Provincia di Livorno

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1 Provincia di Livorno Unità di Servizio Pianificazione, Difesa del Suolo e delle Coste Unità organizzativa Risorse marine e Georisorse RIPRISTINO MORFOLOGICO DEL SISTEMA DUNALE E RETRODUNALE DEL GOLFO DI FOLLONICA nel tratto compreso tra Torre del Sale e Carbonifera (Comune di Piombino) RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Dott. Geol. Enrico Bartoletti FUNZIONARIO Dott. Geol. Alessandro Bini GRUPPO DI PROGETTAZIONE NEMO srl Dott. Nat. Leonardo Lombardi Dott. For. Michele Giunti Dott.. Biol. Viviana Cherici Dott. Arch. Andrea Meli IRIS sas Ing. Amb. Maurizio Bacci Ing. Amb. Stefano Corsi Dott. Agr. Arnaldo Galleri PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI MANUTENZIONE ottobre 2010

2 Indice 1. INTRODUZIONE MANUALE D USO MANUALE DI MANUTENZIONE RIPRISTINO MORFOLOGIA DUNALE RIPRISTINO VEGETAZIONE DUNALE RAZIONALIZZAZIONE DELLA FRUIZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI Ripristino morfologia dunale Ripristino vegetazione dunale Razionalizzazione della fruizione SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE Ripristino morfologia dunale (RMD) Ripristino vegetazione dunale (RVD) Razionalizzazione della fruizione (FRU)... 21

3 Introduzione 1. Introduzione Il presente elaborato contiene il Piano di manutenzione ai sensi dell Art. 40 del D.P.R. n. 554/99. Il Piano di Manutenzione è costituito dai seguenti documenti contenuti in quest unico elaborato: a) il Manuale d'uso (cap. 2); b) il Manuale di manutenzione (cap. 3); c) il Programma di manutenzione (cap. 4). Il progetto non prevede impianti o altre componenti meccaniche o idrauliche che necessitino di indicazioni di utilizzo. Il Manuale d uso si limita quindi a dare le principali indicazioni circa il controllo dell'accesso agli ambiti antedunali, dunali e retrodunali. Il Manuale di manutenzione contiene le indicazioni necessarie all attuazione della manutenzione, ovvero la descrizione dell intervento, le risorse che possono risultare necessarie negli interventi di manutenzione, le prestazioni che devono essere fornite dalla sistemazione e le possibili anomalie riscontrabili Il Programma di manutenzione, si suddivide in 3 sottoprogrammi: Sottoprogramma delle prestazioni, che descrive le prestazioni attese nei vari periodi di vita dell'opera; Sottoprogramma dei controlli che indica i tempi e le modalità dei controlli sulle diverse opere e interventi; Sottoprogramma delle manutenzioni che descrive la modalità di attuazione di manutenzione ordinaria e straordinaria. L'orizzonte temporale dell'intervento è valutato in circa 15 anni dalla realizzazione, sebbene differenziato tra le diverse componenti, alcune delle quali potrebbero avere una durata inferiore. Passato questo tempo si prevede che la duna possa aver recuperato un assetto stabile. Si deve, comunque, sottolineare che l'ambito di intervento risulta intrinsecamente fragile e legato a fattori quali azione eolica, eventi atmosferici, mareggiate, azioni antropiche, ecc. peraltro tra loro interferenti, i cui effetti sono difficilmente prevedibili e che possono quindi alterare l'efficacia delle opere previste. È quindi importante evidenziare che il comportamento dei vari interventi nel tempo, ed in generale l'assetto dell'ambito dunale, dovranno essere monitorati regolarmente al fine di valutare eventuali necessità di manutenzione o di modifica delle soluzioni tipologiche scelte.

4 Manuale d uso 2. Manuale d uso Le opere realizzate non presentano impianti o altre componente che necessitino di specifici indirizzi per il loro corretto utilizzo. La principale indicazione di utilizzo riguarda il controllo degli accessi: ad esclusione delle opere specificatamente progettate per il transito e la fruizione, quali passerelle, aree attrezzate, ecc., l'accesso alle zone oggetto di intervento deve essere e rimanere interdetto per i fruitori e limitato al minimo indispensabile per le operazioni di gestione e manutenzione. Le operazioni di manutenzione dovranno, comunque, essere svolte quanto possibile manualmente o comunque con mezzi di ridotte dimensioni,e possibilmente con cingoli gommati. Per quanto riguarda la gestione delle aree interessate e/o limitrofe al sistema dunale, dovranno essere evitate tutte le operazioni che interagiscano con il sistema dunale stesso, quali per esempio: apposizione di cestini per rifiuti vicino al piede della duna, "pulizia" con mezzi meccanici nella fascia antedunale, transito con mezzi in percorsi non strutturati, ecc.. Nel caso fosse necessario entrare nella fascia dunale e antedunale per interventi di manutenzione, riqualificazione ambientale (p.e. rimozione di rifiuti solidi) o emergenze (p.e. soccorso, incendio, verifica intromissioni abusive), lo si deve fare esclusivamente a piedi, possibilmente con un solo operatore, minimizzando i passaggi, evitando il transito in tratti acclivi, il calpestio della vegetazione, il trascinamento di materiali. Solo in casi eccezzionali (p.e. ripristino di opere ambientali, antincendio o emergenze particolari) ove potrà essere necessario introdurre mezzi meccanici o attrezzature, si presti comunque attenzione a ridurre al minimo il danneggiamento del suolo e della vegetazione. Ulteriori indicazioni circa la gestione dell area dunale si trovano nella relazione generale al capitolo relativo alla Regolamentazione delle attività di uso della fascia costiera. Le manutenzioni devono essere eseguite da personale specializzato e, possibilmente, coinvolgendo l assistenza di un tecnico ambientale che assuma il ruolo di coordinamento dei lavori. La collocazione delle opere e le caratteristiche dimensionali sono agevolmente individuabili anche da soggetti non tecnici dalle tavole progettuali e si rimanda quindi ad esse per gli aspetti localizzativi e grafici.

5 Manuale di manutenzione 3. Manuale di manutenzione Per ognuna delle opere o degli interventi attuati è stata di seguito inserita una scheda che sinteticamente contiene descrizione, risorse necessarie per la manutenzione, livello minimo prestazionale e anomalie riscontrabili. Si evidenzia che è stato scelto di legare la valutazione dei parametri prestazionali a stime di tipo qualitativo piuttosto che quantitativo (quale resistenza a rottura, dimensioni di eventuali erosioni, ecc.); questo sia per semplificare le operazioni di valutazione che per evitare un eccessivo irrigidimento dei criteri, permettendo per ogni opera e per ogni specifico tratto di applicazione di considerare aspetti difficilmente modellabili matematicamente, quali andamento delle mareggiate, entità della fruizione, effettiva stabilità attesa, vento, altre pressioni antropiche, evoluzione della vegetazione, ecc., soprattutto per quanto riguarda l'interazione reciproca. Inoltre, si deve evidenziare che molti interventi hanno una durata attesa temporalmente limitata (da 5 a 15 anni), in quanto finalizzati a favorire il ripristino di una stabilità naturale dell'anteduna, della duna e del retroduna che però nel lungo periodo dovrebbe autosostenersi. In questo contesto, i livelli minimi prestazionali devono essere mantenuti fintanto che la rinaturalizzazione della duna non è in grado di autosostenersi. La collocazione delle opere e le caratteristiche dimensionali sono agevolmente individuabili anche da soggetti non tecnici dalle tavole progettuali; si rimanda quindi ad esse per gli aspetti localizzativi e grafici RIPRISTINO MORFOLOGIA DUNALE RMD 01.1 Viminata La tipologia di viminata presenta due diversi modelli realizzativi, a seconda della distanza dal piede dunale: viminata verticale nei casi in cui l opera si situi entro un metro dal piede dunale; viminata inclinata di 60 nei casi in cui l opera si situi a distanza superiore. Ogni viminata è composta da verghe di erica del diametro di mm, lunghezze a correre non inferiori a 1.5 m, intrecciate su montanti di sostegno distanziati 50 cm fra loro e fissate con filo di ferro zincato. - Verghe da intreccio - Pali di castagno scortecciati appuntiti - Filo di ferro - Integrità strutturale - Progressivo accumulo di sabbia alla base (lungo termine) - Rottura viminata - Rottura pali - Atti vandalici - Attrezzi manuali per lavori forestali - Miniescavatore con cingoli gommati (eventuale) - Assenza di erosione alla base - Scalzamento pali - Erosione alla base - Mancato accumulo di sabbia alla base RMD 01.2 Palizzata L'opera consiste in pali di castagno scortecciati di lunghezza di 2 m e diametro di 5-8 cm infissi per 1.5 m su 2 o eventualmente più file parallele sfalsate con interasse di 40 cm. - Pali di castagno scortecciati appuntiti - Miniescavatore con cingoli gommati

6 Manuale di manutenzione - Integrità strutturale - Rottura pali - Atti vandalici - Scalzamento pali - Dissesto, crollo o scivolamento della struttura RMD 02.1 Catasta di tronchi fissati con corda RMD 02.2 Catasta di tronchi fissati con corda con ringrosso dunale a tergo Si tratta di una catasta di legna di larghezza massima di 2 m e altezza 1 m, formata da tronchi e rami ricavati dal taglio di pini e altre specie arboree e arbustive alloctone. La catasta è fissata mediante corda del diametro non inferiore a 2 cm, passata intorno a pali dell altezza di m, dentro occhielli in acciaio inox con filettatura da legno infissi nel terreno per m. Eventuale ringrosso dunale a tergo (soluzione 02.2). - Pali di castagno scortecciati appuntiti - Viti e occhielli in acciaio inox - Integrità strutturale - Rottura della corda di fissaggio - Allentamento della corda di fissaggio - Erosione al piede - Corda - Miniescavatore con cingoli gommati - Legname - Mobilitazione - Rimozione del legname da parte dei fruitori - Rottura e ossidazione di viti e occhielli RMD 03.1 Biogabbione I biogabbioni sono realizzati in analogia ai gabbioni tradizionali, ma con materiali naturali. L'opera consiste in un gabbione a sezione quadrata con biorete esterna (agave o cocco) ad alta grammatura e biofeltro interno (cocco) di lato m riempito con fascine di ramaglie legate e cippato misto a sabbia negli interstizi. - Biorete in fibra di cocco o agave - Biofeltro in fibra di cocco - Fascine di legno o cippato - Sabbia per rinterri - Picchetti di legno per fissaggio - Miniescavatore con cingoli gommati - Stabilità del piede della duna - Assenza di scalzamento o affioramento del gabbione - Erosione al piede - Manomissione antropica o spianamento della duna - Rottura biorete o biofeltro - Scalzamento - Aggiramento - Sprofondamento gabbione RMD 03.2 Fascinata Fascinata formata da un cilindro di fascine di ramaglia e cippato misto a sabbia contenuto da un telo di biofeltro di cocco (interno) e da una biorete in fibra di agave o cocco (esterno). I teli sono chiusi mediante corda di 2 cm di diametro tessuta e collegati tramite medesimo sistema a un picchetto di legno di castagno scortecciato di 7-10 cm di diametro e lunghezza 1 m infisso sulla duna a monte della fascinata. - Biorete in fibra di cocco o agave - Biofeltro in fibra di cocco - Fascine di legno o cippato - Picchetti e pali di legno per fissaggio - Miniescavatore con cingoli gommati - Corda

7 Manuale di manutenzione - Sabbia per rinterri - Stabilità del piede della duna - Assenza di scalzamento della fascinata - Erosione al piede - Manomissione antropica o spianamento della duna - Rottura biorete o biofeltro o apertura per rottura corda - Scalzamento - Aggiramento opera RMD 04.1 Cordone antedunale Cordone antedunale di altezza pari a circa 1 m e larghezza 2-3 m formato da riporto di sabbia e/o materiale vegetale (cippato/fascine), avvolto in biofeltro e biorete fissati mediante corda tessuta sui teli a palo di castagno infisso a tergo del cordone. - Biorete in fibra di cocco o agave - Biofeltro in fibra di cocco - Fascine di legno o cippato - Sabbia per rinterri - Integrità di biorete e biotessuto - Efficienza del fissaggio con corda - Elevata erosione al piede - Manomissione per causa antropica volontaria o per attraversamento pedonale o con mezzi meccanici - Palo di legno di castagno appuntito diam cm - Miniescavatore con cingoli gommati - Corda - Erosione alla base contenuta - Stabilità del palo infisso - Sfilamento palo di fissaggio - Rottura biorete o biofeltro o apertura per rottura corda RMD 04.2 Cordone antedunale e ringrosso della duna con biorete RMD 04.3 Bioterra rinforzata Analogo a 4.1 con in aggiunta ringrosso della duna con sabbia mista eventualmente a materiale vegetale e protezione con biorete. Nella bioterra rinforzata, ringrosso dunale con strati di sabbia avvolti su biorete e biofeltro alla base e su sola biorete superiormente. - Biorete in fibra di cocco o agave - Biofeltro in fibra di cocco - Fascine di legno o cippato - Sabbia per rinterri - Paletti appuntiti per fissaggio biorete su duna - Integrità di biorete e biotessuto - Stabilità del fissaggio con corda - Integrità strutturale globale della duna - Elevata erosione al piede - Manomissione antropica volontaria o per attraversamento pedonale o con mezzi meccanici - Mancata rivegetazione (medio-lungo periodo) - Palo di legno di castagno appuntito diamo cm - Miniescavatore con cingoli gommati - Corda - Erosione alla base contenuta - Stabilità del palo infisso - Sfilamento palo di fissaggio - Rottura biorete o biofeltro o apertura per rottura corda RMD 05 Residui vegetali sparsi Collocamento di residui vegetali sparsi al piede duna o nell'anteduna.

8 Manuale di manutenzione - Legname e ramaglie di grandi dimensioni - Miniescavatore gommato o cingolato - Trattore - Il legname deve essere posizionato in punti in cui la presenza non produca fenomeni di erosione localizzata - Asportazione del materiale da parte di fruitori della spiaggia - Erosioni marcate RMD Mantenimento e riqualificazione di viminate, difese, sand fencing frangivento e altri interventi di riqualificazione dunale esistenti Manutenzione di difese esistenti. - Pali di legno appuntiti e altro legname - Miniescavatore con cingoli gommati - Verghe - Chiodame in acciaio inox - Mantenimento delle caratteristiche post internvento - Ripristino della condizione pre-intervento - Trattore - Cannicciato - Fascine di erica o similari RMD 12 Frangivento su sommità dunale Barriera formata da fascine alte da 0.5 a 1.8 m poste sulla sommità dunale. Struttura portante formata da montanti di diametro 10 cm posti ad interasse di 2 m e 3 coppie di traversi con viti autofilettanti in file orizzontali a creare un armatura adatta a racchiudere fasci intrecciati di erica del diametro di mm e lunghezze a correre non inferiori a 1.5 m, tenuti assieme con filo di ferro zincato e legate all armatura. - Pali di legno da 8 e 10 cm di diametro - Fascine di erica - Chiodame in acciaio inox - Trattore - Integrità di biorete e biotessuto - Stabilità del fissaggio con corda - Integrità strutturale globale della duna - Elevata erosione al piede - Manomissione antropica volontaria o per attraversamento pedonale o con mezzi meccanici - Mancata rivegetazione (medio-lungo periodo) - Palo di legno di castagno appuntito diamo cm - Miniescavatore con cingoli gommati - Erosione alla base contenuta - Stabilità del palo infisso - Sfilamento palo di fissaggio - Rottura biorete o biofeltro o apertura per rottura corda 3.2. RIPRISTINO VEGETAZIONE DUNALE RVD 01 Impianto specie erbacee psammofile RVD Impianto specie erbacee/arbustive psammofile RVD Impianto specie erbacee psammofile RVD Impianto specie erbacee psammofile RVD Impianto specie erbacee/arbustive psammofile L intervento prevede la realizzazione di celle di impianto quadrangolari all interno di schermi di 2x2 m 2 di protezione (dal vento e dal calpestio) per specie erbacee e/o arbustive

9 Manuale di manutenzione - Stuoia di canne - Pali di castagno appuntiti - Integrità della stuoia - Stabilità del fissaggio con corda - Integrità strutturale globale della duna - Rottura pali - Rottura stuoia di canne - Atti vandalici - Verge di legno - Tirafondi in acciao zincato - Corde in canapa - Erosione alla base contenuta - Stabilità del palo infisso - Scalzamento pali - Dissesto o crollo o scivolamento della struttura RVD Taglio di piante di pino e impianto specie psammofile e/o retrodunali RVD Taglio di piante di pino e impianto specie psammofile e/o retrodunali RVD Taglio pini e impianto di specie arboree RVD Eradicazione specie aliene nel Bosco di Sterpaia Impianto specie arbutive e/o arboee con palo tutore e shelter di protezione individuale - Pali di castagno appuntii Integrità strutturale globale della duna - Shelter di protezione individuale - - Erosione alla base contenuta - Stabilità del palo infisso - Rottura pali - Atti vandalici - Scalzamento pali - RVD Eradicazione specie aliene nel Bosco di Sterpaia RVD 07 Eradicazione del Carpobrotus sp. RVD 08 Eradicazione di altre specie aliene Intervento di taglio e asportazione materiale vegetale alloctono anche mediante trattamento trattamento chimico localizzato. - Motosega - Aspersore/atomizzatore manuale - Diserbante - - Eradicazione specie alloctone - - Resistenza ai trattamenti - Ricaccio e/o propagazione da nuceli adiacenti 3.3. RAZIONALIZZAZIONE DELLA FRUIZIONE FRU Accesso attrezzato Sistemazione della via di accesso pedonale all arenile mediante la realizzazione e posa in opera di fascinata

10 Manuale di manutenzione all imbocco del sentiero sul lato mare. L accesso è inoltre dotato di un breve camminamento attrezzato costituito da una pedana/passerella in legno appoggiata al suolo disposto secondo l andamento morfologico del tracciato esistente. - Pali di castagno appuntiti - Fascinata - Viti autofilettanti - Filo di ferro zincato - Integrità delle pedane di legno - Stabilità del camminamento - Scalzamento pali - Listone piallato e smussato in legno massello - Mezzo palo in castagno - Miniescavatore con cingoli gommati - Impregnanti e protettivi per legno - Stabilità del palo infisso - Integrità della fascinata - Erosione alla base contenuta - Rottura pali o pedane - Rottura fascinata - Atti vandalici - Scalzamento pali - Dissesto o crollo o scivolamento della struttura FRU Accesso attrezzato con passerella rialzato Sistemazione della via di accesso pedonale all arenile mediante la realizzazione e posa in opera di fascinata all imbocco del sentiero sul lato mare. Inoltre realizzazione di passerella pedonale rialzata, di lunghezza di 20 metri lineari, in legno e sollevata mediamente rispetto alla quota della sabbia di cm fino al max di 50 cm, secondo i disegni di progetto e le indicazioni della DL. - Pali di castagno appuntiti - Fascinata - Viti autofilettanti - Filo di ferro zincato - Integrità delle pedane di legno - Stabilità del camminamento - Scalzamento montanti - - Rottura pali o pedane - Rottura fascinata - Atti vandalici - Listone piallato e smussato in legno massello - Travature e montanti di castagno - Miniescavatore con cingoli gommati - Impregnanti e protettivi per legno - Stabilità del palo infisso - Integrità della fascinata - Erosione alla base contenuta - Scalzamento pali - Dissesto o crollo o scivolamento della struttura FRU 02 Chiusura d accesso Chiusura delle interruzioni del profilo longitudinale della duna (causate dal calpestio ed ampliate dall erosione eolica), tale da impedire l accesso ai sentieri oggetto di dismissione, mediante la posa in opera di 3-4 viminate sovrapposte e collocate in senso parallelo alla linea di costa e distanziate tra loro in misura crescente con l aumentare della distanza dal mare. Ogni viminata è composta da verghe di erica del diametro di mm, lunghezze a correre non inferiori a 1.5 m, intrecciate su picchetti di sostegno, per un altezza di cm fuori terra e fissate con filo di ferro non zincato. I picchetti dovranno essere costituiti da pali scortecciati di legno durevole, diametro 8 cm, lunghezza di 1.1 m con una estremità sagomata a punta, non pretrattati e collocati nel terreno per infissione. In aggiunta o parziale alternativa al suddetto modello realizzativo possono essere utilizzati anche tronchi e materiale vegetale legnoso di varia pezzatura, purché opportunatamente sagomato a misura, recuperato direttamente in loco. - Verghe da intreccio - Pali di castagno scortecciati appuntiti - Filo di ferro - Attrezzi manuali per lavori forestali - Miniescavatore con cingoli gommati (eventuale) - Integrità strutturale - Assenza di erosione alla base

11 Manuale di manutenzione - Progressivo accumulo di sabbia alla base (lungo termine) - Rottura viminata - Rottura pali - Atti vandalici - Scalzamento pali - Erosione alla base - Mancato accumulo di sabbia alla base FRU 03 Realizzazione staccionata Realizzazione di staccionate in paleria di legno trattata, costituita da montanti di diametro cm posti ad interasse di 1,60 m (max. 1,70 m), traverse di diametro 6-8 cm posizionate a croce tra un montante e l altro, e corrimano di diametro 8-10 cm posto alla sommità dei montanti; il tutto in paleria di legno di castagno o larice o pino nordico, scortecciato, rifilato e trattato con impregnante protettivo da esterno, tossico, di colore neutro, possibilmente del tipo all acqua. Per la parte soggetta ad interramento più 15 cm fuori terra i montanti saranno trattati con protezione antimarcescenza quali bitume liquido (catramina) o equivalente; i montanti sono infissi al suolo per una profondità di almeno 40 cm, mediante semplice battitura o trivellazione, Traverse e corrimano saranno incastrati sui montanti mediante apposite sagomature delle estremità (da realizzarsi anche il loco) e fissati con viti mordenti in acciaio brunito o zincato (diam. indicato 6-8 mm); per il fissaggio del corrimano potrà essere utilizzata anche staffa in acciaio zincato adeguatamente curvata e fissata con viti mordenti sul palo montante. - Pali di castagno scortecciati appuntiti - Viti autofilettanti - Impregnanti e protettivi per legno - Attrezzi manuali - staffa in acciaio zincato (evenutale) - Integrità strutturale - Assenza di erosione alla base - Rottura pali - Atti vandalici - Scalzamento pali - Erosione alla base FRU 12.01, FRU 12.02, FRU Collocazione pannello divieto/informativo/didattico Realizzazione e posa in opera di bacheca 100x120 cm; Realizzazione e posa in opera di bacheca 30x30 cm; Stampa dei cartelli su supporto resistente tipo Forex per i tre tipi di cartelli previsti - Pali di castagno scortecciati appuntiti - Viti autofilettanti - Impregnanti e protettivi per legno - Integrità strutturale - - Rottura pali - Distacco del supporto forex - Atti vandalici - Attrezzi manuali - - Assenza di erosione alla base - Scalzamento pali - Erosione alla base - Anomalie cromatiche FRU 17 Recinzione con corda Recinzione lato mare tramite una corda singola o doppia legata a pali infissi nel terreno. La struttura consiste in una serie di pali di legno, di diametro cm, altezza 2 m e infissi nel terreno per 1 m. Al fine di ridurre il rischio di scalzamento a causa del vento, delle onde o dell uomo (per esempio per atti vandalici), i pali saranno collegati tramite profili in acciaio ad L e viti a piastre di legno poste a 75 cm di profondità del diametro o

12 Manuale di manutenzione larghezza di 1 m. - Pali di legno cm di diametro - Chiodame in acciaio inox - Trattore - Corda - Integrità strutturale - Rottura corda - Scalzamento pali di sostegno - Palo di legno di castagno appuntito diam cm - Miniescavatore con cingoli gommati - Manomissione e atti vandalici

13 Programma di manutenzione 4. Programma di manutenzione Come già evidenziato in precedenza, la programmazione della manutenzione risulta indicativa e deve essere rivalutata sulla base dell'effettivo comportamento delle opere rispetto ai diversi fattori naturali e antropici che agiscono sul fragile ambiente dunale. Il Programma di manutenzione si divide in: - Sottoprogramma delle prestazioni, che descrive le prestazioni attese nei vari periodi di vita dell'opera, - Sottoprogramma dei controlli che indica i tempi e le modalità dei controlli sulle diverse opere e interventi, - Sottoprogramma delle manutenzioni che descrive la modalità di attuazione di manutenzione ordinaria e straordinaria SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI Il sottoprogramma delle prestazioni descrive indicativamente l'andamento atteso delle prestazioni delle varie opere nel post intervento, nei primi anni di vita, negli anni successivi e, genericamente, nel lungo periodo. Per ogni intervento e per ogni orizzonte temporale si descrive quale deterioramento è indicativamente atteso Ripristino morfologia dunale RMD 01.1 Viminata Dal 1 al 5 anno: progressivo insabbiamento e formazione di duna embrionale - requisiti minimi come da Manuale di manutenzione. Dal 5 al 10 anno: completo insabbiamento possibile parziale deterioramento della struttura. Lungo termine: formazione/accrescimento di duna o anteduna stabile protezione non più necessaria. RMD 01.2 Palizzata Dal 1 al 5 anno: progressivo insabbiamento e formazione di duna embrionale - requisiti minimi come da Manuale di manutenzione. Dal 5 al 10 anno: completo insabbiamento possibile parziale deterioramento della struttura. Lungo termine: formazione/accrescimento di duna o anteduna stabile protezione non più necessaria. RMD 02.1 Catasta di tronchi fissati con corda RMD 02.2 Catasta di tronchi fissati con corda con ringrosso dunale a tergo Dal 1 al 4 anno: progressivo insabbiamento e formazione di duna embrionale - requisiti minimi come da Manuale di manutenzione. Dal 4 al 8 anno: completo insabbiamento possibile parziale deterioramento del legname e della corda. Lungo termine: formazione/accrescimento di duna o anteduna stabile protezione non più necessaria. RMD 03.1 Biogabbione Dal 1 al 4 anno: progressivo sviluppo di vegetazione sulla duna - requisiti minimi come da Manuale di manutenzione. Dal 4 al 10 anno: sviluppo di vegetazione stabile deterioramento delle biorete e del biofeltro, possibile parziale apertura dell'opera (che comunque continua ad avere funzione stabilizzante. Lungo termine: sviluppo di ambiente dunale stabile naturale biodegradazione del biogabbione. RMD 03.2 Fascinata Dal 1 al 4 anno: progressivo sviluppo di vegetazione sulla duna - requisiti minimi come da Manuale di manutenzione. Dal 4 al 10 anno: sviluppo di vegetazione stabile deterioramento delle biorete e del biofeltro, possibile parziale apertura dell'opera (che comunque continua ad avere funzione stabilizzante). Lungo termine: sviluppo di ambiente dunale stabile naturale biodegradazione del biogabbione. RMD 04.1 Cordone antedunale

14 Programma di manutenzione Dal 1 al 5 anno: progressivo sviluppo di ambiente antedunale tra il cordone e la duna - requisiti minimi come da Manuale di manutenzione. Dal 5 al 10 anno: principio di sviluppo di vegetazione sul cordone per perforazione del biofeltro, aumenta la probabilità di fenomeni di instabilità al piede e di apertura del cordone per rottura in generale è necessario ripristinare la protezione salvo valutazioni specifiche che indichino che l'intero ambito dunale e il cordone residuo siano sufficienti a mantenere una condizione di stabilità e di accrescimento dunale. Lungo termine: sviluppo sistema dunale stabile, naturale biodegradazione di biorete, biofeltro e materiale legnoso. RMD 04.2 Cordone antedunale e ringrosso della duna con biorete RMD 04.3 Bioterra rinforzata Dal 1 al 5 anno: progressivo sviluppo di ambiente antedunale tra il cordone e la duna e sulla duna stessa - requisiti minimi come da Manuale di manutenzione. Dal 5 al 10 anno: principio di sviluppo di vegetazione sul cordone per perforazione del biofeltro stabile deterioramento delle biorete e del biofeltro, possibile parziale apertura dell'opera (che comunque continua ad avere funzione stabilizzante. Lungo termine: sviluppo di ambiente antedunale stabile naturale biodegradazione di biorete, biofeltro e materiale legnoso. RMD Mantenimento e riqualificazione di viminate, difese, sand fencing frangivento e altri interventi di riqualificazione dunale esistenti Consistendo tali interventi in manutenzione di strutture esistenti, non è possibile prevedere le effettive caratteristiche prestazionali. In generale si ipotizza che le caratteristiche prestazionali minime di cui al Manuale di manutenzione subiscano un degrado nel giro di alcuni anni e che contestualmente le opere possano comunque subire un progressivo insabbiamento che favorisca naturalmente lo sviluppo di un ambiente dunale stabile. Qualora questo non avvenga è opportuno valutare se ripristinare le difese danneggiate o se prevedere nuovi interventi sostitutivi. RMD 12 Frangivento su sommità dunale Dal 1 al 5 anno: progressivo insabbiamento alla base - requisiti minimi come da Manuale di manutenzione. Lungo termine: insabbiamento dell'opera, probabilmente non completo possibile deterioramento di alcune parti dell'opera Ripristino vegetazione dunale RVD 01 Impianto specie erbacee psammofile RVD Impianto specie erbacee/arbustive psammofile RVD Impianto specie erbacee psammofile RVD Impianto specie erbacee psammofile RVD Impianto specie erbacee/arbustive psammofile Post intervento: progressivo insabbiamento e formazione di duna embrionale - requisiti minimi come da Manuale di manutenzione. Per le parti vegetali, provvedere alla sostituzione delle fallanze per la quota eccedente il 20%. Dal 1 al 5 anno: progressivo sviluppo della vegetazione dunale con innesco fenomeni di consolidamento della duna con inizio di probabili fenomeni di danneggiamento delle celle quadrate di protezione degli impianti; in generale è necessario ripristinare la protezione. Per le parti vegetali, provvedere alla sostituzione delle fallanze per la quota eccedente il 30%. Dal 5 al 10 anno: progressivo sviluppo di vegetazione dunale, aumenta la probabilità di fenomeni di danneggiamento delle celle quadrate di protezione degli impianti ma l affermazione della vegetazione dovrebbe essere tale da non avere più la necessità di una protezione. Lungo termine: Riqualificazione dei settori di anteduna, sommità dunale e retroduna interessati dagli interventi con espansione spontanea nei settori adicenti. Stabilizzazione dei cordoni dunali. RVD Taglio di piante di pino e impianto specie psammofile e/o retrodunali RVD Taglio di piante di pino e impianto specie psammofile e/o retrodunali RVD Taglio pini e impianto di specie arboree RVD Eradicazione specie aliene nel Bosco di Sterpaia Per le parti vegetali, provvedere alla sostituzione

15 Programma di manutenzione delle fallanze per la quota eccedente il 20%. Dal 1 al 5 anno: progressivo sviluppo della vegetazione di impianto con innesco fenomeni di consolidamento della duna con inizio di possibile fenomeni di danneggiamento degli shelter e dei pali tutore. in generale è necessario ripristinare perlomeno il palo tutore. Per le parti vegetali, provvedere alla sostituzione delle fallanze per la quota eccedente il 30%. Dal 5 al 10 anno: affermazione della vegetazione dunale di impianto che non necessiterà più di alcuna protezione. Lungo termine: Riqualificazione dei settori di retroduna interessati dagli interventi con espansione spontanea nei settori adicenti. Stabilizzazione del retroduna.. RVD Eradicazione specie aliene nel Bosco di Sterpaia RVD 07 Eradicazione del Carpobrotus sp. RVD 08 Eradicazione di altre specie aliene Post intervento: Eradicazione delle specie vegetali alloctone trattate Dal 1 al 5 anno: progressivo sviluppo della vegetazione autoctona nelle aree liberate dalle specie alloctone. Necessità di monitoraggio per controllare l effettiva eradicazione delle specie trattate e il recupero di quelle autoctone spontanee Dal 5 al 10 anno: affermazione della vegetazione dunale autoctona. Necessità di monitoraggio per controllare l effettiva eradicazione delle specie trattate e il recupero di quelle autoctone spontanee. Lungo termine: Riqualificazione dei settori di anteduna, sommità dunale e retroduna interessati dagli interventi. Necessità di monitoraggio per controllare l effettiva eradicazione delle specie trattate e il recupero di quelle autoctone spontanee Razionalizzazione della fruizione FRU Accesso attrezzato FRU Accesso attrezzato con passerella rialzato Dal 1 al 5 anno: In seguito a forti eventi di mareggiata, probabile danneggiamento delle fascinate. Possibile inizio di piccole rotture o distacchi dal tavolato in legno con perdita di planarità. E necessario effettuare manutenzione e ripristinare le parti danneggiate. Dal 5 al 10 anno: Perdita di funzionalità delle fascinate con necessità di sostituzione anche degli elementi portanti. Probabile evento di rotture o distacchi dalla tavolato in legno con perdita di planarità. Possibile perdita di integrità della struttura per la presenza di dissesti e cedimenti del soprastante tavolato con inizio di fenomeni di marcescenza del legno. In seguito a forti eventi di mareggiata è possibile il verificarsi di dissesti nella fondazione. E necessario effettuare manutenzione e ripristinare le parti danneggiate. Lungo termine: Perdita di funzionalità delle fascinate con necessità di sostituzione quinquennale anche degli elementi portanti. Perdita di efficienza delle strutture in legno pedonali con necessità di sostituzione delle pedane e degli elementi portanti. FRU 02 Chiusura d accesso Dal 1 al 5 anno: progressivo insabbiamento e formazione di duna embrionale - requisiti minimi come da Manuale di manutenzione. Dal 5 al 10 anno: completo insabbiamento possibile parziale deterioramento della struttura. Lungo termine: formazione/accrescimento di duna o anteduna stabile protezione non più necessaria. FRU 03 Realizzazione staccionata Dal 1 al 5 anno: Possibile inizio perdita di integrità della struttura con inizio di fenomeni di marcescenza del legno. E necessario effettuare manutenzione e ripristinare le parti danneggiate. Dal 5 al 10 anno: Probabile perdita di integrità della struttura con inizio di fenomeni di marcescenza del legno. E

16 Programma di manutenzione necessario effettuare manutenzione e ripristinare le parti danneggiate. Lungo termine: Perdita di integrità della struttura. Non occorre, salvo casi particolari, provvedere alla manutenzione delle opere in quanto la funzionalità delle staccionate di convogliare la fruzione lungo i sentieri attrezzati sarà garantita dallo sviluppo della vegetazione spontanea o di impianto, accresciuta negli anni. FRU 12.01, FRU 12.02, FRU Collocazione pannello divieto/informativo/didattico Dal 1 al 5 anno: In seguito a forti eventi di mareggiata, possibile danneggiamento della struttura o del supporto grafico. E necessario effettuare manutenzione e ripristinare le parti danneggiate. Dal 5 al 10 anno: Probabile danneggiamento della struttura o del supporto grafico. E necessario effettuare manutenzione e ripristinare le parti danneggiate. Lungo termine: Perdita di funzionalità della struttura e del supporto grafico. Necessità di sostituzione di entrambi. FRU 17 Recinzione con corda Post intervento: requisiti minimi come da Manuale di manutenzione Dal 1 al 5 anno: la corda è la componente che con più probabilità potrebbe essere oggetto di deterioramento - requisiti minimi come da Manuale di manutenzione. Dal 5 al 10 anno: la recinzione tenderà a deteriorarsi e a tratti a interrompersi per rotture valutare la necessità di ripristino o la possibilità di asportazione anche limitatamente ad alcuni tratti (mantenendo comunque opportune indicazioni circa la necessità di controllo degli accessi) in funzione dello sviluppo del retrostante ambiente dunale. Lungo termine: la recinzione tende a deteriorarsi e rompersi, ma rimarranno elementi residuali che in generale è consigliabile rimuovere reimpiegandoli in sito come materiale legnoso per protezioni al piede, chiusure, ecc SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI La tipologia di opere previste consiste in interventi anche a carattere innovativo che interagiscono con l'ambiente dunale e le condizioni climatico-atmosferiche, le mareggiate, l'azione antropica e il cui funzionamento dipende fortemente dall'interazione con queste componenti. Il mantenimento nel tempo dell'efficacia di queste sistemazioni dipende, quindi, da fattori aleatori e di difficile stima a priori. Risulta, perciò, necessario prevedere un sistematico programma di controlli che periodicamente verifichi lo stato delle sistemazione per prevederne il ripristino, ovvero sostituirle con tipologie più idonee al tratto. L intervento richiede di attuare un programma di controllo regolare per verificarne lo stato di manutenzione e funzionamento. I controlli nei primi 4-5 anni devono essere attuati sulle opere come di seguito descritto: - fine stagione invernale; - dopo eventi atmosferici/mareggiate di particolare intensità; - fine stagione estiva; volte durante stagione estiva limitatamente alle opere di protezione dell'anteduna RMD Catasta di tronchi fissati con corda, RMD 04.1 Cordone antedunale, FRU12 Recinzione con corda, - su segnalazione (operatori, fruitori, cittadini, altri Enti, ecc.). Successivamente al 4-5 anno, salvo per parti che sono state sostituite, la frequenza di monitoraggio può ridursi a: - fine stagione estiva; - su segnalazione (operatori, fruitori, cittadini, altri Enti, ecc.). I controlli devono prevedere la verifica del rispetto dei requisiti prestazionali indicati al precedente Sottoprogramma delle prestazioni, verificando in particolare la stabilità delle opere sia dal punto di vista visivo che della resistenza delle componenti, verificando a mano la stabilità delle componenti a rischio di rimozione o rottura (corde, pali, ecc.).

17 Programma di manutenzione Il giudizio circa la verifica dei requisiti prestazionali può risultare articolato e differenziato per ogni caso, ma, generalizzando, è possibile individuare preventivamente una serie di possibili giudizi, di seguito riportati, salvo comunque la possibilità di articolare la valutazione qualora necessario. - Interventi Ripristino Morfologia Dunale (RMD) e Razionalizzazione della fruizione (FRU) o Opera integra e stabile o Opera integra ma deteriorata (a rischio di rottura) o Opera lievemente danneggiata o Opera fortemente danneggiata o Opera rimossa (cause antropiche o naturali) - Interventi Ripristino Vegetazione Dunale (RVD) Per le parti strutturali di difesa e sostegno vegetazione o Opera integra e stabile o Opera integra ma deteriorata (a rischio di rottura) o Opera lievemente danneggiata o Opera fortemente danneggiata o Opera rimossa (cause antropiche o naturali) - Per gli impianti vegetali o Vegetazione dunale affermata o Vegetazione affermata in percentuale inferiore al 70% - Per le specie vegetali alloctone o Vegetazione alloctona eradicata o Vegetazione alloctona non eradicata ma sotto controllo o Vegetazione alloctona non eradicata e abbondante o Vegetazione dunale autoctona affermata 4.3. SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE Gli interventi di manutenzione previsti possono essere programmati o non programmati. Gli interventi programmati sono tutti quegli interventi che si ritengono a priori necessari per l'efficacia dell'intervento e riguardano in particolar modo gli aspetti vegetazionali. Gli interventi non programmati riguardano invece quelle componenti di cui si ritiene possibile il deterioramento nell'arco di vita dell'opera ma che non si possono prevedere a priori temporalmente. Nei vari orizzonti temporali analizzati nel Sottoprgramma delle prestazioni si individuano uno o più strategie di intervento possibili. La specificità delle varie opere nonché delle tipologie di modifiche e alterazioni rende impossibile determinare specificatamente e precisamente gli interventi necessari che quindi dovranno essere rivalutati e dettagliati specificatamente durante le operazioni di verifica e controllo Ripristino morfologia dunale (RMD) Manutenzione programmata

18 Programma di manutenzione Non prevista. Gli interventi saranno lasciati alla naturale evoluzione fintanto che presentano valori prestazionali adeguati. Manutenzione non programmata La mancanza di una manutenzione programmata non implica che gli interventi non possano necessitare di manutenzione anche relativamente frequente. Il carattere innovativo e specificatamente studiato per il sito in esame di alcune soluzioni adottate può comportare per alcune opere una particolare o specifica manutenzione e comunque opportuni monitoraggi. Di seguito, con riferimento alle categorie di giudizio individuate nel sottoprogramma dei controlli, si riporta un elenco dei possibili interventi necessari. Non trattandosi di interventi programmabili l'effettiva tipologia di intervento risulta di difficile valutazione e quindi ci si limita a fornire un indicazione generale senza specifico dettaglio per le singole opere. Opera integra e stabile Opera integra ma deteriorata (a rischio di rottura) Opera lievemente danneggiata Opera fortemente danneggiata - Valutare eventuale eliminazione di materiale residuo - Ripristino porzioni deteriorate - Valutare eventuale ripristino di porzioni deteriorate in relazione alla stabilità dell'opera e valutare eventualità di incremento della frequenza di controllo - Valutare eventuale ripristino di porzioni deteriorate in funzione di stabilità dell'opera - Valutare eventuale eliminazione di materiale residuo - Ripristino porzioni danneggiate - Valutare eventuale ripristino di porzioni danneggiate in relazione allo stato di stabilità dell'ambiente dunale circostante (interrimento dell'opera, sviluppo di vegetazione, ecc.) ed incrementare frequenza di controllo - Valutare eventuale ripristino di porzioni danneggiate in relazione allo stato di stabilità dell'ambiente dunale circostante ed eventualmente incrementare frequenza di controllo - Valutare eventuale eliminazione di materiale residuo - Ripristino porzioni danneggiate - Ripristino di porzioni deteriorate in relazione allo stato di stabilità dell'ambiente dunale circostante (interrimento dell'opera, sviluppo di vegetazione, ecc.)

19 Programma di manutenzione Opera rimossa (cause antropiche o naturali) Opera degradata per invecchiamento - Qualora il problema sia ripetuto, valutare la possibilità di sostituzione con altra tipologia - Valutare eventuale ripristino di porzioni danneggiate in relazione allo stato di stabilità dell'ambiente dunale circostante (interrimento dell'opera, sviluppo di vegetazione, ecc.) - Valutare eventuale eliminazione di materiale residuo - Ripristino dell'opera - Ripristino dell'opera - Valutare eventuale ripristino dell'opera in relazione allo stato di stabilità dell'ambiente dunale circostante (interrimento dell'opera, sviluppo di vegetazione, ecc.) Dal 1 al 3 anno - Ripristino dell opera qualora il degrado si manifestasse sensibilmente prima del tempo previsto Dal 3 al 10 anno - Valutare eventuale esigenza di ristrutturazione parziale (qualora il recupero morfologico non fosse completato), oppure la sostituzione con un opera più leggera Ripristino vegetazione dunale (RVD) Manutenzione programmata Gli interventi di ripristino della vegetazione dunale constano di opere funzionali alla difesa degli impianti (sia dall azione fisico-chimica dei venti marini che dal calpestio) e della piantagione di un certo numero di specie erbacee, arbustive e arboree autoctone. Le opere strutturali, sebbene di semplice realizzazione e di modesta dimensione, necessitano di una manutenzione programmata per i primi anni successivi all impianto, al fine di mantenere attiva la loro funzione protettiva fino al momento in cui le piante avranno avuto un accrescimento tale da renderle meno vulnerabili agli agenti atmosferici e al danneggiamento involontario dei fruitori. Inoltre nei primi 2-3 anni post-impianto si rende assolutamente necessario un monitoraggio sullo stato della vegetazione al fine di sopperire alle fallanze che, nel caso dovessero superare una percentuale del 20% nel primo anno e del 30% nel secondo e terzo anno, dovrebbero essere recuperate attraverso un nuovo impianto sostitutivo. Per quanto concerne il controllo delle specie alloctone, data l ampiezza dell area di intervento e la nota facilità di propagazione delle specie trattate, si rende necessario un monitoraggio post intervento da prolungare per i primi 4 anni dalla conclusione dei lavori (una volta l anno), al fine di valutare da un lato l efficacia delle soluzioni tecniche adottate (che si ricorda possiedono un elevato grado di sperimentazione), dall altro la capacità delle specie vegetali autoctone nel colonizzare le aree liberate dalle specie alloctone. Manutenzione non programmata

20 Programma di manutenzione Di seguito, con riferimento alle categorie di giudizio individuate nel sottoprogramma dei controlli, si riporta un elenco dei possibili interventi necessari. Non trattandosi di interventi programmabili, l'effettiva tipologia di intervento risulta di difficile valutazione e quindi ci si limita a fornire un indicazione generale senza specifico dettaglio per le singole opere. Opera integra e stabile Opera integra ma deteriorata (a rischio di rottura) Opera lievemente danneggiata Opera fortemente danneggiata Opera rimossa (cause antropiche o naturali) Opera degradata per invecchiamento - Valutare eventuale eliminazione di materiale residuo - Eliminazione di materiale residuo - Ripristino porzioni deteriorate - Valutare eventuale ripristino di porzioni deteriorate in relazione alla stabilità dell'opera - Valutare eventuale eliminazione di materiale residuo - Eliminazione di materiale residuo - Ripristino porzioni deteriorate - Valutare eventuale ripristino di porzioni deteriorate in relazione alla stabilità dell'opera - Valutare eventuale eliminazione di materiale residuo - Eliminazione di materiale residuo - Ripristino porzioni danneggiate - Ripristino di porzioni deteriorate in relazione allo stato di stabilità dell'ambiente dunale circostante (interrimento dell'opera, sviluppo di vegetazione, ecc.) - Qualora il problema sia ripetuto, valutare la possibilità di sostituzione con altra tipologia - Valutare eventuale eliminazione di materiale residuo - Eliminazione di materiale residuo - Ripristino dell'opera - Ripristino dell'opera - Valutare eventuale eliminazione di materiale residuo - Eliminazione di materiale residuo Dal 1 al 3 anno - Ripristino dell opera qualora il degrado si manifestasse sensibilmente prima del tempo previsto Dal 3 al 10 anno

21 Programma di manutenzione - Valutare eventuale eliminazione di materiale residuo - Eliminazione di materiale residuo Razionalizzazione della fruizione (FRU) Manutenzione programmata Per quanto concerne le opere legate alla fruizione e in particolare quelle legate alla razionalizzazione degli accessi alla spiaggia, occorre programmare una serie di interventi manutentivi, al fine di ridurre il deterioramento delle strutture in legno. In particolare occorre controllare annualmente, o a seguito di forti mareggiate, l'integrità delle fascinate e delle tavole, individuando la presenza di rotture o eventuali anomalie, quali fessurazioni, scheggiature, distacchi dalla sottostante struttura in legno, perdita di planarità e perdita della rugosità necessaria ad impedire scivolamenti. Ogni 2 anni occorre procedere alla somministrazione di impregnanti e protettivi specifici per le strutture in legno, quali passerelle e camminamenti. Manutenzione non programmata Di seguito, con riferimento alle categorie di giudizio individuate nel sottoprogramma dei controlli, si riporta un elenco dei possibili interventi necessari. Non trattandosi si interventi programmabili, l'effettiva tipologia di intervento risulta di difficile valutazione e quindi ci si limita a fornire un indicazione generale senza specifico dettaglio per le singole opere. Opera integra e stabile Opera integra ma deteriorata (a rischio di rottura) Opera lievemente danneggiata - Ripristino porzioni deteriorate - Ripristino porzioni deteriorate - Ripristino porzioni deteriorate - Ripristino porzioni deteriorate - Ripristino porzioni danneggiate - Ripristino porzioni danneggiate - Ripristino porzioni danneggiate - Ripristino porzioni danneggiate

22 Programma di manutenzione Opera fortemente danneggiata Opera rimossa (cause antropiche o naturali) Opera degradata per invecchiamento - Ripristino porzioni danneggiate - Ripristino porzioni danneggiate - Ripristino porzioni danneggiate - Ripristino porzioni danneggiate - Ripristino dell'opera - Ripristino dell'opera - Ripristino dell'opera - Ripristino dell'opera Dal 1 al 3 anno - Ripristino dell'opera Dal 3 al 10 anno - Ripristino dell'opera

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