PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

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1 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE MARGARITONE Sede legale : Via Fiorentina, AREZZO tel Cod.Min. ARIS00700X - Cod.Fisc ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO MARGARITONE Sede Centrale: Via Fiorentina, AREZZO tel fax segreteria@ipsiamarg.it Sezione Staccata ORAFI : Via Golgi AREZZO tel segreteria@ipsiaorafi.it ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E TURISTICI G. VASARI Via Benedetto Croce, AREZZO tel fax segreteria@ipsiavasari.it PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico

2 IDENTITA La diversità di ogni individuo diventa patrimonio inestimabile per tutti nel momento in cui questa ci unisce e ci fa apprezzare il contributo che ognuno può dare per il bene comune. 2

3 Premessa Il Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.), previsto dal vigente regolamento dell autonomia scolastica, è il documento che cost ituisce la base su cui si fonda l'attività educativa e didattica, definisce le linee programmatiche generali, sintetizza le scelte culturali, formative, didattiche e organizzative del servizio offerto dall'istituto, accogliendo le nuove istanze della formazione e, rispondendo ad esigenze locali e a sollecitazioni derivanti dai nuovi indirizzi dell istruzione, in generale, e professionale, in particolare, è un impegno nei riguardi dell'utenza e delle istituzioni del territorio. Il P.O.F. è un documento di : Mediazione tra le prescrizioni a livello nazionale, le risorse della scuola e la realtà locale; Programmazione delle scelte culturali, formative e didattiche, nel quadro delle finalità del sistema scolastico nazionale; Progettazione di attività curricolari ed extra-curricolari con progetti che mirino ad ampliare ed arricchire l offerta formativa aprendo la comunità scolastica ai partecipanti ed agli enti locali; Identità dell istituto che definisce il quadro delle scelte e delle finalità di politica scolastica; Riferimento che regola la vita interna dell istituto ed organizza le proprie risorse di organici, attrezzature e spazi; Impegno di cui l istituto si fa carico nei riguardi del personale, dei partecipanti e del territorio. Il P.O.F. è, quindi, il documento con cui il nostro istituto: interpreta la continua trasformazione del territorio e della realtà lavorativa e adegua a queste esigenze le proposte formativo - culturali; esplicita le scelte culturali, didattiche ed organizzative che la scuola intende perseguire nel suo compito di educazione e formazione; assume impegni nei confronti dell utenza, delle famiglie, del contesto sociale; si presenta alle altre istituzioni del territorio (enti locali, ASL, scuole, associazioni di categoria, imprese, altri soggetti pubblici e/o privati); consente la gestione delle risorse economiche attraverso la visione d insieme di tutte le attività da svolgere. Il P.O.F. è, in sostanza, un piano di attività organizzate e verificabili perché sottoposto a continuo giudizio degli utenti, un contratto fra le parti in cui gli alunni devono acquisire conoscenze, competenze e capacità oltre a saper vivere con gli altri; i docenti devono sapere comunicare, programmare e progettare sul piano didattico; i genitori devono imparare a collaborare e confrontarsi sia coi loro figli sia con la comunità scolastica; il personale non docente deve garantire specifici servizi e prestazioni nella logica di un servizio pubblico caratterizzato da negoziazione sociale e trasparenza, rivolto all'efficienza, efficacia e produttività. Le finalità del P.O.F. sono : sviluppo della persona in tutte le sue potenzialità innalzamento del successo formativo controllo dell efficacia dei processi messi in atto proposizione e promozione di percorsi formativi aderenti alle mutate esigenze della formazione dell individuo. 3

4 Identità L Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore Margaritone costituisce una Comunità Scolastica che si propone la formazione intellettuale, morale e fisica dei giovani, ispirando l attività educativa ai principi democratici della Costituzione Repubblicana. Il Consiglio di Istituto ha il compito di favorire, con le forme ed i mezzi consentiti, l attuazione concreta del diritto costituzionale allo studio, inteso come rimozione di tutti gli ostacoli di carattere economico, sociale, culturale e ambientale. Il Collegio dei Docenti adotta tutte le strategie metodologiche utili a rendere efficace l azione didattica specie nei confronti deg li studenti in difficoltà. Tuttavia, il rifiuto della emarginazione sociale non deve comunque tramutarsi in una degradazione della formazione dei giovani : l impegno deve essere attivo, proficuo e costante. Nessun automatismo può assicurare la prosecuzione degli studi. Il contesto socio-economico Il territorio presenta un tessuto sociale sufficientemente integrato: basso tasso di criminalità sociale, assenza di criminalità organizzata, elevati livelli di scolarizzazione tra i giovani. La nostra scuola opera in un territorio con forte sviluppo per l' industria e l'artigianato, le imprese presenti nel nostro t erritorio riguardano il settore alimentare, tessile, meccanico, elettromeccanico, elettrico, elettronico, orafo, abbigliamento e delle costruzioni. Il territorio si pone come uno dei punti di forza dell'occupazione. Le caratteristiche tecnologiche di queste imprese richiedono alla scuola modelli di formazione adeguati alle nuove logiche di produzione. Per rispondere a queste esigenze, la scuola nel quarto e quinto anno offre un area di professionalizzazione che permette di attivare percorsi di apprendimento o segmenti di essi che consentono di integrare lo studio delle singole tecnologie industriali con gli aspetti legati alla gestione delle macchine e degli impianti, all organizzazione del lavoro e allo sviluppo complessivo delle risorse umane, come elemento di forte competitività nelle aziende di oggi. In tal modo i nostri studenti avranno una formazione culturale e professionale spendibile direttamente nel mondo del lavoro. Finalità generali dell Istituto 1. La centralità dello studente nel processo di insegnamento-apprendimento. La centralità dello studente nel processo di insegnamento-apprendimento è l'obiettivo fondamentale. La nostra scuola si adopera affinché l'alunno sia protagonista del suo percorso formativo e raggiunga attraverso lo sviluppo del dialogo educativo e, nel corso del quinquennio, un grado sempre più alto di autonomia e di responsabilità, e lo incoraggi ad essere un interlocutore attivo. 2. La valorizzazione della diversità. Il nostro Istituto focalizza il proprio interesse individuando la valorizzazione della diversità come fattore di crescita e di maturazione che coinvolge tutti gli aspetti della realtà e della società, in continuo cambiamento, così come possono presentarsi all'adolescente di oggi ed all adulto cittadino di domani. 3. Integrazione scolastica. Pensata e progettata attraverso percorsi attivi e modulari, l integrazione scolastica viene condotta sulla base di piani educativi personalizzati e verificati in itinere, e con il ricorso a strategie innovative. 4. L interesse e la ricerca nei percorsi professionali. La scuola si adopera per far fronte ai forti segnali di cambiamento provenienti dalla società della conoscenza e per adeguare le proprie strategie ed i propri obiettivi alla realtà, allo scopo di formare con grande responsabilità individui capaci di agire e in grado di inserirsi in contesti lavorativi diversi, in un mondo in continua evoluzione. 5. Forte connessione alle richieste del territorio. La scuola si impegna, nella scelta degli indirizzi e nell'area di specializzazione, a seguire l'andamento del mercato del lavoro e dei suoi bisogni. 4

5 Obiettivi formativi trasversali educare gli allievi al dialogo aperto, onesto e fattivo con i compagni e gli insegnanti; educare gli alunni al rispetto di sé, degli altri, delle cose e delle regole di comportamento, per raggiungere un sempre più consapevole autocontrollo; stimolare la responsabilità personale come risposta positiva al rispetto delle scadenze e delle verifiche; costruire legami di solidarietà e di amicizia in un clima di serenità nel lavoro e in uno spirito di collaborazione, favorendo la partecipazione attiva dei discenti; favorire negli alunni il senso della tolleranza, l abitudine all ascolto di giudizi e posizioni diversi dai propri; riconoscere in ogni allievo il valore dell individuo come persona, portatore di convinzioni e opinioni rispettabili in assoluto; favorire lo sviluppo delle capacità di autovalutazione e di autoconsapevolezza; favorire lo sviluppo delle potenzialità e delle capacità di comprendere, costruire, criticare argomentazioni e discorsi per dare significato alle proprie esperienze; adottare scelte e percorsi metodologici rispondenti alla finalità generale della formazione di una personalità polivalente, base per ulteriori specializzazioni; privilegiare momenti e punti di raccordo fra i contenuti e gli obiettivi delle varie discipline del curricolo per concorrere alla costruzione di un organica cultura professionale. Le risorse della scuola 1. Risorse professionali : Dirigente Scolastico : 1 Docenti: 101 Direttore dei servizi generali ed amministrativi : 1 Personale A.T.A. : 28 Assistenti amministrativi : 7 Assistenti tecnici di laboratorio : 6 Collaboratori scolastici : 14 Studenti al 11/09/2013 data di inizio delle lezioni n 640 così suddivisi: ARRIOO701G Istituto Margaritone (Indirizzo Meccanico - Indirizzo Elettrico - Sezione Orafi) Docenti : 49 Alunni : 440 Classi : 21 ARRCOO701V Istituto Vasari (Indirizzo Servizi Commerciali - Indirizzo Servizi Socio-Sanitari ) Docenti : 44 Alunni : 200 Classi : Risorse strutturali : Sede centrale Margaritone : Presidenza, Sala collaboratori, Saletta riunioni, Sala insegnanti, Segreteria (7 locali), Centralino, Aule (16), Biblioteca sede Centrale e Orafi (circa volumi), Sala di proiezione, Palestra esterna all edificio ma appartenente alla sede staccata Orafi e possibilità di usufruire dell adiacente campo sportivo all aperto, Laboratorio A (installazione 2), Laboratorio C (installazione1), Laboratorio F (installazione 3), Laboratorio D (informatica 1), Laboratorio E (informatica 2) Laboratorio B (informatica 3), Macchine utensili, Saldatura e fucina, Fresatrici, Aula CNC, Pneumatica, Attrezzeria, Fisica, Multimediale, Aula sostegno, Archivio 1, Archivio 2, Magazzino e Capanna esterna. 5

6 Sede staccata Orafi : Centralino, Sala insegnanti, Aule (5), Palestra, Aula Magna, Biblioteca ( circa volumi), Laboratori di informatica 1 (ex aula 5), Informatica 2 (ex aula 4), Tecnologia 1, Tecnologia 2, Microfusione, Officina orafa 1 Cesello, Officina orafa 2, Segreteria. Sede staccata Vasari: Gli Indirizzi Servizi Commerciali, Servizi Socio-Sanitari e Odontotecnico hanno sede in Via Benedetto Croce n 64 in Arezzo, In un imponente edificio con annessa palestra. L Istituto dispone di Presidenza, Sala insegnanti, Aule (13), Laboratorio informatica 1, Laboratorio informatica 3, Laboratorio grafica-contabilità Laboratorio linguistico, Laboratorio odontotecnico, Aula sostegno con computer tutti spazi modernamente attrezzati ed adeguatamente strutturati per rispondere alle nuove esigenze del mondo del lavoro. REGOLAMENTO D ISTITUTO Cap. I : La Comunità educativa ed i suoi principi generali. Art. 1 Il presente Istituto Statale di Istruzione Superiore costituisce una Comunità educativa che si propone la formazione intell ettuale, morale e fisica degli allievi. Le finalità formative generali sono di fornire conoscenze, competenze e capacità nelle varie discipline, nel più ampio quadro dell educazione alla convivenza civile e dell inserimento degli studenti a pieno titolo nella società, i spirando l attività educativa ai principi democratici della Costituzione Repubblicana. Art. 2 Gli organi collegiali dell Istituto favoriscono, con le forme ed i mezzi consentiti dalle vigenti normative, l attuazione concreta del diritto costituzionale allo studio, inteso come rimozione degli ostacoli di carattere economico, sociale, culturale e ambientale. Il Collegio dei docenti metterà in atto tutte le strategie metodologiche utili a rendere efficace l azione didattica specie nei confronti degli studenti in difficoltà, partendo dalle esigenze formative e dai bisogni degli allievi. Il rifiuto della emarginazione sociale non deve comunque tramutarsi nella dequalificazione della scuola: l impegno deve essere attivo, proficuo e costante. Nessun automatismo può assicurare l ammissione alla classe successiva se la partecipazione risulta passiva o saltuaria. Art. 3 L Istituto svolge un azione diretta a promuovere negli studenti, congiuntamente all acquisizione di solide basi culturali, scientifiche, giuridiche e tecnico-economiche, di capacità espressive ed operative, di spirito critico e di gusto estetico, di competenze professionali o d uso, una salda coscienza civica ed europeista al fine di stimolare sentimenti di pace, di collaborazione e di tolleranza con i popoli del mondo. In particolare, l Istituto si apre alla prospettiva europea, favorisce gli scambi ed il confronto culturale e didattico, anche tramite gemellaggi o partecipazione a progetti con scuole di Paesi europei ed extraeuropei e con viaggi di istruzione e di studio anche all estero. Art. 4 In continua collaborazione con il Dirigente Scolastico, con i docenti e il personale non docente, gli studenti si educano all autoformazione, all autogoverno e all esercizio della democrazia, partecipando in modo attivo alla vita della scuola quali principali soggetti del rapporto educativo, trasformando conoscenze acquisite in saperi da incorporare nel vissuto. Art. 5 La Comunità educativa favorirà lo sviluppo di una coscienza ecologica, sulla base anche di solide conoscenze scientifiche, del rispetto per le risorse naturalistiche ed umane da difendere. L Istituto tende a promuovere il protagonismo dei giovani nello sviluppo dei valori umani, naturali e sociali, cercando di prevenire le forme di devianza e di malessere. La scuola farà opera di prevenzione, tramite i suoi strumenti conoscitivi, nei confronti della droga, dell Aids, dell alcolismo e del tabagismo. Nel ribadire il divieto di fumo in tutti i locali della scuola, tutte le componenti della Comunità educativa si devono impegnare in una conseguente opera di prevenzione educativa. I trasgressori, comunque, saranno puniti con la multa prevista dalle norme vigenti. 6

7 Art. 6 L Istituto incoraggia l attività sportiva nelle sue varie manifestazioni. Per la realizzazione di tale attività vengono costituiti gruppi sportivi di studenti, sotto la guida degli insegnanti di Educazione Fisica. Il Programma delle attività sportive viene formul ato all inizio di ciascun anno scolastico dagli insegnanti di Educazione Fisica con la collaborazione degli alunni secondo i criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto, le proposte del Collegio dei docenti e dei Consigli di classe. Art. 7 La ricerca, la sperimentazione didattica, la progettazione, l aggiornamento dei metodi e dei contenuti culturali costituiscono un impegno costante di tutti i docenti, da assolvere sia in forma collegiale, sia individuale e trasversale nei dipartimenti. Art. 8 La Comunità educativa partecipa ai problemi della società in cui è inserita: perciò promuove rapporti programmati con gli enti locali ed il mondo della cultura e del lavoro, in un reciproco scambio di contributi e di esperienze. Art. 9 La Comunità educativa, come proprio compito, si pone i problemi dell orientamento e degli sbocchi occupazionali dei propri studenti, valendosi anche di rapporti col mondo universitario, ma principalmente con quello del lavoro e degli EE.LL., preposti alla formazione. Art. 10 I rapporti tra docenti e discenti, come pure tra tutte le altre componenti della Comunità educativa, si informano al dialogo, al colloquio ed alla collaborazione su un piano di pari dignità e rispetto, dei ritmi dell età evolutiva, delle differenze e del l identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia. Art. 11 Ogni classe è, quindi, una comunità di lavoro, di ricerca, di sperimentazione e di sviluppo individuale e collettivo, con la mediazione degli insegnanti, nel pieno rispetto della personalità e della valorizzazione della persona. CAPO II : ORGANI COLLEGIALI Art. 12 : Convocazione L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta, deve essere effettuato con lettera diretta ai singoli membri o con avviso sottoscritto dai componenti per conoscenza e con anticipo di almeno 24 ore, nel caso di riunioni d'urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all'albo. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. In ogni seduta degli Organi Collegiali viene redatto un verbale, steso su apposito registro a pagine numerate. Art. 13: Validità delle sedute La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione. Art. 14 : Discussione dell ordine del giorno Il Presidente individua tra i membri dell'organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge. E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'ordine del Giorno nella successione in cui compaiono nell'avviso di convocazione. Gli argomenti indicati nell'ordine del giorno sono tassativi. Se l'organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti. Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del Consiglio di Istituto che devono essere adottate su proposta della Giunta Esecutiva. L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente dell'organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso ordine del giorno. Art. 15 : Mozione d'ordine Prima della discussione di un argomento all' ordine del giorno, ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale") oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro. Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l'organo Collegiale a maggioranza con votazione palese. L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione dell'argomento all' ordine del giorno al quale si riferisce. 7

8 Art. 16 : Diritto di intervento Tutti i membri dell'organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione. II Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento. Art. 17 : Dichiarazione di voto Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d'ordine. Art. 18 : Votazioni Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti. La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone. Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede segrete. La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l'adunanza, ma non nel numero dei votanti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti. Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità. Art. 19 : Risoluzioni I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell'organo su specifici argomenti. Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui all'art. 15. Art. 20 : Processo verbale Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, 1'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l' ordine del giorno ). Per ogni punto all' ordine del giorno si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli). Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito. Un membro dell'organo Collegiate può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione. I membri dell' Organo Collegiate hanno facoltà di produrre i1 testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono: essere redatti direttamente sul registro; se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina; se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico. Copia del processo verbale viene inviata ad ogni singolo membro dell'organo Collegiale con la convocazione della seduta successiva. II processo verbale viene letto ed approvato prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva. Art. 21 : Surroga di membri cessati Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell'art.22 del D.P.R. 416/74. Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico. I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio. Art. 22 : Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo da realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. Art. 23 : Decadenza I membri dell'organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all'organo Collegiate vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati. 8

9 Art. 24 : Dimissioni I componenti eletti dell'organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E' ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all'organo Collegiale. L'Organo Collegiate prende atto delle dimissioni. In prima istanza, l' Organo Collegiate può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito. Una volta che l Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d'atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell'organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l'organo Collegiale medesimo. Art. 25 : Competenze Il Consiglio di Istituto ha competenza generale per quanto concerne l organizzazione e la programmazione delle attività scolastiche, fatte salve le competenze degli altri Organi Collegiali. Nei limiti fissati dalle leggi dello Stato e dalla Costituzione, il Consiglio di Istituto ha piena autonomia nell esercizio delle sue funzioni. Art. 26 : Norme di funzionamento del Consiglio di Istituto La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. Nella prima seduta, il Consiglio di Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio di Istituto. E' considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio di Istituto. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa. Il Consiglio di Istituto può deliberare di eleggere anche un vice Presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice Presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età. Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente articolo dodici ed il Presidente del Consiglio di Istituto è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del Consiglio di Istituto su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva. Tuttavia, a conclusione di ogni seduta del Consiglio di Istituto, i singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell'ordine del giorno della riunione successiva. Per la validità delle sedute del Consiglio di Istituto è richiesta la presenza della metà più uno dei suoi componenti. Il Presidente, constatato il numero legale, apre la seduta, mentre, se accerta la mancanza del numero legale, la aggiorna. Il Consiglio di Istituto può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori e può, inoltre, costituire commissioni. Il Consiglio di Istituto, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. Delle commissioni nominate dal Consiglio di Istituto possono fare parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Gli altri Organi Collegiali collaborano con il Consiglio di Istituto. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal Consiglio di Istituto e svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dall'organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale. Le sedute del Consiglio di Istituto, ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l'idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio. L'affissione all'albo avviene entro i1 termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria dell'istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale A.T.A. e genitori; è invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. II consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell'assenza. Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal Consiglio di Istituto con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del Consiglio di Istituto. Art. 27 : Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto I1 Consiglio di Istituto nella prima seduta, dopo 1'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore e uno studente, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa. La Giunta Esecutiva prepara i lavori del Consiglio di Istituto, predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio. La Giunta Esecutiva è convocata dal Dirigente Scolastico di regola con tre giorni di anticipo ed eccezionalmente con almeno ventiquattro ore, con la trasmissione dell ordine del giorno. Le sue riunioni avvengono con gli stessi limiti di validità e gli stessi metodi di votazione previsti per il Consiglio di Istituto. 9

10 Art. 28 : Relazione annuale La relazione annuale del Consiglio di Istituto è predisposta nel mese di ottobre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva ed è oggetto di discussione ed approvazione in apposita seduta del Consiglio di Istituto, da convocarsi entro il 30 novembre. La relazione, firmata dal Presidente del Consiglio di Istituto e dal Presidente della Giunta Esecutiva, è inviata al Dirigente Scolastico, entro quindici giorni dalla data di approvazione. Art. 29 : Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. Il Collegio dei Docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. Delle commissioni nominate dal Collegio dei Docenti possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni avanzano proposte relativamente all'oggetto per il quale sono state nominate. Art. 30 : Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti I1 Comitato, per la valutazione del servizio degli insegnanti, è convocato dal Dirigente Scolastico : in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 22, per la valutazione del servizio, richiesta da singoli interessati a norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore all'ultimo triennio; alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94; ogni qualvolta se ne presenti la necessità. Art. 31 : Norme di funzionamento dei Consigli di Classe. Il Consiglio di Classe è presieduto dal Dirigente Scolastico o dal Coordinatore, suo delegato, membro del Consiglio ed è convocato dal Dirigente Scolastico, di norma ogni due mesi, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare. Per l insorgere di gravi motivi, la convocazione può essere richiesta anche da una delle altre componenti. Il Consiglio di Classe si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Riunioni concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni. CAPO III : ALUNNI Gli alunni sono tenuti a : Art. 32 : Norme di comportamento avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile; frequentare regolarmente le lezioni, favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio (l obbligo della assidua e fruttuosa presenza alle lezioni). La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal consiglio di classe. Gli alunni maggiorenni hanno diritto alla auto-giustificazione delle assenze; i minori devono presentare la giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci.; entrare alle ore 8:20; gli alunni che utilizzano biciclette o motorini possono posteggiarli all interno ma in modo da consentire al collaboratore scolastico di aprire e chiudere il cancello di accesso; è consentito agli alunni, prima dell'ingresso in scuola, di accedere al loggiato interno dove devono mantenere un comportamento corretto. La scuola, in ogni caso, non si assume alcuna responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati dai genitori il giorno successivo tramite il libretto; portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione; tenere un comportamento corretto ed educato, al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita. Non è permesso correre, spingersi, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e/o nelle aule; giustificare le assenze. Le assenze devono essere giustificate dal docente della prima ora di lezione del giorno del rientro, previa presentazione di apposito tagliando debitamente compilato in ogni sua parte e firmato da uno dei genitori o da altro soggetto legittimato a farne le veci o dallo studente stesso, se maggiorenne. Nel caso in cui la motivazione non sia ritenuta idonea, l assenza sarà ritenuta ingiustificata. Le assenze per periodi superiori a cinque giorni consecutivi di calendario devono essere giustificate allegando al consueto tagliando il certificato medico. In caso di astensione collettiva dalle lezioni, gli alunni devono presentare regolare giustificazione, fatte salve le competenze del Dirigente Scolastico e degli organi collegiali previste dalla vigente normativa in materia ( i genitori dovranno attestare di essere a conoscenza di tale assenza). Gli alunni presenti in classe, anche se minoritari, non devono essere privati del loro diritto a regolari lezioni, né devono in alcun modo risentire dell assenza della maggioranza della classe. Lo studente che si presenti al rientro senza giustificazione viene ammesso con riserva e invitato a regolarizzare la sua posizione il giorno successivo dal docente della prima ora. 10

11 L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, se minorenne, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci; se maggiorenne, dovrà giustificare direttamente al Dirigente Scolastico. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie anche degli alunni maggiorenni. Il computo e il controllo delle assenze e dei ritardi vengono effettuati con regolare periodicità dal Coordinatore di classe che, ove riscontri situazioni di irregolarità, le comunica alle famiglie e fa menzione delle stesse nel fascicolo personale dell alunno a tutti gli effetti di legge. Gli studenti che, senza giustificato motivo, rivelino gravi discontinuità nella frequenza o ritardi nell ingresso a scuola incorreranno nelle previste sanzioni disciplinari. In caso di indisposizione sopravvenuta durante le ore di lezione, viene tempestivamente informata la famiglia e chiamato il medico ( o il 118), se necessario; non uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno, preventivamente ( almeno due giorni prima ), avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare personalmente lo studente, se minorenne, (o delegare per iscritto un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento). Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, il Consiglio di Classe informerà per iscritto la famiglia; evitare, durante gli intervalli, tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale di corsa, tirare oggetti ecc...): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'interno della scuola sia fuori (tutti devono potere frequentare la scuola con serenità senza dovere subire le prepotenze di altri); rispettare il lavoro e seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi; utilizzare i servizi in modo corretto, rispettando le più elementari norme di igiene e pulizia; usare correttamente gli appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti; portare a scuola solo 1'occorrente per i compiti, le lezioni e l'eventuale merenda (non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde di eventuali furti); non utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro ( in caso di necessità, rivolgersi all insegnante ); rispettare scrupolosamente l orario delle lezioni che sarà debitamente stabilito e pubblicato, all inizio di ogni anno scolastico dai competenti organi interni; presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia sul modulo A.S.L. da parte degli alunni che, per motivi di salute, non possono seguire le lezioni di Educazione Fisica ( mentre per la pratica dell'attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della Gioventù, presentare il certificato di stato di buona salute); non provocare guasti al materiale o alle suppellettili della scuola ( ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida ed è tenuto a risarcire i danni); non invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola; non uscire dalla propria aula durante il cambio delle ore di lezione; restare in classe o nel corridoio del proprio piano sotto la vigilanza dei docenti, durante l intervallo per la ricreazione; non uscire dall aula durante le prime due ore di lezione se non in casi di estrema urgenza; non raggiungere la palestra coi loro mezzi (i trasferimenti dalla sede alla palestra verranno effettuati solo con l accompagnamento dei docenti di Educazione Fisica, in concorso con il personale non docente, che preleveranno gli studenti dalla sede alla palestra). Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno al Dirigente Scolastico i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole. Art. 33 : Assemblee studentesche Gli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola. Le assemblee costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli alunni. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali l'assemblea di istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele. I rappresentanti degli alunni nei consigli di classe possono esprimere pareri o formulare proposte direttamente al Consiglio di Istituto. I1 comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al consiglio d'istituto. E' consentito lo svolgimento sia di una assemblea di istituto al mese nel lim ite delle ore di lezione di una giornata ed una di classe al mese nel limite di due ore. L'assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l'anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi fuori dell'orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee di istituto svolte durante l orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli alunni unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal Consiglio d'istituto. A richiesta degli alunni, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni ( mese di Maggio). Il Comitato studentesco stabilisce un calendario delle assemblee di istituto da presentare al Dirigente all inizio dell anno scolastico e deve darsi un regolamento per il corretto funzionamento delle assemblee che viene inviato in visione al Consiglio d'istituto. Alle assemblee di classe o di istituto 11

12 possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico od a un suo delegato, i docenti che lo desiderino. L'assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco di istituto o su richiesta del 10% degli alunni. La data di convocazione e l'ordine del giorno dell'assemblea devono essere preventivamente, almeno dieci giorni prima, presentati al Dirigente Scolastico perché ne possa dare comunicazione agli studenti ed a tutti gli interessati. Il giorno e le ore delle assemblee di classe devono essere concordate con gli insegnanti interessati e presentate al Coordinatore almeno cinque giorni prima, con il relativo ordine del giorno. Il comitato studentesco garantisce l'esercizio democratico dei diritti dei partecipanti. Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell'assemblea. Non è consentita alcuna attività didattica durante lo svolgimento dell'assemblea studentesca di istituto. Le assemblee studentesche di Istituto devono essere regolamentate con appositi accordi con la componente studentesca. Art. 34 : Diritto di trasparenza nella didattica L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il coordinatore del Consiglio di classe si farà carico di illustrare alla classe il POF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del consiglio di classe. I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione. La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento. CAPO 1V : DOCENTI I docenti sono tenuti a : Art. 35 : Indicazioni sui doveri dei docenti. essere in classe almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni; segnalare, alla prima ora, sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l'avvenuta o la mancata giustificazione, se 1'assenza è superiore a cinque giorni, deve accertare la presenza del certificato medico; qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnalare al Dirigente Scolastico il nominativo; in caso di ritardo di un alunno, segnare l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe solo entro le 8:30 o se il ritardo è dovuto ai mezzi di trasporto. In tutti gli altri casi l alunno sarà ammesso all ora successiva; se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, controllare che ci sia l'autorizzazione del Dirigente Scolastico o del docente delegato e che, sul registro di classe, sia stata riportata l'ora in cui l'alunno è uscito e, se l alunno è minorenne, la firma della persona che è venuta a prelevarlo; controllare che la segreteria abbia inserito un elenco degli alunni completo di indirizzo e recapito telefonico nel registro di classe; indicare sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti; non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli; durante l'intervallo, vigilare sull'intera classe e collaborare con i colleghi delle altre classi; durante le ore di lezione, non fare uscire dalla classe più di un alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati e gli insegnanti sono tenuti a far rispettare tale disposizione, non consentendo una nuova uscita prima del rientro di colui che è uscito in precedenza, se non nei casi richiesti o consentiti dalla Dirigenza. Nel caso di inadempienza si riterrà responsabile il docente della classe interessata; se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe, avvisare un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe; controllare che, in occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni lascino in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse affinché altri alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire dell'aula senza creare problemi; al termine delle lezioni, accertare che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi, accompagnare la classe all'uscita e preoccuparsi che gli alunni escano in ordine; prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza; non utilizzare, per qualunque attività, sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni. Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l'uso di sostanze particolari verificare tramite comunicazione scritta che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti; non ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza; per ragioni di sicurezza, non sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni; ove si accertino situazioni di pericolo, comunicarlo prontamente al Dirigente Scolastico; segnalare eventuali danni riscontrati al Dirigente Scolastico. I danni riscontrati vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in Consiglio di Classe con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo; 12

13 firmare per presa visione le circolari e gli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati; in base alla vigente legge, assolutamente non fumare nei locali della scuola; non usare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro; non utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali; avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari, che saranno comunicate tramite diario; ridurre al massimo il ricorso alla Dirigenza per problemi di ordine disciplinare in quanto se da un lato ostacola il lavoro dell'ufficio di Dirigenza, dall'altro provoca nell'alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà; compilare debitamente i registri personali in ogni loro parte e lasciarli nel cassetto a disposizione della Dirigenza per i dovuti controlli; chiudere a chiave i cassetti per la legge sulla privacy ( la Dirigenza può controllarli essendo in possesso di un duplicato ); vigilare sull uscita degli alunni al termine delle lezioni; essere a disposizione della scuola durante lo svolgimento dell assemblea studentesca di Istituto per tutto il loro orario di servizio (a disposizione degli studenti che non dovessero partecipare all assemblea o per collaborare al buon andamento di essa); in caso di astensione collettiva, ma non totale, degli studenti, rimanere in Istituto a disposizione di coloro che non vi hanno aderito (la Dirigenza ha facoltà di autorizzare gli insegnanti a lasciare l Istituto solo nel caso in cui le classi siano completamente deserte e, comunque, non prima del termine della terza ora). I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti anche telefonici con le famiglie nell'ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo. CAPO V : PERSONALE AMMINISTRATIVO Art. 36 : Doveri del personale amministrativo Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per 1'efficienza e 1'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono. II personale amministrativo è tenuto a: rispondere al telefono con la denominazione dell'istituto e il loro nome; non utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro; non utilizzare il laboratorio di informatica a fini personali; non utilizzare i telefoni fissi della scuola per uso personale; curare i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge; preparare il materiale necessario agli scrutini elettronici per la parte di loro competenza; collaborare con i docenti; curare la documentazione per il processo di qualità dell Agenzia Formativa della scuola; partecipare con il referente ai viaggi di istruzione; cooperare alla realizzazione dei progetti di Terza Area e Formativi; monitorare le assenza degli alunni onde prevenire la dispersione scolastica; timbrare la tessera marcatempo; rispettare l'orario di servizio; non assentarsi dalla sede di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal DSGA o dal Dirigente Scolastico. Capo VI : ASSISTENTI TECNICI Gli assistenti tecnici sono tenuti a : Art. 37 : Doveri degli Assistenti Tecnici collaborare con i docenti; informare la Dirigenza sulle assenze dei docenti di laboratorio; vigilare sulla sicurezza degli alunni nei laboratori; fare rispettare le norme di sicurezza dei laboratori; rispettare l orario di servizio; timbrare la tessera marcatempo; non utilizzare i telefonini cellulari durante l orario di servizio; non utilizzare i telefoni fissi della scuola per uso personale; non utilizzare il laboratorio di informatica a fini personali; non assentarsi dalla sede di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal DSGA o dal Dirigente Scolastico. 13

14 CAPO VII: COLLABORATORI SCOLASTICI Art. 38 : Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità. I collaboratori scolastici sono tenuti a : essere presenti all'ingresso e all'uscita degli alunni; essere facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza ( rimanere al piano di servizio ); collaborare attivamente al complessivo funzionamento didattico e formativo della scuola, non dimenticando che la comunità scolastica ha bisogno del coinvolgimento e della partecipazione di tutte le componenti; comunicare immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale assenza dell'insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita; favorire l'integrazione degli alunni portatori di handicap; vigilare sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali; svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite d'istruzione; riaccompagnare nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi; sorvegliare gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante; impedire, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi; essere sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno; evitare di parlare ad alta voce; non utilizzare i telefonini cellulari durante l orario di servizio; non utilizzare i telefoni fissi della scuola per uso personale; non utilizzare il laboratorio di informatica a fini personali; tenere i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili; provvedere, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate; non allontanarsi dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal DSGA o dal Dirigente Scolastico; invitare tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola (a tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento); prendere visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio e della vita partecipata della scuola, tenendo conto che tutte le attività deliberate dal Consiglio di Istituto sono attività della scuola; sorvegliare 1'uscita dalle classi e dal cancello esterno, prima di dare inizio alle pulizie; ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, comunicarlo prontamente al DSGA; segnalare, sempre al DSGA, 1'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione; accogliere il genitore dell'alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata (i1 permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente dell'ora provvederà all annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe. Solo dopo l'alunno che ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola); al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti, dopo aver fatto le pulizie, controllare che tutte le luci siano spente; che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; che siano chiuse le porte, le finestre e le serrande delle aule e i cancelli, i laboratori e le porte della scuola; che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine; che sia inserito l allarme; apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto; prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo. CAPO VIII : GENITORI Art. 39 : Indicazioni I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. Sarebbe opportuno che i genitori cercassero di: 14

15 trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro, e la loro formazione culturale; stabilire rapporti corretti con gli insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno; controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario; partecipare con regolarità alle riunioni previste; favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; sostenere gli insegnanti controllando 1'esecuzione dei compiti a casa; educare ad un comportamento corretto. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni una avviso di convocazione. In caso di sciopero del personale, la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. E' possibile, quindi, che gli alunni presenti a scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni. Alto scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola, i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi. Art. 40 : Sussidi didattici La scuola è fornita di sussidi e materiali per il lavoro educativo-didattico e consultabili presso ogni plesso scolastico. I docenti, i non docenti e gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza degli stessi. Art. 41 : Diritto d'autore II materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. Art. 42 : Sala e strutture audiovisive La prenotazione per l'utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo limitatamente alla settimana successiva. In caso di più richieste relative alla stessa ora di lezione, sarà data la precedenza all'iniziativa deliberata in sede collegiate rispetto a quella attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne ha usufruito in data anteriore. Art. 43 : Uso esterno della strumentazione tecnica L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno. Art. 44 : Mediateca La mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T. A.. Compito della mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l'uso da parte di alunni e docenti. Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della Mediateca con il compito di sovraintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il prestito, l'aggiornamento della schedatura e del catalogo. Alla Mediateca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e opportunamente pubblicizzato. Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell'istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza. Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre 1'acquisto di materiale librario, audiovisivo e/o informatico. Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc... I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nessun altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non pin di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro elettronico. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativi ai libri - o altri materiali - smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno. Art. 45 : Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'istituto I docenti di Educazione Fisica sono responsabili dell'area sportiva dell'istituto e provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative extracurricolari. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica. 15

16 Art. 46 : Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione Le attrezzature dell'istituto per la stampa e la riproduzione (macchine da scrivere, fax, fotocopiatrice, ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. E escluso 1'utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali. Nella scuola sono presenti operatori addetti al servizio duplicazione e fascicolatura. Le modalità di utilizzo e l'orario del servizio sono resi pubblici all'inizio di ogni anno scolastico. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato. I docenti devono consegnare al personale incaricato con congruo anticipo il materiale da riprodurre. L'uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale utilizzato dagli insegnanti per fotocopiare i compiti in classe, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente. I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il richiedente, il numero di fotocopie seguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. CAPO IX : SICUREZZA Tutto il personale deve : Art. 47 : Norme di comportamento per la sicurezza tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro; attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dai responsabili; osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli o indicate dai responsabili; non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione; non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al responsabile; per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E' opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole a muro ne spostarle quando su di esse vi sono delle persone; non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata; depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente 1'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generate la normale circolazione; accertarsi che ogni contenitore abbia 1'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto; non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro; segnalare tempestivamente al responsabile ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata; in caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente al Dirigente Scolastico o al DSGA sulle circostanze dell'evento; ripristinare la scorta se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso; non circolare né sostare nei sottopiani degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei docenti e non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati; mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro; disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune; adoperare gli attrezzi solamente per 1'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l'uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere; mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il responsabile; in caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:) mantenere la schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia. manipolare vetri o materiale pungente con i guanti; negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti; non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola; negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm; riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo 1'uso; controllare l'apertura di tutte le uscite di sicurezza che deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni. CAPO X : COMUNICAZIONI Art. 48 : Distribuzione materiale informativo e pubblicitario Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia può essere distribuito nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di 16

17 materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, riviste, ecc...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche). E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc... La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. II Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale. Per gli alunni si prevede di: distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l' organizzazione della scuola; autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali; autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di lucro. Ogni componente dell Istituto ha diritto ad esporre all Albo, previo visto del Dirigente Scolastico e nello spazio a ciò destinato, avvisi, comunicazioni relative alla propria attività ed alla attività dei circoli culturali. Nel rispetto delle condizioni di cui sopra, possono essere esposte all Albo mozioni conclusive di assemblee, di convegni, prese di posizione su avvenimenti di particolare importanza o simili altri documenti purché non contengano riferimenti oltraggiosi o lesivi a persone, Enti o Associazioni, evitino la propaganda partitica, non incitino alla violenza e al disordine e, comunque, non coinvolgano persone dell Istituto. Non sono ammesse aff issioni anonime. I firmatari non sono perseguibili per le idee espresse fermo restando il rispetto dei precetti del Codice Penale. Art. 49 : Comunicazioni docenti - genitori Nell'orario di servizio settimanale di ogni docente è previsto il colloquio, su appuntamento, con i genitori e con gli alunni maggiorenni. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno: in particolare, saranno comunque comunicate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali e, su mandato dei docenti, anche quelle intermedie, accompagnate dalla eventuale segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che 1'alunno deve sostenere e 1'esito di tali interventi. Art. 50 : Informazione sul Piano dell'offerta formativa All'inizio dell'anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunit à offerte dal piano dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o opzionali. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in lettura nelle classi. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere riportati a conoscenza di tutti. CAPO XI : ACCESSO DEL PUBBLICO Art. 51 : Accesso di estranei ai locali scolastici Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto dell'attività didattic a chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. Nessun altro estraneo e, comunque, non fornito di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche. Dopo l'entrata degli alunni verrà chiuso il cancello d'accesso ed il collaboratore scolastico addetto presterà servizio di vigilanza. Chiunque con giusta causa ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l'albo d'istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'ufficio del Dirigente Scolastico e di segreteria durante l'orario di apertura dei medesimi. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale e Provinciale possono accedere ai locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento CAPO XII : CIRCOLAZIONE MEZZI ALL'INTERNO DELL'AREA SCOLASTICA Art. 52 : Accesso e sosta E' consentito l'accesso con la macchina all interno dei plessi scolastici ai genitori o chi ne fa le veci di alunni portatori di handicap per un ingresso e una uscita più agevoli e lontani dal flusso degli altri alunni. L'accesso ed il parcheggio delle autovetture negli spazi recintati di pertinenza della scuola non sono consentiti nelle ore mattutine, mentre sono riservati agli insegnanti ed al personale A.T.A. nelle ore pomeridiane nei limiti di capienza ed agibilità dell'area. Gli studenti possono parcheggiare moto, motorini e biciclette ma devono essere sistemati in modo ordinato solo ed esclusivamente nelle aree destinate a raccogliere tali mezzi. I parcheggi di cui sopra sono incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantire la custodia dei mezzi di cui trattasi, non assume responsabilità di alcun genere per eventuali danni o furti a carico dei mezzi medesimi. I mezzi devono procedere a passo d'uomo e con prudenza allorché transitano su aree interne di pertinenza della scuola. In casi di emergenza, per comportamenti non prudenti o quando si ravvisano difficoltà di funzionamento e di uso degli spazi interessati, il Dirigente Scolastico può adottare i provvedimenti opportuni, anche di carattere restrittivo. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica ed i veicoli per il servizio di ristorazione sono autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d uomo e con prudenza. 17

18 CAPO XIII : Personale Art 53 : Libera professione L attività didattica e di servizio deve essere ritenuta l unica attività lavorativa del personale insegnante e non insegnante. Il personale della scuola non può esercitare attività commerciali, industriali e professionali né può assumere o mantenere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro. Tuttavia, in base a norme ancora vigenti, il Dirigente scolastico, in deroga al suddetto principio, può autorizzare l esercizio delle libere professioni che non comportino pregiudizio nell assolvimento di tutte le attività inerenti alla funzione docente, siano compatibili con l orario di insegnamento e di servizio e strettamente inerenti la disciplina insegnata. Tali concessioni devono essere rinnovate di anno in anno e sono soggette a revoca. CAPO XIV : Norma Finale Art. 54 Per quanto non previsto nel presente regolamento, si fa rinvio alla normativa vigente, con specifico riferimento al DPR n. 249 Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, in conformità al quale DPR il presente regolamento è stato approvato e del quale DPR il presente regolamento costituisce attuazione e al CCNL 2002/2005. INTEGRAZIONi AL REGOLAMENTO DI ISTITUTO CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 25/10/2005 DELIBERA N. 25 Disposizioni inerenti ai viaggi d istruzione. Che i viaggi di istruzione possano essere organizzati come segue: le classi prime possono effettuare viaggi d istruzione di un solo giorno (per un massimo di 6 giorni) senza pernottamento; le classi seconde possono effettuare viaggi d istruzione fino ad un massimo di tre giorni, con due pernottamenti massimi; le classi terze, quarte e quinte possono effettuare viaggi d istruzione fino a sei giorni con cinque pernottamenti; le località e i viaggi d itruzione verranno scelti dal Consiglio di Classe nel mese di dicembre per la successiva approvazione didattica da parte del Collegio dei Docenti e quella economica da parte del Consiglio d Istituto; la percentuale minima di partecipazione ai viaggi d istruzione deve essere non inferiore al 65% (sessantacinque per cento) degli alunni della classe; il costo non deve essere causa discriminante per la partecipazione. Il Consiglio d Istituto A maggioranza (10 favorevoli, 1 contrario) CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 12/10/2007 CAPO XV : Organo di Garanzia ORGANO DI GARANZIA (Art. 5 comma 2 del D.P.R. n. 235 del 21 Novembre 2007 L organo di garanzia ha Funzione istruttoria e deliberante e decide su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse anche su conflitti che sorgano all interno della scuola in merito all applicazione del regolamento di disciplina. Composizione L Organo di Garanzia è costituito da quattro membri effettivi: il Dirigente Scolastico che lo presiede, un docente designato dal Consiglio d Istituto, un rappresentante eletto dagli alunni, un rappresentante eletto dai genitori. L Organo eleggerà un segretario e potrà adottare un regolamento interno. Procedura ricorsi dovranno essere presentati in forma scritta entro 15gg dall irrogazione della sanzione. L Organo nel rispetto del diritto alla difesa ascolterà il ricorrente ed eventuali testimoni a discarico, e acquisirà ogni elemento utile ai fini delle proprie valutazioni presso il coordinatore e i rappresentanti di classe, il personale ATA o chiunque possa essere informato sui fatti. Le delibere verranno rese note in forma scritta entro 10 gg. Dall acquisizione del ricorso. 18

19 CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL 13/02/2008 Disposizioni in materia di utilizzo del telefoni cellulari da parte degli alunni. Il Collegio dei docenti, ed il Consiglio di Istituto hanno esaminato attentamente la questione dell utilizzo dei telefoni cel lulari e di tutti gli apparecchi elettronici come mp3 ipod e simili a scuola nel corso dell attività didattica giornaliera e hanno deciso il loro divieto assoluto di utilizzo con relativa sanzione disciplinare quando l uso non è consentito. Hanno ribadito che il loro utilizzo a scuola è causa di turbativa e quindi di interruzione del normale svolgimento delle lezioni o attività scolastiche per sé, per i compagni ed i docenti, oltre a costruire un potenziale abuso a danno di altri. Per qualsiasi telefonata urgente ed eccezionale ed in caso di estrema necessità, gli alunni ed i genitori hanno sempre a disposizione i telefoni della scuola. I docenti che dovessero accertare l utilizzo di telefoni cellulari, Mp3, ipod e simili apparecchi a scuola o durante le attività didattiche che hanno luogo fuori dalla scuola, sono autorizzati ad annotarlo sul registro di classe ed avrà valore di rapporto disciplinare. Gli alunni possono tenere i cellulari a scuola purché spenti per tutta la durata dell attività scolastica e non possono utilizzarli come calcolatrice. Dopo tre rapporti sull uso non autorizzato di apparecchi elettronici e cellulari l alunno sarà sospeso dalle lezioni con procedura consolidata di delega al dirigente scolastico. Tale documento sarà consegnato alle famiglie all atto dell iscrizione e sottoscritto. Per tutto quanto sopra si confida, comunque, nel senso di responsabilità di tutti, in special modo in quello proprio, degli alunni. CONSIGLIO D ISTITUTO DEL 07/ 03/ 2008 REGOLAMENTO DISCIPLINARE IL CONSIGLIO DI ISTITUTO Visto il D.V.L. n. 297/1994 Visto il D.P.R. n. 249/1998 Visto il D.P.R. n. 275/1999 Visto il D.P.R. n. 235/2007 Preso atto delle linee di indirizzo del Ministro P.I. prot. n. 30 /dip/seg,. Del 15 marzo 2007 Il seguente Regolamento Interno Disciplinare : EMANA Art. 1: In considerazione del fatto che gli studenti sono chiamati a partecipare alla vita della comunità scolastica in modo responsabile, consapevole e solidale, in base a quanto previsto dall art. 1 comma 3 e art 2 comma 2 del D.P.R. n. 249 del 24/06/1998, ogni azione che compromette il proficuo rapporto educativo e di collaborazione tra tutte le componenti scolastiche si configura come mancanza disciplinare. Inoltre ogni altro o comportamento di tale gravità da configurarsi come reato previsto dal Codice Penale, viene disciplinato dall art. 328 comma 3 e segg. del D.L.G. n. 287 del 14/4/1994. Art. 2: Tutte le sanzioni disciplinari devono avere finalità educative, con lo specifico obiettivo di creare una cultura diffusa delle responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all interno della Comunità scolastica ( Art. 4, Comma 2, D.P.R. 24/6/1998 n. 249) Art. 3 Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Art.4 : Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono, di norma, adottati dal Consiglio di Classe. Art.5: Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. Art.6: Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni in attività in favore della Comunità scolastica. Art.7 Le sanzioni non possono ledere il diritto allo studio del trasgressore, ad eccezione del caso in cui venga violato il diritto allo studio degli altri. Art. 8 Nello spirito dell art. 3, comma 6 dello Statuto delle Studentesse e degli studenti, la condivisione della responsabilità degli studenti si traduce anche nel sostenere la riparazione di un danno intenzionale rilevato ad una struttura degli edifici scolastici o ad altre strutture esterne alla scuola, qualora non sia possibile individuare il/i responsabile/i. Art. 9: Gli alunni che terranno comportamenti irrispettosi verso la comunità scolastica e le persone o che provocheranno danni ad oggetti o strutture, incorreranno in provvedimenti disciplinari, con valenza educativa, che potranno essere i seguenti: a) Richiamo verbale b) Ammonizione scritta nel registro di classe c) Riparazione del danno ( rifusione delle spese, ripulitura, sostituzione.) 19

20 d) Attività in favore della comunità scolastica da proporre in accordo con la famiglia e) Sospensione dalle lezioni con o senza obbligo di frequenza(sospensione secondo la norma, commisurata alla gravità della trasgressione e alla reiterazione dell atto.) Art. 10: Comportamenti occasionali e non gravi anche segnalati dal personale della scuola relativi a scarsa diligenza e puntualità, disturbo occasionale durante le lezioni, atteggiamenti poco corretti nei confronti dei compagni potranno essere soggetti a richiamo verbale. Il richiamo verbale potrà costituire un precedente per la comunicazione di una sanzione in forma di annotazione scritta qualora vi sia scarsa attenzione nei confronti del richiamo e reiterazione del comportamento Art.11: contro le sanzioni c,d,e entro 15 giorni dalla comunicazione del Dirigente scolastico, è ammesso ricorso all Organo di Garanzia, che decide entro 15 giorni dalla presentazione del ricorso. Art.12: L Organo di Garanzia interno all Istituto, previsto dall Art. 5, comma 2 del D.P.R. 249/1998, è costituito da cinque membri effettivi : Il Dirigente scolastico che lo presiede, due docenti del Collegio, un genitore e un alunno eletti dalle rispettive assemblee, e tre membri supplenti (un docente, un genitore, un alunno). L Organo di garanzia decide anche sui conflitti che insorgono all interno dell Istituto in merito all applicazione del regolamento in vigore Art. 13: il presente regolamento costituisce parte integrante del regolamento interno di Istituto. All atto dell iscrizione, i genitori verranno invitati a prendere visione del regolamento di istituto con la richiesta di un formale impegno a rispettare regole e contenuto, anche per la parte sanzionatoria. Il presente regolamento è stato approvato nella seduta del Consiglio di istituto del 07/03/2008. Decreto Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 (in GU 29 luglio 1998, n. 175) Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'articolo 87, comma 5, della Costituzione; Visto l'articolo 328 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297; Visto l'articolo 21, commi 1, 2, e 13 della legge 15 marzo 1997, n.59; Vista la legge 27 maggio 1991, n.176, di ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989; Visti gli articoli 104, 105 e 106 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n.309; Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n.104; Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n.40; Visto il D.P.R. 10 ottobre 1996, n.567; Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n.400; Visto il parere espresso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione nella Adunanza del 10 febbraio 1998; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nella Adunanza del 4 maggio 1998; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 29 maggio 1998; Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione ADOTTA IL SEGUENTE REGOLAMENTO "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di 20

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