VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO (L. 447/95) A SOSTEGNO DEL PROGETTO DI COLTIVAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE DI UNA AREA DI CAVA (L.R.

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1 COMUNE DI LATERINA (Provincia di Arezzo) VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO (L. 447/95) A SOSTEGNO DEL PROGETTO DI COLTIVAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE DI UNA AREA DI CAVA (L.R. 78/98) ALL INTERNO DEL POLO ESTRATTIVO LATERETO PARETAIO gennaio 2012 LATERINA INERTI S.R.L. Sede legale: Via Lungarno n Terranuova Bracciolini (AR) Tel. 055/ Fax 055/ Sede operativa: Colle Poggiola Loc.Piandichena Laterina (AR) Tel. 0575/ Fax 0575/ Ing. Luca Trabalzini Tecnico di Acustica Ambientale N 74 Provincia di Firenze Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Via Pascoli Montevarchi (Ar)

2 Sommario PREMESSA INQUADRAMENTO TERRITORIALE QUADRO NORMATIVO Normativa Nazionale Normativa Regionale DEFINIZIONI PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNALE Valori limite assoluti di immissione Valori limite differenziali di immissione DESCRIZIONE ATTIVITA, SORGENTI E RICETTORI Sorgenti di rumore Fase di Scavo Sorgenti di rumore Trasporto Recettori Fase di Scavo Recettori - Trasporto PROCEDURA DI VALUTAZIONE Fase di scavo Cenni di calcolo Determinazione della distanza minima Trasporto ANALISI DEI RISULTATI E CONCLUSIONI Allegati: Certificazione di appartenenza all albo dei tecnici competenti in Acustica Ambientale Documento d identità Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 1

3 PREMESSA La presente documentazione di impatto acustico viene presentata ai sensi dell articolo 8, comma 2 della legge 447/95, Legge quadro sull inquinamento acustico e dell articolo 12, comma 1 della legge regionale 89/98 Norme in materia di inquinamento acustico e secondo le indicazioni della Deliberazione della Giunta Regionale Toscana n. 788/99 Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione previsionale di clima acustico ed è redatta a supporto del Progetto di escavazione all interno del polo estrattivo denominato Latereto Paretaio nel comune di Laterina (AR). 1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE L area destinata ad attività estrattiva dal P.R.G. del Comune di Laterina, si trova in prossimità dell'abitato di Latereto; l inquadramento territoriale è evidenziato in figura 1.1 e nella foto aerea 1.1. Figura 1.1: Inquadramento territoriale Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 2

4 Foto 1.1: Inquadramento territoriale Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 3

5 2. QUADRO NORMATIVO 2.1 Normativa Nazionale In ambito nazionale la normativa di riferimento in tema di inquinamento acustico è costituita dalla Legge 26 ottobre 1995, n. 447 Legge quadro sull inquinamento acustico e dai relativi regolamenti di attuazione. In particolare, i Comuni devono richiedere ai titolari dei progetti predisposti per la realizzazione, la modifica od il potenziamento delle opere elencate dall art. 8, comma 2, della l. 447/1995, ed a corredo degli stessi, apposita documentazione di impatto acustico, ogni volta che la valutazione relativa agli effetti acustici sia comunque imposta dalle esigenze di tutela salvaguardate dalle norme della presente legge. La documentazione di impatto acustico prescritta ai sensi dei commi precedenti, qualora i livelli di rumore previsti superino i valori imposti dal Piano di Classificazione Acustica Comunale, deve espressamente contenere l indicazione delle misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate dall attività o dagli impianti. 2.2 Normativa Regionale La documentazione di cui all art.12 comma 2 della L.R. 1 dicembre 1998, n. 89 deve contenere tutti gli elementi che per lo specifico progetto consentano di: individuare i limiti massimi di emissione e di immissione a cui è soggetto; desumere il rispetto di tali limiti; valutare l eventuale significativo peggioramento del rumore ambientale locale, al fine del mantenimento o del conseguimento dei valori di qualità. Qualora si preveda un superamento dei limiti di emissione o di immissione, la documentazione dovrà indicare le misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate dall attività o dagli impianti. Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 4

6 3. DEFINIZIONI Inquinamento acustico L'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi. Livello di rumore residuo - LR È il livello continuo equivalente di pressione sonora pesato "A", che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale e non deve contenere eventi sonori atipici. Livello di rumore ambientale -LA È il livello continuo equivalente di pressione sonora pesato "A", prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l'esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. Livello differenziale di rumore -LA Differenza tra il livello di rumore ambientale e quello di rumore residuo. Fattore correttivo (Kj) È la correzione in db(a) introdotta per tenere conto della presenza di rumori con componenti impulsive, tonali o di bassa frequenza il cui valore è di seguito indicato: Per la presenza di componenti impulsive KI = 3 db Per la presenza di componenti tonali KT = 3 db Per la presenza di componenti in bassa frequenza KB = 3 db I fattori di correzione non si applicano alle infrastrutture di trasporti. Livello di rumore corretto LC È definito dalla relazione:. Lc = LA + Kj + KT + KB Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 5

7 Riconoscimento di Componenti Tonali AI fine di individuare la presenza di Componenti Tonali (CT) nel rumore, si effettua un'analisi spettrale per bande normalizzate di 1/3 di ottava. Si considerano esclusivamente le CT aventi carattere stazionario nel tempo ed in frequenza. Se si utilizzano filtri sequenziali si determina il minimo di ciascuna banda con costante di tempo Fast. Se si utilizzano filtri paralleli il livello dello spettro stazionario è evidenziato dal livello minimo in ciascuna banda. Per evidenziare CT che si trovano alla frequenza di due filtri ad 1/3 di ottava, possono essere usati filtri con maggiore potere selettivo o frequenze di incrocio alternative. L'analisi deve essere svolta nell'intervallo di frequenza 20 Hz e 20 khz. Si è in presenza di una CT se il livello minimo di una banda supera i livelli minimi delle bande adiacenti per almeno 5 db. Si applica il fattore di correzione KT soltanto se la CT tocca una isofonica eguale o superiore a quella più elevata raggiunta dalle altre componenti dello spettro. La normativa tecnica di riferimento è la ISO 266: Presenza di componenti spettrali in bassa frequenza Se "analisi in frequenza svolta con le modalità di cui al punto precedente, rileva la presenza di CT tali da consentire l'applicazione del fattore correttivo KT si applica anche la correzione KB esclusivamente nel tempo di riferimento notturno. Eventi impulsivi Ai fini del riconoscimento dell'impulsività di un evento, devono essere eseguiti i rilevamenti dei livelli LAimax e LAsmax per un tempo di misura adeguato il rumore è considerato avere componenti impulsive quando sono verificate le condizioni seguenti: l'evento è ripetitivo; la differenza tra LAimax e LAsmax è superiore a 6 db; la durata dell evento a 10dB da valore LAfmax è inferiore ad 1 secondo L evento sonoro impulsivo si considera ripetitivo quando si verifica almeno 10 volte nell arco di 1 ora nel periodo diurno ed almeno 2 volte nell arco di 1 ora nel periodo notturno. La repititività deve essere dimostrata mediante registrazione grafica del livello LAF effettuata durante il tempo di misura Tm. Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 6

8 4. PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNALE La classificazione acustica del territorio comunale è un atto di pianificazione che i Comuni devono attuare in base alla Legge n. 447 del 1995 seguendo le modalità indicate dalla normativa regionale in materia. La legge 26 ottobre 1995 n. 447, legge quadro sull'inquinamento acustico, indica, all'art. 6, tra le competenze dei Comuni, la classificazione acustica del territorio secondo i criteri previsti dalla legge regionale. La classificazione acustica deve essere effettuata suddividendo il territorio in zone acusticamente omogenee in applicazione dell'art. 1, comma 2 del D.P.C.M tenendo conto delle preesistenti destinazioni d'uso così come individuati dagli strumenti urbanistici in vigore. Sulla base della Classe acustica assegnata vengono individuati valori limite di riferimento riportati nella tabella 4.1. L area, oggetto della presente documentazione, è individuata, all interno del Piano di Classificazione Acustica Comunale, in figura 4.1. Tutta la zona destinata a scavo è stata inserita pertanto in Classe IV in modo conforme a quanto indicato nella Relazione allegata al PCCA. 4.1 Valori limite assoluti di immissione Essi rappresentano il valore massimo di rumore espresso in termini di livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A, che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori. I livelli assoluti di immissione sono quelli indicati nella tabella 4.1. Classi di destinazione d uso del territorio Tempi di riferimento: diurno ( ) notturno ( ) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali Tabella 4.1. Valore limite assoluti di immissione Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 7

9 4.2 Valori limite differenziali di immissione I valori limite differenziali di immissione, definiti dalla legge del 26 ottobre 1995, n.447, sono: 5 db per il periodo diurno e 3 db per il periodo notturno, all interno degli ambienti abitativi. Tali valori non si applicano nelle aree classificate nella classe VI. Le disposizioni di cui sopra non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: Se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e 40 db(a) durante il periodo notturno; Se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e 25 db(a) durante il periodo notturno. Il criterio differenziale non si applica inoltre nel caso di: infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime; attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali; servizi e impianti fissi dell'edificio adibiti ad uso comune (limitatamente al disturbo provocato all'interno dello stesso). Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 8

10 Figura 4.1: Estratto del Piano di Classificazione Acustica Comunale Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 9

11 5. DESCRIZIONE ATTIVITA, SORGENTI E RICETTORI Nell'area in oggetto, inserita nel P.R.A.E., i cui diritti di escavazione sono stati acquisiti dalla ditta LATERINA INERTI srl, si prevede la coltivazione ed il recupero per una zona avente una superficie di 4,6499 ha. Nel presente documento viene fatto riferimento solo ad una parte di essa, in particolare 2,7333 ha. Infatti parte dell'area di intervento è già stata interessata in passato da attività estrattiva ed è già stata completamente recuperata (Cava C.sa Borri, Concessione n. 21/1994, titolare dalla concessione LATERINA INERTI srl). Il progetto di escavazione prevede che la coltivazione in oggetto si sviluppi in due fasi distinte definite per semplicità: - FASE 1 e FASE 2. FASE 1 di Escavazione Il primo lotto occupa la porzione meridionale e orientale dell'area. Il fronte di attacco interesserà la parte centrale del tracciato stradale che collega il Paretaio a Casa Borri. Tale strada scorre in rilevato rispetto ai terreni circostanti i quali sono stati già interessati da pregressi lavori di escavazione per il recupero ambientale dei quali è stato previsto un profilo morfologico a quote inferiori. L'escavazione poi procederà verso nord est arrivando ad interessare la zona subpianeggiante a sud di Case Paretaio. FASE 2 di Escavazione Il secondo lotto interesserà la porzione nord occidentale dell'area in oggetto. Il fronte di attacco sarà a sud del Paretaio e si svilupperà secondo una direttrice est ovest con il lavori di coltivazione che procederanno mediante arretramento successivo del fronte di scavo. Nelle figure 5.1 e 5.2 è riportato l inquadramento delle aree delle due fasi. Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 10

12 Figura 5.1: FASE 1 Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 11

13 Figura 5.2: FASE 2 Tutte le lavorazioni avverranno in orario esclusivamente diurno (6:00-22:00). Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 12

14 5.1 Sorgenti di rumore Fase di Scavo In collaborazione con la committenza sono state individuate le principali sorgenti di rumore; si tratta dei mezzi che lavoreranno alla cava per l attività di escavazione, che saranno essenzialmente due: apripista cingolato escavatore I dati di emissione acustica dei mezzi suddetti sono stati ricavati da misurazioni effettuate durante lavorazioni assimilabili a quelle in oggetto. I risultati delle misure sono esposti nella tabella 5.1. Macchina Distanza (m) LpA(dBA) Fonte del dato Escavatore 1,5 83,5 Rilievo in situ Apripista cingolato 2 86,0 Rilievo in situ Tabella 5.1. Valore di emissione delle macchine in uso Dai dati in nostro possesso, confrontati con le schede di macchina e con altri dati di emissione acustica riportati in letteratura, è ipotizzabile stabilire una potenza acustica media di circa db durante la fase di escavazione. Nel calcolo utilizzato per stimare il livello di rumorosità atteso in facciata è stata utilizzata, a favore di sicurezza, una potenza acustica puntuale pari 102 db(a). 5.2 Sorgenti di rumore Trasporto Il percorso utilizzato dai mezzi di trasporto per portare il materiale estratto dall area di cava al frantoio è indicato in figura 5.3. Secondo le indicazioni fornite dalla committenza sono previsti un numero di passaggi giornalieri pari a 10. Anche in questo caso sono stati utilizzati rilevamenti effettuati in condizioni assimilabili, in termini di tipologia di strada e mezzi, per determinare l impatto al recettore. La rumorosità prodotta dal passaggio di un camion alla distanza di 20 mt è riportata in tabella 5.2. Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 13

15 Macchina Distanza (m) LpA(dBA) Fonte del dato Camion 20 60,5 Tabella 5.2. Rumorosità passaggio Camion Rilievo in situ in condizioni assimilabili Figura 5.3: Percorso dei mezzi di trasporto 5.3 Recettori Fase di Scavo In collaborazione con la committenza sono stati individuati i recettori più vicini all area di escavazione; si tratta in tutti i casi di edifici di civile abitazione inseriti, all interno del Piano di Classificazione Acustica Comunale, in Classe III, per quanto riguarda R3, ed in Classe IV, per quanto riguarda R2 ed R1. Il recettore R4, evidenziato in figura 5.4 con colore giallo risulta essere un edificio disabitato e non sarà pertanto oggetto del presente documento. Nella stessa figura, oltre agli altri recettori, è stata evidenziata in blu l area di intervento. Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 14

16 Gli edifici visibili nella stessa figura 5.4, non riportati come recettori, sono rappresentati da serre e fabbricati per l alloggio dei macchinari. R4 R3 R2 R1 Figura 5.4: Recettori I limiti di immissione assoluta e differenziale ai recettori sono pertanto quelli riportati in tabella 5.2. Recettore Classe da PCCA Limite assoluto di immissione Diurno db(a) Limite di immissione differenziale Diurno db(a) R1 IV 65,0 5 R2 IV 65,0 5 R3 III 60,0 5 Tabella 5.2. Limiti di immissione acustica Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 15

17 5.4 Recettori - Trasporto Il percorso tra l area di escavazione e l impianto di trattamento inerti individuato nella foto 5.3, passa nella vicinanze di un unico recettore, denominato R5, ed inquadrato in figura 5.5. La distanza dello stesso dal percorso dei camion è di circa 43mt. La strada percorsa non rientra nelle categorie inserite nel D.P.R. 30 marzo 2004, n. 142; i limiti da rispettare corrispondono pertanto a quelli di zona, in particolare a quelli imposti per la Classe IV all interno della quale è inserita la viabilità in oggetto. 43m R5 Figura 5.5: Recettore 5 Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 16

18 6. PROCEDURA DI VALUTAZIONE 6.1 Fase di scavo In figura 6.1, oltre ai recettori più vicini evidenziati in rosso, sono riportati, in blu, i confini dell area d intervento, ed in rosso l area di scavo (fase 1 + fase 2); l area pertanto interessata dalla lavorazione delle macchine rappresentanti le sorgenti. La restante area, in particolare le zone evidenziate nelle figure 5.1 e 5.2 sono utilizzate per lo stoccaggio temporaneo del cappellaccio. Figura 6.1: Aree di intervento e di scavo La direzione di escavazione è stata studiata in modo tale che l escavatore e l apripista lavorino sempre in trincea rispetto ai recettori; a titolo di esempio riportiamo, nella foto 6.1, una lavorazione assimilabile. Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 17

19 Valutazione di Impatto Acustico Foto 6.1: lavorazione in trincea Dal sopralluogo effettuato e dallo studio della morfologia del terreno risulta che la lavorazione in trincea, la cui altezza risulta mediamente di 3/4 mt, non permette ai recettori R2 ed R3 la visualizzazione delle macchine, interrompendo pertanto l onda sonora diretta tra la sorgente e i stessi recettori. Il recettore R2 risulta inoltre protetto acusticamente dal rilevato stradale, indicato in figura 6.2, interposto tra lo stesso recettore e la zona di scavo. Strada in rilevato Area di scavo Direzione R2 Figura 6.2: Strada in rilevato Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 18

20 Diversa risulta essere la posizione di R1, la cui altezza, superiore a quella di scavo, non permette una completa copertura visiva delle sorgenti di rumore. Effettuare un calcolo previsionale per una vasta area di territorio con morfologia non pianeggiante risulta estremamente difficoltoso; l esperienza acquisita nel settore ci permette però di valutare le condizioni di cui sopra con un abbattimento di almeno 3dB in facciata ai recettori R2 ed R3, rispetto al calcolo effettuato in condizioni di campo libero senza ostacoli tra sorgente e recettori. Riteniamo l abbattimento di 3dB a favore di sicurezza. Considerando inoltre, come riportato in letteratura, un abbattimento di ulteriori 3dB tra la facciata e l interno dell abitazione è stato deciso, in prima analisi, di determinare la porzione di territorio di scavo per la quale NON si applica il valore limite differenziale. Ricordiamo infatti che tale valore non si applica nelle condizioni in cui il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 db(a) ed a 35 db(a) a finestre chiuse. Considerando infine, anche in questo caso a favore di sicurezza, un abbattimento delle facciate compreso tra 10 e 15dB (ricordiamo anche in questo caso che l attuale limite normativo impone per l indice dell'isolamento acustico normalizzato di facciata (D2m,nT,w) un valore superiore a 40dB) si determina che, utilizzando la procedura di calcolo, di seguito riportata, il valore massimo calcolato in facciata non può superare i 53/54dB. Sottraendo infatti ad essi i 3dB dovuti all abbattimento dello scavo in trincea, ed i 3 db di differenza tra la facciata e l interno dell abitazione, si ottiene un valore inferiore a 50dB a finestra aperta ed inferiori a 35dB con finestre chiuse, con infissi in grado di abbattere almeno 12/13 db. A titolo di esempio ricordiamo che un vetro dello spessore di 3mm ha potere fonoisolante Rw pari ad almeno 25dB. La non applicazione del valore limite differenziale rende rispettati anche i valori limite di immissione assoluta. Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 19

21 6.1.1 Cenni di calcolo L impatto da rumore atteso in facciata per ogni edificio è stato determinato attraverso l implementazione di una procedura automatica di propria realizzazione all interno della quale sono inserite le grandezze geometriche e fisiche necessarie a calcolare il trasferimento del rumore emesso dalle singole sorgente sul singolo ricettore. La determinazione dei recettori maggiormente impattati è direttamente conseguente alle ubicazioni delle singole sorgenti di rumore. Il livello di pressione sonora nel punto di ricezione, conseguente all immissione di potenza sonora nell ambiente da parte della sorgente, dipende da molti fattori, legati, oltre che alle caratteristiche intrinseche della stessa sorgente, a diversi fenomeni connessi alla propagazione del suono e all interazione con gli eventuali ostacoli interposti tra sorgente e ricevitore. Il livello di pressione sonora calcolato in un punto distante r da una sorgente di potenza Lw è dato, in condizioni di campo libero acustico, dall espressione: Lp=Lw+ID-20log( r )-11 Con ID che rappresenta l indice di direttività della sorgente. Considerando che la sorgente è costretta ad irradiare, e l intensità sonora è due volte la corrispondente intensità in campo libero, quindi il livello di pressione sonora in ogni punto più elevato di 3 db. Ciò equivale a scrivere l equazione precedente semplicemente come : Lp=Lw-20log( r )-8 Considerando poi i fenomeni connessi alla propagazione del suono e all interazione con gli eventuali ostacoli interposti tra sorgente e ricevitore, l equazione diventa: Lp(r)=Lw-20log( r )-8 Acomb dove Acomb rappresenta la combinazione delle possibili attenuazioni (espresse in decibel) dovute ai vari processi che intervengono nella propagazione. Trattandosi di una superficie non completamente riflettente, oltre che alla presenza di vegetazione, è stata utilizzata, per stimare la pressione sonora ad una distanza r, una media tra la propagazione in campo libero e la propagazione su superficie riflettente. Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 20

22 6.1.2 Determinazione della distanza minima Sulla base delle considerazioni effettuate, e con la metodologia di calcolo descritta, si stabilisce che la distanza minima tra le macchine in fase di escavazione ed i recettori considerati, al fine di rendere NON applicabile il criterio differenziale e, di conseguenza, rispettati i limiti di immissione assoluta DIURNI, dovrà essere pari a 100mt. In figura 6.3 è riportata l area di escavazione; la parte con tratteggio rosso è ad una distanza maggiore di 100 mt dai recettori. 6.2 Trasporto Figura 6.3: Area di escavazione Considerando il livello misurato ad una distanza di 20mt pari a circa 60/62dB(A), e considerando il passaggio di circa 10 mezzi giornalieri ed il fatto che il recettore si trovi ad una distanza pari al doppio rispetto a quella utilizzata per le misure, riteniamo comunque rispettati i livelli di immissione assoluta diurni, pari a 65 db(a), senza necessità di esporre metodologie di calcolo. Ricordiamo che per le infrastrutture viarie NON si applica il criterio differenziale. Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 21

23 7. ANALISI DEI RISULTATI E CONCLUSIONI Alla luce dei risultati emersi dalla Valutazione preliminare di impatto acustico riteniamo rispettati i limiti acustici imposti per trasporto del materiale estratto e quelli inerenti l attività di scavo nelle aree distanti almeno 100mt dalle abitazioni, ed evidenziate in rosso in figura 6.3, sia per quanto riguarda il livello assoluto di immissione che quello differenziale. Come anticipato nel Capitolo 6, effettuare un calcolo previsionale per una vasta area di territorio con morfologia non pianeggiante risulta estremamente difficoltoso; prescriviamo pertanto una valutazione più approfondita attraverso una campagna di rilevamenti fonometrici in sito, da effettuare, presso i recettori, quando lo scavo si trova in prossimità della zona blu posta a Nord, sempre in figura 6.3. Consigliamo alla committenza di predisporre una nuova valutazione tramite rilevamenti fonometrici quando lo scavo si trova a non meno di 10/15 mt dalla linea di confine tra la zona evidenziata in rosso e quella in blu. I rilevamenti fonometrici permetteranno di valutare la tipologia d intervento, se ad esempio attivo o passivo, qualora si evidenziassero superamenti normativi. Per quanto riguarda invece la striscia di territorio a Sud, indicata anch essa in blu in figura 6.3, i cui lavori di escavazione sono limitati a pochi giorni, prescriviamo la formazione di un diaframma di terreno da effettuare con la prima terra di scavo, come indicato in figura 7.1. Il diaframma dovrà avere un altezza minima di 3mt Di seguito ricordiamo gli interventi di mitigazione preliminare, che costituiscono le caratteristiche Standard per la scelta delle macchine e la dislocazione in Lay-Out: selezione delle macchine conformi alle norme armonizzate; installazione di silenziatori e marmitte catalitiche sulle macchine eventualmente sprovviste; continua manutenzione dei mezzi e delle attrezzature (Lubrificazione, sostituzione pezzi usurati o inefficienti, controllo e serraggio giunzioni, bilanciatura, verifica allineamenti, verifica tenuta pannelli di chiusura). Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 22

24 Figura 7.1: Diaframma a protezione del recettore R1 Ing. Luca Trabalzini Tecnico Competente in Acustica Ambienta n.74 Provincia di Firenze Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 23

25 Allegati Sorgente Ingegneria Studio Tecnico Associato Pagina 24

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