Metodi innovativi per il controllo e la gestione dei fenomeni franosi
|
|
- Ugo Sasso
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Saie Built Academy: scienze e tecnologie per costruire città e territorio Bologna 22 Ottobre 2014 Metodi innovativi per il controllo e la gestione dei fenomeni franosi Matteo Berti Dipartimento BIGEA - Università di Bologna
2 Contenuti 1. Definizione del problema 2. Il contributo della ricerca scientifica: Soglie pluviometriche - frana di Ronco - frana di Silla Monitoraggio radar da terra 3. Sviluppi futuri - frana di Romanoro - frana di Renzuno - frana di San Leo
3 Lo sforzo della ricerca Articoli scientifici sul tema «frane» pubblicati dal 1994
4 Vent anni e non sentirli
5 Perché è così difficile? Topografia Dislivello (elevazione) Pendenza Forma (curvatura, lunghezza..) Geomorfologia Frane pre-esistenti Attività geomorfologica recente Geologia Tipo di materiale Alterazione Discontinuità Alterazione Proprietà geotecniche Proprietà idrologiche Uso del suolo e fattori antropici Uso del suolo e sua variazione nel tempo Presenza di infrastrutture ed edifici Reti di drenaggio e irrigazione Scavi Idrologia Posizione e forma della falda Componenti idrologiche Rete di drenaggio superficiale Corominas et al. (2013) Clima e sismi Precipitazione Neve e temperatura Sismicità
6 Mitigazione del rischio da frana Mitigare il rischio da frana prima Prevedere dove e quando avverrà un fenomeno franoso durante Controllare in modo più efficace l evoluzione di un fenomeno franoso Carte di suscettività Soglie pluviometriche Monitoraggio satellitare Monitoraggio radar da terra Wireless Sensor Network Tecnologia laser e GPS
7 Soglie pluviometriche Confronto tra 52 soglie pluviometriche pubblicate dal 1980 Soglia pluviometrica «globale» per l Europa centro-meridionale (Guzzetti et al., 2007)
8 Prototipo di sistema di allertamento nazionale (SANF) sanf.irpi.cnr.it Incertezza falsi allarmi 1950 pluviometri dati aggiornati ogni 6 ore previsioni (LAMI) su 3 giorni soglia pluviometrica globale risultati ogni 24 ore comunicati alla Protezione Civile Nazionale Rossi et al. (2012) mancati allarmi
9 Sistema di allertamento di Hong Kong 110 pluviometri previsioni sulle 24 ore soglia pluviometrica locale risultati ogni 24 ore diffusi alla popolazione e ai media Cheung et al. (2006)
10 Incertezza nella definizione della soglia
11 Il caso dell Emilia-Romagna 4141 Frane storiche Anni: Eventi franosi la cui data di attivazione è nota con «precisione» giornaliera 176 Pluviometri Anni: 1931-Presente
12 Incertezza nella definizione della soglia Piogge che hanno dato frane Piogge che NON hanno dato frane Falsi allarmi Mancati allarmi
13 Una possibile soluzione: approccio probabilistico Teorema di Bayes La probabilità di frana è data dal rapporto tra il numero di piogge che hanno dato frane e il numero totale di piogge.
14 Il modello BART (Bayesian Analysis of Rainfall Threshold) pioggia tempo
15 Incertezze legate all uso delle soglie pluviometriche Nell uso operativo delle soglie pluviometriche è necessario considerare che: La stessa pioggia può causare effetti molto diversi nell area di allertamento L evoluzione post-rottura di una frana rimane difficilmente prevedibile
16 La frana di Silla-Montecchi Estensimetri a filo a cavallo della corona di distacco
17 La frana di Ronco-Puzzola
18 Evento meteo di Aprile mm in 9 giorni Intensità media = 10 mm/giorno
19 Aprile 2013: effetti sulla frana di Silla Deformazione senza riattivazione Velocità v=50 mm/giorno
20 Aprile 2013: effetti sulla frana di Silla Deformazione senza riattivazione
21 Aprile 2013: effetti sulla frana di Ronco-Puzzola
22 Frana di Ronco-Puzzola: Gennaio 2013 Sistema di monitoraggio tramite target ottici (Henesis, Parma) Intervallo temporale: Gennaio 2013
23 L evento meteo di Febbraio mm in 15 giorni Intensità media = 14 mm/giorno
24 Febbraio 2014: effetti sulla frana di Silla Riattivazione del corpo di frana Velocità v=225 v=25 mm/giorno v=8 mm/giorno Riattivazione
25 Febbraio 2014: effetti sulla frana di Silla Riattivazione del corpo di frana
26 Febbraio 2014: effetti sulla frana di Silla Riattivazione del corpo di frana
27 Febbraio 2014: effetti sulla frana di Ronco-Puzzola
28 Frana di Ronco-Puzzola: Febbraio 2014
29 Frana di Ronco-Puzzola: Febbraio 2014
30 Radar Interferometrico Terrestre Misura dello spostamento di fase ϕ ϕ=(4π/λ)d ϕ= ϕ DISP + ϕ NOISE + ϕ ATM Caratteristiche Distanza max=4 km Accuratezza<1 mm Operativo giorno/notte Temperatura =-20 /+55 Consumo=100 W Peso=250 kg da
31 Risultati di letteratura Frana di Santa Trada (Del Ventisette et al., 2011) Fronte di cava (Takahashi et al., 2013)
32 Il caso dell Emilia-Romagna Condizioni sfavorevoli Versanti vegetati, pochi affioramenti Aree riflettive a cluster Movimenti molto lenti (mm/anno) Tutti i punti Punti coerenti
33 Esempio 1: la frana di Romanoro (Frassinoro, MO) argille scagliose colata in terra ultima riattivazione: Gennaio 2010 GB-INSAR survey: Aprile 2010
34 Esempio 1: la frana di Romanoro (Frassinoro, MO) Spostamento (mm)
35 24 mm in 15 mesi Esempio 2: la frana di Renzuno (Casola Valsenio, RA)
36 Esempio 2: la frana di Renzuno (Casola Valsenio, RA) Frana di Roncosole Marnoso-Arenacea scorrimento traslativo in roccia attivazione parziale: Marzo 2010 GB-INSAR survey: 7-21 Maggio 2010
37 Esempio 2: la frana di Renzuno (Casola Valsenio, RA) Radar Punti riflettenti Corona di distacco
38 Esempio 2: la frana di Renzuno (Casola Valsenio, RA) Serie temporale di due punti significativi assenza di movimenti rilevanti versante tornato all equilibrio comportamento «impulsivo»
39 Esempio 3: la frana di San Leo F.ne di San Marino crollo in roccia innesco: 27 Febbraio 2014 volume mc GB-INSAR: Marzo presente
40 Esempio 3: la frana di San Leo Spostamenti radar misurati al 7 Marzo 2014 al 21 Ottobre 2014, proiettati sul modello 3D della scarpata
41 Sviluppi futuri Monitoraggio satellitare Reti di sensori Mobile monitoring Migliore capacità di controllo dei fenomeni franosi Maggiore afflusso di dati dall ambiente
42 Prepariamoci Una bella sfida: Omogenizzazione dei dati Interpretazione dei dati Condivisione dei dati con strutture operative (STB, unioni di comuni..) Identificazione di dati anomali/guasti? Supporto alla definizione degli scenari di evento Comunicazione al pubblico
43 Le prime esperienze internazionali Organizzazione Rischio alluvioni: 12 idrologi Rischio frane: 10 idrologi/geologi/idrogeologi Rischio valanghe: 20 esperti neve Misure in tempo reale: pioggia, neve, livello fiumi, livello di falda Previsioni piene: modello numerico Previsioni frane: soglie pluviometriche Finalità 1) Allertare le autorità locali 2) Fornire dati in tempo reale sull andamento dei fenomeni 3) Aumentare la consapevolezza del rischio Norwegian Water Resources and Energy Directorate Warning systems for flood and landslide
44 Conclusioni Le frane sono fenomeni naturali complessi, ancora largamente imprevedibili Negli ultimi decenni, la nostra capacità di capire questi fenomeni e di osservarli è molto migliorata I recenti sviluppi in campo tecnologico hanno reso disponibili nuovi strumenti e nuovi apparati di comunicazione utili per il controllo dei fenomeni franosi Gli enti preposti alla sicurezza del territorio devono cogliere questa sfida e preparsi a gestire il rischio idrogeologico con strumenti nuovi
Il monitoraggio ambientale come supporto al controllo del territorio. Francesco Antolini Emanuele Tavelli
Il monitoraggio ambientale come supporto al controllo del territorio Francesco Antolini Emanuele Tavelli Geosciences and Information Technologies GIT 2015 - San Leo (RN), 17 Giugno 2015 Winet Srl Vu Pham
DettagliAttenzione. Allerta. Allarme. da adottare nel monitoraggio del movimento di versante per il
Individuazione delle soglie di Attenzione Allerta Allarme da adottare nel monitoraggio del movimento di versante per il Piano di Protezione Civile di S. Maria Maddalena di Ripoli in comune di San Benedetto
DettagliGemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1
Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Fase 2.1.1 Trasferimento delle esperienze maturate dalla Regione Marche in materia
DettagliL UTILIZZO DELL INTERFEROMETRIA SATELLITARE PER LO STUDIO E IL MONITORAGGIO DEL TERRITORIO
L UTILIZZO DELL INTERFEROMETRIA SATELLITARE PER LO STUDIO E IL MONITORAGGIO DEL TERRITORIO Dott. Geol. Marco Paganone Regione Autonoma Valle d Aosta Torino, 25 maggio 2011 Anno 2007: Acquisto dati radar
DettagliIL CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
IL CENTRO FUNZIONALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PREVISIONE Attività diretta allo studio ed alla determinazione dei fenomeni calamitosi, alla identificazione dei rischi, ed alla individuazione delle zone
DettagliIL MONITORAGGIO DEI FENOMENI FRANOSI IN TICINO. SUPSI Istituto Scienze della Terra Christian Ambrosi
IL MONITORAGGIO DEI FENOMENI FRANOSI IN TICINO SUPSI Istituto Scienze della Terra Christian Ambrosi IST: Settori di attività Institute of Earth Sciences Continuing education Engineering geology Geomatic
DettagliALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.
ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite
DettagliSecondo ciclo di incontri di consultazione pubblica Focal Point: Venezia Bacino di riferimento: Bacino Scolante della Laguna di Venezia
Secondo ciclo di incontri di consultazione pubblica Focal Point: Venezia Bacino di riferimento: Bacino Scolante della Laguna di Venezia Le azioni previsionali e di monitoraggio della Protezione Civile
DettagliHaiti: l IREA-CNR ottiene una particolare misura degli spostamenti co-sismici utilizzando immagini COSMO ad alta risoluzione
Haiti: l IREA-CNR ottiene una particolare misura degli spostamenti co-sismici utilizzando immagini COSMO ad alta risoluzione A seguito del violento terremoto che ha colpito l isola di Haiti il 12 Gennaio
DettagliLa cartografia dei disses. della Regione Toscana. Guido Lavorini Responsabile P.O. Geologia, Pedologia e BD Geotematiche
La cartografia dei disses. della Regione Toscana Guido Lavorini Responsabile P.O. Geologia, Pedologia e BD Geotematiche La Toscana dallo spazio Monitoraggio satellitare di frane e subsidenza Firenze 17/05/2013
DettagliSTRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO. ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi
5 maggio 2005 - Corso di Laboratorio Monitoraggio Frane STRUMENTAZIONE GEOTECNICA DI MONITORAGGIO ovvero Strumentazione geotecnica tradizionale utilizzata per il monitoraggio dei movimenti franosi FINALITA
DettagliANALISI DEL DISSESTO IN TOSCANA ED APPLICAZIONE DEL LASER SCANNER IN AREE SOGGETTE A FENOMENI DI CROLLO
ANALISI DEL DISSESTO IN TOSCANA ED APPLICAZIONE DEL LASER SCANNER IN AREE SOGGETTE A FENOMENI DI CROLLO Domenico Morini Dirigente Servizio Geologico Regione Toscana Stefano Romanelli La.m.m.a. Regione
DettagliI programmi di attività della Regione del Veneto finalizzati alla previsione dei fenomeni geomorfologici ed idraulici
I programmi di attività della Regione del Veneto finalizzati alla previsione dei fenomeni geomorfologici ed idraulici Relatore: Ing. MARIANO CARRARO Segretario Regionale per l Ambiente del Veneto Intervento
DettagliLE PAROLE DEL PIANO ALLUVIONI: UN GLOSSARIO PER CAPIRSI
LE PAROLE DEL PIANO ALLUVIONI: UN GLOSSARIO PER CAPIRSI Ing. Irma Bonetto, Geol. Fabio Giuriato, Dott. Matteo Bisaglia Livenza, Piave, Brenta- Bacchiglione Ing. Nicola Gaspardo Regione del Veneto Alluvione
DettagliIL DISSESTO IDROGEOLOGICO nuove scelte per la difesa del nostro Appennino
Comitato alluvione 11 Giugno 2011 onlus Il dissesto nell Appennino di Parma programmiamo la prevenzione Fornovo, Biblioteca Comunale, 20 Maggio 2014 IL DISSESTO IDROGEOLOGICO nuove scelte per la difesa
DettagliPERCORSO COMPOSITIVO 1. La forza distruttrice della natura.
8. CALAMITÀ NATURALI L Italia è un paese geologicamente instabile e, come tale, è sottoposto a numerosi fattori di rischio, tra cui fenomeni sismici, vulcanici e alluvionali. A ciò si aggiunge l intervento
DettagliIL DISSESTO IDROGEOLOGICO CAUSE, EFFETTI E INTERVENTI A DIFESA DEL SUOLO
IL DISSESTO IDROGEOLOGICO CAUSE, EFFETTI E INTERVENTI A DIFESA DEL SUOLO Marcello Benedini Giuseppe Gisotti Indice pag. 11 Introduzione Scopi e necessità della protezione idrogeologica 17 l. Parte prima.
DettagliRaven-Eye Misuratore di portata non a contatto per canali a pelo libero
Raven-Eye Misuratore di portata non a contatto per canali a pelo libero DESCRIZIONE RAVEN EYE è un sensore di portata combinato radar/ultrasuoni, o radar/radar non a contatto con il fluido da misurare,
DettagliIl controllo sismico della regione FVG nel contesto del monitoraggio nazionale
Il controllo sismico della regione FVG nel contesto del monitoraggio nazionale Paolo Comelli OGS - Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale 6 MAGGIO 1976-2011 convegno per il 35 anniversario
DettagliVICENZA. Altissimo. Frana in più comuni. ex Cod. PAI. Nome. Autorità di bacino nazionale del Fiume Adige -Aree in dissesto da versante- VARIANTE
- 572 - Nome Cod. IFFI ex Cod. PAI P1 P2 P3 P4 Frana in più comuni VICENZA Altissimo Toldo 240149200 Nuova Autorità di bacino nazionale del Fiume Adige -Aree in dissesto da versante- VARIANTE - 573 - -
DettagliNivologia e Valanghe
Nivologia e Valanghe C.A.I. Nembro - Scuola di Scialpinismo Perché una lezione sulle valanghe? Il 90% delle Valanghe che coinvolgono Alpinisti e Scialpinisti non sono imputabili a distacchi naturali! Gli
DettagliIl rischio vulcanico
Il rischio vulcanico Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Sesta parte Prof. Rolando Neri 2 Alcuni eventi pericolosi nell attività di un vulcano. (Rielaborato da Press e Siever). Il loro verificarsi può provocare
DettagliIl Sistema Galileo, un opportunità per le PMI piemontesi
Il Sistema Galileo, un opportunità per le PMI piemontesi L esperienza di SEPA per lo sviluppo di tecnologie legate a GPS/EGNOS e Galileo 26 Settembre 2005 26/09/2005 Presentazione della società SEPA ha
DettagliINTRODUZIONE AL PROBLEMA DELLA FRANOSITA DEI VERSANTI
Seminario: Il dissesto idrogeologico: dalla conoscenza del territorio alla sua protezione Milano, 20 maggio 2015 INTRODUZIONE AL PROBLEMA DELLA FRANOSITA DEI VERSANTI Dott. Geol. Dario Fossati Regione
DettagliPROGETTO ESECUTIVO PER IL CONSOLIDAMENTO DEGLI ADDOSSATI DELL ALA SUD DEL CIMITERO DELLA VILLETTA MONITORAGGIO STRUTTURALE
COMUNE DI PARMA SETTORE SERVIZIO MANUTENZIONE E PATRIMONIO PROGETTO ESECUTIVO PER IL CONSOLIDAMENTO DEGLI ADDOSSATI DELL ALA SUD DEL CIMITERO DELLA VILLETTA MONITORAGGIO STRUTTURALE - Parma 1 marzo 2007
DettagliIl clima che cambia: evidenze storiche e scenari di evoluzione futura
Il clima che cambia: evidenze storiche e scenari di evoluzione futura Prof. Stefano Tibaldi UniBo e ARPA Emilia-Romagna Romagna Acque - Società delle Fonti S.p.A. Prospettive nella gestione della risorsa
DettagliCORSO DI FORMAZIONE Dall ottico al radar. Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo
Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo Fornitura di Dati, Sistemi e Servizi per la Realizzazione del Sistema Informativo del Piano Straordinario
DettagliCarta M_02 Carta Geomorfologica
Carta M_02 Carta Geomorfologica La Carta Geomorfologica è senz altro quella che ha comportato il maggiore sforzo di documentazione e di armonizzazione. Lo scopo della carta è quello di illustrare la dinamica
DettagliRealizzazione di una autorimessa interrata in piazza Meda. Milano.
Realizzazione di una autorimessa interrata in piazza Meda. Milano. SISTEMA DI MONITORAGGIO DEGLI EDIFICI ADIACENTI GLI SCAVI CON ELETTROLIVELLE DI PRECISIONE Novembre 2008 Luglio 2009 ADVANCED G EOTECHNICAL
DettagliSistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile
Sistema di allertamento regionale ai fini di protezione civile Paolo Covelli www.regione.toscana.it/protezionecivile paolo.covelli@regione.toscana.it 055 4385511 Inquadramento generale PREVISIONE Valutazione
DettagliSLAM: UN PROGETTO PER LA MAPPATURA E IL MONITORAGGIO DELLE FRANE
ORDINE REGIONALE DEI GEOLOGI PUGLIA SLAM: UN PROGETTO PER LA MAPPATURA E IL MONITORAGGIO DELLE FRANE Antonio Buonavoglia & Vincenzo Barbieri Planetek Italia s.r.l. n 2/2004 pagg. 32-36 PREMESSA Il progetto
DettagliREPORT FINALE. Analisi CRInSAR. Monitoraggio spostamenti mediante riflettori artificiali. Marco Bianchi & Andrea Tamburini (TRE S.r.l.
REPORT FINALE Analisi CRInSAR Monitoraggio spostamenti mediante riflettori artificiali Marco Bianchi & Andrea Tamburini (TRE S.r.l., Milano) Satelliti radar Interferometria satellitare: principio di funzionamento
DettagliScheda per la valutazione qualitativa dei possibili effetti locali nei siti di ubicazione di edifici strategici e monumentali
INGV - Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti Dipartimento di Ingegneria Strutturale Politecnico di Milano Scheda per la valutazione qualitativa dei possibili effetti locali nei siti di ubicazione
DettagliComponent 7 - Azione 7.1.1 Recupero dati di base per lo studio
Component 7 - Azione 7.1.1 Recupero dati di base per lo studio Azione di sistema G Regione Sardegna DG Urbanistica Inquadramento dei prodotti realizzati nell attività 7.1.1 Secondo quanto riportato nella
DettagliCURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE - L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. - Esplora i
DettagliSviluppo di un sistema di supporto decisionale applicato ad un contesto idraulico territoriale di estrema complessità.
Sviluppo di un sistema di supporto decisionale applicato ad un contesto idraulico territoriale di estrema complessità. Marco Volpin Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara Torino, 9-10 Ottobre 2013 Consorzio
DettagliPrevenzione Formazione ed Informazione
Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il
DettagliPLUDIX Pluviometro - disdrometro
PLUDIX Pluviometro - disdrometro PLUDIX è realizzato da: PLUDIX PLUDIX è un apparecchiatura multifunzione per il rilievo e la caratterizzazione di precipitazioni atmosferiche al livello del suolo con elevata
Dettagliun insieme di discipline che consentono di conoscere Terra e formano la figura professionale del geologo
SCIENZE GEOLOGICHE 13-1414 Febbraio 2014 Legnaro-Agripolis SCIENZE GEOLOGICHE LAUREA DI 1 LIVELLO LAUREA MAGISTRALE Geologia e Geologia Tecnica (2 anni) DOTTORATO DI RICERCA Scienze della Terra (3 anni)
DettagliCURRICOLO DI SCIENZE della scuola primaria
CURRICOLO DI SCIENZE della scuola primaria CURRICOLO DI SCIENZE al termine della classe prima della scuola primaria...2 CURRICOLO DI SCIENZE al termine della classe seconda della scuola primaria...3 CURRICOLO
DettagliCREDITI VALIDATI DALLA COMMISSIONE NAZIONALE APC IN EMILIA-ROMAGNA 2014-2016
VALIDATI DALLA COMMISSIONE NAZIONALE APC IN EMILIA-ROMAGNA 2014-2016 Consulta di Parma: A scuola di prevenzione terremoti: come affrontarli Parma, 1 maggio 2015 Consulta di Ferrara: La conoscenza e la
DettagliHELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ
HELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ Il servizio meteo invernale rappresenta la soluzione più efficace per la gestione delle criticità che colpiscono la viabilità durante questa
DettagliSistema Informativo Geografico:
Sistemi Informativi Geografici Sistema Informativo Geografico: È un sistema informativo che tratta informazioni spaziali georeferenziate, ne consente la gestione e l'analisi. Informazioni spaziali: dati
DettagliMisurare le deformazioni del suolo con i radar (SAR) satellitari
Arpa Emilia-Romagna Bologna 3 Dicembre 2007 Misurare le deformazioni del suolo con i radar (SAR) satellitari Claudio Prati - Politecnico di Milano e.mail prati@elet.polimi.it 1 C. Prati Misurare le deformazioni
DettagliConsiglio Nazionale delle Ricerche. Report di approfondimento relativo all attuale stato di attività del fenomeno franoso di Montaguto febbraio 2011
Consiglio Nazionale delle Ricerche ISTITUTO DI RICERCA PER LA PROTEZIONE IDROGEOLOGICA CENTRO DI COMPETENZA DEL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Report di approfondimento
DettagliWorkshop "VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO MONTANO ED APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI"
Workshop "VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO MONTANO ED APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI" Ing. Giorgio Cesari Autorità di bacino del Fiume Tevere Distretto Idrografico dell Appennino Centrale
DettagliPercezione e consenso nella mitigazione del rischio idrogeologico. Uno studio preliminare nel comune di Sarno
Percezione e consenso nella mitigazione del rischio idrogeologico. Uno studio preliminare nel comune di Sarno Francesco Vaccarone Sarno Fiume di Fango Mariolina Papa, Michele Calvello, Maria Nacchia Crescenzo,
DettagliPROVINCIA AUTONOMA TRENTO. Trentino in Rete. Settembre 2014
Trentino in Rete Settembre 2014-1- Gli obiettivi Sviluppo della società dell informazione Le infrastrutture telematiche come elemento fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del territorio provinciale
DettagliLa nuova rete accelerometrica della Svizzera
La nuova rete accelerometrica della Svizzera La rete accelerometrica della Svizzera nel 2019 Blu: prima fase del progetto (2009 2013), 30 stazioni installate. Rosso: seconda fase del progetto (2013 2019),
DettagliSistema Rilevamento Temperatura Sottocassa Treno
Sistema Rilevamento Temperatura Sottocassa Treno 2 Sistema Rilevamento Temperatura Sottocassa Treno Il Sistema Rilevamento Temperatura Sottocassa Treno costituisce un presidio di mitigazione del rischio
DettagliTAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI. Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008
TAVOLA TECNICA SUGLI SCAVI Art. 100 comma 1 del D. Lgs. 81/2008 D. Lgs. 81/2008: Art. 100 Piano di Sicurezza e Coordinamento comma 1: il Piano di Sicurezza e Coordinamento è corredato..da una tavola tecnica
Dettagli510.624. Ordinanza sulla geologia nazionale (OGN) Sezione 1: Disposizioni generali. del 21 maggio 2008 (Stato 1 luglio 2008)
Ordinanza sulla geologia nazionale (OGN) 510.624 del 21 maggio 2008 (Stato 1 luglio 2008) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 5, 6, 9 capoverso 2, 12 capoverso 2, 15 capoverso 3, 19 capoverso
DettagliGESFRA -GESES. Sistema per il monitoraggio remoto di Eventi Franosi ed Esondazioni GESFRA
GESFRA -GESES Sistema per il monitoraggio remoto di Eventi Franosi ed Esondazioni 1 INDICE DOCUMENTO 1. Premesse progettuali del sistema GESFRA 2. Obiettivi già raggiunti del sistema GESFRA 3. 4. Funzionamento
DettagliDifferenti applicazioni, con differenti requisiti di accuratezza: scala globale, regionale e locale della geodinamica,
Il rilievo topografico e geodetico in generale Differenti applicazioni, con differenti requisiti di accuratezza: applicazioni di cartografia a piccola scala; applicazioni di cartografia a grande scala;
DettagliMONITORARE IL TERRITORIO CON SISTEMI RADAR SATELLITARI
MONITORARE IL TERRITORIO CON SISTEMI RADAR SATELLITARI Dalla tecnica PSInSAR al nuovo algoritmo SqueeSAR : Principi, approfondimenti e applicazioni 30 Novembre - 1 Dicembre 2010 Milano Il corso è accreditato
DettagliScienze integrate>scienze della terra
UdA n. 1 Titolo: Universo Acquisire e decodificare concetto di complessità e di evoluzione del sistema Universo Origine ed evoluzione dell Universo I corpi celesti Il sole e il sistema solare Leggi di
DettagliD 2 y:\cartella condivisa\seui piano protezione civile\14_seupec_d2_-_rel_tec_idro e idrogeo ed ev_eccez.docm \\save.13
COMUNE DI SEUI PROVINCIA DELL OGLIASTRA PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE R EGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE "Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare
DettagliMODENA E IL SUO CLIMA
Comune di Modena - SERVIZIO STATISTICA: note divulgative Pagina 1 di 2 MODENA E IL SUO CLIMA Modena, pur non essendo estranea al fenomeno del riscaldamento generalizzato, continua ad essere caratterizzata
DettagliPIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA
Assessorato all Agricoltura e alle Attività Produttive PIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA IL FATTORE ACQUA è per l agricoltura un fattore determinante
DettagliRicerca di outlier. Ricerca di Anomalie/Outlier
Ricerca di outlier Prof. Matteo Golfarelli Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Ricerca di Anomalie/Outlier Cosa sono gli outlier? L insieme di dati che sono considerevolmente differenti dalla
DettagliGoverno del Territorio:
Governo del Territorio: PRS e DPEFR le risoluzione linee delle di azione criticità della nuova legge regionale per il Lo governo sviluppo del della territorio nuova attraverso legge il regionale coinvolgimento
DettagliConvegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00
Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura Via della Madonna dei Monti, 40 Convegno Aree industriali e politiche di Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione
DettagliMicrozonazione sismica e forti stratificazioni antropiche
Microzonazione sismica e forti stratificazioni antropiche Seismic microzonation and thick anthropic cover M. Moscatelli (CNR IGAG) in collaborazione con A. Pagliaroli (CNR IGAG) e G. Raspa (SAPIENZA Univ.
DettagliOSSERVAZIONE DELLA TERRA
OSSERVAZIONE DELLA TERRA Gestione del Territorio Monitoraggio Ambientale Prevenzione Rischi Naturali Le caratteristiche di unicità della Telespazio Telespazio ha sviluppato Servizi Applicativi che rispondono
DettagliAnalysis of temperature time series from thermal IR continuous monitoring network (TIIMNet) at Campi Flegrei Caldera in the period 2004-2011
30 convegno Analysis of temperature time series from thermal IR continuous monitoring network (TIIMNet) at Campi Flegrei Caldera in the period 2004-2011 F. Sansivero, G. Vilardo, P. De Martino, G. Chiodini
DettagliMonitoraggio Geologico e Meteo - Pluviometrico
Monitoraggio Geologico e Meteo - Pluviometrico Gregorio Mannucci & Luca Dei Cas ARPA Lombardia Settore Suolo, Risorse Idriche e Meteoclimatologia U.O. Suolo e Servizio Geologico Barzio- 23 settembre 2010
DettagliAPPLICAZIONI GEODETICHE ALLO STUDIO DELL IDROGEOLOGIA DEL CANSIGLIO
APPLICAZIONI GEODETICHE ALLO STUDIO DELL IDROGEOLOGIA DEL CANSIGLIO B. GRILLO 1, C. BRAITENBERG 1, R. DEVOTI 2, D. ZULIANI 3, P. FABRIS 3, I. NAGY 1 1 Dipartimento di Geoscienze - Università degli Studi
DettagliSistema di monitoraggio radar della frana di Montaguto (AV) Bollettino del 1 Maggio 2010 (Centro di Competenza UNIFI-DST, LiSALab)
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA CENTRO DI COMPETENZA DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Sistema di monitoraggio radar della frana di Montaguto (AV)
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante
DettagliINQUADRAMENTO GENERALE
ANALISI DEL DISSESTO IN ALTO ADIGE SÜDTIROL E GESTIONE DELLA RETE STRADALE CLAUDIA STRADA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Il Progetto IFFI Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia: metodologia e risultati
DettagliAmministrazione e cittadini: i social media in protezione civile
Settimana della protezione civile e della prevenzione dei rischi CONVEGNO RUOLO E FUNZIONI DEL SINDACO NEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE Bologna, 13 giugno 2014 Amministrazione e cittadini: i social media
DettagliSistemi video per il monitoraggio
Sistemi video per il monitoraggio Convegno "la qualità dell'assistenza nelle RSA" Fondazione Don Carlo Gnocchi, 19 Aprile 2011, Milano ACUBE PROJECT F. Tobia, O. Lanz Fondazione Bruno Kessler Tecnologie
DettagliMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti PROVVEDITORATO INTERREGIONALE PER LE OPERE PUBBLICHE EMILIA ROMAGNA - MARCHE - SEDE COORDINATA DI ANCONA - UFFICIO 7 TECNICO OO.MM. CAPITOLATO TECNICO LOTTO
DettagliLinee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA
ORDINE DEI GEOLOGI DEL VENETO Venezi a Mestre, 01 febbraio 2014 Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA Valentina Bassan
DettagliAggiornamento tecnologico. delle Centrali di Rete. (SCN-Plus)
Aggiornamento tecnologico delle Centrali di Rete (SCN-Plus) 1 Stato dell arte ed ampliamenti previsti L attuale stato di realizzazione di R3 vede una rete con copertura a livello regionale costituita da:
DettagliArpa Piemonte Secondo Barbero
WORKSHOP NAZIONALE SULL IDROLOGIA OPERATIVA BILANCIO IDROLOGICO E IDRICO ROMA, 9 DICEMBRE 2015 I Servizi: Problematiche del bilancio idrico in ambiente alpino Arpa Piemonte Secondo Barbero Argomenti: -
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliRapporto di sintesi sul dissesto idrogeologico in Italia 2014. Rapporto. Alessandro Trigila, Carla Iadanza Revisione Data revisione Archivio.
Titolo Rapporto di sintesi sul dissesto idrogeologico in Italia 2014 Tipo Rapporto Dipartimento Difesa del Suolo/ Servizio geologico d Italia Servizio Istruttorie, Piani di Bacino e Raccolta Dati Redatto
DettagliPREMIAGRID: Previsioni meteorologiche probabilistiche in ambiente GRID.
PREMIAGRID: Previsioni meteorologiche probabilistiche in ambiente GRID. Gruppo di lavoro: In attività finanziate dal progetto M. Marrocu, G. Pusceddu, Linea Ambiente CRS4 In attività non finanziate dal
DettagliPiano Stralcio per l Assetto Idrogeologico
AUTORITA' di BACINO del RENO Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico art.1 c. 1 L. 3.08.98 n.267 e s. m. i. I RISCHIO DA FRANA E ASSETTO DEI VERSANTI Zonizzazione Aree a Rischio SCHEDA N. 62 Località:
DettagliIl Master in Didattica delle Scienze per Insegnanti di Scuola Primaria dell Università di Torino
La qualità nell'insegnamento delle scienze Convegno conclusivo del Master sulla Didattica delle scienze Università degli Studi di Milano-Bicocca, 9-10 novembre 2009 Il Master in Didattica delle Scienze
DettagliCalamità naturali: il 72% dei residenti in zone a rischio è disposto a sottoscrivere un assicurazione per tutelarsi
Nuova indagine CINEAS Calamità naturali: il 72% dei residenti in zone a rischio è disposto a sottoscrivere un assicurazione per tutelarsi Il 73% degli intervistati ha vissuto una o più volte catastrofi
DettagliLA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA
LA PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA Rischi naturali Idraulico-idrogeologico Sismico Vulcanico Incendi boschivi e d interfaccia Maremoto Rischi antropici tecnologico trasporti chimico-industriale CNR- IRPI CNR-IRPI
DettagliDati utili. Corso di TOPOGRAFIA
Dati utili Corso di Laurea in Ingegneria Civile, dell Ambiente e del Territorio Facoltà di Ingegneria Corso di TOPOGRAFIA Docente: E-mail: Andrea PIEMONTE andrea.piemonte @ dic.unipi.it Sito WEB: http:
DettagliAree monitorate in provincia di Sondrio: il nuovo sistema di gestione dei dati in tempo reale
Il monitoraggio dei fenomeni franosi Sala Convegni della Comunità Montana della Valsassina Barzio 29 maggio 2009 Aree monitorate in provincia di Sondrio: il nuovo sistema di gestione dei dati in tempo
DettagliIndice. Premessa 11. 1.10.2 Permeabilità 37. 1.10.3 Trasmissività 40 1.11 La circolazione idrica nelle rocce 46 1.11.1 Gli acquiferi 48.
Indice Indice Indice Premessa 11 1 Le acque sotterranee 13 1.1 Principali caratteristiche delle acque sotterranee 13 1.2 La circolazione idrica nelle terre sciolte 14 1.2.1 Gli acquiferi 14 1.2.2 Classificazione
DettagliVALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Nelle tavole seguenti si esaminano rispettivamente i valori storico-culturali e il patrimonio storico architettonico con la viabilità storica; in questo caso non si rilevano situazioni di particolare interesse.
DettagliE FENOMENI FRANOSI: UTILIZZO INTEGRATO DI TECNICHE A SCANSIONE LASER E POSIZIONAMENTO GEODETICO
IRPI Consiglio Nazionale delle Ricerche ISTITUTO DI RICERCA PER LA PROTEZIONE IDROGEOLOGICA GRUPPO DI GEOMONITORAGGIO - TORINO IL MONITORAGGIO DI CORSI D ACQUA E FENOMENI FRANOSI: UTILIZZO INTEGRATO DI
DettagliQuadri fessurativi in situazioni particolari
Seminario di Aggiornamento Professionale DIAGNOSI E MONITORAGGIO DEI DISSESTI DEGLI EDIFICI Matera 3 ottobre 2009 Quadri fessurativi in situazioni particolari Prof. Ing. Geol. Vincenzo Simeone Professore
DettagliScuola Alpinismo "Cosimo Zappelli" CAI Viareggio NOZIONI DI ORIENTAMENTO
Scuola Alpinismo "Cosimo Zappelli" CAI Viareggio NOZIONI DI ORIENTAMENTO Viareggio 02/05/2013 Introduzione Cos è l orientamento? L'orientamento è l'insieme delle tecniche che permettono di riconoscere
DettagliLo studio geografico. Finalità, metodi, strumenti
Dipartimento Interateneo Territorio AIIG- Sezione Piemonte cristiano.giorda@unito.it Lo studio geografico Finalità, metodi, strumenti Finalità Che cos è la geografia? Che fini ha lo studio geografico?
DettagliLEPRE EZIO Agenzia servizi tecnicommerciali
LPR ZIO genzia servizi tecnicommerciali Via S. Sebastiano, 30 Cellulare +39 3486033543 00032 Carpineto Romano (Roma) mail ezio.lepre@libero.it Monitoraggio del clima e del microclima in agricoltura Una
DettagliSISTEMA DI ALLERTAMENTO REGIONALE
SISTEMA DI ALLERTAMENTO REGIONALE ESTRATTO DELLA DIRETTIVA REGIONALE Per il testo integrale consulta la seguente pagina web http://www.cfcalabria.it/dativari/pdf/direttiva_allertamento%5b1%5d.pdf IL SISTEMA
DettagliLA PIANIFICAZIONE E LA GESTIONE DEL TERRITORIO PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO E GEOLOGICO
9 maggio 2015 - Teatro Martinetti Castellamonte (TO) LA PIANIFICAZIONE E LA GESTIONE DEL TERRITORIO PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO E GEOLOGICO Le misure di PROTEZIONE CIVILE: La Protezione Civile
DettagliTRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.
TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti
DettagliMODELLISTICA NUMERICA APPLICATA ALLA GESTIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO
MODELLISTICA NUMERICA APPLICATA ALLA GESTIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO Laura Calcagni, Mauro Nalesso SEMINARI H2.0: ACQUA IN RETE A ROMA3 FACOLTA DI INGEGNERIA DI ROMA3, 25/03/2013 IDRAN 2012. All rights
DettagliLe conclusioni. Annamaria de Martino
Corso Formazione La vulnerabilità della salute ai determinanti ambientali e climatici: rischi sanitari emergenti e strategie di adattamento CNEPS-ISS Ministero della Salute Roma 17-18 giugno2014 Le conclusioni
Dettagliqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd
qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd Scuola dell Infanzia qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd GEOGRAFIA qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd Istituto Comprensivo Castell Arquato qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd
DettagliB. INDIVIDUAZIONE DEGLI SCENARI DI RISCHIO
B. INDIVIDUAZIONE DEGLI SCENARI DI RISCHIO Descrizione I rischi sono noti e quantificabili quando ci sono dei sistemi di monitoraggio presenti nel territorio che consentano di attivare la risposta locale
DettagliLa geologia del Trentino: lo studio del territorio fra esplorazione e nuove tecnologie. Modulo 1: cartografia e geomorfologia Parte II
Trento, 1 ottobre 2009 La geologia del Trentino: lo studio del territorio fra esplorazione e nuove tecnologie Modulo 1: cartografia e geomorfologia Parte II Dott. Paolo Ferretti Le carte geologiche La
Dettagli