Mortalità per causa nell ULSS 13 della Regione Veneto anni

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1 Mortalità per causa nell ULSS 13 della Regione Veneto anni U.L.S.S Regione Veneto Dipartimento di Prevenzione

2 U.L.S.S Regione Veneto Dipartimento di Prevenzione - Direttore Dott. Flavio Valentini Mortalità per causa nell ULSS 13 della Regione Veneto anni a cura di : A. S. V. Dal Prà Antonella - Assistente Sanitaria U.L.S.S. 13 Dott. Milani Silvia - Medico Igienista U.L.S.S. 13 Dott. Valentini Flavio Direttore del Dipartimento di Prevenzione U.L.S.S. 13 2

3 INDICE PRESENTAZIONE 4 PREMESSA 5 MATERIALI E METODI 7 BREVI NOTE SUL TERRITORIO E SULLA POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO 7 NUMERO ASSOLUTO DI DECESSI E TASSI GREZZI 8 MORTALITA PROPORZIONALE E TASSI SPECIFICI PER SESSO E PATOLOGIA 9 EVOLUZIONE TEMPORALE DI ALCUNE CAUSE DI MORTE 10 STANDARDIZZAZIONE INDIRETTA E SMR 11 ANNI POTENZIALI DI VITA PERSI (APVP) 12 CONCLUSIONI 13 BIBLIOGRAFIA 15 APPENDICE: Note metodologiche 16 Tabella 1: Decessi risultanti da Anagrafi comunali e da schede ISTAT Tabella 2: Popolazione residente nell ULSS 13 per sesso e classe di età Tabella 3: Quadro riassuntivo ULSS 13, Figura 1: Andamento dei tassi grezzi di mortalità per anno, ULSS 13, Figura 2: Tassi standardizzati di mortalità per tutte le cause, ULSS 13, Figura 3: Tassi medi di mortalità per età, maschi e femmine, ULSS 13, Figura 4: Mortalità proporzionale per grandi gruppi di causa, maschi, ULSS 13, Figura 5: Mortalità proporzionale per grandi gruppi di causa, femmine, ULSS 13, Tabella 4: Mortalità proporzionale e tassi specifici di mortalità per causa di morte, maschi, ULSS 13, Tabella 5: Mortalità proporzionale e tassi specifici di mortalità per causa di morte, femmine, ULSS 13, Figura 6: Tassi standardizzati di mortalità per tumori, ULSS 13, Figura 7: Tassi standardizzati di mortalità per tumore al polmone,maschi, ULSS 13, Figura 8: Tassi standardizzati di mortalità per tumore alla mammella, femmine, ULSS 13, Figura 9: Tassi standardizzati di mortalità per tumore alla vescica, ULSS 13, Figura 10: Tassi standardizzati di mortalità per IMA, ULSS 13, Figura 11: Tassi standardizzati di mortalità per malattie ischemiche del cuore, ULSS 13,

4 Figura 12: Tassi standardizzati di mortalità per disturbi circolatori dell encefalo, ULSS 13, Figura 13: Tassi standardizzati di mortalità per incidenti stradali, ULSS 13, Tabella 6: Tassi standardizzati di mortalità per principali cause di morte (SMR), maschi, ULSS 13, Tabella 7: Tassi standardizzati di mortalità per principali cause di morte, (SMR) femmine, ULSS 13, Tabella 8: Anni potenziali di vita persi (APVP), maschi, ULSS 13, Tabella 9: Anni potenziali di vita persi (APVP), femmine, ULSS 13,

5 PRESENTAZIONE La conoscenza e l analisi dei dati di mortalità a livello locale, come da più parti evidenziato, è utile per: - il monitoraggio dello stato di salute della popolazione; - l individuazione di sottogruppi di popolazione in cui la mortalità per determinate patologie incide in modo particolare; - fornire elementi per la programmazione sanitaria e per la scelta delle priorità nell allocazione delle risorse. La presente indagine riporta i dati di mortalità per causa nell ULSS 13 nel periodo e gli andamenti temporali delle principali cause di morte, con l intento di: - dare un contributo alla conoscenza quali-quantitativa dei principali problemi sanitari della nostra popolazione; - far conoscere il Registro delle cause di morte dell ULSS, affinché possa divenire uno strumento di consultazione e di conoscenza a disposizione degli operatori dell ULSS; - ritornare le informazioni a chi le ha prodotte, in altre parole ai medici che sul campo certificano le cause di morte. Questo documento segue il rapporto Mortalità per causa nell ULSS 13 della Regione Veneto, anni , prodotto in collaborazione con il servizio di Epidemiologia dell ULSS 13. La pubblicazione e la diffusione dei dati di mortalità del Veneto relativi agli anni , rielaborati per ULSS a cura del Servizio di Epidemiologia e Sanità Pubblica della Regione, ha inoltre permesso di effettuare dei confronti temporali sull evoluzione nel tempo di alcune cause di morte. 5

6 PREMESSA I dati di mortalità rappresentano tuttora uno dei principali strumenti per lo studio e la rappresentazione della realtà sanitaria di una determinata popolazione. La raccolta sistematica dei dati sulle cause di morte costituisce una delle più importanti rilevazioni di elementi d'interesse sanitario effettuate nel nostro paese: infatti, in occasione dell accertamento di ogni decesso il medico (curante o necroscopo) compila, in tutto il territorio nazionale, la scheda di morte ISTAT (modelli ISTAT D4, D4 bis, D5, D5 bis). Da alcuni anni è stata messa in evidenza l utilità e la necessità di elaborare i dati di mortalità, oltre che a livello provinciale, regionale e nazionale (come regolarmente è fatto dall ISTAT) anche a livello delle singole ULSS. Per questo motivo, raccogliendo le indicazioni di convegni e gruppi di lavoro, il regolamento di Polizia Mortuaria è stato modificato anche nella sezione che disciplina la tenuta del registro delle cause di morte. L art. 1 del D.P.R n 285 stabilisce che La denuncia della causa di morte deve essere fatta entro 24 ore dall accertamento del decesso, su apposita scheda di morte stabilita dal Ministero della Sanità d intesa con l Istituto Nazionale di Statistica. Copia della scheda di morte deve essere inviata entro 30 giorni dal Comune ove è avvenuto il decesso all ULSS nel cui territorio detto Comune è ricompreso. Qualora il deceduto fosse residente nel territorio di una USL diversa da quella dove è avvenuto il decesso, quest ultima deve inviare copia della scheda di morte all USL di residenza. Omissis. Per rendere possibile la gestione del registro delle cause di morte nelle singole ULSS, nel 1989 la Regione Veneto fornì un software, predisposto dal Sistema Informativo Regione Veneto (S.I.R.V.) che periodicamente fu aggiornato. Inoltre, per utilizzare i dati di mortalità a livello locale, il Dipartimento per la Prevenzione e il Dipartimento di Statistica e Informatica della Regione organizzarono, dal 1988, numerosi corsi per la formazione di operatori addetti alla codifica delle cause di morte nelle singole ULSS, perché la validità e la riproducibilità della codifica sono requisiti essenziali per l elaborazione statistico-epidemiologica dei dati. Tutto ciò permise che sia nell ex U.L.S.S. 17 del Miranese, che nell ex U.L.S.S. 18 della Riviera del Brenta, fossero operativi fin dal 1987 i registri delle cause di morte, con l elaborazione di rapporti e relazioni sulla mortalità della popolazione nelle due aree. Dal 1995, anno di costituzione dell ULSS 13, è operativo il Registro delle cause di morte dell ULSS 13 secondo le modalità previste dalle Circolari Regionali n. 67 del 1987 e n.7 del

7 MATERIALI E METODI La presente relazione prende in considerazione i decessi per tutte le cause [codificati secondo la IX Revisione della Classificazione delle Malattie, Traumatismi e Cause di Morte dell Organizzazione Mondiale della Sanità (ICD-9) ] verificatisi nella popolazione residente nel territorio dell ULSS 13 nel periodo dall al (quinquennio ). I decessi di persone decedute nei comuni dell ULSS 13, ma non residenti, non sono stati inseriti nel presente elaborato. Per il calcolo dei tassi di mortalità sono stati utilizzati i decessi risultanti dalle schede di morte recuperate, che corrispondono al 99% dei decessi avvenuti nei residenti dell ULSS 13 (Tabella 1). Le schede di morte mancanti, ma segnalate alle anagrafi comunali, riguardano per la maggior parte persone decedute all estero. Si è scelto di effettuare l elaborazione relativa ad un quinquennio affinché i tassi specifici di mortalità per sesso e per singola causa di morte potessero assumere maggiore significatività (in relazione all esiguità della popolazione di riferimento: circa abitanti). I tassi specifici di mortalità, nel periodo considerato, sono stati calcolati utilizzando come denominatore la popolazione residente media del quinquennio dall al (Tabella 2). I dati relativi alla popolazione residente sono stati forniti dall Ufficio Controllo Gestione dell ULSS 13, che provvede a elaborare i dati trasmessi dalle Anagrafi Comunali. I dati relativi alla popolazione del Veneto sono stati forniti dal Dipartimento per la Statistica e l Informatica della Regione. BREVI NOTE SUL TERRITORIO E SULLA POPOLAZIONE DI RIFERIMENTO I comuni dell ULSS 13 della Regione Veneto sono 17: Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fiesso D Artico, Fossò, Martellago, Mira, Mirano, Noale, Pianiga, Salzano, Santa Maria di Sala, Scorzè, Spinea, Stra, Vigonovo. L ULSS è ubicata tra Padova e Venezia e presenta un territorio prevalentemente pianeggiante con una superficie totale pari a 498,18 Kmq; una parte di tale superficie (pari a circa 78 Kmq) è costituita da valli lagunari localizzate nei comuni di Campagna Lupia e di Mira. 7

8 La densità della popolazione dell ULSS, al , è risultata pari a 478,35 abitanti per Kmq. (Tabella 3). NUMERO ASSOLUTO E TASSI GREZZI DI MORTALITA Durante il quinquennio nei comuni che attualmente compongono l ULSS 13 erano morte 8089 persone, 4651 maschi e 3438 femmine, con un tasso grezzo di mortalità (calcolato come media nei cinque anni) di 8,71 nei maschi e di 6,25 nelle femmine. Dal al nei residenti dell ULSS 13 si sono verificati 9363 decessi, di cui 4955 (52,9%) nei maschi e 4408 (47,1%) nelle femmine. L andamento dei tassi di mortalità grezzi in questi anni si pone tra il 6.95 e il 7,62 nelle femmine e tra il 8,1 e il 9,06 nei maschi che mediamente presentano tassi grezzi di mortalità maggiori delle femmine (Figura 1). Nel quinquennio l età media alla morte dei maschi è di 70,3 anni, mentre nelle femmine è di 78,3 anni. La mortalità appare quindi aumentata nel corso degli ultimi venti anni, dato che la struttura per età della popolazione influenza fortemente la mortalità, per confrontare in modo corretto la mortalità di una medesima popolazione in periodi di tempo diversi, è necessario eliminare l effetto della struttura demografica ricorrendo alla standardizzazione. Il calcolo dei tassi standardizzati consente di neutralizzare gli effetti della diversa composizione per età, evidenziando il solo effetto della mortalità. In pratica, utilizzando il metodo diretto della standardizzazione, i tassi specifici di mortalità della popolazione in esame sono applicati ad una popolazione di riferimento. Per il calcolo dei tassi standardizzati diretti (TSD) è stata scelta la popolazione europea. Come si può notare dalla figura 2, la mortalità generale dell ULSS 13 è diminuita negli ultimi venti anni in entrambi i sessi. Nei maschi il TSD (Tasso Standardizzato Diretto per abitanti) è passato da 1296,4 nel periodo a 852,9 nel periodo , mentre nelle femmine il TSD è passato da 656,8 a 442,0. Analizzando i tassi di mortalità per tutte le cause, specifici per sesso e per età, calcolati come media del periodo (Figura 3) si può notare come le due curve presentino dei picchi in corrispondenza delle fasce d età da 15 a 30 anni per i maschi e da per le femmine. Come si vedrà in seguito questi profili delle curve riflettono il fenomeno dell elevata mortalità giovanile per incidenti stradali. 8

9 MORTALITA PROPORZIONALE E TASSI SPECIFICI DI MORTALITA PER SESSO E PATOLOGIA Nelle Figure 4 e 5 è rappresentata la mortalità proporzionale per grandi gruppi di cause in ciascun sesso. La mortalità proporzionale indica la frequenza di decessi per causa e settore rapportato al totale dei decessi avvenuti nel quinquennio. I raggruppamenti nosologici presi in esame sono quelli dell ICD-9 maggiormente rappresentati nella popolazione dell ULSS 13. La mortalità proporzionale indica il peso relativo di ciascuna patologia (o gruppo di patologie) sul totale delle morti. La prima causa di morte nei maschi è costituita dai tumori maligni, che provocano il 37% delle morti (tasso specifico: 321,6) (Tabella 4). Nell ambito di questo gruppo di patologie la categoria dei tumori maggiormente rappresentata è quella dei tumori maligni della trachea, bronchi e polmoni: essa provoca mediamente il 13,2% delle morti (tasso specifico: 113,6). Le malattie del sistema cardiocircolatorio contribuiscono per il 33,7% (tasso specifico: 289,5) al totale delle morti nel sesso maschile. In questo gruppo le patologie maggiormente rappresentate sono le malattie ischemiche del cuore, che contribuiscono per il 14,7% del totale delle morti (tasso specifico: 126,3) e dai disturbi circolatori dell encefalo, circa il 7,8% dei decessi (tasso specifico: 67,3). Le morti per traumatismi e avvelenamenti (6,8%) sono la terza causa di morte nel sesso maschile. Nella nostra ULSS la distribuzione della mortalità proporzionale dei maschi rispecchia l andamento delle aree fortemente industrializzate, nelle quali i tumori sono la prima causa di morte. Come si vede dalla figura 5 e dalla tabella 5 le malattie del sistema circolatorio sono la prima causa di morte nel sesso femminile, nel quale provocano il 43,8% dei decessi (tasso specifico: 321,2). In tale gruppo le patologie maggiormente presenti come causa di morte sono le malattie ischemiche del cuore (14% - tasso specifico:102,7), i disturbi circolatori dell encefalo (12,5% - tasso specifico: 91,4). La seconda causa di morte è rappresentata dai tumori maligni che provocano il 27,4% delle morti (tasso specifico pari a 200,6), all interno di questo settore la categoria maggiormente rappresentata è il tumore alla mammella (frequenza relativa: 4,8% - tasso specifico: 35,4). 9

10 Indice di buona accuratezza della compilazione delle schede di morte è rappresentato dalla bassa percentuale di codifiche per Stati morbosi maldefiniti. Complessivamente nel periodo considerato tale codifica ha rappresentato lo 0,8%, di cui 0,4% nei maschi e 1,3% nelle femmine. La frequenza maggiore nel sesso femminile può essere spiegata dal fatto che più dei due terzi dei decessi nelle donne avviene dopo i 74 anni: a questa età sono spesso presenti nella stessa persona diverse patologie per cui l individuazione della causa iniziale di morte da parte del medico curante può risultare più difficile. EVOLUZIONE TEMPORALE DI ALCUNE CAUSE DI MORTE Come si può vedere dalla figura 6, la mortalità per tumori è diminuita del 16,3 % nei maschi, mentre nelle femmine si è mantenuta pressoché costante: nonostante ciò le probabilità di morire per tumore nei maschi è pressoché doppia rispetto alle femmine nelle quali si è avuta una diminuzione di mortalità per tali patologie del 7,4%. La mortalità per tumore al polmone nei maschi ha iniziato a diminuire negli anni novanta dopo aver raggiunto un picco nel quinquennio Nelle femmine la mortalità per tumore al polmone non ha subito questa inversione di tendenza, ma nel corso dei venti anni considerati è stata in progressivo aumento (figura 7). La mortalità per tumore alla mammella nelle donne è in diminuzione e si è ridotta del 6,7% negli ultimi 10 anni, rispecchiando l andamento della mortalità per questa patologia dell intera regione (figura 8). La mortalità per tumore alla vescica nei maschi ha iniziato un lieve decremento nell ultimo quinquennio, mentre nelle femmine è chiaramente in diminuzione (figura 9). I tassi di mortalità standardizzati per infarto miocardico acuto (figura 10) sono passati da 110,8 a 66,9 nei maschi (diminuzione del 39,6%), mentre nelle femmine sono passati da 43,66 a (diminuzione del 41,2%), rispecchiando l andamento della mortalità del Veneto. Anche la mortalità per malattie ischemiche del cuore è in diminuzione sia nei maschi sia nelle femmine (figura 11). La mortalità per disturbi circolatori dell encefalo (figura 12) è diminuita del 34% nei maschi, mentre nelle femmine, dopo il decremento degli anni ottanta, si è mantenuta pressoché costante (TSD nel periodo pari a 148,11 e TSD nel periodo pari a 48,67). Come si vede dalla figura 13 la mortalità per incidenti stradali nei maschi è costantemente diminuita nel periodo considerato, nelle femmine il decremento, iniziato negli anni ottanta, non 10

11 è proseguito nell ultimo quinquennio. (TSD negli anni pari a 13,54 e TSD negli anni pari a 7,78). STANDARDIZZAZIONE INDIRETTA E STANDARDIZED MORTALITY RATIO (SMR) La standardizzazione permette di confrontare i tassi di mortalità di popolazioni viventi nello stesso periodo in aree geografiche diverse. La standardizzazione serve quindi a ridurre l influenza di una o più variabili che si ritengono essere confondenti per i tassi messi a confronto (ad esempio l età). In questo capitolo, per confrontare la mortalià della popolazione dell ULSS 13 con quella del Veneto, si è utilizzato il metodo della standardizzazione indiretta. La standardizzazione indiretta consiste nel moltiplicare i tassi specifici per età di un determinato evento della popolazione standard per la distribuzione per classi di età della popolazione in studio, ottenendo in tal modo il numero di casi attesi in ogni classe di età. Il rapporto fra il totale dei casi osservati e la somma dei casi attesi è definito Standardized Mortality Ratio (SMR). Esso indica quante volte la mortalità nella popolazione in studio è superiore (SMR>1) o inferiore (SMR<1) a quella della popolazione standard. Nelle Tabelle 5 e 6, sono riportati gli SMR ricavati mediante standardizzazione indiretta utilizzando i tassi specifici della regione Veneto calcolati come media degli anni (ultimi disponibili al momento della stesura del lavoro). Nella tabella sono state prese in considerazione le cause di morte che si presentano con maggiore frequenza sia nella popolazione in studio, sia nella Regione Veneto. Nei maschi le patologie che presentano un rilevante eccesso di mortalità rispetto allo standard regionale sono: - il tumore dello stomaco (SMR = 1,16) - il tumore di trachea, bronchi e polmoni (SMR = 1,20) - il tumore della vescica (SMR = 1,35). Si è rilevato inoltre un eccesso della mortalità per bronchite, per enfisema e per asma, con un SMR pari a 1,47; tra queste patologie la maggiormente certificata come causa primaria di decesso è la broncopneumopatia cronica ostruttiva (B.P.C.O). I grandi raggruppamenti nosologici forniscono informazioni meno precise, poiché si riferiscono a patologie diverse, con differenti cause e fattori di rischio, e con diversa 11

12 distribuzione per età; comunque, gli SMR per grandi gruppi di cause, in entrambi i sessi, sono sovrapponibili ai valori medi regionali. Si sottolinea che SMR bassi per patologie correlate al consumo di alcol e al fumo non devono far diminuire l attenzione per altre patologie multifattoriali, quali ad esempio la cirrosi epatica, i tumori maligni dell esofago, del fegato e dei polmoni, che restano patologie rappresentate maggiormente nel Veneto che in altre regioni italiane e in altri stati europei. Osservando gli SMR per singole patologie nelle femmine (tabella 7) si nota che le cause che risultano in eccesso rispetto allo standard regionale sono : - il tumore dello stomaco (SMR = 1,28); - il tumore di trachea, bronchi polmone (SMR = 1,38); - le leucemie (SMR = 1,31); - la bronchite, l enfisema, l asma (SMR = 1,87). La disaggregazione per gruppi di cause evidenzia nelle femmine un eccesso di mortalità per disturbi psichici (SMR = 1,45). L analisi dei singoli codici di questo sottogruppo di patologie, rileva che si tratta quasi esclusivamente di demenza senile e arteriosclerotica insorte in età avanzata. Anche nel quinquennio è confermata una minore mortalità rispetto allo standard regionale sia per il tumore alla mammella che per il diabete (maschi e femmine). ANNI POTENZIALI DI VITA PERSI (APVP) Un indice del danno sociale determinato da una specifica causa di morte è rappresentato dagli Anni Potenziali di Vita Persi (APVP). Esso prende in considerazione soltanto i decessi avvenuti prima dei 65 anni, stimando il tempo che mediamente avrebbe potuto vivere una persona non deceduta prematuramente. Nelle Tabelle 8 e 9, gli APVP sono stati calcolati per sesso e per patologia e/o raggruppamenti e come media annuale. Sono stati inoltre calcolati gli APVP per ciascuna causa o gruppo di cause di morte in percentuale rispetto al totale e il rapporto tra il numero di anni di vita persi per una data patologia e 1000 abitanti residenti di età compresa tra 0 e 65 anni (APVP/anno * 1000 ab.). Nei maschi (Tabella 8), la graduatoria delle singole cause di morte o dei gruppi nosologici è notevolmente modificata considerando come indice gli APVP: -al primo posto troviamo le morti per traumatismi ed avvelenamenti (30,7% del totale dei decessi avvenuti prima dei 65 anni), che contribuiscono con 1132 APVP/anno; 12

13 - al secondo posto ci sono i tumori maligni (27,65% del totale), con 1019,5 APVP/anno; - al terzo posto vi sono le malattie del sistema cardiocircolatorio (580 APVP/anno, pari al 15,73% del totale). Nelle femmine la graduatoria delle cause di morte cambia notevolmente considerando come indice gli APVP (Tabella 9): - al primo posto si collocano i tumori maligni con 852,5 APVP/anno (48,4% del totale); - al secondo posto i traumatismi e gli avvelenamenti con 311,5 APVP/anno (17,68%); - al terzo posto il tumore della mammella con APVP/anno (14,22%). Sia nei maschi sia nelle femmine la quota più consistente di APVP per ciò che riguarda le morti da traumatismi e avvelenamenti è dovuta agli incidenti stradali che hanno causato 122 decessi nei maschi (24,4/anno) e 36 (7.2/anno) nelle femmine, per un totale rispettivamente di 707 e di 210 APVP/anno. CONCLUSIONI Nell ULSS 13 la mortalità generale negli anni non presenta sensibili variazioni temporali ed è più bassa di circa un punto rispetto alla mortalità regionale che nel 1995 era 9,37 per 1000 abitanti. Nei maschi la prima causa di morte sono i tumori maligni (37% dei decessi), seguiti dalle malattie cardiocircolatorie, mentre nelle femmine si verifica il contrario: il 44% dei decessi è dovuto alle malattie cardiocircolatorie, seguite dai tumori maligni, che causano il 27% delle morti. Come nel resto del Veneto, anche nell ULSS 13 negli ultimi venti anni sono diminuite la mortalità generale, la mortalità per tumori maligni, per infarto, per malattie ischemiche del miocardio e per disturbi circolatori dell encefalo. Nella nostra ULSS i tassi di mortalità per tutti i grandi gruppi di cause sono inferiori a quelli del Veneto, sia per i maschi che per le femmine. Considerando le singole patologie, o gruppi di patologie, i tumori dello stomaco,i tumori della trachea, bronchi e polmoni, i tumori della vescica, le leucemie, le malattie croniche dell apparato respiratorio (asma, bronchite cronica ed enfisema) presentano tassi standardizzati di mortalità maggiori di quelli regionali. L analisi della distribuzione delle cause di morte, suddivise per grandi gruppi, non ha messo in evidenza nei distretti dell ULSS differenze significative a livello territoriale. Il calcolo degli APVP dimostra che il maggior numero di anni potenziali di vita è perso dai maschi per cause 13

14 traumatiche, mentre dalle femmine il maggior numero di APVP è dovuto ai tumori maligni ed in particolare al tumore alla mammella. Dai dati di mortalità presentati possiamo concludere che, ad eccezione delle differenze sopraddette, le cause di morte nell ULSS 13 presentano un andamento ed una distribuzione pressoché sovrapponibile a quella del Veneto, dove i tumori e le malattie cardiocircolatorie provocano circa ¾ dei decessi. Bisogna ricordare che, come messo in evidenza nella Relazione Socio-Sanitaria della Regione Veneto (1995), Rispetto alla media nazionale il Veneto esprime livelli di mortalità significativamente superiori per patologie associate a fattori di rischio associati agli stili di vita propri delle società ad economia avanzata: tumori in generale ed in particolare tumori del polmone, infarto miocardico acuto ed accidenti da traffico. Al contrario nell ULSS 13, come nel resto della Regione, sono stati raggiunti ottimi risultati nel controllo delle malattie infettive che determinano circa lo 0,5% di tutti i decessi (tabella 4 e tabella 5). In particolare i decessi per malattie infettive e contagiose al di sotto dei 65 anni sono dovuti quasi esclusivamente all AIDS (tabelle 8 e 9). Appare evidente che anche per la nostra ULSS sono validi gli obiettivi fissati dal Piano Sanitario Nazionale (P.S.N.) relativi al controllo delle malattie cardiocircolatorie e cerebrovascolari, dei tumori e degli incidenti stradali, sia per ciò che riguarda la riduzione della mortalità, sia il miglioramento della qualità della vita dei pazienti colpiti da tali patologie. Per il raggiungimento degli obiettivi I e II del P.S.N. ( Promuovere comportamenti e stili di vita per la salute e Contrastare le principali patologie ), i Servizi del Dipartimento di Prevenzione (SIAN, SISP, SEPS, SPSAL) sono impegnati in collaborazione con altri Enti e Istituzioni (Comuni, Provincia, scuole di ogni ordine e grado, ) in programmi di prevenzione degli incidenti stradali, di educazione alimentare e per la riduzione dell abitudine al fumo di tabacco. Da qualche mese operatori del Dipartimento di Prevenzione collaborano all organizzazione e valutazione degli screening oncologici previsti dalle recenti Linee Guida nazionali sulla prevenzione, diagnosi e assistenza in oncologia. Relativamente al controllo delle malattie infettive, nonostante i risultati raggiunti, appare giustificato non allentare la sorveglianza per le malattie infettive emergenti e riemergenti (AIDS e TBC). E inoltre necessario continuare a monitorare la diffusione delle altre malattie infettive, che in molti casi sono prevenibili con interventi di profilassi relativamente semplici e poco costosi. 14

15 BIBLIOGRAFIA ISTAT (1986). Classificazione delle malattie, traumatismi e delle cause di morte. Vol. I e Vol. 2. Atti del IV Convegno Nazionale sugli studi di mortalità, Firenze, Ottobre Regione Emilia Romagna, Dipartimento Sicurezza Sociale Studi e Documentazioni (1989). Lo studio della mortalità in Emilia Romagna. Atti della giornata di studio sulla Certificazione di morte, problemi medici, epidemiologici e medico-legali, Padova, Maggio Registro Tumori del Veneto, Centro oncologico regionale di Padova, Centro oncologico regionale di Verona (1990). Atlante della mortalità per tumori nella Regione Veneto, Regione Veneto - Giunta Regionale. Relazione Sanitaria della Regione Veneto anno1995. E. Buiatti, F. Carnevale, M. Geddes, G. Maciocco (1993). Trattato di Sanità Pubblica. Ed. La Nuova Italia Scientifica. M. Geddes et al. (1994). La salute degli italiani. Ed. La Nuova Italia Scientifica. A. Tampieri (1996). Introduzione alla statistica medica e biometria. Ed. Mc Grow Hill. B. S. Boige-Faure et al. (1997). Diffusion d indicateurs de mortalité utilisables au niveau local. Réseau de surveillance des causes médicales de décès au sein des Sevices Hygiène Santé de grandes villes francaises. Revue d Epidemiologie et de Santé Publique, vol. 45, n.1, R. Zanetti, E.Buiatti, M. Federico, A. Micheli (1998). Fatti e cifre dei tumori in Italia. Il Pensiero Scientifico Editore. M. C. Bonazzi et al. (1998): Sorveglianza della mortalità a livello locale. Annali di Igiene e Sanità Pubblica, vol. LIV.2, R. Gnesotto e S. Forni (nov. 2000): La mortalità e le sue cause nel Veneto. Regione del Veneto Assessorato alle Politiche Sanitarie. Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, Provvedimento : Linee Guida concernenti la prevenzione, la diagnosi e l assistenza in oncologia. Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 100 del

16 APPENDICE Note metodologiche per il calcolo degli indicatori Sono state utilizzate le seguenti formule: P 65 - Indice di vecchiaia = P 0-14 dove: P 65 - = popolazione di età maggiore e uguale a 65 anni P 0-14 = popolazione di età minore e uguale a 14 anni (P 65 - ) + (P 0 14 ) Indice di dipendenza = (P ) dove: (P 65 - ) + (P 0 14 )= popolazione in età non lavorativa (P ) = popolazione in età lavorativa n (x) Mortalità proporzionale: P (x) = N dove: P (x) = proporzione della causa x n (X) = numero assoluto delle morti per la causa x N = numero assoluto delle morti Tutti i tassi di mortalità (grezzi, specifici, standardizzati) si possono considerare misure medie approssimate del fenomeno. N morti Tassi di mortalità: T = abitanti residenti popolaz. annua 16

17 La formula utilizzata per il calcolo dei tassi di mortalità standardizzati con metodo diretto, relativi a gruppi di cause di morte e sesso,) è la seguente: i T i Peu i Standardizzazione diretta (TSD) = i Peu i dove: i = classe di età i T i = tasso specifico annuale di mortalità dell ULSS, per la classe di età i Peu i = popolazione standard europea appartenente alla classe di età i La formula utilizzata per il calcolo dei tassi di mortalità standardizzati con metodo indiretto, relativi a gruppi di cause di morte e sesso, e del Rapporto Standardizzato di Mortalità (SMR) tra i morti osservati e quelli attesi è la seguente: i T ix P ix O Standardizzazione indiretta (SMR X ) = = --- i T ixs P ix E dove: i = classe di età i x = sesso x (M,F) T ix = tasso specifico di mortalità dell ULSS, per la classe di età i e sesso x T ixs = tasso specifico regionale, per la classe di età i e sesso x. P ix = popolazione dell ULS appartenente alla classe di età i e sesso x dove: O = osservati E = attesi Anni potenziali di vita persi per una causa specifica Tasso di anni potenziali di vita persi (APVP) = abitanti residenti di età inferiore ai 65 anni 17

18 Tabella 1: Decessi risultanti dalle Anagrafi comunali e dalle schede di morte recuperate Anno Decessi segnalti da uffici anagrafe Schede ISTAT recuperate Schede ISTAT non recuperate Tabella 2: Popolazione residente nell' ULSS 13, per sesso e classe di età (*) Età Maschi Femmine Totale >= Totale * media

19 TABELLA 3: QUADRO RIASSUNTIVO ULSS 13: Territorio e popolazione - anni Nome/definizione Valore Note Estensione territoriale (Km 2 ) 498,18 Densità abitativa (ab/kmq) 478,35 Popolazione residente (ab.) Tasso annuale di crescita della popolazione (per ab.) 5,40 Tasso annuale di crescita naturale (per ab.) 1,12 Tasso annuale di crescita migratoria (per ab.) 4,28 al Struttura per sesso ed età Rapporto di mascolinità (per 100 donne) 96,09 Indice di vecchiaia (per 100) 116 Indice di dipendenza (per 100) 39 al Dinamica demografica Tasso di natalità (per ab.) 9,3 Tasso di fecondità (per donne) 35,9 Tasso di mortalità (per abitanti) 7,94 Età media alla morte - uomini (anni) 70,3 - donne (anni) 78,3 Morti per malattie del sistema circolatorio - maschi (per ab.) 289,55 - femmine (per ab.) 321,26 Morti per tumori - maschi (per ab.) 333,83 - femmine (per ab.) 209,74 Morti per malattie dell'apparato respiratorio - maschi (per ab.) 58,98 - femmine (per ab.) 49,19 Morti per traumatismi e degli avvelenamenti - maschi (per ab.) 58,64 - femmine (per ab.) 27,59 Tasso di suicidio (per ab.) 8,2 Anni potenziali di vita perduti (APVP) per traumatismi e per avvelenamenti/anno 1443,5 APVP a causa di decessi per tumore maligno/anno 1872,0 APVP a causa di decessi per malattie del sistema circolatorio/anno 758 al media anni

20 Figura 1: Tassi grezzi di mortalità nell'ulss 13, anni 1995/ ,00 Tassi grezzi per 1000 abitanti 9,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 9,06 8,19 8,26 8,01 7,82 7,55 7,39 6,99 6,95 8,74 8,57 8,17 8,09 7,62 7,62 Mas chi Femmine Totali 0, Anno Figura 2: Tassi standardizzati di mortalità per tutte le cause ULSS 13 - Veneto, anni Tassi per abitanti Femmine Maschi Anni 20

21 Figura 3: Tassi medi di mortalità per età, ULSS 13, anni Tassi per persone-anno (Log) Maschi Femmine >=90 Fasce di età

22

23 Figura 4: Mortalità proporzionale per grandi gruppi di cause, maschi, Traumatismi ed Avvelenamenti 7% Mal. Apparato Digerente 5% Mal. Apparato Respiratorio 7% Altro 8% Tumori Maligni 37% Mal. Sistema Circolatorio 34% Mal. Metaboliche, Disturbi Immunitari 2% Figura 5: Mortalità proporzionale per grandi gruppi di causa, femmine, ULSS 13, Traumatismi ed Avvelenamenti 4% Altro 11% Mal. Apparato Digerente 4% Mal. Apparato Respiratorio 7% Tumori Maligni 27% Mal. Metaboliche, Disturbi Immunitari 3% Mal. Sistema Circolatorio 44%

24 Tabella 4: Mortalità proporzionale e tassi annuali specifici per causa di morte, maschi, ULSS 13, anni CAUSA di MORTE TASSI DECESSI Cod. Descrizione N % x ab MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE 27 0,54 4, TUMORI MALIGNI ,52 321, labbro, cavità orale, faringe 66 1,33 11, esofago 60 1,21 10, stomaco 128 2,58 22, colon 112 2,26 19, retto 54 1,09 9, fegato 117 2,36 20, pancreas 90 1,82 15, laringe 37 0,75 6, polmoni ,26 113, tumori della pelle 24 0,48 4, mammella della donna 0 0,00 0, utero, collo dell'utero, placenta, corpo dell'utero 0 0,00 0, ovaio ed altri annessi uterini 0 0,00 0, prostata 94 1,90 16, vescica 14 0,28 2, encefalo 20 0,40 3, tessuto linfatico ed emopoietico 124 2,50 21, ALTRI TUMORI 71 1,43 12, MAL. METABOLICHE, DISTURBI IMMUNITARI 106 2,14 18, diabete 68 1,37 11, aids 27 0,54 4, MAL. SANGUE E ORGANI EMATOPOIETICI 13 0,26 2, DISTURBI PSICHICI 60 1,21 10, MAL. SISTEMA NERVOSO E ORGANI SENSI 100 2,02 17, MAL. SISTEMA CIRCOLATORIO ,78 289, ipertensione 57 1,15 9, mal. ischemiche del cuore ,73 126, mal. cardiopolmonare cronica 8 0,16 1, disturbi circolatori dell'encefalo 389 7,85 67, arteriosclerosi 62 1,25 10, MAL. APPARATO RESPIRATORIO 341 6,88 58, MAL. APPARATO DIGERENTE 245 4,94 42, ulcera 12 0,24 2, cirrosi 138 2,79 23, MAL. APPARATO GENITOURINARIO 55 1,11 9, COMPLICAZIONI DELLA GRAVIDANZA E DEL 0 0,00 0,00 PARTO MAL. CUTANEE 0 0,00 0, MAL. SIST. OSTEOMUSCOLARE, TESS. 20 0,40 3,46 CONNETTIVO MALFORMAZIONI CONGENITE 11 0,22 1, MAL. DI ORIGINE PERINATALE 14 0,28 2, SINTOMI E STATI MORBOSI MALDEFINITI 20 0,40 3, TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI 339 6,84 58,64 TUTTE LE CAUSE ,57 857,07 24

25 Tabella 5: Mortalità proporzionale e tassi annuali specifici per causa di morte, femmine, ULSS 13, anni CAUSA di MORTE TASSI DECESSI Cod. Descrizione N % x ab MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE 22 0,50 3, TUMORI MALIGNI ,38 200, labbro, cavità orale, faringe 9 0,20 1, esofago 10 0,23 1, stomaco 96 2,18 15, colon 99 2,25 16, retto 32 0,73 5, fegato 58 1,32 9, pancreas 94 2,13 15, laringe 2 0,05 0, polmoni 170 3,86 28, tumori della pelle 19 0,43 3, mammella della donna 213 4,83 35, utero, collo dell'utero, placenta, corpo dell'utero 36 0,82 5, ovaio ed altri annessi uterini 56 1,27 9, prostata 0 0,00 0, vescica 14 0,32 2, encefalo 22 0,50 3, tessuto linfatico ed emopoietico 132 2,99 21, ALTRI TUMORI 55 1,25 9, MAL. METABOLICHE, DISTURBI IMMUNITARI 125 2,84 20, diabete 96 2,18 15, aids 9 0,20 1, MAL. SANGUE E ORGANI EMATOPOIETICI 13 0,29 2, DISTURBI PSICHICI 154 3,49 25, MAL. SISTEMA NERVOSO E ORGANI SENSI 90 2,04 14, MAL. SISTEMA CIRCOLATORIO ,85 321, ipertensione 141 3,20 23, mal. ischemiche del cuore ,02 102, mal. cardiopolmonare cronica 5 0,11 0, disturbi circolatori dell'encefalo ,48 91, arteriosclerosi 79 1,79 13, MAL. APPARATO RESPIRATORIO 296 6,72 49, MAL. APPARATO DIGERENTE 187 4,24 31, ulcera 10 0,23 1, cirrosi 79 1,79 13, MAL. APPARATO GENITOURINARIO 48 1,09 7, COMPLICAZIONI DELLA GRAVIDANZA E DEL 0 0,00 0,00 PARTO MAL. CUTANEE 5 0,11 0, MAL. SIST. OSTEOMUSCOLARE, TESS. 33 0,75 5,48 CONNETTIVO MALFORMAZIONI CONGENITE 11 0,25 1, MAL. DI ORIGINE PERINATALE 4 0,09 0, SINTOMI E STATI MORBOSI MALDEFINITI 59 1,34 9, TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI 166 3,77 27,59 TUTTE LE CAUSE ,75 732,60 25

26 Figura 6: Tassi standardizzati di mortalità per tumori, ULSS 13 - Veneto, anni tassi per ab anni Femmine Maschi Figura 7: Tassi standardizzati di mortalità per tumore al polmone, ULSS 13 - Veneto, anni tassi per ab anni Femmine Maschi 26

27 Figura 8: Tassi standardizzati di mortalità per tumore alla mammella femmine, ULSS 13 - Veneto, anni Tassi per ab anni Femmine Figura 9: Tassi standardizzati di mortalità per tumore alla vescica, ULSS 13 - Veneto, anni tassi per ab anni Femmine Maschi 27

28 Figura 10: Tassi standardizzati di mortalità per infarto miocardico acuto, ULSS 13 - Veneto, anni tassi per ab Femmine Maschi anni Figura 11: Tassi standardizzati di mortalità per malattie ischemiche del cuore, ULSS 13 - Veneto, anni tassi per ab Femmine Maschi anni 28

29 Figura 12: Tassi standardizzati di mortalità per disturbi circolatori dell'encefalo, ULSS 13 - Veneto, anni tassi per ab Femmine Maschi anni Figura 13: Tassi standardizzati di mortalità per incidenti stradali, ULSS 13 Veneto, anni tassi per ab Femmine Maschi anni 29

30 Tabella 6: Tassi Standardizzati di Mortalità (standardizzazione indiretta), maschi, ULSS 13, anni CAUSA di MORTE DECESSI LIM. LIM. Cod. Descrizione OSSER. ATTESI MIN. MAS MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE 27 30,0 0,90 0,52 1, TUMORI ,5 1,08 1,04 1, , 150, tumori prime vie aeree-digestive ,5 0,93 0,78 1, stomaco ,0 1,16 0,99 1, , tumori dell' intestino ,5 0,97 0,82 1, fegato ,5 0,96 0,77 1, trachea, bronchi, polmoni ,0 1,20 1,12 1, prostata ,5 0,92 0,71 1, vescica 72 53,5 1,35 1,11 1, leucemie 43 48,5 0,89 0,59 1, MAL. METABOLICHE, DISTURBI IMMUNITARI ,0 0,68 0,49 0, diabete 68 86,5 0,79 0,55 1, aids 27 50,5 0,53 0,16 0, MAL. SANGUE E ORGANI EMATOPOIETICI 13 14,0 0,93 0,38 1, DISTURBI PSICHICI 60 77,5 0,77 0,52 1, MAL. SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI ,0 1,11 0,92 1,31 SENSO MAL. SISTEMA CIRCOLATORIO ,0 0,95 0,90 1, cardiopatia ischemica ,5 1,10 0,99 1, infarto miocardico ,5 0,94 0,84 1, disturbi circolatori dell'encefalo ,5 1,08 0,98 1, MAL. APPARATO RESPIRATORIO ,0 1,14 1,03 1, bronchite, enfisema, asma ,0 1,47 1,33 1, MAL. APPARATO DIGERENTE ,5 1,03 0,91 1, cirrosi e altre malattie croniche del fegato ,0 1,02 0,86 1, MAL. APPARATO GENITOURINARIO 55 47,5 1,16 0,89 1, MAL. CUTANEE 0 4,0 0, MAL. SIST. OSTEOMUSCOLARE, TESS. CONN. 20 8,5 2,35 1,91 2, MALFORMAZIONI CONGENITE 11 13,5 0,81 0,22 1, MAL. DI ORIGINE PERINATALE 14 11,0 1,27 0,75 1, SINTOMI E STATI MORBOSI MALDEFINITI 20 43,0 0,47 0,03 0, TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI ,0 0,91 0,81 1,02 E800-E829 COD. E incidenti stradali ,0 1,06 0,91 1,20 E950-E959 COD. E suicidi 75 80,0 0,94 0,71 1,16 TUTTE LE CAUSE ,0 1,00 0,97 1,03 30

31 Tabella 7: Tassi Standardizzati di Mortalità (standardizzazione indiretta), femmine, ULSS 13, anni CAUSA di MORTE DECESSI LIM. LIM. Cod. Descrizione OSSER. ATTESI MIN. MAS MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE 22 24,00 0,92 0,50 1, TUMORI ##### 1,04 0,99 1, , 150, tumori prime vie aeree-digestive 21 30,00 0,70 0,27 1, stomaco 96 75,00 1,28 1,08 1, , intestino ,50 0,92 0,76 1, fegato 58 55,00 1,05 0,80 1, trachea, bronchi, polmoni ,50 1,38 1,23 1, mammella della donna ,50 0,94 0,81 1,07 179, 180, utero, collo dell'utero, corpo dell'utero 36 39,00 0,92 0,60 1, ovaio ed altri annessi uterini 56 54,00 1,04 0,78 1, vescica 14 14,50 0,97 0,44 1, leucemie 49 37,50 1,31 1,03 1, MAL. METABOLICHE, DISTURBI IMMUNITARI ,00 0,69 0,52 0, diabete ,00 0,70 0,50 0, aids 9 15,00 0,60-0,05 1, MAL. SANGUE E ORGANI EMATOPOIETICI 13 19,00 0,68 0,14 1, DISTURBI PSICHICI ,50 1,45 1,29 1, MAL. SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO ,50 0,80 0,59 1, MAL. SISTEMA CIRCOLATORIO ##### 0,94 0,89 0, cardiopatia ischemica ,00 1,10 1,00 1, infarto miocardico ,00 0,91 0,79 1, disturbi circolatori dell'encefalo ,50 1,05 0,97 1, MAL. APPARATO RESPIRATORIO ,00 1,22 1,11 1, bronchite, enfisema, asma ,00 1,87 1,72 2, MAL. APPARATO DIGERENTE ,50 0,88 0,74 1, cirrosi e altre malattie croniche del fegato 79 83,00 0,95 0,73 1, MAL. APPARATO GENITOURINARIO 48 ##### 0,01 ### 0, COMPL. GRAVIDANZA, PARTO E PUERPERIO 0 0, MAL. CUTANEE 5 10,00 0,50 ### 1, MAL. SIST. OSTEOMUSCOLARE, TESS. CONN ,50 1,47 1,13 1, MALFORMAZIONI CONGENITE 11 13,50 0,81 0,22 1, MAL. DI ORIGINE PERINATALE 4 9,50 0,42 ### 1, SINTOMI E STATI MORBOSI MALDEFINITI 59 53,50 1,10 0,85 1, ACCIDENTI, TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI ,50 0,85 0,70 1,01 E810-E829 COD. E incidenti stradali 52 52,50 0,99 0,72 1,26 E950-E959 COD. E suicidi 22 23,50 0,94 0,52 1,35 TUTTE LE CAUSE ##### 0,98 0,95 1,00 31

32 Tabella 8: Anni potenziali di vita perduti (APVP), maschi, ULSS 13, anni CAUSA di MORTE N MORTI N APVP APVP / anno Cod. Descrizione 0-64 N % Tasso APVP*1000 abitanti MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE 2 25,0 5,0 0,14 0, TUMORI MALIGNI ,5 ###### 27,65 8, labbro, cavità orale, faringe ,5 70,5 1,91 0, esofago ,0 42,0 1,14 0, stomaco ,0 63,0 1,71 0, colon ,5 60,5 1,64 0, retto ,5 29,5 0,80 0, fegato ,0 59,0 1,60 0, pancreas ,0 49,0 1,33 0, laringe ,5 21,5 0,58 0, polmoni ,0 254,0 6,89 2, pelle 12 85,0 17,0 0,46 0, mammella della donna 0 0,0 0,0 0,00 0, utero, collo dell'utero, placenta, corpo dell'utero 0 0,0 0,0 0,00 0, ovaio ed altri annessi uterini 0 0,0 0,0 0,00 0, prostata 10 55,0 11,0 0,30 0, vescica 14 80,0 16,0 0,43 0, encefalo ,5 39,5 1,07 0, tessuto linfatico ed emopoietico ,0 135,0 3,66 1, ALTRI TUMORI ,5 52,5 1,42 0, MAL. METABOLICHE, DISTURBI IMMUNITARI ,0 183,0 4,96 1, diabete ,5 37,5 1,02 0, aids ,5 138,5 3,76 1, MAL. SANGUE E ORGANI EMATOPOIETICI 4 35,0 7,0 0,19 0, DISTURBI PSICHICI ,0 90,0 2,44 0, MAL. SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO ,5 94,5 2,56 0, MAL. SISTEMA CIRCOLATORIO ,0 580,0 15,73 5, ipertensione 8 40,0 8,0 0,22 0, mal. ischemiche del cuore ,0 276,0 7,49 2, mal. cardiopolmonare cronica 1 7,5 1,5 0,04 0, disturbi circolatori dell'encefalo ,5 126,5 3,43 1, arteriosclerosi 1 7,5 1,5 0,04 0, MAL. APPARATO RESPIRATORIO ,0 55,0 1,49 0, MAL. APPARATO DIGERENTE ,5 184,5 5,00 1, ulcera 2 5,0 1,0 0,03 0, cirrosi ,5 132,5 3,59 1, MAL. APPARATO GENITOURINARIO 5 37,5 7,5 0,20 0, COMPLICAZIONI DELLA GRAVIDANZA E DEL 0 0,0 0,0 0,00 0,00 PARTO MAL. CUTANEE 0 0,0 0,0 0,00 0, MAL. SIST. OSTEOMUSCOLARE, TESS. 1 2,5 0,5 0,01 0,00 CONNETTIVO MALFORMAZIONI CONGENITE 8 415,0 83,0 2,25 0, MAL. DI ORIGINE PERINATALE ,0 175,0 4,75 1, SINTOMI E STATI MORBOSI MALDEFINITI 6 85,0 17,0 0,46 0, TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI ,0 ###### 30,70 9,79 TUTTE LE CAUSE ###### 3.687,0 100,00 31,89 E800-E848 Incidenti stradali ,0 707,0 19,18 6,11 E950-E959 Suicidi ,5 228,5 6,20 1,98 32

33 Tabella 9: Anni potenziali di vita perduti (APVP), femmine, ULSS 13, anni CAUSA di MORTE N MORTI N APVP APVP / anno Cod. Descrizione 0-64 N % Tasso APVP*1000 abitanti MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE ,40 0, TUMORI MALIGNI ,5 48,40 8, labbro, cavità orale, faringe ,23 0, esofago ,06 0, stomaco ,70 0, colon ,5 37,5 2,13 0, retto ,91 0, fegato 9 57,5 11,5 0,65 0, pancreas ,5 28,5 1,62 0, laringe ,00 0, polmoni ,94 0, pelle ,93 0, mammella della donna ,5 250,5 14,22 2, utero, collo dell'utero, placenta, corpo dell'utero 9 117,5 23,5 1,33 0, ovaio ed altri annessi uterini ,5 45,5 2,58 0, prostata ,00 0, vescica ,00 0, encefalo ,58 0, tessuto linfatico ed emopoietico ,5 156,5 8,88 1, ALTRI TUMORI ,90 0, MAL. METABOLICHE, DISTURBI IMMUNITARI ,5 69,5 3,95 0, diabete 1 2,5 0,5 0,03 0, aids 9 242,5 48,5 2,75 0, MAL. SANGUE E ORGANI EMATOPOIETICI ,00 0, DISTURBI PSICHICI 3 57,5 11,5 0,65 0, MAL. SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO ,5 32,5 1,85 0, MAL. SISTEMA CIRCOLATORIO ,11 1, ipertensione ,45 0, mal. ischemiche del cuore ,5 43,5 2,47 0, mal. cardiopolmonare cronica ,00 0, disturbi circolatori dell'encefalo ,55 0, arteriosclerosi ,17 0, MAL. APPARATO RESPIRATORIO ,27 0, MAL. APPARATO DIGERENTE ,5 47,5 2,70 0, ulcera ,00 0, cirrosi ,10 0, MAL. APPARATO GENITOURINARIO 3 17,5 3,5 0,20 0, COMPLICAZIONI DELLA GRAVIDANZA E DEL ,00 0,00 PARTO MAL. CUTANEE 1 2,5 0,5 0,03 0, MAL. SIST. OSTEOMUSCOLARE, TESS. 1 17,5 3,5 0,20 0,03 CONNETTIVO MALFORMAZIONI CONGENITE ,5 99,5 5,65 0, MAL. DI ORIGINE PERINATALE ,84 0, SINTOMI E STATI MORBOSI MALDEFINITI 3 12,5 2,5 0,14 0, TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI ,5 17,68 3,10 TUTTE LE CAUSE ,00 17,54 E800-E848 Incidenti stradali ,92 2,09 E950-E959 Suicidi ,5 80,5 4,57 0,80 33

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