Rapporto esplicativo concernente la modifica dell'ordinanza tecnica sui rifiuti relativa allo smaltimento del fluff (ASR)
|
|
- Arrigo Silvestri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Rapporto esplicativo concernente la modifica dell'ordinanza tecnica sui rifiuti relativa allo smaltimento del fluff (ASR) 1. Situazione iniziale In Svizzera vengono ritirati dalla circolazione circa 240'000 veicoli l'anno. Circa 90'000 veicoli fuori uso sono esportati. I rimanenti 150'000 sono smaltiti in Svizzera da ditte specializzate, le quali smontano le batterie come pure le parti riciclabili ed eliminano i liquidi inquinanti. I veicoli sono poi frantumati negli appositi impianti (frantumatori, ingl. shredder ). Circa il 75 per cento del peso è composto da metalli riciclabili, mentre il rimanente 25 per cento circa forma gli ASR (automotive shredder residues), detti anche fluff, costituiti da un misto di materie plastiche, tessili, gomma, frammenti di vernice, vetro e umidità. Essi contengono ancora circa l'un per cento di metalli riciclabili quali rame, zinco e alluminio. Il conferimento diretto in discarica di tali residui, la cui produzione annua ammonta a circa 50'000-60'000 tonnellate, è vietato In Svizzera. Questa misura è stata adottata per evitare sia la contaminazione dell'acqua d'infiltrazione con metalli pesanti e altre sostanze pericolose che lo spreco di risorse, quali ad esempio il rame. Circa due terzi dei residui provengono dal riciclaggio di veicoli fuori uso, mentre il rimanente deriva dal trattamento di altri apparecchi metallici e rifiuti. Per assicurare uno smaltimento rispettoso dell'ambiente, gli importatori svizzeri di automobili hanno fondato nel 1992 la Fondazione Auto Recycling Svizzera. Detta fondazione finanzia lo smaltimento del fluff prelevando dagli importatori una tassa di smaltimento sui nuovi veicoli immatricolati. Tale soluzione consente in particolare di evitare che al momento del ritiro del veicolo dalla circolazione l'ultimo proprietario debba farsi carico di costi insopportabili. Di conseguenza, in questi ultimi anni i veicoli smaltiti in maniera illegale hanno causato ben pochi problemi. Detta fondazione intende ora costruire un impianto specializzato per lo smaltimento del fluff. Oltre ad assicurare un alto tasso di recupero dei metalli ancora contenuti nel fluff, l'impianto deve essere conforme allo stato attuale della tecnica e permettere anche l utilizzo dell energia prodotta nel processo di combustione. Infine, deve fornire residui vetrificati che possono poi essere depositati in discarica senza causare problemi. La fondazione teme ora che, dopo l entrata in funzione del suo impianto, i residui possano essere trattati anche in altri impianti, rendendo difficile o impedendo l'ammortamento del proprio impianto. Per tale ragione, nella primavera del 2003 la fondazione ha chiesto al Consiglio federale di decretare ai sensi dell'articolo 31c capoverso 3 della legge federale sulla protezione dell'ambiente (LPAmb) l'entrata in vigore di un comprensorio di raccolta di tali residui. Il provvedimento assicurerebbe che i produttori svizzeri smaltiscano i loro residui nell'impianto previsto dalla fondazione.
2 2 Dato che l'impianto previsto costituirà un'impresa che domina il mercato ai sensi della legge sui cartelli, la fondazione non può nemmeno limitarsi ad attirare i residui praticando semplicemente prezzi bassi. Una simile politica comporterebbe per la fondazione il pericolo di essere obbligata ai sensi dell'articolo 7 della legge sui cartelli di far smaltire parte dei residui ai concorrenti svizzeri e stranieri oppure di corrispondere loro un'indennità. Durante la fase di valutazione della procedura di trattamento dei residui sia le ditte che offrono tali procedure che le autorità hanno ritenuto a lungo che i residui vetrificati prodotti avessero un basso tenore di metallo, analogo a quello contenuto nelle rocce naturali. Indagini esaustive hanno però rivelato dei tenori di metalli, ad esempio di rame e di zinco, nettamente superiori ai valori limite per materiali inerti previsti dall'otr e quindi anche ben superiori al tenore contenuto nelle rocce naturali. Al tempo stesso, studi esaurienti sulla stabilità dei residui vetrificati hanno mostrato che ci si possono attendere emissioni di tali metalli soltanto se i residui sono macinati finemente o sono esposti a condizioni chimiche estreme. Per i residui vetrificati, l OTR non prevede attualmente requisiti adeguati, così come non prevede apposite norme per il loro conferimento in discarica. Per ovviare a tale lacuna, le relative norme sono proposte nel quadro della presente modifica dell'otr. 2. Lo smaltimento attuale e futuro del fluff In Svizzera, dove attualmente sono in funzione sei impianti di frantumazione, il conferimento diretto in discarica del fluff non trattato è vietato dal 1 gennaio 2000, ossia da quando è entrato in vigore il divieto di conferimento diretto in discarica dei rifiuti combustibili. Dato che sinora per lo smaltimento non è stato possibile trovare una soluzione che soddisfi tutti i requisiti previsti, è necessario ricorrere a diverse soluzioni intermedie. Il fluff prodotto sul territorio della Confederazione viene incenerito in impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU) svizzeri ed esteri, in due impianti esteri per l incenerimento dei rifiuti speciali e in un impianto francese destinato al trattamento dei fanghi contenenti metalli pesanti. Nell ambito del processo di termodistruzione, negli IIRU è possibile aggiungere ai rifiuti urbani solo dal 5 al 7 per cento di fluff, e questo per evitare l insorgere di problemi tecnici. Nel 2003, una parte del fluff è stata pertanto ripartita su tre IIRU svizzeri e nove di tali impianti situati in Germania. In tutti questi impianti la quota di recupero di metalli, il recupero energetico e la qualità dei residui sono nettamente inferiori a quelli dell impianto previsto. Mentre in Europa il fluff prodotto negli impianti di frantumazione viene per lo più conferito in discarica senza essere trattato, in Giappone sono già in funzione impianti speciali per il trattamento termico di tali residui. 3. Scelta della procedura di trattamento Negli ultimi anni la Fondazione Auto Recycling Svizzera ha esaminato tutta una serie di procedure tecniche di trattamento del fluff. Dall'esaustiva procedura di valutazione, affidata ad un istituto universitario neutrale, è emerso quale variante migliore il processo Reshment. Tale tecnologia implica un'ulteriore macinazione dei residui
3 3 forniti dagli impianti di frantumazione, seguita da una separazione mirata dei metalli non ferrosi, in particolare di rame, acciaio cromato e alluminio. I residui ormai privi di pezzi metallici sono poi inceneriti in un focolare a ciclone ad alte temperature. La successiva fusione di composti di calcio, silicio e alluminio produce residui simili al vetro. I residui metallici, in particolare il ferro e il rame, possono essere recuperati in forma metallica. Come rivelato da indagini svolte, i residui ottenuti contengono un tenore di metallo nettamente superiore a quello della roccia naturale, ma nel caso di un'eventuale dilavamento i metalli rimangono saldamente inglobati nella struttura dei residui. L'energia combustibile, generata in quantità notevoli, è utilizzata per la produzione di vapore, che sul sito previsto di Monthey può essere ceduto direttamente all'industria chimica vicina e sostituisce circa 16 milioni di metri cubi di gas o circa 13'000 tonnellate d'olio da riscaldamento l'anno. Le due fasi procedurali, ovvero la frantumazione dei residui con successiva separazione dei metalli nonché la fusione nel focolare a ciclone, sono state testate in impianti già esistenti utilizzando alcune centinaia di tonnellate di fluff prodotto in Svizzera. L'impianto previsto a Monthey risolve non solo il problema legato allo smaltimento dei residui, ma permette anche di trattare in maniera ecocompatibile rifiuti simili, ad esempio frazioni di materie plastiche inquinate provenienti dal riciclaggio di apparecchi elettrici ed elettronici, oppure resti di isolamenti derivanti dal riciclaggio di cavi di rame. Dato il suo notevole valore calorico (6000 kj/kg), il fluff può essere trattato nel focolare a ciclone insieme ad altri rifiuti combustibili e non combustibili. Particolarmente interessante è la procedura di trattamento delle ceneri dei filtri degli impianti d'incenerimento dei rifiuti urbani oppure di mineralizzazione di rifiuti organici contaminati, ricchi di metalli pesanti, provenienti ad esempio dal settore della galvanica. In questo caso, il processo Reshment fornisce da un lato gli ossidi dei metalli volatili (zinco, piombo, cadmio, ecc.), che vengono raccolti e riciclati, dall'altro produce invece un residuo vetrificato che, una volta depositato, rimane in pratica inerte. Le temperature elevate (oltre 1500 gradi) distruggono in maniera affidabile le sostanze nocive organiche contenute nelle ceneri dei filtri degli IIRU. Una composizione dei rifiuti idonea è la premessa indispensabile per ottenere residui vetrificati molto stabili. L'UFAFP ha condotto ampie ricerche sulla stabilità dei residui vetrificati e, in base ai risultati ottenuti, ha elaborato dei criteri di gestione di tali residui come pure per il loro deposito definitivo. Benché i residui contengano ancora parti di metalli pesanti, quali rame e cromo, detti metalli rimangono saldamente inglobati nella struttura e la loro lisciviazione risulta assai improbabile. L'allegato 1 dell'otr prevede dei requisiti di stabilità per i residui vetrificati di cui è autorizzato il conferimento in discariche equivalenti alle attuali discariche per materiali inerti. 4. La necessità di normative statali Lo smaltimento ecocompatibile ed economico del fluff in Svizzera rimane tuttora uno dei problemi ancora irrisolti della gestione svizzera dei rifiuti. Lo smaltimento di automobili e di apparecchi metallici usati, comporta, oltre al recupero manuale di componenti preziose riciclabili o particolarmente critiche, sempre anche uno
4 4 smontaggio meccanico in impianti di frantumazione, nettamente meno costoso rispetto alla possibilità teorica di uno smontaggio manuale completo. Il trattamento adeguato del fluff prodotto nel quadro dello smontaggio meccanico in un impianto di frantumazione colma una lacuna importante nella tecnica di smaltimento attuale. L impianto previsto permette di recuperare e riciclare gran parte dei metalli. Il processo Reshment è caratterizzato da un alto rendimento energetico e dall eccellente qualità dei residui vetrificati. Motivi di gestione aziendale inducono a prevedere per l impianto basato sulla tecnologia Reshment una capacità di trattamento annua di circa 105'000 tonnellate di fluff e di altri rifiuti idonei. Non v ha dubbio che l impianto assumerà in un certo qual modo una posizione dominante sul mercato nel campo dello smaltimento del fluff. Non sarebbe però molto opportuno costruire un maggior numero di impianti di dimensioni minori, ciascuno dei quali costerebbe quasi quanto l impianto previsto. La fondazione teme ora che senza le misure di accompagnamento si continuerebbe a smaltire in altri impianti il fluff prodotto in Svizzera, eventualmente a minor costo e con meno efficienza dal profilo ecologico. Ciò impedirebbe di conseguenza l ammortamento degli investimenti effettuati. La fondazione sarebbe senz altro in grado di offrire prezzi vantaggiosi attirando in tal modo i residui da smaltire. Dato che ai sensi della legge sui cartelli l impianto previsto costituisce un impresa che domina il mercato, dopo l adozione di una simile procedura, la fondazione potrebbe essere costretta dalla Commissione federale della concorrenza, in base all articolo 7 della legge sui cartelli, a cedere lo smaltimento di parte dei residui ai propri concorrenti svizzeri o esteri oppure a dover versare loro un risarcimento. Data la situazione giuridica e considerato un volume di investimenti di quasi 110 milioni di franchi, le riserve avanzate dalla fondazione sono, in linea di principio, comprensibili. Già in passato la volontà degli investitori di finanziare impianti più moderni, migliori dal punto di vista ecologico, ma pur sempre più costosi, sussisteva soltanto quando potevano fare affidamento su una garanzia minima che assicurasse loro di ottenere effettivamente i rifiuti da smaltire. Per tale ragione, nel 1995, in occasione di una modifica della LPAmb è stato adottato l articolo 31c, il quale autorizza il Consiglio federale a definire i comprensori di raccolta per impianti dei rifiuti se il trattamento di un tipo di rifiuto presuppone un unico impianto. Il messaggio del 7 giugno 1993 relativo alla modifica della legge sulla protezione dell ambiente indica esplicitamente i rifiuti provenienti dal riciclaggio dei veicoli fuori uso quale esempio di una simile regolamentazione. La definizione di un comprensorio di raccolta implica, per i prossimi dodici anni, l assegnazione all impianto previsto del fluff prodotto in Svizzera. In tal modo si creano le condizioni quadro indispensabili per ridurre sensibilmente il rischio degli investitori e facilitare lo smaltimento ecocompatibile ed economico del fluff. Gli altri tipi di rifiuti idonei, destinati al trattamento nell impianto, dovranno essere ritirati a condizioni di mercato. In particolare si rinuncia a delimitare un comprensorio di raccolta per le ceneri dei filtri degli IIRU.
5 5 5. Conseguenze per la Confederazione e per i Cantoni La modifica dell ordinanza implica per la Confederazione e per i Cantoni soltanto conseguenze minime sul piano esecutivo. 6. Conseguenze per l economia Dal 1992 la fondazione preleva una tassa di smaltimento sulle automobili e sui veicoli commerciali importati in Svizzera, fissata inizialmente a 75 franchi per veicolo commerciale ma poi scesa ai 30 franchi attuali. Con il ricavato, la fondazione finanzia l 80 per cento dei costi di smaltimento del fluff proveniente dalla frantumazione di automobili usate. Sinora il fluff è stato smaltito, nell ambito di una soluzione transitoria, negli IIRU o in altri impianti d incenerimento idonei, in Svizzera e all estero. I costi di smaltimento attuali si collocano tra 250 e 350 franchi per tonnellata. Per ora le aziende che gestiscono gli impianti di frantumazione ricevono un sostegno della fondazione per lo smaltimento del fluff. Secondo le stime attuali, i costi di smaltimento generati da un processo Reshment saranno di poco superiori a quelli causati dalle soluzioni transitorie adottate attualmente. La fondazione prevede un prezzo di poco superiore ai 300 franchi per tonnellata di fluff. Attualmente in Svizzera il fluff viene incenerito nei due IIRU della città di Zurigo, nell IIRU di Weinfelden e in quello di Niederurnen. L anno scorso sono così state smaltite complessivamente tonnellate di questi residui. Le capacità dei quattro impianti citati ammontano a un totale di tonnellate annue di rifiuti urbani e altri rifiuti combustibili. L incenerimento del fluff corrisponde pertanto al 3 per cento delle capacità di detti impianti. Il nuovo impianto previsto a Monthey attiva un volume di investimenti pari a 110 milioni di franchi e consente di creare da 35 a 40 nuovi posti di lavoro. Dal momento che, sia in Svizzera che altrove, lo smaltimento del fluff pone ancora problemi, le aziende coinvolte avranno senz altro la possibilità di commercializzare anche in altri Paesi l esperienza professionale acquisita e la tecnologia. 7. Confronto a livello internazionale Anche l UE ha regolamentato lo smaltimento dei veicoli fuori uso. La sua direttiva del 18 settembre 2000 obbliga i Paesi membri a fare il necessario affinché gli operatori economici introducano sistemi per il ritiro dalla circolazione dei veicoli fuori uso. Il ritiro dalla circolazione di tali veicoli deve avvenire a titolo gratuito. I veicoli da smaltire possono essere fatti cancellare dagli appositi registri e quindi esentati dall obbligo fiscale soltanto se il proprietario dispone di un certificato di rottamazione rilasciato dall azienda di smaltimento. Le nuove norme sono entrate in vigore il 1 luglio 2002 per i nuovi veicoli entrati in circolazione dopo quella data, mentre per tutti gli altri veicoli saranno vincolanti soltanto dal 1 gennaio Date le esperienze prevalentemente positive fatte in Svizzera con i sistemi di smaltimento privati, il finanziamento dello smaltimento di veicoli fuori uso, almeno per
6 6 ora, sarà lasciato in gestione al settore. Se il settore non dovesse essere in grado di gestire in maniera soddisfacente il ritiro dei veicoli fuori uso, la Confederazione avrà sempre l opportunità intervenire sul piano legislativo e di assicurare il ritiro gratuito istituendo una tassa di smaltimento anticipata. La direttiva UE ha introdotto delle quote di riciclaggio come obiettivi di trattamento. Attualmente non è ancora chiaro come i diversi Paesi membri intendano applicare questa normativa. Le strategie elaborate sinora da alcuni Paesi dell Ue prevedono che, una volta privati delle componenti inquinanti o riciclabili, i veicoli fuori uso siano inviati negli impianti di frantumazione, dove le loro componenti metalliche verranno recuperate per essere riciclate. Il trattamento termico del fluff in impianti idonei è previsto nell ambito della strategia elaborata da singoli Paesi (ad es. A, NL), ed anche la Commissione europea l ha inclusa espressamente nelle sue riflessioni. La Svizzera ricicla già ora acciaio, metalli ferrosi, batterie, olio usato, pneumatici e determinate materie plastiche provenienti da veicoli fuori uso. I residui non metallici sono trattati termicamente. Applicando il processo Reshment si migliora ulteriormente il riciclaggio dei veicoli fuori uso e, in linea di principio, ci si conforma agli obiettivi di trattamento stabiliti dall UE. 8. Basi giuridiche Il fluff rientra nella categoria dei rifiuti speciali e deve quindi essere smaltito dai chi lo detiene. L articolo 31c LPAmb prevede che i Cantoni facilitino, nella misura del necessario, lo smaltimento di tali residui. In particolare, assegna loro la competenza di definire i comprensori di raccolta. Se lo smaltimento di questi rifiuti richiede in tutta la Svizzera solo pochi comprensori di raccolta, il Consiglio federale può definire questi comprensori. L articolo 30h LPAmb affida al Consiglio federale la competenza di emanare prescrizioni tecniche e organizzative sugli impianti per lo smaltimento dei rifiuti (impianti per i rifiuti). L OTR prevede attualmente prescrizioni per discariche, depositi intermedi, impianti d incenerimento dei rifiuti e impianti di compostaggio. Ai sensi dell articolo 32a Il Consiglio federale può obbligare i fabbricanti e gli importatori che mettono in commercio prodotti che, una volta fuori uso, devono essere sottoposti ad un trattamento speciale o si prestano ad essere riciclati, a versare una tassa anticipata per finanziare i costi di smaltimento. Il Consiglio federale ha inoltre la facoltà di disciplinare l ammontare della tassa e l impiego della stessa. 9. Le singole disposizioni in dettaglio Art. 14a Obiettivo di smaltimento per il fluff (nuovo) Il nuovo articolo 14a OTR prescrive il tipo di smaltimento previsto per il fluff. In particolare esige, nella misura del possibile, il recupero dei metalli secondo lo stato attuale della tecnica, la vetrificazione delle componenti non metalliche e l utilizzo del calore prodotto nel corso di tale processo. Attualmente, il processo Reshment determina lo stato della tecnica nel riciclaggio del metallo. Il processo deve avvenire
7 7 in modo tale che la separazione dei metalli pesanti possa essere completa e i residui vetrificati siano fusi in una forma stabile. Se detti residui sono sufficientemente stabili, possono essere depositati in una discarica per materiali inerti, nonostante il loro eccessivo tenore di metalli pesanti. La nuova cifra 13 dell allegato 1 specifica i requisiti dettagliati che i residui vetrificati devono soddisfare. Il controllo della gestione dell impianto previsto è affidato al Cantone d ubicazione secondo la normale ripartizione dei compiti prevista dalla legge. Dato che sia l impianto sia il deposito di residui vetrificati sono progetti di carattere pionieristico, nell ambito del deposito delle scorie vetrificate sarà necessario esaminare, all interno di un primo compartimento, se sono stati ottenuti i risultati previsti in seguito a esperimenti compiuti in laboratorio e se, eventualmente, è possibile rendere più facile il deposito dei residui vetrificati. Il tenore di metalli pesanti che allo stato attuale delle conoscenze è lecito aspettarsi nei residui vetrificati ne sconsiglia il riciclaggio quale materiale edile. Inoltre, non è affatto esaurito il potenziale di valorizzazione offerto dal materiale edile riciclabile non problematico. La valorizzazione dei residui riciclabili sarebbe però ipotizzabile, se si riuscisse a ridurre il tenore di metalli pesanti a un livello decisamente inferiore ai valori limite attuali previsti per le sostanze inerti e a rispettare i requisiti di carattere tecnico-edilizio. Art. 14 b Comprensorio temporaneo per la raccolta del fluff (nuovo) I residui prodotti in Svizzera saranno smaltiti per un periodo di dodici anni esclusivamente nell impianto basato sulla tecnologia Reshment costruito dalla fondazione, se detto impianto disporrà delle capacità sufficienti. Tale lasso di tempo corrisponde al periodo di ammortamento degli investimenti previsto dalla fondazione ed equivale all arco di tempo che si presume necessario per smaltire tutte le vetture costruite secondo i criteri attuali. In tal modo si assicura da un lato che gli investimenti effettuati possano essere adeguatamente ammortizzati. Dall altro però, questa prescrizione è chiaramente limitata nel tempo. Durante questo periodo, il gestore dell impianto può posizionarsi sul mercato, dove potrà in seguito smaltire a condizioni di mercato sia il fluff che gli altri rifiuti idonei. Nel caso in cui le capacità dell impianto della fondazione fossero insufficienti, l UFAFP autorizzerà, di comune accordo con i Cantoni e laddove necessario, il ricorso ad altre vie di smaltimento idonee. Per il momento si rinuncia ad introdurre parallelamente una regolamentazione statale relativa al finanziamento dello smaltimento dei veicoli fuori uso. Il settore interessato ha infatti l intenzione di realizzare un sistema gratuito di ritiro dalla circolazione dei veicoli fuori uso interi, finanziato su base privata su tutto il territorio nazionale mediante il prelievo di una tassa di smaltimento anticipata. In quest ambito si vuole però tenere conto delle soluzioni concrete previste dall UE in materia di ritiro gratuito dalla circolazione di veicoli fuori uso, adeguando i tempi di attuazione di tale sistema in Svizzera a quelli della stessa UE. Se non dovesse delinearsi una soluzione soddisfacente su basi private, ai sensi della legge sulla protezione dell ambiente il
8 8 Consiglio federale ha la facoltà di introdurre l obbligo del ritiro dalla circolazione gratuito. Trattandosi di una normativa limitata nel tempo, l articolo 57a ne stabilisce la durata di validità. Art. 14c Sorveglianza dei prezzi (nuovo) La creazione di un comprensorio di raccolta consente al gestore di un impianto basato sulla tecnologia Reshment di acquisire una posizione dominante sul mercato per quanto concerne lo smaltimento del fluff. L impianto è pertanto sottoposto alla legge sulla sorveglianza dei prezzi onde evitare prezzi di smaltimento eccessivi. Per evitare sussidi trasversali destinati allo smaltimento di altri rifiuti mediante gli introiti derivanti dallo smaltimento del fluff, devono essere sorvegliati anche i costi generati dal detto processo e i prezzi praticati in quest ambito. Per agevolare il controllo, è quindi indispensabile fornire un rendiconto dettagliato a tale riguardo. Allegato 1 A determinate condizioni, i rifiuti vetrificati possono essere depositati in discariche per materiali inerti. Per questo motivo tali residui vengono inclusi nell elenco dei rifiuti il cui conferimento in discariche per inerti è autorizzato. Cifra 13 Residui vetrificati (nuovo) I criteri di qualità qui elencati sono scaturiti da ampie indagini compiute in collaborazione con istituti di ricerca svizzeri ed esteri 1. In tal ambito è stata esaminata in particolar modo la stabilità di materiali provenienti da procedure eseguite con forni ad elevate temperature. I vetri hanno una componente cristallina molto esigua, ma si contraddistingue per la struttura omogenea e la porosità ridotta. Una composizione idonea rende il vetro molto stabile contro la maggior parte degli effetti chimici. Ciò significa che i metalli pesanti e altri elementi sono poco soggetti a lisciviazione. Per produrre residui vetrificati stabili ed omogenei è necessaria un alta temperatura di fusione. Per tale ragione è richiesto esplicitamente che il vetro provenga da un processo in cui la massa fusa raggiunge temperature superiori di 100 C al punto di fusione. Inoltre, è indispensabile che la composizione sia idonea. In particolare l elemento matrice silicio deve essere presente in quantità sufficiente e avere un rapporto equilibrato con il calcio. Poiché i frammenti più piccoli hanno per volume una superficie maggiore e in considerazione del fatto che un eventuale corrosione del vetro avverrebbe in superficie, i rifiuti vetrificati non dovrebbero essere ulteriormente macinate. Data la stabilità dei residui vetrificati, la lisciviazione produce quantità minime di metalli pesanti. Il test d eluizione, attualmente prescritto ai sensi dell OTR, non è idoneo per valutare tali residui. Per la valutazione della stabilità dei vetri è stato 1 D. Perret, P. Stille, G. Shields, J.-L. Crovoisier, U. Mäder (April 2000): Long-term stability of HT materials, Report 4
9 9 elaborato un nuovo test. I vetri vengono macinati e sottoposti per tre giorni a lisciviazione con acqua riscaldata a 90 C. Dato che nell ambito del test i metalli pesanti sono riscontrabili nell eluito soltanto in concentrazioni molto basse, è difficile determinarli mediante analisi. Per tale ragione, il grado di lisciviazione degli elementi principali silicio e calcio è utilizzato quale metro di misurazione della stabilità dei vetri. La cifra 13 lettera e dell ordinanza definisce anche il tenore massimo dei metalli pesanti nei residui vetrificati che possono essere depositati in discariche per materiali inerti. Lo stato attuale della tecnica permette un efficiente separazione dei metalli mediante trattamento meccanico dei residui come pure la rimozione dalla massa fusa di metalli pesanti volatili. Inoltre i metalli pesanti volatili, quali il ferro o il rame, in quanto massa fusa metallica vengono separati e smaltiti. Per assicurare l impiego di dette possibilità tecniche e per limitare a titolo preventivo il tenore dei metalli pesanti nei residui vetrificati, sono stati stabiliti dei valori limite di sei metalli pesanti. Detti valori superano in parte quelli per materiali inerti, stabiliti nell OTR, anche se si applicano a residui meno stabili. I valori limite scaturiscono dai risultati emersi dalle analisi del vetro compiute nell ambito dello studio dell UFAFP menzionato in precedenza. La stabilità dei rifiuti vetrificati è ridotta a contatto con acque basiche o determinati batteri. Un simile contatto deve essere evitato attraverso misure idonee adottate al momento della costruzione delle discariche. In particolare è necessario depositare rifiuti vetrificati in modo da escludere uno scambio di sostanze con altri rifiuti (monocompartimento). D luglio 2004
Iniziativa parlamentare Impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU) del Cantone Ticino
ad 03.421 Iniziativa parlamentare Impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU) del Cantone Ticino Rapporto del 4 settembre 2003 della Commissione dell ambiente, della pianificazione del territorio
Dettagli(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE
L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliPneumatici fuori uso i Normativa, contributo e tutto ciò che c è da sapere
Pneumatici fuori uso i Normativa, contributo e tutto ciò che c è da sapere e Introduzione A partire da aprile 2011 è attivo un nuovo sistema di recupero e smaltimento degli pneumatici fuori uso, che prevede
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GERARDINI. Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 7594 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GERARDINI Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici Presentata il 6
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliGiorgio Bressi. CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio
Giorgio Bressi CONVEGNO Terre, rocce e materiali di scavo: riutilizzo, abbandono e il problema del recupero del territorio Il recupero dei rifiuti da C&D: criticità e prospettive Milano 16 dicembre 2013
DettagliDISPENSE IN MATERIA DI: GESTIONE RIFIUTI DAL DECRETO RONCHI DEL 1997 AL CODICE AMBIENTALE DEL 2006. Claudio Boldori
DISPENSE IN MATERIA DI: GESTIONE RIFIUTI DAL DECRETO RONCHI DEL 1997 AL CODICE AMBIENTALE DEL 2006 Claudio Boldori CON LA PUBBLICAZIONE DEL RONCHI TER, SEMBRA CONCLUSA LA PRIMA E DOVEROSA FASE DI COMPLETAMENTO
DettagliLa valutazione delle immobilizzazioni immateriali
CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione
Dettagli11.1.3.2. Pubblicato nel BU 2008, 212. Oggetto. Scopo. Organi. Competenza. serie I/2008 1
11.1.3.2 Convenzione intercantonale sulla sorveglianza, l autorizzazione e la ripartizione dei proventi delle lotterie e delle scommesse gestite sul piano intercantonale o su tutto il territorio della
DettagliIntervento al Metalriciclo del 14.9.07
G.Manunta Intervento al Metalriciclo del 14.9.07 Come è noto il sistema del fine vita auto è governato e regolato dal Dlgs 209 in attuazione della Direttiva Europea 2000/53 CE. Nel regolare il sistema,
DettagliDirettive della CAV PP D 02/2014
italiano Commissione di alta vigilanza della previdenza professionale CAV PP Direttive della CAV PP D 02/2014 Condizioni poste alle fondazioni d investimento in caso di superamento dei limiti d investimento
DettagliIl nuovo Pacchetto di Direttive sull economia circolare
Il nuovo Pacchetto di Direttive sull economia circolare Edo Ronchi Fondazione per lo sviluppo sostenibile Sponsor Le modifiche alle Direttive sui rifiuti del pacchetto sull economia circolare La Direttiva
DettagliLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)
GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...
DettagliOrdinanza relativa alla tassa sul CO 2
Ordinanza relativa alla tassa sul CO 2 (Ordinanza sul CO 2 ) Modifica del Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza dell 8 giugno 2007 1 sul CO 2 è modificata come segue: Art. 1 Principio La
DettagliOrdinanza sull assicurazione diretta sulla vita
Ordinanza sull assicurazione diretta sulla vita (Ordinanza sull assicurazione vita, OAssV) Modifica del 26 novembre 2003 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 29 novembre 1993 1 sull
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliLegge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l invalidità
Progetto della Commissione di redazione per il voto finale Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l invalidità (LPP) (Finanziamento degli istituti di previdenza
DettagliLegge federale sulla protezione dell ambiente
Legge federale sulla protezione dell ambiente (Legge sulla protezione dell ambiente, LPAmb) Disegno Modifica del L Assemblea federale della Confederazione Svizzera, visto il messaggio del Consiglio federale
DettagliArt. 1 Campo di applicazione
DOCUMENTO TECNICO CRITERI GENERALI PER LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE CONSEGUENTI AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI - AI SENSI
DettagliRISOLUZIONE N. 430/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono
DettagliProblemi applicativi riscontrati nel computo delle garanzie fideiussorie di cui alla DGR n. 1635 del 7 dicembre 2011
Problemi applicativi riscontrati nel computo delle garanzie fideiussorie di cui alla DGR n. 1635 del 7 dicembre 2011 In vista della scadenza del 21 febbraio 2012 per la prestazione delle garanzie fideiussorie,
DettagliStefano Pini ASQ AMBIENTE SICUREZZA QUALITA SRL spini@mo.cna.it www.asqcna.it Via Malavolti 33/A - Modena
Stefano Pini ASQ AMBIENTE SICUREZZA QUALITA SRL spini@mo.cna.it www.asqcna.it Via Malavolti 33/A - Modena TIPOLOGIE DI RIFIUTI PRINCIPALMENTE GESTITE - RAEE, RIFIUTI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE
DettagliNorme di comportamento nell ambito della gestione patrimoniale (NCGP)
Norme di comportamento nell ambito della gestione patrimoniale (NCGP) La presente direttiva viene emanata in applicazione dell art. 23 degli statuti e dell art. 1 lett. e) del RCD dell OAD FCT. I. Norme
DettagliIl mercato mobiliare
Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente
DettagliRifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti
SCUOLA PRIMARIA PERCORSI PER LE CLASSI I E II MATERIALE DI APPROFONDIMENTO Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti I rifiuti vengono classificati secondo la loro origine e pericolosità. La loro
Dettaglischede di approfondimento.
I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee
DettagliCONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA
CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato
DettagliPremessa RISOLUZIONE N. 32/E. Roma, 4 aprile 2012
RISOLUZIONE N. 32/E Direzione Centrale Normativa Roma, 4 aprile 2012 OGGETTO: Trattamento fiscale della produzione di energia elettrica da parte dell ente pubblico mediante impianti fotovoltaici Scambio
DettagliOrdinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia
Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia 861.1 del 9 dicembre 2002 (Stato 1 febbraio 2015) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 9 della legge
Dettagli4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA.
4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA. Nei precedenti corsi abbiamo dato notizia di una specifica agevolazione
DettagliPIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA
Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi
Dettagli1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?
DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1590 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in
DettagliCITTA di SARZANA Provincia della Spezia REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA
REGOLAMENTO ISOLA ECOLOGICA Adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 144 del 30.05.2002 ad oggetto Approvazione del Regolamento per l utilizzo dell Isola Ecologica, esecutiva ai sensi di legge,
DettagliSAVE S.p.A. (www.veniceairport.it)
SAVE S.p.A. (www.veniceairport.it) RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI SAVE S.P.A. ( SAVE ) AI SENSI DELL ART. 73 DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971/99 E SUCCESSIVE MODIFICHE ASSEMBLEA ORDINARIA
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE MAZZOCCHI, GAVA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2429 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI MAZZOCCHI, GAVA Disposizioni concernenti il recupero degli imballaggi, per la reintroduzione
DettagliPresupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato
Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento
DettagliRisoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003
Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Risoluzione n. 150/E Roma, 9 luglio 2003 Oggetto: Depositi a garanzia di finanziamenti concessi ad imprese residenti aventi ad oggetto quote di fondi comuni di
DettagliRapporto esplicativo concernente la revisione dell ordinanza sul risanamento dei siti inquinati (OSiti)
Dipartimento federale dell ambiente,dei trasporti, dell energia e delle comunicazioni DATEC Ufficio federale dell ambiente UFAM Divisione Suolo e biotecnologia Riferimento/N. d incarto: N283-0986 9 settembre
DettagliR E G I O N E P U G L I A
- Visto il decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22 (sostituito dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152); - Visto il decreto legislativo 13 gennaio 2003, n.36; - Visto il decreto ministeriale 5 febbraio
DettagliIl concetto di gestione dei rifiuti
Autorizzazioni e adempimenti per la gestione dei rifiuti Relatore: Laura Pampaloni Il concetto di gestione dei rifiuti Il D.lgs n. 152/2006 definisce la GESTIONE come la raccolta, il trasporto, il recupero
DettagliGarantire una catena di approvvigionamento responsabile.
Garantire una catena di approvvigionamento responsabile. Acquisti sostenibili. G4 12 G4 EC9 G4 DMA Come azienda di esclusiva proprietà della Confederazione, le FFS operano nel rispetto delle procedure
DettagliSintesi del Rapporto per la Stampa
Sintesi del Rapporto per la Stampa Il Rapporto descrive e analizza le dinamiche connesse al movimento transfrontaliero dei rifiuti speciali tra l Italia e gli altri Paesi, europei e non. Per rifiuti speciali
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliBonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013
Bonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013 (DL n. 63 del 04.06.2013) Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a seguito dell approvazione
DettagliENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY
ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico 1 VISTO il decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, recante il Codice delle assicurazioni private ed in particolare l articolo 132, recante Obbligo a contrarre;
DettagliIl mercato spagnolo del riciclaggio
Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO
DettagliLA DIRETTIVA 2012/19/UE DEL 4 LUGLIO 2012 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
LA DIRETTIVA 2012/19/UE DEL 4 LUGLIO 2012 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche Obiettivi e Destinatari «La presente direttiva è intesa a contribuire alla produzione e al consumo sostenibili
DettagliStrategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA
relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...
DettagliRACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI
CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri
DettagliUD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario
UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.
DettagliNota di approfondimento
Nota di approfondimento Applicazione delle sanzioni tributarie ai tributi locali a seguito delle modifiche disposte con la legge finanziaria per il 2011 ad alcuni istituti di definizione agevolata. Con
DettagliMATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL CONTATTO CON ALIMENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI
AGGIORNAMENTI NORMATIVI Marino Lamperti Federazione Gomma Plastica Area Tecnico Scientifica MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL AGGIORNAMENTI NORMATIVI > Stato attuativo del Regolamento (CE) N. relativo
DettagliIL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;
OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliIL MINISTRO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE
IL MINISTRO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE VISTO il decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che all articolo 17, comma 1, stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese che intendono svolgere
DettagliL AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) Le schede. Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione.
Le schede Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione Eleonora Morfuni L AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) S 10/2012 gennaio 2012 Le schede ** Indice 1. L influsso
DettagliBonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013. (DL n. 63 del 04.06.2013)
Ai gentili clienti Loro sedi Bonus casa: recupero edilizio e risparmio energetico potenziati al 50 e 65% fino al 31.12.2013 (DL n. 63 del 04.06.2013) Gentile cliente con la presente intendiamo informarla
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliElaborazione dati MUD: l esperienza CiAl
CiAl - Consorzio Imballaggi Alluminio N. Registro I-000492 Elaborazione dati MUD: l esperienza CiAl Gino Schiona, Direttore Generale Milano, 30 gennaio 2008 Network Sviluppo Sostenibile Camera di Commercio
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
DettagliOrdinanza sull assicurazione federale dei trasporti contro i rischi di guerra
Ordinanza sull assicurazione federale dei trasporti contro i rischi di guerra (OARG) 531.711 del 7 maggio 1986 (Stato 22 luglio 2003) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 22 capoverso 2 della
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE
I L 92/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 3.4.2008 REGOLAMENO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE del 2 aprile 2008 che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliL industria del riciclo in Italia
L industria del riciclo in Italia Roberto Magnaghi Responsabile Settore Tecnico Firenze, 19 febbraio 2008 Industria del recupero/riciclo Industria del recupero: insieme delle attività ed operazioni che,
DettagliIl presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
L 77/42 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 24.3.2010 REGOLAMENTO (UE) N. 244/2010 DELLA COMMISSIONE del 23 marzo 2010 che modifica il regolamento (CE) n. 1126/2008 della Commissione che adotta taluni
DettagliECOELIT 13 anni di esperienza al servizio di RAEE ed Accumulatori. Il sistema RAEE ed il sistema Pile ed Accumulatori le differenze
ECOELIT 13 anni di esperienza al servizio di RAEE ed Accumulatori Il sistema RAEE ed il sistema Pile ed Accumulatori le differenze Ecoelit Consorzio Nazionale Volontario Accumulatori ed Elettroutensili
Dettagli412.106.141 Regolamento del Consiglio dello IUFFP concernente il personale dell Istituto universitario federale per la formazione professionale
Regolamento del Consiglio dello IUFFP concernente il personale dell Istituto universitario federale per la formazione professionale (Regolamento del personale IUFFP) del 22 settembre 2006 (Stato 27 dicembre
DettagliOrdinanza sull assicurazione diretta sulla vita
Ordinanza sull assicurazione diretta sulla vita (Ordinanza sull assicurazione vita, OAssV) Modifica del 24 marzo 2004 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza sull assicurazione vita del 29
DettagliResponsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi. Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011
Responsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011 La gestione degli imballaggi è impostata su due cardini legislativi
DettagliLa Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi
La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni
DettagliCos'è e come funziona una discarica.
Cos'è e come funziona una discarica. La discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo non differenziato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane. La
DettagliArt. 1 Campo di applicazione
Documento Tecnico CRITERI GENERALI RIGUARDANTI LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE PREVISTE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliRisparmio, investimenti e sistema finanziario
Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci
DettagliASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI
ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA NORMA DI COMPORTAMENTO N. 178 COMPUTO DEGLI AMMORTAMENTI
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliNoleggio Semplice. www.noleggiosemplice.it. Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti
Noleggio Semplice Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti La gestione della tua auto non è mai stata più semplice La gestione dei veicoli aziendali è diventata
DettagliL attuazione in Italia della Direttiva Pile e Accumulatori Quali oneri, scadenze e adempimenti a carico delle aziende
L attuazione in Italia della Direttiva Pile e Accumulatori Quali oneri, scadenze e adempimenti a carico delle aziende Inquadramento generale della normativa Evento URGC Remedia, 25 novembre 2010 Maurizio
DettagliLA DIRETTIVA COMUNITARIA 2002/96 E LE NORME APPLICATIVE. Roberto Caggiano Federambiente Carpi, 27 maggio 2005
LA DIRETTIVA COMUNITARIA 2002/96 E LE NORME APPLICATIVE Roberto Caggiano Federambiente Carpi, 27 maggio 2005 Il Consiglio dei Ministri ha licenziato lo schema di Decreto legislativo di recepimento delle
DettagliComune di TARANTO. Risorse - infrastruttuire - regolamenti. Modalità raccolta differenziata
Programmi di comunicazione sulla raccolta differenziata Il comune gestisce attraverso Amiu SpA la realizzazione di programmi di comunicazione sulla R.D attraverso iniziative nelle scuole La campagna di
DettagliPromemoria. Smaltimento di residui provenienti dagli impianti di riscaldamento e dai serbatoi
Amt für Natur und Umwelt Uffizi per la natira e l ambient Ufficio per la natura e l ambiente BM003i Smaltimento di residui provenienti dagli impianti di riscaldamento e dai serbatoi Promemoria 1 Sommario
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliServizio INFORMATIVA 730
SEAC S.p.A. - 38100 TRENTO - Via Solteri, 74 Internet: www.seac.it - E-mail: info@seac.it Tel. 0461/805111 - Fax 0461/805161 Servizio INFORMATIVA 730 15 GENNAIO 2008 Informativa n. 10 ULTERIORI NOVITÀ
DettagliIl quadro dei costi è coerente con le disposizioni del DPR 158/99. Organico e costo del personale.
ONERE ANNUO A BASE DI GARA. Nelle pagine che seguono viene riportata l analisi economica conseguente alla esecuzione dei servizi, secondo le modalità minime indicate nell allegato Relazione Tecnica e nel
DettagliGUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE
GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico
DettagliASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)
CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla
Dettagli4.2 Ri.Ba. 4.2.1 Rivisitazione dell impianto delle Ri.Ba. e degli accordi interbancari
Nuove regole a seguito della Direttiva Europea sui servizi di pagamento (PSD) recepito dal Decreto Legislativo N. 11 del 27/01/2010 estratto riferito ai pagamenti tramite RiBa: 4.2 Ri.Ba. 4.2.1 Rivisitazione
DettagliCommissione federale delle case da gioco
Commissione federale delle case da gioco Segretariato 4 novembre 2014/Ama/Mun Riferimento: N452-0038 Revisione parziale dell'ordinanza della Commissione federale delle case da gioco sugli obblighi di diligenza
DettagliCircolare n. 6. del 21 gennaio 2013 INDICE. Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette
Circolare n. 6 del 21 gennaio 2013 Legge di stabilità 2013 - Novità in materia di altre imposte indirette INDICE 1 Premessa... 2 2 Nuova imposta sulle transazioni finanziarie (c.d. Tobin tax )... 2 2.1
DettagliOrdinanza concernente la formazione, il perfezionamento e l aggiornamento delle persone impiegate nel settore veterinario pubblico
Ordinanza concernente la formazione, il perfezionamento e l aggiornamento delle persone impiegate nel settore veterinario pubblico 916.402 del 16 novembre 2011 (Stato 1 gennaio 2012) Il Consiglio federale
DettagliRegolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
DettagliCalcolo del Valore Attuale Netto (VAN)
Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di
Dettagli