Analizziamo le informazioni
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- Giuditta Romeo
- 8 anni fa
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1 Analizziamo le informazioni Lato osservatore 27
2 Analizziamo le informazioni 28
3 Analizziamo le informazioni 29
4 Analizziamo le informazioni 30
5 Analizziamo le informazioni 1 sfondo 2 volto 3 fronte 4 occhio dx 5 occhio sx 6 sopracciglio dx 7 sopracciglio sx 8 naso 9 orecchio dx 10 orecchio sx 11 bocca 12 labbra 13 mento 14 zigomo dx 15 zigomo sx 16 profilo alto 17 profilo basso 31
6 Analizziamo le informazioni Lato Soggetto 32
7 Analizziamo le informazioni 1 sfondo 2 volto 3 fronte 4 occhio dx 5 occhio sx 6 sopracciglio dx 7 sopracciglio sx 8 naso 9 orecchio dx 10 orecchio sx 11 bocca 12 labbra 13 mento 14 zigomo dx 15 zigomo sx 16 profilo alto 17 profilo basso 33
8 Distanza Lo strumento applicativo utilizzato per l elaborazione dei dati è l ambiente Matlab, scelto per la sua velocità di stesura di procedure di calcolo scientifico. D = pdist(vettori,tipodistanza) Con questa funzione è stata costruita la Matrice delle distanze 34
9 Problemi - Osservando le rappresentazioni dei punti di attenzione sulle foto dei soggetti osservati le caratteristiche di un volto raccolgono buona parte dei tempi di osservazione (la barba può essere paragonata a naso e occhi) - Alcuni grafici esaminati dipendono dalle AOI impostate nelle maschere poiché ci sono delle zone di sovrapposizione 35
10 Indice delle prestazioni Matrice delle distanze : D = pdist(vettori,tipodistanza) Con questa funzione è stata costruita la matrice delle distanze con il tipo distanza coseno. Mettiamo a confronto le varie distanze ottenute in un sistema di valutazione che considera le informazioni come se fosse un sistema di riconoscimento. 36
11 Indice delle prestazioni I II III L osservazione diventa meno dispersiva 37
12 Analisi futura - Osservazione dal punti di vista fisico con angoli, accellerazioni etc, tipo firma 38
13 Esperimenti futuri I - Trova oggetto Si potrebbe mostrare a un osservatore una serie di foto in cui è presente un oggetto da cercare, ad esempio un vaso. Questo potrebbe svincolare l osservazione dalla zona centrale dell immagine, cosa che invece abbiamo visto molto presente in presenza di volti, riportando l osservazione in una direzione più soggettiva e quindi più o meno libera dal contesto. Inoltre considerando il punto osservato dal soggetto precedente a quello in cui l oggetto viene trovato, si potrebbe meglio osservare il raggio di azione nel momento in cui lo sguardo si sofferma in un punto. Si suppone sia importante sempre indicare un punto di partenza dell osservazione come ad esempio l angolo in alto a sinistra o altro. Resta da definire la modalità operativa che potrebbero essere : - Il punto di partenza è l angolo in alto a sinistra per tutti gli osservatori. Questo esperimento dovrebbe svincolare il percorso dal punto di inizio dell osservazione. - Il punto di partenza è libero. In questo caso è legato al comportamento del singolo osservatore - L oggetto viene posizionato in punti diversi sempre nello stesso ambiente (background uguali). In questo caso ogni osservazione successiva sarà condizionata dal ricordo di quella precedente. - L oggetto viene posizionato in punti diversi all interno di un ambiente diverso (background differente). Si suppone che in questo caso l unico ricordo proviene dalla conoscenza dell oggetto da cercare. - Lo stesso tipo di esperimento si potrebbe considerare cambiando di volta in volta l oggetto comunicandolo prima dell osservazione. 39
14 Esperimenti futuri 40
15 Conclusioni - I risultati ottenuti ci indicano che siamo in presenza di una Soft-Biometric. - Alcune approssimazioni sono dovute alle zone di accavallamento delle ROI. - Il processo di generazione delle maschere può essere automatizzato. - Il vettore delle caratteristiche va integrato con ulteriori informazioni (velocità, direzione). - Studiare il fenomeno dal punto di vista geometrico considerando una similitudine con la firma (accellerazioni, angoli). 41
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