Organizzazione di piccoli eventi di raccolta fondi I programmi (programma annuale, raccolta di capitali)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Organizzazione di piccoli eventi di raccolta fondi I programmi (programma annuale, raccolta di capitali)"

Transcript

1 Livello intermedio Gestione finanziaria: Introduzione al corso Modulo 1 Contabilità e tenuta dei registri Contabilità, gestione contabile e gestione finananziaria: alcune definizioni La contabilità delle organizzazioni di volontariato Contabilità finanziaria di cassa Contabilità economico-patrimoniale (o di competenza) Registri contabili Modulo 2 Budgeting Pianificazione e gestione del budget Modulo 3 Rendicontazione finanziaria Il bilancio Indicatori di performance sociale La relazione di missione Modulo 4 Fund raising Organizzazione di piccoli eventi di raccolta fondi I programmi (programma annuale, raccolta di capitali)

2 Introduzione al corso Le organizzazioni non profit non misurano il loro successo tanto o soltanto in termini di risultati finanziari, quanto piuttosto in relazione al loro scopo o alla luce di un doppio profilo basato sia sui risultati della gestione finanziaria sia sui risultati delle iniziative realizzate. Tuttavia, nella realtà molti comitati direttivi e persone responsabili di associazioni sono soliti prestare particolare attenzione alla situazione finanziaria delle loro organizzazioni. In carenza di risorse adeguate e ben gestite, la realizzazione della mission associativa è minacciata, e la sopravvivenza stessa dell'organizzazione può risultare a rischio. Molti membri dei comitati direttivi del non profit, soprattutto di grandi associazioni, sono avvezzi alle logiche del mondo profit e spesso si sentono più a loro agio con i concetti finanziari che con il settore di attività specifico dell'organizzazione, con la conseguenza che che spesso la loro attenzione si concentra sul bilancio piuttosto che sull attività. Inoltre l amministrazione del patrimonio delle organizzazioni non profit è una parte essenziale della responsabilità dei consigli/comitati direttivi, e qualunque segnale di difficoltà viene di solito affrontato con urgenza. Pochi eventi possono mettere così rapidamente in crisi il mandato dei responsabili delle organizzazioni non profit come un disavanzo di bilancio, una cattiva gestione finanziaria o un controllo contabile che evidenzi errori. In sintesi, le competenze finanziarie sono necessarie, anche se non sufficienti, per una gestione efficace delle organizzazioni non profit. Attraverso questo corso potrete migliorare le vostre abilità in materia di contabilità, preparazione del budget previsionale, rendicontazione finanziaria e fundraising. Modulo 1 Contabilità e tenuta dei registri Contabilità, gestione contabile e gestione finananziaria: alcune definizioni Prima di iniziare, è utile chiarire alcuni termini, in particolare le differenze esistenti tra contabilità, gestione contabile e gestione finanziaria. Registrazione contabile è un espressione che fa riferiferimento ai metodi e ai sistemi con cui vengono registrate le transazioni finanziarie, a mano o attraverso l uso di un sistema informatizzato. Contabilità è un concetto che riguarda le regole con cui sono classificate ed rendicontate le transazioni finanziarie. Ci sono due tipi di contabilità: - La "contabilità finanziaria" riguarda le informazioni finanziarie pubblicate per essere rese disponibili a soggetti esterni all'organizzazione. - La "Contabilità gestionale" fornisce informazioni utili per i manager di un'organizzazione, non necessariamente a disposizione di altri.

3 Ad esempio, un banchiere che debba valutare la possibilità di disporre un prestito ad una organizzazione non profit avrebbe bisogno di vedere documenti contabili finanziari, ma potrebbe non essere interessato a vedere l analisi costi/benefici di ciascuno dei programmi dell'organizzazione. Viceversa quest'ultimo aspetto potrebbe riservare informazioni importanti per il responsabile dell organizzazione nel momento in cui questi si trovi a dovere pianificare le dotazioni del bilancio previsionale dell organizzazione. La gestione finanziaria si basa sui dati di bilancio, ma si concentra sul significato delle cifre. La gestione finanziaria di solito comporta l'analisi dei vari indici finanziari che possono fornire un indicazione delle tendenze e della salute finanziaria dell'organizzazione. Quindi, l abilità chiave nella registrazione contabile è la precisione, nella contabilità la coerenza ed il rispetto delle regole, e nella gestione finanziaria la capaità di analizzare e definire politiche per guidare la vita finanziaria dell'organizzazione. La gestione finanziaria è al centro della responsabilità del comitato direttivo, e gli eventuali problemi di bilancio richiedono risposte immediate da parte del consiglio direttivo e del responsabile legale dell organizzazione non profit. La contabilità prevede la registrazione di operazioni finanziarie nei libri contabili dell'organizzazione. La contabilità riguarda le regole con cui vengono registrate e rendicontate le transazioni. La gestione finanziaria consente di formulare giudizi basati sui dati finanziari in bilancio, sulla relazione tra tali dati, e sulle le politiche gestionali dell'organizzazione. Contabilità finanziaria di cassa Le associazioni devono tenere dei registri, anche informali, che permettano loro di avere memoria delle movimentazioni finanziarie e quindi economiche. L Associazione può scegliere ai fini contabili: 1) contabilità finanziaria con il criterio di cassa (registra solo entrate/uscite). Da qui scaturisce un rendiconto finanziario. 2) contabilità ordinaria in regime di competenza. La contabilità finanziaria di cassa è il modo più semplice per descrivere i fatti economici e patrimoniali dell ente. Essa, infatti, necessita semplicemente di un ordine e di una classificazione delle voci di entrata e di uscita. La contabilità finanziaria può essere utilmente tenuta ove le operazioni economiche siano di modesta entità. In questo caso, l'aspetto finanziario (quote associative, liberalità, contributi, donazioni) assume rilevanza fondamentale e, spesso, in mancanza di operazioni complesse, l'avanzo di gestione tende a coincidere con il risultato economico.

4 Nella Contabilità finanziaria di cassa si valuta solo l'aspetto finanziario, cioè entrata e spesa e si utilizza un libro di PRIMA NOTA (un registro cassa dove si registrano solo le entrate e le uscite). Il saldo, attivo - a pareggio o passivo, che deriva dal rendiconto finanziario di gestione deve corrispondere all effettiva consistenza monetaria dell organizzazione. La gestione della contabilità finanziaria di cassa richiede minor struttura operativa. Infatti è sufficiente un registro (o giornale) di contabilità a due colonne dove convenzionalmente evidenzieremo nella prima colonna (DARE) tutte le entrate dell associazione e nella seconda colonna (AVERE) tutte le uscite dell associazione. L utilizzo della contabilità finanziaria di cassa ha purtroppo il grosso difetto di non rilevare fatti economici e patrimoniali anche rilevanti che non hanno manifestazione finanziaria. Ad esempio la contabilità finanziaria o di cassa non evidenzia: I crediti ed i debiti di ogni genere non ancora incassati o pagati nell esercizio finanziario, ma relativi alla gestione (da un lato vedasi note emesse per servizi svolti nei confronti di un ente pubblico o privato dall altro fatture per utenze a cavallo d anno, acquisti di prodotti, consulenze, ecc ) Tutta la gestione relativa ai beni immobilizzati; ossia l evidenziazione degli elementi patrimoniali di natura durevole posseduti dall associazione (per es. ambulanze e mezzi di soccorso, arredi, macchine elettroniche per ufficio) nonché delle singole quote accantonate a titolo di ammortamento La consistenza delle rimanenze di fine gestione (per es. beni di consumo) La contabilità economico-patrimoniale L organizzazione deve scegliere un impianto di contabilità adeguato alle proprie dimensioni, in grado di rispondere alle esigenze di trasparenza e chiarezza e in grado inoltre di permettere di redigere un bilancio veritiero e corretto. Nella contabilità economico-patrimoniale (in regime di competenza) da ogni operazione di gestione scaturiscono coppie di valori di importi uguali ma di segno opposto, che esprimono variazioni economiche (costi/ricavi) e variazioni finanziarie (debiti/crediti) si valuta sia l'aspetto finanziario che quello economico. Da qui scaturisce un bilancio (SP e CE). Il principio della competenza economica si fonda sulla irrilevanza delle dinamiche finanziarie rispetto alla rappresentazione del valore economico. Pertanto i proventi e gli oneri devono essere rilevati contabilmente e rappresentati nel bilancio in cui essi hanno trovato giustificazione economica ossia hanno prodotto i loro effetti e non quando si manifestano i relativi movimenti monetari (pagamenti ed incassi). Si chiarisce la differenza con un esempio: il pagamento di un canone di locazione semestrale anticipato a novembre verrebbe a gravare interamente sull esercizio del pagamento nell ipotesi di contabilità di tipo finanziario anche se 4 mesi su 6 si riferiscono all esercizio successivo, falsando,

5 così, il risultato dell esercizio. Nella contabilità per competenza si rinvia al futuro esercizio la parte di competenza (4 mesi su sei) mentre partecipa all esercizio solo quanto di riferimento (2 mesi su sei). La Contabilità di competenza necessita di un giornalmastro o di una contabilità computerizzata, è una contabilità più completa e permette di redigere agevolmente il rendiconto o bilancio. I libri contabili Per le organizzazioni non profit (soprattutto quelli di ridotte dimensioni) è sufficiente un registro di prima nota o un libro giornale a partita semplice (cartaceo o tramite foglio elettronico) sul quale vengono rilevate tutte le voci delle entrate e delle uscite ripartite fra le varie poste individuate. Nei libri contabili devono essere rispettati alcuni principi e, in particolare : - la cronologicità - l ordine - l analiticità e la correttezza delle annotazioni. Un libro contabile è un documento nel quale (e mediante il quale) viene mantenuta la contabilità. Tra i documenti contabili possiamo annoverare i seguenti: - il libro giornale (prima nota); - il libro inventario; In base alle scritture contabili annotate in tali documenti viene redatto, al termine di ogni esercizio sociale, il bilancio d'esercizio o rendiconto. Libro Giornale Il libro giornale è un supporto contabile sul quale devono essere rilevate cronologicamente tutte le operazioni relative all esercizio, esso contiene le registrazioni di tutti i movimenti contabili. Libro inventario Con il termine inventario siamo soliti indicare la ricognizione fisica di elementi significativi all interno dell organizzazione. Questa operazione viene di solito effettuata alla chiusura del periodo di gestione ma potrebbe essere fatta anche durante detto periodo qualora se ne ravveda la necessità. L inventario potrà quindi essere riferito a: Debiti e crediti Cespiti

6 Modulo 2 Budgeting Pianificazione e gestione del budget Gli schemi di bilancio di un organizzazione non profit sono documenti importanti sia per i soggetti interni sia esterni all'organizzazione. Per la maggior parte delle persone che lavorano per un'organizzazione, il bilancio e le relazioni collegate al bilancio rappresentano le guide d azione. Una spiegazione completa del bilancio va oltre lo scopo di questo corso, ma in questa sezione si riassumono alcuni dei principi e dei concetti più importanti. Il budget è un documento politico che riflette non solo le previsioni, ma la competizione per le risorse all'interno dell'organizzazione. Il modo in cui il budget è costruito costruito crea incentivi e disincentivi importanti che influenzano il comportamento dei manager. Si può affermare che il bilancio riveli la vera e propria strategia di un organizzazione, al di là di ciò che è scritto scritto nel piano strategico o in altri documenti ufficiali, perché il bilancio è l'espressione tangibile di quelle che sono le reali priorità dell'organizzazione. I budget creano sempre incentivi e disincentivi che influiscono sul comportamento dei dirigenti e del personale. Ad esempio, alcune organizzazioni hanno un approccio use-it-or-lose ai bilanci previsionali annuali. Se un determinato servizio o dipartimento non ha speso fondi in bilancio entro la fine dell'anno fiscale, i fondi rimanenti non rimangono a disposizione di quel servizio l'anno successivo. Una considerazione importante è che se i budget sono costruiti su base organizzativa o per centri, e se i servizi e i programmi sono trattati come centri di costo o centri di profitto. Alcuni metodi di bilancio semplicemente aggiungonio un incremento percentuale al bilancio precedente. La maggior parte delle organizzazioni non profit ha tre tipi di budget separati: un budget operativo, un budget del capitale e di un budget di cassa. Come suggeriscono i nomi, il primo indica tutte le entrate e le uscite, il secondo riguarda l'acquisizione o la cessione di capitali fisici a lungo termine, come edifici e attrezzature, e il terzo indica il flusso di cassa nel corso dell'anno, sia in relazione ad attività operative sia in realzione ai capitali. Il processo di formulazione del budget inizia con la traslazione del piano strategico nella pianificazione annuale. Un organizzazione non profit dovrebbe avere: 1. il budget operativo, che tiene traccia di tutte le entrate e le uscite;

7 2. il budget del capitale, che riguarda l'acquisto o la cessione di capitali fisici a lungo termine, come ad esempio edifici ed attrezzature; 3. il budget di cassa, che tiene traccia del flusso di cassa nel corso dell'anno, sia in relazione ad attività operative sia al capitale. Budget operativo PREVISIONE DI CONTRIBUTI ED ENTRATE PER L ANNO Da Governo e Ministeri Convenzioni ed altre entrate Sostegno pubblico Totale sovvenzioni ed entrate PIANIFICAZIONE DELLE SPESE PER L ANNO Servizi e progetti Fundraising Spese gestionali e generali Totale spese CAMBI NEL PATRIMONIO NETTO Esempio: pianificazione dettagliata delle spese funzionali PIANIFICAZIONE DELLE SPESE PROGRAMMA O PROGETTO N O 1 PROGRAMMA O PROGETTO N O 2 PROGRAMMA O PROGETTO N O 3 RACCOLTA FONDI GESTIONE E GENERALI TOTALE Salari Consulenze Materiali di consumo Comunicazione Spese postali , Noleggio attrezzature e riparazioni Viaggi e conferenze

8 Stampe Elaborazione dati Ammortamenti Vari, premi e sovvenzioni Totale spese previste Budget Capitale Attività correnti PREVISIONE DELLE ATTIVITÀ Attività a lungo termine PREVISIONE DELLE PASSIVITÀ E DEL PATRIMONIO NETTO Passività correnti Debiti a lungo termine Patrimonio netto: Illimitato Temporaneamente limitato Limitato in modo permanete Totale attività per il prossimo anno Totale passività e patrimonio netto per il prossimo anno Budget dei flussi di cassa PIANIFICAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITÀ OPERATIVE PIANIFICAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO PIANIFICAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO

9 PIANIFICAZIONE DEL FLUSSO DI CASSA NETTO Cassa ed equivalenti di cassa fine di questo anno Cassa ed equivalenti di cassa fine del prossimo anno Modulo 3 Rendicontazione finanziaria Il bilancio Il bilancio è una registrazione che intende soddisfare la domanda legittima di informazioni da parte degli stakeholders coinvolti, attraverso una visione generale della gestione dei flussi finanziari. Il bilancio è un documento di base contenente tutte le informazioni necessarie: in questo senso può essere considerato uno strumento di comunicazione. Inoltre, il bilancio è un elemento essenziale per valutare le performance dell'organizzazione e delle sue azioni di gestione: in questo senso, il bilancio è uno strumento di gestione per l'organizzazione. Schemi di bilancio delle organizzazioni non profit: 1) Stato patrimoniale; 2) Conto economico; 3) Rendiconto finanziario dei flussi di cassa; 4) Prospetto delle spese riclassificate per pertinenza gestionale o funzionale. Stato patrominale Lo Stato patrimoniale fornisce un istantanea dell organizzazione in un dato momento, di solito la fine dell anno fiscale. Esso riassume: - Attività, i beni di cui l organizzazione è in possesso, con cui vengono portati avanti programmi e servizi ; - Passività, gli importi derivanti da prestiti, o debiti, che l organizzazione ha usato per finanziare alcune dei sue attività ; - Patrimonio netto, la differenza tra attività e passività. Le attività sono sempre uguali alla somma di passività e patrimonio netto.

10 Attività Attività correnti Attività a lungo termine Passività e patrimonio netto Passività correnti Debiti a lungo termine Patrimonio netto: Illimitato Temporaneamente limitato Limitato in modo permanete Totale Attività Totale passività e patrimonio netto Conto economico Il Conto economico mostra il flusso di entrate e uscite dell organizzazione, e i conseguenti cambiamenti nel patrimonio netto nell arco di un certo periodo di tempo, di solito l anno fiscale. CONTRIBUTI ED ENTRATE Da Governo e Ministeri Convenzioni ed altre entrate Sostegno pubblico Totale sovvenzioni ed entrate USCITE Servizi e progetti Fundraising Spese gestionali e generali Totale spese CAMBI NEL PATRIMONIO NETTO Rendiconto finanziario dei flussi di cassa Il rendiconto dei flussi di cassa mostra I flussi in entrata e in uscita nel corso dell anno, rendendo possible vedere come le liquidità disponibili cambiano da un anno all altro. FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITÀ OPERATIVE

11 FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO FLUSSO DI CASSA NETTO Cassa ed equivalenti di cassa inizio dell anno Cassa ed equivalenti di cassa fine dell anno Prospetto delle spese riclassificate per pertinenza gestionale o funzionale Il prospetto delle spese riclassificate per pertinenza gestionale o funzionale mostra come ogni categoria di spesa sia stata allocate tra gli utilizzatori di ciscun progetto o programma dell organizzazione ed anche nelle attvità di raccolta fondi e gestionali generali. Esempio: prospetto dettagliato delle spese funzionali SPESE PROGRAMMA O PROGETTO N O 1 PROGRAMMA O PROGETTO N O 2 PROGRAMMA O PROGETTO N O 3 RACCOLTA FONDI GESTIONE E GENERALI TOTALE Salari Consulenze Materiali di consumo Comunicazione Spese postali , Noleggio attrezzature e riparazioni Viaggi e conferenze Stampe Elaborazione dati Ammortamenti Vari, premi e

12 sovvenzioni Spese totali Indicatori di performance sociale Gli indicatori sono delle informazioni sintetiche sui fatti osservati da diverse possibili angolazioni: valore sociale creato e distribuito, etica, filantropia, ambiente, ecc. Gli indicatori, oltre che chiari ed essenziali, nella loro formulazione devono essere: - significativi - condivisi dal gruppo - misurabili - standardizzabili Nel definire i criteri di selezione degli indicatori si possono far propri alcuni principi: 1. Un indicatore imperfetto è sempre meglio di niente 2. Se possibile, confrontare gli indicatori con quelli resi disponibili da fonti esterne 3. Usare indicatori diversi per scopi diversi 4. Sviluppare una gamma di indicatori 5. Non fornire più informazioni di quelle che probabilmente saranno usate Si suggerisce di creare una lista di indicatori attraverso un attività di classificazione partecipata (tecnica del brainstorming, consultazione dei principali stakeholde, riflessione sui dati dell esercizio precedente, ecc.); successivamente verificare la significatività e la comprensibilità degli indicatori con gli stakeholder ai quali andranno presentati i risultati. Per ciascun gruppo di portatori di interesse o area di interessa occorre identificare ciò che è rilevante misurare (lista degli indicatori sociali ). In modo esemplificativo, per un organizzazione, nella tabella seguente si riportano alcuni indicatori sociali rispetto ai portatori di interesse. Stekeholder Variabili di input Variabili di output Volontari - Partecipazione alle decisioni - Momenti di discussione - Soddisfazione per mansioni e ruolo

13 Personale - Coinvolgimento nelle decisioni relative ai servizi - Continuità di impegno - Disponibilità a impegnare del tempo oltre l orario di lavoro Beneficiari Rilevazione dei bisogni - Senso di accoglienza - Livello di soddisfazione Comunità locale - Comunicazione delle attività - Maggiore disponibilità dei cittadini a partecipare alle attività dell organizzazione - Crescita dei contatti Altre organizzazioni Mass media Donatori - Partecipazione ad iniziative comuni - Partecipazione a coordinamenti e Consulte - Comunicazione di messaggi, valori e denuncie attraverso i media locali - Campagne di reperimento fondi per progetti Enti pubblici - Partecipazioni a tavoli o commissioni - Presentazione di progetti innovativi - Lavoro in /di rete - Fonte informativa autorevole e comunicazione non autoreferenziale - Documentazione dei fondi raccolti, della destinazione e dei risultati ottenuti - Possibilità di orientare le decisioni pubbliche La relazione di missione La relazione di missione costituisce la sede dove far confluire le informazioni extracontabili disponibili al fine di integrare quelle contabili e contribuire a completare il quadro informativo di base fornito dal bilancio. Di seguito si riporta un possibile contenuto della Relazione di Missione: 1. Quadro Istituzionale - Identificazione degli stakeholder - Rappresentazione dei piani e programmi fondamentali destinati a garantire il perseguimento della mission: descrizione della singole iniziative istituzionali attraverso

14 analitiche schede di attività e o di progetto e delle conseguenti scelte gestionali concernenti le attività istituzionali (principali servizi prestati, qualità dei servizi, investimenti realizzati, ) 2. Attività di supporto alle attività istituzionali - Descrizione delle azioni di supporto 3. Relazione con il contesto ambientale di riferimento - Natura e caratteristiche della relazione - Descrizione di eventuali vincoli ambientali che hanno inciso sulla gestione 4. Assetto Organizzativo - Analisi dell assetto organizzativo che ne metta in evidenza i punti di forza e di debolezza, in riferimento al perseguimento dell efficienza e dell efficacia della gestione. Modulo 4 Fundraising Organizzazione di piccoli eventi di raccolta fondi Ogni evento ben organizzato è un occasione per raccogliere fondi, durante o dopo. Gli eventi rappresentano per l associazione un occasione speciale di comunicazione e raccolta fondi; attraggono i media, i donatori e il mondo delle aziende, accrescono la notorietà, ma non solo. Motivano lo staff e coinvolgono attivamente i volontari. Prima di passare all organizzazione di un evento bisogna però considerare che gli eventi portanto ad entrate solo nel breve periodo e che per poterli organizzare occorrono buone capacità organizzative e di leadership, nonchè molte risorse ed energie. E comunque c è sempre un elevato rischio di insuccesso. I principali passi da seguire: 1. FOCALIZZARE CHIARAMENTE GLI OBIETTIVI L obiettivo di un evento deve essere UNICO e CHIARO Raccolta fondi? Acquisire nuovi volontari? Promuovere l attenzione attraverso i media? Creare relazioni con le aziende? Nel caso si volesse perseguire più obiettivi bisogna definire quello prioritario. 2. SCEGLIERE IL GIUSTO EVENTO

15 Per scegliere il giusto evento può essere utile organizzare un braimstorming interno, tenendo conto del fatto che spesso le idee migliori sono quelle semplici. Alcune indicazioni: - l idea deve avere un mercato (un concerto heavy metal rivolto ad un pubblico anziano forse non è adeguato); - deve portare risultati. 3. DEFINIRE IL BUDGET Gli eventi si organizzano per raccogliere fondi e quindi è fondamentale redigere un budget con una giusta previsione di spesa e con un controllo dei costi il più possible esatto. Evento: TITOLO Costi fissi Ricavi Assicurazione Vendita biglietti Collaboratori Vendita oggetti Rimborsi spesa lotteria Promozione, pubblicità, asta Service Vendita cartelle (tombola) Allestimenti sponsorizzazioni Costi variabili Contributi enti pubblici (comune, provincia ) Buffet (in base n. persone..) Vendita CD della serata Oneri per spettacoli (in base biglietti venduti) 4. IDENTIFICARE UN REFERENTE DELL ORGANIZZAZIONE DELL EVENTO (PROJECT MANAGER) Il referente dell evento è la persona dell associazione che ha la regia di tutta l organizzazione dell evento e che coordina tutte le attività. 5. DEFINIRE CRONOPROGRAMMA (TIMETABLE) Il Cronoprogramma è una descrizione grafica semplice delle attività e dei tempi (cosa fare e quando) ed è un utilissimo strumento che vi aiuta a organizzare bene l evento. 1. PREPARAZIONE SPETTACOLO 1.1 Individuazione e contatto gruppo musicale 1.2 Individuazione sala e definizione accordi Settimane

16 1.3 Individuazione server audio/luci 1.4 Definizione data ORGANIZZAZIONE BUFFET 2.1 Scelta catering 2.2 Scelta del menù 2.3 Individuazione volontari per gestione buffet PROMOZIONE SPETTACOLO 3.1 Realizzazione e stampa manifesti e materiale promozionale 3.2 Stampa biglietti 3.3 Vendita biglietti 3.4 Conferenza stampa lancio 3.5 II conferenza stampa 5. REALIZZAZIONE SPETTACOLO Realizzazione spettacolo 6 PROJECT MANAGEMENT Project management 6. COINVOLGERE I PARTECIPANTI Durante l evento, coinvolgete i partecipanti alla vostra causa. Come? - Presentate la vostra Organizzazione, - Distribuite brochure e altro materiale con indicate le modalità di donazione. 7. RINGRAZIARE E, nel farlo, chiedete ancora di sostenere la causa. I programmi (programma annuale, raccolta di capitali) Il piano generale di sviluppo del fund raising è l insieme di tutti i programmi e le attività di raccolta fondi dell organizzazione non profit. Ricordatevi che il fundraising è un processo continuativo di interazione tra l organizzazione e il mondo che la circonda. La sua efficacia dipende dalla pianificazione e dal rigore dell esecuzione. Migliore è la pianificazione, migliori saranno i risultati.

17 Una volta definita la vostra buona causa e gli obiettivi (strategici e operativi), andrete ad elaborare il vostro Piano Generale di Sviluppo partendo dalla definizione del Fabbisogno Economico. Devono essere chiare la QUANTITA e la QUALITA delle risorse necessarie. L organizazione può chiedere risorse per progetti di interesse generale. Difficilmente può chiedere soldi per coprire le proprie spese generali. In questa fase è importante inquadrare bene il problema e verificare la finanziabilità delle varie attività. L obiettivo quantitativo della vostra raccolta fondi, e cioè quando denaro vi servirà per il prossimo anno, va frazionato in tanti obiettivi legati a singoli casi esterni ; casi per cui chiederete donazioni. Tempo Casi T1 T2 T3.. 1 I II 2 III 3 Cosa Quando = Con la pianificazione operativa delle attività andrete a valutare la priorità dei singoli casi e a collocarli in un calendario. I fabbisogni di un organizzazione sono riconducibili a 4 tipologie a ciascuna delle quali corrisponde un programma di fundraising: I FABBISOGNI Relativi all anno di esercizio I PROGRAMMI Raccolta annuale

18 Legati a finalità specifiche Capitali immobili e attrezzature Capitali che producono interessi Raccolta di capitali Grandi donazioni Donazioni pianificate Dovete porvi ora la domanda: da dove il vostro potenziale donatore attinge i soldi che vi dona? È una domanda importante, perché a seconda della fonte del reddito da cui attinge, cambia la relazione che voi andrete ad instaurare con lui. Ma questo sarà evidente successivamente, osservando la piramide della donazione. Partiamo da quello che viene chiamato lo sgabello del donatore che evidenzia la relazione tra donatore, fonte e programma:

19 A) La raccolta annuale rappresenta l elemento fondamentale di un programma di fund raising di successo. Lo scopo è di ottenere donazioni dal reddito annuale del donatore per far fronte al fabbisogno dell organizzazione in termini di liquidità. I concetti base della raccolta annuale sono: ottenere la donazione, fare in modo che si ripeta e aumentarne l entità. B) La raccolta di capitali è un programma di fund raising intensivo per la raccolta della somma necessaria all organizzazione in termini di capitali. Ad esempio, la costruzione di un edificio, l acquisto di attrezzature La raccolta di capitali richiede quindi donazioni cospicue che incidono sul patrimonio del donatore, e spesso tali donazioni si realizzano attraverso le promesse di donazione che si completano nel corso di più anni. C) Le grandi donazioni: sono quelle che tutti vorrebbero! Scherzi a parte, non sempre è necessario avviare una raccolta di capitali per sollecitare una donazione straordinaria. Le grandi donazioni sono trasversali a tutti i programmi ed in genere viene elargita nel quadro della raccolta annuale legando il donatore ulteriormente alla organizzazione. D) Le donazioni pianificate rappresentano uno strumento di fundraising sofisticato: tali donazioni vengono pianificate quando il donatore è in vita, ma la organizzazioni ne raccolgono i frutti in un momento successivo, solitamente alla morte del donatore. Badate bene: un programma di raccolta annuale ben organizzato rappresenta la solida base per la sollecitazione di donazioni pianificate perché tende a legare gli interessi del donatore a quelli della vostra organizzazione. Prima di passare ad approfondire la raccolta annuale, visualizziamo la piramide della donazione che evidenzia i vari gradi di coinvolgimento dei donatori e l interdipendenza di tutte le componenti del fundraising.

20 LA RACCOLTA ANNUALE La formula: ricevere la donazione, ripetere la donazione, far aumentare la donazione. La raccolta annuale rappresenta l elemento fondamentale di un programma di fundraising di successo. Lo scopo è quello di ottenere donazioni dal reddito annuale del donatore per far fronte al fabbisogno dell organizzazione in termini di liquidità. Il programma di raccolta annuale opera su tre livelli:

21 1. POTENZIALI DONATORI PER LE DONAZIONI INIZIALI RICEVERE LA PRIMA DONAZIONE Informare il potenziale donatore delle attività svolte dalla tua organizzazione, del motivo per cui le donazioni sono importanti e dell opportunità di affiliarsi alla tua organizzazione Chiedere la donazione Ringraziare il potenziale donatore che ora è diventato donatore 2. DONATORI CHE RIPETONO LE DONAZIONI RIPETERE LA DONAZIONE Scrivere al donatore raccontandogli cosa è stato possibilie fare grazie al suo contributo Invitarlo ai programmi/attività dell organizzazione Ringraziarlo per la fedeltà nelle donazioni elargite Consigliarli di continuare a farlo ogni anno 3. DONATORI ANNUALI CHE AUMENTANO LA DONAZIONE Organizzare eventi e/o attività che spingono il donatore a contribuire sempre di più e in modo continuativo Ringraziarlo anche per le donazioni esigue Mostrargli le opportunità offerte a chi dona di più. Esempio: Club dei donatori. La Raccolta annuale serve a costituire una base di donatori che può fungere da efficace strumento per coinvolgere, informare e legare a se i costituenti dell organizzazione ed anche a favorire l accountability nei confronti della buona causa. In assenza della raccolta annuale è molto probabile che l organizzazione si trovi a dover realizzare campagne di emergenza del tipo aiutateci o dovremo spendere i nostri programmi di aiuto! Per pianificare la raccolta è fondamentale sapere che: 1. Il profilo della raccolta - rappresentato dalla tabella paretiana riportata in questo grafico - ci dice che: - il 60% dell ammontare delle donazioni proverrà dal 10% dei donatori, - il 20% proverrà dal 70% dei donatori - e il rimanente 20% dal 20% dei donatori. Tra i fundraiser si stima che, in genere, il 3-5% dei donatori effettivi abbia la capacità di erogare grandi donazioni.

22 2. Per stabilire il numero delle donazioni necessarie a garantire il raggiungimento del fabbisogno stimato e la loro entità è utile l applicazione della tabella dei range. La tabella dei range della donazioni come strumento per la raccolta annuale raggiunge la sua max efficacia per x fabbisogni superiori, dai in su. Costruite la vostra tabella dei range (range = fascia di donazione) seguendo queste semplici linee guida: - le prime 2 donazioni devono rappresentare il 10% del fabbisogno, ovvero il 5% ciascuna - le successive 4 devono coprire un ulteriore 10% - il rapporto donatore potenziale/donatore effettivo parte al livello più alto da 5:1 per scendere fino a 2:1. (Cioè nel caso 5:1 devo contattare 5 potenziali donatori x avere un donatore) Esempio: Ipotizziamo che il fabbisogno annuale della vostra organizzazione sia pari a Ricordate? Le prime 2 donazioni coprono il 10% (ovvero il 5% ciascuna) Quindi: il10% di = % di = (range donazioni) Rapporto donatore potenziale/donatore 5:1. Dovrete contattare 10 potenziali donatori.

23 E così via. Come potete osservare dalla tabella vi sono diverse fasce di donazione. Tabella dei range Range delle donazioni ( ) Numero delle donazioni Numero potenziali donatori Ammontare delle donazioni per range ( ) Totale cumulativo delle donazioni ( ) 3.000, (5:1) 6.000, , , (5:1) 6.000, ,00 750, (4:1) 9.000, ,00 500, (4:1) 9.000, ,00 250, % donazioni 72 (3:1) 6.000, ,00 60% del fabbisogno 100, % donazioni > 100, % donazioni 360 (3:1) ,00 20%del fabbisogno 800 (2:1) ,00 20% del fabbisogno , ,00 La tabella viene redatta prima in modo meccanico. Poi la si adatta alle potenziali opportunità di donazione prescelte e si adeguerà in relazione al numero dei potenziali donatori. L utilità nel predisporle consiste nel ridurre la necessità di richiedere piccole donazioni, da raccogliere. La tabella dei range dà una forma alla pianificazione delle attività di raccolta fondi.

24 E intuitivo pensare, ad esempio, che per contattare i 10 potenziali donatori da cui ricevere le prime 2 donazioni non occorre organizzate un evento speciale. Al contrario, sembra più opportuno incontrarli face to face. A seconda del range è opportuno scegliere il programma di raccolta più adatto tra: Mailing, face to face, eventi speciali, proposte di finanziamento a fondazioni, sollecitazioni personali La tabella è uno strumento flessibile: possiamo variare il numero di potenziali donatori all interno di ciascun range ad esempio. Ma attenzione: non dimenticate mai che il fund raising è sequenziale. Non passate al range successivo se non avete raccolto quello precedente. Se non è possibile individuare i potenziali donatori appartenenti al primo range bisognerà chiedersi se l obiettivo che ci siamo posti è realistico.

volontariato: I conti raccontano ANCHE di noi 4 incontro: venerdì 15 marzo

volontariato: I conti raccontano ANCHE di noi 4 incontro: venerdì 15 marzo volontariato: I conti raccontano ANCHE di noi 4 incontro: venerdì 15 marzo LE GESTIONI CONTABILI ELEMENTARI 2 Gli elementi di contabilità elementare sono quegli strumenti quotidiani che, dal più semplice

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

La gestione finanziaria nelle Aziende Non Profit. La gestione finanziaria nelle ANP (tra cui rientrano le ASD) riguarda il.

La gestione finanziaria nelle Aziende Non Profit. La gestione finanziaria nelle ANP (tra cui rientrano le ASD) riguarda il. La gestione finanziaria nelle Aziende Non Profit La gestione finanziaria nelle ANP (tra cui rientrano le ASD) riguarda il. REPERIMENTO UTILIZZO dei mezzi monetari necessari al perseguimento dei fini istituzionali

Dettagli

Dal Bilancio di verifica al Bilancio d'esercizio: formazione e contenuto di Luisa Angela Vallese

Dal Bilancio di verifica al Bilancio d'esercizio: formazione e contenuto di Luisa Angela Vallese Dal Bilancio di verifica al Bilancio d'esercizio: formazione e contenuto di Luisa Angela Vallese Le operazioni di fine anno di una o.d.v. 31 Ottobre 2009 CSV TREVISO 1 Concetti importanti Piano dei conti:

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE.

LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE. LA TRASFORMAZIONE DEI SISTEMI AMMINISTRATIVI E CONTABILI: IL PASSAGGIO DALLA CONTABILITÀ FINANZIARIA AI NUOVI SISTEMI CONTABILI (CO.GE. E COAN) Prof.ssa Claudia SALVATORE Università degli Studi del Molise

Dettagli

Economia Aziendale. Lezione 1

Economia Aziendale. Lezione 1 Economia Aziendale Pagina 2 Contenuto didattico Le operazioni di gestione Il sistema delle rilevazioni contabili Lo strumento principale per le rilevazioni contabili: il conto La rilevazione tra sistema

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

La riclassificazione del bilancio d esercizio

La riclassificazione del bilancio d esercizio La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 1 Il bilancio pubblico. Il sistema informativo di bilancio secondo

Dettagli

Relazione al bilancio e nota integrativa

Relazione al bilancio e nota integrativa Alla C.A. dei membri del Co.P.E. Catania, lì 22.04.2014 Relazione al bilancio e nota integrativa Il bilancio chiuso al 31/12/2013, di cui la presente relazione costituisce parte integrante, corrisponde

Dettagli

- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi -

- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - 71 - Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - Il Titolo 3 delle uscite è costituito dai rimborsi di prestiti e dalle anticipazioni di cassa. La contrazione di mutui a titolo oneroso

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari

IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari Roma, marzo/maggio 2015 Finalità e ambito di applicazione Un investimento immobiliare è una proprietà immobiliare posseduta per: Percepire canoni d affitto Ottenere

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo

Dettagli

Temi speciali di bilancio

Temi speciali di bilancio Università degli Studi di Parma Temi speciali di bilancio Il rendiconto finanziario L analisi per flussi -Nuovi elementi per la valutazione dell assetto economico globale -Migliore interpretazione indici

Dettagli

DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI. La nostra risposta alle esigenze della tua attività.

DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI. La nostra risposta alle esigenze della tua attività. DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI La nostra risposta alle esigenze della tua attività. LA BANCA COME TU LA VUOI DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI La nostra risposta alle esigenze della

Dettagli

l acquisizione e l utilizzo di risorse scarse contabilità dei costi contabilità industriale contabilità analitica economico-quantitative

l acquisizione e l utilizzo di risorse scarse contabilità dei costi contabilità industriale contabilità analitica economico-quantitative Analisi dei Costi La gestione implica l acquisizione e l utilizzo di risorse scarse, e dunque, costose. L analisi dei costi, è un momento fondamentale del sistema del controllo di gestione con l'espressione

Dettagli

Cos è il fundraising 1

Cos è il fundraising 1 La Raccolta di fondi richiede competenze e investimenti. Ha senso sviluppare un progetto di fundraising per un gruppo di organizzazioni nonprofit? La Campagna Lasciti, una strada percorribile. Intervento

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

organizzazioni di volontariato

organizzazioni di volontariato Il bilancio sociale per le organizzazioni di volontariato Modena, 1 Ottobre 2009 Bilancio sociale Cosa ci viene in mente? Rendere conto Perché fare un bilancio? La relazione di fiducia Ti dico chiaramente

Dettagli

CONTABILITÀ FINANZIARIA ASCOT 3 IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE SPECIFICHE FUNZIONALI SCHEMI OPERATIVI SOLUZIONE AI PROBLEMI

CONTABILITÀ FINANZIARIA ASCOT 3 IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE SPECIFICHE FUNZIONALI SCHEMI OPERATIVI SOLUZIONE AI PROBLEMI PROGETTO ASCOT COD. : ASCOT-31-PC-01 VERS. : 1.00.00 DATA : 1.03.2002 CONTABILITÀ FINANZIARIA ASCOT 3 IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE SPECIFICHE FUNZIONALI SCHEMI OPERATIVI SOLUZIONE AI PROBLEMI AGGIORNAMENTI

Dettagli

IL RENDICONTO FINANZIARIO

IL RENDICONTO FINANZIARIO IL RENDICONTO FINANZIARIO IL RENDICONTO FINANZIARIO INDICE IL RENDICONTO FINANZIARIO,... 2 LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA,... 3 IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA,... 6 PRIMO PASSO:

Dettagli

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE Entrate mezzi monetari e simili Entrate mezzi monetari e simili Finanziamenti Investimenti Trasformazioni Disinvestimenti Rimborsi o Remunerazioni Uscite mezzi monetari

Dettagli

FONDAZIONE VIALLI E MAURO PER LA RICERCA E LO SPORT - ONLUS

FONDAZIONE VIALLI E MAURO PER LA RICERCA E LO SPORT - ONLUS FONDAZIONE VIALLI E MAURO PER LA RICERCA E LO SPORT - ONLUS NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO AL 31.12.2006 La Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus, è un ente che non svolge attività commerciale

Dettagli

Il fundraiser questo s(conosciuto)

Il fundraiser questo s(conosciuto) ABBIAMO IL PALLINO PER IL FUNDRAISING Il fundraiser questo s(conosciuto) Chi è, cosa fa, quali strumenti utilizza, con chi si relaziona e quali obiettivi ha questa figura professionale complessa e specializzata

Dettagli

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione

Dettagli

NOTA INTEGRATIVA AL RENDICONTO FINANZIARIO CHIUSO AL 31.12.2013

NOTA INTEGRATIVA AL RENDICONTO FINANZIARIO CHIUSO AL 31.12.2013 LIFE FOR MADAGASCAR ONLUS VIA MONTE ROSA 15-20145 MILANO CODICE FISCALE 97583110156 NOTA INTEGRATIVA AL RENDICONTO FINANZIARIO CHIUSO AL 31.12.2013 Signori associati, ai fini di una maggiore trasparenza

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Corso Base di Formazione per dipendenti e collaboratori di studi professionali Martedì 1 aprile 2014

Corso Base di Formazione per dipendenti e collaboratori di studi professionali Martedì 1 aprile 2014 Corso Base di Formazione per dipendenti e collaboratori di studi professionali Martedì 1 aprile 2014 LA GESTIONE 3 E l insieme delle scelte e delle azioni che si compiono in vista del perseguimento del

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno

Dettagli

Il Business Plan. Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia Marketing Vitivinicolo A.A. 2014/2015 Nicola Marinelli

Il Business Plan. Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia Marketing Vitivinicolo A.A. 2014/2015 Nicola Marinelli Corso di laurea in Viticoltura ed Enologia Marketing Vitivinicolo A.A. 2014/2015 Nicola Marinelli STRATEGIA AZIENDALE MARKETING ANALITICO Il Business Plan Una sintesi finale Piano di marketing per il prodotto

Dettagli

Aumenti reali del capitale sociale

Aumenti reali del capitale sociale Aumenti reali del capitale sociale Gli aumenti del capitale sociale possono essere: virtuali con gli aumenti virtuali non aumentano i mezzi a disposizione della azienda e il suo patrimonio netto, che si

Dettagli

Analisi per flussi Il rendiconto finanziario

Analisi per flussi Il rendiconto finanziario Analisi per flussi Il rendiconto finanziario Ruolo dei flussi finanziari nelle analisi di bilancio Forniscono nuovi elementi per la valutazione dell assetto economico globale Permettono una migliore interpretazione

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

Nota Integrativa al Bilancio Associazione Change Onlus 2012

Nota Integrativa al Bilancio Associazione Change Onlus 2012 Nota Integrativa al Bilancio Associazione Change Onlus 2012 L Associazione si è costituita a Milano il 7 Novembre del 2005 con l obiettivo di destinare il proprio aiuto ai paesi più poveri, attraverso

Dettagli

Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia

Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia Sistema di rilevazione: economicità, bilancio, indici di bilancio Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it Agenda delle prossime lezioni Equilibrio

Dettagli

PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE

PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE PRESENTARE UN IDEA PROGETTUALE LINEE GUIDA PER UNA EFFICACE PRESENTAZIONE DI UN BUSINESS PLAN INTRODUZIONE ALLA GUIDA Questa breve guida vuole indicare in maniera chiara ed efficiente gli elementi salienti

Dettagli

La dinamica finanziaria

La dinamica finanziaria La dinamica finanziaria Analisi del bilancio per flussi. Il rendiconto finanziario Esame della dinamica finanziaria: finalità Valutare la capacita dell impresa di generare flussi finanziari e di adattare

Dettagli

Piano delle Performance

Piano delle Performance Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

FONDAZIONE ARETE ONLUS

FONDAZIONE ARETE ONLUS FONDAZIONE ARETE ONLUS Via Olgettina n. 58 20132 Milano C.f. 97267640155 Bilancio al 31/12/2004 NOTA INTEGRATIVA (Valori in Euro) Il bilancio chiuso al 31/12/04 della Fondazione Aretè Onlus evidenzia un

Dettagli

Il concetto di Dare/Avere

Il concetto di Dare/Avere NISABA SOLUTION Il concetto di Dare/Avere Comprendere i fondamenti delle registrazioni in Partita Doppia Sara Mazza Edizione 2012 Sommario Introduzione... 3 Il Bilancio d Esercizio... 4 Stato Patrimoniale...

Dettagli

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione del Tribunale di Locri Relazione del Tesoriere CONSUNTIVO ANNO 2009 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione

Dettagli

Elementi di progettazione europea La gestione dei progetti europei: aspetti tecnici, amministrativi, di rendicontazione e finanziari

Elementi di progettazione europea La gestione dei progetti europei: aspetti tecnici, amministrativi, di rendicontazione e finanziari Elementi di progettazione europea La gestione dei progetti europei: aspetti tecnici, amministrativi, di rendicontazione e finanziari Giuseppe Caruso Project Manager Progetto Europa - Europe Direct - Comune

Dettagli

Autore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni.

Autore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni. LEGGERE UN BANDO DI FINANZIAMENTO PER LE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni. Data di scadenza Ho il tempo

Dettagli

donare&ricevere Guida rapida alle norme sulla donazione + dai - versi!

donare&ricevere Guida rapida alle norme sulla donazione + dai - versi! Guida rapida alle norme sulla donazione + dai - versi! DONARE AL VOLONTARIATO Vantaggi e opportunità per imprese e persone!l attuale normativa, dopo l approvazione anche della legge Le Organizzazioni di

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

Commento al tema di Economia aziendale

Commento al tema di Economia aziendale Commento al tema di Economia aziendale Il tema proposto per la prova di Economia aziendale negli Istituti Tecnici è incentrato sul controllo di gestione ed è articolato in una parte obbligatoria e tre

Dettagli

BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013

BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013 NOME: BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013 COGNOME: N. DI MATRICOLA: Utilizzando lo spazio sottostante a ciascun quesito: 1) Il candidato, dopo avere brevemente spiegato

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE DI UN ALBERGO

CRITERI DI VALUTAZIONE DI UN ALBERGO CRITERI DI VALUTAZIONE DI UN ALBERGO PERCHE UN AZIENDA ALBERGHIERA VA IN CRISI? 1) PER LA DESTINAZIONE 2) PER MOTIVI GESTIONALI 3) PER MOTIVI ECONOMICO- FINANZIARI OVVIAMENTE LA SECONDA E LA TERZA MOTIVAZIONE

Dettagli

Corso di Finanza aziendale

Corso di Finanza aziendale I RISULTATI ECONOMICI e FINANZIARI tendono a divergere: Corso di Finanza aziendale La dinamica finanziaria Risultato economico: somma algebrica costi e ricavi flussi reddituali comprende poste derivanti

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

La valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

La valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE

Dettagli

Introduzione. fornisce un rendiconto dell attività economica di una impresa relativa all ultimo anno solare;

Introduzione. fornisce un rendiconto dell attività economica di una impresa relativa all ultimo anno solare; Appunti di Economia Documenti costituenti il bilancio d esercizio di una impresa Introduzione... 1 Stato patrimoniale... 2 Debiti e crediti... 3 Equazione contabile fondamentale dello stato patrimoniale...

Dettagli

ISC. L indicatore sintetico di costo del conto corrente

ISC. L indicatore sintetico di costo del conto corrente ISC L indicatore sintetico di costo del conto corrente Indice Cos è l ISC, l Indicatore Sintetico di Costo del conto corrente I 7 profili tipo di utilizzo Ma in definitiva, perché controllare l ISC? Dove

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane

L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane 1 L integrazione dei processi della gestione delle Risorse Umane 3 2 Come i Modelli di Capacità consentono di integrare i processi? 5 pagina

Dettagli

IL BILANCIO DI ESERCIZIO

IL BILANCIO DI ESERCIZIO IL BILANCIO DI ESERCIZIO CHE COS E UN BILANCIO Il bilancio è un insieme di documenti che illustrano la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell impresa a tutti i soggetti interessati. CHI

Dettagli

INDICE. Pagina 1 di 11 Economia e gestione delle aziende ristorative 2 Selezione a cura di Marcello Sanci

INDICE. Pagina 1 di 11 Economia e gestione delle aziende ristorative 2 Selezione a cura di Marcello Sanci INDICE LA GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE RISTORATIVE... 2 Il fabbisogno finanziario:concetto e problematiche... 3 Definizione di fabbisogno finanziario... 3 Le fonti di finanziamento... 3 Scelta tra

Dettagli

DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI. La nostra risposta alle esigenze della tua attività.

DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI. La nostra risposta alle esigenze della tua attività. DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI La nostra risposta alle esigenze della tua attività. LA BANCA COME TU LA VUOI DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI La nostra risposta alle esigenze della

Dettagli

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria

Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it 1 Unità 9 Contenuti della lezione Operazioni finanziarie, criterio

Dettagli

ANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA

ANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA ANALISI PER FLUSSI Dott. Fabio CIGNA IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA 2 ANALISI PER FLUSSI IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA L azienda deve operare

Dettagli

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014 ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO CAF E TEMPI Avvio attività processo AV Processo AV Predisposizione Piano di miglioramento Periodo di riferimento 8 mesi GLI STEP DEL VIAGGIO CAF FASI PROCESSO AUTOVALUTAZIONE

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

COSTI DI PUBBLICITÀ. Attivo SP B.I.2

COSTI DI PUBBLICITÀ. Attivo SP B.I.2 4 COSTI DI PUBBLICITÀ Attivo SP B.I.2 Prassi Documento OIC n. 24; Comitato consultivo per le norme antielusive, pareri 19.2.2001 n. 1; 24.2.2004 n. 1; 5.5.2005 n. 8 e 7.3.2006 n. 5; R.M. 5.11.74 n. 2/1016;

Dettagli

Costi unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180

Costi unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180 SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema

Dettagli

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale

Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter

Dettagli

LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO

LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO Prof R Bauer Strumenti di analisi e lettura del bilancio: L analisi di bilancio può essere condotta con : A) la riclassificazione degli schemi di bilancio;

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione 1 L attività economica L attività umana diventa attività ECONOMICA quando comporta l uso di beni, risorse ovvero di mezzi scarsi, per la

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE I CRITERI DI VALUTAZIONE APPLICABILI NELLA COSTRUZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO 1 IL BILANCIO DI ESERCIZIO DOCUMENTO CHE EVIDENZIA, PER CIASCUN ESERCIZIO, IL CAPITALE

Dettagli

CONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE

CONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE CONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE Prof. Giovanni Frattini Dal cap. 5 Il bilancio pubblico - L introduzione dei principi contabili

Dettagli

Pianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria

Pianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Bilanci preventivi e piani finanziari perché utilizzarli? Simulazione di scenari e valutazione impatto variabili di business Analisi compatibilità

Dettagli

Il sistema delle operazioni tipiche di gestione

Il sistema delle operazioni tipiche di gestione Il sistema delle operazioni tipiche di gestione 1 LA GESTIONE Sistema delle attività svolte sul capitale per la realizzazione della funzione di CREAZIONE DI UTILITÀ propria di ogni azienda Il capitale

Dettagli

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis.

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Qual è la differenza tra Dare e Avere? E tra Stato Patrimoniale e Conto Economico? In 1.000 parole riuscirete a comprendere

Dettagli

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di

Dettagli

Nozioni di base sulla stesura di un piano economico-finanziario. Daniela Cervi Matteo Pellegrini 10 Febbraio 2014

Nozioni di base sulla stesura di un piano economico-finanziario. Daniela Cervi Matteo Pellegrini 10 Febbraio 2014 Nozioni di base sulla stesura di un piano economico-finanziario Daniela Cervi Matteo Pellegrini 10 Febbraio 2014 Il Piano Economico Finanziario Il piano economico-finanziario costituisce la porzione più

Dettagli

(Cash Flow Statements)

(Cash Flow Statements) RENDICONTO FINANZIARIO IAS 7 (Cash Flow Statements) 1 SOMMARIO Concetti generali sul Rendiconto Finanziario Come si fa a redigere un Rendiconto Finanziario? 2 1 Concetti generali sul Rendiconto Finanziario

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

BILANCIO CIVILISTICO E BILANCIO RICLASSIFICATO

BILANCIO CIVILISTICO E BILANCIO RICLASSIFICATO BILANCIO CIVILISTICO E BILANCIO RICLASSIFICATO La riclassificazione del bilancio Lo schema di bilancio attualmente utilizzato nell'unione Europea non soddisfa interamente le esigenze degli analisti. E'

Dettagli

Business plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA:

Business plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: Business plan (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA: 1 Dati progettuali di sintesi Nome impresa Indirizzo (sede legale) Forma giuridica Data di costituzione Numero soci Capitale sociale Attività

Dettagli

Note per la corretta compilazione dell analisi finanziaria

Note per la corretta compilazione dell analisi finanziaria !"#$%&'()* +,,-+,,./001%+,,./+,,.* 2 Note per la corretta compilazione dell analisi finanziaria Il piano economico e finanziario è uno studio previsionale che prende in considerazione le diverse azioni

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Approfondimenti. Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40. di Paolo Moretti

Approfondimenti. Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40. di Paolo Moretti Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40 di Paolo Moretti L «International Accounting Standards Board» (IASB), nell ambito del progetto di revisione («Improvement») dei princìpi contabili internazionali,

Dettagli

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda può essere considerata come: Un insieme organizzato di beni e persone che svolgono attività economiche stabili e coordinate allo scopo di

Dettagli

Il Patrimonio degli enti no profit

Il Patrimonio degli enti no profit Il Patrimonio degli enti no profit 1 Il patrimonio netto, rappresentazione dei risultati di sintesi delle gestioni dell ente, e fonte di informazione sulle risorse disponibili volte a garantire la continuità

Dettagli

Eventi speciali. considerazioni e adempimenti... Daniela Caretto 17 novembre 2010

Eventi speciali. considerazioni e adempimenti... Daniela Caretto 17 novembre 2010 Eventi speciali considerazioni e adempimenti... Daniela Caretto 17 novembre 2010 I sette obiettivi per un evento di successo 1- Raccogliere risorse 2- Far conoscere la mission 3- Motivare volontari e dirigenti

Dettagli

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA 1 CONOSCERE PER DECIDERE I soggetti coinvolti nella vita dell azienda hanno il diritto e il dovere di conoscere le condizioni del suo svolgimento,

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

NOTA INTEGRATIVA AL 31 DICEMBRE 2014

NOTA INTEGRATIVA AL 31 DICEMBRE 2014 Asimmetrie Associazione Italiana per lo studio delle asimmetrie economiche A.P.S. Via Filippo Marchetti, 19 - Roma C.F.: 97758590588 *********************** NOTA INTEGRATIVA AL 31 DICEMBRE 2014 L Associazione

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

IL PROGETTO D IMPRESA

IL PROGETTO D IMPRESA Allegato E IL PROGETTO D IMPRESA (Il presente formulario deve essere compilato dettagliatamente in formato elettronico e successivamente stampato) L IDEA D IMPRESA Denominazione dell impresa. Nuova attività

Dettagli

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI

Perfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli