SORVEGLIANZA SANITARIA
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- Massimiliano Cavalli
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1 COMPLESSO INTEGRATO COLUMBUS SORVEGLIANZA SANITARIA CAPOSALA Liberata Del Proposto
2 RISCHIO BIOLOGICO DEFINIZIONE: Il rischio biologico è la possibilità di contrarre una malattia infettiva nel corso delle attività lavorative le quali comportino esposizione ad agenti patogeni biologici
3 RISCHIO BIOLOGICO AGENTE BIOLOGICO PATOGENO: Si definisce agente patogeno biologico qualsiasi microrganismo, presente nei liquidi biologici, capace di provocare infezioni, allergie o intossicazioni.
4 RISCHIO BIOLOGICO Per Liquidi e/o materiali biologici: si intendono tutti i liquidi e/o materiali di origine umana o animale comprendenti:
5 RISCHIO BIOLOGICO Sangue Feci Urine Espettorato-vomito Secrezioni vaginali Liquido seminale Liquido pleurico-peritoneale-pericardicoamniotico-sinoviale-cerebrospinale
6 RISCHIO BIOLOGICO SIMBOLO RISCHIO BIOLOGICO
7 RISCHIO BIOLOGICO ESEMPI DI CIRCOSTANZE DI RISCHIO BIOLOGICO PERSONALE OSS -Medicazioni semplici -Esecuzione destrostix -Igiene del paziente -Prelievo di materiale biologico -trasporto di materiale biologico
8 RISCHIO BIOLOGICO MEDICAZIONI: La scelta del tipo di medicazione è di competenza medica ed infermieristica La tipologia di medicazione è determinata dalle caratteristiche della ferita o lesione Per l esecuzione di alcune medicazioni l infermiere può ricorrere alla collaborazione e all aiuto dell OSS
9 RISCHIO BIOLOGICO MEDICAZIONI: Preventiva: prevenzione lesioni da compressione da effettuare in zone sottoposte a frizione (sacro, talloni, malleoli, glutei ) Protettiva:ferita chirurgica proteggere la ferita da contaminazioni esterne e favorire le condizioni ideali per la guarigione Copertura:effettuate per mantenere in sede creme,pomate
10 RISCHIO BIOLOGICO L esecuzione di tale attività, può mettere a contatto l operatore con liquidi biologici come sangue, siero, pus? Cosa fare per proteggerci da tale rischio?
11 RISCHIO BIOLOGICO IGIENE DEL PAZIENTE Coinvolgere il paziente in tutte le operazioni da svolgere Creare un ambiente adeguato alla privacy del paziente Lavarsi le mani Predisporre il materiale da utilizzare Indossare i guanti Passare alla pulizia delle varie parti del corpo
12 RISCHIO BIOLOGICO L esecuzione di tale attività, può mettere a contatto l operatore con liquidi biologici come sangue,urine, siero, pus? Cosa fare per proteggerci da tale rischio?
13 RISCHIO BIOLOGICO ESECUZIONE DEXTROSTIX Indossare i guanti Disinfettare l estremità della falange Aspettare che evapori il disinfettante Pungere con pungidito o penna Inserire la striscia nella macchinetta Appoggiare la striscia sulla goccia di sangue Attendere la risposta
14 RISCHIO BIOLOGICO L esecuzione di tale attività, può mettere a contatto l operatore con liquidi biologici? Cosa fare per proteggerci da tale rischio?
15 RISCHIO BIOLOGICOIO ESECUZIONE PRELIEVO EMATICO Far posizionare il paziente Applicare il laccio emostatico a monte della vena da cui verrà effettuato il prelievo Invitare il paziente a stringere il pugno Individuare il vaso da cui effettuare il prelievo
16 RISCHIO BIOLOGICO Disinfettare accuratamente la parte Inserire l ago formando un angolo di circa 45 con la cute Spingere l ago fino al raggiungimento del vaso Innestare le provette Slacciare il laccio emostatico Invitare il paziente ad aprire il pugno
17 RISCHIO BIOLOGICO Appoggiare il batuffolo nel sito dove è stato prelevato il sangue Estrarre l ago Praticare per qualche istante una leggera pressione ed invitare il paziente a continuare la leggera pressione affinchè non vi sia fuoriuscita di sangue
18 RISCHIO BIOLOGICO Cosa fare per proteggerci da tale rischio?
19 D.P.I. (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE) DPI cosa sono? DEFINIZIONE: per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato DPI, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro
20 D.P.I. (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DPI più frequentemente utilizzati in ambito ospedaliero: Guanti Mascherine protettive Calzari Camici in TNT Visiere Occhiali protettivi Cuffie
21 D.P.I. (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE) DPI: OBBLIGHI DEI LAVORATORI Utilizzano i DPI conformemente all informazione e alla formazione ricevute Hanno cura dei DPI messi a disposizione Non vi apportano modifiche di loro iniziativa Al termine dell utilizzo seguono le procedure aziendali in termine di riconsegna Segnalano immediatamente eventuali difetti o inconvenienti
22 RISCHIO BIOLOGICO PROCEDURA COMPORTAMENTALE PER IL TRASPORTO E LO SPANDIMENTO ACCIDENTALE DEI LIQUIDI E/O MATERIALI BIOLOGICI SCOPO: Standardizzare i comportamenti e le azioni in caso di trasporto e di spandimento accidentale
23 TRASPORTO liquidi biologici PROCEDURA Il personale che trasporteràil contenitore con all interno il porta provette deve: 1)Indossare i guanti protettivi 2)Controllare se i contenitori contenenti materiale biologico siano ermeticamente chiusi 3)Assicurarsi che il contenitore nel quale porre i campioni biologici contenga all interno il panno assorbente 4)Adagiare i campioni 5)Chiudere il contenitore 4)Assicurarsi prima di procedere al trasporto che il contenitore sia chiuso ermeticamente
24 TRASPORTO liquidi biologici 6) sfilare i guanti protettivi 7)Il trasporto dei campioni NON deve essere promiscuo ad altre attività che possono comprometterne la sicurezza, ovvero tale trasporto deve essere diretto dal luogo di produzione del campione al laboratorio Analisi 8)al momento della consegna indossare i guanti ed aprire il cestello 9)sfilare le provette dal contenitore e riporle sul tavolo presente in Laboratorio e riporle negli appositi scompartimenti 10)richiudere il cestello ermeticamente 11)controllare che il panno assorbente sia integro, in caso contrario verificare accuratamente, fin quando non si rileva da quale contenitore (provetta o simile) sia avvenuto lo stavaso e segnalarlo al personale tecnico di laboratorio
25 RISCHIO BIOLOGICO spandimento accidentale liquidi biologici 1 REGOLA Confinare la zona in caso di spandimento accidentale dei liquidi Operare in sicurezza a tutela della salute dei lavoratori
26 SPANDIMENTO ACCIDENTALE LIQUIDI BIOLOGICI RIFERIMENTI: D.Lvo 81/08 Tutto il personale medico, infermieristico,oss,ota, tecnico che trasporta e che può incorrere in uno spandimento accidentale di qualsiasi liquido e/o materiale biologico all interno del CIC
27 KIT ANTISPANDIMENTO TUTTE LE U.O.,LABORATORI, AMBULATORI,SERVIZI DEL CIC devono essere munite di KIT ANTISPANDIMENTO fornito dal R.S.P.P. della presenza ed operatività di tale presidio è direttamente responsabile la Capo Sala
28 KIT ANTISPANDIMENTO Il KIT ANTISPANDIMENTO CONTIENE: N 1 Contenitore rigido per la raccolta del materiale sversato N 1 panno assorbente Garze Paletta e spatola in PVC monouso Ipoclorito di sodio al 5% Guanti monouso Camice in TNT Occhiali Protettivi Copri scarpe
29 Spandimento accidentale (liquidi biologici) Cosa fare in caso di SPANDIMENTO ACCIDENTALE Reperire il kit 1)Compartimentare la zona di spandimento ovvero, impedire il transito e lo stazionamento ad altre persone 2)Facendo mantenere presidiata la zona contaminata, avvisare immediatamente il personale ausiliario del reparto/servizio più vicino al luogo ove si è verificato l evento 3)Indossare i guanti di protezione e gli occhiali protettivi 4)Decontaminare la superficie versando nella zona di spandimento, l ipoclorito di sodio lasciandolo agire per circa 10 minuti
30 Spandimento accidentale (liquidi biologici) 5)Rimuovere eventuali provette, contenitori, vetri rotti, materiali acuminati con l ausilio della spatola e della paletta e gettarli nell apposito contenitore rigido, facente parte del KIT antispandimento 6)Assorbire il liquido e/o materiale biologico e l ipoclorito di sodio con il panno assorbente e/o con le garze partendo dall esterno verso il centro dello sversamento 7)Gettare il panno assorbente e/o le garze nel contenitore rigido facente parte del KIT Antispandimento 8)Chiudere il contenitore rigido 9)Gettare il contenitore rigido nei ROT
31 Spandimento accidentale (liquidi biologici) 10)Lavare ancora con ipoclorito di sodio o con altro detergente la zona contaminata 11)successivamente premunirsi di sostituire il panno contaminato che andrà smaltito nei ROT 12)togliere i guanti e smaltirli nel ROT 13)le operazioni da 1 a 11 devono essere effettuate anche per quantitativi minimio di contenitori/provette, ovvero anche di un solo campione
32 Spandimento accidentale (liquidi biologici) 14)Sciacquare ed asciugare verificando che le superfici non presentino della scivolosità residua 15)Smaltire i DPI utilizzati all interno dei ROT prestando attenzione a non toccare mai l esterno dei guanti utilizzati 16)Lavarsi accuratamente le mani
33 INFORTUNI SUL LAVORO
34 INFORTUNI SUL LAVORO Infortuni più frequenti in ambito ospedaliero: Caduta da scivolamento Contatto con oggetti taglienti Sedi delle lesioni più frequenti: Colonna dorso lombare Mani Arti Inferiori
35 INFORTUNI SUL LAVORO La puntura e il taglio accidentale rappresentano per diffusione, frequenza e rischio di infezione, le modalità di esposizione al rischio biologico più preoccupante
36 INFORTUNI SUL LAVORO Quali dispositivi sono più frequentemente associati a lesioni percutanee? Siringhe - Aghi ipodermici / taglienti 44% Aghi a farfalla 29% Cateteri intravascolari 10% Aghi per prelievo sottovuoto 5% Altri dispositivi 12%
37 INFORTUNI SUL LAVORO Quando avviene l incidente? Durante l uso del dispositivo Dopo l uso, durante lo smaltimento Disposit. lasciato in un luogo inappropriato Reincappucciam ento 36% 20% - 10% 7% 3% Altro 21%
38 INFORTUNI SUL LAVORO chi è a rischio? Infermieri OSS OTA 59% Medici 17% Personale in formazione 10% Ausiliari / Addetti alle pulizie Tecnici di Laboratorio 12% 2%
39 INFORTUNI SUL LAVORO COSA FARE: Richiamare l attenzione sugli obblighi dei diversi soggetti interessati in rapporto a tali rischi Esaltare il valore di un addestramentoe di un istruzione efficace Attuare metodi di lavoro rivolti alla riduzione dei rischi Promuovere la conoscenza in materia di Protezione dai dispositivi taglienti
40 INFORTUNI SUL LAVORO COSA FARE: L addestramento e l istruzione del personale devono essere sostenuti da politiche e procedure lavorative radicate ed applicate nella routine quotidiana. Le politiche lavorative minime per la riduzione dei rischi comprendono: La vaccinazione del personale L introduzione di pratiche lavorative sicure Indossare guanti e tutti i dispositivi di protezione di sicurezza L immediato smaltimento dei dispositivi taglienti usati, in appositi contenitori
41 INFORTUNI SUL LAVORO Le cause della puntura accidentale da ago: Terapie iniettive praticate a pazienti agitati e non collaboranti Pulizia strumenti taglienti Reincappucciamento dell ago dopo l uso Inserimento dell ago nel deflussore al termine di una terapia infusionale Manovre varie nella eliminazione dell ago Uso dei contenitori impropri con pareti sottili e facilmente forabili
42 INFORTUNI SUL LAVORO COSA FARE: Questi rifiuti devono essere raccolti in contenitori rigidi in polipropilene gialli, specifici per taglienti, da lt o di capacità ancora inferiore. I contenitori vanno sistemati in vicinanza ed in posizione comoda, rispetto al posto dove devono essere utilizzati Questi contenitori una volta riempiti al massimo per ¾ chiusi ermeticamente,devono essere messi nei contenitori per i rifiuti da lt.60 utilizzati per gli altri rifiuti la cui raccolta e smaltimento richiede precauzioni particolari in funzione della prevenzione di infezioni.
43 INFORTUNI SUL LAVORO COSA NON FARE: Reincappucciare gli aghi usati Evitare il passaggio da mano a mano dei taglienti da parte degli operatori Non manipolare o tenere con sé siringhe o taglienti usati, oltre il tempo strettamente necessario Non disconnettere manualmente gli aghi dalle siringhe o le lame di bisturi dal portalama e non piegare, spezzare o manipolare in qualunque modo gli aghi Non manipolare gli aghi usati con entrambe le mani (operazioni ma con una sola mano) Non infilare gli aghi nei set da infusione
44 INFORTUNI SUL LAVORO COSA NON FARE: Non rivolgere mai la punta dell ago verso il corpo Non rompere, manipolare, piegare gli aghi usati con le mani Utilizzare (se possibile)aghi con sistemi di protezione
45 PROCEDURA INFORTUNIO SUL LAVORO NEL CASO IN CUI UN DIPENDENTE SI INFORTUNA: 1)Contattare l infettivologo del CIC il quale provvede a redigere un verbale dettagliato dell accaduto e a fare eseguire il prelievo al paziente fonte 2) Recarsi con il verbale presso il Servizio di Sorveglianza Sanitaria, ubicato al 3 piano, ala est, stanza 302 3) La caposala provvede a consegnare al dipendente la richiesta per effettuare il prelievo tempo 0 e il calendario con le date dei successivi controlli
46 Follow up post esposizione nome data esami firma Tempo o 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi
47 INFORTUNI SUL LAVORO COGNOME: NOME DATA DI NASCITA: HCV (ANTICORPI) HBsAg HIV TRANSAMINASI ASSOCIATION COLUMB Servizio di Medicina Preventiva Dott.ssa A.Leone/ Sig.ra L. Del Proposto Tel.330 Si prega, gentilmente, di attenersi agli esami richiesti in tabella. Non accettare correzioni a penna. Il Medico Competente
48 INFORTUNI SUL LAVORO Prestare Sempre Attenzione!
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