Seconda Università di Napoli AA. 2012/2013 Facoltà di Economia. ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Roberto Basile
|
|
- Baldo Fedele
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Seconda Università di Napoli AA. 2012/2013 Facoltà di Economia ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Roberto Basile
2 Introduzione Discriminazione di prezzo Tipologie di discriminazione Prezzi non lineari Altre forme di autoselezione dei consumatori Discriminazione di prezzo e intervento dell Autorità Antitrust
3 Introduzione Si parla di discriminazione di prezzo quando: Lo stesso bene è venduto a prezzi diversi senza che la differenza di prezzo rifletta una differenza nel costo di produzione p p > MC MC discriminazione di prezzo Obiettivo della discriminazione di prezzo è estrarre la maggiore quantità possibile della disponibilità del singolo consumatore a pagare, sotto forma di ricavi e profitti per il venditore
4 Esempi: Tariffe elettriche diverse per clienti residenti e non residenti Tariffe APEX sui voli Pricing to market (l impresa pratica prezzi differenti per lo stesso bene in diversi mercati) Carta verde, offerte su viaggi internazionali per under 26 Offerte 3x2 al supermercato Biglietti dello stadio ridotti per donne e bambini Biglietti del cinema ridotti per studenti e anziani Prezzi diurni e notturni differenziati (o tra giorni lavorativi e weekend) per parcheggi, servizi di elettricità, telefonici, ecc
5 Arbitraggio e discriminazione In un mercato perfettamente competitivo vige la legge del prezzo unico se lo stesso bene è venduto a prezzi diversi, un agente può acquistare al prezzo basso e rivendere a quello alto (arbitraggio) Circostanze che nella realtà giustificano la presenza di discriminazione di prezzo (non si sviluppa un mercato secondario del bene): informazione imperfetta (gli operatori non sono perfettamente informati circa le differenze di prezzo) costi di transazione elevati non è più conveniente l attività di arbitraggio rivendita illegale o fisicamente impossibile (es. servizi)
6 Tipologie di discriminazione di prezzo (classificazione basata sulle informazioni di cui dispongono le imprese circa le preferenze dei consumatori cioè circa la loro disponibilità a pagare) 1 grado: discriminazione perfetta (prezzi personalizzati) 2 grado: ventaglio di offerte e autoselezione (menu pricing); prezzi non lineari 3 grado: segmentazione del mercato (group pricing)
7 Discriminazione di 1 grado (perfetta) Un monopolista applica a ciascuna unità di prodotto venduta il prezzo massimo che ciascun consumatore è disposto a pagare. Viene quindi estratto l intero surplus del consumatore sotto forma di profitti Efficienza allocativa: quantità venduta = quantità di concorrenza perfetta CS = 0! tutto il surplus è trasferito all impresa Poco frequente perché richiede informazione perfetta sulla disponibilità a pagare degli individui (es. vendita di navi e aeroplani; consulenze fiscali)
8 Discriminazione di 3 grado (group pricing) Le imprese sanno che certe caratteristiche osservabili dei consumatori sono correlate con la loro disponibilità a pagare (elasticità della domanda) l impresa può segmentare il mercato fissando prezzi diversi a gruppi diversi (selezione dei consumatori effettuata dal venditore) Possibili segmentazioni: Localizzazione geografica (pricing to market o discriminazione spaziale dei prezzi) Età (es. sconti agli anziani) Occupazione (es. sconti agli studenti)
9 Massimizzazione dei profitti Ipotesi: un monopolista vende lo stesso bene a 2 gruppi (es. donne e uomini o residenti in due paesi differenti) 2 funzioni di domanda diverse, osservabili da parte dell impresa Funzione di profitto: ( p, p ) p D( p ) p D( p ) C D( p ) D( p ) π = La massimizzazione dei profitti richiede la determinazione simultanea di p 1 e p 2 ottimali (o equivalentemente di q 1 e q 2 ) MR 1 = MR 2 = MC 1 1 p1 1 = p2 1 = MC p = 1 1 ε1 ε2 p2 ε2 ε1
10 Implicazioni Per massimizzare il profitto, il venditore deve praticare un prezzo più basso nel mercato dove l elasticità della domanda è più alta Questo può spiegare ad esempio: perché il prezzo di esportazione di un prodotto può talvolta essere più basso del prezzo sul mercato domestico prezzi più bassi per chi ha (presumibilmente) reddito più basso (elasticità più alta), es. giovani under 26, studenti
11 Discriminazione di 2 grado Le imprese hanno informazioni sulle preferenze dei consumatori, ma non sono in grado di osservarle individualmente (autoselezione dei consumatori) Es. tariffe APEX: offerte su voli che comprendano il sabato notte nel luogo di destinazione discriminazione tra viaggi per turismo (elasticità più alta) rispetto ai viaggi d affari (NB: la caratteristica non è direttamente osservabile e la discriminazione si basa sull autoselezione del consumatore) Strumenti di screening (Stiglitz, 1977) Riduzione del prodotto (crimping the product): es. alcol denaturato
12 Prezzi non lineari Si parla di discriminazione di 2 grado anche quando il prezzo dipende dalla quantità acquistata, ma non dall identità dei consumatori (es. servizi di pubblica utilità) (prezzi non lineari). Comunque si tratta sempre di autoselezione del consumatore Si tratta di tariffe in due parti: una parte fissa, f (canone) una parte variabile in base alla quantità acquistata, p il prezzo unitario diminuisce all aumentare della quantità acquistata Es. servizi di pubblica utilità (telefonia, elettricità, gas); numero di palle di gelato in un cono; vino venduto al bicchiere e alla bottiglia; skipass giornaliero e per mezza giornata; biglietto per singola partita di calcio e abbonamento allo stadio
13 Prezzo unico e tariffa in due parti Supponiamo che il monopolista stia praticando un prezzo unico ( p M = p e q M = q ) p p M B Domanda c A C q M q D q Come può aumentare i profitti grazie all introduzione di un canone fisso?
14 Tariffa a due stadi f ( ) = CS p M M Se ( ) p = p CS p = B Se p = c CS ( c) = A + B + C π ( p) = ( p c) D( p) + f = ( p c) D( p) + CS( p) = W( p) se il venditore può usare una tariffa a due stadi e tutti i consumatori hanno la stessa domanda, allora il prezzo (la parte variabile) che massimizza i profitti lordi è lo stesso che massimizza il benessere totale la tariffa a due stadi ottimale deve prevedere p = c
15 L introduzione di una tariffa a due stadi: 1) aumenta i profitti da A ad A+B+C 2) aumenta il surplus totale da A+B a A+B+C (l output è aumentato, come richiede l efficienza allocativa) 3) aumenta il CS lordo da B a A+B+C ( p = c) 4) riduce il CS netto (CS-f) da B a zero (tutto il surplus lordo dei consumatori è catturato dal monopolista tramite f) Come in discriminazione perfetta: efficienza allocativa, ma CS nullo (tradeoff tra efficienza allocativa e benessere dei consumatori)
16 Consumatori eterogenei Tipi di consumatori diversi (diversa intensità di uso del bene) Tipo 1: bassa intensità Tipo 2: alta intensità CS 1 (p) < CS 2 (p) per ogni livello di p Se il venditore potesse identificare separatamente i due tipi di consumatori p = MC per entrambi e f = CS ( p) 1 1, f2 = CS2 ( p) Ma questo non potrebbe funzionare perché tutti sceglierebbero la tariffa più bassa
17 Soluzione ottimale: Tipo 1 (bassa intensità): f = CS ( p ) ; p1 > c (la soluzione non è efficiente) Tipo 2 (alta intensità): p2 = c; f1 < f2 < CS2( p2 ) (il venditore non è in grado di assorbire l intero surplus il minor profitto per il venditore è la rinuncia necessaria per poter indurre i consumatori all autoselezione) NB: sono i consumatori a scegliere la tariffa Esempio: tariffe ADSL Flat / tariffe a consumo
18 Altre forme di autoselezione dei consumatori Classi di prodotti Vendite collegate Beni durevoli
19 Classi di prodotti Es. prima e seconda classe nei treni, aerei offerta di diverse combinazioni qualità-prezzo tale da indurre i consumatori ad autoselezionarsi in base alla loro disponibilità a pagare: diversa qualità può implicare costi diversi di produzione ma esistono casi estremi in cui l impresa deve addirittura sostenere un costo addizionale per abbassare la qualità (al fine di realizzare una discriminazione fra consumatori)!
20 Vendite collegate Bundling puro: prodotti venduti solo congiuntamente o l intero pacchetto o niente (es. distributori di film) Bundling misto: prodotti acquistabili come pacchetto oppure anche separatamente (es. produttori di macchine per fotocopie) Es.: vendita del programma Microsoft Office Excel, Word, PowerPoint, Access e Micr. Mail acquistabili tutti insieme ad un prezzo notevolmente inferiore alla somma dei prezzi delle singole applicazioni (nel 1993: 750$ contro 2060$)
21 Disponibilità a pagare N. Utenti Word Excel Scrittore Contabile Generalista Vendita separata di Word e Excel a 50 Ricavi = 50*80 = 4000 Vendita separata di Word e Excel a 30 Ricavi = 30*120 = 3600 Vendita separata di Word e Excel a 50 + pacchetto (W+E) a 60 Ricavi = 50* *20 = 5200 Offrendo diverse versioni dello steso prodotto, o diverse combinazioni di prodotti collegati, un impresa può essere in grado di discriminare tra diversi tipi di consumatori
22 Beni durevoli: Elemento essenziale nella decisione di acquisto è il quando discriminazione di prezzo intertemporale Selezione dei consumatori più impazienti (maggior disponibilità a pagare) Es. acquisto di un PC o di un auto i prezzi di un nuovo prodotto sono alti e tendono a scendere col tempo Una strategia di discriminazione di questo tipo potrebbe non essere profittevole a causa dei rinvii strategici negli acquisti da parte dei consumatori per sfuggire a questa trappola, i venditori possono impegnarsi a non ridurre i prezzi in futuro
23 Discriminazione di prezzo e intervento dell Autorità Antitrust Discriminazione di prezzo => Trade-off tra equità (maggiore con prezzi uniformi) e accessibilità del bene ad un numero elevato di acquirenti (efficienza allocativa garantita dalla discriminazione perfetta) Se il problema della distribuzione del reddito non è considerato molto importante => la perfetta discriminazione è socialmente desiderabile Ma se la distribuzione dei benefici tra imprese e consumatori, come pure tra diversi tipi di consumatori, è considerata importante => si dovrebbe proibire la discriminazione di prezzo
24 Autorità antitrust ha il compito di valutare caso per caso L Autorità Antitrust in Europa ha spesso dato molto peso all obiettivo di evitare la segmentazione su base nazionale del mercato europeo, mentre negli USA le motivazioni (specie in passato) sono risultate legate soprattutto alla protezione delle piccole imprese più che alla max del benessere sociale
Università degli Studi di Perugia A.A. 2014/2015 Dipartimento di Economia. ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Davide Castellani (davide.castellani@unipg.
Università degli Studi di Perugia A.A. 2014/2015 Dipartimento di Economia ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Davide Castellani (davide.castellani@unipg.it) Introduzione Tipologie di discriminazione Prezzi non
DettagliCapitolo 11 Prezzo e potere di mercato
Temi da discutere Capitolo 11 Prezzo e potere di mercato Catturare il surplus del consumatore iscriminazione intertemporale e discriminazione basata sui periodi di punta Temi da discutere Catturare il
DettagliDISCRIMINAZIONE DI PREZZO PER GRUPPI ECONOMIA INDUSTRIALE
Università degli studi di Bergamo Anno accademico 2010 2011 DISCRIMINAZIONE DI PREZZO PER GRUPPI ECONOMIA INDUSTRIALE 1. Silvio Albani 55469 2. Adriano Ambrosini 54191 3. Marcello Coppola 54965 4. Sara
DettagliTARIFFA A DUE PARTI. Corso di Economia Industriale A.A. 2010/2011
TARIFFA A DUE PARTI Federica Bergamelli 54489 Claudio Rota 55573 Chiara Selini 55403 Daniele Zanchi 55575 Prof. Gianmaria Martini 1 Agenda Discriminazione di prezzo Discriminazione di primo grado Tariffa
DettagliCapitolo 11 La discriminazione di prezzo
Capitolo La discriminazione di prezzo Le diverse forme di discriminazione Effetti della discriminazione Tariffe a due componenti F. Barigozzi Microeconomia CLEGA Appropriarsi del surplus del consumatore
DettagliEconomia Politica. Il monopolio. Cap 15. Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi
Economia Politica Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi testo di riferimento: Mankiw, Principi di economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Cap 15 Il monopolio Inquadramento generale In questa sezione prenderemo
DettagliDiscriminazione Non Lineare Di Prezzo
Discriminazione Non Lineare Di Prezzo Elaborazione a cura di: Bonomi Stefano 44479 Cattaneo Matteo 44519 Chignoli Stefano 44520 Fasola Francesco 56048 Moratti Matteo 44549 Introduzione L abbonamento Telecom
DettagliLezione 23. Discriminazione dei prezzi. Discriminazione dei prezzi. Discriminazione di primo grado. Discriminazione di primo grado
Lezione 3 omportamento monopolistico ome dovrebbe fissare il prezzo un monopolista? Fino ad ora abbiamo pensato al monopolio come ad un impresa che deve vendere il suo prodotto allo stesso prezzo per ogni
DettagliIl monopolio (Frank, Capitolo 12)
Il monopolio (Frank, Capitolo 12) IL MONOPOLIO Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori La differenza
DettagliCome affrontare i monopoli naturali
Come affrontare i monopoli naturali Il problema del monopolio naturale è che se anche l impresa volesse fissare il prezzo a un livello pari al costo marginale (efficienza sociale), produrrebbe in perdita
DettagliCapitolo 12 Il monopolio. Robert H. Frank Microeconomia - 5 a Edizione Copyright 2010 - The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 12 Il monopolio IL MONOPOLIO Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori La differenza fondamentale
DettagliMONOPOLIO, MONOPOLISTA
Barbara Martini OBIETTIVI IL SIGNIFICATO DI MONOPOLIO, IN CUI UN SINGOLO MONOPOLISTA È L UNICO PRODUTTORE DI UN BENE COME UN MONOPOLISTA DETERMINA L OUTPUT ED IL PREZZO CHE MASSIMIZZANO IL PROFITTO LA
DettagliCOMPORTAMENTO MONOPOLISTICO
COMPORTAMENTO MONOPOLISTICO LE DISCRIMINAZIONI DI PREZZO In mercato concorrenziale, esistono molte imprese che vendono prodotto identico. Se un impresa tenta di vendere il suo prodotto ad un prezzo superiore
DettagliIl mercato di monopolio
Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con
DettagliUniversità degli Studi di Macerata Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali
Università degli Studi di Macerata Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali ECONOMIA MODULO TEORIA A.A. 2013/2014 IL O Fabio Clementi E-mail: fabio.clementi@unimc.it
DettagliCapitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica
Capitolo 17 I mercati con informazione asimmetrica Introduzione L incertezza sulla qualità e il mercato dei bidoni I segnali di mercato Il rischio morale Il problema agente-principale L informazione asimmetrica
DettagliI : tasso di inflazione indicatore della variazione. X : incremento della produttività. Y : particolari variazioni dei costi
MECCANISMI DI REGOLAMENTAZIONE TARIFFARIA Due meccanismi principali Tasso di rendimento del capitale investito (RB-ROR) Tetto ai prezzi (Price Cap) Il meccanismo del tasso di rendimento (RB-ROR) Meccanismo
DettagliUniversità degli Studi di Perugia A.A. 2014/2015 Dipartimento di Economia. ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Davide Castellani (davide.castellani@unipg.
Università degli Studi di Perugia A.A. 2014/2015 Dipartimento di Economia ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Davide Castellani (davide.castellani@unipg.it) Introduzione Differenziazione del prodotto Differenziazione
DettagliUna tassonomia dei mercati
Monopolio capitolo 15 Una tassonomia dei mercati concorrenza perfetta monopolio oligopolio concorrenza monopolistica 1 Concorrenza perfetta tanti venditori, tanti compratori bene omogeneo (identico o perfettamente
DettagliDISCRIMINAZIONE DI PREZZO Prof. Fabrizio Pompei (fabrizio.pompei@unipg.it) Dipartimento di Economia
Università degli Studi di Perugia A.A. 2015-2016 ECONOMIA INDUSTRIALE DISCRIMINAZIONE DI PREZZO Prof. Fabrizio Pompei (fabrizio.pompei@unipg.it) Dipartimento di Economia CONTENUTI DELLA LEZIONE Introduzione
DettagliAntonella Laino Il monopolio naturale
A13 477 Antonella Laino Il monopolio naturale Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-4809-2
DettagliPolitica della Concorrenza e Antitrust
Competizione, Mercati e Politica Economica Politica della Concorrenza e Antitrust Prof. Matteo Maria Galizzi, MSc, PhD Dipartimento di Economia, LIUC DSE, Università di Brescia Lezione 14: Relazioni verticali
Dettagli08/05/2014. Variabili che influenzano il prezzo: domanda. Variabili che influenzano il prezzo: domanda. Variabili che influenzano il prezzo: domanda
il prezzo: domanda Il prezzo va visto come incontro tra domanda e offerta. Perché il prezzo non si limiti ad essere una bella cifra in un listino, ma divenga un ricavo, non deve mai essere perso di vista
DettagliSeconda Università di Napoli AA. 2012/2013 Facoltà di Economia. ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Roberto Basile (roberto.basile@unina2.
Seconda Università di Napoli AA. 2012/2013 Facoltà di Economia ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Roberto Basile (roberto.basile@unina2.it) Relazioni verticali Introduzione Vantaggi e svantaggi dell integrazione
DettagliTeoria del commercio internazionale
Teoria del commercio internazionale (Krugman e Obstfeld Economia Internazionale Hoepli, 2003. Capp. 2, 4 leggere; 6 studiare) Vantaggi dallo scambio Differenze nelle caratteristiche dei paesi danno luogo
DettagliRELAZIONI VERTICALI. Le restrizioni verticali limitano la concorrenza, ma possono avere anche effetti positivi su efficienza e benessere
RELAZIONI VERTICALI Relazione tra un impresa a monte (produttore) e un impresa a valle (rivenditore). Produttore Rivenditore Consumatore Relazione tra imprese. Le restrizioni verticali limitano la concorrenza,
DettagliEconomia Politica 2 - MICROECONOMIA ESERCITAZIONE 6 PRIMA PARTE
Economia Politica 2 - MICROECONOMIA ESERCITAZIONE 6 Martedì 23 Novembre 2004 PRIMA PARTE Si risponda alle seguenti domande: (N.B. le risposte riportate rappresentano una traccia per lo studente, a cui
DettagliEconomia Industriale
Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Facoltà di Economia A.A. 2005/2006 Economia Industriale Dott. Massimiliano Piacenza Lezione 3 Monopolio e regola dell elasticità Monopolio naturale e regolamentazione
DettagliIntroduzione all economia
Introduzione all economia 4.X.2005 Macro e microeconomia La teoria economica è divisa in due sezioni principali: la microeconomia e la macroeconomia La microeconomia studia il comportamento dei singoli
DettagliIl monopolio. Concetti chiave. Massimizzazione del profitto Confronto tra monopolio e c.p. Perdita netta di monopolio Discriminazione di prezzo
Il monopolio Concetti chiave Massimizzazione del profitto Confronto tra monopolio e c.p. Perdita netta di monopolio Discriminazione di prezzo 1 Ipotesi di base in un modello di Struttura di mercato Massimizzazione
DettagliEsercizi svolti per l esame di Microeconomia
Esercizi svolti per l esame di Microeconomia Università di Bari aa. 014-15 CL Economia e Commercio CL Scienze Statistiche Es. 3.1 Concorrenza perfetta In un mercato in concorrenza perfetta in equilibrio
DettagliEsame di Microeconomia: Soluzioni. VERSIONE A Esercizio 1
Esame di Microeconomia: Soluzioni Università di Bari - Corso di laurea in Economia e Commercio prof. Coco e dott. Brunori 30-01-2012 VERSIONE A Esercizio 1 Carmen e Tosca sono due sorelle hanno una funzione
DettagliEsercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI
Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI GLI INVESTIMENTI FINANZIARI SONO ACQUISTI DI ATTIVITA FINANZIARIE EFFETTUATE NELL ASPETTATIVA DI RICEVERNE UN RENDIMENTO. I PIU IMPORTANTI SONO: - I DEPOSITI
DettagliEsercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA
Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esistono quattro principali tipi di strutture di mercato: concorrenza perfetta, monopolio, concorrenza monopolistica e oligopolio.
DettagliSegmentazione del mercato e scelta del target
Segmentazione del mercato e scelta del target 1 DEFINIZIONE DEL MERCATO: PROCESSO A PIU STADI LIVELLI DI SEGMENTAZIONE (Lambin): 1. Segmentazione strategica: identifica grandi settori di attività CORPORATE
DettagliCapitolo 26: Il mercato del lavoro
Capitolo 26: Il mercato del lavoro 26.1: Introduzione In questo capitolo applichiamo l analisi della domanda e dell offerta ad un mercato che riveste particolare importanza: il mercato del lavoro. Utilizziamo
DettagliAlireza Naghavi. Capitolo 6 (c) Dumping. Economie di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale. Economia Internazionale
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 6 (c) Economie di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale 1 Dumping Il Dumping è la pratica che consiste nel praticare un prezzo più basso
DettagliConcorrenza monopolistica
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 6 (b) Economie di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale 1 Concorrenza monopolistica La concorrenza monopolistica descrive un settore
DettagliELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso
Esercizio 1 Data la funzione di domanda: ELASTICITÀ Dire se partendo da un livello di prezzo p 1 = 1.5, al produttore converrà aumentare il prezzo fino al livello p 2 = 2. Sarebbe conveniente per il produttore
DettagliPiano Marketing Operativo esempio
Piano Marketing Operativo esempio Il Piano Marketing Operativo è la parte conclusiva del Piano di Marketing: nel Piano Marketing Operativo vengono attuate le Strategie studiate nel Piano Marketing Strategico.
DettagliLezione X: La discriminazione di prezzo
Lezione X: La discriminazione di prezzo Difficilmente due passeggeri di un volo di linea avranno pagato prezzi simili per quello stesso volo, pur tenendo conto del tipo di biglietto (classe di volo, cambiabilità,
DettagliSCREENING E MERCATI ASSICURATIVI
SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI Lo screening è un approccio per studiare i mercati caratterizzati da asimmetrie informative ed affrontare il problema connesso della selezione avversa Un applicazione interessante
DettagliEconomie di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale
anna-randaccio Lezione n. 2 Economie di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale Commercio dovuto al vantaggio comparato (commercio inter-industriale) e commercio dovuto alla presenza di
DettagliValutazione degli investimenti aziendali
Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Valutazione degli investimenti aziendali Capitolo 18 Indice degli argomenti 1. Definizione e classificazione degli investimenti 2. I profili
DettagliI mercati a due versanti
Mercati a due versanti: definizione I mercati a due versanti Grazie ad Elisa Colorito I mercati a due versanti (o two-sided markets) sono mercati caratterizzati dalla presenza di una piattaforma, gestita
DettagliIl mercato dei beni. Prof. Sartirana
Il mercato dei beni Prof. Sartirana Gli scambi di beni economici avvengono tra soggetti che vengono definiti: soggetti economici I soggetti economici sono 4 ed ognuno di essi ha necessità diverse. I soggetti
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliMD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte
MD 9. La macroeconomia delle economie aperte In questo modulo, costituito da due Unità, ci occuperemo di analizzare il funzionamento delle economie aperte, ossia degli scambi a livello internazionale.
DettagliImprese multinazionali e outsourcing
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui
DettagliEconomia Pubblica il Monopolio Naturale
Economia Pubblica il Monopolio Naturale Giuseppe De Feo Università degli Studi di Pavia email: giuseppe.defeo@unipv.it Secondo Semestre 2011-12 Outline il Monopolio Naturale Il problema del Monopolio Naturale
DettagliREGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE
REGOLAZIONE (E TASSAZIONE OTTIMALE) DI UN MONOPOLIO CON PIÙ LINEE DI PRODUZIONE Nella Sezione 16.5 abbiamo visto come un regolatore che voglia fissare il prezzo del monopolista in modo da minimizzare la
DettagliEdited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.
In un mercato del lavoro competitivo esistono due tipi di lavoratori, quelli con alta produttività L A, che producono per 30 $ l'ora, e quelli con bassa produttività, L B, che producono per 5 $ l'ora.
DettagliCapitolo 7. Efficienza e scambio. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke
Capitolo 7 Efficienza e scambio Pareto-efficienza L efficienza in senso economico ha una definizione ristretta che prende il nome da un economista italiano (Vilfredo Pareto) una allocazione è efficiente
DettagliConcetti introduttivi
Concetti introduttivi L Economia studia come gli individui, le imprese, il governo e le altre organizzazioni nella società, formulino le proprie scelte e come queste scelte determinino l utilizzo delle
DettagliMACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI. Harcourt Brace & Company
MACROECONOMIA DELLE ECONOMIE APERTE: CONCETTI E FONDAMENTI Economie aperte o chiuse Un economia chiusa è un economia che non interagisce con altre economie nel mondo. Non ci sono esportazioni, non ci sono
DettagliCos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo
Cos è l ISC (Indicatore Sintetico del Conto Corrente) e cosa sono i Profili tipo d utilizzo Come dice il nome, l ISC è un indicatore che riassume in un unica cifra il costo indicativo annuo di un conto
DettagliLa Concorrenza Monopolistica
La Concorrenza Monopolistica Caratteristiche Molteplicità di imprese Libertà di entrata (entreranno imprese finché vi sarà possibilità di profitti positivi). L entrata di nuove imprese favorisce i consumatori
DettagliLa scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it
La scelta dei canali di entrata Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa Individuare il canale che, meglio degli altri può essere efficace per la propria attività nei mercati esteri non è semplice
DettagliIl Controllo di gestione a supporto della Sostenibilità economica. Massimo Marietta, Responsabile Sviluppo ENOLOGIA (Sistemi SpA)
Il Controllo di gestione a supporto della Sostenibilità economica Massimo Marietta, Responsabile Sviluppo ENOLOGIA (Sistemi SpA) Agenda 1 Il Controllo di gestione e i Processi chiave 2 Il Modello organizzativo
Dettagli004722 - Economia pubblica - II anno
Corso di laurea di primo livello in Economia aziendale CLEA nuovo ordinamento 004722 - Economia pubblica - II anno 8 crediti, 60 ore insegnamento a.a. 2011-12 Stefano Toso e Alberto Zanardi Lezione 7 Carenze
DettagliLezione 2: Teoria del commercio internazionale: Heckscher-Ohlin
Corso di Economia e Politica economica nei mercati globali S. Papa spapa@unite.it Lezione 2: Teoria del commercio internazionale: Heckscher-Ohlin Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo
DettagliEsercitazione n 1/micro: 7 marzo 2008
Esercitazione n 1/micro: 7 marzo 2008 1. Quale dei seguenti fatti implica un trade-off a. Comprare una nuova auto b. Andare all università c. Guardare una partita di calcio il sabato pomeriggio d. Tutte
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 9-4 La discriminazione del mercato del lavoro - 1 Se i consumatori hanno pregiudizi: le loro decisioni d acquisto non sono basate sul prezzo reale del bene, p, ma sul
DettagliLa pubblicità. La pubblicità. La pubblicità. La pubblicità
La La rappresenta il canale principale attraverso il quale i consumatori ottengono informazioni sui prodotti. Nel 2006, le spese pubblicitarie in USA sono state pari al 2,2% 2% del PIL. In Italia, nel
DettagliApplicazioni delle teorie della scelta razionale e della domanda (Frank, Capitolo 5)
Applicazioni delle teorie della scelta razionale e della domanda (Frank, Capitolo 5) DUE ESEMPI SULL UTILIZZO DEL MODELLO DI SCELTA RAZIONALE AI FINI DELLA POLITICA ECONOMICA La politica economica influenza
DettagliCorso di Marketing Industriale
U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Corso di Marketing Industriale Prof. Ferruccio Piazzoni L analisi di competitività dei segmenti I Mktg-L06 SISTEMA DI SORVEGLIANZA DELLA CONCORRENZA
DettagliI fallimenti del mercato
Esternalità I fallimenti del mercato Esternalità Quando una transazione tra un compratore e un venditore condiziona direttamente una terza parte, l effetto che questa subisce viene detto esternalità. In
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliCapitolo 8. Struttura della presentazione. Tipi di dazio. Gli strumenti della politica commerciale
Capitolo 8 Gli strumenti della politica commerciale preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Rosario Crinò) 1 Struttura della presentazione Analisi dei dazi in equilibrio parziale: offerta,
DettagliUNIVERSITA DELLA CALABRIA
Anno Accademico 2012-2013 Dipartimento di scienze Giuridiche e Aziendali Laurea Magistrale Economia Aziendale UNIVERSITA DELLA CALABRIA Dipartimento di scienze giuridiche e aziendali ECONOMIA INDUSTRIALE
DettagliAnalisi del punto di pareggio
Analisi del punto di pareggio Il Parco Nazionale dell isola dei Muli ha stretto un accordo con la compagnia di navigazione NoHurry per garantire il servizio di trasporto dei visitatori dalla terra ferma
DettagliCapitolo 4. Elasticità. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke. Copyright 2007 - The McGraw-Hill Companies, srl
Capitolo 4 Elasticità In questa lezione introdurremo il concetto di elasticità: un indicatore dell entità con cui domanda e offerta reagiscono a variazioni di prezzo, reddito ed altri elementi. Nella lezione
DettagliSTATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE, FACOLTÁ DI SOCIOLOGIA
STATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE, FACOLTÁ DI SOCIOLOGIA A.A. 2008-2009 ANNA TEMPIA 2 LEZIONE LE RAGIONI DELL INTERVENTO PUBBLICO (PARTE SECONDA) BIBLIOGRAFIA: P.
DettagliUniversità degli Studi di Perugia A.A. 2014/2015 Dipartimento di Economia. ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Davide Castellani (davide.castellani@unipg.
Università degli Studi di Perugia A.A. 2014/2015 Dipartimento di Economia ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Davide Castellani (davide.castellani@unipg.it) Reti e standard Introduzione Aspettative dei consumatori
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1
Dettagli12.4 Risposte alle domande di ripasso
Il monopolio 81 12.4 Risposte alle domande di ripasso 1. Controllo su input fondamentali; economie di scala; brevetti; economie di rete; licenze governative. Nel lungo periodo il controllo sugli input
DettagliFUSIONI E ACQUISIZIONI
FUSIONI E ACQUISIZIONI 1. Fusioni e acquisizioni: concetti introduttivi 2. Il valore del controllo di un impresa 3. La redditività di un acquisizione 4. Alcuni tipi particolari di acquisizioni: LBO, MBO
DettagliTassazione Attivita Finanziarie e Tassazione Internazionale deia.a Redditi 2015-16 1 / 20
Tassazione Attivita Finanziarie e Tassazione Internazionale dei Redditi Prof Giuseppe Migali Universita Magna Graecia a.a 2015-16 Tassazione Attivita Finanziarie e Tassazione Internazionale deia.a Redditi
DettagliCorso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 15 La bilancia dei pagamenti e il mercato valutario Hill, cap. 10 (prima parte) La bilancia
DettagliEconomia. La parola economia viene dal Greco antico oikos nomia: le regole che governano la casa
Economia La parola economia viene dal Greco antico oikos nomia: le regole che governano la casa DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA Così come in una famiglia, anche in una economia si devono affrontare molte
DettagliSeconda Università di Napoli AA. 2012/2013 Facoltà di Economia. ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Roberto Basile (roberto.basile@unina2.
Seconda Università di Napoli AA. 2012/2013 Facoltà di Economia ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Roberto Basile (roberto.basile@unina2.it) Pubblicità (Forma di investimento strategico) Introduzione L intensità
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliLA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ
LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,
DettagliCapitolo 10 Z Elasticità della domanda
Capitolo 10 Z Elasticità della domanda Sommario Z 1. L elasticità della domanda rispetto al prezzo. - 2. La misura dell elasticità. - 3. I fattori determinanti l elasticità. - 4. L elasticità rispetto
DettagliI COSTI DELL OPPORTUNISMO E I BENEFICI DELLA COOPERAZIONE
Erasmo Santesso I COSTI DELL OPPORTUNISMO E I BENEFICI DELLA COOPERAZIONE Opportunismo Il governo dell impresa è imperniato: Nella definizione della strategia competitiva; Nella organizzazione dei contributi
DettagliGilberto Girardi Responsabile Area vendite Atena Trading
Gilberto Girardi Responsabile Area vendite Atena Trading Come tutelarsi se non c è il Mercato Tutelato Atena Trading è l Azienda per la vendita dei servizi Gas ed Energia Elettrica, di servizi per il Ciclo
DettagliCapitolo 7. Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo. Capitolo 7- slide 1
Capitolo 7 Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo Capitolo 7- slide 1 Strategia di marketing orientata al cliente Creare valore per il cliente obiettivo Obiettivi
DettagliLa misurazione e la previsione della domanda
La misurazione e la previsione della domanda Le domande fondamentali Quali sono i principi che sottendono alla misurazione e alla previsione della domanda? Come si può stimare la domanda attuale? Come
DettagliEconomia Pubblica Giochi con informazione incompleta e Selezione Avversa
Economia Pubblica Giochi con informazione incompleta e Selezione Avversa Giuseppe De Feo Università degli Studi di Pavia email: giuseppe.defeo@unipv.it Secondo Semestre 2014-15 Outline Un semplice mercato
DettagliIstituzioni di Economia
Corso di laurea in Servizio Sociale Istituzioni di Economia I costi di produzione (Capitolo 13) I costi di produzione La legge dell offerta P Offerta Le imprese sono disposte a produrre e vendere quantità
DettagliIndustrial organization e teoria dei giochi (II modulo) [Contratti, incentivi, impresa]
Industrial organization e teoria dei giochi (II modulo) [Contratti, incentivi, impresa] Lezion4 - Selezione avversa, screening e segnalazione Asimmetrie informative pre-contrattuali e selezione avversa
DettagliProgrammazione e controllo
Programmazione e controllo Capitolo 1 L attività di direzione e il sistema di misurazione dei costi Un quadro di riferimento 1.a. I tratti caratteristici dell attività di direzione nelle imprese moderne
DettagliI mercati assicurativi
I mercati NB: Questi lucidi presentano solo parzialmente gli argomenti trattati ttati in classe. In particolare non contengono i modelli economici per i quali si rinvia direttamente al libro di testo e
DettagliFallimenti del mercato: Il monopolio
Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Fallimenti del mercato: Il monopolio Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Concorrenza imperfetta La concorrenza
DettagliLA COMBINAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI CAP. 5
LA COMBINAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI CAP. 5 Appunti di estimo Il fine economico dell imprenditore Le motivazioni che spingono un imprenditore ad avviare attività di impresa sono: Produrre beni e servizi,
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
DettagliCorso di Laurea: Operatori pluridisciplinari e interculturali d'area mediterranea SCIENZA DELLE FINANZE. Docente: Gatto Antonino
Corso di Laurea: Operatori pluridisciplinari e interculturali d'area mediterranea SCIENZA DELLE FINANZE Docente: Gatto Antonino Elaborazione: Dott.ssa Locantro Antonia Lucia I motivi dell intervento dello
DettagliControllo di Gestione
Pianificazione e controllo del business aziendale Controllo di Gestione In un contesto altamente complesso e competitivo quale quello moderno, il controllo di gestione ricopre un ruolo quanto mai strategico:
DettagliStrategie di prezzo. La discriminazione di prezzo
Strategie di prezzo La discriminazione di prezzo 1 In cosa consiste la discriminazione di prezzo Discriminazione di prezzo quando: Lo stesso bene è venduto a prezzi diversi senza che la differenza di prezzo
Dettagli