Gestione dello shock anafilattico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gestione dello shock anafilattico"

Transcript

1 Gestione dello shock anafilattico Che cos è una reazione anafilattica?...2 Come si riconosce una reazione anafilattica?... 4 Come bisogna comportarsi in caso di reazione anafilattica?... 6 Come si può prevenire una reazione anafilattica?... 9 Per richiedere chiarimenti sui contenuti di questo corso può scrivere a nursingnazionale@saepe.it Quesiti Clinico-Assistenziali anno 3, n.12, dicembre 2012 Editore Zadig via Ampére 59, Milano Direttore: Pietro Dri segreteria@zadig.it Redazione: Nicoletta Scarpa tel.: fax: Autore dossier:nicoletta Scarpa

2 1. Che cos è una reazione anafilattica? Punti chiave Definizione Epidemiologia Cause In sintesi Lo European Academy of Allergology and Clinical Immunology Nomenclature Committee ha proposto la seguente definizione per anafilassi: una reazione di ipersensibilità generalizzata o sistemica grave che può mettere in pericolo la vita. la reazione anafilattica è una reazione IgE mediata che richiede quindi una precedente sensibilizzazione alla sostanza. Il gruppo di lavoro dell American College of Allergy, Asthma and Immunology Epidemiology ha stimato la frequenza di episodi tra 30 e 950 casi su persone per anno. Le sostanze che possono causare anafilassi sono molteplici ma le più comuni sono gli alimenti, i farmaci e il veleno degli insetti. Definizione Non c è una definizione precisa di anafilassi. Lo European Academy of Allergology and Clinical Immunology Nomenclature Committee ha proposto la seguente definizione: una reazione di ipersensibilità generalizzata o sistemica grave che può mettere in pericolo la vita. Lo shock anafilattico è la reazione più grave. Questa sin - drome clinica è il risultato di una serie di meccanismi immunologici innescati dall esposizione a uno specifico antigene in un soggetto precedentemente sensibilizzato. L anafilassi configura una risposta immune di tipo I (reazione di ipersensibilità) che coinvolge 3 componenti: un allergene, o antigene scatenante la presenza di anticorpi di tipo IgE per l antigene la sintesi e la liberazione di mediatori chimici da parte delle cellule effettrici, i mastociti e i basofili. 1-4 La sensibilizzazione è favorita dall ingresso dell allergene nell organismo attraverso vie naturali come la cute, le vie respiratorie o il tratto intestinale. L ingresso stimola la produzione di IgE. Perché si verifichi la reazione anafilattica occorre un periodo di latenza dal primo contatto con l allergene di durata variabile e durante il quale si verifica la sensibilizzazione. 4 Il motivo della rapidità dell insorgenza dei sintomi risiede nel fatto che i mediatori chimici che si liberano determinano una aumentata permeabilità vasale con passaggio del 50% dei liquidi nello spazio extracellulare in pochi minuti. La reazione anafilattoide è simile alla reazione anafilattica sia perché sono coinvolti gli stessi mediatori chimici sia perché le manifestazioni cliniche sono analoghe, ma a differenza della reazione anafilattica non è sostenuta da un meccanismo IgE mediato e quindi non richiede una precedente fase di sensibilizzazione per verificarsi. La letteratura internazionale è però concorde nel considerare entrambe le reazioni come reazioni anafilattiche. 4 Epidemiologia L anafilassi è un emergenza medica che richiede immediato soccorso. Se l intervento medico viene procrastinato, si rischia la morte per collasso cardiocircolatorio oppure per ostruzione delle vie aeree o per entrambe le cause. 1-3 Uno dei problemi associati alle reazioni anafilattiche è la non facile identificazione, tanto che molti studi ne hanno sottostimato l incidenza. Il gruppo di lavoro dell American College of Allergy, Asthma and Immunology Epidemiology ha stimato la frequenza fra 30 e 950 casi su persone per anno. Complessivamente la prognosi dell anafilassi trattata è buona, con una mortalità inferiore all 1%. Il rischio di morte tuttavia aumenta nei soggetti con asma preesistente, in particolare se scarsamente controllata o nei soggetti asmatici nei quali il trattamento con adrenalina non si mostri efficace. Circa la metà dei decessi per shock anafilattico avviene entro la prima ora dall inizio della crisi. La principale causa di morte (75%) è l asfissia per edema laringeo e l ipossia per broncospasmo. Nel rimanente 25% dei casi la morte è correlata alla grave ipotensione. Questa ipotensione, pur essendo multifattoriale, è senz altro correlata all imponente perdita di fluidi che può arrivare fino al 50% del volume circolatorio

3 Pertanto la reintegrazione volemica, accanto alla somministrazione di ossigeno e di adrenalina, deve essere considerata un provvedimento di prima scelta nel trattamento dello shock anafilattico. Cause Le sostanze che possono causare anafilassi sono molteplici, ma le più comuni sono gli alimenti, i farmaci e il veleno degli insetti (vedi box). Gli alimenti sono la principale causa di reazione anafilattica nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti. Il veleno degli insetti e i farmaci sono cause più frequenti negli adulti di mezza età e negli anziani. 4 In linea di massima tutti gli alimenti e tutti i farmaci possono portare ad anafilassi ma alcuni tipi di alimenti e farmaci sono descritti più spesso come responsabili di reazioni anafilattiche. Si è osservata inoltre una prevalenza di allergie ad alcuni alimenti in aree specifiche, in funzione delle abitudini ali - mentari della popolazione. Per esempio in Europa e in Nord America è frequente l allergia al latte, alle arachidi, alle uova di gallina e al pesce. In Medio Oriente invece si osserva una alta incidenza di allergia al sesa - mo. Tra i farmaci vanno segnalate le allergie agli antibiotici e agli antinfiammatori. Tra gli antibiotici, la penicillina è ancora oggi responsabile del 75% circa dei decessi per anafilassi. Sono stati segnalati anche episodi di anafilassi da allergia al lattice dei guanti chirurgici sia tra operatori sanitari sia tra soggetti sottoposti a fre - quenti interventi chirurgici. 4,5 Va segnalato che in molti casi non si riesce a determinare la causa e che molti episodi di anafilassi sono idiopatici, non IgE mediati. Cause di reazioni anafilattiche IgE dipendenti 5 Farmaci penicillina, cefalosporine, sulfamidici, tetracicline, aminoglicosidi, amfotericina B, nitrofurantoina, antisieri (antitossina tetanica e difterica), vaccini (tossoide del tetano, influenza, morbillo), anestetici locali, insulina, polisaccaridi (destrani), vitamine (tiamina, acido folico), ormoni (insulina, ACTH, vasopressina, paratormone) Alimenti pesci, frutti di mare, crostacei, uova, arachidi, arachidi, cereali, fagioli, cioccolato Pollini Funghi Elminti Veleno di imenotteri o di serpenti Lattice Cause di reazioni anafilattiche non IgE dipendenti 5 Agenti degranulanti direttamente gli effettori cellulari mezzi di contrasto radiologici, oppiacei, curari, neomicina Sostanze che alterano il metabolismo dell acido arachidonico FANS, acido acetilsalicilico Cause idiopatiche freddo, luce, sforzo fisico, dermatografismo Reazioni mediate dal complemento angioedema ereditario, angioedema acquisito, reazioni trasfusionali, vasculiti necrotizzanti, malattia da siero Bibliografia 1. Working Group of the resuscitation Council (UK), Emergency tratment of anaphylactic reactions Guideline for heal - thcare providers. Resuscitation Council (UK) Catania MA. Diagnosi e trattamento dell anafilassi. La farmacovigilanza (Giornale on line). 3. F. Estelle R. Simons, MD,a Anthony J. Frew, et al. Risk assessment in anaphylaxis: Current and future approachesj Allergy clin immunol 2007;120:S2-S Simons ER, Ardusso L, Bilò MB, et al. World Allergy Organization Guidelines for the Assessment and Management of Anaphylaxis. WAO Journal Balzanelli M, Gentiloni N, Miniello S, et al. Shock anafilattico: primo approccio in emergenza. SIMEU

4 2. Come si riconosce una reazione anafilattica? Punti chiave Comparsa dei sintomi Problemi respiratori Problemi circolatori In sintesi Riconoscere una reazione anafilattica non è sempre semplice in quanto la reazione può essere diversa da soggetto a soggetto. Tuttavia una certa associazione di segni può portare a fare la diagnosi corretta. E probabile che si tratti di una reazione anafilattica quando si ha questa triade: comparsa improvvisa dei sintomi e progressione rapida; difficoltà respiratorie e/o circolatorie gravi che possono mettere a rischio la vita; cambiamenti delle mucose e/o della cute (per esempio orticaria, angioedema, arrossamento). La diagnosi di anafilassi si basa innanzitutto sulla storia clinica del soggetto. Le reazioni anafilattiche possono avere manifestazioni diverse da un soggetto a un altro, non è quindi sempre semplice fare una diagnosi corretta di reazione anafilattica. Tuttavia una certa associazione di segni può portare alla diagnosi corretta. E infatti probabile si tratti di una reazione anafilattica quando si ha questa triade: comparsa improvvisa dei sintomi e progressione rapida; difficoltà respiratorie e/o circolatorie gravi, che possono mettere a rischio la vita; cambiamenti delle mucose e/o della cute (per esempio orticaria, angioedema, arrossamento). Un fattore che conferma la diagnosi è l esposizione del soggetto a un allergene noto. E importante ricordare che i cambiamenti della cute da soli non sono un segno di una reazione anafilattica: per esempio un orticaria generalizzata, un angioedema o una rinite non possono essere considerate reazioni anafilattiche perché non ci sono segni che mettono a rischio la vita. I cambiamenti di cute e mucose inoltre possono essere assenti in circa il 20% delle reazioni anafilattiche. Inoltre in alcuni casi possono presentarsi sintomi gastrointestinali come vomito, dolore addominale e incontinenza. 1 Test di laboratorio Sebbene la diagnosi clinica possa essere a volte confermata da test di laboratorio, come la concentrazione plasmatica di istamina o la concentrazione di triptasi, questi esami hanno alcuni limiti intrinseci. Per esempio il campione di sangue deve essere preso da pochi minuti fino a poche ore dopo la comparsa dei sintomi. Inoltre spesso anche se il sangue viene prelevato al momento giusto si osservano concentrazioni di triptasi corrette, soprattutto nei soggetti con reazioni anafilattiche agli alimenti. 2,3 Comparsa dei sintomi Per quanto riguarda la rapidità di comparsa dei sintomi non si può dare una regola generale: i tempi dipendono dal soggetto, dall allergene e da come è avvenuto il contatto. Se un allergene viene inoculato per via endovenosa la comparsa dei sintomi sarà più rapida rispetto all ingestione per bocca. 1 Sembra tuttavia vi sia una correlazione diretta tra immediatezza dell esordio dei sintomi e gravità dell episodio: più l esordio è rapido più grave è l evento. 4 In alcuni casi si osservano risposte bifasiche: ai primi sintomi segue una fase di scomparsa o attenuazione e una ripresa a distanza di 1-3 ore (ma anche di più) dalla comparsa dei primi segni. 4,5 I soggetti che hanno avuto una reazione anafilattica vanno tenuti sotto osservazione in ambiente protetto per ore. 5 Soggetti a rischio I soggetti più a rischio di reazione anafilattica sono quelli con asma o altre patologie dell apparato respiratorio, patologie cardiache, riniti allergiche o dermatite atopica grave. Inoltre la terapia con inibitori beta adrenergici o con ACE inibitori può aumentare tale rischio. 3 Problemi respiratori - 4 -

5 Il soggetto con shock anafilattico può avere: problemi alle vie respiratorie, prurito al naso, congestione, rinorrea, starnuti e ingrossamento della lingua, del faringe o del laringe; voce roca, tosse secca; difficoltà a inspirare; respiro corto, tachipnea; asma stato di confusione causato dall ipossia; cianosi arresto respiratorio. Problemi circolatori I problemi circolatori sono causati da una depressione del miocardio, da vasodilatazione e da perdita di fluidi dal letto vascolare. In genere i segni sono: stato di shock; aumento della frequenza cardiaca; riduzione della pressione arteriosa, collasso; perdita di coscienza; ischemia del miocardio e cambiamenti all elettrocardiogramma in un soggetto senza coronaropatia; arresto cardiaco. Sintomi cutanei 90% Orticaria e angioedema 85%-90% Arrossamento 45%-55% Prurito senza esantema 2%-5% Frequenza con cui si presentano i sintomi Sintomi respiratori 40%-60% Dispnea, sibili 45%-50% Angioedema delle vie aeree superiori 50%-60% Rinite 15%-20% Vertigini, sincope, ipotensione 30%-35% Sintomi addominali Nausea, vomito, diarrea, dolori crampiformi 25%-30% Miscellanea Cefalea 5%-8% Dolore retrosternale 4%-6% Convulsioni 1%-2% A volte può essere difficile distinguere l anafilassi da asma, sincope o attacchi di panico. L asma, tuttavia, non si presenta solitamente con prurito o sintomi gastrointestinali; la sincope invece si manifesta con pallore, piuttosto che un eruzione cutanea. Infine, l attacco di panico può provocare vampate di calore ma non l orticaria. 3 Bibliografia 1. Working Group of the resuscitation Council (UK), Emergency tratment of anaphylactic reactions Guideline for heal - thcare providers. Resuscitation Council (UK) F. Estelle R. Simons, MD,a Anthony J. Frew, et al. Risk assessment in anaphylaxis: Current and future approachesj Allergy clin immunol 2007;120:S2-S Simons ER, Ardusso L, Bilò MB, et al. World Allergy Organization Guidelines for the Assessment and Management of Anaphylaxis. WAO Journal Catania MA. Diagnosi e trattamento dell anafilassi. La farmacovigilanza (Giornale on line). 5. F. Baldi, C. Caffarelli,GP. Garani,et al. Raccomandazioni sulla diagnosi e trattamento dell anafilassi in pediatria. So - cietà italiana allergologia e immunologia pediatrica

6 3. Come bisogna comportarsi in caso di reazione anafilattica? Punti chiave Approccio ABCD Adrenalina Terapia di secondo livello In sintesi In caso di shock anafilattico occorre seguire l approccio ABCD controllando la pervietà delle vie aeree, il respiro, il circolo e lo stato di confusione mentale. In base alle condizioni del soggetto si può poi procedere con la somministrazione di ossigeno, di adrenalina o eventualmente di corticosteroidi e di antistaminici. In caso di reazione anafilattica l intervento deve essere immediato, seguendo l approccio ABCD, valutando: A (Airway) la pervietà delle vie aeree B (Breathing) la respirazione C (Circulation) il circolo D (Disability) lo stato di confusione mentale. Figura 1. Algoritmo degli interventi in caso di reazione anafilattica 1-6 -

7 Sulla base delle condizioni del soggetto occorrerà: somministrare ossigeno con maschera facciale; somministrare adrenalina; reidratare il soggetto; somministrare cortisonici e antistaminici. Se l angioedema è così grave da impedire la procedura di intubazione endotracheale può essere necessario ricorrere a manovre più specifiche come una cricotirotomia. 2 La rianimazione cardiorespiratoria di base (CPR) deve essere attuata se vi è un arresto cardiorespiratorio. La somministrazione di adrenalina associata ad altri provvedimenti di supporto cardiocircolatorio è il trattamento di emergenza nei casi più gravi con pericolo di vita. 3 Per la somministrazione di adrenalina occorre garantirsi un duplice accesso vascolare venoso con agocannule da G. Il soggetto deve essere sdraiato a ter - ra, con le gambe leggermente sollevate. L adrenalina è il farmaco più importante per il trattamento dello shock anafilattico: agisce contrastando la vasodilatazione periferica, riduce l edema, favorisce la broncodilatazione, aumenta le contrazioni miocardiche e inibisce il rilascio di istamina e leucotrieni. I suoi effetti benefici sono riconducibili alle sue proprietà alfa e beta stimolanti. Alla stimolazione alfa adrenergica fa seguito un aumento delle resistenze vascolari periferiche, con incremento dei valori di pressione arteriosa e miglioramento del flusso coronarico, risoluzione della vasodilatazione periferica e riduzione dell angioedema e dell orticaria. Alla stimolazione beta1 corrisponde una migliorata performance miocardica, e alla stimolazione beta2 broncodilatazione, con risoluzione delle crisi asmatiche, e aumento della produzione di AMPciclico con riduzione della liberazione dei mediatori. 2 La somministrazione di adrenalina è fatta alla comparsa dei primi sintomi, ma va ricordato che l uso dell adrenalina non è privo di rischi, soprattutto se somministrata per via endovenosa. La somministrazione intramuscolare al dosaggio corretto raramente comporta effetti negativi rilevanti. 2 Quando si somministra l adrenalina per via intramuscolare bisogna tenere sotto controllo il soggetto e in particolare occorre valutare: le pulsazioni, la pressione arteriosa, l elettrocardiogramma e la pulsiossimetria. Dosaggio per la somministrazione di adrenalina Somministrazione per via intramuscolare nell adulto 0,5 mg (equivalenti a 500 microgrammi) Somministrazione per via intramuscolare nel bambino >12 anni 500 microgrammi (dose uguale a quella dell adulto)/300 microgrammi se il bambino è ancora in età prepuberale o se è molto piccolo di corporatura >6-12 anni 300 microgrammi >6 mesi-6 anni 150 microgrammi <6 mesi 150 microgrammi La dose può essere ripetuta se non ci sono miglioramenti delle condizioni cliniche dopo 5 minuti dalla prima somministrazione. Il trattamento deve prevedere anche la reintegrazione volemica. Devono pertanto essere somministrate rapi - damente soluzioni cristalloidi (soluzione fisiologica o ringer lattato) alla dose di 2-4 l. Possono essere utilizza - ti gli espansori plasmatici (soluzioni colloidali, come le gelatine o l esteril), alla dose di ml. La somministrazione di corticosteroidi e di antistaminici è considerata una terapia di secondo livello. I corticosteroidi infatti in corso di reazione anafilattica aumentano la risposta tessutale ai farmaci beta agonisti, inibiscono una ulteriore liberazione dei mediatori e prevengono l aggregazione di neutrofili e piastrine. Tutta - via, anche se somministrati per via endovenosa richiedono tempo per raggiungere i massimi effetti e non sono quindi un salva vita. Può essere utilizzato l idrocortisone oppure il metilprednisolone. 2 Anche l impiego degli antistaminici è da considerare di seconda istanza, dal momento che questi agiscono so - prattutto impedendo un ulteriore occupazione recettoriale. Per il broncospasmo può essere utile la somministrazione di aminofillina. 2 Tutti i soggetti che sono andati incontro a una importante reazione anafilattica e tutti quelli che hanno rice - vuto la somministrazione di adrenalina, devono restare in osservazione per un periodo di almeno 6-8 ore dal - la risoluzione della sintomatologia, dal momento che l anafilassi può avere, come detto, un andamento bifasico. I pazienti in condizioni instabili o con sintomatologia protratta devono essere ricoverati in un reparto di terapia intensiva

8 Trattamento dell anafilassi 3 Se possibile rimuovere la causa della reazione anafilattica Valutare la pervietà delle vie aeree, il respiro, lo stato di coscienza, il colore della cute In parallelo Chiamare il 118 se non si è in ospedale Somministrare adrenalina per via intramuscolare Posizionare il soggetto a terra, in caso di vomito o di distress respiratorio sollevare le gambe. Quando necessario Somministrare dosi supplementari di ossigeno Prepara un accesso venoso e quando possibile somministrare una soluzione isotonica inizia la rianimazione cardiopolmonare Inoltre Controllare con regolarità le condizioni del soggetto in particolare pressione arteriosa, funzionalità respiratoria ed elettrocardiogramma. Adrenalina autoiniettabile Agire rapidamente e con decisione Disinfettare il sito di iniezione Togliere il tappo grigio; prendere in mano l'adrenalina autoiniettabile, tenendo l estremità a contatto con la coscia e premere con forza sulla cute: si sentirà lo scatto dell ago Tenere la siringa in questa posizione per almeno 10 secondi, fino a quando l ago è penetrato nella pelle ed è stata iniettata completamente la dose di adrenalina; non allontanare la siringa autoiniettabile dalla coscia prima della fine dell iniezione Estrarre l ago dalla cute e massaggiare il punto di iniezione per circa 10 secondi Bibliografia 1. F. Baldi, C. Caffarelli,GP. Garani,et al. Raccomandazioni sulla diagnosi e trattamento dell anafilassi in pediatria. So - cietà italiana allergologia e immunologia pediatrica Working Group of the resuscitation Council (UK), Emergency tratment of anaphylactic reactions Guideline for heal - thcare providers. Resuscitation Council (UK) Simons ER, Ardusso L, Bilò MB, et al. World Allergy Organization Guidelines for the Assessment and Management of Anaphylaxis. WAO Journal

9 4. Come si può prevenire una reazione anafilattica? Punti chiave Allergia agli alimenti Allergia al veleno degli insetti Allergia ai farmaci In sintesi Per la prevenzione dall anafilassi occorre identificare l agente causale e successivamente evitarne il contatto. Se la sostanza cui si è allergici è un alimento occorre controllare sempre con cura l elenco degli ingredienti e segnalare, se si è al ristorante, la propria allergia. Le persone allergiche al veleno degli insetti dovrebbero cercare di vestirsi con pantaloni lunghi e magliette a maniche lunghe soprattutto se trascorrono parecchie ore all aria aperta, specie in alcuni periodi dell anno. Se si è allergici a un farmaco occorre usare, se indispensabile, un principio attivo con struttura chimica diversa ma di analoga efficacia. In caso di allergia, non solo bisognerebbe evitare l agente causale, ma dovrebbero essere riconosciute le sostanze che possono presentare sensibilità crociata come per esempio il kiwi in caso di allergia al lattice. Il primo passo per la prevenzione dell anafilassi è l identificazione dell agente causale. Per avere conferma occorre fare i test allergologici (per esempio il prick test) o un esame del sangue per valutare la presenza di IgE specifiche per un determinato antigene. Una volta individuato l agente responsabile occorre evitare il contatto con la sostanza per la quale si è allergici. I genitori devono quindi segnalare il tipo di allergia a scuola e a tutti gli adulti che si prendono cura dei bambini (per esempio la baby sitter). Se si è allergici a un alimento occorre controllare sempre l elenco degli ingredienti indicati sulle confezioni dei prodotti, verificando se ci possono essere tracce di quello specifico ingrediente. Quando si pranza fuori casa è importante segnalare al cameriere del ristorante che si è allergici a un determinato cibo. Se si è allergici alla puntura di un insetto conviene: fare attenzione quando si mangia all aperto perché le vespe sono attratte dal cibo, se si dovesse avvicinare una vespa allontanarsi con calma senza farsi prendere dal panico; utilizzare un repellente contro gli insetti; indossare pantaloni lunghi, calze e maglia a maniche lunghe, evitando profumi e creme profumate soprattutto se si sta per trascorrere del tempo in campagna o all aria aperta; mantenere i finestrini dell auto chiusi per evitare l ingresso di insetti far rimuovere da vicino casa eventuali nidi di imenotteri. Se invece si è allergici a un farmaco occorrerà sostituirlo con un altro principio attivo che non causi allergia. In particolare: la penicillina può essere sostituita da un antibiotico del gruppo delle eritromicine, evitare invece le cefalosporine che potrebbero dare problemi di sensibilità crociata. gli antinfiammatori non steroidei (FANS) come per esempio l ibuprofene possono essere sostituiti dal paracetamolo; se si è allergici a un anestetico si può optare per una molecola diversa oppure si può valutare l opportunità di fare l intervento in anestesia locale o epidurale; gli ACE inibitori somministrati per abbassare la pressione arteriosa possono essere sostituiti da altri farmaci come per esempio i calcioantagonisti. Infine in caso di allergia al lattice bisogna intervenire in ambiente latex free e bisognerebbe evitare gli alimenti che presentano sensibilità crociata con il lattice come i kiwi. Anche in caso di allergia a farmaci o alimenti, non solo bisognerebbe evitare l agente causale, ma dovrebbero essere riconosciute le sostanze che possono presentare una cross-reattività (per esempio cefalosporine in caso di allergia alle penicilline). I soggetti con allergia grave, inoltre, dovrebbero essere educati all utilizzo dell adrenalina autoiniettabile (vedi box sopra). Bibliografia 1. Catania MA. Diagnosi e trattamento dell anafilassi. La farmacovigilanza (Giornale on line)

10 2. Australian Society of Clinical Immunology and Allergy. ASCIA Guidelines for Prevention of food Anaphylactic Reac - tion in schools, preschools and childcare. Journal of Paediatrics & Child Health 2004;12:

ALLERGIE. Dott Marco Binotti. AOU Maggiore della Carità di Novara SCDO Terapia Intensiva Neonatale

ALLERGIE. Dott Marco Binotti. AOU Maggiore della Carità di Novara SCDO Terapia Intensiva Neonatale ALLERGIE Dott Marco Binotti AOU Maggiore della Carità di Novara SCDO Terapia Intensiva Neonatale Un problema non nuovo. L allergia è nota fin dai tempi piu remoti; il primo caso di cui si ha conoscenza

Dettagli

SHOCK ANAFILATTICO. P. Lorenzi FISIOPATOLOGIA E SINTOMATOLOGIA

SHOCK ANAFILATTICO. P. Lorenzi FISIOPATOLOGIA E SINTOMATOLOGIA SHOCK ANAFILATTICO P. Lorenzi FISIOPATOLOGIA E SINTOMATOLOGIA Lo shock anafilattico costituisce la più grave espressione clinica di una reazione anafilattica-anafilattoide ed è caratterizzato essenzialmente

Dettagli

Desensibilizzazione. o Immunoterapia Allergene specifica

Desensibilizzazione. o Immunoterapia Allergene specifica La Desensibilizzazione o Immunoterapia Allergene specifica Le allergie interessano il 25% della popolazione italiana e raggiungeranno 1 persona su 2 entro il 2010 La ragione di questo aumento è in parte

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

Le allergie alimentari

Le allergie alimentari Le allergie alimentari A cura del Dott. Renato Caviglia, MD, PhD Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Dottore di Ricerca in Scienze Epato-Gastroenterologiche Introduzione L'allergia

Dettagli

a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118

a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118 a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118 Importanza dell identificazione precoce del paziente critico Cause dell arresto cardiorespiratorio nell adulto Identificare e

Dettagli

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale

Dettagli

Definizione. L Asma bronchiale professionale è causata da agenti specifici presenti in ambiente di lavoro

Definizione. L Asma bronchiale professionale è causata da agenti specifici presenti in ambiente di lavoro ASMA PROFESSIONALE Definizione L Asma bronchiale è una malattia respiratoria caratterizzata da broncocostrizione totalmente o parzialmente reversibile, iperreattività bronchiale e infiammazione delle vie

Dettagli

Allergia da alimenti. Cause. Manifestazioni cliniche

Allergia da alimenti. Cause. Manifestazioni cliniche Allergia da alimenti Il problema delle reazioni avverse agli alimenti era noto fin dai tempi degli antichi greci e particolari manifestazioni erano già state associate all ingestione di cibi. Tutti gli

Dettagli

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore

Dettagli

Aspetti clinici e terapeutici. Carla Padovan

Aspetti clinici e terapeutici. Carla Padovan Aspetti clinici e terapeutici Carla Padovan ASS6 Diabete giovanile (insulino dipendente) Allergia/Anafilassi Crisi convulsive Malattia metabolica dovuta alla mancata produzione di insulina da parte del

Dettagli

Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione

Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, Asma, intossicazioni, primo soccorso e classificazione COMA sindrome clinica caratterizzata da una mancata risposta

Dettagli

Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie

Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie ASMA BRONCHIALE Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie 2 aeree. Il restringimento è intermittente

Dettagli

BLS-D Basic Life Support- Defibrillation

BLS-D Basic Life Support- Defibrillation BLS-D Basic Life Support- Defibrillation Rianimazione Cardiopolmonare e Defibrillazione Precoce per Comunità M. & G. for and La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce una persona su 1.000 Molte di

Dettagli

Allergico al veleno di ape o al veleno di vespa? PUNTURE DI APE O DI VESPA POSSONO ESSERE FATALI

Allergico al veleno di ape o al veleno di vespa? PUNTURE DI APE O DI VESPA POSSONO ESSERE FATALI Allergico al veleno di ape o al veleno di vespa? PUNTURE DI APE O DI VESPA POSSONO ESSERE FATALI Ë INDIRIZZI DI RIFERIMENTO PER SOSPETTA ALLERGIA AL VELENO DI IMENOTTERI Ospedale Regionale di Bolzano,

Dettagli

DEFINIRE LE PRINCIPALI PATOLOGIE MEDICHE RICONOSCERE I SEGNI CHE DIFFERENZIAMO LE VARIE PATOLOGIE MEDICHE

DEFINIRE LE PRINCIPALI PATOLOGIE MEDICHE RICONOSCERE I SEGNI CHE DIFFERENZIAMO LE VARIE PATOLOGIE MEDICHE CAPITOLO 5_e 1 OBIETTIVI DEFINIRE LE PRINCIPALI PATOLOGIE MEDICHE RICONOSCERE I SEGNI CHE DIFFERENZIAMO LE VARIE PATOLOGIE MEDICHE IDENTIFICARE I SEGNI DI GRAVITÀ E LE MANOVRE DI SOSTEGNO 2 ALTRE PATOLOGIE

Dettagli

L immunoterapia specifica nelle allergie respiratorie

L immunoterapia specifica nelle allergie respiratorie L immunoterapia specifica nelle allergie respiratorie Nelle ultime decadi la prevalenza delle malattie allergiche dell apparato respiratorio (asma bronchiale e rinite allergica) è progressivamente aumentata.

Dettagli

L allergia L allergia è una reazione eccessiva del sistema immunitario verso una sostanza, detta allergene, che solitamente non dà alcun problema nella maggior parte della popolazione. L allergia può essere

Dettagli

sonoallergico.it CURA LE ALLERGIE RESPIRATORIE, SCOPRI L IMMUNOTERAPIA CON ALLERGENI

sonoallergico.it CURA LE ALLERGIE RESPIRATORIE, SCOPRI L IMMUNOTERAPIA CON ALLERGENI sonoallergico.it CURA LE ALLERGIE RESPIRATORIE, SCOPRI L IMMUNOTERAPIA CON ALLERGENI LE ALLERGIE RESPIRATORIE Cosa sono e come si manifestano LA REAZIONE ALLERGICA Le allergie sono una reazione eccessiva

Dettagli

Consigli ai genitori. La dermatite atopica Come curarla

Consigli ai genitori. La dermatite atopica Come curarla Consigli ai genitori La dermatite atopica Come curarla I consigli Quando? Al momento di una diagnosi certa o nelle ricadute Come? Con spiegazioni orali, con scheda Perché Serve a rendere autonomo il genitore,

Dettagli

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore

Dettagli

UFFICIO STAMPA & RASSEGNA STAMPA a cura di

UFFICIO STAMPA & RASSEGNA STAMPA a cura di SICUREZZA ALIMENTARE Tutte le risposte su allergie e intolleranze: il quiz dalla FSA inglese. A cura di Roberto Bernardini e di Iride dello Iacono del SIAIP Pubblicato da Redazione Il Fatto Alimentare

Dettagli

COSA SONO LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? COME SI POSSONO CLASSIFICARE LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI?

COSA SONO LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? COME SI POSSONO CLASSIFICARE LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? Dott. Lorenzo Bettoni Sito web: www.lorenzobettoni.it E-mail: info@lorenzobettoni.it COSA SONO LE REAZIONI AVVERSE A FARMACI? Per reazione avversa a farmaci si intende qualsiasi risposta non desiderata

Dettagli

BLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. corso esecutori per personale laico. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005)

BLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. corso esecutori per personale laico. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) Croce Rossa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare di base corso esecutori per personale laico (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) Obiettivi del corso Conoscenze teoriche Le cause di arresto cardiaco

Dettagli

IDI. Rassegna Stampa del 09/05/2015

IDI. Rassegna Stampa del 09/05/2015 IDI Rassegna Stampa del 09/05/2015 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto

Dettagli

Comunicazione del rischio Sentiero docenti

Comunicazione del rischio Sentiero docenti Convegno Gli allergeni negli alimenti Roma 25 settembre 2013 Comunicazione del rischio Sentiero docenti Giulia Mascarello WP8 Strategie di comunicazione sui fattori di rischio di allergie alimentari U.O.

Dettagli

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IL PRIMO SOCCORSO NELLE SCUOLE QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LE NORME DEL D.M. 388/03 LE RESPONSABILITA DEL PERSONALE SCOLASTICO PRESENZA

Dettagli

DEFINIZIONE. L annegamento è una sindrome asfittica

DEFINIZIONE. L annegamento è una sindrome asfittica SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA ANNEGAMENTO PROF.SSA A. SCAFURO DEFINIZIONE L annegamento è una sindrome asfittica caratterizzata t dall alterazione lt degli scambi

Dettagli

Impariamo a proteggere la loro pelle!

Impariamo a proteggere la loro pelle! Per mantenere la pelle protetta Applicare sulle zone cutanee arrossate più volte al giorno, avendo cura di massaggiare delicatamente fino a completo assorbimento del prodotto. Impariamo a proteggere la

Dettagli

IPERSENSIBILITÀ AI FARMACI Protocollo N.: Data del protocollo:

IPERSENSIBILITÀ AI FARMACI Protocollo N.: Data del protocollo: IPERSENSIBILITÀ AI FARMACI Protocollo N.: Data del protocollo: MEDICO: Nome: Indirizzo: Centro: Tel/Fax/E-mail: PAZIENTE: Nome: Data di nascita: Età: anni Peso: kg Altezza: cm Professione: Provenienza:

Dettagli

Il B.L.S. (Basic Life Support)

Il B.L.S. (Basic Life Support) Il B.L.S. (Basic Life Support) Cos è: Sequenza di verifiche ed azioni da effettuare sulla Vittima quando A NON E COSCIENTE B NON RESPIRA C NON HA CIRCOLO Scopo: Prevenire o Limitare i danni dovuti alla

Dettagli

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA Corso per soccorritori volontari L APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA DEFINIZIONE: INSIEME DI ORGANI CHE CONCORRONO ALLA MEDESIMA

Dettagli

Italian Resuscitation Council BLS. Basic Life Support BLS IRC 2005. Rianimazione Cardiopolmonare Precoce. Secondo linee guida ERC/IRC 2005

Italian Resuscitation Council BLS. Basic Life Support BLS IRC 2005. Rianimazione Cardiopolmonare Precoce. Secondo linee guida ERC/IRC 2005 Italian Resuscitation Council BLS Basic Life Support Rianimazione Cardiopolmonare Precoce Secondo linee guida ERC/IRC 2005 Corso BLS OBIETTIVO E STRUTTURA OBIETTIVO DEL CORSO È ACQUISIRE Conoscenze teoriche

Dettagli

Gruppo di studio di pneumoallergologia pediatrica marchigiano. Test di provocazione orale con alimento Documento condiviso

Gruppo di studio di pneumoallergologia pediatrica marchigiano. Test di provocazione orale con alimento Documento condiviso Gruppo di studio di pneumoallergologia pediatrica marchigiano Bianchi Annamaria, Caferri Monaldo, Candelotti Paolo, Carotti Giuliana, De Angelis Fiorella, De Colli Rosa, Filomeni Nazzareno, Franceschini

Dettagli

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione 3 2 1 disostruiamoci A cura del Gruppo Formazione Prima di tutto valutare la sicurezza della scena dove dobbiamo intervenire PREMESSA Il paziente pediatrico può essere suddiviso in medicina d urgenza schematicamente

Dettagli

Meglio informati sul raffreddore

Meglio informati sul raffreddore Informazioni per i pazienti Meglio informati sul raffreddore Quelli con l arcobaleno Informazioni sul raffreddore Il naso sano La mucosa nasale sana produce muco 1, che trattiene le particelle di polvere

Dettagli

BASIC LIFE SUPPORT. Supporto di Base delle Funzioni Vitali

BASIC LIFE SUPPORT. Supporto di Base delle Funzioni Vitali BASIC LIFE SUPPORT Supporto di Base delle Funzioni Vitali QUALI SONO LE FUNZIONI VITALI? Respiro Circolazione del sangue SE LE FUNZIONI VITALI NON FUNZIONANO Se il respiro è assente o non valido ci sarà

Dettagli

L insegnamento del primo soccorso per il personale delle scuole di Roma Capitale. Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza Pediatrica

L insegnamento del primo soccorso per il personale delle scuole di Roma Capitale. Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza Pediatrica L insegnamento del primo soccorso per il personale delle scuole di Roma Capitale Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza Pediatrica Con il nuovo corso PBLS SIMEUP redatto secondo le nuove linee

Dettagli

Mio figlio ha l eczema?

Mio figlio ha l eczema? FONDATION Mio figlio ha l eczema? Informazioni fornite ai genitori e utili per gli insegnanti Dott. Jacques ROBERT Pediatra - Allergologo A cura della FONDAZIONE PER LA DERMATITE ATOPICA Capire l eczema

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

LO SHOCK. I fattori che determinano la pressione sanguigna sono:

LO SHOCK. I fattori che determinano la pressione sanguigna sono: CROCE ROSSA ITALIANA Corso TSSA LO STATO DI SHOCK LO STATO DI SHOCK Lo stato di shock o IPOPERFUSIONE è determinato dalla incapacità dell apparato cardio- circolatorio di irrorare in modo adeguato i tessuti.

Dettagli

CETUXIMAB (Erbitux) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

CETUXIMAB (Erbitux) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI CETUXIMAB (Erbitux) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori

Dettagli

Audizione informale Commissione Sanità 1 Agosto 2013. Richiesta di inserimento della Mastocitosi nel nuovo Elenco delle Malattie Rare

Audizione informale Commissione Sanità 1 Agosto 2013. Richiesta di inserimento della Mastocitosi nel nuovo Elenco delle Malattie Rare Audizione informale Commissione Sanità 1 Agosto 2013 Richiesta di inserimento della Mastocitosi nel nuovo Elenco delle Malattie Rare Prof. Massimo Triggiani Presidente Società Italiana di Allergologia

Dettagli

I bambini allergici a scuola

I bambini allergici a scuola I bambini allergici a scuola Qualche numero.. Le allergie alimentari interessano l 8% dei bambini nei primi 3 anni di vita, il 3-4% di quelli in età scolare, e rimangono persistenti nel 2% dopo i 10 anni.

Dettagli

RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI

RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI (Elaborazione a cura della dott.ssa Filomena Lo sasso dirigente

Dettagli

Protocollo d intesa per la somministrazione di farmaci in ambito scolastico

Protocollo d intesa per la somministrazione di farmaci in ambito scolastico Protocollo d intesa per la somministrazione di farmaci in ambito scolastico Premessa Gli studenti che frequentano ogni ordine e grado di scuola, a causa di patologie acute o croniche, possono avere la

Dettagli

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12

Dettagli

INFARTO DEL MIOCARDIO

INFARTO DEL MIOCARDIO I corti, lezioni in 5 minuti! INFARTO DEL MIOCARDIO Alessio Riitano Istruttore PSTI Croce Rossa Italiana Recapiti: E-mail: alessio.riitano@gmail.com Web: http://www.aleritty.net Creative Commons BY-NC-SA

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE Opera Lo shock Lo shock è uno stato di sofferenza dell organismo, grave e progressivo, potenzialmente mortale, dovuto a ridotta perfusione ai tessuti, in seguito a caduta della Pressione Arteriosa che

Dettagli

Allergene - Molecola con la capacità di stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi IgE, propri della reazione allergica.

Allergene - Molecola con la capacità di stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi IgE, propri della reazione allergica. A Allergene - Molecola con la capacità di stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi IgE, propri della reazione allergica. Allergia - Ipersensibilità dell'organismo verso una sostanza di origine

Dettagli

IDROSSIZINA. Redazione scientifica: S. Bertella. E. Clementi, M. Molteni, M. Pozzi, S. Radice

IDROSSIZINA. Redazione scientifica: S. Bertella. E. Clementi, M. Molteni, M. Pozzi, S. Radice a cura di: IRCCS E. MEDEA LA NOSTRA FAMIGLIA (Direttore sanitario Dott. M. Molteni) UO FARMACOLOGIA CLINICA AO L. SACCO (Direttore Prof. E. Clementi) Redazione scientifica: S. Bertella. E. Clementi, M.

Dettagli

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati

Dettagli

L asma non va in vacanza

L asma non va in vacanza L asma non va in vacanza Non dimenticare di controllare ASMA e RINITE allergica anche d estate A cura della Merck Sharp & Dohme (Italia) S.p.A.Via G. Fabbroni, 6-00191 Roma www.msd-italia.it www.univadis.it

Dettagli

Caccia all errore: la gestione di un anafilassi. Cristiana Benucci

Caccia all errore: la gestione di un anafilassi. Cristiana Benucci Caccia all errore: la gestione di un anafilassi Cristiana Benucci EPIDEMIOLOGIA Incidenza in Europa: 1,5-7,9 casi per 100000 abitanti/anno Mortalità: 0,001% Muraro et al. Allergy 69 (2014) 1026 1045 EMERGENZA

Dettagli

dott. Massimiliano Molfetta

dott. Massimiliano Molfetta dott. Massimiliano Molfetta Telefono amb. 0436890344 Cellulare 330537056 molfettamassimiliano@gmail.com medico chirurgo specialista in chirurgia generale via Annibale De Lotto 34/a San Vito di Cadore esercizi

Dettagli

SWISS UNDERWATER AND HYPERBARIC MEDICAL SOCIETY ASMA

SWISS UNDERWATER AND HYPERBARIC MEDICAL SOCIETY ASMA SUHMS SWISS UNDERWATER AND HYPERBARIC MEDICAL SOCIETY ASMA RACCOMANDAZIONI 2012-2015 DELLA SOCIETÀ SVIZZERA DI MEDICINA SUBACQUEA E IPERBARICA "SUHMS" Società svizzera di medicina subacquea e iperbarica

Dettagli

Relazione sull utilizzo in pazienti diabetici con complicanze ai piedi di una emulsione fluida di Morinda Citrifolia (xerem) PREMESSA

Relazione sull utilizzo in pazienti diabetici con complicanze ai piedi di una emulsione fluida di Morinda Citrifolia (xerem) PREMESSA Dott. Antonino LO PRESTI Medico Chirurgo - Specialista in diabetologia e malattie metaboliche presso U. O. di Diabetologia e Malattie del Ricambio Ospedale San Biagio - Marsala (TP). Relazione sull utilizzo

Dettagli

DISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

DISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna DISTURBI METABOLICI Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna IL PANCREAS Funzione esocrina: supporto alla digestione Funzione endocrina: produzione di due ormoni: insulina e glucagone I due

Dettagli

Immunoterapia iposensibilizzante specifica nelle malattie allergiche respiratorie e da veleno di imenotteri. Dr. Grazia Manfredi 2006

Immunoterapia iposensibilizzante specifica nelle malattie allergiche respiratorie e da veleno di imenotteri. Dr. Grazia Manfredi 2006 Immunoterapia iposensibilizzante specifica nelle malattie allergiche respiratorie e da veleno di imenotteri Dr. Grazia Manfredi 2006 A.R.I.A. Position Paper 2001 Allontanamento dell allergene indicato

Dettagli

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI 1 Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori informazioni:

Dettagli

Indicazioni ai Genitori. sulla frequenza nei Nidi e nelle Scuole dell infanzia comunali 0 6 anni. in collaborazione con

Indicazioni ai Genitori. sulla frequenza nei Nidi e nelle Scuole dell infanzia comunali 0 6 anni. in collaborazione con in collaborazione con Direzione Centrale Educazione e Istruzione Settore Servizi all Infanzia Indicazioni ai Genitori sulla frequenza nei Nidi e nelle Scuole dell infanzia comunali 0 6 anni - COMUNE DI

Dettagli

I DISTURBI DELLA TI ROIDE

I DISTURBI DELLA TI ROIDE OSPEDALE San Martino UNITA OPERATIVA DI MEDICINA INTERNA Direttore dott. Efisio Chessa I DISTURBI DELLA TI ROIDE Informazioni e consigli per i pazienti e i familiari dei pazienti Che cosè La tiroide è

Dettagli

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI

TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti

Dettagli

Intolleranze Alimentari

Intolleranze Alimentari Nell'ambito delle "reazioni avverse al cibo" è opportuno schematizzare quanto classificato dall'accademia Europea di Allergologia ed Immunologia Clinica. L'allergia alimentare è mediata immunologicamente

Dettagli

ANATOMIA DELL ORECCHIO UMANO

ANATOMIA DELL ORECCHIO UMANO ANATOMIA DELL ORECCHIO UMANO Approccio all infortunato 1) Protezione del soccorritore 2) Valutazione rischio ambientale si Il paziente va rimosso no 3) Valutazione delle condizioni dell infortunato Approccio

Dettagli

Allergia. Cosa sono e come si presentano. Cosa sono e come si presentano - Prevenzione - Sintomi - Esami - Terapia - Prognosi - Shock anafilattico

Allergia. Cosa sono e come si presentano. Cosa sono e come si presentano - Prevenzione - Sintomi - Esami - Terapia - Prognosi - Shock anafilattico Allergia Cosa sono e come si presentano - Prevenzione - Sintomi - Esami - Terapia - Prognosi - Shock anafilattico Cosa sono e come si presentano Le allergie sono una eccessiva reazione a sostanze che in

Dettagli

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische

Dettagli

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.

Dettagli

ALLERGIA ALIMENTARE: QUALI INTERVENTI DI PREVENZIONE E TERAPIA?

ALLERGIA ALIMENTARE: QUALI INTERVENTI DI PREVENZIONE E TERAPIA? Assemblea Nazionale di Federsanità ANCI Torino, 6-7 dicembre 2007 PARTECIPARE AL PROGETTO SALUTE Stili di vita e generazioni ALLERGIA ALIMENTARE: QUALI INTERVENTI DI PREVENZIONE E TERAPIA? Dott.ssa Giovanna

Dettagli

Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci.

Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci. Il mal di schiena nell ambito della popolazione degli operatori sanitari, indagine sugli strumenti di prevenzione ritenuti efficaci. Giorgio Bellan Obiettivi della ricerca: Indagare lo stato dell arte

Dettagli

FARMACI DA TENERE IN AMBULATORIO per affrontare un emergenza. Dott Valdo Flori Pediatra di Famiglia Firenze

FARMACI DA TENERE IN AMBULATORIO per affrontare un emergenza. Dott Valdo Flori Pediatra di Famiglia Firenze FARMACI DA TENERE IN AMBULATORIO per affrontare un emergenza Dott Valdo Flori Pediatra di Famiglia Firenze PIANIFICARE UN EMERGENZA CARRELLO DELLE EMERGENZE DOVE AVERE A PORTATA DI MANO, IN ORDINE, FACILMENTE

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

Conferenza Regionale Misericordie. Ufficio Formazione

Conferenza Regionale Misericordie. Ufficio Formazione Ufficio Formazione B L S Basic Life Support La corsa contro il tempo 1 La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce 1 persona su 1000 Le malattie cardiovascolari sono la causa più frequente e nei 2/3

Dettagli

La prevenzione primaria e secondaria delle malattie allergiche

La prevenzione primaria e secondaria delle malattie allergiche La prevenzione primaria e secondaria delle malattie allergiche Negli ultimi decenni la frequenza delle malattie allergiche in Italia e nel mondo ha subìto un continuo aumento, dando luogo a quella che

Dettagli

DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI

DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo scopo di informarla

Dettagli

Dipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche Reumatologia Dott. Carlo Salvarani - Direttore ARTROPATIA PSORIASICA

Dipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche Reumatologia Dott. Carlo Salvarani - Direttore ARTROPATIA PSORIASICA Dipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche Reumatologia Dott. Carlo Salvarani - Direttore ARTROPATIA PSORIASICA Informazioni per i pazienti Reggio Emilia, settembre 2015 Artropatia psoriasica DESCRIZIONE

Dettagli

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,

Dettagli

VIVERE AL MEGLIO con l angioedema ereditario

VIVERE AL MEGLIO con l angioedema ereditario VIVERE AL MEGLIO con l angioedema ereditario con il contributo educazionale di indice Indice 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Cos è l angioedema ereditario (AEE)? 4 Come si manifesta? 6 Come viene diagnosticato?

Dettagli

La Cartella Infermieristica. Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova

La Cartella Infermieristica. Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova La Cartella Infermieristica Laura Peresi Infermiera Pediatrica, Pronto Soccorso DEA Ist. G.Gaslini, Genova Ruolo infermieristico Profilo professionale, DM 17 gennaio 1997 n 70 Codice deontologico/ patto

Dettagli

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI

Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria

Dettagli

Che cos è la celiachia?

Che cos è la celiachia? Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in

Dettagli

Ipersensibilità alimentare

Ipersensibilità alimentare ! " # $ " %% " # %& EAACI : European Academy of Allergology and Clinical Immunology Ipersensibilità alimentare Allergia alimentare Ipersensibilità non allergica IgE mediata Non IgE mediata Allergy, 2001;56:813

Dettagli

Corso teorico pratico per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale Aziende di gruppo A (D.Lgs. 626/94 D.M. 15 luglio 2003 n.

Corso teorico pratico per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale Aziende di gruppo A (D.Lgs. 626/94 D.M. 15 luglio 2003 n. TITOLO Corso teorico pratico per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale Aziende di gruppo A (D.Lgs. 626/94 D.M. 15 luglio 2003 n.388) OBIETTIVI GENERALI Saper riconoscere tempestivamente le

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

Patologie da caldo. Collasso da calore o sincope da caldo. Colpo di calore. Ustione. Colpo di sole

Patologie da caldo. Collasso da calore o sincope da caldo. Colpo di calore. Ustione. Colpo di sole Patologie da caldo Patologie da caldo Collasso da calore o sincope da caldo Colpo di calore Ustione Colpo di sole permanenza prolungata e attività fisica in ambiente caldo, perdita elevata di acqua e sali

Dettagli

SHOCK SHOCK. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI. Corso formativo PSTI per i Volontari della Croce Rossa Italiana

SHOCK SHOCK. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI. Corso formativo PSTI per i Volontari della Croce Rossa Italiana Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI OBIETTIVI Definire il SIGNIFICATO di Classificare i vari TIPI di RICONOSCERE precocemente l instaurarsi dello stato di Saper TRATTARE lo DEFINIZIONE Lo è un GRAVE

Dettagli

LE ALLERGIE ALIMENTARI

LE ALLERGIE ALIMENTARI UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 LE ALLERGIE ALIMENTARI Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio ALLERGIE-INTOLLERANZE L allergia alimentare è una reazione di ipersensibilità

Dettagli

Allegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo

Allegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Allegato III Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Nota: Queste modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche

Dettagli

Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA

Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA La chiamata di Soccorso OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere l importanza della chiamata di soccorso Saper effettuare una chiamata di soccorso

Dettagli

Disabilità reumatologiche SCLERODERMIA SCLEROSI SISTEMICA

Disabilità reumatologiche SCLERODERMIA SCLEROSI SISTEMICA SCLERODERMIA SCLEROSI SISTEMICA SCLERODERMIA SCLERODERMIA - Polmoni - Apparato digerente - Cuore - Reni SCLERODERMIA - incidenza SCLERODERMIA - cause AUTOIMMUNITA SCONOSCIUTE MULTIFATTORIALI PREDISPOSIZIONE

Dettagli

Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10

Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10 Sede legale e amministrativa: Via Salvatore Maugeri 4, 27100 Pavia Italy Tel. 0382 592504 Fax 0382 592576 www.fsm.it C.F. e P. IVA 00305700189 Registro Persone Giuridiche Private della Regione Lombardia

Dettagli

PELI DI ANIMALI E SQUAME DI ANIMALI

PELI DI ANIMALI E SQUAME DI ANIMALI PELI DI ANIMALI E SQUAME DI ANIMALI Informazioni e consigli per i pazienti allergici Your Partner in Anaphylaxis + Immunotherapy Cara paziente allergica, Caro paziente allergico, Soffrite di un allergia

Dettagli

Allergie, ipersensibilità, reazioni avverse ai cibi, intolleranze. Alterazioni della risposta immunitaria e del metabolismo

Allergie, ipersensibilità, reazioni avverse ai cibi, intolleranze. Alterazioni della risposta immunitaria e del metabolismo Allergie, ipersensibilità, reazioni avverse ai cibi, intolleranze Alterazioni della risposta immunitaria e del metabolismo 1 Categorie di reazioni ai cibi reazioni immunologiche mediate da anticorpi IgE

Dettagli

TRIATEC. Caso clinico

TRIATEC. Caso clinico Caso clinico A inizio 2012: una nuova paziente di 34 anni (A.V.) mi chiede al telefono un appuntamento riferendo di essere all inizio della sua prima gravidanza (6 settimane di amenorrea). Chiedo se ha

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto.

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto. Sclerosi multipla FONTE : http://www.medicitalia.it/salute/sclerosi-multipla La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce

Dettagli

NOVITà. Indicazione pediatrica. Guida per i genitori

NOVITà. Indicazione pediatrica. Guida per i genitori NOVITà Indicazione pediatrica Guida per i genitori Che cos è la vaccinazione antiallergica? 3 n Rinocongiuntivite allergica: una condizione diffusa 3 n La vaccinazione antiallergica 4 Che cos è GRAZAX?

Dettagli

Lettere di una madre al proprio figlio

Lettere di una madre al proprio figlio A te Lettere di una madre al proprio figlio Ilaria Baldi A TE Lettere di una madre al proprio figlio Diario www.booksprintedizioni.it Copyright 2015 Ilaria Baldi Tutti i diritti riservati All amore più

Dettagli

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?

Dettagli

L INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO?

L INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO? L INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO? TORINO 27-29 Marzo 2014 Martina Ronzoni Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma 2 OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA 3 SEGNI CLINICI DI IPOSSIA Ipossia Segni Respiratori

Dettagli