Ipoglicemia reattiva

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1 Dispense: PTO 4 Terapia ortomolecol are per frequenti d isturbi psichici r.ch/ydisp/pto%2 4.htm Lucidi MmP 12.3 glucidi e glicemie di to or sp tra o: m is ol Metab 2/MmP%212_3.htm /1 P m M /y h r.c te rs fo.p Ipoglicemia reattiva Ipoglicemia reattiva Sintomi di ipoglicemia reattiva Esercizio: ipoglicemia reattiva Suggerimenti: terapia di ipoglicemia reattiva Allegati: Trasporto e metabolismo di glucidi Concentrazione di glucidi nel sangue (glicemia) Indice glicemico di alimenti PTIA P. Forster & B. Buser 1/8

2 Ipoglicemia reattiva L'ipoglicemia reattiva è una iperreattività ai segnali di glucosio (insulina del pancreas) che fa abbassare a picco la glicemia dopo un pasto glucidico. In compenso reagisce lentamente la risposta al glucagone (che dovrebbe mobilizzare un minimo di glucosi). Così, ca. due ore (o meno) dopo un pasto il paziente ha seri problemi mentali (curva rossa) ed ev. anche fisici che tenta di correggere con uno spuntino glucidico (curva verde). L approccio terapeutico consiste in quattro misure basilari: spiegare al cliente il meccanismo in modo che riesca a capire il perché dei suoi disagi. Se no pensa di diventare matto; migliorare la tolleranza al glucosio con del lievito medicinale oppure con un integratore alimentare contenente Cr, Zn, Mn, B3 (avvicina il valore a digiuno a 5.5 mmol/l); istruire sull indice glicemico, cioè sugli alimentari che danno una reazione brusca e breve o lenta ed estesa sulla glicemia; garantire che si abitui a farsi una bella scorta primo del lungo digiuno notturno (cena abbondante). PTIA P. Forster & B. Buser 2/8

3 Sintomi di ipoglicemia reattiva Si riscontrano spesso sintomi di tendenza depressiva, attacchi di panico, ansia/nervosismo uniti a caratteristiche fisiologiche come esaurimento/debolezza, pressione e temperatura bassa. Anche sintomi come i seguenti: 2 frequente debolezza 21 sfinimento dopo breve sforzo 22 facili scombussolamenti 23 frequente mancanza di concentrazione 36 frequente impressione di svenimento 37 frequente nervosismo occulto o manifesto 38 irascibilità occulta o manifesta 39 frequente ansia e paura 4 frequente depressione e malinconia 41 frequente smemoratezza 8 frequenti vertigini 81 frequente tremore cronico 82 palpitazione cardiaca 83 ogni tanto impressione di scuro davanti gli occhi 84 pressione tendenzialmente bassa 85 temperatura tendenzialmente bassa 86 attacchi di sudore (freddo). L ipoglicemia si può misurare volendo, facendo un test di tolleranza al glucosio: Si misura la glicemia a digiuno. Dopo si consuma 75 gr di glucosio sciolto in acqua e si misura la glicemia ogni 1/2 ora. Il risultato è una curva che dimostra oltre ai livelli assoluti anche i gradienti (velocità di salita e abbassamento). Questa curva illustra perfettamente la reazione metabolica alla somministrazione di glucosio. È molto istruttivo, ma essendo impegnativo e scomodo, normalmente non lo si fa (anche il medico non clinico). È un peccato che neppure gli psichiatri lo facciano in caso di sintomologie come sopra elencate. Ma non lo fanno neanche per nessun effetto ormonale che crea spesso disturbi mentali. PTIA P. Forster & B. Buser 3/8

4 Ipoglicemia reattiva Esercizio: Elaborate una proposta per: Medicazione Dieta => Dr. Luca Milesi, Farmacia San Provino, v. Cantonale, CH-6982 Agno Diagnosi: Diagnosi: Medicazione: mg mg mg Rp. matt. sera per dì peso confez. D.S. Paziente: totale Diagnosi: Diagnosi: Diagnosi: Suggerimenti dietetici: Paziente: PTIA P. Forster & B. Buser 4/8

5 Suggerimenti: Terapia di ipoglicemia reattiva Dietetica: Non è indispensabile fare un'analisi alimentare, anche se ogni tanto conviene per ev. correggere perversità salutistiche (pro memoria: glucidi 1 2! gr: proteine 1 2 gr/kg: lipidi 1 2 gr/kg) Una persona che si nutre equilibratamente, in modo variato e non prevalentemente con pasti industrializzati non deve cambiare le sue abitudini alimentari. Importante è far capire, che non bisogna evitare glucidi veloci : basta che in nessun pasto (anche a merenda) siano prevalenti. Altrettanto importante è di non soffrire mai la fame! Diete, non mangiare la sera e altre bizzarrie salutistiche acutizzano i sintomi. Tabella indice glicemico come giornaliero accompagnatore. Medicazione: Personalmente preferisco il lievito medicinale: contiene oltre alle sostanze incidenti per la tolleranza al glucosio (Cr, Zn, Mn, B3) tante altre sostanze preziose (aminoacidi essenziali, compl vit. B,...). A pazienti che non sopportano il lievito o non vogliono consumarlo per strani motivi salutistici consiglio il GTF: contiene le molecole già fatte (come il lievito medicinale) di Cr-B3. Malauguratamente è difficile averlo in Svizzera (per le norme del dipartimento della salute). Specialmente in casi lievi, do una combinazione di ZIMACHROM e vitamina B3 come Nicotinammido. Ha lo svantaggio che l'organismo deve fare le molecole GTF (Cr-B3). Generale L poglicemia reattiva non è una malattia ma una caratteristica personale metabolica. Conoscendola e comportandosi con furbizia invece che con ipocondria si può vivere benissimo e godersi le gioie della vita. PTIA P. Forster & B. Buser 5/8

6 Trasporto e metabolismo di glucidi Lucidi MmP 12.3 Gli zuccheri e gli ammidi digeribili del alimentazione vengono decomposti nell'apparato digestivo in zuccheri semplici assimilabili(glucosio, fruttosio, galattosio, ribosio). Con l aiuto di ioni di Na + passano delle cellule epiteliche del tenue e dei capillari sanguini, sono distribuiti ovunque nell organismo e migrano nell interstizio. Quando la concentrazione sanguina di glucosio supera un certo livello, il pancreas produce un ormone (insulina) che va altrettanto ripartito dal sangue e migra anch esso nell interstizio. Le cellule (tutte!) dispongono di saracinesche glucidiche che in presenza di insulina aprono e lasciano passare il glucosio all interno della cellula dove viene elaborato a scopi di scorte (glicogene, acidi grassi C 16:), strutturali (proteoglicani), energetici e altri (intermediari). Il processo richiede ca. un ora nel sangue e un'altra ora nelle cellule. Quando la glicemia si abbassa, il pancreas secerne un altro ormone (il glucagone) che stimola le cellule (specialmente del fegato) per la produzione di glucosio (da glucagene e proteine). PTIA P. Forster & B. Buser 6/8

7 Concentrazione di glucidi nel sangue (glicemia) Lucidi MmP 12.3 La glicemia varia normalmente da <5.5 mmol/l a digiuno fino a <11.1 mmol/l un ora dopo un pasto glucidico per poi tornare verso <5.5 mmol/l dopo un altra ora. Pasto Coma (>5) iperglicemico Coma (<1) Ipoglicemico I diabetici hanno già a digiuno glicemie >6.5, raggiungono dopo un ora e dopo un pasto glucidico >11.1 per poi tornare lentamente verso 7. Questo stato alla lunga è pericoloso: l alta concentrazione glucidica è tossica per i capillari e li lede al punto che l approvvigionamento dei tessuti (specialmente periferici) non è più garantito. Nelle glicemie sopra i 12 si hanno anche sintomi mentali che possono raggiungere il coma diabetico iperglicemico. Gli ipoglicemici reattivi (spesso persone asteniche e sottonutrite) hanno già a digiuno dei valori glicemici bassi (p.es. <4,5). Dopo un pasto glucidico raggiungono velocemente valori sopra i 1 che però cadono in un poco tempo sotto i cinque. Ciò crea parecchi disturbi mentali come avidità per dolci, freddo, disturbi respiratori, panico, In casi estremi si arriva fino al coma ipoglicemico. PTIA P. Forster & B. Buser 7/8

8 Indice glicemico di alimenti Chi ha disturbi di metabolismo glicemico dovrebbe essere interessato a come un alimento influisce sulla glicemia. Le seguenti tabelle dell indice glicemico fanno esattamente questo. Il glucosio serve come referenza e ha il valore 1, il pane ha un valore intorno 75, lo zucchero intorno 7, il riso tra 6 e 9, la frutta tra 4 e 6, la pasta intorno 4, il fruttosio di 23, i formaggi, le uova, la carne, il pesce, i volatili intorno 1, gli oli e il burro sotto i 5. Indice glicemico per alimenti 14. Glicemia (mmol/l) (persone senza disturbi glicemici) Tempo dopo un pasto di 1 grammi (ore) Datteri 12 Maltosio 11 Glucosio 1 Pane 75 Zucchero 7 Risotto 65 Frutta 5 Pasta 4 Fruttosio 23 Form., uova, carni 1 Burro e oli 5 Lucidi MmP 12.3 Si può notare che ci sono enormi differenze di glicemia in funzione della composizione in carboidrati e della preparazione degli alimenti. È evidente che persone con disturbi di metabolismo glucidico dovrebbero regolare la loro dieta: minimo indispensabile di carboidrati (ca. 15gr per dì) il resto in lipidi e proteine; carboidrati ripartiti sulla giornata (p.es. 5 volte 3gr); usare preferibilmente carboidrati miti e lenti (più pasta di pane, più fruttosio che saccarosio). Per queste persone la frutta non è molto sana e il pane e il miele (IG 76) sono da consumare con cautela! PTIA P. Forster & B. Buser 8/8

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