COMPLETARE I CAMBIAMENTI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMPLETARE I CAMBIAMENTI"

Transcript

1

2 COMPLETARE I CAMBIAMENTI In Toscana ormai si è dato piena attuazione alle nuove norme sulla bonifica. Quasi tutti i comprensori sono stati assoggettati a tributo: consorzi di bonifica e comunità montane sono interlocutori privilegiati e responsabilizzati delle politiche ambientali. In questo contesto i Consorzi sono più conosciuti e riconosciuti e, date le competenze (regimazione delle acque, difesa del suolo, valorizzazione del territorio e difesa idraulica) sono diventati uno dei soggetti deputati alla salvaguardia dell ambiente. Concertando l attività con Province e Comuni e con una rappresentanza sempre più collegata agli Enti locali, i Consorzi rispondono al principio di sussidiarietà e contribuiscono alla sostenibilità e alla sicurezza ambientale. Nel quadro delle modifiche legislative della Regione Toscana, nel 1997 nasce, dallo storico Consorzio di bonifica Val di Pesa, il Consorzio di bonifica Colline del Chianti, che nel Comprensorio n. 22 comprende diciotto comuni. Nel 2004 inizia il cammino verso un ulteriore estensione dell attività nel Comprensorio n. 21, nel quale rientrano 22 comuni della Val d Elsa. Dopo una intensa fase di concertazione tra Consorzio, Circondario Empolese Valdelsa, comuni dell area fiorentina e senese, è stato prodotto il nuovo statuto, approvato poi dal Consiglio dei Delegati, dalla Provincia di Firenze e dal Consiglio Regionale. Intanto l attività del Consorzio è continuata -ed è stata potenziata- sui territori dei bacini Pesa e Virginio, già a tributo. Si è consolidata nella Piana di Settimo, a tributo dal 2005 ed è stata avviata sui bacini Greve e Ema, a tributo nel Dalla metà del 2006 grazie ad un protocollo d intesa che la Provincia di Firenze ha stretto con il Circondario Empolese e i Comuni dell area fiorentina, abbiamo iniziato a lavorare nel bacino dell Elsa. Oggi, in procinto di completare il ciclo dei cambiamenti intervenuti, torniamo, come già fatto nel 2005, a presentarci alle istituzioni, abbracciando però due comprensori di bonifica: n. 21 e n. 22. Due comprensori che come superficie rappresentano il secondo consorzio di bonifica della Toscana e per densità abitativa, con oltre mezzo milione di abitanti, il primo. Consorzio di bonifica per la difesa del suolo e la tutela dell ambiente della Toscana Centrale è questo il nostro nuovo nome. Anche in questa fase vogliamo continuare il percorso di comunicazione che ci ha contraddistinto, mettendo a disposizione di tutti vari supporti informativi. Il Consorzio è attrezzato per essere sempre più conosciuto per efficienza, produttività e trasparenza aspetti questi non sempre percepiti correttamente. Invitiamo quindi tutti quelli che danno vitalità alle istituzioni a consultare il materiale presente sul sito e considerare questa pubblicazione come un invito all approfondimento. Quello che resta da fare è ancora molto. Per il Consorzio la strada dal 2002 è sempre stata in salita, ma il dovere resta amministrare questo ente secondo l impianto normativo esistente o secondo gli adeguamenti e la riorganizzazione che il legislatore regionale intenderà adottare. In qualità di Commissionario, appena insediato, raccolgo dunque il testimone lasciatomi dal gruppo dirigente del Consorzio di bonifica Colline del Chianti - oggi dimessosi per la conclusione del mandato consortile e rilancio la sfida perseguendo con convinzione il percorso di chiarezza e trasparenza avviato: credo che per quanto impegnativo sia stato, resti ancora necessario per creare e poi alimentare, tra Consorzio e cittadini, la più duratura e necessaria tra le risorse: la fiducia. Mauro Cresti Il Commissario

3 IL SALUTO DELLA PROVINCIA DI FIRENZE La Provincia ha in questi anni seguito con grande attenzione il lavoro del Consorzio di bonifica Colline del Chianti, con il quale intensi sono stati i rapporti sia sul piano del controllo della attività che su quello della collaborazione. Ora il Consorzio con al sua nuova denominazione Consorzio di bonifica per la difesa del suolo e la tutela dell ambiente della Toscana Centrale continua una fase delicata, con l estensione dell area di contribuzione ad ampie porzioni del territorio in Val d Elsa. Continua ad essere importante far conoscere a tutti i cittadini normative, ruolo, competenze, bilanci, organizzazione e attività progettuale e tecnico operativa del Consorzio. È giusto e opportuno che metodi di calcolo e di pagamento dei tributi siano correttamente metabolizzati e soprattutto posti in relazione con le funzioni e gli obiettivi consortili. Di qui la scelta delle istituzioni locali di sostenere una vasta e articolata campagna di informazione, che attraverso strumenti mirati e diversificati contribuisca a generare un flusso comunicativo fra il Consorzio ed i suoi nuovi e vecchi contribuenti, mettendo in luce il legame fra adempimenti burocratici e rilevanti interventi di gestione del territorio. Stefano Giorgetti Assessore alla Pianificazione territoriale, Difesa del suolo e Bonifica della Provincia di Firenze CIRCONDARIO EMPOLESE VALDELSA La Regione Toscana con deliberazione del Consiglio numero 123 del 5 ottobre 2004 ha esteso l operatività del Consorzio di bonifica Colline del Chianti anche ai territori ricadenti del Comprensorio n. 21: un area estesa che abbraccia tre province, Siena, Firenze e Pisa, attraversata dal fiume Elsa. Nella Val d Elsa per anni hanno operato per la difesa del suolo soggetti diversi, province, consorzi idraulici, Circondario Empolese-Valdelsa, ma la salvaguardia del territorio e la prevenzione dal rischio idraulico hanno bisogno di sistematicità, di capacità tecniche ed organizzative e di una gestione più razionale delle risorse assegnate. Penso che sia chiaro a tutti l utilità di un costante impegno sui territori. La manutenzione dei corsi d acqua e delle casse di espansione, il taglio selettivo degli alberi sulle rive dei fiumi, lo sfalcio dell erba lungo i tratti urbani: sono attività fondamentali per la sicurezza di tutti. L ambiente è un bene comune, tutti traggono benefici dalle azioni che mirano alla sua salvaguardia, ma è dalla sempre più strutturata organizzazione, dalla concertazione continua con gli Enti locali, dalla conoscenza approfondita del territorio che prendono forma e sostanza i concetti di mitigazione del rischio, difesa del suolo, prevenzione delle esondazioni. Io credo che la gestione di questi aspetti da parte di un unico soggetto per un area molto vasta, come oggi è il Consorzio di bonifica per la difesa del suolo e la tutela dell ambiente della Toscana Centrale, consenta di agire e pianificare strategie in un ottica di sistema raggiungendo risultati più efficienti e ottenendo anche economie di scala. Rossana Mori Delegato del Circondario al Governo del Territorio e Difesa del Suolo

4 IL NOSTRO CONSORZIO Quando oggi parliamo di tutela e salvaguardia dell ambiente ci rendiamo conto che non si tratta di una formula vuota e buona per ogni occasione ma piuttosto di una reale esigenza dei tempi attuali: dall attenzione per le risorse ambientali passa infatti lo sviluppo sostenibile e una gestione moderna e consapevole dei nostri territori. Il Consorzio di bonifica per la difesa del suolo e la tutela dell ambiente della Toscana Centrale (CBTC) è dunque frutto di una mutata coscienza dei rischi e delle opportunità che provengono dal territorio in cui viviamo e lavoriamo quotidianamente. Questa consapevolezza ha trovato riflesso nelle nuove norme di bonifica emanate nella legge regionale 34 del 1994: non più risanamento delle zone paludose ma soprattutto manutenzione ordinaria dei corsi d acqua e delle opere idrauliche e interventi straordinari mirati alla mitigazione del rischio idraulico e alla tutela ambientale. Con questa nuova normativa tutta la Toscana è diventata soggetta a bonifica ed è stata ripartita in 41 comprensori. Il Consorzio di bonifica Toscana Centrale nasce sul territorio dello storico Consorzio della Val di Pesa, istituito nel 1933 e diventato nel 1997 Consorzio di bonifica Colline del Chianti. Con le attribuzioni del 1997 il Consorzio aveva visto allargare la propria area di competenza al Comprensorio di bonifica n. 22 e dalla fine del 2004 (Deliberazione 123 del Consiglio Regionale 5 ottobre 2004) al Comprensorio n. 21. Con la odierna fisionomia il CBTC comprende una vasta zona che include, la Val di Pesa, i bacini dei torrenti Greve e Ema, il bacino del torrente Vingone e, più genericamente, tutti i bacini di sinistra idraulica del Fiume Arno tra le Gualchiere di Remole e Montelupo ed infine il bacino imbrifero della Val d Elsa e minori affluenti in sinistra d Arno, tra Montelupo Fiorentino e Empoli per un totale complessivo di 1756, 58 kmq. Il Consorzio di bonifica Toscana Centrale, che interessa dunque 33 comuni (17 nella provincia di Firenze, 13 in provincia di Siena, 2 in provincia di Pisa e 1 in quella di Arezzo) diventa uno dei più grandi e uno dei più densamente popolati della Toscana. L ORGANIZZAZIONE Il Consorzio è un Ente pubblico economico gestito dai proprietari degli immobili (terreni e fabbricati) ricadenti nel comprensorio consortile e da amministratori nominati dagli Enti locali. Di conseguenza ogni cittadino, i cui immobili traggano beneficio dalla bonifica, può candidarsi alle cariche consortili, in occasione delle elezioni che si tengono ogni cinque anni. La rappresentanza dei cittadini, ottenuta per elezione diretta è attualmente del 51% mentre il restante 49 % dei delegati è nominato istituzionalmente. Sono organi del Consorzio: il Consiglio dei Delegati la Deputazione Amministrativa (composta da presidente, vicepresidente e 5 consiglieri: 4 dei membri sono individuati tra i delegati dei consorziati e 3 sono nominati dalle Province) il Presidente il Collegio dei Revisori dei Conti (composto da un presidente nominato dalla Provincia di Firenze e due revisori nominati dal Consorzio). Il Consiglio dei Delegati è costituito da 34 componenti di cui 18 eletti dai Consorziati e 16 nominati dalle Province di Firenze (8 nomine) e di Siena (8 nomine), prescelti fra gli amministratori dei comuni rientranti anche parzialmente nel comprensorio di bonifica. Di questi Consiglieri, 7 sono deputati, tra cui il Presidente ed il Vicepresidente. All intera organizzazione del Consorzio sovrintende il Direttore, che ne dirige, coordina e sorveglia il funzionamento. La struttura operativa del Consorzio comprende due aree operative: l Area Amministrativa e l Area Tecnica. I dipendenti sono 43 (2/3 area tecnica, 1/3 area amministrativa).

5 ORGANIGRAMMA DIRETTORE UFFICIO DIREZIONE CAPO AREA TECNICO CAPO AMMINISTRATIVA SETTORE OPERATIVO SETTORE AFFARI GENERALI SETTORE SERVIZI TECNICI SETTORE CONTABILITÀ E BILANCIO i UFFICIO ESPROPRI SETTORE PAGHE E TRIBUTI SETTORE CATASTO Parco mezzi Negli ultimi anni si è proceduto ad un graduale potenziamento della struttura operativa in termini di uomini e mezzi che ha permesso, prima di estendere il tributo, di intervenire concretamente nei nuovi territori. Il parco mezzi comprende 12 macchine operatrici gommate cingolate (escavatori) allestite con varie attrezzature trincianti e per movimento terra, oltre a un parco di automezzi per spostamenti e trasporto materiale. Catasto consortile La struttura che si occupa del catasto ha visto una riorganizzazione e un graduale e mirato potenziamento: è stato abbandonato l utilizzo dei vecchi archivi consortili, relativi solo alla Val di Pesa, per attingere i nuovi dati direttamente dall Agenzia del Territorio. Questa scelta, con il tempo e con le correzioni eseguite grazie alle informazioni ricevute dai consorziati, sta determinando un reale miglioramento della qualità del dato in possesso dell Agenzia del Territorio: un beneficio sia per il Consorzio che per i consorziati e, più ampiamente, per la collettività. Comunicazione È stato attivato un sito web, sono state predisposte campagne informative ed infine, limitatamente al periodo che va dall invio degli avvisi di pagamento fino alla scadenza di pagamento degli stessi, è stato istituito un call center per la gestione delle informazioni. Riferimenti legislativi: Regio Decreto 215/1933 (norme per la bonifica integrale) Regio decreto 368/1904 (bonifica delle paludi e dei terreni paludosi) Regio decreto 523/1904 (testo unico sulle opere idrauliche) Leggi regionale della Toscana 34/1994, 38/2003, 3/2004 (norme in materia di bonifica) Esercita la propria attività tributaria così come dispone l articolo 16 della legge regionale 38/2003 Legge regionale della Toscana 91/98 (Norme per la difesa del suolo)

6 COMPRENSORIO N VAL D ELSA Territorio del Comprensorio n. 21 Territorio del Consorzio di bonifica Toscana Centrale 1756 superficie (Kmq) 4 numero province 33 numero comuni RADDA IN CHIANT I VOLTERRA SIENA Il territorio Il Comprensorio di bonifica n. 21 è sostanzialmente costituito dal bacino imbrifero del Fiume Elsa, oltre che dai bacini minori affluenti di sinistra d Arno tra Montelupo ed Empoli (in particolare Torrente Orme). Il territorio, diviso tra le province di Firenze (bassa valle) e Siena (alto bacino), è caratterizzato da morfologia prevalentemente collinare con quota medie dei rilievi generalmente inferiore ai 300 m sul livello del mare. Il Comprensorio comprende varie tipologie di territorio che includono zone di acque basse (area pianeggiante tra Arno Vecchio e Empoli), pianure di fondovalle con diversi livelli di vulnerabilità idraulica, aree pedo-collinari e di versante. Le opere II Consorzio ha già realizzato un attività ricognitiva finalizzata alla redazione dell inventario delle opere sul territorio della Val d Elsa. Il Comprensorio n. 21 si caratterizza per opere idrauliche di rilevanza quali il sistema di laminazione di Castelfiorentino (canale scolmatore e Cassa di espansione di Madonna della Tosse), varie casse di espansione sulla rete di affluenti dell Elsa, sia in provincia di Firenze che in provincia di Siena, tratti arginati a difesa dei centri abitati di fondovalle, canali di acque basse, sistemi di portelle e organi mobili per la difesa idraulica di aree agricole e urbanizzate. Il territorio 955 superficie (Kmq) 3 numero province 22 numero comuni f. Elsa, t. Orme, t. Casciano, t. Agliena, principali corsi d acqua t. Staggia 684 massima quota m s.l.m. Empoli, Castelfiorentino, Certaldo, San Gimignano, Colle Val d Elsa, Poggibonsi, San Miniato, Montelupo Fiorentino, Montaione, Gambassi Terme, Principali centri abitati Tavarnelle Val di Pesa, Barberino Val d Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Monteriggioni, Montespertoli, Volterra.

7 COMPRENSORIO N COLLINE DEL CHIANTI Territorio del Comprensorio n. 22 Il territorio Si tratta di una vasta area prevalentemente collinare con quote medie dei rilievi generalmente inferiore ai 500 m sul livello del mare. Le zone urbanizzate di recente espansione occupano prevalentemente i fondovalle mentre gli insediamenti minori più antichi solo generalmente localizzati su aree di crinale. Il Comprensorio di bonifica n. 22 comprende varie tipologie di territorio che includono zone di acque basse (Piana di Settimo), bordate quindi da corsi d acqua arginati (è il caso della Piana di Settimo delimitata dagli argini di Arno, Vingone e Greve), pianure di fondovalle con diversi livelli di vulnerabilità idraulica, aree pedo-collinari e di versante. Il territorio 734 superficie (Kmq) 3 numero province 18 numero comuni t.pesa, t. Greve, t. Grassina t. Isone, t. Virginio, principali corsi d acqua t. Vingone 892 massima quota m s.l.m. Firenze, Scandicci, Lastra a Signa, San Casciano Val di Pesa, Greve in Chianti, Bagno a Ripoli, Impruneta, Principali centri abitati Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Tavarnelle Val di Pesa, Castellina in Chianti, Radda in Chianti. Le opere Numerose le opere idauliche in gestione da alcuni anni dal Consorzio nel territorio del Comprensorio n. 22. Ad oggi sono infatti censite oltre 90 opere trasversali (traverse, briglie), oltre 50 opere di difesa di sponda (muri, gabbionate, scogliere, ecc.) e ben 19 aree di laminazione strutturate (prevalentemente casse di espansione in derivazione). Importante anche la rete di canali artificiali (oltre 20 Km di sviluppo), le strutture arginali a difesa di aree urbane e gli impianti forestali, prevalentemente in aree di fondovalle.

8 LE ATTIVITÀ DEL CONSORZIO Le linee di sviluppo del Piano di bonifica, approvate dal Consorzio di bonifica Toscana Centrale nel 1996, individuano tra le loro priorità la realizzazione delle opere finalizzate alla moderazione delle piene e alla mitigazione del pericolo idraulico, la riqualificazione ambientale delle aree fluviali e la conservazione e manutenzione delle opere idrauliche già realizzate. Con un inversione di tendenza rispetto al passato, quando la pianificazione e la gestione dei corsi d acqua erano mirate a uno sfruttamento intensivo delle risorse del territorio e al recupero del suolo da destinare a nuovi insediamenti o ad attività agricole, adesso le attività principali di intervento sui bacini idrografici sono prevalentemente di valorizzazione ambientale. Le mutate esigenze del territorio e i nuovi criteri di intervento ecologicamente sostenibili - in particolar modo dopo le piene degli anni 1991, 1992 e 1993 che portarono allagamenti in tutto l alto e medio bacino - hanno obbligato ad un rapido adeguamento dei piani di difesa idraulica. In quest ottica vengono privilegiati gli interventi dalle spiccate componenti di bioingegneria, gli interventi di recupero naturalistico delle fasce di pertinenza fluviale e le opere destinate a incrementare la capacità di contenere e smorzare le piene: casse di espansione e zone di esondazione controllata laterali all alveo del fiume. L attività tecnico-operativa del Consorzio è organizzata secondo schemi pluriennali, attuati in programmi annuali e si divide in manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria delle opere presenti sul territorio e realizzazione di opere ed in attività di servizio tecnico (studi, progettazioni, direzioni lavori, collaudi, ecc.). L attività ordinaria Il settore operativo del Consorzio svolge la sua attività ordinaria sulle numerose opere e tratti d alveo in gestione diretta con varie azioni: due o più passaggi di sfalcio (taglio erba) con macchine operatrici e attrezzature manuali; interventi di controllo, mantenimento della vegetazione arborea, sopralluoghi per la vigilanza della funzionalità ed efficienza delle opere idrauliche. Il sistema di segnalazioni Il consorzio compie un importante numero di interventi in seguito a comunicazioni e segnalazioni che pervengono all Area Tecnica dal personale consortile stesso, dagli altri Enti che operano sul territorio e, in misura sempre crescente, dagli stessi Consorziati. Si tratta spesso di problematiche legate ad alberi caduti, rimozione rifiuti, piccole erosioni, ecc. Ad ogni contatto segue un sopralluogo e, se opportuno, un intervento. Volontà del Consorzio è rafforzare ulteriormente il settore considerato che svolge attività di utile prevenzione per dissesti di maggior entità e quindi interventi di maggior costo.

9 Principali segmenti di attività tecnico-operativa: Proposte di piano e/o di programma: il Consorzio individua obiettivi specifici da perseguire con la propria attività e utilizza, per il loro raggiungimento, i programmi di finanziamento disponibili. Procedimenti di attuazione (completi o parziali) di opere pubbliche di difesa del suolo, bonifica, idraulica: il Consorzio attua (ovvero progetta, esegue, collauda) opere idrauliche, di bonifica, di difesa del suolo indicate nel proprio piano o da altri pianificate e programmate. Manutenzione e controllo delle opere di bonifica, idrauliche di III, IV e V categoria: il Consorzio provvede alle manutenzione delle numerose opere idrauliche e di bonifica inventariate e interviene sui corsi d acqua eliminando quegli alberi che sono a fine ciclo vitale oppure a rischio di caduta. Attività di corretta gestione e profilassi del reticolo idrografico naturale Collaborazioni con Enti pubblici su problematiche inerenti l assetto del territorio: il Consorzio collabora con gli Enti locali su problematiche riguardanti l assetto del territorio (anche elaborando progetti di opere, realizzandole, dirigendone l esecuzione) Attività per avvalimento della provincia (L.R.T. n. 91/1998 Norme per la difesa del suolo ). Realizzazione di una cassa di espansione integrata al progetto di variante alla S.P. n. 12 a San Vincenzo a Torri nel comune di Scandicci (FI): costo stimato di 4,6 milioni di Euro Il progetto, redatto da gruppo di progettazione congiunto Consorzio di bonifica-direzione viabilità della Provincia di Firenze, si caratterizza per prevedere in modo integrato l opera stradale e l opera idraulica. L intervento prevede che la nuova viabilità di circonvallazione dell abitato di San Vincenzo a Torri vada sul perimetro arginale lato alveo della prevista cassa di espansione del vicino torrente Pesa. La Greenway sul Vingone: costo stimato 6 milioni di euro. Un articolato progetto per diminuire il rischio idraulico del torrente Vingone (con casse di espansione, ringrossi arginali, creazioni di golene e altre attività) permetterà la creazione di un percorso verde (greenway) destinato prevalentemente ad uso turistico e ricreativo oltre che, all occorrenza, come utile pista di servizio ad uso consortile. Piste Pedociclabili Le piste pedociclabili progettate dal consorzio sono quella della Val di Pesa (25 km da Montelupo Fiorentino a Radda in Chianti) e quelle, ancora in fase di approvazione, in riva sinistra d Arno (tra la passerella delle Cascine a Firenze e il parco di San Colombano a Lastra a Signa) e sul torrente Ema, tra Galluzzo e Ponte a Ema. Il risparmio energetico e le biomasse Il Consorzio si è attivato per definire procedure ottimizzate che consentano lo sfruttamento energetico delle biomasse (residui vegetali) derivanti da parte della propria attività di controllo della vegetazione sui corsi d acqua naturali e dalle lavorazioni forestali necessarie per la manutenzione delle opere in gestione. Grazie a questa attività sarà possibile una significativa immissione di energie rinnovabili nel sistema energetico del territorio locale. Il piano stralcio rischio idraulico Il Consorzio è incaricato della progettazione preliminare degli interventi (per un totale di 110 siti) per la riduzione del rischio idraulico pianificati dalla Autorità di Bacino del Fiume Arno sui bacini di propria competenza ( Piano Stralcio Rischio Idraulico approvato con D.P.C.M. del ). Le scelte progettuali degli interventi sono guidate dai risultati di analisi e da qualificate ricerche universitarie di tipo ambientale, naturalistico, paesaggistico e geomorfologico.

10 IL TRIBUTO Che cosa è Il Consorzio di bonifica, dotato di potere impositivo, determina di anno in anno l ammontare della contribuenza da ripartire tra tutti i consorziati, sulla base delle previsioni di spesa iscritte in bilancio. Il contributo di bonifica è un onere reale che grava su tutti i beni immobili (terreni e fabbricati) del comprensorio ed è pertanto dovuto da tutti i proprietari dei singoli beni. Le entrate tributarie vengono ripartite tra i proprietari di immobili del comprensorio secondo il Piano di classifica (approvato con Deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 2/04 del , Deliberazione n. 4/05 del , Deliberazione n. 4/06 del ), che valuta, secondo una serie di parametri, come il tributo si ripartisca tra gli immobili sulla base del beneficio relativo. Sono soggetti all imposizione del contributo anche i fabbricati extra agricoli laddove esista il beneficio accertato attraverso il piano di bonifica e il piano di classifica. Elaborazione del Piano di bonifica, dove sono individuate le opere, le attività da svolgere e i loro costi. Redazione del Piano di classifica che definisce l incidenza del beneficio per ogni zona e/o sottobacino. Determinazione del Piano di riparto delle spese per la suddivisione dei costi fra tutti i proprietari di immobili e terreni secondo l indice del beneficio. I rapporti di beneficio tra i vari immobili si ottengono con la valutazione e l utilizzazione di alcuni parametri tecnici ed economici (altimetria, densità delle opere e costi di manutenzione, permeabilità del suolo, ecc.): la composizione di questi elementi, espressi attraverso indici (idraulico ed economico), fornisce i rapporti esistenti tra gli immobili per quanto riguarda la misura del beneficio prodotto dall attività di bonifica. L unità areale elementare presa in considerazione dell indice di beneficio è il foglio catastale. L indice idraulico è stato calcolato nell intero comprensorio sulla base di unità funzionali omogenee. L indice economico, il parametro che si riferisce al valore del bene preso in esame, si calcola sulla base dei limiti comunali attraverso le rendite catastali dell immobile urbano e il reddito domenicale dei terreni. Il piano di riparto degli oneri a carico della proprietà consorziata provvede a ripartire la previsione di entrata tributaria sulle proprietà consorziate. Con l istituzione dei nuovi comprensori, l estensione delle competenze e il nuovo concetto di beneficio (inteso come diretto e indiretto) l avviso di pagamento del tributo raggiungerà d ora in poi nuovi territori e tutti i cittadiniproprietari di immobili presenti. Ogni anno, dopo una attività di monitoraggio e concertazione con gli Enti locali che presiedono al governo del territorio, il Consorzio stila una lista di interventi necessari per la manutenzione delle opere idrauliche e la corretta gestione dei tratti d acqua a rischio ricadenti nel comprensorio. Vengono così stimati i costi, individuati i mezzi, i tempi e stabilito il fabbisogno economico del Consorzio (tecnico-operativo e amministrativo). Il tributo è annuo e non divisibile. Perché pagare? Pagare il tributo non è solo un obbligo di legge ma è soprattutto un modo per contribuire alle spese sostenute dall ente nello svolgimento delle attività annualmente pianificate. Non si tratta di un canone fisso: l importo richiesto è strettamente legato alle attività concrete, alla previsione di spesa e ai progetti redatti con la partecipazione degli enti locali. Da questo lavoro di concertazione esce rafforzata la salvaguardia di un bene comune come l ambiente. Ogni consorziato può calcolare l importo del proprio tributo prima dell arrivo dell avviso di pagamento grazie al nostro servizio on line

11 LA DIFESA DEL SUOLO Chi progetta e realizza opere idrauliche in provincia di Firenze Numero interventi Progettazione Enti attuatori Comuni 7 7 Comunità montane Consorzio di bonifi ca Amministrazione Regione Provinciale Toscana - URTT Soggetti attuatori 4 6 Stato 12 Altro Chi progetta e realizza opere idrauliche in Toscana Progettazione Enti attuatori Consorzio di bonifi ca Comunità Montane Provincie Comuni Reg. Toscana - URTT Altro - privati Stato Nella provincia di Firenze il 45% delle nuove opere idrauliche a mitigazione del rischio idraulico sono progettate e realizzate dai due consorzi di bonifica presenti: Consorzio di bonifica Colline del Chianti e Consorzio di bonifica dell Area fiorentina. Le risorse che i consorzi toscani drenano con il tributo di bonifica da circa consorziati, secondo i dati consuntivi del 2005, sono di circa 33 milioni di euro. Su questa cifra ritornano come investimenti e come attività di manutenzione sui territori dei vari comprensori circa 25 milioni di euro. Tale importo è pari a circa il 70% delle risorse prelevate con il tributo. Tratto da Catalogo degli interventi di prevenzione e ripristino del dissesto idrogeologico Regione Toscana (febbraio 2005)

12 Racconto fertile di Giuliano Ghelli INFORMAZIONI Consorzio di bonifica per la difesa del suolo e la tutela dell ambiente della Toscana Centrale Sede: via G. Verdi, Firenze - tel / fax Coordinate GPS: N E Sede operativa S.P. del Virginio, Baccaiano (Montespertoli) (FI) Coordinate GPS: N E info@cbtc.it Sito Internet: ORARIO UFFICIO SEDE VIA G. VERDI, 16 - FIRENZE Lunedì: Martedì: e Mercoledì: Giovedì: e Venerdì:

TRIBUTO DI BONIFICA 2010: IL CONSORZIO È ORMAI A PIENO REGIME NEL CHIANTI E IN VALDELSA

TRIBUTO DI BONIFICA 2010: IL CONSORZIO È ORMAI A PIENO REGIME NEL CHIANTI E IN VALDELSA DATA: novembre 2010 OGGETTO: avvisi di pagamento del contributo di bonifica 2010 del Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale. CONSORZIO DI BONIFICA PER LA DIFESA DEL SUOLO E LA TUTELA DELL'AMBIENTE

Dettagli

Premessa 23/05/2014 2

Premessa 23/05/2014 2 Regione Toscana NORMATIVA sulla DIFESA DEL SUOLO Legge Reg. 27 dicembre 2012 n. 79 Nuova Disciplina in materia di Consorzi di bonifica. Modifiche (Ver. alla l.r. 69/2008 e alla l.r. 91/98. 1.0) Abrogazione

Dettagli

DETERMINAZIONE SETTORE TECNICO. Numero 65 Del 06-02-12

DETERMINAZIONE SETTORE TECNICO. Numero 65 Del 06-02-12 DETERMINAZIONE SETTORE TECNICO Numero 65 Del 06-02-12 Oggetto: L.R. 34794. COMPRENSORIO DI BONIFICA N. 29. "VAL DI CECINA". PROGRAMMA DI BONIFICA 2011. DETERMINA= ZIONE INDICI DI CONTRIBUENZA E APPROVAZIONE

Dettagli

IL CONTRIBUTO DI BONIFICA. Informazioni essenziali Esercizio 2015

IL CONTRIBUTO DI BONIFICA. Informazioni essenziali Esercizio 2015 IL CONTRIBUTO DI BONIFICA Informazioni essenziali Esercizio 2015 Contributo di Bonifica: cos è? È la quota di spesa per il buon mantenimento dell assetto idraulico ed idrogeologico del territorio posta

Dettagli

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Fase 2.1.1 Trasferimento delle esperienze maturate dalla Regione Marche in materia

Dettagli

PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore Difesa del suolo Regione Toscana

PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore Difesa del suolo Regione Toscana Progetto di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni FASE DI PARTECIPAZIONE ATTIVA (art.66 c.7 D.Lgs 152/06) I INCONTRO PUBBLICO PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore

Dettagli

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4 STATUTO CONSORTILE Art. 50, comma 4 Entro due anni dall approvazione dello statuto da parte della Giunta regionale, il Consorzio provvede ad esplicitare nell avviso di pagamento lo specifico beneficio

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

Difesa del suolo e pianificazione dei bacini idrografici

Difesa del suolo e pianificazione dei bacini idrografici Quadro normativo: Legge 183/89, «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo» Si intende: a) per suolo: il territorio, il suolo, il sottosuolo, gli abitati e le opere infrastrutturali;

Dettagli

Determina n. 404 del 22/11/2012

Determina n. 404 del 22/11/2012 DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Centro di Responsabilità DIREZIONE VIABILITA' - EDILIZIA - MOBILITA' - PIANIFICAZIONE TERRITORIALE - DIFESA DEL SUOLO - PROTEZIONE CIVILE Determina n. 404 del 22/11/2012 OGGETTO:

Dettagli

Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO

Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO Piano di Gestione delle Acque I Aggiornamento Rapporto tra PDGAcque e altri piani di indirizzo: PDGAlluvioni, Piano di Sviluppo Rurale, Piano di Indirizzo

Dettagli

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA

REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO. COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA REGIONE ABRUZZO PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO E COMUNE DI PESCARA ATTIVA SpA GLI AMICI DEL RICICLO PROGETTO SPERIMENTALE DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE NEL SETTORE DELLA GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Governo delle acque e del territorio

Governo delle acque e del territorio Governo delle acque e del territorio Indicazioni per una gestione comunale Sala Puerari Museo Civico Cremona 22/07/2010 1 Quadro Acque Cremona La realtà cremonese è interessata da un sistema delle acque

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

EX COMPRENSORIO 11 VERSILIA MASSACIUCCOLI IL PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI PER IL RIPARTO DELLA CONTRIBUENZA E MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO

EX COMPRENSORIO 11 VERSILIA MASSACIUCCOLI IL PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI PER IL RIPARTO DELLA CONTRIBUENZA E MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO EX COMPRENSORIO 11 VERSILIA MASSACIUCCOLI IL PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI PER IL RIPARTO DELLA CONTRIBUENZA E MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO Il Piano di Classifica degli Immobili ha il fine di

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

PROGETTO DI FUSIONE (art. 2501-ter C.C.)

PROGETTO DI FUSIONE (art. 2501-ter C.C.) PROGETTO DI FUSIONE (art. 2501-ter C.C.) Il Consiglio di amministrazione della Banca di Credito di Impruneta società cooperativa, con sede in Impruneta (FI) e il Consiglio di amministrazione del Credito

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

CAPITOLO 8 I PROGRAMMI DI INTERVENTO IN MATERIA DI DIFESA DEL SUOLO

CAPITOLO 8 I PROGRAMMI DI INTERVENTO IN MATERIA DI DIFESA DEL SUOLO CAPITOLO 8 I PROGRAMMI DI INTERVENTO IN MATERIA DI DIFESA DEL SUOLO 207 I PROGRAMMI DI INTERVENTO IN MATERIA DI DIFESA DEL SUOLO 8.1 Criteri generali di individuazione e valutazione degli interventi Gli

Dettagli

Competenze dei settori operativi

Competenze dei settori operativi CONSORZIO DI BONIFICA BACCHIGLIONE PIANO DI ORGANIZZAZIONE VARIABILE - adottato dall Assemblea con delibera n. 04/07 del 21 maggio 2010, e definitivamente approvato con modifiche con Decreto del Presidente

Dettagli

IL VERDE PUBBLICO 2.0

IL VERDE PUBBLICO 2.0 IL VERDE PUBBLICO 2.0 Approcci innovativi alla gestione del verde 21 novembre 2014, Brindisi Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, L. n 10/2013: cosa significa per i Comuni? Dott.ssa for. Francesca

Dettagli

COLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno 2013. Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri

COLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno 2013. Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri SERVIZIO MOBILITA, STRADE, CENTRO STORICO E CIMITERI P.zza Mercatale, 31 59100 Prato Fax 0574.183.7368 www.comune.prato.it Orario di apertura al pubblico Lunedì 9.00 13.00 Giovedì 9.00-13.00 e 15.00-17.00

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

CONVEGNO/WORKSHOP. l PATTO dei SINDACI per le SMART CITIES

CONVEGNO/WORKSHOP. l PATTO dei SINDACI per le SMART CITIES CONVEGNO/WORKSHOP l PATTO dei SINDACI per le SMART CITIES 1 Il territorio Il Comune di Scandicci si estende su un territorio di 59,75 km 2. Il 29% del territorio è caratterizzato dalla presenza di aree

Dettagli

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa

Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi

Dettagli

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione

Dettagli

La manutenzione degli argini. Seminario IL RISCHIO IDROGEOLOGICO IN TOSCANA: LE STRUTTURE ARGINALI Firenze, 17 marzo 2015

La manutenzione degli argini. Seminario IL RISCHIO IDROGEOLOGICO IN TOSCANA: LE STRUTTURE ARGINALI Firenze, 17 marzo 2015 La manutenzione degli argini Iacopo Iacopo MANETTI MANETTI Consorzio Consorzio di di bonifica bonifica Medio Medio Valdarno Valdarno Seminario IL RISCHIO IDROGEOLOGICO IN TOSCANA: LE STRUTTURE ARGINALI

Dettagli

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività

tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA tra la Regione Autonoma della Sardegna e il Consorzio di Bonifica. per lo svolgimento di attività inerenti al servizio di piena e intervento idraulico e presidio territoriale.

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO

PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE N. DEL PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO nel circondario idraulico di ROVIGO PROTOCOLLO DI INTESA tra l'agenzia Interregionale

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

C O M U N E D I E M P O L I SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

C O M U N E D I E M P O L I SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE C O M U N E D I E M P O L I SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE S E R V I Z I O U R B A N I S T I C A SETTORE AMBIENTE, SICUREZZA E ATTIVITA PRODUTTIVE S E R V I Z I O A M B I E N T E, S I C U R E Z Z

Dettagli

Facoltà di Architettura LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA

Facoltà di Architettura LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA I Programmi complessi Si innestano in una duplice riflessione: 1. scarsità delle risorse pubbliche per la gestione delle trasformazioni urbane; 2. limiti della operatività del Piano Regolatore Generale.

Dettagli

COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità)

COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità) DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA: FAMIGLIA PROFESSIONALE DI APPARTENENZA: GRADUAZIONE POSIZIONE: FINALITÀ

Dettagli

L ASSESSORE ALL URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA E VIABILITA

L ASSESSORE ALL URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA E VIABILITA PROPOSTA CDC NR.17/2014 OGGETTO: APPROVAZIONE VARIANTE N. 2 AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE PER INSERIMENTO NUOVO ARTICOLO 70 BIS - LINEE GUIDA PER IL CONTENIMENTO DEL FABBISOGNO ENERGETICO PER GLI IMMOBILI

Dettagli

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Deliberazione 16 dicembre 2004 Determinazione del contributo tariffario da erogarsi ai sensi dell

Dettagli

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO DELL ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI Premessa Questo Regolamento, nell ambito dell autonomia gestionale,

Dettagli

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1. DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

C O M U N E D I B E D U L I T A

C O M U N E D I B E D U L I T A NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2015-2017 La nota integrativa al bilancio costituisce allegato obbligatorio al documento di programmazione e viene redatta in conformità alle prescrizioni del

Dettagli

Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori

Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori Università IUAV di Venezia Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori Ezio Micelli Gli accordi con i privati Gli accordi con i privati nella Lr 11/04 Gli accordi con

Dettagli

Fanghi di escavazione Problema ancora senza soluzione?

Fanghi di escavazione Problema ancora senza soluzione? Fanghi di escavazione Problema ancora senza soluzione? Ordinarie operazioni di ricavatura di un corso d acqua Il problema fanghi in Toscana Per evidenziare l estensione del problema a livello regionale

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 68 24/02/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 1251 DEL 03/02/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione

Dettagli

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI 85 PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI IL

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica

Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica 20 ottobre 2004 Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica Norme di Attuazione: Titolo 6 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 2 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO

ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO Schema di disegno di legge recante: Delega al Governo per l emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro bozza aggiornata al 30 dicembre 2006

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 Il presente bilancio è stato redatto in linea con le indicazioni deliberate dal Consiglio e tiene conto delle disposizioni

Dettagli

Problematica Idraulica e piani urbanistici

Problematica Idraulica e piani urbanistici Associazione Nazionale Urbanisti e Pianificatori Territoriali e Ambientali con il patrocinio di Comune di Este Consorzio di Bonifica Adige Euganeo PREVENZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO: UN COMPITO PER LA PIANIFICAZIONE

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Dettagli

LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO MINERARIO DISMESSO: LE NORMATIVE PER LA SICUREZZA

LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO MINERARIO DISMESSO: LE NORMATIVE PER LA SICUREZZA LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO MINERARIO DISMESSO: LE NORMATIVE PER LA SICUREZZA Domenico Savoca Regione Lombardia Direzione Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile Struttura Cave e Miniere OBIETTIVI

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA ANNO 2013/2015

PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA ANNO 2013/2015 (Varese) Piazza Vittorio Veneto, 2 Fax 0332429035 Tel. 0332-275111 PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA 1. Premessa ANNO 2013/2015 I Piani di Razionalizzazione sono stati

Dettagli

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio REGIONANDO 2001 REGIONE LIGURIA Settore Assetto del territorio e Controllo Tecnico ATTIVITÀ REGIONALI PER LA QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEGLI ENTI LOCALI LIGURI NELLA DIFESA DEL SUOLO E NELLA TUTELA DELLA

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3047 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Norme per la promozione della partecipazione dei giovani immigrati al servizio

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori

Codice Deontologico. Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori Codice Deontologico Approvato dall Assemblea Ordinaria dei Consorziati con Delibera del 28/09/2011 INDICE 1. Premessa 2. Destinatari 3. Scopo 4. Principii, doveri, responsabilità e modelli di comportamento

Dettagli

RELAZIONE AL RENDICONTO GENERALE PER L ANNO 2010

RELAZIONE AL RENDICONTO GENERALE PER L ANNO 2010 Consorzio Interuniversitario per L Alta Formazione in Matematica Polo Scientifico - CNR Edificio F Via Madonna del Piano 50019 Sesto Fiorentino (FI) email: ciafm@fi.iac.cnr.it Codice Fiscale: 94114230488

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG

2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG 2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI 2013-2014 1 CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi costituisce una rappresentazione organica e trasparente dei servizi offerti dall Agenzia

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO) PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it RELAZIONE TECNICA Il presente decreto legislativo specifica sostanzialmente obblighi cui i datori di lavoro sono già tenuti, in base alla disciplina generale del corrispondente Titolo I del decreto legislativo

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROGETTO COORDINAMENTO ATTIVITA'FERROVIA DEL BRENNERO E INTERMODALITA' Prot. n. 19 P306 08 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 36 DI DATA 11 Dicembre 2008 O G G E T T O: Legge

Dettagli

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150)

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) COMUNE DI SANT ANGELO A SCALA Provincia di Avellino PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014 (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) Cod. SAS-PTI01 Data: 30/04/2012 Adottato con

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N.44 del 12 Marzo 2013 Ai gentili clienti Loro sedi Recupero edilizio e riqualificazione energetica: per la maxi detrazione pagamenti entro il 30.06.2013 Gentile cliente,

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO Nelle tavole seguenti si esaminano rispettivamente i valori storico-culturali e il patrimonio storico architettonico con la viabilità storica; in questo caso non si rilevano situazioni di particolare interesse.

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011

PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011 PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011 L avanzamento del PON FESR nel 2011 in sintesi L attuazione del PON FESR mantiene e rafforza gli elementi

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna 1 COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna Area Programmazione e Gestione del Territorio ALLEGATO 1 DETERMINAZIONE VALORI DI RIFERIMENTO DELLE AREE INSERITE NEL P.R.G., NEL P.S.C. E NEL R.U.E.

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 39/ 15 DEL 5.8.2005

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 39/ 15 DEL 5.8.2005 DELIBERAZIONE N. 39/ 15 Oggetto: Attuazione degli interventi finalizzati alla definizione del Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS). L Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito

Dettagli

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 189 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 6.1 Premessa Il Sistema Informativo

Dettagli

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte

Dettagli

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno

Università di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa

Dettagli