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1 Verona, ottobre 2013!

2 VERONA ottobre 2013 IL METODO WORLD CLASS MANUFACTURING (WCM) RIDUZIONE DEI COSTI CON INCREMENTO DELL EFFICIENZA AZIENDALE. ASPETTI RELATIVI ALLA SICUREZZA ED ALLA MANUTENZIONE Giovanni Amendolia Consigliere Nazionale Aias Coordinatore Comitato Tecnico Scientifico AIAS Settore Prevenzione infortuni e sicurezza attrezzature Membro della Commissione Sicurezza dell UNI

3 COMPITI IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO AIAS Uno dei compiti principali del CTS AIAS è quello di fornire supporti e contributi operativi ai Soci su tematiche di primario e comune interesse. Vengono elaborati Documenti Tecnici di riferimento associativi per specifici Settori e Comparti ( Organizzazione della Prevenzione, Protezione ambientale, Sicurezza attrezzature di lavoro, Ergonomia, Safety, ecc. I documenti vengono messi a disposizione dei Soci (se necessario anche in formato word).

4 IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO AIAS AI VARI GRUPPI PARTECIPANO: 1. TECNICI DELLA PREVENZIONE 2. ESPERTI NELLE VARIE DISCIPLINE TECNICHE 3. FUNZIONARI PUBBLICI 4. STRUTTURE UNIVERSITARIE 5. COSTRUTTORI DI DISPOSITIVI DI SICUREZZA 6. MEDICI SPECIALISTI 7...

5 COME RIDURRE I COSTI ED INCREMENTARE: L EFFICIENZA AZIENDALE IL METODO WORLD CLASS MANUFACTURING (WCM) ASPETTI RELATIVI ALLA SAFETY ED ALLA MAINTENANCE

6 DI COSA PARLIAMO COSA È IL WCM A COSA SERVE I PILASTRI DEL SISTEMA LA SAFETY LA MAINTENANCE WCM SOLO PER LE GRANDI ORGANIZZAZIONI? L UNI e la WCM

7 COSA E IL WCM IL WORLD CLASS MANUFACTURING (WCM) È UN MODELLO DI GESTIONE BASATO SUL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA IN TUTTI GLI ASPETTI AZIENDALI. IL WCM NASCE PER GESTIRE L ORGANIZZAZIONE DELL AZIENDA IN OGNI SUO ASPETTO, ATTRAVERSO IL CONTINUO MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI, CHE DEVONO BASARSI SULLA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE, SULLA RESPONSABILIZZAZIONE DELLE PERSONE E SULL ELIMINAZIONE DI OGNI FONTE DI SPRECO. GRAZIE AL WCM SI POSSONO RAGGIUNGERE LIVELLI DI EFFICIENZA E COMPETITIVITA MOLTO ELEVATI

8 COSA E IL WCM W.C.M. È L'ACRONIMO DI WORLD CLASS MANUFACTURING CHE QUALIFICA MOLTI TRA I PIÙ IMPORTANTI COSTRUTTORI DI BENI E GESTORI DI SERVIZI MONDIALI. LA METODOLOGIA TPM (TOTAL PRODUCTIVE MAINTENANCE), LA LOGICHE LEAN MANUFACTURING (PRODUZIONE SNELLA) IL TOTAL QUALITY MANAGEMENT, JUST IN TIME. SONO STATI INTEGRATI, E SONO LA BASE DEL W.C.M CHE, PUR BASANDOSI SU MOLTISSIMI CONCETTI DEL TPM / TQM SI DIFFERENZIA DA QUESTI IN QUANTO ALLA BASE DELLA SCELTA DELLE STRATEGIE VI È IL COSIDDETTO COST DEPLOYEMENT. ( programma di riduzione costi)

9 COSA E IL WCM (WORLD CLASS MANUFACTURING) CIÒ SIGNIFICA CHE LE PROBLEMATICHE, SIANO ESSE MANUTENTIVE, LOGISTICHE, QUALITATIVE, DI SICUREZZA, DI ORGANIZZAZIONE DEL POSTO DI LAVORO VENGONO AFFRONTATE SULLE BASE DELLA LORO INCIDENZA ECONOMICA. Gli OBIETTIVI SONO pertanto: I. ZERO INFORTUNI e ZERO MALATTIE PROFESSIONALI, II. ZERO DIFETTI e ZERO GUASTI, III. ZERO SPRECHI E ZERO MAGAZZINO IV. ZERO., IL TUTTO E FINALIZZATO AD UNA GENERALE RIDUZIONE DEI COSTI DEL PRODOTTO/SERVIZIO.

10 A COSA SERVE IN PRATICA. MIGLIORARE LA COMPETITIVITÀ AZIENDALE ATTRAVERSO LA RIDUZIONE DI COSTI DI PRODUZIONE O DEL SERVIZIO OFFERTO. OTTENERE SIGNIFICATIVI BENEFICI, COME DOCUMENTATO DA AZIENDE CHE LO HANNO INTRODOTTO E RESO OPERATIVO. A MIGLIORARE LA QUALITÀ EROGATA IN TERMINI DI SODDISFAZIONE DEL CLIENTE.

11 A COSA SERVE ELIMINARE LE ATTIVITÀ PRIVE DI VALORE AGGIUNTO. RIDURRE LE SCORTE DI MAGAZZINO E DI PROCESSO ABBATTERE GLI SCARTI RIDURRE DEI COSTI E LE INEFFICIENZE LEGATE ALLA LOGISTICA PREPARARE TUTTO IL PERSONALE AI POSSIBILI CAMBIAMENTI TECNICO-ORGANIZZATIVI MIGLIORARE LA QUALITÀ EROGATA IN TERMINI DI SODDISFAZIONE DEL CLIENTE.

12 A COSA SERVE RIDURRE I COSTI DIRETTI ED INDIRETTI DI MANUTENZIONE, AFFIDANDO AGLI OPERATORI ADDETTI MACCHINA NON SOLO IL CONTROLLO CONTINUO DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI DI COMPETENZA O DEI PROCESSI, MA ANCHE GLI INTERVENTI ORDINARI DI TIPO SEMPLICE; ABBATTERE /DIMINUIRE I COSTI DELLA «NON MANUTENZIONE»

13 A COSA SERVE RIDURRE GLI INFORTUNI E LE MALATTIE PROFESSIONALI, ABBATTENDO I COSTI AZIENDALI AD ESSI COLLEGATI OBIETTIVO = 1. ZERO INFORTUNI 2. ZERO MALATTIE PROFESSIONALI

14 I PILASTRI DEL SISTEMA

15 I PILASTRI DELLA WCM SA Safety Sicurezza nel Posto di lavoro CD Fonti di perdita economica FI Miglioramento Focalizzato di uno specifico problema AM + WO Manutenzione autonoma Organizzazione del posto di lavoro PM Manutenzione professionale QC Controllo Qualitativo LO Logistica EEM + EPM Strategia di acquisizione attrezzature/ processi EN PD Ambiente Sviluppo delle competenze del personale

16 IL PILASTRO SAFETY RIDURRE DRASTICAMENTE IL RISCHIO DI INCIDENTI, INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI; SVILUPPARE UNA CULTURA DELLA PREVENZIONE MIGLIORARE COSTANTEMENTE L'ERGONOMIA REALIZZARE POSTAZIONI DI LAVORO E ATTREZZATURE INTRINSECAMENTE SICURE RIDURRE L INQUINAMENTO AMBIENTALE RICERCARE I PIU EFFFICIENTI/EFFICACI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

17 IL PILASTRO SICUREZZA Le principali attività sono: raccolta puntuale dei dati relativi a tutti gli eventi accaduti identificare le cause che hanno generato gli eventi definizione le corrette azioni di riallineamento verifica dell efficacia ed estensione orizzontale su tutte le azioni messe in campo Definizione degli audit di sicurezza anche da parte dei reponsabili controllo delle postazioni di lavoro da parte dei lavoratori con ausilio opportune check-list.

18 I TOOLS Per consentire di raggiungregli obiettivi prefissati è necessario redigere e mettere a disposizione una serie di tools per il controllo del fenomeno infortunistico: 1. Schede di report infortuni e quasi infortuni con analisi cause, correttivi, incarichi alle persone ( chi deve fare che cosa e quando). 2. Mappa degli incidenti per aree di Stabilimento/attività 3. Cheklist sicurezza di postazione 4. Chek list dei Preposti 5. Audit Periodici da parte del Serv Prev e Protez

19 ULTERIORE APPROCCIO DEL SERV. PREV. E PROTEZIONE LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO NON SONO PIU DA CONSIDERARE UN MERO RISPETTO DI LEGGI, DISPOSIZIONI, NORME, MA ELEMENTI SIGNIFICATIVI CHE CONTRIBUISCONO ALLA RIDUZIONE DEI COSTI AZIENDALI ED ALLO SVILUPPO COMPETITIVO DELLA PROPRIA AZIENDA.

20 I PILASTRI MAINTENANCE SONO IDENTIFICATI DUE PILASTRI DI SISTEMA CHE RIGUARDANO LA MAINTENCE: AM Manutenzione autonoma Ha come obiettivo principale quello di prevenire i guasti e le relative fermate di processo produttivo PM Manutenzione professionale Ha come obiettivo quello di mettere in campo un «sistema di manutenzione» atto a portare a zero i guasti Mantenere le caratteristiche produttive ( qualità e tempi di lavoro) Allungare la vita delle macchine( Ciò che in pratica oggi è definitàdall UNI manutenzione predittiva e correttiva)

21 IL PILASTRO MAINTENANCE AM MANUTENZIONE AUTONOMA La AM non èuna attività specialistica ma deve essere portata a conoscenza di tutto il personale operativo. Consiste fondamentalmente nella verifica continua dei parametri di funzionamento di macchine impianti o processi.

22 IL PILASTRO MAINTENANCE AM MANUTENZIONE AUTONOMA Le attività tipiche sono ad esempio 1. Pulizia 2. Lubrificazione 3. Verifica rumorosità e delle Vibrazioni( non strumentale) 4. Regolazioni e serraggi Ovviamente risulta fondamentale un raccordo con la Professional Maintenance

23 IL PILASTRO MAINTENANCE AM MANUTENZIONE AUTONOMA Trattandosi di attività che dovranno essere svolte da personale che proviene da altra cultura operativa è necessario effetuare una formazione specifica operando per step.

24 IL PILASTRO MAINTENANCE PM PROFESSIONAL MAINTENANCE Per un approccio corretto al «pilastro» risulta ad esempio necessario: Pianificare gli interventi preventivi utilizzando, ove presenti,le indicazioni provenienti dai manuali di uso e manutenzione Individuare le cause che generano perdite e fermate dei processi Formalizzare schede specifiche per le macchine/processi critici Ribaltare su altre situazioni simili le scelte di miglioramento realizzate Migliorare la formazione, l informazione e l addestramento del Personale dedicato Diffondere la cultura dei ZERO GUASTI

25 IL PILASTRO MAINTENANCE PM POSSIBILI TOOLS Schede di Classificazione di macchine, impianti, processi secondo: MTTR ( Tempo Medio di Riparazione), Predisposizione di schede per la registrazione dei dati di MTBF. (tempo medio tra la ricorrenza degli eventi) Formalizzazione di schede di ricerca di causa-radice Compilazione, lettura critica ed archiviazione delle schede evento. Redazione di report relativi all interfacciamento continuo con i responsabili di area e, ove necessario, con il Safety Manager..

26 WCM SOLO PER LE GRADI ORGANIZZAZIONI? IL WCM È APPLICABILE, CON OPPORTUNI ADATTAMENTI, ANCHE AD AZIENDE MEDIO PICCOLE IN QUANDO I PRINCIPI RELATIVI ALL OTTIMIZZAZIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI E DI GESTIONE CONTRIBUISCONO AD AUMENTARE ANCHE PER QUESTE REALTA LA REDDITIVITÀ.

27 L UNI E IL WCM L UNI HA DECISO DI AFFRONTARE IL TEMA DEL WCM IN RELAZIONE AI BENEFICI GENERATI. E STATO RITENUTO UTILE/INDISPENSABILE PRODURRE UN DOCUMENTO ( TECHNICAL REPORT) INDIRIZZATO ALLE PICCOLE-MEDIE AZIENDE PER FORNIRE LORO UN AIUTO IN TEMA DI COMPETITIVITA. ALLA REDAZIONE DI QUESTO DOCUMENTO E STATA CHIAMATA A PARTECIPARE AIAS CON IL PROPRIO RAPPRESENTANTE NELLA COMMISSIONE SICUREZZA Il gruppo specifico è formato da cinque tecnici specialisti)

28 COSA FARA AIAS FORMAZIONE DI UNO SPECIFICO GRUPPO WCM IN SENO AL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO REALIZZAZIONE DI GIORNATE INFORMATIVE FORMATIVE SUTERRITORIO NAZIONALE ELABORAZIONE DI DOCUMENTAZIONE PER I SOCI CORSI SPECIFICI SULLA TEMATICA WCM

29 Grazie per l attenzione Giovanni Amendolia Coordinatore CTS AIAS Settore Prevenzione infortuni e sicurezza attrezzature di lavoro Esperto presso la Commissione Sicurezza UNI gamendolia@networkaias.it

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