Relazione Tecnica (Rev Giu. 06)

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2 Sicurezza, Igiene del Lavoro, Problematiche Ambientali ADEGUAMENTO SR 435 LUCCHESE - COMUNE DI PESCIA TRATTO COLLODI PONTE ALL ABATE VALUTAZIONE PREVISIONALE Relazione Tecnica (Rev Giu. 06) Autori Dott. Ing. Gianluca Zoppi - Tecnico Competente in acustica n 229 del DD 2338 del Dr. Ing. Alberto Recami - Tecnico Comp. in acustica al n 108 del DD 1852 del Fabrizio Pedditzi Tecnico Comp. in acustica n 761 Ordin. Provincia Pt prot del Arch. Francesca Nardi ARECO sas di A. Recami & C. sede legale Via delle Mantellate, Firenze c.c.i.a.a trib p.iva sede operativa e recapito corrispondenza Via Pagnini, Firenze tel. 055/ fax e mail areco@tiscali.it pagina 2

3 INDICE 1 PREMESSA RIFERIMENTI NORMATIVI OGGETTO DELLA VALUTAZIONE QUADRO NORMATIVO METODOLOGIA DI RILIEVO E CALCOLO AI SENSI DELLA UNI 9884/ METODOLOGIA DI STUDIO INDAGINE FONOMETRICA DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO ATTUALE SECONDO LA 9884/ CONFRONTO TRA IL CLIMA ACUSTICO ATTUALE ED I RISULTATI DELLA SIMULAZIONE ACUSTICA CONCLUSIONI ALLEGATI pagina 3

4 1 PREMESSA Dal Committente Idrostudio è stato richiesta la valutazione previsionale d impatto acustico dell adeguamento della SR 435 lucchese, nel comune di Pescia, tratto Collodi Ponte all Abate. La suddetta valutazione è stata effettuata da Areco, tramite i tecnici competenti sopra indicati. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI - La Legge 26 ottobre 1995 N 447 (Legge quadro sull inquinamento acustico); - Il D.P.R. 30 marzo 2004 N 142 (disposizioni per il contenimento e la prevenzione dall inquinamento acustico derivante da traffico veicolare, a norma dell articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n 447); - Il Decreto del Ministero dell Ambiente del 16/03/1998 (Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico); - Il D.P.C.M (determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore); - La Legge Regionale Toscana 1 dicembre 1998, n. 89 (Norme in materia di inquinamento acustico). 3 OGGETTO DELLA VALUTAZIONE L intervento della provincia di Pistoia sulla strada in esame fa parte di un più articolato intervento di adeguamento della SR nel Comune di Pescia; la parte oggetto del presente studio è relativa alla realizzazione della nuova variante alla SP 12 tra Ponte all Abate e Collodi, mentre non si è ritenuto necessario esaminare la parte di intervento relativo alla messa in sicurezza della SR 435 dalla località di Castellare di Pescia fino alla suddetta variante, in quanto, da un punto di vista acustico, tale intervento non crea modificazioni né ai flussi di traffico né ai livelli sonori attualmente esistenti nella zona; anzi, in ragione della realizzazione delle due rotatorie in corrispondenza dell attuale semaforo prossimo al mercato dei fiori e di quella alla confluenza tra la SP 12 e la SR 435, si ha motivo di ritenere che i livelli sonori nelle due zone in esame subiscano un miglioramento, grazie alla maggior fluidità che presenterà il traffico insistente in tali aree. La presente relazione previsionale d impatto acustico, pertanto, intende valutare sia la rumorosità attualmente presente nella zona interessata dall intervento di variante alla SP 12 in progetto, sia determinare l impatto acustico che la realizzazione della stessa variante alla SP 12 avrà su detta zona. Il progetto in esame prevede la realizzazione di un nuovo tratto di strada, che andrà ad aggirare il tratto iniziale di Via delle Cartiere, fino alla confluenza con la stessa Via delle Cartiere all altezza dell incrocio con via Pasquinelli. In particolare, la strada di nuova realizzazione, che costituisce variante alla SP12, si compone, percorrendola in direzione sudest-nordovest, dei seguenti tratti: pagina 4

5 Rotatoria di raccordo alla SR435 al km ; Tratto di nuova realizzazione di sviluppo pari a circa 700 m, con modifica della strada comunale esistente sterrata via Pescia Collodi, ottimizzandone l asse del tracciato in riferimento ai parametri di normativa vigente; Tratto di adeguamento della strada esistente asfaltata via Pescia Collodi di sviluppo pari a circa 200 m; Incrocio a raso a quattro bracci con raccordo alla SP12 delle Cartiere esistente al km e alla strada comunale via Benvenuto Pasquinelli; La rotatoria situata in località Ponte all Abate, di diametro esterno m, è posizionata in corrispondenza dell attuale curva della SR435 di raggio a circa 90m, con il centro collocato in prossimità del relativo vertice. In direzione ovest si raggiunge il confine provinciale e quindi Lucca, mentre verso est si raggiunge il centro abitato di Pescia. Dalla rotatoria la strada di progetto si dirama verso nord. Il primo tratto è realizzato in rilevato, fino a ricollegarsi alla strada comunale che collega Collodi con Pescia a mezza costa, attualmente sterrata nel primo tratto e asfaltata in quello successivo. La strada di progetto ne ripercorre per quanto possibile il tracciato, attraversa di nuovo il Rio della Dogana e piega con una curva di raggio m verso ovest fino a ricongiungersi con l attuale percorso della SP12. L intervento nel tratto finale mantiene le caratteristiche di adeguamento della viabilità esistente. La strada di progetto è classificata con riferimento all art. 2 del Codice della strada, come strada locale extraurbana di tipo F1, ad unica carreggiata con una corsia per senso di marcia e banchine, con funzione nel territorio provinciale e interlocale. Il suddetto intervento interessa molti edifici ad uso abitativo sui quali si concentrerà la nostra attenzione nel prosieguo della trattazione. 4 QUADRO NORMATIVO In ambito nazionale la normativa di riferimento in tema d inquinamento acustico è costituita dalla Legge 26 ottobre 1995, n. 447 recante il titolo Legge quadro sull inquinamento acustico oltre che dai relativi regolamenti d attuazione. Per tale legge, all art. 8 disposizioni in materia di impatto acustico, è previsto che, 1. I progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale ai sensi dell'art. 6 della legge 8 luglio 1986, n. 349, ferme restando le prescrizioni di cui ai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 agosto 1988, n. 377 e successive modificazioni, e 27 dicembre 1988, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 4 del 5 gennaio 1989, devono essere redatti in conformità alle esigenze di tutela dall'inquinamento acustico delle popolazioni interessate. 2. Nell'ambito delle procedure di cui al comma 1, ovvero su richiesta dei comuni, i competenti soggetti titolari dei progetti o delle opere predispongono una documentazione di impatto acustico relativa alla realizzazione, alla modifica o al potenziamento delle seguenti opere: a) aeroporti, aviosuperfici, eliporti; pagina 5

6 b) strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 e successive modificazioni; ---- omissis Le domande per il rilascio di concessioni edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, dei provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture, nonché le domande di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive devono contenere una documentazione di previsione di impatto acustico omissis ---- In particolare, con il D.P.R. 30 marzo 2004 N 142 (disposizioni per il contenimento e la prevenzione dall inquinamento acustico derivante da traffico veicolare, a norma dell articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n 447), sono state stabilite le norme per la prevenzione ed il contenimento dell inquinamento da rumore avente origine dall esercizio delle infrastrutture stradali. L articolo 2, comma 5, introduce i valori limite di immissione, specificando che essi sono verificati in corrispondenza dei punti di maggiore esposizione, in conformità a quanto disposto dal Decreto del Ministero dell Ambiente del 26 marzo 1998, e devono essere riferiti al solo rumore prodotto dalle infrastrutture stradali. Al successivo art. 3 vengono introdotte le cosiddette fasce di pertinenza acustica, i cui valori numerici sono riportati nell allegato 1 dello stesso decreto. Tali valori sono riportati nella copia della tab. 1 alla pag. 8. Si precisa che, nel tratto di territorio comunale interessato dall intervento in esame, non sono presenti scuole, ospedali, case di cura, o case di riposo, pertanto non risulta necessario effettuare considerazioni particolari. Da tale tabella si evincono due parametri: L ampiezza della fascia di pertinenza acustica dell infrastruttura stradale, che nel nostro caso è pari a 30 m; (si riporta, per maggior chiarezza, la definizione di fascia di pertinenza acustica, presa dall art. 1 comma 1. punto n) del decreto in esame: n) fascia di pertinenza acustica: striscia di terreno misurata in proiezione orizzontale, per ciascun lato dell'infrastruttura, a partire dal confine stradale, per la quale il presente decreto stabilisce i limiti di immissione del rumore. ). I limiti di immissione, che risultano definiti, per le strade di tipo F, dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati in tab. C del D.P.C.M. 14 novembre 1997, e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come previsto dall art. 6 comma 1, lett. a), della Legge n. 447 del La tab. C del D.P.C.M. 14 novembre 1997 è riportata subito dopo la tab. 1. pagina 6

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8 Classi di destinazione d'uso del territorio I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali Tabella C VALORI LIMITE ASSOLUTI DI EMISSIONE Leq in db(a) (art. 3) Tempi di riferimento Diurno (6.00/22.00) Tempi di riferimento Notturno (22.00/6.00) III aree di tipo misto IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali Nel caso in esame, il Comune di Pescia non ha ancora provveduto ad effettuare la classificazione acustica del proprio territorio comunale; esiste però una proposta di piano di classificazione acustica predisposto dall ARPAT LUCCA, dal quale si evince l inserimento dell area in esame in classe IV, fatto salvo nella parte terminale, per circa 150 m, verso la via Pasquinelli, dove è individuata un area in classe V (a sud del tratto di strada in progetto). Per quanto riguarda la metodologia di misura del rumore da traffico stradale, il Decreto 16 marzo 1998 recante Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico stabilisce i criteri che devono essere seguiti nell allegato C, punto 2. Metodologia di misura del rumore stradale ; a tale Decreto si dovrà fare riferimento in particolare in sede di collaudo. Per il presente studio si è fatto riferimento alla norma UNI 9884 del luglio 1997, così come previsto dalla Deliberazione della Giunta regionale Toscana n. 788 del 13 luglio 1999, (allegato I: criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico ). 5 METODOLOGIA DI RILIEVO/ CALCOLO SECONDO UNI 9884/97. La metodologia per il rilievo del rumore da traffico stradale presenta alcuni aspetti che si diversificano in funzione dell obiettivo del rilevamento stesso, per cui è necessario definire tale obiettivo prima di procedere alla scelta della metodologia. In linea generale i rilevamenti sono distinguibili tra quelli orientati al ricettore o alla sorgente. Nel nostro caso ci pare corretto orientare le misure verso il ricettore, al fine di valutare correttamente il clima acustico esistente nei pressi del fabbricato oggetto d esame, rispetto al rumore prodotto dall infrastruttura stradale. La metodologia prescritta dalla norma UNI 9884/97 per il rilevamento del rumore in ambiente esterno, al fine di consentire la caratterizzazione acustica del territorio, richiede il monitoraggio in continuo per almeno una settimana oppure la tecnica del campionamento temporale. pagina 8

9 In questo specifico caso si è optato per una metodologia basata sulla tecnica del campionamento temporale, poiché il rumore del traffico stradale, pur essendo un fenomeno aleatorio con fluttuazioni di livello nel tempo assai variabili, può essere caratterizzato, entro predefiniti margini d incertezza, impiegando adeguate tecniche di campionamento temporale e procedure di classificazione degli andamenti temporali dei livelli L Aeq in tipologie definibili su base statistica. Mediante questa tecnica il valore del livello continuo equivalente L Aeq su periodi di tempo medio lunghi non è misurato direttamente, come invece avviene in un rilevamento continuo quale quello effettuato con sistemi di monitoraggio dotati di stazioni fisse o rilocabili, bensì è stimato sulla base di una serie di dati rilevati in prefissati intervalli di tempo, solitamente molto più brevi dell intero periodo cui è riferito il livello L Aeq. Nelle tecniche di campionamento solitamente si distinguono i seguenti periodi di tempo: Tempo a lungo termine T L, la cui durata è stabilita in relazione agli obiettivi dell indagine e alle variazioni dei fattori che influenzano la rumorosità ambientale nel lungo periodo. Tempo di riferimento T R, individuato all interno di T L rappresenta il periodo della giornata all interno del quale si eseguono le misurazioni. La norma distingue due T R: quello diurno (dalle ore alle 22.00) e quello notturno (dalle ore alle 06.00). Indicato con r il numero dei tempi T Ri omogenei, ossia diurni o notturni, individuati all interno di T L si ha: r T L = T Ri Tempo d osservazione T O, collocato all interno d ogni singolo tempo T Ri e definibile in uno o più tempi T O, non necessariamente di uguale durata, in ciascuno dei quali si verificano le condizioni di rumorosità che s intendono valutare. Per l insieme dei tempi di osservazione T O così individuati sussiste la relazione seguente: i= 1 o T Ri = T Oj Tempo di misurazione T M, collocato all interno di ciascun tempo T oj e definibile in uno o più tempi T M, non necessariamente di uguale durata, ciascuno scelto in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che la misurazione sia rappresentativa del fenomeno. L insieme dei tempi di misurazione T M è inferiore o al massimo pari al tempo di osservazione, ossia: m k= 1 j= 1 T Oj T Mk Ad ogni k-esimo tempo di misurazione TMk, di durata tk, è associato il corrispondente livello L Aeq T equivalente, L Mk. L insieme dei k-esimi livelli Aeq, TMk fornisce il livello equivalente riferito al tempo di osservazione Toj contenente i k-esimi tempi TMk: m 1 = log t TMtot k= 1 ( L ), T /10 10 Aeq Mk L Aeq, T 10 k db(a) Oj in cui T Mtot è il tempo totale di misurazione per il j-esimo tempo T Oj, pari a: m T Mtot = t k k= 1 pagina 9

10 L Aeq Toj Dall insieme degli j-esimi livelli, si ricava il livello equivalente riferito al tempo di riferimento TRi contenente gli j-esimi tempi TOj: ( L /10) 0 1 Aeq, TOj L Aeq, T = 10log t 10 Ri Oj db(a) TRi j= 1 6 METODOLOGIA DI STUDIO Lo studio per la valutazione dell impatto acustico della strada in progetto, si è articolato secondo le seguenti fasi: effettuazione di una campagna di rilievi fonometrici, in periodo diurno e notturno, presso i recettori sensibili, individuati sulla direttrice di progetto del nuovo tratto stradale, al fine di caratterizzare il clima acustico esistente; effettuazione di una campagna di rilievi fonometrici, in periodo diurno e notturno, lungo il tratto della SR 435 loc. Ponte all Abate, tra la curva corrispondente alla rotatoria in progetto ed il semaforo prima del ponte sul fiume Pescia, direzione Lucca, e sulla Via delle Cartiere, SP 12, prima e dopo lo stabilimento della SCA S.p.A.; tali postazioni sono state decise al fine di individuare i livelli sonori attualmente esistenti sulla SR 435 e sulla SP 12, che risulteranno mutati a seguito dell apertura della variante in esame, e contemporaneamente quantificare il contributo del traffico che verrà deviato da via delle Cartiere alla nuova strada in progetto. Ciò effettuato, lo studio è stato finalizzato al conseguimento dei seguenti obiettivi: discriminare la sorgente di rumore stradale da tutte le altre sorgenti (es. attività produttive); applicare un modello analitico previsionale dei futuri livelli sonori indotti dal solo traffico stradale, in grado di considerare la maggior parte delle molteplici e complesse condizioni al contorno, riferibili all ambiente di propagazione, che influiscono significativamente sul processo di diffusione del rumore. Il software previsionale adottato, operante in ambiente Windows, è denominato MITHRA v ed è stato sviluppato dal CSTB di Grenoble. Esso permette l'effettuazione di una serie d operazioni che possono essere così riassunte: ottenere, con buona approssimazione, una mappatura acustica dello stato attuale delle aree interessate dalla presenza dall infrastruttura di trasporto (con un notevole risparmio di risorse umane che si dovrebbero impegnare nei monitoraggi acustici in campo); valutare l efficacia degli eventuali interventi di mitigazione della diffusione del rumore verso i recettori sensibili; ottenere delle rappresentazioni grafiche per un facile raffronto tra la situazione ante e postoperam. Il programma considera le più importanti variabili relative al sito in esame, quali la disposizione degli edifici, la topografia, il tipo di suolo, gli effetti metereologici, ecc., in accordo con la ISO 9613 sulla determinazione del rumore ambientale. pagina 10

11 7 INDAGINE FONOMETRICA Il clima acustico dell area interessata è stato determinato mediante la suddetta campagna di rilievi fonometrici (di cui di seguito si riportano i risultati), nei giorni 11, 15, 16 maggio Le misure sono state effettuate in prossimità dei fabbricati potenzialmente disturbati dalla strada in progetto, o in punti ritenuti significativi per la caratterizzazione del rumore da traffico (vedi tavola 1 e riferimenti in tabella 1). Il tempo di riferimento è quello diurno (6:00 22:00) e notturno (22:00 6:00), per il tempo di osservazione ed i tempi di misura si rimanda alla tabella dei risultati. L area alla quale appartiene il luogo di misura, ai sensi della proposta di piano di classificazione acustica del comune di Pescia è in classe IV, con limiti massimi consentiti pari a 65 db(a) e 55 db(a), rispettivamente in periodo diurno e notturno, fatto salvo per una zona, evidenziata nella stessa planimetria, in classe V. Le misurazioni sono state effettuate da : o Ing. Gianluca Zoppi; o arch.. Francesca Nardi o tecnico Sig. Fabrizio Pedditzi. Durante le misurazioni non è stato utilizzato sistema di registrazione o riproduzione di segnale. La strumentazione di misura utilizzata è stata la seguente: Fonometro integratore HARMONIE fonometro analizzatore 01 db type Harmonie n di serie microfono da 1/2" type MCE 212 n di serie 43921, microfono da 1/2" type MCE 212 n di serie 44960, preamplificatore type PRE21A7 n di serie 20491; calibratore Bruel & Kjaer type 4231 n di serie La catena di misura è omologata in classe 1 secondo le norme IEC 651/79 e IEC 804/85. Strumentazione sottoposta a taratura, come da certificati del Centro di Taratura SIT n. 71, in data , con il certificato n C. Fonometro RION fonometro RION NL14 matricola n classe I IEC 804 e 651; microfono RION UC 53A matricola n ; preamplificatore NH20 matricola n ; data di calibrazione: 4 maggio 2004 Modulo 1 Torino; cal 01 DB STELL Cal 21 matr calibr. N del Isoambiente Termoli analizzatore in frequenza NX05 matricola n ; Fonometro integratore SOLO fonometro SOLO matricola n classe I IEC 804 e 651; data di calibrazione: 28 febbraio ISOAMBIENTE Termoli (CB); cal 01 DB STELL Cal 21 matr calibr. N del Isoambiente Termoli Prima e dopo ogni sessione di misura la strumentazione è stata controllata con il calibratore in classe 1 e tale verifica non ha evidenziato una differenza del livello sonoro. pagina 11

12 Tabella 1: livelli sonori rilevati nella campagna di misura Misura Post. Tm Leq Condizioni di Ora di inizio data T R n n ( ) (db(a)) misura Rumore residuo 09:22 15/05/06 D Rumore residuo 12:35 15/05/06 D Rumore residuo 09:57 16/05/06 D Rumore residuo 12:24 16/05/06 D Rumore residuo 15:57 15/05/06 D Rumore residuo 17:45 15/05/06 D Rumore residuo 10:14 15/05/06 D Rumore residuo 12:18 16/05/06 D Rumore residuo 15:18 15/05/06 D Rumore residuo 17:40 16/05/06 D Rumore residuo 17:33 11/05/06 D Rumore residuo 20:25 11/05/06 D Rumore residuo 16:48 11/05/06 D Rumore residuo 19:40 11/05/06 D Rumore residuo 16:36 16/05/06 D Rumore residuo 18:25 16/05/06 D Rumore residuo 22:02 18/05/06 N Rumore residuo 22:19 18/05/06 N Rumore residuo 22:48 18/05/06 N Rumore residuo 23:27 18/05/06 N Tabella 2: corrispondenza tra punti di misura e recettori sensibili 1 R33,34,35,36 2 R17,32 3 R14 4 tra R27 e R1 pagina 12

13 8 DETERM. CLIMA ACUSTICO ATTUALE SECONDO UNI 9884/97 Dall applicazione alle postazioni di cui in tabella 1 del procedimento di calcolo riportato al paragrafo 6, che di fatto integra i rilievi effettuati per vari momenti della giornata, in modo da avere un valore unico rappresentativo per ciascun periodo, diurno e notturno, si ottengono i seguenti risultati: postazione di misura Leq diurno Leq notturno 1 46,3 37,1 2 40, ,7 38,1 4 53,4 38,7 I suddetti valori corrispondono, con buona approssimazione a quelli derivanti dal calcolo con il programma di simulazione, a conforto della validità del metodo. 9 CONFRONTO TRA IL CLIMA ACUSTICO ATTUALE ED I RISULTATI DELLA SIMULAZIONE ACUSTICA Nella tabella sottostante sono messi a confronto i risultati della simulazione acustica relativa alla condizione attuale, con la sola SP 12, ed alla condizione futura, con l inserimento della variante in progetto. I valori di pressione sonora espressi sono ipotizzati ai recettori sensibili individuati. Confronto stato attuale-stato modificato (solo periodo diurno) Ricettore Descrizione Lp attuale Lp modificato db super. limite 1 Piano terra ( 1.8 m) ,3 Primo piano ( 5.0 m) ,9 2 Piano terra ( 1.8 m) ,1 Primo piano ( 5.0 m) Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) ,3 4 Piano terra ( 1.8 m) ,2 Primo piano ( 5.0 m) ,6 6 Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) Piano terra ( 1.8 m) ,9 Primo piano ( 5.0 m) ,7 11 Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) ,3 15 Piano terra ( 1.8 m) ,2 Primo piano ( 5.0 m) ,5 pagina 13

14 Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) Piano terra ( 1.8 m) ,5 Primo piano ( 5.0 m) ,1 Piano terra ( 1.8 m) ,7 Primo piano ( 5.0 m) , Piano terra ( 1.8 m) ,4 Primo piano ( 5.0 m) ,4 Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) Piano terra ( 1.8 m) ,4 Primo piano ( 5.0 m) ,3 Piano terra ( 1.8 m) ,5 Primo piano ( 5.0 m) ,4 Piano terra ( 1.8 m) ,7 Primo piano ( 5.0 m) ,7 Piano terra ( 1.8 m) ,4 Primo piano ( 5.0 m) ,6 Piano terra ( 1.8 m) ,7 Primo piano ( 5.0 m) ,7 Piano terra ( 1.8 m) ,2 Primo piano ( 5.0 m) ,2 Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) ,4 Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) Piano terra ( 1.8 m) Primo piano ( 5.0 m) In rosso, nella quarta colonna, sono evidenziate le situazioni di superamento del limite di zona di 65 db(a); in quinta colonna si evidenzia l entità del superamento: in rosso quando è superiore a 4 db, in giallo quando è fra 2 e 4 db, in celeste quando è inferiore a 2 db. Si noti che: R32, R34: corrisponde alle abitazioni a destra del tratto iniziale in salita a partire dalla rotatoria (superamento modesto del limite); R14, R15, R17: abitazioni (due a sinistra ed una a destra, in posizione rialzata) lungo il tratto attualmente in sterrato dopo la curva a sinistra al termine del tratto in salita; (superamento modesto o nullo del limite) R27, R28, R29, R30, R31: (due a destra e due a sinistra) dalla seconda curva a sinistra all intersezione a raso (sul tratto attualmente asfaltato); superamento del limite modesto o discreto. Si precisa che i due recettori R23, R24, così come i recettori R1, R2, R3, R4, si trovano in corrispondenza della rotatoria sulla SR435, ovvero in una situazione già fortemente inquinata; la simulazione fornisce valori più bassi dei limiti di riferimento. Per tali ricettori non si prende in considerazione alcun tipo di intervento. pagina 14

15 Per il periodo notturno non si sono evidenziati superamenti accentuati dei livelli residui, in quanto il traffico lungo la variante non risulta essere influenzato dalla presenza di veicoli pesanti e contemporaneamente, anche il traffico leggero risulta di scarsa entità. Occorre precisare che la simulazione è da intendersi valida, con un errore dovuto alle diverse approssimazioni (durata delle misure in situ, approssimazione del modello matematico, errore strumentale, etc.), anche dell ordine di +/- 3,4 db; pertanto tutti i dati riportati devono essere analizzati alla luce di tale considerazione. 10 CONCLUSIONI Dall analisi della tabella e dei valori di superamento del limite di zona, per le abitazioni disturbate dalla nuova viabilità, si rileva che il superamento è dell ordine di db nella maggior parte dei casi. Solo in relativamente pochi casi è di 4-5 db. Tenendo quindi conto delle sopra indicate approssimazioni del modello matematico, si può notare che, all interno della fascia di rispetto di 30m dalla strada, che ovviamente è la più critica, ci si trova in condizioni limite relativamente al rispetto del limite di zona. In altre parole è possibile un superamento del limite, almeno per taluni siti disturbati, ma senza poter al momento fornire un responso preciso e assoluto. Da tutto quanto sopra esposto si ritiene utile prevedere un approfondimento delle indagini fonometriche in sede di avvio dell esercizio della struttura in esame prima di decidere sulla necessità o meno di effettuare interventi di bonifica acustica. In sintesi, l inserimento della variante alla SP12 è tale da generare a livello locale situazioni di superamento dei limiti di zona, ovvero inquinamento acustico, in particolare se riferite all attuale clima acustico esistente. L incertezza dovuta alla serie di approssimazioni evidenziate nel corso della relazione conduce a ritenere prematuro concludere che siano necessari interventi di bonifica acustica, prima di verificare gli effettivi livelli sonori derivanti dall esercizio della strada in progetto. Firenze Areco sas Ing Alberto Recami ALLEGATI Planimetria generale e della zona in esame con i punti di misura (tavole 1A e 1B); Tavole di rappresentazione grafica della simulazione effettuata: ante operam (tavole 2-3-4), post operam (tav. 5); Tavola in 3-D della zona in esame con l asse stradale in progetto (tav. 6); Documentazione fotografica. pagina 15

16 ADEGUAMENTO SR 435 LUCCHESE - COMUNE DI PESCIA TRATTO COLLODI PONTE ALL ABATE Variante alla SP 12. pagina 16

17 ADEGUAMENTO SR 435 LUCCHESE COMUNE DI PESCIA TRATTO COLLODI PONTE ALL ABATE ARECO sas Firenze Giugno 2006 VARIANTE ALLA STRADA SP 12 TAV. 1A ADEGUAMENTO SR 435 PLANIMETRIA DELL INTERVENTO E INDIVIDUAZIONE DEL TRATTO DI STRADA SOGGETTO A VALUTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO LEGENDA : area oggetto di studio : variante alla strada SP 12 (tratto soggetto a valutazione d impatto acustico) : tratto di strada per cui si prevede solo adeguamento (tratto non soggetto a valutazione d impatto acustico)

18 ADEGUAMENTO SR 435 LUCCHESE COMUNE DI PESCIA TRATTO COLLODI PONTE ALL ABATE ARECO sas Firenze Giugno 2006 R12 R11 R6 R31 R4 R29 R3 R25 R30 TAV. 1B R13 PLANIMETRIA DELL AREA, INDIVIDUAZIONE DEI RECETTORI SENSIBILI E PUNTI DI RILIEVO FONOMETRICO R28 R22 R26 P4 R1 R2 R14 P3 LEGENDA : recettori sensibili (edifici civile abitazione) R15 R24: punti in facciata agli edifici, per i quali sono state effettuate le simulazioni di livello sonoro R16 R17 P2 R32 P2: postazioni di rilievo fonometrico R33 P1 R34 R35 R36

19 ADEGUAMENTO SR 435 LUCCHESE - COMUNE DI PESCIA TRATTO COLLODI PONTE ALL ABATE ARECO sas Firenze Giugno 2006 TAV. 2 SIMULAZIONE STATO ATTUALE PRIMO TRATTO ANTE OPERAM

20 ADEGUAMENTO SR 435 LUCCHESE - COMUNE DI PESCIA TRATTO COLLODI PONTE ALL ABATE ARECO sas Firenze Giugno 2006 TAV. 3 SIMULAZIONE STATO ATTUALE TRATTO SECONDO ANTE OPERAM

21 ADEGUAMENTO SR 435 LUCCHESE - COMUNE DI PESCIA TRATTO COLLODI PONTE ALL ABATE ARECO sas Firenze Giugno 2006 TAV. 4 SIMULAZIONE STATO ATTUALE TRATTO TERZO ANTE OPERAM

22 ADEGUAMENTO SR 435 LUCCHESE - COMUNE DI PESCIA TRATTO COLLODI PONTE ALL ABATE ARECO sas Firenze Giugno 2006 TAV. 5 SIMULAZIONE STATO MODIFICATO POST OPERA M

23 ADEGUAMENTO SR 435 LUCCHESE - COMUNE DI PESCIA TRATTO COLLODI PONTE ALL ABATE ARECO sas Firenze Giugno 2006 S.P. 12 Variante S.P. 12 S.R. 435 TAV. 6 VISTA 3D POST OPERAM

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.

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