Responsabilità d impresa valori e comportamenti

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1 COVER CSR :44 Pagina 1 Responsabilità d impresa valori e comportamenti Società per Azioni Piazzale Enrico Mattei Roma Tel Fax Responsabilità d impresa valori e comportamenti

2 Responsabilità d impresa valori e comportamenti

3 indice approfondimenti, tabelle e grafici Company description 5 Il percorso distintivo dell Eni 7 Globalizzazione, energia e sviluppo sostenibile 8 50 anni di storia: fare business in maniera responsabile 9 Principi, valori e regole 11 Codice di comportamento 12 Modello di governance 13 Adesione a standard e linee guida internazionali 13 Riconoscimenti da parte del mercato 14 RISPETTO E SVILUPPO DELL INDIVIDUO Premessa 17 Risorse umane 18 Sfide e principi 18 Gestione e sviluppo 18 Processo di internazionalizzazione 19 Ciclo della conoscenza 20 Pianificazione e sviluppo delle professionalità critiche 20 Sistema di gestione della conoscenza 20 Eni Corporate University 21 La comunicazione interna 22 Standard di lavoro 23 Principi 23 La dimensione occupazionale 23 Il modello di relazioni industriali 24 In Italia 24 In Europa 25 A livello transnazionale 26 Iniziative a favore dei dipendenti in Italia 26 Pari opportunità 26 Acquisizioni e processi di integrazione 27 Salute 28 Principi e obiettivi 28 La sorveglianza sanitaria 30 La formazione 31 La tutela della salute all estero 31 I presidi sanitari 32 Gestione delle emergenze sanitarie 32 Lotta alle malattie endemiche ed epidemiche 33 Sicurezza 35 Strategie e linee di intervento 35 Identificazione e valutazione dei rischi 36 La formazione 37 Indici di infortunistica 38 Gestione delle emergenze 38 Il percorso comune con il sindacato 39 RISPETTO E SVILUPPO DEL TERRITORIO Premessa 41 Responsabilità nei comportamenti 42 Aree sensibili 42 Diritti umani 43 Diritti umani e security 43 La necessità di un quadro di riferimento più certo 44 Trasparenza nei pagamenti 45 Gli stakeholder locali 46 Valutazione dell impatto delle attività 46 Contributo allo sviluppo locale 48 Linee e tipologie di intervento 48 Impegno complessivo a favore delle comunità 49 I progetti 49 Sanità 49 Sviluppo sociale 51 Istruzione e formazione 53 Salvaguardia dell ambiente 54 Promozione della cultura e delle arti 55 Tutela dell ambiente 57 Principi e obiettivi 57 La formazione 58 Consumi energetici 58 Aria 59 Acqua 59 Rifiuti 60 Tutela del suolo 60 Bonifiche 60 Ricerca e Sviluppo 60 Ripristini ambientali 61 Biodiversità 61 Biomarker 62 Progetti sulla biodiversità 62 Trasporto dei prodotti 63 Sistema antinquinamento marino 63 Sviluppo di un sistema energetico sostenibile 64 Strategie e linee di intervento in risposta al Cambiamento Climatico 64 L implementazione del Protocollo di Kyoto 64 Partecipazione al Piano d azione nazionale 64 Utilizzo dei Meccanismi Flessibili 65 Partecipazione al Sistema Europeo di Emissions Trading 65 Contabilità e certificazione delle emissioni 65 Sviluppo gas naturale 66 Progetti 67 Impianti a ciclo combinato Cogenerazione 67 Prospettive di sviluppo: energia sostenibile e idrogeno 67 Ricerca e sviluppo tecnologico 68 Principi e linee di intervento 68 Nuove tecnologie 68 I prodotti 71 Rapporto con clienti e fornitori 72 La clientela 72 Prodotti petroliferi 73 Gas ed elettricità 74 I fornitori 77 Principi e linee guida 78 Selezione fornitori 78 Scouting, sviluppo e formazione di fornitori e contrattisti 79 Principali dati e indicatori anni di storia: fare business in maniera responsabile 10 Verso un valore sostenibile Principi valori e regole 11 Principi Eni 12 Addendum al Codice Eni 14 Global Compact 15 Evoluzione del mondo finanziario Risorse umane 19 Eni International Resources Limited 20 Diversità 21 Eni e il mondo accademico 22 Eni e la formazione Standard di lavoro 23 Occupazione Composizione dipendenti Eni Assunzioni Il Premio di Partecipazione in Italia 25 Un progetto pilota per favorire il dialogo interculturale 27 L esperienza Lasmo Salute 28 Linee guida HSE dell Eni 29 Il Modello di Sistema di Gestione 30 Spesa per la salute 30 Composizione della spesa per la salute Esempi di sorveglianza sanitaria 31 La collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori 31 Libia - specializzazione in cardiochirurgia pediatrica 32 Sviluppo della telemedicina a supporto della salute dei dipendenti Eni 33 SARS - la risposta della Saipem 33 Distribuzione della malaria La politica di attenzione sul tema dell AIDS 34 I numeri dell AIDS Sicurezza 35 Riferimento a norme internazionali 36 Spesa per la sicurezza 36 Composizione della spesa per la sicurezza EniTecnologie e sicurezza - un esempio di approccio preventivo 37 Formazione HSE 37 Ore di formazione HSE in Italia Partecipazioni HSE in Italia Andamento degli indici 38 Indice di frequenza infortuni - dipendenti Eni Indice di gravità infortuni - dipendenti Eni Responsabilità nei comportamenti 42 Oleodotto BTC 44 I rapporti con le comunità nel Delta del Niger 46 Tre approcci diversi: Pakistan, Nigeria e Venezuela 47 Kazakhstan, Ecuador e Nigeria 47 La responsabilità in Basilicata Contributo allo sviluppo locale 48 Spesa per le comunità - tipologie di intervento 48 Evoluzione interventi per tipologia Sviluppo delle comunità: evoluzione spesa Sviluppo delle comunità 2003: ripartizione tra settori 49 Criteri di selezione dei progetti 50 L impegno dell Eni nella lotta all AIDS 51 Persone che convivono con l HIV/AIDS Adulti e bambini che convivono con l HIV/AIDS nel Diffusione della malaria in Africa 52 Infrastrutture sociali in Kazakhstan 52 Il Green River Project 52 Il Delta del Niger e le aree interessate dal progetto 54 L impegno Eni a favore delle comunità in Venezuela 56 Sponsorizzazioni e sedi operative Eni in Italia Tutela dell ambiente 57 Spesa per la tutela ambientale 57 Composizione della spesa ambientale Dichiarazione Ambientale della Raffineria di Venezia 59 Emissioni totali di GHG Emissioni atmosferiche Scarichi idrici - COD Progetti per la gestione dell acqua 60 Rifiuti pericolosi da attività produttiva Italia 2003: destinazioni finali 60 Rifiuti non pericolosi da attività produttiva 2003: destinazioni finali 61 Programmi di bonifica 61 Spesa per la tutela del suolo I progetti BioAgri e BioMare 63 Prodotti trasportati Modalità di trasporto 63 Il Progetto Prestige Sviluppi di un sistema energetico sostenibile 65 Programmi Zero Gas Flaring 66 Il sistema di contabilizzazione delle emissioni GHG 66 Trasporto combustibili 67 Il Progetto CCP 68 Le principali linee di ricerca 69 Il Premio Italgas 70 EniTecnologie 71 Metano per autotrazione: una scelta innovativa Rapporto con clienti e fornitori 72 Distribuzione e commercializzazione di prodotti petroliferi, gas ed elettricità 73 Agip Truck Point per una clientela diversificata 73 Programmi di formazione per gestori 74 Agip Multienergy per una mobilità eco-compatibile 74 Business GPL - rinnovo certificazione del Sistema di Gestione della Qualità 75 Il mercato del gas e la tutela del cliente 76 Qualità del servizio gas a Torino 76 Italgas Più - riconoscimenti all impegno per la qualità 77 Diritti del lavoro nel processo di qualifica e nei contratti 78 Processo di qualifica integrata

4 Missione L Eni è una delle società energetiche integrate più importanti del mondo; opera nelle attività del petrolio e del gas naturale, della generazione di energia elettrica, della petrolchimica e dell ingegneria e costruzioni, in cui vanta competenze di eccellenza e forti posizioni di mercato a livello internazionale. Obiettivo dell Eni è la creazione di nuovo valore in grado di soddisfare le attese degli azionisti; ciò si realizza mediante il continuo miglioramento della posizione di costo e della qualità dei prodotti e dei servizi per i propri clienti, nonché mediante l attenzione per le esigenze dei dipendenti e, in generale, per il perseguimento di un modello di crescita sostenibile, anche con l attenta valutazione degli impatti ambientali delle proprie attività e lo sviluppo di nuove e più efficienti tecnologie. Per conseguire questi obiettivi l Eni punta sul grande patrimonio di competenze manageriali e tecniche delle proprie risorse umane e sulla loro continua valorizzazione mediante un organizzazione sempre più snella e imprenditoriale Eni s Way Eni ha attuato negli ultimi anni un programma di crescita che non ha precedenti nella sua storia; oggi è una delle maggiori compagnie internazionali, protagonista in tutte le nuove frontiere dell industria petrolifera Opera in 70 paesi del mondo e impiega oltre 76 mila persone. Nel 2003 la produzione giornaliera di idrocarburi è stata di 1,56 milioni di barili di olio equivalente (boe) con un incremento del 6,1% rispetto al Le riserve certe al 31 dicembre hanno raggiunto i 7,27 miliardi di boe, con una vita utile residua di 12,7 anni. Nel 2003 Eni ha registrato ricavi consolidati pari a 51,5 miliardi di euro, ha conseguito un utile netto di 5,6 miliardi di euro ed un ritorno sul capitale investito (ROACE) del 15,6%. Exploration & Production Gas & Power Refining & Marketing mondiale: nella ricerca di idrocarburi in acque profonde, nello sviluppo di giacimenti giganti nella regione caspica e nella costruzione di grandi infrastrutture per il trasporto del gas naturale. L Eni opera nei seguenti 70 paesi Snam Rete Gas S.p.A. Italgas S.p.A. EniPower S.p.A. Saipem S.p.A. (*) Snamprogetti S.p.A.(*) EUROPA Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia, Ungheria Divisioni Controllate (*) Le società sono attive rispettivamente nei settori di costruzioni e ingegneria per l'industria petrolifera. CSI Azerbaigian, Georgia, Kazakhstan, Russia EXPLORATION & PRODUCTION di energia elettrica. prodotti petroliferi sono state in grado di perforare pozzi AFRICA Algeria, Angola, Camerun, Congo, Egitto,Gabon, Guinea Bissau, Libia, Marocco, Mauritania, Nigeria, Senegal, Somalia, Sud Africa, Sudan, Tunisia Eni ricerca e produce idrocarburi in Italia, Africa Settentrionale e Occidentale, Mare del Nord, Golfo del Nel 2003 le vendite di gas naturale in Italia e nel resto d Europa sono state di oltre 71 miliardi di metri cubi, di circa 50 milioni di tonnellate; al 31 dicembre 2003 la capacità di raffinazione delle raffinerie di proprietà fino a 10 mila metri a una profondità d acqua di oltre 3 mila metri e di posare condotte su fondali con MEDIO ORIENTE Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iran, Kuwait, Oman, Qatar Messico, Australia e in aree ad elevato potenziale, quali il Mar Caspio, il Medio ed Estremo compresi i volumi per autoconsumo, e la produzione venduta era di 504 mila barili/giorno. INGEGNERIA E COSTRUZIONI profondità fino a 3 mila metri. Eni è tra i maggiori ASIA CENTRALE India, Pakistan Oriente e l America Latina. di energia elettrica è stata di 5,55 terawattora. Eni è uno dei maggiori operatori mondiali operatori internazionali nel campo dell ingegneria ASIA SUD-ORIENTALE E OCEANIA Australia, Cina, Indonesia, Malaysia, Papua-Nuova Guinea, Singapore, Taiwan, Thailandia GAS & POWER Eni opera nell approvvigionamento, trasporto, distribuzione REFINING & MARKETING Eni opera nella raffinazione e commercializzazione nella realizzazione di grandi progetti offshore per l industria petrolifera ed è leader nella posa e del contracting e vanta competenze e tecnologie d avanguardia nella realizzazione di impianti AMERICHE Argentina, Brasile, Canada, Ecuador, Messico,Perù, Stati Uniti, Trinidad & Tobago, Venezuela e vendita di gas naturale in Italia e all estero, nonché nella generazione e nella commercializzazione dei prodotti petroliferi principalmente in Italia, Europa e America Latina. Nel 2003 le vendite di di condotte sottomarine e di piattaforme di produzione. Possiede mezzi navali tecnologicamente avanzati per l industria petrolifera e petrolchimica e nella costruzione di sistemi di trasporto di idrocarburi.

5 Il percorso distintivo dell Eni Il concetto di sviluppo sostenibile occupa un ruolo centrale nel dibattito sugli scenari e nella definizione dei modelli di crescita per i prossimi decenni. L evoluzione della nostra società, degli stili di vita e dei comportamenti individuali deve considerare una serie di tematiche la tutela dell ambiente, la formazione e conservazione della ricchezza, l equità sociale in un ottica che includa e integri anche i diritti delle generazioni future. Nel mondo dell economia globale tutti i principali rappresentanti della società civile, governi, istituzioni, comunità, imprese, sono chiamati a impegnarsi in uno sforzo comune, pur con le necessarie ed evidenti differenze di identità, di ruoli e di finalità specifiche di ciascun soggetto. In questo contesto, le imprese, sottoposte in misura sempre più ampia alla valutazione di mercati, istituzioni e società civile, devono orientare i loro comportamenti secondo un percorso di sostenibilità. Per Eni, che per la natura intrinseca del suo business si trova a dover gestire responsabilità rilevanti, ciò significa continuare a soddisfare la domanda di energia attraverso una strategia operativa e una condotta di business volte a minimizzare l impatto delle attività estrattive sul territorio, aumentare l efficienza energetica, porre crescente attenzione alla salute dei dipendenti e della popolazione, sviluppare prodotti e processi sempre più compatibili con l ambiente. In questo ambito, con l obiettivo di perpetuare il successo dell impresa, assicurare la licenza di operare e alimentare la sostenibilità del valore prodotto, oltre a un chiaro orientamento strategico, è necessario un forte impegno nel promuovere e definire linee guida e standard in materia di sostenibilità e di responsabilità d impresa, e nell elaborare, applicare e gestire una politica integrata in tal senso. Eni è pienamente coinvolta in questo processo, nella convinzione che un impresa orientata allo sviluppo sostenibile sulla base di una visione di lungo termine e una cultura e valori condivisi, acquisisca una maggiore potenzialità di innovare e di gestire il cambiamento, una più elevata coesione interna e una crescente capacità di attrarre e conservare giovani talenti e risorse umane qualificate. Sono concetti che hanno da sempre costituito un elemento integrante del nostro modo di essere impresa e di operare. Nel corso degli anni, Eni ha sempre condotto il proprio business in maniera responsabile prestando la massima attenzione alle esigenze e alle aspettative della società e dimostrando capacità di integrazione con culture e realtà diverse. L insieme di tali elementi distintivi rappresenta per la nostra Compagnia un fondamentale vantaggio competitivo in termini di contenimento dei costi, riduzione del rischio, maggiore possibilità di accesso ai finanziamenti, creazione e difesa della reputazione e consente di perseguire obiettivi di crescita e redditività sostenibili. Eni, sulla base del proprio patrimonio di valori e delle esperienze acquisite, continua a promuovere e attuare politiche di responsabilità sociale orientate al confronto e al dialogo con i suoi numerosi interlocutori, in un ottica di impegno e di miglioramento costanti. I risultati raggiunti e i riconoscimenti ottenuti confermano la validità di questo modello e la sua sostenibilità negli anni futuri. 7

6 Globalizzazione, energia e sviluppo sostenibile 50 anni di storia: fare business in maniera responsabile La globalizzazione ha modificato in maniera significativa il panorama dell economia mondiale. Gli anni 90 hanno coinciso con un periodo di espansione per le nazioni e per le imprese che sono riuscite a trarre vantaggio dai suoi fattori distintivi: liberalizzazione dei commerci e dei mercati dei capitali, privatizzazioni e deregolamentazione delle attività economiche, rapida diffusione delle nuove tecnologie dell informazione e della comunicazione. Non tutti hanno però condiviso i benefici di questo processo. Anche se i Paesi in via di sviluppo, complessivamente, hanno sperimentato una crescita più rapida, raggiunto standard di vita più elevati e usufruito di nuove opportunità, oltre un miliardo di persone in particolare in Africa vive ancora in condizioni di estrema povertà. Il modello di sviluppo economico fino ad oggi adottato ha anche imposto al pianeta e alle sue risorse un costo elevato; un costo che potrebbe non essere più sostenibile nel futuro, soprattutto se si considerano le prospettive di crescita dei paesi in via di sviluppo e gli attuali livelli di produzione e consumo, in particolare nei paesi industrializzati. Nei prossimi anni la domanda energetica nelle regioni industrializzate è prevista crescere di un ulteriore 30% fino al 2020, anche in presenza di interventi volti all efficienza e al risparmio, mentre per i consumi nei Paesi in via di sviluppo, in particolare in Asia, viene stimato un aumento ancora più sensibile, con un conseguente incremento delle emissioni di anidride carbonica di almeno il 50% nello stesso periodo. I combustibili fossili, che rappresentano circa il 90% dell attuale consumo energetico mondiale, saranno determinanti nell approvvigionamento energetico ancora per molti anni. Cambierà il mix della domanda, con il gas destinato progressivamente a ricoprire, specialmente in Europa, un ruolo crescente anche nella produzione di energia elettrica, mentre il carbone continuerà ad essere utilizzato in modo intensivo nei paesi che ne sono ricchi, come Cina e India. Allo stesso tempo proseguiranno gli sforzi per promuovere lo sviluppo di fonti energetiche alternative, anche se, ancora per alcuni decenni, il loro impatto sulla domanda energetica non sarà particolarmente significativo. La sfida che si presenta dunque alla comunità internazionale consiste nel trovare l'equilibrio tra esigenze di crescita economica, aumento dei consumi, miglioramento delle condizioni di vita e possibilità di sviluppo anche per le popolazioni più povere e disagiate, rispetto del territorio e qualità dell'ambiente. In un processo orientato alla crescita sostenibile l'industria petrolifera è chiamata a ricoprire un ruolo di primo piano e dovrà sviluppare soluzioni tecnologiche sempre più innovative per rendere accessibili e disponibili fonti di energia a minor impatto ambientale. La globalizzazione delle economie e dei mercati, nonché gli squilibri spesso ad essi associati, la crescente competizione a livello internazionale, la rapidità dei processi di innovazione tecnologica, le problematiche sociali e ambientali, richiedono all industria petrolifera una sempre maggiore capacità di dialogo e di coinvolgimento con i soggetti coinvolti dalle sue attività: gli stakeholder. L industria energetica fornisce l energia che consente lo sviluppo economico e anche la possibilità di migliorare le condizioni di vita di miliardi di persone. La ricchezza generata da un equilibrato sfruttamento delle risorse energetiche può offrire alle popolazioni e ai paesi detentori di idrocarburi enormi potenzialità di crescita e le compagnie petrolifere possono attraverso una condotta di business responsabile nel rispetto delle leggi e dei diritti delle popolazioni svolgere un ruolo positivo dando il proprio contributo al miglioramento della qualità della vita. Nel 2003 Eni ha celebrato il cinquantesimo anniversario. Sin dalla sua costituzione, il 10 febbraio 1953, la Compagnia ha avuto nel suo patrimonio genetico la consapevolezza di ricoprire una funzione certamente di tipo imprenditoriale, ma anche attenta alle aspettative di crescita e benessere della collettività. Ad accompagnare la ricerca di opportunità di business vi è sempre stata una grande attenzione al modo in cui le stesse erano perseguite. La profonda consapevolezza del legame tra energia, sviluppo, ambiente e una visione del mondo aperta alle ragioni degli altri, hanno posto Eni all avanguardia nella riflessione sulle grandi sfide che accompagnano la nostra società e la sostenibilità del suo modello di sviluppo e che riguardano in primo luogo il perseguimento di una condotta di business socialmente responsabile. La visione strategica dell Eni è da sempre imperniata sulla centralità dell individuo e sull importanza del capitale umano, sull innovazione, sul miglioramento continuo del proprio modo di operare e sulla collaborazione di lungo termine con i Paesi produttori, oltre che sul pieno rispetto del territorio e dei contesti ambientali e sociali nei quali la Società opera, quale fattore determinante di sviluppo e di sostenibilità. I cambiamenti che Eni ha sperimentato nell ultimo decennio, unitamente ai mutamenti verificatisi nel sistema economico globale, hanno condotto l azienda verso differenti e più ampi livelli di autonomia e responsabilità istituzionali legati ad una nuova ragione sociale e al pari di altre major petrolifere verso un esposizione sempre più forte alla concorrenza internazionale, allo scrutinio dei mercati e a una maggiore interrelazione con la società civile: opinione pubblica, organismi, istituzioni, media e comunità. c o m u n i s t i o n a z i i t à f o r O N G n i impresa t r o i i s d t i i p e n d e n t u t i z i n o i c l i e n t i 8 9

7 Ciò comporta un allargamento del concetto di valore, che includa anche maggiore impegno e azioni verso un processo di sviluppo sostenibile, in grado di integrare tutela dell ambiente, crescita economica e benessere sociale, e dunque salvaguardia dei diritti delle future generazioni. In questa prospettiva, la possibilità di creare un valore duraturo richiede la capacità di combinare le esigenze di flessibilità e razionalizzazione dei costi con l assunzione di responsabilità sociali. Nello svolgimento di questo compito Eni adotta comportamenti e pratiche ispirati a un sistema di principi e valori profondamente condivisi e integrati nel suo modo di operare: la centralità dell individuo e la sua valorizzazione professionale, la disponibilità al dialogo e il rispetto reciproco, l attenzione ai diritti e ai fabbisogni delle comunità di riferimento, la sostenibilità socio-ambientale delle attività operative sul territorio. Principi, valori e regole La responsabilità sociale d impresa è parte integrante del modo di operare dell'eni. L obiettivo della Compagnia è sempre stato quello di coniugare competitività con sostenibilità. È un impegno volto a perseguire crescita, innovazione e risultati, prestando sempre grande attenzione alla qualità della vita, ai diritti umani e allo sviluppo eco-compatibile. È un impegno che si ritrova nei principi, nelle politiche e nei comportamenti manageriali che caratterizzano l operato dell azienda, e che sono tesi a promuovere una "cultura della sostenibilità" e a rafforzare la fiducia nell Eni da parte di tutti i suoi principali stakeholder: azionisti, dipendenti, clienti, fornitori, partner commerciali e finanziari, istituzioni, organizzazioni non governative e le numerose comunità con le quali il Gruppo interagisce. I principi Eni derivano dai valori che hanno caratterizza- Verso un valore sostenibile Principi Eni Nel 2002 è stata creata all Eni maggiore consapevolezza volto a individuare le azioni con le principali agenzie Etica degli affari standards" contemplati nelle Rispetto delle diversità delle comunità in cui la funzione Corporate Social e integrazione dei principi prioritarie per conseguire di rating specializzate Tutte le attività Eni, ovunque nel Convenzioni Fondamentali Eni ispira i suoi il Gruppo è presente. Responsibility (CSR), che, e valori in materia l integrazione degli aspetti di sui temi della responsabilità mondo, devono essere svolte dell'ilo (Organizzazione comportamenti partendo da un patrimonio di sostenibilità e CSR nelle strategie aziendali. sociale d impresa. in un quadro di onestà, integrità Internazionale del Lavoro); imprenditoriali al rispetto Tutela della salute di responsabilità sociale di responsabilità sociale In questo quadro sono stati Infine, in un ottica di e osservanza delle leggi. garantisce pertanto, la libertà delle culture, religioni, e della sicurezza ben radicato, valorizza d impresa all interno anche attivati momenti una più efficace di associazione sindacale tradizioni, diversità etniche e Eni assicura standard sempre e amplia l esperienza del Gruppo Eni al fine di confronto e verifica con le valorizzazione e maggiore Rispetto degli stakeholder e il diritto di contrattazione delle comunità più elevati di salute maturata dall azienda nei di valorizzare quegli asset strutture operative presenti visibilità delle azioni Eni intende rispettare tutti collettiva, ripudia ogni forma in cui opera ed è impegnata e di sicurezza a favore dei vari settori di attività. immateriali che distinguono sul territorio per migliorare intraprese, i temi della gli stakeholder (dipendenti, di lavoro forzato, di lavoro a preservare le identità dipendenti e delle comunità, Il suo duplice ruolo è quello la Compagnia dai competitor, nell ambito dei processi di sostenibilità sono stati shareholder, clienti, fornitori, minorile e di discriminazione. biologiche, ambientali, in tutte le aree del mondo di garantire, da una parte, attraverso politiche e consultazione le capacità progressivamente inseriti nei comunità, partner commerciali Eni, inoltre, assicura a tutti i socioculturali ed dove il Gruppo opera. il presidio aziendale processi aziendali di gestione di risposta alle aspettative diversi strumenti e prodotti e finanziari, istituzioni, lavoratori le medesime economiche. di tematiche trasversali, e comunicazione della dei principali stakeholder di comunicazione; organizzazioni civiche, opportunità di impiego e Difesa dell'ambiente quali la trasparenza, i diritti sostenibilità del business, internazionali e locali, in particolare creando associazioni di categoria, professione e un trattamento Rispetto dei diritti umani Eni intende prestare umani, l impatto locale e la promozione di un nonché attuare forme più un area dedicata all interno rappresentanze sindacali, ecc.) equo basato su criteri di merito. Eni si impegna ovunque, la massima attenzione delle attività industriali dialogo strutturato con i suoi efficaci di dialogo improntate del nuovo portale Eni con cui interagisce nello nell'ambito della propria sfera verso l'ambiente e il coinvolgimento stakeholder di riferimento. a una sempre maggiore e assegnando all interno svolgimento delle proprie Valorizzazione di competenza, a sostenere e l'ecosistema interessati degli stakeholder sul Nel corso di questi anni trasparenza, con l obiettivo del bilancio di esercizio una attività di business, nella delle capacità professionali e rispettare i principi della dalle proprie operazioni territorio e, dall altra, è stato attivato un processo di accrescere la credibilità sezione che illustra le azioni convinzione che essi Eni riconosce e promuove lo "Dichiarazione Universale di business e si ispira di promuovere la di consultazione interno e la reputazione e dunque e gli interventi posti in essere. rappresentino un asset sviluppo delle capacità e delle dei Diritti Umani" agli obiettivi indicati dalle sostenibilità del business in anche la competitività importante della Compagnia. competenze di ciascun delle Nazioni Unite. convenzioni internazionali aree aziendali già presidiate della Compagnia. dipendente e il lavoro di sullo sviluppo sostenibile (Risorse Umane, Security, Al fine di sostenere e Tutela dei lavoratori squadra in modo che l'energia Cooperazione cui l'italia aderisce. Salute Sicurezza Ambiente, migliorare il proprio e pari opportunità e la creatività dei singoli trovi È impegno dell'eni contribuire Rapporti con Clienti posizionamento nei profili Eni rispetta i principi del diritto piena espressione per la fattivamente alla promozione e Fornitori). di sostenibilità, è stato inoltre del lavoro universalmente realizzazione del proprio della qualità della vita e allo L obiettivo è una sempre consolidato il rapporto accettati e i "core labour potenziale. sviluppo socioeconomico PRINCIPI, VALORI E REGOLE

8 to l attività della Compagnia sin dai primi anni e che trovano un preciso riferimento nel Codice di Comportamento aziendale, nei più rigorosi standard adottati in materia di Corporate Governance, nel pieno rispetto delle leggi nazionali e delle convenzioni e linee guida internazionali. Tali principi si estrinsecano nella ricerca di nuove sfide tecnologiche, nell'adozione di sistemi di gestione e procedure operative di settore, nel costante impegno teso a promuovere e valorizzare le capacità professionali dei dipendenti, nel rispetto dei diritti umani e degli standard di lavoro, nell'attenzione prestata alla cultura e alle tradizioni dei popoli e delle comunità con cui l azienda interagisce, nella tutela dell ambiente e nella ricerca di soluzioni energetiche sempre più sostenibili. È un percorso di sostenibilità distintivo, basato sul patrimonio di valori e esperienze della Compagnia che, come richiamato anche nella sua mission, punta sul continuo rafforzamento del capitale strutturale e sullo sviluppo di quello umano, relazionale e sociale quale investimento in competitività e longevità. Codice di Comportamento Eni si è dotata di un Codice di Comportamento sin dal È stata una delle prime, tra le grandi imprese in Europa, a darsi norme di autoregolamentazione affer- Addendum al Codice Eni Nello sviluppo delle proprie attività di impresa internazionale, l Eni si ispira alla tutela dei diritti umani, del lavoro, e della sicurezza, dell ambiente, nonché al sistema di valori e principi in materia di trasparenza e probità, efficienza energetica, sviluppo sostenibile, così come affermati dalle Istituzioni e dalle Convenzioni Internazionali. Al riguardo l Eni opera nel riconfermato quadro di riferimento della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, delle Convenzioni fondamentali dell ILO - International Labor Organization - e delle Linee Guida dell OCSE per le Imprese Multinazionali, nei particolari temi della tutela dei diritti del lavoro, delle libertà sindacali, del ripudio di ogni sorta di discriminazioni, del ripudio del lavoro forzato e del lavoro minorile, di ogni forma di corruzione, della salvaguardia della dignità, della salute, della sicurezza negli ambiti operativi, del rispetto delle biodiversità naturali e della mando che tutte le attività dell Eni devono essere svolte, nell'osservanza della legge, in un quadro di concorrenza leale con onestà, integrità, correttezza e buona fede, nel rispetto degli interessi legittimi dei clienti, dipendenti, azionisti, partner commerciali e finanziari e delle collettività in cui l'eni è presente con le proprie azioni. Attraverso il Codice, aggiornato nel 1998, sono stati definiti principi etici e linee guida cui il personale dell azienda si deve attenere nello svolgimento delle attività. Nel corso degli anni il Codice di Comportamento ha avuto una funzione di indirizzo della condotta della Compagnia in una serie di aree nevralgiche: etica degli affari, trasparenza e rigore contabile, relazioni con il personale, salvaguardia della salute, della sicurezza e dell ambiente, rapporti con l esterno e con le comunità di riferimento. Recentemente, anche a seguito delle raccomandazioni formulate da parte di istituzioni internazionali in tema di responsabilità d impresa e del dialogo instaurato con organizzazioni e associazioni impegnate sui temi dei diritti umani e della sostenibilità, Eni ha deciso di riaffermare i valori e i principi di responsabilità sociale cui si ispira nello svolgimento delle sue attività. Nel luglio 2003, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato un addendum al Codice approvato dal Consiglio di Amministrazione Eni nella seduta del 31 luglio 2003 tutela ambientale. Inoltre è impegno dell Eni di contribuire fattivamente alla promozione della qualità della vita e allo sviluppo socio-economico delle comunità in cui il Gruppo è presente e alla formazione di capitale umano e capacità locali, svolgendo allo stesso tempo le proprie attività di business, nei mercati interni ed esteri, secondo modalità compatibili con una sana pratica commerciale. Tutte le attività dell Eni sono svolte nella consapevolezza della Responsabilità Sociale che il Gruppo ha nei confronti di tutti i suoi stakeholder (dipendenti, azionisti, clienti, fornitori, comunità, partner commerciali e finanziari, istituzioni, associazioni di categoria, rappresentanze sindacali ), nella convinzione che le capacità di dialogo e di interazione con la società civile rappresentino un asset importante dell azienda. Pertanto, l Eni si impegna a diffondere la conoscenza dei valori e dei principi aziendali all interno e all esterno del Gruppo e a istituire adeguate procedure di controllo. di Comportamento, nel quale vengono ribadite le dichiarazioni di principio in materia di etica del business e di responsabilità a cui fa riferimento e che traggono ispirazione dal sistema di valori sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, dalle Convenzioni fondamentali dell ILO e dalle Linee Guida per le Imprese Multinazionali fissate dall OCSE. Modello di governance Per garantire integrità, trasparenza e correttezza dei comportamenti nei confronti degli stakeholder, in particolare degli azionisti, e assicurare coerenza nell adozione di una condotta in linea con una cultura e una visione aziendale della sostenibilità, Eni ha adottato un sistema di corporate governance tra i più innovativi e avanzati in Italia e in Europa, con adeguate ripartizioni di responsabilità e poteri e un corretto equilibrio tra gestione e controllo. L implementazione di un sistema di norme interne orientato alla creazione di valore per gli azionisti e pienamente allineato ai principi raccomandati dal Codice di Autodisciplina della Borsa italiana, nonché, più in generale, alla best practice internazionale, garantisce che tutte le attività del Gruppo, oltre che nell osservanza delle leggi vigenti nei Paesi di presenza operativa, siano svolte con onestà, integrità e correttezza in un quadro di concorrenza leale, che rispetta gli interessi legittimi di tutti gli stakeholder. Organo centrale nel sistema di corporate governance dell Eni è il CONSIGLIO D AMMINISTRAZIONE, al quale spetta la responsabilità di definire, applicare e aggiornare le regole del governo societario, di stabilire le linee strategiche del Gruppo e verificarne l esecuzione. In conformità con gli indirizzi di governance maggiormente seguiti a livello internazionale, il Consiglio ha costituito al suo interno tre comitati con funzioni consultive e propositive: il Comitato per il controllo interno e il Compensation Committee, composti interamente da amministratori non esecutivi indipendenti, e l Oil & Gas Committee, cui partecipa l Amministratore Delegato. Il COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO svolge nei confronti del Consiglio funzioni consultive e propositive in materia di vigilanza sul generale andamento della gestione. Il COMPENSATION COMMITTEE è incaricato di proporre al Consiglio sistemi di incentivazione manageriale, la remunerazione annua del Presidente e dell Amministratore Delegato, nonché di esaminare i criteri di retribuzione del Gruppo. L OIL & GAS COMMITTEE ha il compito di monitorare l andamento dei mercati petroliferi e approfondirne i diversi aspetti. La scelta degli amministratori della Società viene effettuata in assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti, i quali provvedono alla selezione preventiva dei candidati e verificano il possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità richiesti a livello normativo e statutario. Nel 2002, conformemente alle disposizioni contenute nel Regolamento della Borsa italiana, il Consiglio d Amministrazione ha approvato una Procedura di comunicazione al mercato di documenti e informazioni riguardanti le attività del Gruppo e un Codice sull Internal Dealing, che contiene la disciplina degli obblighi informativi e individua i limiti all esecuzione di operazioni sugli strumenti finanziari emessi dall Eni e dalle Società controllate, effettuate per conto proprio dalle persone rilevanti. Eni, inoltre, in adempimento al Decreto Legislativo 231/2001, che recepisce le direttive OCSE in materia di responsabilità amministrativa delle società per reati commessi o tentati da parte di dipendenti e amministratori a vantaggio o nell interesse delle società stesse, ha adottato uno specifico modello di organizzazione, gestione e controllo in grado di tutelare la propria posizione in tale ambito. Questi provvedimenti, nel loro complesso, hanno contribuito a garantire maggiore chiarezza e indipendenza nei comportamenti dei vertici aziendali, una più efficace vigilanza sull andamento della gestione delle attività societarie e trasparenza negli aspetti relativi alla comunicazione e informazione finanziaria verso terzi. Adesione a standard e linee guida internazionali Ovunque operi, Eni, come peraltro richiamato nel suo Codice di Comportamento, svolge la propria attività nel pieno rispetto delle normative esistenti e nel riconoscimento delle principali convenzioni internazionali in materia di diritti umani, standard di lavoro e protezione ambientale, ispirandosi a principi di lealtà, correttezza, trasparenza ed efficienza. 12 PRINCIPI, VALORI E REGOLE 13 PRINCIPI, VALORI E REGOLE

9 Poiché per la natura del suo business è spesso presente in paesi che possono presentare situazioni di forte criticità a livello politico, sociale ed ambientale, Eni si confronta e collabora con associazioni e organizzazioni impegnate a promuovere la tutela dei diritti umani e il loro rispetto da parte dei governi. L obiettivo è quello di individuare elementi e atteggiamenti comuni sui temi dello sviluppo sostenibile e della responsabilità d impresa. Ha aderito, prima tra le imprese italiane, all'iniziativa delle Nazioni Unite Global Compact e ai suoi nove principi fondamentali che mirano a promuovere tra i membri della società civile, e in particolare nelle imprese, una maggiore consapevolezza nel campo dei diritti umani, degli standard di lavoro e della tutela dell'ambiente; al riguardo Eni si è espressa favorevolmente sulla proposta di integrare i principi esistenti con un decimo principio specifico sulla corruzione. Sempre su questi temi la Compagnia dialoga attivamente con diverse associazioni partecipando, al contempo, alle iniziative promosse dalla Commissione Global Compact Con l iniziativa Global Compact l ONU si propone di promuovere un patto Principi Diritti umani 1. sostenere e rispettare Europea, l OCSE, la Banca Mondiale e dalle associazioni di categoria (quali Oil and Gas Producers, IPIECA, CSR Europe), per promuovere buone pratiche aziendali, favorire politiche e contribuire a definire un quadro di regole e di linee guida in grado di consentire lo sviluppo del business e processi di crescita equi e duraturi. Riconoscimenti da parte del mercato Il percorso intrapreso da Eni in materia di Responsabilità Sociale d Impresa e l impegno dimostrato nel definire e implementare strategie in questo ambito, nonché il dialogo instaurato con le agenzie che annoverano il titolo della Compagnia nei loro rating di sostenibilità, si sono tradotti in questi anni in importanti apprezzamenti da parte dei mercati finanziari. Eni è stata infatti inserita per il terzo anno consecutivo negli indici Ethical Index Euro ed Ethical Index Glo- preventivo rispetto alle sfide ambientali 8. promuovere iniziative per concetto di responsabilità sociale dell'impresa. Ad oggi sono più di 1200 le grandi bal elaborati da E. Capital Partners, e nell indice ASPI Eurozone (Advanced Sustainable Performance Indices) dell agenzia europea di rating Vigeo, che valuta secondo criteri di sostenibilità e di CSR la performance delle 120 società europee quotate nel Dow Jones Euro STOXX. Inoltre, dal 2000 è inserita dalla società di consulenza Déminor, tra le grandi aziende italiane che meglio hanno saputo interpretare e applicare le norme sulla corporate governance. Nel 2003, Eni ha ottenuto, per il secondo anno consecutivo, il migliore rating etico tra le aziende quotate alla Borsa italiana rispetto all impegno nei confronti di una serie di principi etici fissati dalle Nazioni Unite, OCSE, ILO e Unione Europea nella classifica stilata dall Agenzia Europea degli Investimenti. Nello stesso anno, l agenzia di rating Oekom Research, sulla base di una indagine sulla sostenibilità sociale e ambientale del settore oil & gas, ha indicato Eni tra le compagnie che maggiormente si sono distinte nel mettere in pratica l impegno per un modello di crescita sostenibile. Sempre nel 2003, all Eni è stato assegnato l Oscar di Bilancio da parte di una giuria presieduta dal Rettore dell Università Bocconi di Milano. Fra le motivazioni del premio, istituito nel 1954, veniva sottolineata l enfasi data nella pubblicazione ai temi della governance, della responsabilità d impresa e della sostenibilità. Infine, Avanzi SRI Research partner italiano per l agenzia di rating sociale e ambientale SiRi Company ha assegnato all Eni il massimo punteggio con un voto di 9,3 su 10, con riferimento alla sua performance in materia di corporate governance, nell ambito del monitoraggio delle principali società italiane quotate in borsa in merito alla responsabilità sociale d impresa. con il mondo delle imprese, i diritti umani nell ambito una maggiore imprese in tutto il mondo che i governi e la società civile delle rispettive sfere responsabilità ambientale hanno aderito e partecipano per garantire la sostenibilità di influenza 9. incoraggiare lo sviluppo e all iniziativa. Attraverso complessiva dei processi di crescita economica e 2. assicurarsi di non essere, seppur indirettamente, la diffusione di tecnologie che non danneggino l adesione all iniziativa, Eni si riconosce pienamente nei Evoluzione del mondo finanziario contribuire a creare un complici negli abusi l ambiente principi promossi dall ONU e mercato globale più equo dei diritti umani Global Compact chiede alle riafferma il proprio impegno La crescente consapevolezza di governance efficace, di valutazione della registrato una contrazione del attraverso il riconoscimento Lavoro imprese di integrare i nove a garantirne il rispetto in tutti in merito all importanza dei operano nel pieno rispetto performance complessiva 4%. In Europa invece, anche a e il rispetto di 9 principi 3. garantire libertà di principi nelle loro operazioni i settori di attività temi legati alla sostenibilità delle leggi e hanno una delle società quotate causa della tendenza al ribasso in materia di diritti umani, associazione dei lavoratori e di impegnarsi in progetti e promuovendone la diffusione ha determinato una maggiore condotta di business in linea in borsa e un riferimento dei mercati finanziari, standard di lavoro e e riconoscere il diritto alla iniziative che sostengano i nell ambito della propria sfera attenzione anche da parte con i migliori standard etici, per i gestori dei grandi fondi si è attestato su valori intorno ambiente. Si tratta di principi contrattazione collettiva principi e i più ampi obiettivi di influenza. Tra i del mondo finanziario sociali e ambientali pensione internazionali ai 12 miliardi di euro, dopo condivisi universalmente in 4. assicurarsi di non delle Nazioni Unite comportamenti aziendali nella valutazione dei internazionali. e fondi di investimento etici. che il capitale gestito dai fondi quanto derivati dalla impiegare lavoro forzato (Millennium Development volti a promuovere una comportamenti delle Nel corso degli ultimi anni Il mercato degli investimenti responsabili era cresciuto Dichiarazione Universale e obbligatorio Goals). L iniziativa delle condotta di business imprese, nell ottica di una più sono quindi nate, e si stanno etici o del Socially Responsible del 30% tra il 1999 e il 2001, dei Diritti Umani, 5. astenersi dall impiegare Nazioni Unite rappresenta un responsabile nei diversi puntuale e accurata analisi moltiplicando, società Investing, ha superato nel 2003 superando i 14 miliardi. Ormai dalla Dichiarazione lavoro minorile importante passo in avanti sul ambiti operativi, la del rischio di investimento. di rating etici e indici solo negli Stati Uniti i sono diversi gli Stati europei dell'organizzazione 6. eliminare ogni forma percorso di una maggiore Compagnia ha attuato, come Di fatto, il mondo finanziario di sostenibilità (quali il Dow miliardi di dollari (oltre il 10% nei quali viene richiesto ai fondi Internazionale del Lavoro di discriminazione nelle consapevolezza del concetto verrà illustrato nei capitoli tende sempre più a Jones Sustainability Group degli investimenti complessivi) pensione di rendere noti sui Principi e i Diritti politiche di assunzione di partnership tra imprese, che seguono, numerosi premiare le società che, Index, FTSE4Good, Ethical e ha avuto un tasso di crescita i criteri di carattere etico, fondamentali nel Lavoro e licenziamento istituzioni, cittadini, lavoratori interventi concreti per oltre a raggiungere i migliori Index Euro/Global) pari al 7% rispetto al 2001, sociale e ambientale adottati e dalla Dichiarazione di Rio Ambiente per la tutela dei diritti umani promuovere l applicazione risultati economico- che rappresentano oggi mentre nello stesso periodo nel definire le loro scelte su Ambiente e Sviluppo. 7. avere un approccio e la promozione di un nuovo di tali principi. finanziari, hanno un sistema uno strumento importante il resto del capitale investito ha di investimento. 14 PRINCIPI, VALORI E REGOLE 15 PRINCIPI, VALORI E REGOLE

10 Rispetto e sviluppo dell individuo Eni pone grande cura nel creare un ambiente di lavoro improntato al rispetto e alla fiducia reciproci tra dipendenti e tra dipendente e azienda, investe nel miglioramento continuo delle condizioni e degli standard di lavoro, è impegnata a tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, detiene un rapporto aperto e un dialogo costruttivo con i rappresentanti dei lavoratori, promuove l assunzione di responsabilità e la crescita professionale dei singoli, favorisce lo spirito di gruppo, la comunicazione interculturale e lo sviluppo di una cultura omogenea in grado di sostenere una forte Corporate Identity.

11 Risorse umane La centralità della persona e la sua valorizzazione sono un valore fondamentale del patrimonio dell Eni e costituiscono un impegno primario nella sua dimensione di impresa globale. Il potenziamento delle conoscenze e delle competenze, il rafforzamento della motivazione e del coinvolgimento delle risorse umane, la formazione di nuove figure professionali, lo sviluppo dei giovani più preparati, la gestione delle differenze interculturali, sono elementi chiave della strategia di crescita della Compagnia e della creazione di valore di lungo termine del suo business. Sfide e principi Gli elementi distintivi di un settore in cui ha particolare rilevanza il vantaggio competitivo rappresentato dalle conoscenze, competenze ed esperienze, sono stati amplificati alla fine degli anni 90 da mutamenti profondi. Tali mutamenti hanno interessato sia lo scenario italiano, per effetto della regolamentazione e apertura del mercato del gas naturale, sia la nuova situazione di competitività a livello mondiale, a seguito delle grandi fusioni nel settore petrolifero, che prospettava la progressiva scomparsa degli operatori intermedi. In un contesto di accentuata discontinuità rispetto al passato, Eni si è trovata ad affrontare numerose sfide, in termini sia di efficienza e di efficacia (tempestività dei processi decisionali, rapidità nelle fasi operative, sinergie interne), sia di sviluppo (individuazione delle professionalità critiche per il business, tutela e sviluppo del know-how, internazionalizzazione, valorizzazione delle persone). In risposta a tali sfide, per massimizzare i risultati operativi e sostenere il processo di crescita del Gruppo a livello internazionale, Eni ha focalizzato il proprio obiettivo sul core business dell oil & gas. Tale strategia presuppone una cultura che, alle tradizionali capacità di realizzazione e scelta strategica, sappia affiancare l abilità di operare in modo integrato e trasversale rispetto ai singoli settori operativi, di gestire business sempre più complessi e competitivi, di interpretare le dinamiche del mercato e dei sistemi regolatori e normativi nei paesi in cui il Gruppo è presente. Gestione e sviluppo Il processo di trasformazione dell Eni in compagnia operativa integrata, secondo un modello divisionale, ha comportato il riassetto delle attività di business, una profonda ridefinizione dell organizzazione, dei processi decisionali, dei meccanismi operativi, del quadro di deleghe e responsabilità, dei sistemi di pianificazione e controllo, con la costituzione di società operative di servizio a supporto dei business. Gli interventi realizzati hanno richiesto una completa revisione del sistema di gestione e sviluppo delle risorse umane, viste come fattore strategico per la realizzazione degli obiettivi che il Gruppo si è dato. È stato adottato un modello in grado di valorizzare ed estendere le best practice interne al Gruppo, con l unificazione di regole, strumenti e metodologie di gestione e sviluppo utilizzati nelle diverse aree di business. La realizzazione di tale processo ha avuto come presupposto la crescita di una cultura integrata e di un linguaggio comune in grado di promuovere una forte identità e il più ampio coinvolgimento delle persone verso gli obiettivi dell azienda e, di conseguenza, nei confronti della sua reputazione. A tal fine è stato potenziato l investimento sulla motivazione delle risorse umane e, parallelamente, sul riconoscimento delle capacità, delle competenze e del contributo individuale. Per fornire risposte adeguate, il sistema di gestione e sviluppo delle risorse umane è stato articolato secondo i seguenti principi: PIANIFICAZIONE, per individuare tempestivamente le azioni di gestione e sviluppo più opportune rispetto agli obiettivi di business; DECENTRAMENTO della gestione e sviluppo dei collaboratori ai Responsabili di linea secondo linee guida di Gruppo; MARKETING INTERNO, basato sull analisi e segmentazione del personale (prestazioni, professionalità, bisogni e aspettative), differenziazione degli strumenti e delle opportunità retributive e di sviluppo professionale, dialogo tra responsabile e collaboratori sulla valutazione delle prestazioni, impegno delle risorse nell autosviluppo professionale; CONTROLLO, necessario per il governo di un sistema complesso e decentrato, dell attuazione di piani, normative, metodologie e del raggiungimento di specifici obiettivi di efficacia (attrazione e retention delle risorse, sviluppo manageriale e professionale ecc.). Processo di internazionalizzazione Il mutato contesto competitivo dei mercati su scala globale pone nuove e continue sfide: ingresso in nuove aree, spesso di frontiera; acquisizione di attività portatrici di culture diverse; internazionalizzazione del mercato del lavoro. L insieme di opportunità di sviluppo e di problematiche sul piano dell integrazione, derivante da questi processi, richiede una ridefinizione di identità, strategie, organizzazione, gestione e sviluppo delle risorse umane. La capacità di gestire questo cambiamento, orientato alla formazione di una cultura transnazionale, costituisce per Eni, come per ogni impresa, un fattore chiave di vantaggio competitivo. Con l obiettivo di favorire una maggiore efficacia e omogeneità delle azioni intraprese a livello internazionale, Eni ha esteso all estero il complesso di normative e le metodologie su cui è basato il suo sistema di gestione e sviluppo delle risorse umane. A fronte della specificità dei mercati internazionali e del rafforzamento della sua presenza nel mondo, è stato necessario adottare alcune iniziative complementari: la definizione di nuove normative per la gestione del personale in assegnazione internazionale; l introduzione di forme contrattuali e schemi di compensation innovativi e coerenti con le caratteristiche del mercato del lavoro dei paesi nei quali il Gruppo opera; la creazione di INTERNA- TIONAL RESOURCES LIMITED (EIRL), centro di eccellenza per il reperimento, la selezione e la gestione di risorse internazionali con elevate skill manageriali e professionali; l istituzione di una struttura centrale di coordinamento per assicurare una maggiore integrazione delle iniziative di gestione del personale all estero delle Divisioni e Società dell Eni. Eni International Resources Limited Nel 2003 è stata costituita a Londra Eni International Resources Limited (EIRL), nuovo punto di riferimento del Gruppo per la selezione, l inserimento e lo sviluppo delle risorse internazionali ad elevata qualificazione nel management e nelle diverse aree di business e tappa ulteriore verso l adozione di sistemi unitari di gestione e sviluppo delle risorse umane. EIRL offre opportunità globali a professionisti di alto profilo e giovani, con una laurea o un titolo superiore in un istituzione riconosciuta internazionalmente, e che si siano laureati nell ultimo triennio. 18 RISORSE UMANE 19 RISORSE UMANE

12 Composizione geografica dipendenti Eni 2003 numero dipendenti Diversità I processi di internazionalizzazione richiedono alle imprese globali di ripensare la propria cultura organizzativa secondo un modello multicentrico, nel quale decisioni e responsabilità sono affidate a gruppi di lavoro sempre più multinazionali. Acquistano pertanto importanza strategica crescente la comprensione e la gestione della diversità, intesa come base dell identità individuale nel suo significato più ampio, che comprende sia gli aspetti esterni ed espliciti della persona - nazionalità, origine etnica, sesso, età - sia l insieme delle sue componenti implicite: valori, cultura, norme sociali, comportamenti. Eni, con il 45% dei dipendenti di nazionalità straniera su un totale di oltre addetti, è la società più internazionale dell industria italiana e considera da sempre la diversità come un elemento che genera valore e la capacità Ciclo della conoscenza Africa 9,4 % America del Nord 0,8 % America Latina e Caraibi 9,4% Asia 9,2 % Oceania 0,3 % Europa 15,7% Italia 55,2 % di gestirla un importante fattore della propria sostenibilità. In tutti i paesi ove opera, Eni promuove lo sviluppo delle competenze delle risorse umane locali, ne favorisce la crescita professionale e l inserimento nelle posizioni chiave. Eni dedica costante impegno ad armonizzare i diversi contesti culturali presenti al suo interno in un sistema che sia in grado di produrre sinergie proficue per costruire, attraverso la sintesi tra valori globali e valori specifici, una cultura comune condivisa e un ambiente di lavoro aperto e inclusivo. A sostegno di questo sforzo, accentuato negli ultimi anni a seguito dell acquisizione di società estere, Eni promuove tra l altro numerose iniziative di formazione orientate alla comprensione delle diversità interculturali, alla comunicazione interculturale, al multicultural teamwork. Per una compagnia petrolifera, anche in considerazione dei cicli lunghi di business e dei tempi necessari alla maturazione delle professionalità, l utilizzo della conoscenza come fattore competitivo di successo ha un valore strategico e richiede iniziative volte a sviluppare le capacità e le conoscenze tecnico-professionali anche lungo un orizzonte temporale di medio-lungo termine. L impegno di Eni, che nel corso della sua storia ha dedi- cato alla qualità delle proprie risorse attenzione costante e distintiva, è oggi confermato dalla presenza al suo interno di un originale sistema di gestione della conoscenza che consente una efficace sinergia tra i processi di pianificazione e sviluppo delle professionalità critiche per il business e i processi di knowledge management. Pianificazione e sviluppo delle professionalità critiche Il processo di pianificazione maggiormente legato alle specificità del business oil & gas e ai tempi lunghi del ciclo di business è quello di pianificazione strategica delle professionalità, che prevede: 1. l identificazione in ciascuna area di business dell elenco dei ruoli di interesse, ossia di particolare rilevanza per il perseguimento degli indirizzi strategici; 2. l individuazione dei fabbisogni di risorse per i ruoli di interesse e delle disponibilità di risorse che possano ricoprire tali ruoli con riferimento al medio e al lungo termine; 3. la pianificazione, per i ruoli che presentano un più alto tasso di criticità, delle iniziative di reperimento, formazione, mobilità, sviluppo, compensation e comunicazione interna utili ad attrarre, trattenere e sviluppare risorse idonee. Sistema di gestione della conoscenza Eni ha individuato nel sistema di gestione della conoscenza, il knowledge management, la leva per raccogliere la sfida di migliorare la performance complessiva del Gruppo e competere in un business complesso inserito in un mercato dinamico. Il sistema Eni di gestione della conoscenza intende trasferire la conoscenza a tutti i livelli operativi, superando i vecchi modelli che la consideravano un bene di proprietà. È quindi uno strumento di supporto ai processi di business ed è finalizzato a migliorarne affidabilità ed efficienza attraverso la trasformazione della conoscenza individuale in conoscenza organizzativa, con una maggiore rapidità nei processi di maturazione professionale. Per realizzare tale sistema, Eni opera sulla cultura aziendale, nell ambito sia dei processi di lavoro che delle infrastrutture tecnologiche. Sul tema, sono in corso diverse iniziative: elaborazione dei modelli professionali di riferimento nelle aree di staff e di business (HSE, Amministrazione e Controllo, Approvvigionamenti, Finanza, ICT, Personale e Organizzazione, Giacimenti, Drilling, Raffinazione, ecc.), con l obiettivo di rafforzare e strutturare la condivi- sione delle idee e della conoscenza tra risorse umane che operano in queste aree e individuare strumenti comuni per la formazione, lo sviluppo e la mobilità delle risorse; realizzazione di progetti pilota nelle Divisioni per valutare operativamente la capacità di migliorare la redditività delle operazioni e permettere l affinamento degli strumenti e delle metodologie per un successivo utilizzo generalizzato nel Gruppo; sviluppo di sistemi tecnologici a supporto del knowledge management: portale intranet (MyEni) e portali tecnico-scientifici di business. Eni Corporate University Con l evoluzione e la diffusione in campo manageriale e organizzativo del concetto di Corporate University, anche in Eni si è affermata l idea di creare una struttura interna in grado di garantire il migliore allineamento tra strategie aziendali e sviluppo delle competenze. Eni Corporate University (ECU) si ispira a tre principi fondamentali: coinvolgimento esteso, oltre che ai dipendenti, a tutte le parti che concorrono a creare valore per l azienda formazione in aula integrata da attività di networking condotta a distanza utilizzo degli strumenti dell Information & Communication Technology in un ottica di learning on demand. Eni ha voluto però assegnare alla propria corporate university caratteri distintivi, conferendole anche la gestione dei processi di ricerca, selezione e formazione di giovani talenti per tutte le aree di business. In tale contesto un ruolo importante viene svolto dall istituto dello stage. Al riguardo, Eni Corporate University ha lanciato nel maggio 2003 la fase pilota del "Progetto Stage", con l'obiettivo Eni e il mondo accademico Eni, attraverso Eni Corporate University (ECU), opera in dialogo costante con le principali istituzioni accademiche italiane ed internazionali per valorizzare l attrattività del Gruppo nel mercato del lavoro e contribuire alla fidelizzazione dei migliori talenti. La Compagnia vanta una lunga tradizione di impegno nella formazione universitaria e post-universitaria, e di collaborazione con le istituzioni educative nel campo dell energia, dell economia e dell ambiente. Nel corso degli anni, nel quadro di questo rapporto, ha istituito, insieme a università italiane e straniere, numerosi corsi di laurea e diplomi nelle discipline scientifico-tecniche ed economico-gestionali. Tra le principali collaborazioni si ricordano il rapporto con la SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA, di finalizzare gli stage ad una successiva assunzione. Nell'ambito del progetto, si è avvalsa delle Convenzioni in essere con i 25 maggiori Atenei italiani. Alla fase pilota, conclusa nei primi mesi del 2004, fa seguito il "Nuovo Progetto Stage" che conferma gli obiettivi e i contenuti definiti in precedenza. Il percorso dello stage prevede una selezione effettuata con la stessa metodologia utilizzata per le assunzioni, l istituzione di una figura di tutor aziendale che segue lo stagista durante l'intero periodo, e l effettuazione di valutazioni di monitoraggio dopo 3 e 6 mesi. ECU assolve quindi il compito fondamentale di integrare tutte le attività relative al ciclo della conoscenza e di sviluppare, valorizzare e condividere il sistema di conoscenze manageriali e professionali del Gruppo. All interno di ECU si inserisce l attività della Scuola Mattei, che dal 1957 svolge attività di formazione e di ricerca post-universitaria nei campi dell economia, dell energia e dell ambiente. L Istituto ha formato nel corso degli anni, in particolare con il Master MEDEA (Management ed Economia dell Energia e dell Ambiente), oltre giovani, di cui il 55% stranieri provenienti da 100 paesi, trasmettendo, oltre a competenze tecnico-professionali, il più ampio sistema di valori a cui si ispira Eni. Nell ambito del dialogo con il mondo accademico e dell interazione con il mercato del lavoro qualificato, si inseriscono altre iniziative, quali l organizzazione, in collegamento con gli Atenei, di eventi dedicati al Gruppo Eni (Eni s day), di workshop e meeting mirati con laureandi e neolaureati, la partecipazione alle manifestazioni nazionali e internazionali più qualificate nel settore (career day) e la pubblicazione di inserti informativi nei principali career book. ECU è all avanguardia in Europa nel campo della responsabilità d impresa, avendo inserito nel Master MEDEA con il corso di specializzazione biennale in Scienza degli idrocarburi attivato anche per l anno accademico , e con il POLITECNICO DI MILANO, prima con l Orientamento Energetico-Idrocarburi all interno dei corsi di laurea in ingegneria chimica e di ingegneria meccanica e, a partire dal 2003, a seguito della Riforma Universitaria, con una Laurea Specialistica nella stessa disciplina. Sempre in quest ottica, nel 2003, ECU ha promosso e attivato un programma triennale per quattro Master Universitari di secondo livello nell area ingegneristica con l Università degli Studi di Bologna e il Politecnico di Torino, e nell area della governance con l Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l Università di Roma Tre. 20 RISORSE UMANE 21 RISORSE UMANE

13 diversi corsi sui temi di etica degli affari e responsabilità sociale d impresa, sviluppo sostenibile, economia e politica dell ambiente, valutazione d impatto ambientale, ecc. Al riguardo ECU aderisce al progetto European Academy of Business in Society, promosso da CSR Europe e volto a creare una rete di business school e imprese per promuovere la formazione di nuove competenze manageriali sui temi della responsabilità d impresa. La comunicazione interna La comunicazione interna contribuisce alla diffusione e condivisione dei valori, delle conoscenze e delle informazioni su strategie, politiche e attività del Gruppo, con la finalità di supportare la persona e sostenerne la motivazione durante il suo percorso professionale, attraverso l ottimizzazione dei mezzi tradizionali già a disposizione e l utilizzo di nuove tecnologie. Al PROCESSO DI COMUNICAZIONE tra colleghi di lavoro scambio di informazioni, documenti e conoscenze e tra responsabile e collaboratore, che trova punti istituzionali su temi quali performance e percorsi di carriera, si affianca la COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE. Quest ultima è imperniata sulla rivista aziendale personæ, bimestrale a carattere monografico per la diffusione ed il consolidamento della cultura Eni, su altre iniziative editoriali ad hoc, su convention e workshop dedicati a particolari segmenti di popolazione, identificati sulla base delle specifiche esigenze comunicative, e su iniziative mirate, che fanno parte di piani integrati di change management, qualora la complessità del tema lo richieda, per supportare i processi di cambiamento interni. A questi si aggiunge il portale intranet MyEni, realizzato per migliorare l integrazione tra le diverse aree aziendali, per supportare la comunicazione interna di natura istituzionale, la condivisione e valorizzazione del know-how, la normale operatività aziendale, nonché per favorire ulteriormente lo sviluppo di una comune identità di Gruppo. Standard di lavoro Obiettivo primario dell Eni è la creazione di un ambiente di lavoro basato sul rispetto e la fiducia reciproci, sulla partecipazione, la valorizzazione e la crescita degli individui, sulla condivisione da parte di tutti i dipendenti dei valori aziendali e dei principi di responsabilità sociale dell impresa. Eni e la formazione Attraverso Eni Corporate University (ECU), Eni assicura la definizione e la realizzazione di un modello di formazione in grado di garantire la coerenza del sistema delle conoscenze delle persone che lavorano nel Gruppo con gli obiettivi di impresa e con le strategie di sviluppo istituzionale. Alla formazione tradizionale, si affiancano nuove formule di auto apprendimento (e-learning) e di apprendimento misto, che integrano la formazione a distanza con quella in aula. Le attività di formazione, svolte nelle diverse sedi istituzionali del Gruppo (San Donato Milanese, Castelgandolfo, Roma e Cortemaggiore), vengono realizzate sia attraverso un offerta di corsi a catalogo, sia grazie ad iniziative specifiche per le singole società, e comprendono tematiche nelle aree ECONOMICO-GESTIONALE (comportamenti e capacità manageriali, economia d impresa, project management, comunicazione, interculturalità, negoziazione e marketing, gestione e sviluppo risorse umane, organizzazione ed informatica) e TECNICO- SCIENTIFICA (salute, sicurezza, ambiente e qualità, ricerca petrolifera e produzione e manutenzione, attività del downstream petrolifero). Particolare attenzione viene dedicata ai dirigenti e quadri con significative responsabilità. Al riguardo, ECU propone iniziative di formazione in risposta alle esigenze che provengono da una realtà aziendale sempre più dinamica e complessa e come strumento di perfezionamento costante della professionalità, competenza e sapere a tutti i livelli dell organizzazione. Analoga attenzione viene dedicata al coinvolgimento del crescente numero di risorse internazionali, utilizzando la formazione per trasmettere e condividere valori, cultura e sapere specifico del Gruppo Eni. Per i giovani laureati, nei primi 2 3 anni di azienda, Eni prevede un piano formativo mirato che favorisca una concreta ed efficace acquisizione delle conoscenze ed abilità necessarie, in coerenza con le aspettative, motivazioni e caratteristiche personali e professionali della risorsa. I NUMERI DELLA FORMAZIONE ALL Nel corso del 2003 sono state effettuate oltre ore di formazione, con un aumento di quasi ore rispetto all anno precedente (+3,3%). Il 92% delle ore è stato dedicato alla formazione tecnico-professionale e l 8% a quella manageriale. Principi Nel rapporto con i dipendenti, Eni promuove il rispetto dei diritti fondamentali e degli standard di lavoro riconosciuti a livello internazionale, nelle Convenzioni dell ILO, orientamento già contenuto nei Principi e nel Codice di Comportamento della Società e ribadito con l adesione ai nove principi del Global Compact. Anche sulla base di tali premesse e al fine di realizzare una efficace gestione dei processi di cambiamento collegati alla fase di internazionalizzazione e al suo effetto propulsivo sulle strutture organizzative, Eni ha consolidato un modello di relazioni industriali partecipativo, orientato al riconoscimento delle competenze e delle responsabilità reciproche, attraverso un flusso continuo di informazioni, un programma di consultazione e un sistema di valutazione e analisi congiunta delle tematiche più rilevanti per l impresa e i lavoratori. La dimensione occupazionale Negli ultimi anni, a seguito di una serie di importanti acquisizioni internazionali, il numero dei dipendenti Eni non italiani è notevolmente aumentato, fino a toc- care nel 2003 quasi il 45% del totale, contribuendo così ad arricchire la dimensione internazionale e il bagaglio di conoscenze della Compagnia, a migliorare la sua competitività sui mercati internazionali e la capacità di affrontare le nuove sfide globali. Occupazione % Dipendenti Italia 69,6 62,6 54,2 55,2 Estero 30,4 37,4 45,8 44,8 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 Complessivamente, l'occupazione relativa alle imprese consolidate dell'eni al è di dipendenti. Nel dettaglio, i dipendenti assunti in Italia sono (55,2% dell occupazione di Gruppo) di cui operanti in territorio nazionale, operanti all'estero e 194 marittimi, mentre il numero dei dipendenti assunti ed operanti all'estero è pari a (44,8 % dell occupazione di Gruppo). Il processo di miglioramento dell efficienza in atto nel Gruppo e la ricerca di nuove competenze e know-how è proseguito in questi ulti- 22 RISORSE UMANE 23 STANDARD DI LAVORO

14 Composizione dipendenti Eni numero dipendenti mi anni con l attuazione di una politica volta a investire in una forza lavoro stabile e altamente qualificata e a migliorare il mix qualitativo delle risorse umane impiegate nelle unità operative. Le assunzioni hanno riguardato prevalentemente personale laureato e diplomato. Assunzioni Il Premio di Partecipazione in Italia Estero Italia Tempo indeterminato di cui laureati (in ingegneria) diplomati Tempo determinato Totale Il modello di relazioni industriali Il modello di relazioni industriali Eni si ispira a un complesso di valori condivisi e di regole di riferimento certe ed è intesa a governare il sistema e a gestire e prevenire i conflitti attraverso un dialogo aperto, trasparente e costruttivo con le organizzazioni sindacali. Il percorso per il rafforzamento del sistema di relazioni industriali, orientato alla partecipazione e alla concertazione, si è evoluto parallelamente al processo di trasformazione dell Eni da holding in società operativa e ha consentito di realizzare anche in questo ambito specifico uno strumento per la gestione efficace del cambiamento. Il rapporto di dialogo e confronto con le organizzazioni dei lavoratori ha ricevuto impulso da alcuni recenti accordi sindacali, attraverso i quali è stato costruito un sistema strutturato e innovativo in termini di trasparenza e tempestività delle informazioni. In Italia Nel giugno 2001 è stato sottoscritto con le organizzazioni sindacali nazionali di categoria un PROTOCOLLO SULLE RELA- ZIONI INDUSTRIALI basato su informazione preventiva, consultazione e sperimentazione di nuovi modelli partecipa- tivi. Per il raggiungimento degli obiettivi sono stati costituiti comitati paritetici di relazioni industriali a livello nazionale e di divisione/società con scadenze periodiche di incontro, allineate con i momenti fondamentali della definizione delle strategie aziendali (presentazione dei consuntivi e dei piani di investimento, dello scenario economico, energetico e normativo e del piano strategico quadriennale), per consentire ai sindacati di essere preventivamente informati sulle scelte della Società. Il processo di crescente coinvolgimento del sindacato nella vita dell impresa ha consentito di raggiungere importanti risultati anche sul versante della riorganizzazione che un sistema complesso come quello dell Eni ha dovuto realizzare in risposta ai processi di globalizzazione in atto e alla liberalizzazione dei mercati energetici. Su queste premesse, nel dicembre 2003 è stato tra l altro possibile sottoscrivere, ancor prima della naturale scadenza, gli accordi di rinnovo biennale della parte economica dei CCNL Energia e Petrolio e dell Industria Chimica che interessano circa l 80% dei dipendenti italiani del Gruppo. In Europa Coerentemente con il proprio processo di espansione internazionale e anticipando il recepimento nell ordinamento nazionale della Direttiva europea 94/45/CE sull informazione e consultazione dei lavoratori nelle imprese di dimensioni comunitarie, Eni ha istituito nel 1995 il COMITATO AZIENDALE EUROPEO (CAE). L organismo di rappresentanza dei lavoratori del Gruppo a livello euro- peo è informato e consultato su una serie di temi di natura trasversale, quali in particolare: la situazione economico-finanziaria, i programmi di attività e gli investimenti, lo stato e le prospettive dell occupazione, le dinamiche organizzative di Gruppo, la formazione, l introduzione di nuove metodologie di lavoro e di nuovi processi produttivi, gli aspetti sanitari e della sicurezza. Sempre a livello comunitario, nel 1996 è stato istituito l Osservatorio Europeo per la Sicurezza e la Salute dei Lavoratori, primo organismo europeo di confronto con il sindacato su tali tematiche. Nel 2001 l accordo sul CAE, rivisto e attualizzato in funzione della nuova realtà aziendale, è stato integrato con l istituzione di un Comitato ristretto, che si incontra con l azienda con le stesse cadenze del Comitato di Relazioni Industriali Eni per rendere più efficace e continua l informazione e la consultazione del CAE. Sul portale Eni è stata creata una pagina web per diffondere ai lavoratori del Gruppo i contenuti dell attività del Comitato e facilitare lo scambio di informazioni e i contatti tra i dipendenti dei diversi paesi e i loro rappresentanti. Nel giugno 2004, l accordo sul CAE è stato rinnovato per un ulteriore triennio ( ) tenendo conto delle trasformazioni organizzative intervenute all interno di Eni e del nuovo assetto dell Unione Europea conseguente al suo recente allargamento. È stato inoltre rinnovato l accordo sull Osservatorio Europeo per la Sicurezza e la Salute e dei Lavoratori, con l obiettivo di rafforzare e consolidare, anche attraverso nuove iniziative, il ruolo e le competenze di tale organismo. L attuale organizzazione Eni tra il risultato aziendale potere d acquisto delle attraverso meccanismi meno gerarchica, più flessibile complessivo, collegato retribuzioni. Per l azienda di solidarietà (redditività e organizzata per processi, alle dinamiche del mercato rappresenta un vantaggio di Gruppo, indicatori trasversali assegna al lavoratore un ruolo più centrale rispetto al passato. Nell ambito della politica di e al rischio imprenditoriale, ed il sistema retributivo, secondo una logica, condivisa con competitivo poter disporre di sistemi retributivi adattabili all andamento dei risultati tra i Comparti nell ambito delle stesse aree di business) eventuali quote di Premio non Un progetto pilota per favorire il dialogo interculturale gestione delle risorse umane, Eni le Organizzazioni sindacali, economici e produttivi. direttamente collegate ai Nel luglio 2002 Eni e le comportamenti e valori differenze e intende favorire operanti nel downstream intende coinvolgere i lavoratori che rafforza il legame tra Il Premio, inoltre, favorisce risultati dello stabilimento/sito. rappresentanze sindacali di riferimento e a favorire la crescita delle capacità, petrolifero in Austria, negli obiettivi fissati dai piani l azienda e i suoi lavoratori. la trasparenza nelle relazioni Il Premio di Partecipazione europee hanno raggiunto la comunicazione e da parte dell individuo, Benelux, Germania, Svizzera, aziendali e nei risultati operativi, Il Premio assume una valenza industriali in quanto consente ha interessato nel Gruppo circa a Monaco un accordo l integrazione interculturale di assumere comportamenti Repubblica Ceca, Slovacchia, dando particolare rilevanza economica tanto per i lavoratori alle organizzazioni sindacali la lavoratori, per avviare una all interno e all esterno idonei nell ambito Slovenia, Ungheria, al ruolo attivo ed al contributo che per le imprese. Per i primi, possibilità di accedere ai risultati nel Comparto Energia e sperimentazione dell organizzazione di un organizzazione Romania, la cui di ognuno nel conseguimento si configura come una occasione dell azienda in un modo sempre nel Comparto Chimico. di formazione continua aziendale. multiculturale e, da parte organizzazione a matrice di finalità comuni. Il Premio di distribuzione della ricchezza più partecipato e consapevole. La serie storica degli importi a livello europeo. La formazione è orientata dell azienda, di creare rappresenta un importante di Partecipazione, istituito nel prodotta dall azienda, tanto più L attuale impianto metodologico erogati evidenzia una La Compagnia, con Eni a promuovere la l ambiente e le condizioni contesto per promuovere 1994 a seguito del Protocollo tra significativa in quanto distinta del Premio assicura, in generale, significativa variabilità Corporate University, e in comprensione del ruolo adeguate a supportare tali l integrazione e il lavoro Governo e Parti Sociali del luglio dal ruolo del Contratto una correlazione tra erogazione dell incidenza percentuale collaborazione con il CAE, svolto dalle varie culture, comportamenti. di gruppo in ambienti 1993, rappresenta lo strumento Collettivo Nazionale di Lavoro, economica e risultati del premio sulla retribuzione ha quindi elaborato un l accettazione delle relative Il progetto pilota è rivolto a organizzativi interculturali che in maniera più significativa che ha invece una specifica di comparto/area di business e, annua lorda, con un trend articolato piano formativo caratteristiche e la 140 persone di 9 Consociate caratterizzati da forti stabilisce un rapporto diretto funzione di salvaguardia del nel contempo, garantisce crescente nel corso degli anni. finalizzato ad armonizzare valorizzazione delle dell Europa centro-orientale eterogeneità STANDARD DI LAVORO STANDARD DI LAVORO

15 A livello transnazionale Il quadro di relazioni industriali è stato completato nel novembre 2002 con L ACCORDO SULLE RELAZIONI INDUSTRIA- LI A LIVELLO TRANSNAZIONALE E SULLA RESPONSABILITÀ SOCIALE D IMPRESA, che estende a livello globale il dialogo con i rappresentanti dei lavoratori. L accordo, firmato dall Eni e dalle organizzazioni sindacali di categoria a livello nazionale e internazionale, si inserisce nel processo di crescente internazionalizzazione della Compagnia, in seguito al quale nei prossimi anni si ridurrà ulteriormente il divario tra il numero di occupati all estero e quello dei dipendenti italiani. Eni è tra le poche aziende del suo settore, a livello mondiale, ad aver sottoscritto con i rappresentanti dei lavoratori un documento di questo tipo. Finalità dell intesa è di promuovere le buone pratiche di lavoro e rafforzare le modalità di informazione e di consultazione sindacale nelle molteplici realtà in cui Eni opera, spesso anche caratterizzate da criticità socio-ambientale. L accordo, con il quale Eni ribadisce il proprio impegno a rispettare i Principi e le Convenzioni internazionali in materia di Diritti Umani e di standard di lavoro, contribuisce a realizzare un modello di crescita sostenibile, in quanto prevede forme di monitoraggio e di intervento su eventuali violazioni dei principi e fornisce occasioni di valorizzazione e diffusione delle best practice di lavoro. In base all accordo, azienda e sindacati si incontrano annualmente per fare il punto su: temi economici e finanziari relativi all evoluzione di Eni e all andamento delle attività operative; evoluzione delle relazioni industriali nei diversi paesi in cui Eni è presente; realizzazione dei programmi in materia di Corporate Social Responsibility e di sicurezza del lavoro. Nel corso del primo incontro annuale, svoltosi nel luglio 2003, sono state tracciate le linee guida per una efficace implementazione dell intesa in una logica di partnership con i sindacati. Iniziative a favore dei dipendenti in Italia I principali contratti utilizzati nel Gruppo Eni (Energia e Petrolio, Industria Chimica, Gas-Acqua) prevedono contributi aziendali che garantiscono coperture assicurative aggiuntive rispetto a quelle obbligatorie per infortuni sul lavoro ed extraprofessionali. Includono inoltre polizze sanitarie e fondi pensione integrativi, iniziative di medicina preventiva, accesso agevolato al credito e solidarietà. Tutti i principali contratti, come riconoscimento del diritto allo studio, prevedono agevolazioni sotto forma di permessi retribuiti per i lavoratori studenti. Eni applica tutte le disposizioni che tutelano le lavoratrici madri, secondo quanto prescritto dalla legge Inoltre, come sostegno alla maternità, i principali contratti di lavoro utilizzati nel Gruppo Eni stabiliscono, per i periodi di maternità obbligatoria, un'integrazione a totale carico aziendale che permette alle lavoratrici di percepire la piena retribuzione in luogo dell'80 % garantito per legge. Pari opportunità Nel rispetto delle leggi nazionali e in armonia con la raccomandazioni dell Unione Europea a tutela della dignità delle persone, Eni, d intesa con la parti sociali, è impegnata a promuovere azioni volte a individuare e rimuovere eventuali situazioni di ostacolo ad una effettiva parità di opportunità nell accesso al lavoro e nei percorsi di carriera. A tal fine ha istituito una Commissione paritetica nazionale sul tema della condizione del lavoro femminile e della realizzazione delle pari opportunità nel settore energia e petrolio. La Commissione, formata da 6 membri di cui 3 di nomina sindacale e 3 di nomina aziendale promuove iniziative volte a creare effettiva pari dignità delle persone, soprattutto per prevenire fenomeni di molestie sessuali e lesioni della libertà personale dei singoli lavoratori, secondo quanto previsto in materia dalla risoluzione del Parlamento Europeo dell Al riguardo, Eni e i sindacati sono impegnati ad attuare una politica di prevenzione e informazione nei confronti di ogni forma di discriminazione e molestia sessuale per garantire il diritto di tutti i lavoratori a vivere in un ambiente di lavoro sicuro e favorevole alle relazioni umane. Nell'ambito di una corretta politica nel campo delle pari opportunità, Eni applica tutte le disposizioni di legge che tutelano il personale disabile e altre categorie dello svantaggio sociale e promuove iniziative per favorirne l'inserimento mirato nel contesto aziendale. Realizza inoltre attività di formazione per agevolare il reinserimento delle lavoratrici al termine del periodo di astensione facoltativa per maternità. Acquisizioni e processi di integrazione Negli ultimi anni, un aspetto distintivo della strategia di fondo della nostra Compagnia è costituito da una crescita perseguita attraverso acquisizioni mirate, che hanno consentito di raggiungere in anticipo gli obiettivi di sviluppo: le società inglesi British Borneo nel 2000 e Lasmo PLC nel 2001, la compagnia petrolifera norvegese Fortum Petroleum AS e la società spagnola Union Fenosa Gas, entrambe nel Sempre nel 2002, Saipem ha acquisito Bouygues Offshore dalla francese Bouygues Construction. Tutti i processi di acquisizione hanno comportato adeguati programmi di integrazione delle varie società in Eni. Dopo una fase preliminare di identificazione di L esperienza Lasmo L acquisizione da parte dell Eni degli asset e delle strutture operative di Lasmo, oltre a determinare sinergie importanti a livello di business, ha portato alla creazione di un team strettamente integrato. Dopo il passaggio nel febbraio 2001, le attività e il personale nei paesi di presenza operativa Venezuela, Algeria, Libia Turkmenistan sono stati trasferiti nelle organizzazioni delle relative Aree Geografiche della Divisione E&P di Eni. Le attività di Lasmo nel Regno Unito e Olanda sono state integrate con quelle di Eni UK e a Londra è stata creata una unità per gestire le operazioni nel Mare del Nord e il passaggio di Lasmo Indonesia e Lasmo Pakistan nella Società. In parallelo con l organizzazione regionale, a Londra è stato costituito un Centro Attività Tecniche per inserire una parte significativa delle conoscenze tecniche di esplorazione e produzione di Lasmo, che sono state riunite nel gruppo Servizi E&P Londra formato da London Technical Exchange - LTE, personale dell area sottosuolo; specialisti di HSE; personale di IT regionale. priorità di intervento e aree critiche, tali programmi hanno previsto l integrazione delle risorse, la definizione delle attività, delle competenze e degli obiettivi di efficienza e, quindi, il monitoraggio e la verifica dei risultati ottenuti. Con l obiettivo di favorire la conoscenza reciproca, comprendere i rispettivi punti di forza e di debolezza, ricavare opportunità dalle differenze, i team preposti all integrazione hanno assegnato ampio spazio alla valorizzazione delle diversità di cultura e di identità. Nel campo delle risorse umane e dell organizzazione, in particolare, le azioni sono state orientate a utilizzare, integrare e sviluppare al meglio le professionalità e ottimizzare il sistema di gestione delle competenze. A supporto delle azioni svolte, sono state effettuate efficaci iniziative di comunicazione presso tutti i dipendenti. Per favorire l integrazione e consentire una migliore e più rapida comprensione dell Eni, il gruppo creato a Londra è stato rinforzato con personale della sede centrale o proveniente dalle Unità Geografiche della Divisione E&P, inserito a tutti i livelli dell organizzazione. Le competenze chiave e l esperienza maturate da Lasmo nelle aree geologia, geofisica e reservoir engineering sono state inserite e valorizzate nel sistema Eni. Il team di integrazione di Milano ha condotto un assessment iniziale anche sul sistema di ICT Lasmo, riconoscendone la validità, e ha avviato un processo per l introduzione di nuove soluzioni tecnologiche in questa parte dell organizzazione, basato su un rapporto di stretta collaborazione tra il gruppo IT regionale e la struttura di sede. I gruppi di lavoro erano costituiti da personale Eni ed ex-lasmo, ciascuno con differenti idee e competenze. Tali diversità e la volontà di riconoscere e utilizzare i punti di forza degli altri è stato il principale fattore di successo per quello che è diventato un team strettamente integrato. 26 STANDARD DI LAVORO 27 STANDARD DI LAVORO

16 Principi e obiettivi Eni adotta i principi, gli standard e le soluzioni che costituiscono le migliori pratiche internazionali per la tutela della salute. Al riguardo, elabora e aggiorna le proprie procedure in materia in relazione alle specifiche esigenze operative di business e alle situazioni sanitarie dei paesi in cui opera e persegue il miglioramento delle con- Linee guida HSE dell Eni Nell ambito delle proprie attività, Eni S.p.A. Corporate e le Società controllate perseguono l obiettivo di garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti, delle popolazioni, dei contrattisti e dei clienti, la salvaguardia dell ambiente e la tutela dell incolumità pubblica attraverso i seguenti principi: gestione delle attività industriali e commerciali nel pieno rispetto della normativa vigente e secondo specifiche politiche e procedure operative di settore; adozione dei principi, degli standard e delle soluzioni che costituiscono le best practice internazionali di business per la tutela della salute, della sicurezza, dell ambiente e dell incolumità pubblica; a tale fine le Società attuano processi sistematici Salute Eni è fortemente impegnata nel promuovere e garantire la tutela della salute dei propri dipendenti, delle persone e delle comunità che vivono in prossimità dei suoi impianti e di tutti coloro che entrano in contatto con i diversi momenti delle attività di produzione, distribuzione e commercializzazione svolte dalla Compagnia. Nel condurre le sue attività la Società fa leva sulla sua comprovata competenza tecnica e l orientamento al dialogo, che promuove su questi temi con i principali stakeholder interni ed esterni, con l obiettivo di individuare e minimizzare eventuali impatti negativi sulla salute della collettività. dizioni di salute secondo contenuti e modalità concordate anche con le organizzazioni sindacali. L attività dell Eni nel campo della salute è fondata su tre principi guida: prevenzione protezione promozione Gli strumenti utilizzati per l applicazione di questi di "benchmarking"; informazione della gestione operativa a criteri avanzati di salvaguardia ambientale e di efficienza energetica e perseguimento del miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza secondo contenuti e modalità concordati anche con le organizzazioni sindacali; verifica costante della gestione mediante audit di settore; finalizzazione della ricerca e dell innovazione tecnologica alla promozione di prodotti e processi sempre più compatibili con l ambiente e caratterizzati da una sempre maggiore attenzione alla sicurezza e alla salute dei clienti e dei dipendenti; formazione del personale e scambio di esperienze e conoscenze, considerati strumenti fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di salute, sicurezza e ambiente, in un ottica di miglioramento continuo Il Modello di Sistema di Gestione IL MODELLO DI SISTEMA DI GESTIONE (MSG) Il completamento della struttura multidivisionale dell Eni ha comportato il riesame dell intera organizzazione della Salute Sicurezza e Ambiente (HSE), volto ad armonizzare i sistemi e le procedure di gestione. A tal fine, in armonia con le Linee Guida Salute Sicurezza Ambiente Eni, è stato definito il Modello di Sistema di Gestione (MSG) che individua i requisiti fondamentali della prevenzione e protezione; partecipazione dei dipendenti, nell ambito delle loro mansioni, al processo di salvaguardia e tutela della salute, della sicurezza e dell ambiente, nei confronti di sé stessi, dei colleghi e della comunità; informazione periodica ai dipendenti, alle organizzazioni sindacali, alle Autorità e al pubblico sui risultati conseguiti sul fronte della tutela ambientale, della salute e per rendere la gestione HSE delle differenti aree di business, indipendentemente dal tipo di attività e dai contesti operativi omogenea, coordinata e ispirata ai principi di sostenibilità. Il MSG, orientato al miglioramento continuo, è basato su un ciclo gestionale che comprende la pianificazione, l attuazione, il controllo e le azioni correttive, il riesame della direzione e la definizione dei nuovi obiettivi. È stato della sicurezza; contributo attivo, nelle sedi scientifico-tecniche e nelle associazioni di imprese, alla promozione di sviluppi scientifici e tecnologici volti alla protezione ambientale e alla salvaguardia delle risorse; collaborazione, quando richiesto, con le Autorità competenti nella elaborazione di norme tecniche e linee guida in materia di salute, sicurezza e ambiente; principi sono: assistenza e sorveglianza sanitaria, formazione e informazione. L impegno della Compagnia nei confronti della salute va oltre l ambito prettamente operativo. Nel corso degli anni, infatti, oltre a realizzare interventi per tutelare la salute dei propri dipendenti, contrattisti e clienti, ha promosso numerose iniziative e progetti specifici volti a migliorare le condizioni igienico-sanitarie e a rafforzare i sistemi sanitari locali delle comunità e dei paesi nei quali è presente (vedi capitolo Contributo allo sviluppo locale pag. 50). È un impegno derivante dalla consapevolezza che il miglioramento della salute rappresenta una condizione indispensabile per un processo di sviluppo sostenibile e, dunque, anche di crescita industriale e creazione di valore per l impresa. La gestione delle attività di tutela della salute fa riferimento alle Linee guida HSE di Gruppo e rientra all interno del Modello di Sistema di Gestione (MSG) in materia di salute, sicurezza e ambiente, integrato da un audit di sistema che ne verifica l efficacia degli aspetti gestionali nelle aree di business. IN ITALIA, negli impianti industriali e nelle attività produttive, la tutela della salute è assicurata attraverso un sistema capillare di presidi e la programmazione di campagne di monitoraggio sui principali agenti di rischio fisici, chimici e biologici, nell ambito dei sistemi di gestione della salute adottati dai siti produttivi. All ESTERO per la gestione dell assistenza sanitaria ai dipendenti, la Compagnia si avvale sia di proprie strutture che di accordi internazionali finalizzati a migliorare qualità, efficienza ed efficacia dei servizi. Nel 2003 Eni ha intensificato la protezione sanitaria inoltre predisposto un protocollo di audit di sistema (Eni HSE Evaluation System) per verificare la completezza, la funzionalità e l omogeneità dei sistemi di gestione delle unità di business, e in particolare la loro coerenza con il MSG. Nel 2003 le aree di business hanno avviato il processo di adeguamento dei propri sistemi di gestione al MSG e, in parallelo, sono stati avviati revisione continua dei principi sopra riportati e controlli periodici sulla loro applicazione. Oltre a considerare la protezione della salute, della sicurezza e dell ambiente obiettivi aziendali prioritari, le Società sono impegnate a contribuire con le rispettive capacità tecnologiche e competenze professionali al benessere e al miglioramento della qualità della vita delle comunità in cui operano. i primi audit di sistema. LE CERTIFICAZIONI Eni è impegnata nella certificazione dei sistemi di gestione operativa secondo i più avanzati standard internazionali (quali ISO 14001, EMAS, OHSAS), dando priorità alle unità operative e ai siti produttivi più esposti ai rischi per la salute, la sicurezza, l ambiente e l incolumità pubblica. Nel 2003, Il numero di certificazioni ottenute è salito a 110, con un incremento del 29% rispetto al GLI AUDIT TECNICI La Società realizza attività di audit per valutare la funzionalità e l efficacia dei propri sistemi di gestione. Da parte delle aree di business vi è un costante impegno di verifica della conformità delle attività svolte dalle unità operative con le politiche e le procedure HSE e con le norme e le migliori pratiche di settore. Nel 2003 sono stati effettuati interventi di audit, utilizzando auditor sia interni che esterni SALUTE SALUTE

17 del personale dipendente, sia in Italia che all estero. In molti casi, i presidi Eni all estero prestano assistenza medica alle comunità locali, contribuendo in tal modo a elevarne gli standard sanitari. Spesa per la salute Mentre la spesa per la tutela della salute è stata più o meno costante nel 2001 e 2002 (intorno ai 26 milioni di euro), nel 2003 è aumentata del 23,4 % raggiungendo i 32 milioni di euro; valore che rappresenta il 3,4% circa del totale degli investimenti e spese per l HSE che Eni sostiene ogni anno. La parte più consistente (29,8 milioni) è stata sostenuta per spese correnti Composizione della spesa per la Salute 2003 quali la gestione della salute e igiene industriale e dei controlli sanitari. La spesa media procapite per il 2003 è stata di circa 418 euro a dipendente, in sensibile aumento rispetto all anno precedente (310 euro). A livello di settore industriale, le differenze di spesa sono determinate dalla tipologia di attività e dalle condizioni socioeconomiche nelle quali viene svolta. Impianti e attrezzature 8,9% Indagini ambientali 7,4% Gestione salute e igiene 43,8% Controlli sanitari 24,4% Adeguamento normativa 0,5% Formazione 1,4% Altro 13,6% Esempi di sorveglianza sanitaria La sorveglianza sanitaria Per garantire la tutela della salute dei propri dipendenti, Eni investe in maniera prioritaria nell attività di prevenzione, che è fondata su: identificazione e valutazione dei rischi al fine di definire gli interventi di mitigazione; informazione e partecipazione attiva e consapevole dei sindacati e dei singoli lavoratori; indagini ambientali, svolte per valutare l esposizione del personale sui luoghi di lavoro ad agenti di rischio fisici, chimici e biologici; stretta integrazione fra il monitoraggio continuo degli ambienti di lavoro e la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti al rischio; potenziamento delle strutture sanitarie, in termini di competenze mediche e di sistemi di monitoraggio. L attività di prevenzione è particolarmente curata nelle realtà operative più critiche dal punto di vista dell esposizione ai rischi (raffinerie, impianti petrolchimici, depositi, inceneritori, ecc.) e prevede il ricorso a tecniche analitiche avanzate e ad alto potere risolutivo, al fine di disporre di test di diagnosi precoce. La collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori In collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, Eni ha avviato UN PROGRAMMA DI DIAGNOSI PRECOCE per i propri dipendenti, mirato alla prevenzione secondaria di alcuni tra i più frequenti tumori. Il Piano, avviato nel settembre 2002 a Milano, Roma e Napoli, verrà gradualmente esteso in tutta Italia, coinvolgendo tutti i dipendenti che intendono aderire all iniziativa e offrendo la possibilità di sottoporsi alle visite presso gli ambulatori gestiti La formazione dalla Lega Italiana, dislocati su tutto il territorio nazionale. Sempre in collaborazione con la Lega, la Compagnia inoltre ha varato nel 2002 una NO SMOKING POLICY per il Gruppo, e adottato una serie di iniziative per sensibilizzare i dipendenti, quali conferenze, campagne informative sui mezzi di comunicazione interni, nonché specifiche attività di counseling - su richiesta - a supporto di coloro interessati a smettere di fumare. La formazione sui temi della salute riguarda la formazione a distanza dei medici all estero, attraverso processi di e-learning, l organizzazione di stage specialistici e convegni presso strutture ospedaliere o universitarie, la formazione specialistica finalizzata al conseguimento dell abilitazione internazionale all esercizio di attività di medicina d urgenza ( Advanced Trauma Life Support ). Sono state attivate, inoltre, campagne specifiche volte alla diffusione delle informazioni per promuovere fra i dipendenti comportamenti funzionali al mantenimento del benessere (conoscenze in materia nutrizionale, no smoking policy, diagnosi precoce). L impegno della Compagnia si concretizza anche nel promuovere l addestramento e la specializzazione di medici e paramedici dei vari paesi dove opera, attraverso attività di formazione organizzate in loco, formazione a distanza e corsi di approfondimento e specializzazione (per un quadro complessivo dell impegno Eni sulla formazione HSE vedi pag. 37). La divisione E&P esegue Le indagini ambientali completato il censimento gli indicatori biologici specifici indagini di rischio per la salute che prevedono IL MONITORAGGIO DELL ESPOSIZIONE AI VAPORI DI IDROCARBURI (benzene, idrocarburi policiclici aromatici e sostanze organiche volatili), a sostanze cancerogene e al rumore.la divisione R&M si avvale del SISTEMA INFORMATICO SMIL (Sistema di Medicina e Igiene di Lavoro) che permette la raccolta e l elaborazione di tutti i dati relativi alla sorveglianza sanitaria e ai monitoraggi ambientali. valutano l esposizione ad agenti di rischio chimici, fisici e biologici. In particolare si stanno sviluppando nuove metodiche di indagine basate su indicatori biologici specifici per il monitoraggio dell esposizione ad alcuni agenti chimici, quali il dosaggio dell acido transmuconico come indicatore di esposizione al benzene. La divisione G&P monitora L ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI, a radiazioni ionizzanti e a polveri e fumi di saldatura. Al riguardo, è stato delle sostanze e dei preparati pericolosi presenti nel ciclo produttivo. Il settore della Petrolchimica provvede all aggiornamento continuo dei METODI DI CAMPIONAMENTO E DI ANALISI degli agenti chimici e delle linee guida sul monitoraggio dei rischi biologici e realizza studi, in collaborazione con istituti universitari di eccellenza, per la valutazione degli effetti nocivi sull uomo dell esposizione a sostanze chimiche. In particolare si indagano dell esposizione a basse dosi di sostanze chimiche come il butadiene, il benzene, etc. La Saipem ha ulteriormente sviluppato il sistema di gestione informatica delle prestazioni sanitarie individuali (GIPSI) collegato al PROGRAMMA STRATEGICO SANITARIO (PSS) per il rilevamento dei costi diretti e indiretti dell area medica. Nel 2003 il sistema è stato ampliato con un programma di controllo di qualità delle attività sanitarie aziendali. Libia specializzazione in cardiochirurgia pediatrica Il progetto di cooperazione nel campo della formazione medica specialistica e dell assistenza sanitaria di alta specializzazione tra il CNR di Pisa e l Ospedale Centrale di Tripoli è stato avviato nel 1999 con l obiettivo di creare un legame per offrire formazione medica e assistenza specialistica nel campo della cardiologia e cardiochirurgia pediatrica. Il progetto ha consentito la specializzazione di medici libici, il ricovero e cura di 120 bambini libici sofferenti di gravi malformazioni cardiache presso il centro di cardiochirurgia infantile di Massa e, a partire dal 2003, la presenza all Ospedale di Tripoli di un intera equipe italiana di cardiochirurgia infantile del centro di Massa che ha potuto operare con l ausilio dei colleghi libici precedentemente formati. La tutela della salute all estero La tutela della salute nelle attività all estero presenta problemi specifici, legati alla situazione locale, e si avvale del supporto medico di Eni Corporate, delle Divisioni e delle Società operative. Essa è organizzata al fine di assicurare la salute e la sicurezza dei dipendenti, dei loro familiari, dei contrattisti, dei clienti e delle comunità di riferimento attraverso: l informazione del personale che si reca in trasferta o svolge la propria attività lavorativa all estero per lunghi periodi; una rete capillare di presidi e strutture a livello locale, nonché convenzioni con centri ospedaliere e sanitari; SALUTE SALUTE

18 programmi di formazione e aggiornamento permanente per il personale sanitario Eni e sostegno ad iniziative di addestramento e specializzazione per medici locali; l allestimento di strutture permanenti per fornire risposte pronte ed efficaci alle nuove emergenze sanitarie mondiali, quali la Sars; la lotta alle malattie endemo/epidemiche di più grave impatto sociale, come la malaria, l Aids e la tubercolosi, anche attraverso collaborazioni con organismi internazionali. I presidi sanitari La medicina all estero garantisce l assistenza sanitaria in Africa settentrionale e occidentale, nel Mare del Nord, nel Golfo del Messico e in alcune aree in America Latina, Mar Caspio, Australia, Medio ed Estremo Oriente, e viene assicurata a oltre persone, di cui il 90% è costituito da dipendenti locali e relative famiglie e il restante da espatriati e famiglie al seguito. In 13 paesi Eni ha realizzato 75 presidi medici, gestiti da personale espatriato e locale (92 medici e 141 paramedici nel 2003), che rispondono alle esigenze sanitarie dei dipendenti. In altre aree geografiche le prestazioni vengono fornite dalle strutture locali convenzio- nate o da presidi gestiti da altre compagnie petrolifere. In tutte le aree in cui la Società opera è stato sviluppato un Medical Emergency Response Plan per garantire adeguati standard di supporto medico e gestire l emergenza sanitaria e il trasferimento del paziente nella struttura medica più adeguata. Gestione delle emergenze sanitarie Eni ha elaborato una strategia per la gestione delle grandi crisi sanitarie dovute a epidemie, contaminazione biologica, avvelenamento. La strategia prevede azioni di prevenzione e protezione per emergenze croniche (ad esempio HIV/AIDS, TBC, malaria, ecc.) e per emergenze acute (quali Ebola e Sars). È una strategia che ha visto la Compagnia definire, tra l altro, una serie di procedure interne per facilitare l accesso ai farmaci essenziali, alle terapie, alle profilassi, alle cliniche e ai servizi sanitari convenzionati; potenziare le reti e i sistemi di telecomunicazione integrati con le tecnologie informatiche a supporto dei programmi aziendali di tutela della salute e della sicurezza e attuare una costante verifica delle procedure di coordinamento delle evacuazioni e dei rimpatri per motivi sanitari. SARS - la risposta della Saipem Nel 2003 Saipem ha operato nei Paesi affetti dall epidemia di Sars, come Cina, Hong Kong e Tailandia. Per far fronte all emergenza, la Società ha predisposto il SARS PREVENTION PROGRAM, estendendolo a tutti i siti esposti all epidemia e approntando un attenta sorveglianza e accurati esami Lotta alle malattie endemiche ed epidemiche per i lavoratori residenti o transitanti nei paesi colpiti. Attraverso il programma sono state fornite le informazioni sull agente virale che causa la malattia, le metodologie di trasmissione, i sistemi di protezione non specifici, le profilassi e i trattamenti opportuni. Malattie come l AIDS, la TBC e la malaria, e più in generale le condizioni igienico-sanitarie inadeguate e la carenza di servizi sanitari di base, incidono pesantemente non solo sulle prospettive di crescita e di stabilità dei singoli paesi in via di sviluppo, ma anche sul risultato economico delle aziende che operano in queste realtà. Negli ultimi anni, la maggior parte delle compagnie petrolifere ha incominciato ad adottare misure di verifica, prevenzione e controllo e a promuovere politiche e azioni per affrontare efficacemente la diffusione di queste malattie, collaborando anche con le autorità sanitarie locali, agenzie internazionali preposte e organizzazioni umanitarie per contribuire a migliorare l efficienza del settore pubblico locale e le condizioni sanitarie e, dunque, la qualità della vita delle popolazioni nei paesi nei quali operano. Eni ha sempre prestato una particolare attenzione alle problematiche sanitarie e al controllo della diffusione delle malattie infettive nei paesi dove è presente. Nel corso degli anni la Compagnia ha attuato interventi volti a promuovere una maggiore tutela dei propri dipendenti, delle loro famiglie e delle stesse popolazioni con le quali interagisce. Un recente esempio è il Malaria Control Program attivato dalla Saipem che nel 2003 è stato esteso al 90% del personale a rischio presente nelle aree di endemia malarica. Analogamente, si è adoperata a sostenere gli sforzi della Comunità internazionale per combattere alcu- Distribuzione della malaria 2003 Sviluppo della telemedicina a supporto della salute dei dipendenti Eni Nel 1998 Eni, in Attraverso il collegamento e contribuire anche miglioramento continuo collaborazione con dei centri medici Eni all estero al miglioramento delle la qualità dei servizi sanitari il Consorzio CEFRIEL con strutture universitarie condizioni sanitarie nei paesi dove Eni è presente. del Politecnico di Milano, e ospedaliere italiane delle comunità di riferimento. Ad oggi sono operativi due ha avviato il PROGETTO DI (Ospedale Sacco Nel 2003, il sistema terminali di telemedicina, TELEMEDICINA INCAS (INteractive di Milano, Ospedale E. Mattei INCAS è stato sostituito uno a Port Harcourt in Nigeria teleconsultation network di Matelica, Ospedale di da MEDFORGE, un nuovo e l altro presso il Centro for worldwide healthcare Ancona), il sistema consente e più potente software Medico Eni di Pointe Noire Service), che è diventato, di fornire al medico un di telemedicina. nella Repubblica del Congo, nel corso di questi anni, tempestivo aiuto nelle attività Il nuovo sistema permetterà che sono diventati punti uno dei sistemi più efficaci di diagnosi e cura di routine, la realizzazione di corsi di riferimento per effettuare per il supporto e l assistenza garantire un elevata qualità di formazione permanente e diagnosi e terapia a distanza, sanitaria a distanza, di assistenza medica nei siti di specializzazione a distanza anche per le popolazioni in particolare nelle realtà disagiati ai dipendenti e alle per il personale medico e i medici locali. L ulteriore Aree ad elevata endemia malarica remote o disagiate che loro famiglie, sperimentare e paramedico della estensione di MEDFORGE Aree a bassa endemia malarica sono sprovviste di servizi un nuovo modo di gestire Compagnia, con l obiettivo di riguarderà la Libia, Aree esenti da malaria sanitari adeguati. problematiche di emergenza uniformare in un ottica di il Kazakhstan e il Pakistan. Fonte: WHO, SALUTE 33 SALUTE

19 La politica di attenzione sul tema dell AIDS La lotta a qualunque forma di discriminazione nei luoghi di lavoro, inclusa quella legata allo stato di salute del singolo dipendente, è un impegno costante di Eni soprattutto in quei contesti in cui diritti del malato e tutela della privacy non godono delle protezioni legislative previste nei paesi industrializzati. La Compagnia, che opera all estero in paesi dove è massima la diffusione dell infezione HIV/AIDS, è impegnata nell attivazione di politiche aziendali volte alla lotta alla malattia attraverso la prevenzione, la formazione e l informazione e nel costante rispetto dei diritti umani. Le iniziative promosse all estero, attraverso le Società consociate e partecipate del Gruppo, includono: attivazione di campagne di educazione e sensibilizzazione, diffusione di sistemi di diagnosi rapida e di protocolli per il trattamento precoce delle malattie sessualmente trasmissibili, distribuzione di profilattici, programmi di prevenzione della trasmissione materno-fetale dell infezione HIV, fornitura e somministrazione dei farmaci antiretrovirali secondo gli schemi terapeutici più avanzati. Tra le iniziative più significative si segnalano: - in Congo, oltre a promuovere programmi di sensibilizzazione e informazione della comunità (con particolare riferimento alla componente femminile, la più colpita dal virus) tramite corsi, conferenze e pubblicazioni, distribuzione di anticoncezionali nei luoghi di lavoro e incontri con i dipendenti, Eni ha iniziato ad attuare fin dal 1988 MISURE EFFETTIVE PER LA LOTTA ALL AIDS, quali: test diagnostici per lo studio epidemiologico della diffusione dell infezione nella popolazione locale; protocolli diagnosticoterapeutici per il controllo delle malattie correlate all HIV; fornitura gratuita dei farmaci essenziali per la loro cura. - Saipem ha sviluppato un PROGRAMMA DI PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE A TRASMISSIONE SESSUALE (Sexually Transmitted Diseases STD), indirizzato ai 34 ne di queste malattie, come testimonia il sostegno dato a Roll Back Malaria, Unicef e al Global Fund to Fight AIDS, Tuberculosis and Malaria per la realizzazione di progetti di prevenzione e controllo della malaria (Azerbaigian e Nigeria) e di prevenzione della trasmissione del virus HIV da madre a bambino, ampliamento dell accesso a programmi antiretrovirali e potenziamento delle campagne di informazione della popolazione (in Nigeria e Repubblica del Congo vedi pag. 50). I numeri dell AIDS numero di persone che convivono con l AIDS Totale 40 milioni (34-46 milioni) Adulti 37 milioni (31-43 milioni) bambini sotto i 15 anni 2.5 milioni ( milioni) persone infettate con HIV nel 2003 Totale 5 milioni ( milioni) Adulti 4.2 milioni ( milioni) bambini sotto i 15 anni ( ) morti per AIDS Totale 3 milioni ( milioni) Adulti 2.5 milioni ( milioni) bambini sotto i 15 anni ( ) Fonte: UNAIDS/WHO - AIDS Epidemic Update: December 2003 lavoratori e volto a migliorare le capacità individuali nella gestione di informazioni, motivazioni e comportamenti come momento fondamentale della prevenzione di patologie legate essenzialmente allo stile di vita. Nello sviluppo e implementazione del programma viene utilizzato il metodo dell Approccio alle Abilità Comportamentali (Life Skills Approach), tecnica di supporto psicologico che insegna ad adattare il proprio comportamento alle esigenze e alle sfide della vita e a individuare le soluzioni più efficaci, evitando i comportamenti a rischio. - In Nigeria, in collaborazione con organismi internazionali vengono realizzati PROGRAMMI DI INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE SULLE PROBLEMATICHE IGICO- SANITARIE a fini preventivi e di addestramento del personale medico e sono rese disponibili strutture e servizi sanitari per analisi di laboratorio. - Agip Kazakhstan Caspian Operation (KCO), ha realizzato in Kazakhstan una CAMPAGNA INFORMATIVA SUI TEMI DELL HIV/AIDS imperniata sull attività di sensibilizzazione, producendo e distribuendo guide bilingue a tutti i dipendenti e alle loro famiglie. Strategie e linee di intervento Eni persegue l obiettivo di sviluppare e applicare metodologie e tecniche comparabili alle best practice internazionali indirizzate a rafforzare la gestione della Sicurezza, della Prevenzione e dell'igiene del Lavoro nei suoi aspetti fondamentali e in primo luogo: l individuazione, la valutazione e la mitigazione dei rischi connessi a tutte le attività produttive; lo sviluppo e l implementazione delle metodologie di monitoraggio delle prestazioni; la pianificazione puntuale degli interventi di gestione delle eventuali situazioni di emergenza. Riferimento a norme internazionali I dati dell Organizzazione Mondiale del Lavoro (ILO) mostrano che gli incidenti e le malattie collegati al lavoro costituiscono un problema serio sia nei paesi sviluppati sia in quelli in via di sviluppo, dal momento che ogni anno i lavoratori sono vittime di 250 milioni di incidenti che provocano almeno decessi. L azione dell ILO in materia di sicurezza e salute nel lavoro segue un duplice approccio: la creazione di alleanze e partenariati con il lancio di attività pilota che possono essere utilizzati da governi, parti sociali e Ong e azioni a livello nazionale attraverso l assistenza tecnica diretta, focalizzata in Sicurezza La sostenibilità del business e la sicurezza delle attività operative rappresentano un obiettivo strategico per Eni. È un impegno che la Compagnia prende in primo luogo con i propri dipendenti, ma anche con tutti coloro che sono coinvolti dalle proprie attività operative; un impegno che si traduce nell adozione di metodologie più avanzate e di strumenti sofisticati per garantire la gestione consapevole del rischio, attivando al riguardo sistemi di gestione e verifica tesi a minimizzarlo, conducendo audit tecnici, applicando procedure rigorose ed efficaci, prendendo tutte le misure e iniziative per minimizzare eventuali esposizioni dei lavoratori. 35 Al riguardo la Compagnia è impegnata a migliorare le condizioni dei luoghi di lavoro attraverso programmi di prevenzione e protezione, finalizzati alla riduzione progressiva del numero di infortuni ai dipendenti e ai contrattisti e, più in generale, alla tutela della salute e dell incolumità del pubblico. Dopo aver costituito nel 2002 la Direzione Salute, Sicurezza e Ambiente, con l obiettivo di organizzare una gestione HSE coerente con la sua nuova struttura divisionalizzata, Eni ha definito e reso operativo un Modello di Sistema di Gestione che serve da riferimento per tutte le unità di business e permette di elaborare in tempi rapidi piani di risposta alle prin- particolare sulle occupazioni pericolose. L azione dell Unione Europea è costituita invece, soprattutto dall emanazione di direttive che devono essere recepite a livello nazionale. Il programma per la salute e sicurezza sul luogo del lavoro è stato recentemente al centro di un nuovo dibattito soprattutto in relazione ai nuovi paesi entrati nel maggio 2004, e alla sempre maggiore concorrenza da parte di imprese extracomunitarie. La Commissione è impegnata a semplificare entro il 2005 l intera legislazione in materia di sicurezza e ambiente, con l obiettivo di creare un quadro regolamentare chiaro e semplice in grado di coniugare la sicurezza con la flessibilità. SALUTE SICUREZZA

20 cipali sfide di sostenibilità (per maggiori dettagli vedi box a pag. 29). Tre sono gli approcci che vengono perseguiti per gestire il problema della salute e della sicurezza in azienda: l approccio TECNICO inizia a monte nella scelta di soluzioni ingegneristiche e di processi affidabili e prosegue durante la progettazione, dove occorre utilizzare le migliori metodologie di risk analysis per verificare che gli impianti siano quanto più sicuri possibile compatibilmente con il rischio insito nelle attività industriali; l approccio NORMATIVO, per cui la sicurezza è l esito di leggi e regolamenti da applicare; l approccio CULTURALE, secondo il quale la sicurezza è frutto di un atteggiamento mentale improntato sul rispetto per sé e per gli altri. Identificazione e valutazione dei rischi La gestione della sicurezza è attuata attraverso l individuazione, valutazione e mitigazione dei rischi connessi agli impianti, ai trasporti e ai prodotti. È un processo continuo che inizia nella fase di progettazione e realizzazione degli impianti e termina con il decommissioning degli stessi. Per fare ciò la Compagnia effettua delle analisi di rischio HSE che vengono documentate e periodicamente revisionate al fine di tenere conto delle esperienze accumulate e delle nuove conoscenze scientifiche. Tali analisi consentono di individuare i possibili eventi incidentali e di definire, per ciascuno di essi, il piano di risposta conforme alle migliori pratiche. La formazione La cultura della sicurezza va affiancata e rafforzata da una adeguata ed efficace politica di formazione. Questo costituisce l elemento cardine e il tratto unificante del processo di crescita del sistema di conoscenze direttamente collegato alla qualità competitiva e quindi alle performance Eni. L obiettivo è quello di diffondere la cultura HSE, andando a formare persone che operano in ambiti anche complementari rispetto a quelli operativi in modo da innescare un processo che porti a considerare la salvaguardia e la tutela della persona sul posto di lavoro e quella del territorio come un patrimonio da salvaguardare, migliorare ed arricchire. La formazione sui temi della sicurezza affronta argo- Formazione HSE Ore di formazione HSE in Italia Partecipazioni HSE in Italia ore numero Spesa per la sicurezza EniTecnologie e sicurezza - un esempio di approccio preventivo Ambiente Sicurezza Ambiente Sicurezza La spesa per la sicurezza dipende prevalentemente dal rischio intrinseco delle attività produttive e dalle conseguenti azioni di prevenzione e protezione. Nel 2003 la spesa per la sicurezza è stata di 288,7 milioni di euro, di cui il 54% per spese correnti. L ammontare rappresenta il 31,2% del totale degli investimenti e spese per la HSE. Come per la salute e l ambiente, anche per la sicurezza si è registrato un incremento rispetto all anno precedente (+6,7%). La prevenzione e il controllo dei rischi hanno un effetto diretto sia sugli investimenti che sulle attività di gestione. Oltre il 74% delle spese riguarda l implementazione dei sistemi di gestione di sicurezza (118,4 milioni di euro) e gli investimenti per impianti e attrezzature di sicurezza (95,8 milioni di euro). Composizione della spesa per la Sicurezza 2003 Gestione Sicurezza 41,1 % Adeguamento normativo 1,5 % Impianti e attrezzature 33,2 % Comunicazione 0,2 % R&S 8,3 % Formazione 1,7% Assicurazioni 5,1 % Altro 3,8 % Dispositivi di protezione individuale 5,1 % Eni è fortemente impegnata nell adottare un approccio preventivo alla sicurezza per ridurre le probabilità di accadimento di incidenti e degli effetti connessi e nel corso degli anni ha investito nell individuazione, analisi e valutazione di tutte le problematiche di sicurezza fin dalle fasi preliminari di progettazione di un impianto. Al riguardo, a partire dal 2000, EniTecnologie ha incrementato la propria capacità di simulazione fluidodinamica di eventi incidentali tramite il CODICE KAMELEON FIRE EX. Ciò ha permesso di creare un nucleo di competenze in grado di investigare le conseguenze di taluni eventi incidentali (ad es. il blow-out di pozzi petroliferi) nelle diverse condizioni meteorologiche, in impianti industriali e piattaforme offshore. Le applicazioni messe in atto finora riguardano la piattaforma del progetto West Libya e gli impianti di trattamento olio e gas in Kashagan. La Compagnia, inoltre, sempre con l obiettivo di ridurre i rischi connessi all attività industriale, ha realizzato le sonde SOIL ALERT per il monitoraggio dei suoli in ambienti con pericolo di esplosione, che sono state installate nel deposito carburanti di Ortona per il controllo di 4 serbatoi fuori terra contenenti benzina e gasolio. Il Progetto Formazione HSE, gestito da Eni Corporate University, mira a diffondere e integrare la cultura HSE nelle strategie aziendali, estendendola anche ad ambiti e figure professionali non direttamente coinvolti, ma le cui attività possono influire sulle performance HSE di Gruppo. Tale formazione è articolata per figure professionali e tende ad arricchirne le competenze e ad affinarne la visione sistemica sugli aspetti ambientali, sanitari e di sicurezza delle attività produttive e del loro impatto sugli ambienti in cui Eni opera. Per sostenere e facilitare la condivisione delle conoscenze è stato avviato il Portale HSENet, accessibile attraverso il sito intranet di Gruppo. La formazione HSE si basa su programmi di knowledge management con il coinvolgimento di tutta l organizzazione Eni e la collaborazione di centri di ricerca nazionali e internazionali (Politecnico di Milano, Università di Genova, Fondazione Mattei, Bath University). Tra gli elementi di innovazione sono previste anche metodologie per il monitoraggio dell efficacia delle attività formative. Nel 2003 sono state realizzate oltre ore di formazione con circa partecipazioni. In ITALIA la formazione HSE è stata complessivamente di quasi ore e ha riguardato, per l 88%, la sicurezza, che costituisce il 22,5% della formazione totale Eni. Le ore di formazione HSE hanno registrato un incremento del 6%, che è ancora più significativo se si considera che il personale in Italia si è ridotto di oltre unità. Le partecipazioni ai corsi HSE sono state oltre , il 64% sul totale del Gruppo. La formazione viene svolta prevalentemente in aula; il 30% è realizzato on the job e riguarda la prevenzione degli infortuni, le operazioni antincendio e il primo soccorso in cui è richiesta una conoscenza specifica del luogo di lavoro. Altrettanto significativo è l impegno formativo all ESTERO. Nel 2003 sono state erogate circa ore di formazione HSE, realizzate per l 88% dal settore ingegneria e costruzioni. In queste attività formative, effettuate presso i siti operativi, sono stati coinvolti oltre partecipanti. Sui contenuti, i moduli formativi approfondiscono sia tematiche trasversali (quali prevenzione e salvaguardia HSE, studio delle normative, reporting e comunicazione sia interna che esterna, preparazione alla conduzione di audit dei sistemi di gestione HSE, approfondimento della conoscenza per gli approvvigionatori e i commerciali delle clausole contrattuali che comportino l esecuzione di analisi di rischio, sicurezza e ambientale) sia temi specifici per i singoli settori. 36 SICUREZZA 37 SICUREZZA

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