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1 ALLEGATI TECNICI alla relazione scientifica di carattere museologico per il progetto definitivo del sistema museale di Sestri Levante e di Castiglione Chiavarese Sulla base delle indicazioni presentate dalla Dott. Visser nel documento denominato relazione scientifica di carattere museologico per il progetto definitivo del sistema museale di Sestri Levante e di Castiglione Chiavarese (prot. com. n. 75/ ) contenente le linee guida per la stesura degli atti tecnici conseguenti, l U.T.C. del Comune di Castiglione Chiavarese ha redatto gli elaborati tecnici al fine di integrare il progetto definitivo edile dell intervento di Sistema museale del sito archeologico di Monte Loreto, già commissionato all ing. Eric Parpaglione, onde ottenere un progetto definitivo di tutto l intervento di realizzazione sistema museale. 1. elaborati grafici: o TAVOLA D-MG-1 Allestimento miniera XX Settembre o TAVOLA D-MG-2 Allestimento sede museale Piano seminterrato o TAVOLA D-MG-3 Allestimento sede museale Piano terra o TAVOLA D-MG-4 Allestimento sede museale Piano primo 2. Relazione tecnica. Il presente elaborato rappresenta la relazione tecnica di cui al punto 2 sopra elencato. Riferimenti Normativi RELAZIONE TECNICA Il progetto del sistema museale, nella sede espositiva di Castiglione Chiavarese e nei relativi percorsi visitabili, deve rispondere alle norme specifiche per i musei, in particolare agli standard di qualità emanati con L Atto di indirizzo sui criteri tecnico scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (Ministero per i Beni e le Attività culturali, Decreto 10 maggio 2001), recepiti dalla Regione Liguria (L.R.n.33/2006 e Piano triennale regionale , delibera Consiglio regionale n.54, 17/12/2007). Si fa riferimento soprattutto agli ambiti relativi alla sicurezza del museo (Ambito V) e alla gestione e cura delle collezioni (Ambito VI) che rinviano a norme obbligatorie e cogenti. Pertanto sono previste nel progetto le misure atte a garantire in particolare la sicurezza in caso di incendio e la sicurezza anticrimine, con un approccio mirato e integrato. Oltre alle indicazioni dell Atto di indirizzo sugli standard, sopra citato si ottempera alle norme specifiche del Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre (Decreto 20 maggio 1992, n,569 ) e alle norme tecniche contenute nei Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro (Decreto interministeriale 10 marzo 1998). In ottemperanza a tali norme viene quindi previsto l impianto di rilevazione fumi, l allarme antincendio, presidi antincendio mobili o fissi. Viene inoltre fatta l opportuna analisi del rischio, in modo da prevedere le vie di esodo in caso di emergenza, opportunamente segnalate, l illuminazione di sicurezza e l alimentazione elettrica di emergenza. In particolare viene calcolato Il massimo affollamento consentito che dovrà essere commisurato alla capacità di deflusso del sistema di

2 vie d uscita. Si rimanda agli elaborati tecnici della progettazione edile-impiantistica circa lo sviluppo delle tematiche relative a questo aspetto. Per quanto concerne la sicurezza anticrimine si prevedono gli impianti antintrusione, gli impianti TV a circuito chiuso, i mezzi e gli impianti antirapina, la protezione dei manufatti con vetrine antisfondamento, eventuali distanziometri e allarmi per distacco di singole opere. Per quanto concerne la gestione e cura delle collezioni, gli standard museali prescrivono in modo analitico i metodi e le condizioni di conservazione degli oggetti e delle opere. Raccomandano che la cura delle collezioni si fondi su di un idonea politica di prevenzione concernente le condizioni ambientali, la manutenzione dei locali, le misure di protezione dai rischi e le misure di sicurezza. Fissano quindi i parametri ambientali per reperti e manufatti, classificati in base ai materiali costitutivi e alle tecniche di lavorazione, mediante tabelle relative alla fotosensibilità, ai valori termo- igrometrici e altro ancora, come gli agenti inquinanti e la prevenzione di attacchi microbiologici. Si rimanda ad analisi di dettaglio da svilupparsi in sede di progettazione esecutiva successivamente all individuazione dei reperti da rendere fruibili nella sede museale. In rapporto alle indicazioni riportate dalla dott.visser nella summenzionata relazione circa le condizioni ambientali di esposizione e dello stato di conservazione dei reperti e delle opere da esporre, cui far riferimento per lo sviluppo della progettazione esecutiva, è stato delneato il presente progetto definitivo con una suddivisione degli spazi disponibili ed identificando un percorso di visita che preveda il rispetto delle necessarie tutele del materiale esposto, nonché la leggibilità del materiale secondo un criterio cronologico/analitico; Particolare attenzione richiede poi l illuminazione degli ambienti e delle opere, che non deve superare i valori di illuminamento massimo indicati dagli standard, fissati con l intento di conciliare le esigenze conservative, volte a ridurre il degrado, con le esigenze di fruizione dei visitatori. La gran parte dei materiali da esporre rientrano nelle seguenti categorie di fotosensibilità: 1 Molto bassa - reperti e manufatti relativamente insensibili alla luce (metalli, materiali lapidei, ceramica, vetri, reperti fossili ecc.); 2 Media reperti e manufatti moderatamente sensibili alla luce (pitture a tempera e ad olio verniciate, affreschi, corno, avorio, legno, ecc.). Materiali come disegni, stampe, fotografie che sono classificati con una fotosensibilità 3 Alta o 4 Molto Alta, possono essere riprodotti in facsimile di alta definizione e qualità - pratica alla quale fanno ormai ricorso le più importanti istituzioni museali internazionali - oppure esposti per tempi limitati e poi sostituiti a rotazione con altri esemplari. Devono essere utilizzate fonti luminose idonee, a luce fredda, e devono essere limitate le emissioni di radiazioni invisibili infrarosse e ultraviolette. Possono essere diversificate e graduate le fonti luminose per gli ambienti e gli exhibit da quelle utilizzate per l illuminazione dei reperti e dei manufatti. Si prevede di ricorrere ad impianti che prevedano l accensione automatica in presenza di pubblico, che riduce il consumo energetico ed il tempo di esposizione alla luce delle opere Si ritiene opportuno mantenere, fra le fonti luminose, la luce solare, che entra dalle finestre, che non devono quindi essere chiuse completamente, ma solo opportunamente schermate, facendo ovviamente attenzione a disporre le opere nel percorso espositivo, in modo tale che non siano colpite direttamente dai raggi del sole. Criteri per lo sviluppo progettuale circa l ordinamento e l allestimento Si forniscono ora le indicazioni generali utili per la guida all ordinamento e all allestimento della sede del sistema museale. Le aree tematiche e le sezioni vanno contrassegnate da diversi colori di base che devono accompagnare tutto il percorso espositivo in modo da orientare chiaramente il visitatore, graduando eventualmente l intensità del colore, se si rende necessario, nelle varie sezioni e sottosezioni. Sempre per l orientamento del visitatore e per favorire una piena comprensione dei contenuti, viene proposta una carta schematica del territorio o di porzioni di questo, in scala compatibile, chiaramente leggibile, in cui indicare di volta in volta i siti e gli itinerari, che vengono illustrati nei percorsi museali.

3 L esposizione deve puntare in ogni sezione e sottosezione ad una oculata selezione dei reperti e dei manufatti da proporre ai visitatori, individuando e valorizzando gli esemplari e le opere più significative e caratterizzanti, che consentono di rappresentare nel modo più efficace gli argomenti della narrazione. Si prevede un esposizione sufficientemente densa e articolata di esemplari e di reperti, resentati anche in modo sistematico in modo da garantire un opportuno interesse dei visitatori. Reperti e manufatti, in particolare quelli di carattere archeologico, per essere immediatamente comprensibili nella loro funzione, nel loro significato e nel loro valore devono essere accompagnati da immagini, grafici, disegni ricostruttivi, vignette, simboli, modelli ricostruttivi, plastici, diorami ecc., ma anche da ricostruzioni e animazioni virtuali, ricorrendo a tecniche multimediali e interattive, facendo però attenzione che l una modalità non escluda l altra, ma che siano piuttosto complementari e sinergiche. I testi esplicativi e le didascalie sono concepiti a più livelli, partendo dai titoli e dalle didascalie generali, fino ai testi più approfonditi di livello intermedio ed alle didascalie puntuali, di carattere scientifico. Possono essere proposti eventualmente testi dedicati ai bambini, collocati ad altezza appropriata e studiati appositamente per l infanzia. Come pure particolare attenzione deve essere riservata nell allestimento ai diversamente abili I testi, naturalmente in lingua italiana e in lingua inglese, devono essere chiari, sintetici e pregnanti, ricorrendo anche a citazioni d autore od a frasi evocative. Particolare attenzione si pone al lettering, cioè alla scelta dei caratteri e delle relative dimensioni, per comporre i testi con opportuni criteri. La necessità di uno studio generale della linea grafica deriva da quanto é stato sopra indicato, per unificare in modo coerente tutti i prodotti del sistema museale, come gli apparati espositivi, la segnalazione esterna del museo, i dépliant, le pubblicazioni, i prodotti multimediali, il sito internet, ecc., senza trascurare ovviamente l individuazione di un logo di riferimento per le due sedi espositive. L esposizione museale, per proteggere e conservare reperti e manufatti, fa ricorso a vetrine, predisposte anche per l esposizione a rotazione, auspicabile in modo particolare nelle sezioni archeologiche, dove l abbondanza di reperti consente di rinnovare periodicamente la proposta espositiva, adattandosi ad illustrare nuove scoperte, esiti di nuovi studi e rompendo di fatto, con questi accorgimenti, la barriera fra esposizione permanente ed esposizione temporanea. Questo criterio si adatta anche all esposizione di cartografia, documenti e fotografie. Per evocare i contesti si può ricorrere a scenografie, ricostruzioni e simulazioni, ambientazioni virtuali e interattive facendo attenzione alle modalità di inserimento di tali exhibit nel contesto dell edificio, che non devono essere invasive. Si può pensare anche all inserimento discreto di musiche, suoni e rumori e all utilizzo di interviste filmate. Si rimanda alla relazione della Dott.ssas Visser per una lettura esaustiva dei criteri individuati qui riportati sinteticamente. Sviluppo progettuale circa l ordinamento e l allestimento In riferimento alle suddette indicazioni desunte dalla relazione della Dott.ssa Visser si è sviluppato un progetto di allestimento suddiviso come segue: Piano seminterrato edificio ex scuole Al piano seminterrato è previsto l allestimento dello spazio espositivo permanente nel salone con istituzione di un punto di accoglienza all ingresso dell edificio e uno sviluppo del percorso espositivo in senso orario attorno a questo. Il percorso espositivo prevede lungo il perimetro del salone l installazione di sistemi espositivi da definirsi con maggior dettaglio in sede di progettazione esecutiva. Il materiale esposto sarà ordinato riportando come tema iniziale quanto relativo all attività estrattiva suddividendo il tutto in base a criterio cronologico. A seguire, sempre lungo il perimetro del salone, è previsto un sistema espositivo che riporti la raccolta

4 mineraria disponibile all esposizione. La fase terminale del percorso espositivo permanente riguarda il tema Territorio-Ambiente-Paesaggio che sarà sviluppato con pannelli o bacheche multimediali collocate sul retro di una parete mobile posta a ridosso della postazione di accettazione. Un ulteriore sviluppo dell area tematica Territorio-Ambiente-Paesaggio sarà esposta sulla parete del salone lato scale. In tale collocazione saranno posti anche elementi di riferimento alla sede museale di Sestri Levante e al museo della cultura contadina ecomuseo dell alta Val Petronio. Alle spalle dell operatore di accettazione, fissato alla parete divisoria prevista, verrà collocato uno schermo sul quale visualizzare immagini del territorio e video di presentazione del sistema museale. Al centro del salone è previsto uno spazio da destinarsi a ricostruzione/i di attività mineraria nell area oggetto di esposizione. Le modalità di realizzazione ne saranno definite in progettazione esecutiva. Nel locale dell annesso all edificio saranno realizzati ed attrezzati un laboratorio di restauro e un magazzino. Il laboratorio di restauro sarà adibito a manutenzione dei reperti del museo e alla prima lavorazione di futuri ritrovamenti successivi all e campagne di ricerca in previsione. Piano Terra Il Piano terra, accessibile tramite scale interne, gradonata e rampa carrabile esterna o ascensore, sarà adibito a locale per mostre temporanee. Nel rispettivo salone sono previste l installazione di un auditorium con sedie rimuovibili in modo da garantire possibili allestimenti temporanei e postazione per i relatori. Sul retro della postazione dei relatori sarà installato uno schermo dimensionato in modo da consentire una corretta visualizzazione in rapporto agli spazi. Sulle pareti laterali del salone saranno installati pannelli/bacheche multimediali che riportino informazioni circa le tematiche dell attività estrattiva e Territorio-Ambiente-Paesaggio. Tali dispositivi dovranno essere facilmente rimuovibili in caso di necessità per allestimenti temporanei. Piano primo Il piano primo sarà arredato in modo da poter accogliere i partecipanti alle campagne di scavo archeologico da effettuarsi in futuro. Le due unità abitative saranno composte, entrambe da angolo cottura, soggiorno, 2 stanze da letto con 2 letti singoli ogni camera e relativi armadi. Il dimensionamento degli elettrodomestici sarà definito in fase di stesura del progetto esecutivo in rapporto al numero di utenti. Area esterna all edificio Le aree esterne all edificio che sarà sede museale saranno funzionali all accesso dell immobile e possibili zone di sosta. L area posta sul retro dell edificio, nel periodo primaverile/estivo, sarà adibita ad attività didattica che, in mancanza delle condizioni meteorologiche favorevoli potrà essere effettuata anche nel salone posto al piano terra. Siti esterni La fruibilità dei siti sarà garantita dalle opere previste nel progetto definitivo edile redatto dall ing. Parpaglione. In rapporto all allestimento museografico si prevede l installazione di dispositivi di segnalazione del percorso da definirsi in fase di progettazione esecutiva. Tali dispositivi dovranno essere studiati in modo da guidare il visitatore, singolo o gruppo, proveniente dalla sede museale o da visita autogestita, senza che questo possa rischiare lo smarrimento e proponendo le necessarie chiavi di lettura per le emergenze visitate. Sarà necessario, inoltre, che tali dispositivi portino le eventuali indicazioni di limitazione alla visita evidenziando i divieti di accesso. Tali dispositivi, al pari delle enunciazioni interne all area espositiva permanente dell edificio, dovranno essere leggibili e fruibili.

5 Relativamente al sito esterno D- miniera XX Settembre, si prevede la visita di una porzione della stessa individuando l estensione del percorso che appare di maggior interesse. Su apposito elaborato grafico TAV D MG 1 sono individuati il percorso che si intende rendere visitabile e gli allestimenti previsti. Si prevedono, infatti, diverse tipologie allestitive riconducibili al seguente elenco: Effetti luminosi il percorso interno alla miniera presenta diversi punti di interesse che meritano di essere evidenziati e resi di maggior resa estetica. In tali aree si prevede l installazione di apparati luminosi Spot o a luce diffusa collegati alla rete impiantistica prevista nel progetto definitivo degli impianti. Non si esclude la possibilità di utilizzare illuminazioni con gradazione di illuminazione differente o colore differente. Tanto, però, non dovrà portare a una snaturalizzazione dell ambiente. Effetti audio in prossimità di sviluppi del percorso che non saranno resi fruibili è prevista l installazione di apparati che procurino effetti audio quali, ad esempio, eco o semplice riproduzione di suoni riconducibili all attività mineraria. Ricostruzioni si tratta di ricostruzioni con modalità da definire nel progetto esecutivo di momenti di lavoro dell attività estrattiva. Nella planimetria TAVOLA D MG 1 sono stati ipotizzati i temi delle ricostruzioni All interno della miniera è previsto l allestimento di uno spazio di proiezione che possa consentire la riproduzione video /audio di momenti di attività estrattiva o garantire la visita virtuale della miniera nel suo complesso. Esternamente alla miniera XX Settembre, in apposito locale, sarà allestito un ufficio di accoglienza preliminare alla visita interna alla miniera stessa. Il progetto definitivo edile definisce la realizzazione dell area parcheggio/manovra individuata presso la piazza del centro storico di Masso. Febbraio 2011 Geom. Gabriele Carozzo

6 Computo metrico COMPUTO progetto definitivo MUSEOGRAFICO 9000 og og og og og1 N 3000 og forniture N forniture forniture 8000 forniture forniture N 1 N forniture N 2 N 2 N ,00 ONERI ATTUAZIONE PIANI DI SICUREZZA 2.755,00 Febbraio 2011 Geom. Gabriele Carozzo

INFORMAZIONI GENERALI

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