LA VALUTAZIONE ECONOMICA DEI DIRITTI RELATIVI ALLE PRESTAZIONI SPORTIVE DEI CALCIATORI: PROFILI TEORICI ED AMBITI APPLICATIVI

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1 LA VALUTAZIONE ECONOMICA DEI DIRITTI RELATIVI ALLE PRESTAZIONI SPORTIVE DEI CALCIATORI: PROFILI TEORICI ED AMBITI APPLICATIVI Giampiero Sirleo Dottore Commercialista Revisore Legale 25 marzo 2013 Università degli studi di Roma Tre

2 SUMMARY 1. Premesse 2. Le risorse immateriali: gli intangible assets 2.1 Aspetti generali 2.2 Modelli di classificazione 3. Il capitale umano 3.1 Il capitale umano nelle società calcistiche 3.2 Le metodologie tradizionali di stima del capitale umano 3.3 Il metodo Zanda-Lacchini 4. Case study 4.1 Il metodo 4.2 La valutazione del calciatore David Pizarro 5. Conclusioni

3 1. PREMESSE Negli ultimi anni i diritti alle prestazioni sportive dei calciatori sono stati oggetto di discussione e di vivace dibattito, anche a seguito della profonda crisi che ha colpito il settore calcistico nel suo complesso. Ante 1995: vige l obbligo per una società di calcio di versare alla squadra titolare dei diritti relativi alle prestazioni sportive del calciatore un indennità di preparazione e promozione La squadra di appartenenza ha il diritto di percepire un compenso, in proporzione al livello del giocatore, indipendentemente dalla scadenza del contratto. Sentenza Bosman (1995): alla scadenza del contratto, un giocatore può svincolarsi dalla squadra di appartenenza, è cioè libero di stipulare un nuovo contratto con un altra società, senza che questa paghi alcun prezzo di trasferimento alla squadra da cui proviene. Innalzamento ingaggi: dopo la sentenza le società di calcio, al fine di non perdere i loro giocatori più rappresentativi, sono indotte a stipulare contratti onerosi (spesso di durata pluriennale), innalzando a livelli di difficile sostenibilità il monte ingaggi complessivo. Diritti pluriennali relative alle prestazioni dei calciatori: il quadro normativo

4 1. PREMESSE Dopo 2002: il mercato dei calciatori subisce una profonda flessione che conduce, da un lato, al fallimento di diverse squadre, dall altro al ridimensionamento sia degli ingaggi dei giocatori sia dei costi di trasferimento. Febbraio 2003: con la legge 27/2003 le società di calcio possono iscrivere tra i componenti attivi, quali oneri pluriennali da ammortizzare, l ammontare delle svalutazioni dei diritti pluriennali delle prestazioni sportive dei calciatori professionisti, determinato sulla base di una apposita perizia giurata e con il consenso del collegio sindacale, procedendo ai fini civilistici e fiscali all ammortamento di tali svalutazioni in dieci rate annuali di pari importo. Luglio 2004: a seguito di una richiesta della Commissione Europea, l Italia modifica le norme contabili previste dalla Legge 27/2003: le società di calcio si trovano costrette ad ammortizzare le svalutazioni dei diritti pluriennali relativi alle prestazioni dei calciatori in cinque anni e non più in dieci. Diritti pluriennali relative alle prestazioni dei calciatori: il quadro normativo

5 1. PREMESSE Diritti relativi alle prestazioni sportive dei calciatori Costi pluriennali iscritti tra le immobilizzazioni immateriali Che metodo utilizzare per valutare questi intangibles? SCOPO: illustrare un metodo di stima del valore economico di trasferimento dei diritti relativi alle prestazioni sportive «attendibile», che possa fungere da base di partenza per la determinazione del prezzo per acquisirne la titolarità. Il quadro normativo

6 2. LE RISORSE IMMATERIALI: GLI INTANGIBLE ASSETS Impresa Risorse tangibili Risorse intangibili (intangible assets) difficoltà di acquisizione e creazione molteplicità d uso incrementabilità Problemi di Classificazione Diversi modelli elaborati dalla dottrina Problemi di Valutazione identificazione degli intangible assets meritevoli di stima autonoma eliminazione di problemi di sovrapposizione e intersezione tra 2 o più immaterialità scelta di criteri di valutazione ritenuti più adeguati Aspetti generali

7 2. LE RISORSE IMMATERIALI: GLI INTANGIBLE ASSETS I modello (BRUGGER) BI che soddisfano i requisiti di «oggetto di costo», «fonte di utilità» e «trasferibilità»; BI che, pur essendo cedibili in via indiretta, non hanno un valore autonomo. Human capital Confidence capital Market capital II modello III modello BI suscettibili di identificazione (es. marchi); BI non identificabili, poiché legati ad una specifica struttura e ad specifica una modalità di gestione dell impresa (es. avviamento). IV modello Intangible resources which are assets within or without a legal context (es. contratti, licenze, reputazione, immagine) Intangible resources which are skills (es. knowhow) Sulla base di queste classificazioni, gli intangibles possono essere distinti in: BI strutturali: esprimono sia il valore di capacità interne all azienda sia la possibilità per l impresa di acquisire condizioni giuridico-amministrative necessarie ad operare nel proprio settore economico (es. capitale umane, risorse, tecnologia). BI non strutturali: traggono il loro valore dalle relazioni che si instaurano tra l impresa ed il mercato Modelli di classificazione

8 3. IL CAPITALE UMANO Il capitale umano è una delle principali risorse immateriali che un azienda possiede. Esempio: Due aziende che operano nello stesso settore con stessi impianti, attrezzature e tecnologie che conseguono risultati economici differenti. Ciò, generalmente, è dovuto alla qualità del personale che molto spesso riesce a generare, con le proprie capacità ed attitudini professionali, profitti più elevati rispetto ad una azienda dove il personale è meno qualificato. Da un punto di vista contabile, il capitale umano non può essere autonomamente contabilizzato, ma rientra nel più ampio concetto di avviamento acquisito a titolo oneroso. In particolare, in una società di calcio il capitale umano, rappresentato nel caso specifico dal parco giocatori, è il fattore immateriale predominante rispetto ad altri intangibles caratterizzanti l impresa. Società calcistiche Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori Il capitale umano nelle società calcistiche Acquisiti a titolo oneroso: rappresentano una vera e propria componente patrimoniale nonché una delle fonti principali di reddito in sede di trasferimento, cedibili autonomamente e valutabili. Acquisiti a zero (provenienti dal settore giovanile,): non possono essere iscritti in bilancio ed assumono consistenza economica solamente in sede di cessione dei diritti pluriennali dell atleta. ES: Francesco Totti non può essere iscritto nel bilancio della società come componente patrimoniale attiva, mentre la componente reddituale che verrà a generarsi a seguito di una eventuale cessione concorrerà a formare una plusvalenza da iscriversi in conto economico nella voce componenti straordinarie di reddito.

9 3. IL CAPITALE UMANO Metodologia di stima del capitale umano Modelli quantitativi Metodi qualitativi Basati sul costo storico Basati sul costo di sostituzione Basati sul costoopportunità Economicoreddituali I metodi qualitativi non mirano ad attribuire un valore monetario al CU, ma ad individuare le variabili e le relazioni che ne determinano il decremento o l incremento Le metodologie tradizionali di stima del capitale umano

10 3. IL CAPITALE UMANO Metodi basati sul COSTO STORICO Trovano il loro fondamento nella capitalizzazione dei costi di acquisizione e formazione del personale, ovverosia tutto il complesso dei costi sostenuti per inserire nella dinamica gestionale tutto il personale nonché quelli necessari ad accrescere l efficienza e l efficacia dei dipendenti medesimi. Critiche: i lavoratori non sono di proprietà dell azienda e sono, quindi, liberi di lasciare l impresa in qualunque momento. se la direzione non è efficace possono essere sprecate risorse finanziarie per remunerare il personale e, generalmente, poche sono le imprese che hanno a disposizione dati storico-contabili relativi ai costi del personale. Metodi basati sul COSTO OPPORTUNITÀ Rappresenta il costo delle risorse umane in quanto suscettibili di usi alternativi. Secondo Hekimian e Jones, l impresa è un mercato nel quale le risorse umane sono allocate in base al sistema dei prezzi di trasferimento. Critiche: nella medesima impresa non sussistono centri di investimento con risorse autonome e né i dipendenti sono in grado di muoversi liberamente all interno dell impresa stessa verso chi offre di più Le metodologie tradizionali di stima del capitale umano

11 3. IL CAPITALE UMANO Metodi basati sul COSTO DI SOSTITUZIONE Sostenuto in particolare da R. Likert Accolto dalla dottrina e molto utilizzato nelle stime del capitale umano delle aziende, in quanto soddisfa al meglio i requisiti di validità concettuale, obiettività ed equità. Metodi ECONOMICO REDDITUALI Il valore del capitale umano è fatto pari ai costi ipotetici che l imprenditore dovrebbe sostenere nel caso dovesse sostituire i suoi dipendenti. Per ogni categoria omogenea di lavoratori occorre individuare il complesso di oneri necessari per creare un organizzazione la cui efficacia ed efficienza sia in linea con quella che caratterizza l impresa di cui si vuole stimare il capitale umano. Critiche: il processo di valutazione resta sempre di tipo soggettivo. Si tratta di numerosi modelli, che tendono a stimare il valore attuale della quota dei ricavi o dei servizi futuri attribuibili al fattore lavoro. Critiche: Risultano di incerta applicazione: il flusso dei ricavi che lega retribuzione del lavoratore e contributo all impresa, oppure il saggio personale di attualizzazione, rappresentano variabili essenziali del modello, nonché soggettive, sicché il valore del capitale umano non potrà che essere una stima che ammette un ampio campo di variazione Le metodologie tradizionali di stima del capitale umano

12 3. IL CAPITALE UMANO Secondo il modello di Zanda-Lacchini, che trae spunto dalle metodologie di stima proposte dal Likert, il valore del capitale umano è pari a un coefficiente m moltiplicato per il costo totale annuo del lavoro. CU La metodologia Zanda-Lacchini CTAL m Il coefficiente m può variare da 0,33 a 2,5 in base al profilo aziendale (che varia da basso ad alto). La scelta del moltiplicatore dipende da 4 fattori: qualità della ricerca svolta in azienda: se un impresa svolge attività di ricerca pura e di sviluppo, la qualità e il valore dei suoi tecnici è molto alta; complessità della tecnologia adottata: i lavoratori devono possedere capacità tecniche elevate per applicarla con efficienza ed efficacia; complessità dei problemi gestionali: la scelta del moltiplicatore dipende dalla capacità dei dipendenti di risolvere tali problemi autonomamente senza, ad esempio, avvalersi di consulenze esterne; stile di direzionale: qualità del management.

13 4. CASE STUDY Case study Valutazione dei diritti pluriennali relativi alle prestazioni dei calciatori Metodo utilizzato Rielaborazione del metodo Zanda-Lacchini La valutazione dei diritti pluriennali relativi alle prestazioni sportive dei calciatori può essere assimilata alla stima del valore dell organizzazione del personale di un azienda. I diritti pluriennali alle prestazioni sportive hanno tutte le caratteristiche richieste dalla dottrina e dalla prassi valutativa per la stima del valore economico di un bene immateriale: a) sono un centro di costo b) sono un asset in grado di garantire differenziale positivo c) sono trasferibili in via autonoma. Il valore economico dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive di un calciatore può essere ricompreso in un range che va da 1 a 4,5 volte l ammontare della retribuzione lorda annua del calciatore Il metodo

14 4. CASE STUDY In base al modello proposto, la scelta del moltiplicatore dipende da 5 fattori: 1. ruolo ricoperto 2. età 3. durata residua del contratto 4. rendimento attuale 5. profilo Ad ogni parametro viene attribuito, in base alle caratteristiche assunte, un valore compreso all interno di un predeterminato range. La somma dei valori attribuiti a ciascun parametro rappresenta il valore del moltiplicatore. Valore del diritto = Stipendio lordo annuo medio * Moltiplicatore Il metodo

15 4. CASE STUDY CASO PARTICOLARE: giocatori per i quali risulta imminente la scadenza del contratto (l oggetto della stima non è il valore del giocatore in sé, ma l utilità economica che può fornire alla Società). I scenario: il contratto viene rinnovato valorizzazione in base alla metodologia citata (l attualità della contrattazione della retribuzione costituisce un elemento rafforzativo del risultato); II scenario: il contratto non viene rinnovato Il valore dei diritti risulta prossimo allo zero. * NB: il Regolamento F.I.F.A. (2005) sullo status dei trasferimenti dei calciatori prevede la possibilità, per un calciatore di età inferiore ai 28 anni, di risolvere il proprio contratto unilateralmente senza giusta causa, dopo i primi tre anni, senza che gli vengano irrogate sanzioni sportive e senza dover corrispondere alcun tipo di indennizzo. Per i giocatori di età superiore ai 28 anni, la risoluzione unilaterale si può applicare dopo due anni. FATTORE QUALIFICANTE Ruolo Età (anni) Durata residua del contratto (anni) * Rendimento annuale (media dei voti dell anno in corso) Profilo del giocatore CARATTERISTICHE VALORE DEL MOLTIPLICATORE Attaccante 1 Centrocampista 0,5 Difensore 0,25 Portiere 0, ,8 >30 0,5 1 0,1 2 0,3 3 0,5 4 0,7 5 1 < , ,25 >6 0,50 Giovane promessa 0,8 Medio 0,3 Alto 0,5 Fuoriclasse 1 Assoluta eccellenza Premio in termini di valore assunto dal moltiplicatore Il metodo

16 4. CASE STUDY Il calciatore David Pizarro è stato ceduto, a titolo definitivo, dall F.C. Internazionale Milano S.p.A. alla A. S. Roma, il giorno 19 agosto 2006, al prezzo di 13 milioni. Successivamente, è stato sottoscritto un accordo di partecipazione ex art.102 bis NOIF, mediante il quale l A. S. Roma ha ceduto il 50% degli effetti patrimoniali relativi alle prestazioni sportive del calciatore in questione, per la somma di 6,5 milioni. Confronto tra: la valutazione dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive del calciatore David Pizarro, acquistato dalla A.S. Roma S.p.A. durante la campagna trasferimenti del 2006, stimato con la metodologia illustrata; l effettivo prezzo che la Società ha dovuto pagare per acquisire tale giocatore La valutazione del calciatore David Pizarro

17 4. CASE STUDY Calciatore: David Pizarro Titolo: proprietà Stipendio medio lordo annuo: PARAMETRO CARATTERISTICHE VALORE Ruolo Centrocampista 0,5 Età 26 1,5 Durata del contratto 4 0,7 Rendimento * >6 0,5 Profilo Alto 0,5 TOTALE 3,7 * Fonte: www. gazzetta.it Valore del diritto al : La valutazione del calciatore David Pizarro

18 4. CASE STUDY Il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive del calciatore non si discosta dal prezzo effettivamente pagato dalla Società per l acquisizione: Valore del diritto al Prezzo pagato dalla società Valore teorico di riferimento, diverso dal possibile prezzo di cessione Può essere determinato sulla base di ulteriori considerazioni e di altri elementi contingenti e soggettivi (asimmetrie del mercato, potere contrattuale etc.) La valutazione del calciatore David Pizarro

19 5. CONCLUSIONI I diritti pluriennali alle prestazioni sportive possono essere oggetto di stima, alla stregua di tutti gli altri beni immateriali. Una possibile metodologia di stima consiste nell utilizzare come riferimento lo stipendio medio lordo annuo percepito da l calciatore, moltiplicandolo per un moltiplicatore che varia sulla base di cinque parametri predefiniti. La metodologia illustrata: a) si è dimostrata coerente: conduce a valori di stima che non si discostano dal prezzo di mercato; b) è fortemente influenzata dal totale degli emolumenti lordi che i giocatori percepiscono. Ai fini della stima può essere opportuno correggere il metodo effettuando una media degli ingaggi lordi di un campione di atleti che presentano le stesse caratteristiche del giocatore valutando, allo scopo di ottenere una retribuzione media che sia in linea con quella effettivamente percepita da giocatori di pari livello sul mercato. Considerazioni conclusive Esempio: giocatori che hanno sottoscritto contratti con le società di calcio negli anni antecedenti la crisi del settore

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