Rapporto esplicativo concernente la modifica dell'ordinanza tecnica sui rifiuti relativa allo smaltimento del fluff (ASR)

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1 Rapporto esplicativo concernente la modifica dell'ordinanza tecnica sui rifiuti relativa allo smaltimento del fluff (ASR) 1. Situazione iniziale In Svizzera vengono ritirati dalla circolazione circa 240'000 veicoli l'anno. Circa 90'000 veicoli fuori uso sono esportati. I rimanenti 150'000 sono smaltiti in Svizzera da ditte specializzate, le quali smontano le batterie come pure le parti riciclabili ed eliminano i liquidi inquinanti. I veicoli sono poi frantumati negli appositi impianti (frantumatori, ingl. shredder ). Circa il 75 per cento del peso è composto da metalli riciclabili, mentre il rimanente 25 per cento circa forma gli ASR (automotive shredder residues), detti anche fluff, costituiti da un misto di materie plastiche, tessili, gomma, frammenti di vernice, vetro e umidità. Essi contengono ancora circa l'un per cento di metalli riciclabili quali rame, zinco e alluminio. Il conferimento diretto in discarica di tali residui, la cui produzione annua ammonta a circa 50'000-60'000 tonnellate, è vietato In Svizzera. Questa misura è stata adottata per evitare sia la contaminazione dell'acqua d'infiltrazione con metalli pesanti e altre sostanze pericolose che lo spreco di risorse, quali ad esempio il rame. Circa due terzi dei residui provengono dal riciclaggio di veicoli fuori uso, mentre il rimanente deriva dal trattamento di altri apparecchi metallici e rifiuti. Per assicurare uno smaltimento rispettoso dell'ambiente, gli importatori svizzeri di automobili hanno fondato nel 1992 la Fondazione Auto Recycling Svizzera. Detta fondazione finanzia lo smaltimento del fluff prelevando dagli importatori una tassa di smaltimento sui nuovi veicoli immatricolati. Tale soluzione consente in particolare di evitare che al momento del ritiro del veicolo dalla circolazione l'ultimo proprietario debba farsi carico di costi insopportabili. Di conseguenza, in questi ultimi anni i veicoli smaltiti in maniera illegale hanno causato ben pochi problemi. Detta fondazione intende ora costruire un impianto specializzato per lo smaltimento del fluff. Oltre ad assicurare un alto tasso di recupero dei metalli ancora contenuti nel fluff, l'impianto deve essere conforme allo stato attuale della tecnica e permettere anche l utilizzo dell energia prodotta nel processo di combustione. Infine, deve fornire residui vetrificati che possono poi essere depositati in discarica senza causare problemi. La fondazione teme ora che, dopo l entrata in funzione del suo impianto, i residui possano essere trattati anche in altri impianti, rendendo difficile o impedendo l'ammortamento del proprio impianto. Per tale ragione, nella primavera del 2003 la fondazione ha chiesto al Consiglio federale di decretare ai sensi dell'articolo 31c capoverso 3 della legge federale sulla protezione dell'ambiente (LPAmb) l'entrata in vigore di un comprensorio di raccolta di tali residui. Il provvedimento assicurerebbe che i produttori svizzeri smaltiscano i loro residui nell'impianto previsto dalla fondazione.

2 2 Dato che l'impianto previsto costituirà un'impresa che domina il mercato ai sensi della legge sui cartelli, la fondazione non può nemmeno limitarsi ad attirare i residui praticando semplicemente prezzi bassi. Una simile politica comporterebbe per la fondazione il pericolo di essere obbligata ai sensi dell'articolo 7 della legge sui cartelli di far smaltire parte dei residui ai concorrenti svizzeri e stranieri oppure di corrispondere loro un'indennità. Durante la fase di valutazione della procedura di trattamento dei residui sia le ditte che offrono tali procedure che le autorità hanno ritenuto a lungo che i residui vetrificati prodotti avessero un basso tenore di metallo, analogo a quello contenuto nelle rocce naturali. Indagini esaustive hanno però rivelato dei tenori di metalli, ad esempio di rame e di zinco, nettamente superiori ai valori limite per materiali inerti previsti dall'otr e quindi anche ben superiori al tenore contenuto nelle rocce naturali. Al tempo stesso, studi esaurienti sulla stabilità dei residui vetrificati hanno mostrato che ci si possono attendere emissioni di tali metalli soltanto se i residui sono macinati finemente o sono esposti a condizioni chimiche estreme. Per i residui vetrificati, l OTR non prevede attualmente requisiti adeguati, così come non prevede apposite norme per il loro conferimento in discarica. Per ovviare a tale lacuna, le relative norme sono proposte nel quadro della presente modifica dell'otr. 2. Lo smaltimento attuale e futuro del fluff In Svizzera, dove attualmente sono in funzione sei impianti di frantumazione, il conferimento diretto in discarica del fluff non trattato è vietato dal 1 gennaio 2000, ossia da quando è entrato in vigore il divieto di conferimento diretto in discarica dei rifiuti combustibili. Dato che sinora per lo smaltimento non è stato possibile trovare una soluzione che soddisfi tutti i requisiti previsti, è necessario ricorrere a diverse soluzioni intermedie. Il fluff prodotto sul territorio della Confederazione viene incenerito in impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU) svizzeri ed esteri, in due impianti esteri per l incenerimento dei rifiuti speciali e in un impianto francese destinato al trattamento dei fanghi contenenti metalli pesanti. Nell ambito del processo di termodistruzione, negli IIRU è possibile aggiungere ai rifiuti urbani solo dal 5 al 7 per cento di fluff, e questo per evitare l insorgere di problemi tecnici. Nel 2003, una parte del fluff è stata pertanto ripartita su tre IIRU svizzeri e nove di tali impianti situati in Germania. In tutti questi impianti la quota di recupero di metalli, il recupero energetico e la qualità dei residui sono nettamente inferiori a quelli dell impianto previsto. Mentre in Europa il fluff prodotto negli impianti di frantumazione viene per lo più conferito in discarica senza essere trattato, in Giappone sono già in funzione impianti speciali per il trattamento termico di tali residui. 3. Scelta della procedura di trattamento Negli ultimi anni la Fondazione Auto Recycling Svizzera ha esaminato tutta una serie di procedure tecniche di trattamento del fluff. Dall'esaustiva procedura di valutazione, affidata ad un istituto universitario neutrale, è emerso quale variante migliore il processo Reshment. Tale tecnologia implica un'ulteriore macinazione dei residui

3 3 forniti dagli impianti di frantumazione, seguita da una separazione mirata dei metalli non ferrosi, in particolare di rame, acciaio cromato e alluminio. I residui ormai privi di pezzi metallici sono poi inceneriti in un focolare a ciclone ad alte temperature. La successiva fusione di composti di calcio, silicio e alluminio produce residui simili al vetro. I residui metallici, in particolare il ferro e il rame, possono essere recuperati in forma metallica. Come rivelato da indagini svolte, i residui ottenuti contengono un tenore di metallo nettamente superiore a quello della roccia naturale, ma nel caso di un'eventuale dilavamento i metalli rimangono saldamente inglobati nella struttura dei residui. L'energia combustibile, generata in quantità notevoli, è utilizzata per la produzione di vapore, che sul sito previsto di Monthey può essere ceduto direttamente all'industria chimica vicina e sostituisce circa 16 milioni di metri cubi di gas o circa 13'000 tonnellate d'olio da riscaldamento l'anno. Le due fasi procedurali, ovvero la frantumazione dei residui con successiva separazione dei metalli nonché la fusione nel focolare a ciclone, sono state testate in impianti già esistenti utilizzando alcune centinaia di tonnellate di fluff prodotto in Svizzera. L'impianto previsto a Monthey risolve non solo il problema legato allo smaltimento dei residui, ma permette anche di trattare in maniera ecocompatibile rifiuti simili, ad esempio frazioni di materie plastiche inquinate provenienti dal riciclaggio di apparecchi elettrici ed elettronici, oppure resti di isolamenti derivanti dal riciclaggio di cavi di rame. Dato il suo notevole valore calorico (6000 kj/kg), il fluff può essere trattato nel focolare a ciclone insieme ad altri rifiuti combustibili e non combustibili. Particolarmente interessante è la procedura di trattamento delle ceneri dei filtri degli impianti d'incenerimento dei rifiuti urbani oppure di mineralizzazione di rifiuti organici contaminati, ricchi di metalli pesanti, provenienti ad esempio dal settore della galvanica. In questo caso, il processo Reshment fornisce da un lato gli ossidi dei metalli volatili (zinco, piombo, cadmio, ecc.), che vengono raccolti e riciclati, dall'altro produce invece un residuo vetrificato che, una volta depositato, rimane in pratica inerte. Le temperature elevate (oltre 1500 gradi) distruggono in maniera affidabile le sostanze nocive organiche contenute nelle ceneri dei filtri degli IIRU. Una composizione dei rifiuti idonea è la premessa indispensabile per ottenere residui vetrificati molto stabili. L'UFAFP ha condotto ampie ricerche sulla stabilità dei residui vetrificati e, in base ai risultati ottenuti, ha elaborato dei criteri di gestione di tali residui come pure per il loro deposito definitivo. Benché i residui contengano ancora parti di metalli pesanti, quali rame e cromo, detti metalli rimangono saldamente inglobati nella struttura e la loro lisciviazione risulta assai improbabile. L'allegato 1 dell'otr prevede dei requisiti di stabilità per i residui vetrificati di cui è autorizzato il conferimento in discariche equivalenti alle attuali discariche per materiali inerti. 4. La necessità di normative statali Lo smaltimento ecocompatibile ed economico del fluff in Svizzera rimane tuttora uno dei problemi ancora irrisolti della gestione svizzera dei rifiuti. Lo smaltimento di automobili e di apparecchi metallici usati, comporta, oltre al recupero manuale di componenti preziose riciclabili o particolarmente critiche, sempre anche uno

4 4 smontaggio meccanico in impianti di frantumazione, nettamente meno costoso rispetto alla possibilità teorica di uno smontaggio manuale completo. Il trattamento adeguato del fluff prodotto nel quadro dello smontaggio meccanico in un impianto di frantumazione colma una lacuna importante nella tecnica di smaltimento attuale. L impianto previsto permette di recuperare e riciclare gran parte dei metalli. Il processo Reshment è caratterizzato da un alto rendimento energetico e dall eccellente qualità dei residui vetrificati. Motivi di gestione aziendale inducono a prevedere per l impianto basato sulla tecnologia Reshment una capacità di trattamento annua di circa 105'000 tonnellate di fluff e di altri rifiuti idonei. Non v ha dubbio che l impianto assumerà in un certo qual modo una posizione dominante sul mercato nel campo dello smaltimento del fluff. Non sarebbe però molto opportuno costruire un maggior numero di impianti di dimensioni minori, ciascuno dei quali costerebbe quasi quanto l impianto previsto. La fondazione teme ora che senza le misure di accompagnamento si continuerebbe a smaltire in altri impianti il fluff prodotto in Svizzera, eventualmente a minor costo e con meno efficienza dal profilo ecologico. Ciò impedirebbe di conseguenza l ammortamento degli investimenti effettuati. La fondazione sarebbe senz altro in grado di offrire prezzi vantaggiosi attirando in tal modo i residui da smaltire. Dato che ai sensi della legge sui cartelli l impianto previsto costituisce un impresa che domina il mercato, dopo l adozione di una simile procedura, la fondazione potrebbe essere costretta dalla Commissione federale della concorrenza, in base all articolo 7 della legge sui cartelli, a cedere lo smaltimento di parte dei residui ai propri concorrenti svizzeri o esteri oppure a dover versare loro un risarcimento. Data la situazione giuridica e considerato un volume di investimenti di quasi 110 milioni di franchi, le riserve avanzate dalla fondazione sono, in linea di principio, comprensibili. Già in passato la volontà degli investitori di finanziare impianti più moderni, migliori dal punto di vista ecologico, ma pur sempre più costosi, sussisteva soltanto quando potevano fare affidamento su una garanzia minima che assicurasse loro di ottenere effettivamente i rifiuti da smaltire. Per tale ragione, nel 1995, in occasione di una modifica della LPAmb è stato adottato l articolo 31c, il quale autorizza il Consiglio federale a definire i comprensori di raccolta per impianti dei rifiuti se il trattamento di un tipo di rifiuto presuppone un unico impianto. Il messaggio del 7 giugno 1993 relativo alla modifica della legge sulla protezione dell ambiente indica esplicitamente i rifiuti provenienti dal riciclaggio dei veicoli fuori uso quale esempio di una simile regolamentazione. La definizione di un comprensorio di raccolta implica, per i prossimi dodici anni, l assegnazione all impianto previsto del fluff prodotto in Svizzera. In tal modo si creano le condizioni quadro indispensabili per ridurre sensibilmente il rischio degli investitori e facilitare lo smaltimento ecocompatibile ed economico del fluff. Gli altri tipi di rifiuti idonei, destinati al trattamento nell impianto, dovranno essere ritirati a condizioni di mercato. In particolare si rinuncia a delimitare un comprensorio di raccolta per le ceneri dei filtri degli IIRU.

5 5 5. Conseguenze per la Confederazione e per i Cantoni La modifica dell ordinanza implica per la Confederazione e per i Cantoni soltanto conseguenze minime sul piano esecutivo. 6. Conseguenze per l economia Dal 1992 la fondazione preleva una tassa di smaltimento sulle automobili e sui veicoli commerciali importati in Svizzera, fissata inizialmente a 75 franchi per veicolo commerciale ma poi scesa ai 30 franchi attuali. Con il ricavato, la fondazione finanzia l 80 per cento dei costi di smaltimento del fluff proveniente dalla frantumazione di automobili usate. Sinora il fluff è stato smaltito, nell ambito di una soluzione transitoria, negli IIRU o in altri impianti d incenerimento idonei, in Svizzera e all estero. I costi di smaltimento attuali si collocano tra 250 e 350 franchi per tonnellata. Per ora le aziende che gestiscono gli impianti di frantumazione ricevono un sostegno della fondazione per lo smaltimento del fluff. Secondo le stime attuali, i costi di smaltimento generati da un processo Reshment saranno di poco superiori a quelli causati dalle soluzioni transitorie adottate attualmente. La fondazione prevede un prezzo di poco superiore ai 300 franchi per tonnellata di fluff. Attualmente in Svizzera il fluff viene incenerito nei due IIRU della città di Zurigo, nell IIRU di Weinfelden e in quello di Niederurnen. L anno scorso sono così state smaltite complessivamente tonnellate di questi residui. Le capacità dei quattro impianti citati ammontano a un totale di tonnellate annue di rifiuti urbani e altri rifiuti combustibili. L incenerimento del fluff corrisponde pertanto al 3 per cento delle capacità di detti impianti. Il nuovo impianto previsto a Monthey attiva un volume di investimenti pari a 110 milioni di franchi e consente di creare da 35 a 40 nuovi posti di lavoro. Dal momento che, sia in Svizzera che altrove, lo smaltimento del fluff pone ancora problemi, le aziende coinvolte avranno senz altro la possibilità di commercializzare anche in altri Paesi l esperienza professionale acquisita e la tecnologia. 7. Confronto a livello internazionale Anche l UE ha regolamentato lo smaltimento dei veicoli fuori uso. La sua direttiva del 18 settembre 2000 obbliga i Paesi membri a fare il necessario affinché gli operatori economici introducano sistemi per il ritiro dalla circolazione dei veicoli fuori uso. Il ritiro dalla circolazione di tali veicoli deve avvenire a titolo gratuito. I veicoli da smaltire possono essere fatti cancellare dagli appositi registri e quindi esentati dall obbligo fiscale soltanto se il proprietario dispone di un certificato di rottamazione rilasciato dall azienda di smaltimento. Le nuove norme sono entrate in vigore il 1 luglio 2002 per i nuovi veicoli entrati in circolazione dopo quella data, mentre per tutti gli altri veicoli saranno vincolanti soltanto dal 1 gennaio Date le esperienze prevalentemente positive fatte in Svizzera con i sistemi di smaltimento privati, il finanziamento dello smaltimento di veicoli fuori uso, almeno per

6 6 ora, sarà lasciato in gestione al settore. Se il settore non dovesse essere in grado di gestire in maniera soddisfacente il ritiro dei veicoli fuori uso, la Confederazione avrà sempre l opportunità intervenire sul piano legislativo e di assicurare il ritiro gratuito istituendo una tassa di smaltimento anticipata. La direttiva UE ha introdotto delle quote di riciclaggio come obiettivi di trattamento. Attualmente non è ancora chiaro come i diversi Paesi membri intendano applicare questa normativa. Le strategie elaborate sinora da alcuni Paesi dell Ue prevedono che, una volta privati delle componenti inquinanti o riciclabili, i veicoli fuori uso siano inviati negli impianti di frantumazione, dove le loro componenti metalliche verranno recuperate per essere riciclate. Il trattamento termico del fluff in impianti idonei è previsto nell ambito della strategia elaborata da singoli Paesi (ad es. A, NL), ed anche la Commissione europea l ha inclusa espressamente nelle sue riflessioni. La Svizzera ricicla già ora acciaio, metalli ferrosi, batterie, olio usato, pneumatici e determinate materie plastiche provenienti da veicoli fuori uso. I residui non metallici sono trattati termicamente. Applicando il processo Reshment si migliora ulteriormente il riciclaggio dei veicoli fuori uso e, in linea di principio, ci si conforma agli obiettivi di trattamento stabiliti dall UE. 8. Basi giuridiche Il fluff rientra nella categoria dei rifiuti speciali e deve quindi essere smaltito dai chi lo detiene. L articolo 31c LPAmb prevede che i Cantoni facilitino, nella misura del necessario, lo smaltimento di tali residui. In particolare, assegna loro la competenza di definire i comprensori di raccolta. Se lo smaltimento di questi rifiuti richiede in tutta la Svizzera solo pochi comprensori di raccolta, il Consiglio federale può definire questi comprensori. L articolo 30h LPAmb affida al Consiglio federale la competenza di emanare prescrizioni tecniche e organizzative sugli impianti per lo smaltimento dei rifiuti (impianti per i rifiuti). L OTR prevede attualmente prescrizioni per discariche, depositi intermedi, impianti d incenerimento dei rifiuti e impianti di compostaggio. Ai sensi dell articolo 32a Il Consiglio federale può obbligare i fabbricanti e gli importatori che mettono in commercio prodotti che, una volta fuori uso, devono essere sottoposti ad un trattamento speciale o si prestano ad essere riciclati, a versare una tassa anticipata per finanziare i costi di smaltimento. Il Consiglio federale ha inoltre la facoltà di disciplinare l ammontare della tassa e l impiego della stessa. 9. Le singole disposizioni in dettaglio Art. 14a Obiettivo di smaltimento per il fluff (nuovo) Il nuovo articolo 14a OTR prescrive il tipo di smaltimento previsto per il fluff. In particolare esige, nella misura del possibile, il recupero dei metalli secondo lo stato attuale della tecnica, la vetrificazione delle componenti non metalliche e l utilizzo del calore prodotto nel corso di tale processo. Attualmente, il processo Reshment determina lo stato della tecnica nel riciclaggio del metallo. Il processo deve avvenire

7 7 in modo tale che la separazione dei metalli pesanti possa essere completa e i residui vetrificati siano fusi in una forma stabile. Se detti residui sono sufficientemente stabili, possono essere depositati in una discarica per materiali inerti, nonostante il loro eccessivo tenore di metalli pesanti. La nuova cifra 13 dell allegato 1 specifica i requisiti dettagliati che i residui vetrificati devono soddisfare. Il controllo della gestione dell impianto previsto è affidato al Cantone d ubicazione secondo la normale ripartizione dei compiti prevista dalla legge. Dato che sia l impianto sia il deposito di residui vetrificati sono progetti di carattere pionieristico, nell ambito del deposito delle scorie vetrificate sarà necessario esaminare, all interno di un primo compartimento, se sono stati ottenuti i risultati previsti in seguito a esperimenti compiuti in laboratorio e se, eventualmente, è possibile rendere più facile il deposito dei residui vetrificati. Il tenore di metalli pesanti che allo stato attuale delle conoscenze è lecito aspettarsi nei residui vetrificati ne sconsiglia il riciclaggio quale materiale edile. Inoltre, non è affatto esaurito il potenziale di valorizzazione offerto dal materiale edile riciclabile non problematico. La valorizzazione dei residui riciclabili sarebbe però ipotizzabile, se si riuscisse a ridurre il tenore di metalli pesanti a un livello decisamente inferiore ai valori limite attuali previsti per le sostanze inerti e a rispettare i requisiti di carattere tecnico-edilizio. Art. 14 b Comprensorio temporaneo per la raccolta del fluff (nuovo) I residui prodotti in Svizzera saranno smaltiti per un periodo di dodici anni esclusivamente nell impianto basato sulla tecnologia Reshment costruito dalla fondazione, se detto impianto disporrà delle capacità sufficienti. Tale lasso di tempo corrisponde al periodo di ammortamento degli investimenti previsto dalla fondazione ed equivale all arco di tempo che si presume necessario per smaltire tutte le vetture costruite secondo i criteri attuali. In tal modo si assicura da un lato che gli investimenti effettuati possano essere adeguatamente ammortizzati. Dall altro però, questa prescrizione è chiaramente limitata nel tempo. Durante questo periodo, il gestore dell impianto può posizionarsi sul mercato, dove potrà in seguito smaltire a condizioni di mercato sia il fluff che gli altri rifiuti idonei. Nel caso in cui le capacità dell impianto della fondazione fossero insufficienti, l UFAFP autorizzerà, di comune accordo con i Cantoni e laddove necessario, il ricorso ad altre vie di smaltimento idonee. Per il momento si rinuncia ad introdurre parallelamente una regolamentazione statale relativa al finanziamento dello smaltimento dei veicoli fuori uso. Il settore interessato ha infatti l intenzione di realizzare un sistema gratuito di ritiro dalla circolazione dei veicoli fuori uso interi, finanziato su base privata su tutto il territorio nazionale mediante il prelievo di una tassa di smaltimento anticipata. In quest ambito si vuole però tenere conto delle soluzioni concrete previste dall UE in materia di ritiro gratuito dalla circolazione di veicoli fuori uso, adeguando i tempi di attuazione di tale sistema in Svizzera a quelli della stessa UE. Se non dovesse delinearsi una soluzione soddisfacente su basi private, ai sensi della legge sulla protezione dell ambiente il

8 8 Consiglio federale ha la facoltà di introdurre l obbligo del ritiro dalla circolazione gratuito. Trattandosi di una normativa limitata nel tempo, l articolo 57a ne stabilisce la durata di validità. Art. 14c Sorveglianza dei prezzi (nuovo) La creazione di un comprensorio di raccolta consente al gestore di un impianto basato sulla tecnologia Reshment di acquisire una posizione dominante sul mercato per quanto concerne lo smaltimento del fluff. L impianto è pertanto sottoposto alla legge sulla sorveglianza dei prezzi onde evitare prezzi di smaltimento eccessivi. Per evitare sussidi trasversali destinati allo smaltimento di altri rifiuti mediante gli introiti derivanti dallo smaltimento del fluff, devono essere sorvegliati anche i costi generati dal detto processo e i prezzi praticati in quest ambito. Per agevolare il controllo, è quindi indispensabile fornire un rendiconto dettagliato a tale riguardo. Allegato 1 A determinate condizioni, i rifiuti vetrificati possono essere depositati in discariche per materiali inerti. Per questo motivo tali residui vengono inclusi nell elenco dei rifiuti il cui conferimento in discariche per inerti è autorizzato. Cifra 13 Residui vetrificati (nuovo) I criteri di qualità qui elencati sono scaturiti da ampie indagini compiute in collaborazione con istituti di ricerca svizzeri ed esteri 1. In tal ambito è stata esaminata in particolar modo la stabilità di materiali provenienti da procedure eseguite con forni ad elevate temperature. I vetri hanno una componente cristallina molto esigua, ma si contraddistingue per la struttura omogenea e la porosità ridotta. Una composizione idonea rende il vetro molto stabile contro la maggior parte degli effetti chimici. Ciò significa che i metalli pesanti e altri elementi sono poco soggetti a lisciviazione. Per produrre residui vetrificati stabili ed omogenei è necessaria un alta temperatura di fusione. Per tale ragione è richiesto esplicitamente che il vetro provenga da un processo in cui la massa fusa raggiunge temperature superiori di 100 C al punto di fusione. Inoltre, è indispensabile che la composizione sia idonea. In particolare l elemento matrice silicio deve essere presente in quantità sufficiente e avere un rapporto equilibrato con il calcio. Poiché i frammenti più piccoli hanno per volume una superficie maggiore e in considerazione del fatto che un eventuale corrosione del vetro avverrebbe in superficie, i rifiuti vetrificati non dovrebbero essere ulteriormente macinate. Data la stabilità dei residui vetrificati, la lisciviazione produce quantità minime di metalli pesanti. Il test d eluizione, attualmente prescritto ai sensi dell OTR, non è idoneo per valutare tali residui. Per la valutazione della stabilità dei vetri è stato 1 D. Perret, P. Stille, G. Shields, J.-L. Crovoisier, U. Mäder (April 2000): Long-term stability of HT materials, Report 4

9 9 elaborato un nuovo test. I vetri vengono macinati e sottoposti per tre giorni a lisciviazione con acqua riscaldata a 90 C. Dato che nell ambito del test i metalli pesanti sono riscontrabili nell eluito soltanto in concentrazioni molto basse, è difficile determinarli mediante analisi. Per tale ragione, il grado di lisciviazione degli elementi principali silicio e calcio è utilizzato quale metro di misurazione della stabilità dei vetri. La cifra 13 lettera e dell ordinanza definisce anche il tenore massimo dei metalli pesanti nei residui vetrificati che possono essere depositati in discariche per materiali inerti. Lo stato attuale della tecnica permette un efficiente separazione dei metalli mediante trattamento meccanico dei residui come pure la rimozione dalla massa fusa di metalli pesanti volatili. Inoltre i metalli pesanti volatili, quali il ferro o il rame, in quanto massa fusa metallica vengono separati e smaltiti. Per assicurare l impiego di dette possibilità tecniche e per limitare a titolo preventivo il tenore dei metalli pesanti nei residui vetrificati, sono stati stabiliti dei valori limite di sei metalli pesanti. Detti valori superano in parte quelli per materiali inerti, stabiliti nell OTR, anche se si applicano a residui meno stabili. I valori limite scaturiscono dai risultati emersi dalle analisi del vetro compiute nell ambito dello studio dell UFAFP menzionato in precedenza. La stabilità dei rifiuti vetrificati è ridotta a contatto con acque basiche o determinati batteri. Un simile contatto deve essere evitato attraverso misure idonee adottate al momento della costruzione delle discariche. In particolare è necessario depositare rifiuti vetrificati in modo da escludere uno scambio di sostanze con altri rifiuti (monocompartimento). D luglio 2004

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