A.C. GARIBALDINA 1932

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1 NOZIONI DI PRIMO SOCCORSO

2 Prefazione Questo opuscolo è un piccolo aiuto al dirigente della squadra per poter prestare il primo soccorso in caso di necessità durante un evento sportivo. Aggiornamento 10/04/2014 2

3 Questo è l elenco del materiale che deve essere presente: Qta prodotto 3 buste di ghiaccio 1 forbice 4 rotoli bende medie 1 rotolo nastro adesivo di stoffa 1 pacco garza 1 rotolo di cerotto adesivo grande 1 flacone disinfestante 4 paia di guanti in lattice non sterili Borsa medica Il reintegro del materiale consumato va fatto per iscritto direttamente a Vigorelli Gualtiero specificando la categorie di riferimento. Il primo soccorso Come bisogna comportarsi in situazioni di emergenza? Qual è il primo aiuto da prestare a una persona colta da un malore o coinvolta in uno scontro di gioco. Fronteggiare una situazione di emergenza richiede sangue freddo e buon senso, ma se si possiedono anche delle minime nozioni di pronto soccorso il nostro intervento sarà più tempestivo e adeguato. Soccorrere è importante. Anzitutto è indispensabile sapere che l omissione di soccorso è reato ed è pertanto punibile per legge, oltre a rappresentare una totale mancanza di responsabilità civile e morale. Di fronte a un incidente, di qualsiasi natura, dobbiamo essere in grado di mettere in atto il comportamento più adeguato da seguire. Infatti, un incidente d auto o un infortunio sui campi di gioco richiederanno interventi diversi. È necessario quindi guardare con attenzione la scena che ci si presenta davanti: qualsiasi informazione la più dettagliata possibile possiamo fornire all operatore del 118 può agevolare il lavoro dei soccorritori e salvare la vita a chi è rimasto coinvolto nell incidente. La prima cosa da fare è telefonare alle strutture di emergenza, il 118 (emergenza sanitaria) o il 112 (soccorso pubblico di emergenza) ed esporre loro la situazione: saranno i primi a darci le indicazioni sul comportamento da adottare. Non si deve spostare o sollevare l infortunato (dobbiamo sempre presumere che siano presenti delle lesioni alla colonna vertebrale), né dargli da bere o da mangiare. Cerchiamo di verificare immediatamente se l infortunato è cosciente o meno: chiamiamolo ad alta voce o scuotiamolo delicatamente. Se la persona non riprende coscienza bisogna valutare tempestivamente se vi è attività cardiaca e respiratoria. Nel caso di respirazione difficoltosa, provvediamo subito a liberarla da qualsiasi ostruzione (cinture, cravatte ecc.) anche se presente all interno della cavità orale (apparecchi dentali). Se non si è sicuri è buona regola attendere che sopraggiungano i soccorsi (tenendo sempre sotto controllo la persona infortunata). Un aiuto prezioso Saper riconoscere la gravità dell incidente a cui assistiamo è fondamentale per calibrare il tipo di aiuto che possiamo fornire. Può, infatti, capitare a chiunque di trovarsi in una situazione in cui è presente una persona colta da una temporanea perdita di coscienza. La perdita di sensi spesso è dovuta x cause «semplici» come un abbassamento di pressione o un trauma che originano deficit di ossigenazione al cervello. Il nostro tempestivo intervento ci permetterà di mettere in sicurezza il prima possibile la persona priva di sensi. Infatti, sappiamo che uno dei rischi maggiori per chi cade svenuto è quello di soffocare. La prima cosa da fare è distendere il soggetto e sollevargli gli arti inferiori così che il sangue fluisca verso l encefalo; posizionare la testa di lato per evitare che la lingua ostruisca la gola soffocandolo; liberarlo da indumenti stretti che potrebbero impedire la respirazione e la circolazione del sangue. Solo nei casi più gravi è necessario praticare la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco. 3

4 La respirazione artificiale e il massaggio cardiaco Ci si posiziona al lato dell infortunato, si posizionano una mano sulla fronte ed una sul mento e si procede alla iperestensione del capo. Si verifica che ci sia respiro x 10 secondi se non respira si procede alle compressioni toraciche.(non viene più suggerito il bocca-bocca o il bocca-naso se la persona che in quel momento sta soccorrendo non se la sente di farla ma si continua con le compressioni). 1. Iperestendere ( significa ruotare indietro ) il capo dell'infortunato e sollevargli il mento. 2. Con il pollice e l'indice della mano appoggiata alla fronte chiudergli il naso stringendo le narici. 3. Mantenergli il mento sollevato senza fargli serrare la bocca. 4. Fare un respiro normale e appoggiare la propria bocca intorno alla bocca dell'infortunato in modo che ci sia una buona tenuta. 5. Insufflare in modo uniforme nella sua bocca il contenuto d'aria del proprio respiro, impiegandoci circa un secondo e osservando il conseguente sollevamento del torace. 6. Mantenendo la testa iperestesa e il mento sollevato, togliere la bocca dalla sua e osservare se il torace ridiscende come conseguenza dell'uscita dell'aria. 7. Prendere un altro respiro normale e ripetere l'insufflazione dell'aria, poi tornare immediatamente alla posizione del massaggio cardiaco, con le mani al centro del torace ed eseguire altre 30 compressioni proseguendo indefinitamente il ciclo compressioniventilazioni fino all'arrivo dei soccorsi. Interrompere questo ciclo solo se ci si accorge che la vittima respira normalmente da sola. Per quanto riguarda il punto 4: è importante non "strafare" con l'intensità del respiro perché il rischio di riempire lo stomaco invece dei polmoni aumenta con l'aumentare dell'intensità del respiro o se l'insufflazione è eccessivamente rapida. Esaminiamo meglio il punto 5: cosa fare se il torace non si solleva in conseguenza della respirazione artificiale? Se cioè si ha la sensazione di non aver veramente riempito i polmoni dell'infortunato? Controllare la bocca e osservare se ci sono ostruzioni da rimuovere (per esempio una dentiera fuori sede). Non tentare più di 2 respiri: se dopo 2 tentativi il torace non si solleva ancora, si deve passare alle compressioni toraciche. Il massaggio cardiaco 4

5 Compressioni Toraciche: ci si posiziona al lato dell infortunato (come da figura) si pone la parte finale del palmo di una mano al centro dello sterno, facendo attenzione a posizionarla sullo sterno e non sulle coste, sovrapporre l altra mano sulla prima ed intrecciare le dita delle mani; le dita vanno tirate verso l alto. (nota cercare di non appoggiarsi sull addome né alle estremità superiori né alla fine dello sterno ma cercare di rimanere al centro). La frequenza delle compressioni e di circa 100 al minuto. Le compressioni sono cosi suddivise adulto sono di 30, bambino sono di 15 Le compressioni devono essere interrotte solo in questi casi : - utilizzo di un defibrillatore, - ripresa spontanea del respiro, - dall arrivo dei mezzi di soccorso o da un medico rianimatore Per legge presso ogni struttura sportiva deve essere èresente un defibrillatore.(in Garibaldina è presente un defibrillatore e le persone autorizzate ad utilizzarlo sono Maura Resmini e Gualtiero Vigorelli) Continua alternando 30 compressioni a 2 ventilazioni e, se applicato, segui le indicazioni del DAE. Si raccomanda il cambio dei soccorritore ogni 2 minuti (5 cicli) o ad ogni analisi del DAE. Rivaluta C B A solo se noti una qualsiasi ripresa (segni di circolo). Anche se uno degli obiettivi dell'educazione fisica o della pratica sportiva in generale è quello di potenziare il fisico per conservare lo stato di salute, durante lo svolgimento di queste attività, possono verificarsi degli incidenti più o meno gravi. Conoscere quali sono i traumi più frequenti, come intervenire nel primo soccorso e cosa evitare di fare per non aggravare ulteriormente la situazione è sicuramente molto importante e utile. Il detto "prevenire è meglio che curare" è comunque sempre valido, per cui si dovrà prestare molta attenzione alla sicurezza del luogo dove l'attività viene svolta, effettuare un adeguato riscaldamento, indossare un abbigliamento appropriato sono tutti accorgimenti utili per ridurre il rischio di infortuni o per limitare l'entità del danno. 5

6 CONTUSIONI le contusioni si verificano in seguito ad un violento urto di una parte del corpo con un corpo estraneo, avversario o oggetto esterno. sintomi: vi può essere gonfiore e arrossamento, dopo pochi minuti può comparire un livido bluastro. Se si verifica la rottura di piccoli vasi sanguigni superficiali si ha l'ecchimosi, se il versamento è più profondo e abbondante si ha l'ematoma. come intervenire: applicare ghiaccio (mai a contatto diretto) serve a restringere i vasi sanguigni limitando il gonfiore dovuto al versamento di sangue. evitare qualsiasi tipo di massaggio perché favorirebbe il versamento interno del sangue. FERITE E ABRASIONI si verifica la rottura della cute con fuoriuscita del sangue; le abrasioni sono più superficiali, le ferite più profonde. sintomi: bruciore e fuoriuscita del sangue. come intervenire: disinfettare con un disinfettante non alcolico, in mancanza di questi lavare con acqua, applicare una garza sterile. Se la ferita è stata causata da un oggetto arrugginito, verificare se il soggetto ha fatto il vaccino antitetanico, in caso contrario è necessario provvedere presso il più vicino ambulatorio ospedaliero. evitare massaggi che favorirebbero l'emorragia e di prestare soccorso senza aver prima provveduto a disinfettare le proprie mani. DISTORSIONI E LUSSAZIONI sono traumi che interessano le articolazioni con allontanamento temporaneo o permanente dei capi articolari. sintomi: dolore molto forte; gonfiore; notevole limitazione o impossibilità di compiere il movimento. come intervenire: immobilizzare l'articolazione interessata, applicare ghiaccio (mai a contatto diretto) per un tempo sufficientemente lungo. In caso di lussazione dopo l'immobilizzazione, trasportare il soggetto il più in fretta possibile all'ospedale. evitare qualsiasi manipolazione da persone incompetenti o consigli tipo "battere forte il piede a terra" in caso di "storta". STIRAMENTI E STRAPPI sono rispettivamente, lacerazioni di poche o numerose fibre muscolari. sintomi: dolore acuto, impossibilità nel compiere movimenti, ematoma per rottura di capillari sanguigni, formazione di un piccolo nodulo sottocutaneo o avvallamento a seguito della rottura delle fibre muscolari. come intervenire: immobilizzare la parte interessata, applicare ghiaccio (mai a contatto diretto). Se il dolore persiste consultare un specialista. evitare manovre manuali e massaggi. CRAMPI sono contrazioni involontarie di un muscolo, accompagnate da dolore e incapacità nel compiere movimento. possono essere determinati da un eccessiva fatica del muscolo (formazione di acido lattico), una non adeguata irrorazione sanguigna a causa del freddo, un eccessiva umidità, una posizione forzata. sintomo: il muscolo interessato è dolente e appare estremamente contratto. come intervenire: cercare di distendere (allungare) il muscolo contratto. effettuare massaggi con movimenti lenti e appropriati. evitare sforzi eccessivi, il crampo è un campanello d'allarme. Interrompere l'attività. FRATTURE la frattura è la rottura di un osso in seguito ad un trauma piuttosto violento. sintomi: dolore molto forte nella zona del trauma. - gonfiore spesso associato a ematoma per la rottura dei vasi sanguigni. - impossibilità nel compiere movimento - può esserci deformazione a causa dello spostamento dei frammenti ossei. come intervenire: immobilizzare l'arto coinvolto con stecche rigide o fasciature. - tamponare eventuali ferite. evitare qualsiasi manipolazione dell'arto coinvolto. applicare ghiaccio (mai a contatto diretto). 6

7 EMORRAGIA e' la fuoriuscita abbondante e continua di sangue dai vasi entro quali circola. Può essere interna o esterna. come intervenire: arrestare al più presto possibile l'emorragia tamponando sulla ferita con garze, successivamente comprimere con bende, chiamare il 118 EPISTASSI e' la fuoriuscita del sangue dal naso, dovuta a rottura dei capillari in seguito ad un trauma, raffreddore, sbalzi della pressione atmosferica o altro. sintomo: fuoriuscita del sangue dal naso. come intervenire: comprimere la narice sanguinante.se non a subito un trauma (pallonata sul setto nasale,gomitata,testata ) se il sangue continua ad defluire applicare delle garze sotto le narici ed applicare del ghiaccio alla base della nuca (mai a contatto diretto) evitare di non far piegare la testa indietro ma in avanti per non far andare il sangue in gola. SVENIMENTO e' la perdita più o meno completa della coscienza dovuta ad una minor irrorazione del sangue al cervello. le cause possono essere diverse: colpo di calore; stanchezza; stati d'ansia eccessivi ecc. sintomi: perdita di coscienza e incapacità nel reggersi in piedi. come intervenire: adagiare il soggetto in posizione supina; sollevargli le gambe; slacciargli gli indumenti per consentire una migliore respirazione. evitare di spruzzare acqua fredda o altro liquido in faccia o fargli ingerire liquidi fino a quando non ha ripreso completamente conoscenza. TRAUMA CRANICO e' determinato da un violento colpo al capo. sintomi: se c è ferita superficiale si dovrà lavarla e disinfettarla evitando di comprimere molto, specie se non si è sicuri che vi sia anche una frattura. La comparsa di gonfiore non è di per sè un segnale di pericolo, però è utile precauzione fare una visita neurologica. il trauma cranico è estremamente pericoloso in caso di lesioni interne e commozione cerebrale (perdita di coscienza, vomito, dolore persistente, pupille asimmetriche, vertigini e uscita del sangue o siero dalle orecchie). i frammenti ossei potrebbero lesionare il cervello o infiammare le meningi e determinare emorragia interna. come intervenire in caso di trauma cranico grave, in attesa del mezzo di soccorso, adagiare il soggetto su un fianco con la testa girata da un lato, slacciare gli indumenti stretti, tamponare con una garza la ferita. evitare di sottovalutare il problema tenere in osservazione l infortunato fino al arrivo del mezzo di soccorso nel caso la situazione peggiora richiamare il 118 ed avvisarli del peggioramento del infortunato. 7

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15 Prefazione... 2 Borsa medica... 3 Il primo soccorso... 3 La respirazione artificiale e massaggio cardiaco... 4 CONTUSIONI... 6 FERITE E ABRASIONI... 6 DISTORSIONI E LUSSAZIONI... 6 STIRAMENTI E STRAPPI... 6 CRAMPI... 6 FRATTURE... 6 EMORRAGIA... 7 EPISTASSI... 7 SVENIMENTO... 7 TRAUMA CRANICO

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