersi come vincoli di vivibilità da rispettare per le popolazioni e i territori dove si concentrano i costi ambientali; b) i giusti obblighi di riparazione e compensazione delle esternalità negative con almeno pari esternalità positive; c) gli opportuni risarcimenti e/o indennizzi per i danni ingiusti cagionati nei territori e nella popolazione conseguenti al necessario passaggio delle infrastrutture. Noi diciamo che l elettrodotto interrato ha, primariamente, la funzione di prevenire l impatto e abbattere l inquinamento il più possibile salvaguardando il beneficio complessivo per la società. In secondo luogo, riteniamo che la localizzazione dell infrastruttura elettrica di Terna è suscettibile di danneggiare, e a maggior ragione la variante aerea, in modo rilevante l ambiente e l immagine dell intero territorio comunale, e tale danno è suscettibile di moltiplicarsi in negativo in quanto si cumula con la prevista realizzazione dell arteria stradale regionale (c.d. camionabile). Quindi, riteniamo corretto e ragionevole chiedere, ad esempio, la giusta riparazione delle esternalità negative e del danno ambientale in senso ampio, sia in termini di risarcimento che di compensazioni con almeno pari esternalità positive. Tra i danni oggi evidenti abbiamo, a titolo esemplificativo: - le nostre spese di difesa in quanto non volute andrebbero risarcite; - l indisponibilità all uso collettivo di un area riqualificata con fondi del Ministero dell Ambiente e comunali, e concessa al Comune dal Genio Regionale (parco Sarmazza), dovrebbe indurre a ricostituire fisicamente tale valore secondo obiettivi di pari salubrità e valore urbano; - l oggettiva riduzione delle rendite fondiarie di interi abitati urbani andrebbe poi risarcita e/o compensata con riqualificazioni ambientali, urbane, e politiche di sostenibilità; - le probabili conseguenze in termini di differenziazione spaziale degli insediamenti, con conseguente minaccia di spostamenti e della coesione sociale, andrebbero poi riequilibrate con riqualificazioni, dotazioni di servizi e politiche sociali, e altro ancora. In altre parole, anche il nostro territorio, come il piano del traffico di Mestre che prevede di interrare la tangenziale, o l accordo di valle moranzani che prevede l interramento degli elettrodotti e la riqualificazione ambientale e turistica dell area, abbisogna di amore e delicatezze, per preservare la qualità della vita. Non possiamo accettare di metterci vestiti che ci stanno male. Chiediamo sensibilità ex ante dei progetti e considerazione delle criticità e delle vulnerabilità. Il territorio chiede quello di cui ha bisogno. Non è in uno stato d animo NIMBY e chiede solo di parlare con istituzioni che lo ascoltano e sono disposte ad approfondire.

7 Infine, la partecipazione sociale. Riteniamo che lo scopo di un governo locale sia quello di servire la comunità che lo ha eletto, come anche le comunità nel loro insieme hanno diritto a decisioni democratiche e condivise. Dare il senso della partecipazione nel processo decisionale pubblico è essenziale per una buona amministrazione presso tutte le autorità; è essenziale per conservare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e negli uomini che la governano; ed è fondamentale per l accettabilità sociale delle infrastrutture medesime. Concludiamo ribadendo che questo Comune e la sua cittadinanza sono favorevoli a trovare un accordo con Terna Spa a condizione siano applicati con serietà e responsabilità due approcci: quello preventivo e quello riparatorio. Riteniamo, con queste richieste, di esigere condizioni di trattamento del tutto ragionevoli, se è vero, come è vero, il principio, da tempo affermato nella giurisprudenza italiana ed europea, secondo il quale chi inquina paga. Pena un maggior costo delle opere a posteriori che potrebbe rivelarsi ben superiore al costo delle alternative da noi chieste. In definitiva, il progetto dei nuovi elettrodotti potrà essere accettato dalle nostre comunità solo quando l attività progettuale di Terna sarà orientata a limitare al minimo possibile il danno sul nostro ambiente, ad esempio con l interramento schermato (approccio preventivo), e il bilancio morfologico, urbanistico, ambientale, economico e sociale del nostro territorio non sarà negativo (approccio riparatorio). Confidiamo che Regione Veneto, Terna Spa, Ministero dell Ambiente e Commissione VIA, e tutti gli enti coinvolti, sappiano ascoltare con ragionevolezza e responsabilità la voce dei nostri territori. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che: - la società Terna S.p.A. ha presentato al Ministero dello sviluppo economico, in data 20/12/2007, la domanda di autorizzazione alla costruzione e all esercizio relativa al progetto di razionalizzazione della rete elettrica AT nelle aree di Venezia e Padova che prevede nell area di intervento A Dolo- Camin: la realizzazione di un nuovo elettrodotto in semplice terna a 380 kv tra la stazione elettrica di Dolo (VE) e quella di Camin (PD); il riassetto della rete a 220 e 132 kv dell area compresa tra le stazioni elettriche di Dolo e Camin, incluso il Comune di Vigonovo, con varianti in cavo e smantellamenti; - in data 17/03/2008, prot. n. 4060, Terna S.p.A. ha trasmesso al Comune il progetto, corredato dello Studio di impatto ambientale, chiedendo al Comune l espressione del parere di competenza ai sensi dell art. 1 comma 26 della L. 239/2004 (art. 1-sexies comma 3 del D.L. 239/2003), ai fini della verifica della conformità urbanistica dell opera; - il progetto per la realizzazione del nuovo elettrodotto a 380 kv è soggetto a Valutazione di Impatto Ambientale e, nell ambito del relativo procedimento, il

8 Comune deve esprimere entro 60 giorni il parere previsto dall art. 36 comma 4 del D. Lgs.152/2006; - il giudizio di compatibilità ambientale considera le osservazioni e i pareri forniti dalle pubbliche amministrazioni e le altre eventuali osservazioni del pubblico; - nell ambito della procedura per il rilascio dell autorizzazione, il Ministero dello sviluppo economico convocherà la Conferenza di servizi, alla quale il Comune sarà chiamato a partecipare per esprimersi in ordine all opera prevista; - con protocollo CTVA del il Ministero dell Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, Commissione tecnica di Verifica dell Impatto Ambientale VIA e VAS, Sottocommissione VIA, ha comunicato alla Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale la necessità di richiedere integrazioni al Progetto Razionalizzazione rete elettrica AT nelle aree di Venezia e Padova Proponente TERNA S.p.A Valutazioni di Impatto Ambientale; - con protocollo DSA del il Ministero dell Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, Direzione Generale per la Salvaguardia Ambientale, ha richiesto integrazioni tecnico- amministrative per la procedibilità dell istanza a TERNA S.p.A; - in data , prot. n , TERNA S.p.A ha trasmesso a codesto Comune le Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale; - in data , prot. n , TERNA S.p.A ha comunicato agli Enti interessati, a seguito di Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3764 del , di provvedere al deposito a disposizione del pubblico delle integrazioni allo Studio Impatto Ambientale a decorrere dal ; ha trasmesso inoltre copia dell avviso al pubblico, che verrà pubblicato nei quotidiani nazionali e regionali, il quale prevede che chiunque abbia interesse può presentare istanze, osservazioni o pareri entro il termine del ; - in data , prot. n , la Regione Veneto ha invitato gli Enti interessati a partecipare alla Commissione Regionale V.I.A convocata per il giorno per la trattazione dell Inchiesta pubblica ai sensi del D.Lgs. n.152/2006; - in data , prot. n , i Comuni di Vigonovo e Saonara hanno comunicato alla Regione Veneto, ai Ministeri ad alla Società Terna i motivi ostativi alla partecipazione in Commissione V.I.A. Regionale con richiesta di una convocazione dell inchiesta pubblica in nuova data. PRESO ATTO della necessità di attuare un processo di razionalizzazione della rete elettrica con realizzazione di un nuovo elettrodotto, utile a perseguire l obiettivo di migliorare la sicurezza di rete nazionale; e di interventi di razionalizzazione e smantellamento delle linee esistenti, in quanto essenziali nel perseguire l uso razionale delle risorse territoriali, anche in termini di impatto elettromagnetico; CONSIDERATO che: - è necessario garantire le esigenze di distribuzione dell energia elettrica e del passaggio della linea elettrica, e al contempo le esigenze di miglioramento ambientale e di tutela della salute e della qualità della vita dei cittadini presenti in tutti i territori;

9 - il tracciato previsto si snoda in aree sensibili, in particolare nell area e lungo le sponde dell incompiuta idrovia Padova Venezia, oggi caratterizzata da funzioni di parco periurbano, e nelle immediate vicinanze dell abitato di Vigonovo capoluogo e Galta, e pertanto è necessario valutarne attentamente l impatto urbanistico, socio-economico e ambientale, le modifiche quantiqualitative permanenti dello scenario urbano e paesaggistico, e le ricadute sulla qualità della vita e dell habitat naturale che si sviluppa nell area dell idrovia; - il comune di Vigonovo è particolarmente penalizzato per le caratteristiche e le dimensioni dell intervento progettato, tali da renderlo particolarmente invasivo, e ciò nonostante non è stata in alcun modo considerata l alternativa di interramento della linea; RITENUTO, per quanto sopra, necessario garantire la compatibilità delle esigenze di distribuzione dell energia elettrica con le esigenze di tutela e valorizzazione ambientale e territoriale; RICHIAMATI gli ordini del giorno n. 18 del 28/04/2007 e n. 12 del 11/02/2008, con i quali il Consiglio comunale di Vigonovo, all unanimità, ha manifestato la sua netta contrarietà alla realizzazione dell intervento proposto, e ha impegnato il Sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale a conferire idoneo incarico a professionisti, di provata e documentata esperienza nei settori legale, ambientale e sanitario, per avere la necessaria assistenza nell attuazione di azioni amministrative idonee e funzionali a contrastare le ipotesi di realizzazione di nuove linee elettriche aeree nel nostro territorio; RICHIAMATE le deliberazioni di G.C. n. 38 del 26/04/2007, con la quale veniva conferito incarico di assistenza stragiudiziale all avv. Matteo Ceruti di Rovigo, n. 39 del 26/04/2007, con la quale veniva conferito a Bioprogramm s.c. di Padova incarico di redazione di uno studio di caratterizzazione floro-faunistica dell area dell idrovia, e n. 35 del 17/04/2008, con la quale veniva conferito incarico di perizia tecnica e ambientale del progetto ed elaborazione di proposte progettuali alternative, allo Studio ALIA del prof. Giovanni Campeol, con sede a Treviso, e all ing. elettrotecnico Ariano Mantuano con studio a Rimini; RICHIAMATA la deliberazione di C.C. n. 15 del 14/05/2008, con la quale venivano approvate, nell ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relativa al progetto di Razionalizzazione rete elettrica AT nelle aree di Venezia e Padova - Area d intervento A Dolo-Camin -, le argomentazioni e osservazioni ai sensi dell art. 36 comma 4 del D. Lgs. 152/2006; RICHIAMATE le deliberazioni di G.C. n. 51 del 21/05/2009, con la quale veniva conferito incarico per la Redazione di osservazioni in merito alle integrazioni allo Studio Impatto Ambientale trasmesse da TERNA S.p.A. e partecipazione ad incontri con gruppi di lavoro e commissioni all Ing. Mantuano con studio a Rimini, in via Ada Negri 20; n. 56 del 28/05/2008, con la quale veniva conferito incarico per la Redazione di osservazioni in merito alle integrazioni allo Studio Impatto Ambientale trasmesse da TERNA S.p.A. e partecipazione ad incontri con gruppi di lavoro e commissioni al Prof. Giovanni Campeol socio della Soc. ALIA

10 società semplice di professionisti, con sede a Treviso in Via Gruppo Conegliano n. 28; CONSIDERATA la necessità di partecipare fattivamente ai procedimenti di autorizzazione e di VIA, assicurando una più efficace tutela degli interessi della collettività, dell ambiente e del territorio, nonché il rigoroso e integrale rispetto delle disposizioni di legge disciplinanti l opera in argomento; DATO ATTO che: - si è proceduto ad una approfondita analisi e verifica dei tracciati e alla verifica dell'attendibilità tecnico-scientifica delle Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale (SIA) depositato da Terna S.p.A.; - si è proceduto alla valutazione delle alternative proposte dalla Società Terna S.p.A; APPURATO che, a seguito di rigorosa disamina della documentazione depositata da Terna S.p.A., si sono riscontrate incongruenze e lacune, e al tempo stesso il complessivo impatto dell opera così come progettata, sull'uomo, sull ambiente e sul paesaggio, sulla qualità e sull immagine urbana; VISTA la Legge 23 agosto 2004, n. 239 Riordino del settore energetico, nonchè delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia, e in particolare: - l art. 1 comma 3 lettera e), a norma del quale: tra gli obiettivi generali di politica energetica del Paese, il cui conseguimento è assicurato sulla base dei princípi di sussidiarietà, differenziazione, adeguatezza e leale collaborazione dallo Stato, dall'autorità per l'energia elettrica e il gas, dalle regioni e dagli enti locali rientra l obiettivo di perseguire il miglioramento della sostenibilità ambientale dell'energia, anche in termini di uso razionale delle risorse territoriali, di tutela della salute ; - l art. 1 comma 4 lettera i), a norma del quale lo Stato e le regioni garantiscono la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, e del paesaggio, in conformità alla normativa nazionale, comunitaria e agli accordi internazionali ; - l art. 1 comma 5, a norma del quale le regioni e gli enti locali territorialmente interessati dalla localizzazione di nuove infrastrutture energetiche ovvero dal potenziamento o trasformazione di infrastrutture esistenti hanno diritto di stipulare accordi con i soggetti proponenti che individuino misure di compensazione e riequilibrio ambientale ; VISTO il D. Lgs. 152/2006 Norme in materia ambientale e in particolare: - l art. 24 comma 1, a norma del quale La procedura di valutazione di impatto ambientale deve assicurare che: a) nei processi di formazione delle decisioni ( ) siano considerati gli obiettivi di proteggere la salute e di migliorare la qualità della vita umana, al fine di contribuire con un migliore ambiente alla qualità della vita, provvedere al mantenimento della varietà delle specie e conservare la capacità di riproduzione dell'ecosistema in quanto risorsa essenziale di vita, nonché gli obiettivi di garantire l'uso plurimo delle risorse naturali, dei beni pubblici destinati alla fruizione collettiva, e di assicurare lo sviluppo sostenibile;

11 b) per ciascun progetto siano valutati gli effetti diretti ed indiretti della sua realizzazione sull'uomo, sulla fauna, sulla flora, sul suolo, sulle acque di superficie e sotterranee, sull'aria, sul clima, sul paesaggio e sull'interazione tra detti fattori, sui beni materiali e sul patrimonio culturale ed ambientale; c) i dati necessari per individuare e valutare i principali effetti sull'ambiente e sul patrimonio culturale che il progetto può produrre, sia in fase di realizzazione che in fase di esercizio; d) una valutazione del rapporto costi-benefici del progetto dal punto di vista ambientale, economico e sociale ; VISTA la L.R. n. 10/1999, Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d impatto ambientale, che disciplina modalità procedurali, criteri di valutazione e tecniche applicative; VISTE: - le Controdeduzioni alle integrazioni dello Studio di Impatto Ambientale (SIA) effettuate dallo studio ALIA di Treviso in ordine alla correttezza dell approccio metodologico e tecnico-scientifico e all'attendibilità delle integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale (SIA) depositato da Terna S.p.A., allegata sub A); - le Osservazioni alle integrazioni dello Studio di Impatto Ambientale - Scelte tecnologiche di realizzazione dell opera, redatte dall ing. Ariano Mantuano di Rimini, allegate sub B); - le ulteriori osservazioni giuridico-amministrative elaborate dall avv. Matteo Ceruti sulla procedura di valutazione impatto ambientale, allegate sub C); e ritenuto di farne proprio il contenuto, come parte integrante della presente deliberazione; RITENUTO, sulle premesse di quanto sopra espresso, di presentare, nell ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relativa al progetto di un nuovo elettrodotto a 380 kv, le osservazioni esplicitate negli elaborati allegati al presente provvedimento, nell ottica di garantire il rigoroso e integrale rispetto delle disposizioni di legge disciplinanti l opera in argomento; RILEVATO quanto segue: - il progetto rientra tra le proposte opere prioritarie di sviluppo della RTN nella Regione Veneto, citate dal Piano di Sviluppo della RTN (PdS 2007) di Terna e prevede la realizzazione di un nuovo collegamento a 380 kv tra le stazioni di Dolo e Camin, individuando porzioni di linee esistenti potenzialmente oggetto di un futuro piano di razionalizzazione nell area; - il tracciato dell elettrodotto Dolo-Camin sfrutta il corridoio destinato, secondo i Piani Regolatori dei diversi comuni interessati, al progetto dell idrovia Padova- Venezia, tenendosi a margine dello stesso. Tale tracciato ha inizio dalla stazione elettrica esistente di Dolo e attraversa, per circa 4 km, aree agricole, mentre in comune di Vigonovo il tracciato interessa o lambisce zone localizzate sulle sponde dell idrovia Padova-Venezia, soggette a vincolo idrogeologico ex L.R. 61/85 art. 26 per quanto concerne il progetto in iter autorizzativo e l alternativa n.2, mentre ha inizio dalla stazione elettrica esistente di Dolo, attraversa aree agricole, ed in corrispondenza del Parco Sarmazza del Comune di Vigonovo devia verso nord in zona artigianale di Tombelle per quanto concerne l alternativa n.1;

12 RITENUTO di evidenziare gli aspetti metodologici e tecnici non affrontati, o affrontati in modo insufficiente, dallo Studio di Impatto Ambientale e successive integrazioni, sotto il profilo ambientale, progettuale e giuridico, come di seguito esplicitati nei citati elaborati allegati al presente provvedimento; TUTTO CIÒ PREMESSO RILEVATO che: - l analisi effettuata ha consentito di mettere in evidenza una serie di criticità progettuali e di carenze metodologiche, come sopra descritte; - in particolare, l analisi effettuata ha messo in evidenza come il SIA elaborato da TERNA e successive integrazioni non possegga i caratteri di scientificità minimi per poter essere utile alla decisione finale; RITENUTO pertanto che: - il SIA, al fine di raggiungere un livello di attendibilità sufficiente per essere di aiuto alla decisione, debba essere rivisto sulla base delle tematiche affrontate in questo provvedimento e nei documenti ad esso allegati; - in particolare il SIA dovrebbe sviluppare tutti gli approfondimenti possibili per l alternativa progettuale di interramento di tutta la tratta Dolo-Camin; VISTO il parere espresso dalla Commissione per il Territorio nella seduta del sul presente provvedimento; RICHIAMATO l atto d intesa, sottoscritto in data 12/05/2008, con il quale i comuni di Vigonovo, Dolo, Camponogara, Fossò e Saonara concordano di richiedere che il previsto elettrodotto a 380 kv sia realizzato in cavo interrato schermato; Tenutasi la seguente votazione: Consiglieri presenti: 14 Votanti:14 Favorevoli: Unanimità DELIBERA 1. di approvare, nell ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relativa al progetto di Razionalizzazione rete elettrica AT nelle aree di Venezia e Padova - Area d intervento A Dolo-Camin - Domanda di autorizzazione alla costruzione e all esercizio di un nuovo elettrodotto aereo a 380 kv tra la stazione elettrica di Dolo (VE) e la stazione elettrica di Camin (PD) ricadente in parte nel territorio del comune di Vigonovo (VE), le argomentazioni e osservazioni espresse in premessa ai sensi dell art. 36 comma 4 del D. Lgs. 152/2006, e dettagliatamente esplicitate negli elaborati allegati al presente provvedimento, per farne parte integrante e sostanziale; 2. di inoltrare il presente provvedimento al Ministero dello sviluppo economico, al Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministero per i beni e le attività culturali, alla Regione Veneto, alla Provincia di Venezia e a Terna S.p.A

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