Software di Diagnosi e Certificazione Energetica degli Edifici su piattaforma XClima MANUALE TECNICO

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1 Software di Diagnosi e Certificazione Energetica degli Edifici su piattaforma XClima MANUALE TECNICO

2 Copyright 2009 ITC-CNR Alcuni Diritti Riservati uest opera è rilasciata ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale - Non Opere Derivate 2.5 Italia (

3 Premessa Tipo di valutazione...5 PARTE I: DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI ENERGIA TERMICA DELL EDIFICIO PER LA CLIMATIZZAZIONE ESTIVA ED INVERNALE Fabbisogno di energia netta Dati di ingresso per i calcoli Tipologia e origine dei dati di ingresso...7 Dati relativi alle caratteristiche tipologiche dell edificio Volume netto dell ambiente climatizzato Dati relativi alle caratteristiche termiche e costruttive dell edificio Dati climatici Dati relativi alle modalità di occupazione e di utilizzo dell edificio Calcolo delle dispersioni termiche per trasmissione Calcolo della trasmittanza termica degli elementi opachi Calcolo della trasmittanza termica degli elementi trasparenti Calcolo del coefficiente di scambio termico H Ponti termici Calcolo della radiazione termica versa il cielo Calcolo delle dispersioni termiche per ventilazione Ventilazione naturale Ventilazione meccanica Calcolo degli apporti interni Calcolo degli apporti solari Fattore solare g gl Fattore telaio Effetto schermature mobili Ombreggiatura Parametri dinamici Fattore di utilizzazione: riscaldamento Fattore di utilizzazione: raffrescamento Calcolo della costante di tempo...18 PARTE II: DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PRIMARIA E DEI RENDIMENTI PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E LA PREPARAZIONE ACUA CALDA PER USI IGIENICO SANITARIA Fabbisogno di energia Primaria Fabbisogno di energia termica ed elettrica per il riscaldamento Perdite del sottosistema di emissione Fabbisogno elettrico sottosistema di emissione Perdite del sottosistema di regolazione dell ambiente Perdite del sottosistema di distribuzione Fabbisogno elettrico del sottosistema di distribuzione Perdite del sottosistema di accumulo Perdite del sottosistema di regolazione climatica Perdite del sottosistema di generazione Metodo semplificato Direttiva 92/42/CE Metodo analitico

4 3.10. Fabbisogno elettrico del sottosistema di generazione Metodo semplificato / Direttiva 42/92/CE Metodo analitico Solare termico Fotovoltaico Fabbisogno di energia per la produzione di acqua calda sanitaria Fabbisogno di energia termica per ACS nelle abitazioni Fabbisogno di energia termica per ACS negli altri edifici Fabbisogno di energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria Fabbisogno di Energia fornita Perdite del sottosistema di erogazione Perdite del sottosistema di distribuzione Perdite della rete di distribuzione (serbatoio-erogazione) Perdite del circuito primario (generatore-serbatoio) Fabbisogno elettrico del sottosistema di distribuzione Perdite del sottosistema di accumulo Perdite totali recuperate Perdite di generazione Fabbisogno elettrico del sottosistema di generazione Emissioni di gas ad effetto serra...47 PARTE III: MODELLO DI ANALISI COSTI-BENEFICI Finalità Diagnosi energetica Diagnosi economica Cos è un analisi costi-benefici Tempo di Ritorno Semplice (SP) L interpretazione dell indice SP Implementazione del modello CBA

5 Premessa Nell ultimo decennio si è assistito ad un cambiamento molto significativo nel settore delle politiche energetiche con particolare riferimento all applicazione di nuovi strumenti normativi e nuove metodologie per l applicazione di misure tecnico-normative finalizzate all uso razionale dell energia e la valutazione delle relative azioni di policy e progetti. L applicazione dei Piani Energetici a livello regionale, provinciale e comunale, l entrata in vigore del Testo Unico per l edilizia, la Direttiva Europea sulla certificazione energetica degli edifici, i decreti legislativi di recepimento 192/05 e 311/06 sull efficienza energetica degli edifici, i decreti attuativi DPR 59/2008 e DM 26/06/2009 Linee Guida Nazionali per la Certificazione Energetica, le leggi regionali approvate od in via di approvazione, la liberalizzazione dei mercati nel settore elettrico e gas naturale ed altro ancora rappresentano alcune innovazioni che stanno indirizzando le Regioni e gli EE.LL. verso l adozione di nuovi strumenti e l approvazione di leggi atte a promuovere nuove politiche territoriali e nuove figure professionali. Dalla metà del 2008 sono state emanate le UNI TS /2 in accordo con le norme elaborate dal CEN nell ambito del mandato M/343 a supporto della Direttiva 2002/91/CE sulle prestazioni energetiche degli edifici. L obiettivo è quello di realizzare un portale web che supporta il motore di calcolo DOCET pro, aggiornato alle UNI TS DOCET pro è uno strumento di simulazione a bilanci mensili finalizzato solo alla certificazione energetica degli edifici e non alla progettazione. La nuova versione è stata completamente revisionata e riscritta con un nuovo linguaggio di programmazione, rispetto alla prima versione DOCET, e, oltre all implementazione delle suddette metodologie, si focalizza sulla ricerca di approcci semplificati per facilitare l inserimento dei dati relativamente ad edifici esistenti, definendo un interfaccia utente direttamente on-line ancora più flessibile, chiara ed intuitiva. Il modello dell edificio è definito dall utente creando diverse superfici disperdenti, opache e trasparenti, orizzontali e verticali, nel grado di dettaglio che si ritiene opportuno, definendo un numero minimo di superfici per quelle che sono le differenze tra le caratteristiche costruttive, fisiche e di esposizione dei singoli elementi. Rispetto alla versione precedente quindi è possibile definire edifici, residenziali e non, con geometrie anche complesse e con pareti o serramenti differenti tra loro. 1. Tipo di valutazione Come definito nella normativa di riferimento UNI TS 11300, la certificazione energetica trova riscontro nella valutazione standard: il calcolo viene effettuato sulla base dei dati relativi all edificio reale, come costrutito; per le modalità di occupazione e di utilizzo dell edificio e dell impianto si assumono valori convenzionali di riferimento. uesta valutazione è eseguita in regime di funzionamento continuo. 5

6 PARTE I: DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI ENERGIA TERMICA DELL EDIFICIO PER LA CLIMATIZZAZIONE ESTIVA ED INVERNALE 2. Fabbisogno di energia netta Il calcolo del bilancio di energia netta viene condotto sulla base della norma UNI TS La procedura di calcolo comprende i seguenti passi: 1. definizione dei confini dell insieme degli ambienti climatizzati e non climatizzati; 2. definizione dei confini delle diverse zone di calcolo; 3. definizione delle condizioni interne di calcolo e dei dati di ingresso relativi al clima esterno; 4. calcolo, per ogni mese e per ogni zona dell edificio, dei fabbisogni netti di energia termica per il riscaldamento ( H,nd ). Il fabbisogno netto di energia, per ogni zona dell edificio e per ogni mese vengono definiti considerando i seguenti fattori: - dispersioni termiche per trasmissione e ventilazione; - apporti di calore gratuiti interni, ovvero l emissione di calore utilizzato da parte delle sorgenti interne di calore; - apporti legati alla radiazione solare; - parametri dinamici; e viene calcolata come (kwh): H,nd H,ls H,gn gn ( + ) η ( ) = η = + [1] C,nd gn C,ls C,ls H,tr H,ve H,gn int sol ( + ) η ( ) = η = + [2] int sol C,gn C,tr C,ve H,nd C,nd H,ls C,ls H,tr C,tr H,ve C,ve gn int sol η H,gn η C,gn è il fabbisogno di energia termica per il riscaldamento, espressa in kwh; è il fabbisogno di energia termica per il raffrescamento, espressa in kwh: è lo scambio termico totale nel caso di riscaldamento, espresso in kwh; è lo scambio termico totale nel caso di raffrescamento, espresso in kwh; è lo scambio termico per trasmissione nel caso di riscaldamento, espresso in kwh; è lo scambio termico per trasmissione nel caso di raffrescamento, espresso in kwh; è lo scambio termico per ventilazione nel caso di riscaldamento, espresso in kwh; è lo scambio termico per ventilazione nel caso di raffrescamento, espresso in kwh; sono gli apporti termici totali, espressi in kwh; sono gli apporti termici interni, espressi in kwh; sono gli apporti termici solari, espressi in kwh; è il fattore di utilizzazione degli apporti termici; è il fattore di utilizzazione delle dispersioni termiche. 6

7 2.1 Dati di ingresso per i calcoli Tipologia e origine dei dati di ingresso I dati, relativi all edificio, richiesti per il calcolo del fabbisogno energetico per il riscaldamento comprendono i dati relativi alle caratteristiche tipologiche e costruttive dell edificio, i dati climatici e i dati relativi alle modalità di occupazione e di utilizzo dell edificio. Tutti i dati relativi alle caratteristiche tipologiche e costruttive dell edificio possono essere ricavati dal progetto termico del complesso edificio impianto. Dati relativi alle caratteristiche tipologiche dell edificio I dati di ingresso relativi alle caratteristiche tipologiche dell edificio comprendono: - volume interno dello spazio riscaldato (V); - superfici di tutti i componenti dell involucro e della struttura edilizia (A); - presenza di ponti termici; - orientamenti di tutti i componenti dell involucro edilizio; - coefficienti di ombreggiatura di tutti i componenti trasparenti dell involucro edilizio (F sh,ob ) Volume netto dell ambiente climatizzato Il calocolo del volume netto viene eseguito secondo la procedura riportata nella norma UNI TS , paragrafo 12.3 Volume netto dell ambiente climatizzato Dati relativi alle caratteristiche termiche e costruttive dell edificio I dati relativi alle caratteristiche termiche e costruttive dell edificio comprendono: - trasmittanze termiche di tutti i componenti dell involucro edilizio (U); - capacità termiche areiche di tutti i componenti della struttura dell edificio (χ); - trasmittanze di energia solare totale di tutti i componenti trasparenti dell involucro edilizio (g); - coefficienti di riduzione dovuti al telaio di tutti i componenti trasparenti dell involucro edilizio (F F ); - coefficienti di trasmissione lineare di tutti i ponti termici (ψ) Dati climatici I dati climatici comprendono: - medie mensili delle temperature esterne (θ e ); - irraggiamento solare totale mensile per ciascun orientamento (I s ). I dati climatici dei capoluoghi di provincia italiani sono ricavati dalla norma UNI Per determinare temperatura ed irraggiamento del comune in cui è ubicato l edificio si procede come segue. La temperatura esterna media mensile del comune, θ e ( C), viene calcolata come: θ e θ er ( z z ) δ = θ [3] er r è il valore medio mensile della temperatura media giornaliera dell aria esterna della località di riferimento, ovvero il capoluogo di provincia più vicino in linea 7

8 d aria e sullo stesso versante geografico di quella considerata (non necessariamente il capolouogo della provincia di appartenenza), espresso in C; z è l altitudine s.l.m. del comune considerato, espressa in m; z r è l altitudine s.l.m. della località di riferimento, espressa in m; δ è il gradiente di temperatura, funzione della zona geografica, espresso in C/m. L irradianza per i comuni è possibile calcolare un irradiazione corretta che tenga conto della diversa localizzazione, rispetto al capoluogo, applicando la seguente formula: dove I I r1 I r2 sol,k φ r1 φ r2 φ r2 r1 = I + ( ϕ ϕ ) [4] r1 I ϕ r2 I ϕ r1 r1 è l irradiazione solare nella prima località di riferimento, più vicina in linea d aria e sullo stesso versante geografico della località considerata; è l irradiazione solare nella seconda località di riferimento, più vicina in linea d aria e sullo stesso versante geografico della località considerata; è la latitudine nella prima località di riferimento; è la latitudine nella seconda località di riferimento; è la latitudine della località considerata. Per le frazioni di mese, i valori di temperatura e di irradianza si ricavano per interpolazione, con riferimento al giorno centrale di ciascuna frazione di mese, attribuendo i valori medi mensili di temeperatura riportati nella norma UNI al quindicesimo giorno di ciascun mese Dati relativi alle modalità di occupazione e di utilizzo dell edificio I dati relativi all utenza comprendono: - temperatura interna (θ i ); - numero di ricambi d aria (n) [si veda paragrafo sulla ventilazione)]; - durata del periodo di riscaldamento (N); - modalità di gestione degli schermi [si veda paragrafo 6.4]; - apporti di calore interni medi ( i ). - In particolare vengono utilizzati i parametri dei Prospetto 1: Prospetto 1 Temperature interne per climatizzazione invernale Destinazione d uso θ inv [ C] E.1 20 E.2 20 E.3 20 E.4 20 E.5 20 E.6 (1) 28 E.6 (2) 18 E.7 20 E

9 Le ore totali di funzionamento dell impianto di climatizzazione si ricavano moltiplicando i valori riportati nel Prospetto 2 per il numero di ore giornaliere di funzionamento: Prospetto 2 Giorni di funzionamento impianto di riscaldamento Zona climatica Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Sett Ott Nov Dic A B C D E F Il regime di funzionamento dell impianto termico è considerato continuo (senza attenuazione o spegnimento) 2.2 Calcolo delle dispersioni termiche per trasmissione Le dispersioni per trasmissione, espresse in kwh, sono date da: H ( θ int,set,h θ e ) t + ( Fr,k Φ r,mn.k ) 1000 t tr,adj k H,tr = [5] H tr,adj è il coefficiente globale di scambio termico per trasmissione della zona considerata, corretto per tener conto della differenza di temperatura interno - esterno, espresso in W/K; θ int,set,h è la temperatura interna di regolazione per il riscaldamento della zona considerata, espressa in C; θ e F r, k è la temperatura media mensile dell ambiente esterno, espressa in C; è il fattore di vista tra il componente edilizio k esimo e la volta celeste; Φ r,mn,k è l extra flusso termico dovuto alla radiazione infrarossa verso la volta celeste dal componente edilizio k esimo, mediato sul tempo, espresso in W; t è la durata del mese considerato espresso in h. Il coefficiente di scambio termico per trasmissione si ricava come (W/K): H = H + H + H + H [6] H D H g H U H A tr,adj D g U A è il coefficiente di scambio termico diretto per trasmissione verso l ambiente esterno, espresso in W/K; è il coefficiente di scambio termico stazionario per trasmissione verso il terreno, espresso in W/K; è il coefficiente di scambio termico per trasmissione attraverso gli ambienti non climatizzati, espresso in W/K; è il coefficiente di scambio termico per trasmissione verso altre zone (interne o meno all edificio) climatizzate a temperatura diversa, espresso in W/K Calcolo della trasmittanza termica degli elementi opachi La trasmittanza termica degli elementi opachi viene calcolata attraverso la norma UNI EN Nel caso in cui non si possa effettuare una determinazione rigorosa di calcolo della trasmittanza termica 9

10 degli elementi tecnici costituenti l edificio, si utilizzano i valori riportati nella norma tecnica UNI/TS : determinazione del fabbisogno di energia termica dell edificio per la climatizzazione estiva ed invernale Appendice A. Gli elementi tecnici sono così suddivisi: - chiusure verticali opache; - chiusure verticali verso ambienti interni; - coperture piane e a falde; - solai sotto ambienti non climatizzati; - solai a terra, su spazi aperti o su ambienti non riscaldati. Nella suddetta appendice sono contenuti anche i valori di trasmittanza termica delle struttura coibentate in funzione della zona climatica e dell anno di costruzione Calcolo della trasmittanza termica degli elementi trasparenti Le tipologie di vetrazioni dei componenti trasparenti previste sono: - vetro singolo; - vetro doppio semplice; - vetro doppio con film basso emissivo; - vetro triplo. Per i valori di trasmittanza termica del vetro, del telaio e del serramento complessivo si fa riferimento alla norma UNI TS , Appendice C Determinazione semplificata della trasmittanza termica dei componenti trasparenti, prospetti C.1-C.2-C.3. La trasmittanza termica dei cassonetti viene valutata secondo quanto riportato nella norma UNI TS , Appendice A Determinazione semplificata della trasmittanza termica dei compoenti opachi in edifici esistenti, prospetto A.2. L effetto dell isolamento notturno, quale quello dovuto alla presenza di una chiusura oscurante, deve essere tenuto in conto mediante la frazione adimensionale della differenza cumulata di temperatura, derivante dal modello orario di utilizzo: U w,corr w shut shut w ( 1 f ) = U f + U [7] + shut U w è la trasmittanza termica della finestra senza oscurante, espressa in W/m 2 K; U w,corr è la trasmittanza termica ridotta della finestra e dell oscurante, espressa in W/m 2 K; U w+shut è la trasmittanza della finestra e della chiusura oscurante, espressa in W/m 2 K; f shut è la frazione adimensionale della differenza cumulata di temperatura, assunta pari a 0,6, nel caso di edifici esistenti. Per i valori di resistenza termica addizionale si fa riferimento alla norma UNI TS , Appendice C Determinazione semplificata della trasmittanza termica dei componenti trasparenti, prospetto C Calcolo del coefficiente di scambio termico H Il coefficiente di scambio termico per trasmissione diretto, H D espresso in W/K, verso l ambiente esterno si ottiene come: 10

11 H = A U A l U C b tr b tr Ponti termici è l area dell elemento, termicamente uniforme, che separa l ambiente climatizzato dall esterno, dal terreno o da altro ambiente non riscaldato, espressa in m 2 ; è la trasmittanza termica corretta dell elemento, termicamente uniforme, che separa l ambiente climatizzato dall esterno, dal terreno o da altro ambiente non riscaldato, espressa in W/m 2 K; è il fattore di correzione dello scambio termico; se l elemento confina con l esterno è pari a 1; se confina con un ambiente non climatizzato o verso il terreno si utilizzano i valori riportati nel prospetti 5 e 6 della UNI TS 11300/1. Le perdite per trasmissione dovute ai ponti termici viene calcolata attraverso la norma UNI EN L effetto dei ponti termici, in assenza di dati progettuali attendibili, viene determinato incrementando il valore del coefficiente di scambio termico dell elemento in cui sono presenti co i coefficneti riportati nel prospetto 4 della UNI TS 11300/ Calcolo della radiazione termica versa il cielo L extra flusso dovuto alla radiazione solare verso il cielo per uno specifico elemento dell edificio, ф r,, è dato da: Φ r R se = R U A h θ [9] se r er è la resistenza termica esterna dell elemento, espressa in m 2 K/W; U è la trasmittanza termica dell elemento, espressa in W/m 2 K; A è l area dell elemento, espressa in m 2 ; h r è il coefficiente di scambio radiativo esterno, espresso in W/m 2 K; θ er è la differenza media tra la temperatura esterna e la temperatura apparente del cielo, espressa in K. La differenza θ er1-12 tra la temperatura esterna e la temperatura apparente del cielo può essere assunta pari a 11 K. Il fattore di forma tra un componente edilizio e la volta celeste vale: ( 1 S) / 2 Fr = Fsh,ob, dif + [10] F sh,ob,dif S è il fattore di riduzione per ombreggiatura relativo alla sola radiazione diffusa, pari a 1 in assenza di ombreggiature da elementi esterni; è il coseno dell angolo di inclinazione del componente sull orizzonte Il coefficiente di scambio radiativo esterno, h r, può essere approssimato come: h r = 5ε [11] [8] 11

12 ε è l emissività per radiazione termica della superficie esterna, pari a 0,9 per i materiali da costruzione; 2.3 Calcolo delle dispersioni termiche per ventilazione Le dispersioni per ventilazione, espresse in kwh, sono date da: H,ve H ve,adj H = ve,adj ( θ θ ) int,set,h 1000 e t è il coefficiente globale di scambio termico per ventilazione della zona considerata, corretto per tenere conto della differenza di temperatura interno esterno, espresso in W/K; θ int,set,h è la temperatura interna di regolazione per il riscaldamento della zona considerata, espressa in C; θ e t è la temperatura media mensile dell ambiente esterno, espressa in C; è la durata del mese considerato, espressa in ore. Il coefficiente di scambio termico per ventilazione si ricava come (W/K): { b } k ve,k q ve,k, mn H = ρ c [13] ve, adj a a ρ a c a è la capacità termica volumica dell aria, pari a 0,333, espressa in Wh/m 3 K; q ve,k,mn è la portata mediata sul tempo del flusso d aria k-esimo, espressa in m 3 /h; b ve,k è il fattore di correzione della temperatura per il flusso k-esimo pari a 1. La portata mediata sul tempo del flusso d aria k-esimo, q ve,k,mn, espressa in m 3 /h, si ricava come: q ve,k,mn q ve,k f ve,t,k = f q [14] ve,t,k ve,k Ventilazione naturale Nel caso di ventilazione naturale: è la portata sul tempo del flusso d aria k-esimo, espressa in m 3 /h; è la frazione di tempo in cui si verifica il flusso d aria k-esimo. - per gli edifici residenziali si assume un numero di ricambi d aria pari a 0,3 vol/h. - Per gli edifici con destinazione d uso non residenziale si procede come indicato di seguito. La portata d aria di rinnovo, espressa in m 3 /h, viene calcolata come: q ve, k [12] = V n [15] V è il volume netto dell ambiente riscaldato considerato, espresso in m 3 ; n è il numero di ricambi d aria previsti in funzione della destinazione d uso, espresso in h -1, e calcolato come: 12

13 * Vop n s A n = [16] V V * op è la portata d aria esterna richiesta nel periodo di occupazione dei locali, espressa in m 3 /h per persona; n s è l indice di affollamento, espresso in m -2 ; A è l area dell edificio, espressa in m 2 ; V è il volume netto dell edificio, espresso in m 3. Per i valori di V* op e n s si fa riferimento alla norma UNI EN Il numero di ricambi d aria 1 per la categoria E.6, piscine, saune e assimilabili, viene calcolata come (h -1 ): * Vop A n = [17] V Ventilazione meccanica Per gli edifici dotati di sistemi di ventilazione meccanica a semplice flusso (aspirazione) il ricambio d aria è fissato pari a (m 3 /h): q ve q ve,des k = q k [18] ve, des è la portata d aria media mensile (m 3 /h); è il coeffciente di contemporaneità di utilizzo delle bocchette aspiranti. In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni più precise, si può assumere k=1 per sistemi a portata fissa, k=0,6 per sistemi a portata variabile. Per gli edifici dotati di sistemi di ventilazione meccanica a doppio flusso il ricambio d aria è: q ve q ve,des k η ve = q k ( 1 η ) [19] ve,des ve è la portata d aria media mensile; è il coeffciente di contemporaneità di utilizzo delle bocchette aspiranti. è il fattore di efficienza dell eventuale recuperatore di calore dell aria (pari a 0 se assente). 2.4 Calcolo degli apporti interni Gli apporti interni, espressi in kwh, si calcolano come: int φ t k int,mn,k = [20] Il valore della portata d aria esterna è 2, m 3 /s, per m 2 cui corrisponde un valore di 9 m 3 /h per m 2 13

14 φ int,mn,k è il flusso termico prodotto dalla k-esima sorgente di calore interna, mediato sul tempo, espresso in W; t è la durata del mese considerato espresso in h. Nella formula precedente non vengono considerati i carichi interni prodotti negli ambienti non riscaldati adiacenti. Le sorgenti di energia termica presenti all'interno di uno spazio chiuso sono in genere dovute a occupanti, acqua sanitaria reflua, apparecchiature elettriche, di illuminazione e di cottura. I valori degli apporti interni sono assunti dalla norma UNI TS , paragrafo Valutazione di progetto o standard, prospetto 8. Negli edifici residenziali il calcolo degli apporti interni varia a seconda che l oggetto dell analisi sia un edificio o un singolo appartamento. Nel caso di un edificio il flusso termico generato da una fonte interna è rappresentato dalla seguente formula (W): φ int A = 5,294 app 2 ( ) A app 2 ( 170m ) 170m 0, N m 170 m 2 ( ) N app m ( 170 m ) app > N 2 N A app( 170m2) è la somma delle aree degli appartamenti con superficie inferiore di 170 m 2 ; N app( 170m2) è il numero di appartamenti con superficie inferiore di 170 m 2 ; N app(>170m2) è il numero di appartamenti con superficie maggiore di 170 m 2 ; Nel caso del singolo appartamento il flusso termico generato da una fonte di calore interna dipende dalle dimensioni dell appartamento (W): se A app 170 m 2 2 φint = 5,294 A app 2 ( ) 0,01557 A 170m app 170m 2 se A pp > 170 m 2 φ int = 450 Nel caso di edifici non residenziali il flusso termico generato da una fonte di calore interna viene calcolato moltiplicando i dati contenuti nel prospetto 13 della norma UNI TS per l area del locale considerato. 2.5 Calcolo degli apporti solari Gli apporti solari, espressi in kwh, si calcolano come: sol { φsol,k } t + { ( 1 b tr,l ) φsol,u,l } t k l = [21] 1000 dove le due sommatorie si riferiscono rispettivamente ai flussi entranti/generati nella zona climatizzata e negli ambienti non climatizzati, e inoltre: φ sol,k è il flusso termico k-esimo di origine solare, mediato sul tempo, espresso in W; b tr,l φ sol,u,l è il fattore di riduzione per l ambiente non climatizzato avente la sorgente di calore interna ; è il flusso termico l-esimo di origine solare nell ambiente non climatizzato adiacente u, mediato sul tempo, espresso in W; 14

15 t è la durata del mese considerato espresso in h. Il flusso termico k-esimo di origine solare, Φ sol,k, si calcola con la seguente formula (W): dove φ = F A I [22] sol,k F sh,ob,k A sol,k I sol, k sh,ob,k sol,k sol,k è il fattore di riduzione per ombreggiatura relativo ad elementi esterni per l area di captazione solare effettiva della superficie k esima; è l area di captazione solare effettiva della superficie k esima con dato orientamento e angolo d inclinazione sul piano orizzontale, espresso in m 2 ; è l irradianza solare media mensile, sulla superficie k esima, con dato orientamento e angolo d inclinazione sul piano orizzontale, espresso in W/m 2. L area di captazione solare effettiva di un componente vetrato dell involucro (ad es. una finestra), A t,sol, è calcolata con la seguente formula (m 2 ): A t,sol F sh,gl g gl F F A w,p è = Fsh,gl g gl ( 1 FF ) A w, p [23] è il fattore di riduzione degli apporti solari relativo all utilizzo di schermature mobili; è la trasmittanza di energia solare della parte trasparente del componente; è la frazione di area relativa al telaio, rapporto tra l area proiettata del telaio e l area proiettata totale del componente finestrato; l area proiettata totale del componente vetrato (l area del vano finestra), espressa in m 2. L area di captazione solare effettiva di una parte opaca dell involucro edilizio, A o,sol, è calcolata con la seguente formula (m 2 ): A o,sol = α R U A [24] sol,c se C α sol,c è il fattore di assorbimento solare del componente opaco ricavato dal Prospetto 3. R se Prospetto 3 Valori di assorbimento della chiusura opaca Tipo di colorazione della parete α Chiaro 0,3 Medio 0,6 Scuro 0,9 è la resistenza termica superficiale esterna del componente opaco, espressa in m 2 K/W; U c è la trasmittanza termica del componente opaco, espressa in W/m 2 K; A è l area effettiva del componente opaco, espressa in m 2. Nel caso di coperture a falde è necessario inserire l angolo di inclinazione delle stesse per poter determinare l area proiettata della copertura; la formula 26 diventa pertanto: A o,sol = α R U A cos β [25] sol,c se C 15

16 β Fattore solare g gl è l inclinazione della copertura, espressa in gradi. Per i valori del fattore solare degli elementi vetrati si fa riferimento alla norma UNI TS , paragrafo Trasmittanza di energia solare globale, prospetto 13. Il fattore solare effettivo del componente vetrato, g gl, si calcola con la seguente equazione: g = 0,9 [26] gl g gl,n Fattore telaio Il fattore di correzione dovuto al telaio (1-F F ) è pari al rapporto tra l'area trasparente e l'area totale dell unità vetrata del serramento. In assenza di dati di progetto attendibili o comunque di informazioni più precise, si può assumere un valore convenzionale del fattore telaio pari a 0,2 (UNI EN ISO ) Effetto schermature mobili L effetto di schermature mobili può essere valutato attraverso i fattori di riduzione, f R, pari al rapporto tra i valori di trasmittanza di energia solare totale della finestra con e senza schermatura (g gl+sh / g gl ). Per i valori di f R si fa riferimento alla norma UNI TS , paragrafo Effetto di schermature mobili, prospetto 14. Nella valutazione di progetto o nella valutazione standard si prende in considerazione solo l effetto delle schermature mobili permanenti, cioè integrate nell involucro edilizio e non liberamente montabili e smontabili dall utente. Il fattore di riduzione degli apporti solari relativo all utilizzo di schermature mobili, F sh,gl, viene ricavato dalla seguente espressione: F g gl sh,gl g gl+sh f sh,with [( 1 f ) g + f g ] sh,with gl gl sh,with gl+ sh = [27] g Il valore di g gl+sh si ottiene come: g è la trasmittanza di energia solare totale della finestra, quando la schermatura solare non è utilizzata; è la trasmittanza di energia solare totale della finestra, quando la schermatura solare è utilizzata; è la frazione di tempo in cui la schermatura solare è utilizzata, pesata sull irraggiamento solare incidente; essa dipende dal profilo dell irradianza solare incidente sulla finestra e quindi dal clima, dalla stagione e dall esposizione. gl+ sh = g gl f R [28] pr i valori del coefficiente fsh,with si fa riferimento alla norma UNI TS , paragrafo Gestione delle schermature mobili, prospetto

17 2.5.4 Ombreggiatura Il fattore di riduzione per ombreggiatura F sh,ob può essere calcolato come prodotto dei fattori di ombreggiatura relativi ad ostruzioni esterne (F hor ), ad aggetti orizzontali (F ov ) e verticali (F fin ): F sh,ob = F F F [29] hor ov fin I valori dei fattori di ombreggiatura dipendono dalla latitudine, dall orientamento dell elemento ombreggiato, dal clima, dal periodo considerato e dalle caratteristiche geometriche degli elementi ombreggianti, queste ultime descritte da un parametro angolare Per i valori dei fattori di riduzione F hor, F ov, F fin si fa riferimento alla norma UNI TS , Appendice D Fattori di ombreggiatura. In particolare l angolo di inclinazione viene calcolato come: F ov p h α = arctg [30] d h F fin p v β = arctg [31] d v F hor p h d h p v d v h = arctg d α ED,adj [32] ED è la profondità dell aggetto orizzontale; è la distanza dell aggetto orizzontale dal centro del componente vetrato; è la profondità dell aggetto verticale; è la distanza dell aggetto verticale dal centro del componente vetrato; h ED,ADJ è l altezza dell edificio adiacente rispetto alla finestra considerata. 2.6 Parametri dinamici Come visto in precedenza il fabbisogno netto di energia termica per il riscaldamento e per il raffrescamento sono date dalla [1] e dalla [2], dove η H,gn e η C,gn sono i fattore di utilizzazione degli apporti termici, introdotto nel bilancio energetico per tener conto del comportamento dinamico dell edificio Fattore di utilizzazione: riscaldamento Il fattore di utilizzazione degli apporti termici per il calcolo del fabbisogno di riscaldamento si calcola come: a H 1 γ H se γ H > 0 e γ H 1 : η H,gn = [33] a H γ se γ H = 1: H,ls H a H η H,gn = [34] a + 1 H gn γ H = [35] 17

18 τ a H = a H,0 + [36] τ H,0 dove τ è la costante di tempo termica della zona termica, espressa in ore, calcolata come rapporto tra la capacità termica interna della zona termica considerata (C m ) e il suo coefficiente globale di scambio termico, corretto per tenere conto della differenza di temperatura interno esterno (UNI EN ISO 13790). Con riferimento al periodo di calcolo mensile si può assumere a H,0 = 1 e τ H,0 = 15 ore Fattore di utilizzazione: raffrescamento Il fattore di utilizzazione dello scambio termico per il calcolo del fabbisogno di raffrescamento si calcola come: H 1 γ C se γ C > 0 e γ C 1 : η C,gn = ( a H + 1) [37] 1 γ se γ C = 1 a C a c η C,gn = [38] 1 a c se γ C < 0 η 1 [39] dove C,gn = gn γ C = [40] C,ls a τ A W C = a C,0 + k [41] τ C,0 A f A W è l area finestrata, espressa in m 2 ; A f è l area di pavimento climatizzata, espressa in m 2. Con riferimento al periodo di calcolo mensile si può assumenre a C,0 = 8,1, τ C,0 = 17h e k = Calcolo della costante di tempo La costante di tempo della zona termica, τ, caratterizza l inerzia termica interna della zona climatizzata sia per il periodo di riscaldamento sia per quello di raffrescamento. È calcolata come: Cm/3600 τ = S dis [42] H m C m capacità termica interna della zona termica, espressa in kj/m 2 K; H m S dis coefficiente di dispersione termica dell edificio, espresso in W/K; superficie disperdente determinata secondo quanto riportata dalla UNI TS 11300/1 e s.m., espressa in m 2. La capacità termica interna della zona termica deve essere calcolata secondo UNI EN Per edifici esistenti i valori della capacità termica sono ricavati dalla norma UNI TS , paragrafo 15.2 Capacità termica, prospetto

19 Il coefficiente di dispersione termica dell edificio si ottiene come segue: m ( H H ) H = + [43] H tr H ve tr ve è il coefficiente globale di scambio termico per trasmissione della zona considerata, corretto per tenere conto della differenza di temperatura interno esterno; è il coefficiente globale di scambio termico per ventilazione della zona considerata, corretto per tenere conto della differenza di temperatura interno esterno. La superficie disperdente è data dalla seguente espressione: S dis = A [44] 19

20 PARTE II: DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PRIMARIA E DEI RENDIMENTI PER LA CLIMATIZZAZIONE INVERNALE E LA PREPARAZIONE ACUA CALDA PER USI IGIENICO SANITARIA 3. Fabbisogno di energia Primaria Il calcolo dell energia primaria viene condotto sulla base della norma UNI TS Ai fini del calcolo, i fabbisogni di energia degli impianti, sotto forma di diversi vettori energetici, vengono convertiti in fabbisogno complessivo di energia primaria. In un determinato intervallo di calcolo, il fabbisogno globale di energia primaria, espresso in kwh, è dato da: H,c,i f p,i + W,c, j f p, j + ( H,aux + W,aux + INT,aux el,exp ) = f [45] p,h,w H,c,i i i è il fabbisogno di energia per riscaldamento ottenuto da ciascun vettore energetico i (combustibili, energia elettrica, ecc.), espresso in kwh; f p,i è il fattore di conversione in energia primaria del vettore energetico i; W,c,j è il fabbisogno di acqua calda sanitaria ottenuto da ciascun vettore energetico j (combustibili, energia elettrica, ecc.), espresso in kwh; f p,j è il fattore di conversione in energia primaria del vettore energetico j; H,aux w,aux è il fabbisogno di energia elettrica per ausiliari degli impianti di riscaldamento, espresso in kwh: H, aux aux, e + aux, d + aux, gn = [46] è il fabbisogno di energia elettrica per gli impianti di produzione di acqua calda sanitaria, espresso in kwh: w, aux aux, w, d + aux, w, gn = [47] INT,aux è il fabbisogno di energia elettrica per ausiliari di eventuali sistemi che utilizzano energie rinnovabili e di cogenerazione per la quota parte relativa al riscaldamento, espresso in kwh; el,exp f p,el è l energia elettrica esportata dal sistema per la quota parte relativa al riscaldamento (da solare fotovoltaico, cogenerazione), espresso in kwh: = + [48] el,exp el,exp,fv el,exp,chp è il fattore di conversione in energia primaria dell energia ausiliaria elettrica. Per i fattori di conversione in energia primaria si assumono i seguenti valori: 1 combustibili fossili (metano, gasolio, carbone, GPL,); 1 fonti rinnovabili (legna, biomasse, RSU). Il fattore di energia primaria per l energia elettrica viene fornito da AEEG Fabbisogno di energia termica ed elettrica per il riscaldamento Ai fini del calcolo, l impianto di riscaldamento è suddiviso nei seguenti sottosistemi: p,el 20

21 - sottosistema di emissione; - sottosistema di regolazione dell emissione di calore in ambiente; - sottosistema di distribuzione; - sottosistema di accumulo; - sottosistema di regolazione climatica; - sottosistema di generazione. Il fabbisogno di energia termica utile per il riscaldamento dell edificio è articolato in: - fabbisogno ideale; - fabbisogno ideale netto, ottenuto sottraendo al fabbisogno ideale le perdite recuperate; - fabbisogno effettivo, che tiene conto delle perdite di emissione e di regolazione, ossia dell energia termica che il sottosistema di distribuzione deve immettere negli ambienti. Il fabbisogno di energia per riscaldamento, espresso in kwh, è dato da: H,c hr rl l,d aux,d d l,s aux,s s l,r,c lim l,gn aux,gn gn ( ) = + k k + k + + k + sol,out,h sol,ls,rbl [49] hr k rl l,d aux,d k d l,s aux,s k s l,r,clim l,gn aux,gn k gn sol,out,h è l energia termica utile effettiva che deve essere fornita dal sottosistema di distribuzione, espresso in kwh; è la frazione non recuperata delle perdite del sottosistema di distribuzione, pari a 0,80, riferendosi a valutazioni di progetto o standard; sono le perdite del sottosistema di distribuzione, espresso in kwh; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sistema di distribuzione, espresso in kwh; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sistema di distribuzione, pari a 0; nel caso di edifici nuovi si pone pari a 0,85; sono le perdite del sottosistema di accumulo, espresso in kwh; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sistema di accumulo, espresso in kwh; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sistema di accumulo, pari a 0; sono le perdite totali di regolazione solo climatica, se presente, espresse in kwh; sono le perdite del sottosistema di generazione, espresso in kwh; è il fabbisogno di energia elettrica degli ausiliari del sistema di generazione, espresso in kwh; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sistema di generazione, pari a 0. è l energia termica prodotta da fonti rinnovabili (solare termico) ad uso riscaldamento, espressa in kwh. sol,ls,rbl è l energia termica recuperata dalle fornit rinnovabili ad uso riscaldamento, espressa in kwh 21

22 L energia termica utile, hr, che deve essere fornita dal sottosistema di distribuzione, calcolata per ogni impianto, espressa in kwh,è data da: hr h l,e l,r aux,e k e = + + k [50] h' l,e l,r aux,e e è il fabbisogno ideale netto, espresso in kwh; sono le perdite totali di emissione, espresse in kwh; sono le perdite totali di regolazione dell ambiente, se presente, espresse in kwh; è il fabbisogno elettrico del sottosistema di emissione, espressa in kwh; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari di emissione, posta pari a 0. Il fabbisogno ideale netto, h, espresso in kwh, è dato da: h' h lrh,w = [51] h lrh,w è il fabbisogno ideale di energia termica utile, espresso in kwh; sono le perdite recuperate dal sistema di produzione dell acqua calda sanitaria, espresse in kwh Perdite del sottosistema di emissione La determinazione delle perdite di emissione è influenzata dalle caratteristiche del locale e, in modo particolare, dalla sua altezza. Le perdite di emissione, espresse in kwh, si calcolano in base ai valori di rendimento dei prospetti secondo la formula: h η e 1 η e l,e = h' [52] ηe è il fabbisogno ideale netto, espresso in kwh; è il rendimento di emissione; Per i valori del rendimento dei terminali di emissione, η e, si fa riferimento alla norma UNI TS , paragrafo Sottosistema di emissione, prospetti 17, 18 e19. In mancanza delle condizioni sopra elencate il rendimento di emissione deve essere calcolato (ad esempio secondo la UNI EN ) Fabbisogno elettrico sottosistema di emissione Il fabbisogno elettrico dei terminali di emissione con il ventilatore sempre in funzione è dato da (kwh): W 1000 t VN aux,e = [53] Se il terminale di erogazione prevede l arresto del ventilatore al raggiungimento della temperatura prefissata (per esempio ventilconvettori): FC W 1000 t u VN aux,e = [54] 22

23 t gn ore giornaliere di riscaldamento, espresso in h/g; W VN potenza elettrica del ventilconvettore espressa in W; t è la durata del mese considerato, espressa in h. FC U fattore di carico utile mensile del generatore considerato Perdite del sottosistema di regolazione dell ambiente Le perdite del sottosistema di regolazione, espresse in kwh, dell ambiente si calcolano con la formula: 1 η rg l,r = (h' + l,e - aux,e ke) [55] ηrg h l,e è il fabbisogno ideale netto, espresso in kwh; sono le perdite totali di emissione, espresso in kwh; aux,e è il fabbisogno elettrico del terminale di emissione, espresso in kwh; k e η rg è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sistema di emissione, pari a 0; è il rendimento di regolazione. Per i valori dei rendimenti di regolazione, η rg, diversi si fa riferimento alla norma UNI TS , paragrafo Sottosistema di regolazione, prospetto Perdite del sottosistema di distribuzione Le perdite del sottosistema di distribuzione, espresse in kwh, per un edificio esistente, si calcolano con la formula: h 1 η d l,d = ( h' + l,e + l,rg - aux,e k e ) [56] ηd l,e l,rg è il fabbisogno ideale netto, espresso in kwh; sono le perdite del sottosistema di emissione, espresse in kwh; sono le perdite del sottosistema di regolazione, espresse in kwh; aux,e è il fabbisogno elettrico del terminale di emissione, espresso in kwh; k e è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sistema di emissione, pari a 0. Per i valori dei rendiemtni del sosttosistema di distribuzione, η d, si fa riferimento alla norma UNI TS , paragrafo Sottosistema di distribuzione, prospetti 21a-21b-21c-21d-21e. Nel caso di utilizzo dei rendimenti riportati nei prospetti non si considerano i recuperi termici ed elettrici. Per temperature di progetto differenti si applicano i coefficienti di correzione ricavati dal prospetto 22 della norma UNI TS Per edifici di nuova costruzione le perdite del sottosistema di distribuzione si calcolano come: 23

24 l,d ( Li ψi ( θ w,avg,i θ a ) 24 t) = [57] 1000 L è la lunghezza della tubazione, espressa in m; Ψ è la trasmittanza termica lineica delle tubazione, espressa in W/mK; t è la durata del mese considerato, espressa in h. θ w,avg è la temperatura media dell acqua, espressa in C, data dalla seguente espressione: w,avg,i e,des 1/n u,e θ θ FC + θ = [58] a θ e,des è la differenza di temperatura ai fini del dimensionamento dei terminali di θ a FC u,e emissione, dato dalla formula: θ = (θ θ ) e,des f,des θ f,des è la temperatura di mandata di progetto; θ r,des è la temperatura di ritorno di progetto; r,des è la temperatura media dell ambiente, espressa in C; fattore di carico utile mensile dei terminali di emissione, determinato come: FC u,e d,out =. Φ t e,des d,out è il fabbisogno di energia in uscita dalla reter di riscaldamento, espresso in kwh; Φ e,des è la potenza termica di progetto delle unità terminali, espressa in kw; n esponente della curva caratterstica. Il calcolo della temperatura ambiente,qa, viene eseguito secondo quanto riportato nell allegato A, paragrafo A.3.3 della UNI TS 11300/ Fabbisogno elettrico del sottosistema di distribuzione Il fabbisogno di energia elettrica per la distribuzione del fluido termovettore aux,d con elettropompe, nel caso in cui è previsto l arresto della pompa alla fermata del generatore durante il tempo di attivazione dello stesso, è dato dalla seguente espressione (kwh): FC t F 1000 W u gn V PO,d aux,d = [59] nel caso invece in cui la pompa sia sempre in funzione durante il tempo di attivazione del generatore, è dato dalla seguente espressione: t F W gn V PO,d aux,d = [60]

25 FC u t gn è il fattore di carico utile mensile del generatore considerato; ore giornaliere di riscaldamento, espresso in h/g; W PO,d è la potenza elettrica della pompa nelle condizioni di progetto, espresso in W; F V è un fattore che tiene conto della variazione di velocità della pompa; Per i valori del fattore F V si fa riferimento alla norma UNI TS , paragrafo Distribuzione, prospetto 26. L energia termica recuperata si ottiene moltiplicando aux,d per un fattore pari a 0,85. Nel caso di impianti con acqua come fluido termovettore la potenza elettrica della pompa, espressa in W, è data da: W φ idr PO,d = [61] ηp,o φ idr è la potenza idraulica richiesta calcolata, espressa in W; η P,O è il rendimento della pompa. I valori del rendimento delle pompe di circolazione sono ricavati dalla UNI TS , prospetto Distribuzione, prospetto 27. Per potenze idrauliche maggiori di 1000 W, si considera un rendimento η PO pari a 0,60. La potenza idraulica φ idr è (W): ( ρ V H ) idr φ idr = [62] 367,2 ρ massa volumica del fluido, espressa in kg/m 3 ; V è la portata d acqua, espressa in l/h; H idr è la prevalenza richiesta, espressa in m. Nel caso di impianti ad aria la potenza elettrica assorbita dall elettroventilatore è data da (W): W φ ae Vn,d = [63] ηvn φ ae è la potenza aeraulica richiesta calcolata, espressa in W; η vn è il rendimento della pompa. La potenza aeraulica φ ae è (W): ( ρ V H) φ ae = [64] 100 ρ massa volumica dell aria, espressa in kg/m 3 ; 25

26 V H è la portata d aria, espressa in m 3 /s; è la pressione totale da ottenere, espressa in mm c.a Perdite del sottosistema di accumulo Le perdite di accumulo l,w,s si calcolano in base alla entità e alle caratteristiche della superficie disperdente dell accumulatore e alla differenza tra la temperatura media della superficie e la temperatura media dell ambiente nel quale l accumulatore è installato. uindi le perdite per un accumulatore isolato, espresse in kwh, sono date dalla seguente espressione: l,w,s S s ( θ s θ a ) t λ s d s = [65] 1000 mentre per un accumulatore non isolato sono date dalla seguente formula: α Ss ( θ s θ a ) t l,w,s = [66] 1000 S s è la superficie esterna dell accumulatore, espressa in m 2 ; d s è lo spessore dello strato coibente, espressa in m; λ s α θ s θ a è la conduttività dello strato coibente, espressa in W/mK; adduttanza tra serbatoio ed aria pari a 7,7 W/m 2 K è la temperatura media nell accumulo, espressa in C; è la temperatura ambiente del locale di installazione dell accumulo, espressa in C; t è la durata del mese considerato, espressa in h Perdite del sottosistema di regolazione climatica Le perdite del sottosistema di regolazione climatica, espresse in kwh, si calcolano con la formula: h 1 η rg l,r,clim = ( h' + l,e - aux,e k e + k rl l,d - aux,d k d + l,s - aux,s k s ) [67] ηrg l,e è il fabbisogno ideale netto, espresso in kwh; sono le perdite totali di emissione, espresso in kwh; aux,e è il fabbisogno elettrico del terminale di emissione, espresso in kwh; k e k rl l,d l,s aux,d aux,s è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari del sistema di emissione, pari a 0; è la frazione non recuperata delle perdite del sottosistema di distribuzione, pari a 0,80; sono le perdite totali di distribuzione, espresse in kwh; sono le perdite totali di accumulo, espresse in kwh; è il fabbisogno elettrico del sottosistema di distribuzione, espressa in kwh; è il fabbisogno elettrico del sottosistema di accumulo, espressa in kwh; 26

27 k d k s η rg è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari di distribuzione; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari di accumulo; è il rendimento di regolazione. Per i valori dei rendimenti di regolazione, η rg, diversi si fa riferimento alla norma UNI TS , paragrafo Sottosistema di regolazione, prospetto Perdite del sottosistema di generazione Il valore dell energia termica richiesta al sottosistema di generazione, gn,out, ottenuto partendo dal fabbisogno termico dell involucro, h, sommando progressivamente le perdite dei vari sottosistemi, l,i, al netto dei recuperi di energia elettrica, aux,i, è dato dalla formula seguente (kwh): gn,out,h hr rl l,d l,s aux,d d aux,s s ( ) = + k + k k + [68] hr l,d sol,ls,rbl,h sol,out,h è l energia termica utile che deve essere fornita dal sottosistema di distribuzione, espresso in kwh; sono le perdite totali di distribuzione, espresse in kwh; k rl è la frazione non recuperata delle perdite del sottosistema distribuzione, pari a 0,80; l,s aux,d aux,s k d k s sol,ls,rbl sol,out,h sono le perdite totali di accumulo, espresse in kwh; è il fabbisogno elettrico del sottosistema di distribuzione, espressa in kwh; è il fabbisogno elettrico del sottosistema di accumulo, espressa in kwh; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari di distribuzione; è la frazione recuperata dell energia elettrica assorbita dagli ausiliari di accumulo. sono i recuperi di calore legati al sistema solare termico, espressi in kwh; è l energia termica prodotta da fonti rinnovabili (solare termico) ad uso riscaldamento, di cui alla formula [96], espressa in kwh. Le perdite del sistema di generazione possono essere calcolate seguendo 3 metodologie di calcolo: - metodo semplificato; - metodo direttiva 92/42/CE; - metodo analitico Metodo semplificato Il metodo di calcolo semplificato può essere utilizzato qualora la tipologia e le caratteristiche del generatore di calore siano comprese tra quelle indicate dai prospetti 23a-23e della UNI TS 11300/2. In caso contrario sarà necessario utilizzare gli altri due metodi di calcolo. Le perdite di generazione dipendono non solo dalle caratteristiche del generatore di calore, ma sono fortemente influenzate anche dalle modalità di inserimento del generatore nell impianto e, in particolare, dal suo dimensionamento rispetto al fabbisogno dell edificio, dalle modalità di installazione e dalla temperatura dell'acqua (media e/o di ritorno al generatore) nelle condizioni di esercizio (medie mensili). 27

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