ACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE
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- Rosalia Lombardi
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1 ACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE IL SUONO Propagarsi di onde meccaniche in un mezzo. Le onde fanno vibrare la membrana del timpano dando la sensazione sonora. La frequenza del suono è data dal numero di variazioni di pressioni al secondo TONO PURO unica frequenza RUMORE diverse frequenze (banda larga) 1
2 IL RUMORE Stimolo sonoro di elevata intensità. RUMORE e SUONO non sono definibili in modo netto. L INQUINAMENTO ACUSTICO può dipendere sia da RUMORE sia da SUONI, in funzione dei fattori soggettivi di percezione. La LEGISLAZIONE si occupa di INQUINAMENTO ACUSTICO e non di RUMORE CARATTERISTICHE DEL SUONO: Velocità 2
3 CARATTERISTICHE DEL SUONO: FREQUENZA L orecchio è sensibile a variazioni della pressione attorno ai valori di quella atmosferica INFRASUONI < (20 Hz) SUONO UDIBILE < ULTRASUONI (20 khz) 0 db ( = 0.20 µpa) a 130 db Soglia di udibilità = 0dB per 1000 Hz Soglia di udibilità = 50dB per 50 Hz 3
4 Per quantificare il suono si utilizza l AMPLITUDINE (viene misurata in decibel, u.m. relativa) db = 10Log 10 P P 0 P = p 2 db = 20Log 10 p p 0 INFRASUONI < (20 Hz) SUONO UDIBILE < ULTRASUONI (20 khz) 0 db ( = 0.20 µpa) a 130 db SCALA DEI DECIBEL pressione sonora [Pa] Livello di pressione [db] (=0.20µPA) Pressione [µpa] Esempi Soglia del dolore Discoteca Tipografia Cartiera Betoniera a 15 m Traffico urbano Uffici Residenza urbana Biblioteca Abitazione di notte Soglia dell udibile 4
5 Phon = risposta psicofisica dell orecchio umano al suono. A 1000 HzPhon = db Curve isofoniche. Tali curve rappresentano il livello di pressione che deve avere un suono, alle diverse frequenze, per provocare la stessa sensazione (phon). Raddoppio dell intensità = +3dB Raddoppio della distanza = -6dB Raddoppio della pressione = +6dB 5
6 Nella valutazione del suono e dell inquinamento è molto importante tenere conto di diversi fattori, quali: Geometrie delle sorgenti sonore (isotrope, cilindriche) Nella valutazione del suono e dell inquinamento è molto importante tenere conto di diversi fattori, quali: Direzione del suono Posizionamento delle apparecchiature (contro pareti o in mezzo alla stanza) 6
7 Raddoppio dell intensità = +3dB Raddoppio della distanza = -6dB Raddoppio della pressione = +6dB STRUMENTO: FONOMETRO Schema a blocchi MISURA DEL RUMORE MICROFONO AMPLIFICATORE FILTRO A, B, C, D e Lin (curve di ponderazione, filtri a bande di ottava) RSM Peak FAST SLOW impulse Visualizzazione della misura La curva più usata è la A (correzione di taglio alle basse frequenze) I livelli di pressione sonora ponderati con questa curva vengono indicati con db(a) 7
8 INQUINAMENTO ACUSTICO INTRODUZIONE DI RUMORE NELL AMBIENTE ABITATIVO O NELL AMBIENTE ESTERNO Tale da provocare: Fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane; Pericolo per la salute umana; Deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell ambiente abitativo o dell ambiente esterno Tale da interferire con le legittime funzioni degli ambienti stessi CAUSE Industrializzazione; motorizzazione; aumento agglomerati urbani. Addensamento delle sorgenti sonore. Per diminuire l inquinamento acustico è necessario operare sia sulle sorgenti del rumore, sia sulla pianificazione. 8
9 Case (interno e esterno) FONTI Sorgenti fisse (industrie, case, edifici, ); Sorgenti mobili (traffico su strada, rotaia e aereo). EFFETTI Variano a seconda della quantità del rumore e durata dell esposizione, possono essere sia a livello fisico sia psicologico. 9
10 Fonti esterne di inquinamento acustico Spostamento della soglia di udibilità I sintomi provocati sono di tipo soggettivo e variano nel tempo. Nei primi giorni di esposizione si possono presentare acufeni (fischi dovuti a danni al sistema uditivo) e stanchezza generalizzata; col tempo tali disturbi spariscono a causa dell adattamento. Successivamente, il danno diventa irreversibile e si presentano perdite di sensibilità acustica per suoni di frequenza vicina ai 4000 Hz: si ha quindi uno spostamento della soglia uditiva. 10
11 FONTI Sorgenti fisse (industrie, case, edifici, ); Sorgenti mobili (traffico su strada, rotaia e aereo). EFFETTI Variano a seconda della quantità del rumore e durata dell esposizione, possono essere sia a livello fisico sia psicologico. QUANTIFICAZIONE DEL DISTURBO Avviene tenendo conto di diversi parametri: Intensità sonora; spettro ( > tono puro, > fastidio); caratteristiche temporali (rumori istantanei e improvvisi); periodo del giorno; durata dell esposizione (> durata, > disturbo); predisposizione individuale. 11
12 NORMATIVA STATALE 1. D.Lgs. 277/91 esposizione dei lavoratori al rumore e alle vibrazioni (< 80 db) 1. Legge quadro sull inquinamento acustico n. 447/ D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. 3. Decreto 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico. LEGGE QUADRO - L. 447/95 La Legge quadro (26 Ottobre 1995) individua le competenze delle varie istituzioni: ai Ministeri spetta fissare i limiti massimi di esposizione al rumore; le Regioni devono fornire opportune linee guida ai Comuni; i Comuni devono predisporre ed adottare i Piani comunali di zonizzazione acustica e di bonifica acustica 12
13 LEGGE 447/95 Vengono definite tre fasi: fase progettuale preventiva: classificazione acustica del territorio; fase di controllo e verifica: limiti da rispettare e metodi per la verifica; fase di risanamento acustico: piani di risanamento. D.P.C.M Valori limite di emissione Valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente. 2.Valori limite assoluti di immissione Valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore, misurato in corrispondenza dei ricettori. 3.Valori limite differenziale Insieme di sorgenti riferite all interno degli ambienti abitativi. 13
14 LIMITI DI ZONA: EMISSIONE E ASSOLUTO DI IMMISSIONE Suddivisione delle zone acustiche (per valori limite 1 e 2): 1. Classe I: Aree particolarmente protette: aree ospedaliere, scolastiche, residenziali rurali, parchi pubblici ecc.; 2. Classe II: Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: aree urbane interessate da traffico veicolare locale con bassa densità di popolazione; 3. Classe III: Aree di tipo misto: aree urbane interessate da traffico veicolare locale con media densità di popolazione; 4. Classe IV: Aree di intensa attività umana: aree urbane interessate da traffico veicolare locale con alta densità di popolazione; 5. Classe V: Aree prevalentemente industriali: aree interessate da insediamenti industriali e con scarse abitazioni; 6. Classe VI: Aree esclusivamente industriali: aree interessate da insediamenti industriali e prive di abitazioni; VALORI LIMITE DIFFERENZIALI DI IMMISSIONE Sono uguali per tutte le classi (tranne la VI in cui non devono esserci edifici). Differenza tra rumore ambientale e rumore di fondo (senza fonte inquinante): < 5 db(a) di giorno < 3 db(a) di notte 14
15 DECRETO 16 MARZO 1998 Stabilisce le tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento da rumore. Tra le diverse prescrizioni vengono indicate: la tipologia della strumentazione da utilizzarsi per eseguire le misure; i criteri e le modalità di esecuzione delle misure stesse; le modalità di presentazione dei risultati ottenuti L.R. 13/ Norme in materia di inquinamento acustico Attività di vigilanza e controllo; Rilascio di concessioni e autorizzazioni; adeguamento strumenti urbanistici (PRG, Piano Urbano del Traffico, ); piani di risanamento acustico; classificazione acustica comunale entro 15/07/
16 ZONIZZAZIONE ACUSTICA COMUNALE Si tratta di un documento molto importante per: Pianificazione uso e attività; programmazione piani di risanamento; prevenzione. 16
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