Processi di pianificazione: l esperienza della Regione Campania

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1 Processi di pianificazione: l esperienza della Regione Campania Ing. Dario Gentile Responsabile Unità Programmazione, regolazione e controllo dei servizi di mobilità 13 Aprile 2012, Bari

2 Agenzia Campana per la Mobilità Sostenibile (ACAM) L ACaM è un ente di diritto pubblico istituito con la Legge Regionale n.3/2002 e dotato di personalità giuridica pubblica, di autonomia gestionale, amministrativa, contabile e tecnica. Missioni dell ACaM: 1) supportare la Regione e gli Enti locali che ne fanno richiesta nella programmazione, amministrazione e gestione dei servizi di mobilità; 2) provvedere alla costituzione, gestione e innovazione di un sistema informativo della mobilità regionale e di un sistema di informazione alla clientela; 3) promuovere, sviluppare e coordinare progetti rivolti alla realizzazione di studi, analisi e ricerche in tema di trasporti.

3 Funzioni di ACAM Processo di pianificazione degli investimenti; Centro Studi e monitoraggio del sistema dei trasporti; Processo di pianificazione dei servizi per la mobilità e di progettazione e programmazione dei servizi minimi e aggiuntivi; Gestione delle procedure concorsuali di affidamento dei servizi di competenza della Regione e, ove richiesto, degli Enti Locali; Stipula accordi di programma e redazione contratti di servizio; Monitoraggio sullo svolgimento dei servizi di TPL e verifica del rispetto della parità e dell uguaglianza di trattamento degli utenti; Politica tariffaria.

4 Legge di Riforma del Trasporto Pubblico Locale e Sistemi di Mobilità della Regione Campania La pianificazione dei servizi La Regione emana le linee direttive del trasporto pubblico, con il supporto dell Agenzia Campana per la Mobilità (ACaM). Le linee direttive orientano la programmazione triennale dei servizi minimi e stabiliscono i principi e i criteri per la loro determinazione. Nel rispetto delle linee direttive, la Regione, le Province, i Comuni Capoluogo di Provincia e, dove esistenti, le città metropolitane approvano i programmi triennali di trasporto pubblico locale. In base ai contenuti delle linee direttive e dei programmi triennali, la Regione individua la rete dei servizi minimi del territorio regionale.

5 La pianificazione dei servizi REGIONE Linee Direttive PROVINCE Programma triennale dei servizi minimi Proposte relative ai servizi minimi ferroviari Supporto tecnico Supporto tecnico ACaM Definizione della rete dei servizi minimi COMUNI CAP. Supporto tecnico Parere favorevole Programma triennale dei servizi minimi Programma triennale dei servizi minimi REGIONE REGIONE Capitolati di gara per servizi minimi PROVINCE Capitolati di gara per servizi minimi e aggiuntivi COMUNI CAP. Capitolati di gara per servizi minimi e aggiuntivi Domande di partecipazione e offerte 5 ALTRI COMUNI Capitolati di gara per servizi aggiuntivi Rilascio autorizzazioni per servizi autorizzati IMPRESE

6 La pianificazione degli investimenti Il processo di pianificazione degli investimenti si articola in una successione di documenti diversi per grado di dettaglio e di operatività, adottati nell ambito delle proprie competenze territoriali dalla Regione e dagli Enti locali. I documenti sono: 1. I Piani generali dei trasporti che contengono le linee strategiche di indirizzo delle politica dei trasporti per ogni territorio (regionale, provinciale, comunale); 2. I Piani di settore che contengono, in conformità ai Piani generali, gli interventi relativi ad ogni modalità di trasporto sul territorio di competenza dell ente che ne cura la redazione; 3. Gli Studi di fattibilità che riguardano un singolo intervento o un insieme organico di interventi e contengono le verifiche funzionali, tecniche, amministrative, economiche, finanziarie e ambientali necessarie per la realizzazione.

7 La pianificazione degli investimenti Regione -Redazione -Approvazione Redazione di Linee guida Province -Redazione -Approvazione Comuni -Redazione -Approvazione Redazione e/o approvazione Studi di fattibilita Rilascio del visto di conformità Piani provinciali dei trasporti Rilascio del visto di conformità Piani urbani della mobilità Piano regionale dei trasporti Piani di settore Espression e di parere favorevole Piani di settore Espression e di parere favorevole Presentazione per l approvazione Piani di settore Altri soggetti pubblici e privati -redazione 7

8 Progetto di metropolitana regionale e di integrazione triffaria

9 Area metropolitana di Napoli L area metropolitana di Napoli, con ab./kmq è tra le più densamente popolate al mondo

10 La struttura della metropolitana regionale

11 Il concetto di sistema di metropolitana regionale

12 IL PROGETTO DELLA METROPOLITANA REGIONALE IN CAMPANIA

13 Nuovi Km di rete e stazioni nuove/riqualificate Metropolitana regionale Anno 2000 Completati In costruzione In Progettazione Totale Km di ferrovie (14%) N. di stazioni (nuove e riqualificate) (30%) Costi del progetto I costi del progetto ammontano a circa 8 miliardi di euro di cui 1/3 speso per opere completate, 1/3 per opere in cantiere Fonte: Centro Studi ACaM

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16 Gli architetti

17 S. Rosa (prima)

18 S. Rosa (dopo) (Alessandro Mendini)

19 S. Rosa (Atelier Mendini)

20 Dante (prima)

21 Dante (dopo) (Gae Aulenti)

22 Dante (Gae Aulenti)

23 Materdei (Atelier Mendini)

24 Vanvitelli (Capobianco)

25 Museo (Gae Aulenti)

26 Collegamento stazione Museo Museo Nazionale

27 Montesanto Montesanto station (before(prima the project) del progetto) (by Silvio D Ascia)

28 Montesanto (dopo il progetto) (Silvio D Ascia)

29 Scampia (Nanu)

30 Mugnano (Freda) Linea Arcobaleno

31 Aversa Centro e Aversa Ippodromo Linea Arcobaleno

32 Piazza Municipio (prima e dopo) (Alvaro Siza e Souto Moura)

33 Piazza Municipio (lavori in corso)

34 Piazza Municipio (lavori in corso)

35 Municipio (Alvaro Siza e Souto Moura)

36 Duomo (Fuksas)

37 Piazza Garibaldi (prima e dopo) (Perrault)

38 Nuove stazioni progettate: San Pasquale (Podrecca)

39 Nuove stazioni progettate: Chiaia (Siola)

40 Nuove stazioni progettate: Aeroporto di Capodichino (Rogers)

41 Nuove stazioni progettate: M.S. Angelo (Kapoor) Connessione con il Campus Universitario di M.S.Angelo

42 Criticità metropolitana regionale - Scarsa disponibilità di fondi come corrispettivo d esercizio per i nuovi servizi - Gli investimenti andrebbero accompagnati da previsioni di risorse per nuovi servizi e per manutenzione della rete e del materiale rotabile - Con la crisi annullati i fondi per manutenzione della rete e rinnovo dei mezzi - al momento manca totale copertura

43 Integrazione tariffaria

44 UNICO NAPOLI & PROVINCIA E DI UNICOCAMPANIA 18 OTTOBRE 2000 UNICO Napoli & Provincia Integrazione tra Napoli e 43 Comuni Bacino d utenza di abitanti 1 OTTOBRE 2001 UNICOCAMPANIA Integrazione tra Napoli e 162 Comuni Bacino d utenza di abitanti

45 Estensione di Unicocampania a tutta la regione DAL 1 GENNAIO 2003 Integrazione dell intera Regione Campania: Napoli e 550 Comuni Bacino d utenza: abitanti DATI UNICOCAMPANIA (*) 15 aziende consorziate bus x km anno (78% dell offerta regionale) corse bus giorno treni*km anno (100% dell offerta regionale) corse bus giorno viaggiatori/giorno trasportati/giorno (*) riferiti all anno 2006

46 UNICO CAMPANIA U - UNICO CAMPANIA E UNICO CAMPANIA U - il territorio Regionale Campano è suddiviso in 12 zone tariffarie: Area Urbana di Napoli + 11 Zone Extraurbane

47 Criticità Unicocampania - Riduzione degli introiti rispetto allo storico nonostante aumento della domanda - Non essendo disponibili tecnologie di bordo molte aziende non sono soddisfatte della ripartizione degli introiti - Alti livelli di evasione

48 Pianificare e progettare un sistema di trasporto significa gestire un processo di decisione pubblica.

49 SOMMARIO GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI (1) Gli elementi costitutivi degli scenari di decisione pubblica: (con riferimento alle scelte sui sistemi di trasporto) 1) Decisore/i 2) Coordinamento del processo 3) Stakeholders 4) Opportunità/ Problemi da risolvere 5) Obiettivi (formali ed informali) 6) Proposte/piani e progetti possibili 7) Barriere di contesto 8) Barriere di processo 9) Coalizioni/alleanze 10) Attuazione (parziale/totale)

50 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 1) DECISORE/I In molto casi ci sono più amministrazioni pubbliche competenti: Es. Il Sistema di Metropolitana Regionale Composizione del progetto: infrastrutture nazionali infrastrutture regionali servizi tariffe Amministrazione dello Stato (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) Si occupa dei finanziamenti per le infrastrutture di RFI. Amministrazione regionale (Assessorato ai Trasporti) Si occupa della programmazione dei fondi da investire nel TPL; si occupa della programmazione dei servizi ferroviari e della definizione delle tariffe.

51 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 1) DECISORE/I Es. Il Sistema di Metropolitana Regionale Amministrazioni Provinciali (Assessorato ai Trasporti) Si occupano della programmazione e regolazione (gestione) dei servizi di TPL su gomma extraurbani. Amministrazioni Comunali (Assessorato ai Trasporti) Si occupano della programmazione, regolazione (gestione) dei servizi di TPL a livello urbano.

52 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 2) COORDINAMENTO DEL PROCESSO Comprende le persone e le procedure che sono utilizzati per pianificare ed amministrare ciascuna fase del processo. E essenziale per anticipare e rispondere ad eventuali problemi inattesi. Migliora la qualità dell intero processo. Funzione non codificata e spesso sottovalutata.

53 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 3) STAKEHOLDERS Potrebbero: avere interesse politico; avere interesse economico; avere un interesse professionale; essere potenziali utenti della realizzazione di quel piano/progetto; il loro contesto ambientale e/o sociale potrebbe in qualche modo essere influenzato dall implementazione del piano/progetto. Data la vasta gamma di possibili stakeholders coinvolti, è probabile che abbiano interessi conflittuali.

54 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 3) STAKEHOLDERS Istituzioni/Autorità Parti sociali e imprese Operatori del trasporto Comunità locali Unione Europea Associazioni d impresa nazionale e Aziende di trasporto (FS, Associazioni ambientaliste locale (es. Confindustria) ANAS, ecc) Ministero dei Trasporti Sindacati confederali nazionali e locali Consulenti Associazioni di utenti (ACI; utenti del TPL, ecc.) Altri Ministeri Sindacati di settore nazionali e Associazioni delle Media (TV, giornali, ecc.) locali aziende di trasporto (es. ASTRA, AISCAT) Governo regionale Imprese di costruzione ed imprese di produzione di veicoli e tecnologie Gruppi di interesse locale (es. associazioni di quartiere) Assessorato ai trasporti regionale Soggetti finanziari (banche, ecc.) Singoli cittadini Assessorati ai trasporti locali Associazioni di commercianti Visitatori Enti locali (Province e Comuni) Associazioni di costruttori nazionali e locali (es. ANCE) Altri enti ed agenzie di trasporto locale Partiti politici e singoli esponenti Manager del progetto Staff specializzato

55 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 4) OPPORTUNITA / PROBLEMI DA RISOLVERE Sono fattori che mettono in moto il processo decisionale e che influenzano i comportamenti e le scelte. Es. OPPORTUNITÀ: Decisione di migliorare la mobilità in una città (nuova amministrazione comunale) Programmazione nuovi fondi europei Proposta di progetto in auto-finanziamento (Project financing)

56 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 4) OPPORTUNITA / PROBLEMI DA RISOLVERE Es. PROBLEMI Superamento soglie PM10 e sanzioni conseguenti Critiche sul funzionamento del trasporto pubblico (proteste pendolari, ecc.) Congestione ricorrente in alcuni punti della rete stradale Mancanza di risorse per finanziare nuovi investimenti Accessibilità insufficiente di alcune aree

57 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 5) Gli OBIETTIVI formali ed informali: Finalità che decisori e stakeholders si prefiggono di raggiungere attraverso gli interventi sul sistema di trasporto.

58 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI Gli obiettivi FORMALI: Garantire il diritto alla mobilità (Efficacia); Ridurre il costo di produzione del trasporto (Efficienza); Ridurre il costo generalizzato per gli utenti del sistema di trasporto (Qualità); Ridurre le disuguaglianze tra le parti del territorio e fra diverse classi di utenti (Equità); Promuovere lo sviluppo del territorio (riqualificazione zone degradate, promozione dello sviluppo di parti del territorio, nuovi quartieri, ecc.); Migliorare la salute (riduzione degli impatti ambientali nocivi per l uomo, riduzione degli incidenti); Promuovere lo sviluppo economico (aumento del PIL del valore aggiunto, aumento degli occupati,aumento della competitività delle imprese attraverso investimenti); Ridurre l impatto ambientale (riduzione emissioni di gas serra, riduzione intrusione visiva).

59 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI Gli obiettivi INFORMALI sono quelli che alcune parti (decisori o stakeholders) si prefiggono ma che non possono essere dichiarati come le finalità delle decisioni: consenso politico (voti) visibilità pubblica legittimizzazione ruolo utile di impresa

60 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 6) PROPOSTE/PIANI E PROGETTI POSSIBILI Un progetto è la definizione di interventi fisici e/o organizzativi finalizzata alla loro realizzazione Es. Infrastrutture strade, ferrovie, aeroporti, porti, interporti... Servizi linee di trasporto collettivo, frequenze, orari, sensi di marcia.. Tariffe prezzi del trasporto pubblico, trasporto aereo, pedaggi autostradali... Informazione e controllo sistemi di informazione all utenza, sistemi di gestione e controllo del traffico (e.g. sistemi di regolazione semaforica), sistemi di controllo di flotte di veicoli, nuovi veicoli, sistemi di navigazione (aerei, auto, navi...)

61 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 6) PROPOSTE/PIANI E PROGETTI POSSIBILI Un piano dovrebbe essere un insieme razionale di progetti possibili e connessi, finalizzati al raggiungimento di un insieme condiviso di obiettivi nel rispetto dei vincoli....dove razionale significa: coerente (internamente fra i progetti ed esternamente con altre scelte di pianificazione) fattibile (proposte fattibili e verifica di fattibilità) consapevole (valutazione delle conseguenze) comparativo (confronto di possibili alternative) dinamico (tenere in conto dei cambiamenti interni ed esterni)

62 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI Una barriera è un elemento che impedisce le decisioni o ne limita la portata (ad es. ad un progetto di essere implementato, o limita il modo in cui può essere implementato). 7) BARRIERE DI CONTESTO Spesso sono il risultato di interessi conflittuali e possono escludere alcune alternative. Le barriere di contesto derivano dagli elementi esterni al processo decisionale. Si dividono in: Istituzionali Legali Finanziarie

63 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 8) BARRIERE DI PROCESSO Le barriere di processo sono limitazioni interne al processo decisionale. Di comunicazione e/o accettazione: nascono da problemi associati al raggiungimento dell accettazione da parte degli stakehoders e da questioni di comunicazione verso l opinione pubblica. Gestionali: riguardano risorse umane e/o di capacità insufficienti.

64 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 9) COALIZIONI/ALLEANZE Gruppi di attori (decisori/stakeholder) i cui obiettivi ed interessi convergono su una o più soluzioni. Le coalizioni si formano durante e dopo le decisioni, Importanza di includere gli stakeholders nel processo per ampliare le coalizioni.

65 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI 10) ATTUAZIONE (PARZIALE/TOTALE) Tale fase riguarda la realizzazione del progetto nel suo complesso o di una parte di esso. Es. Lotto infrastrutturale Parte ZTL Periodo prova nuovo schema di traffico ecc

66 GLI ELEMENTI CHIAVE DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI PROGRAMMAZIONE DEL PROCESSO: è essenziale per misurare lo stato del progetto ed i risultati intermedi nel rispetto dei tempi di realizzazione. FOCUS: la focalizzazione su quanto sia effettivamente richiesto dal progetto, in tutte le sue fasi, consente che esso possa essere realizzato in maniera efficiente ed efficace. FLESSIBILITA : qualunque processo decisionale ha una probabilità di incontrare difficoltà dovute spesso al modificarsi delle circostanze durante la vita del processo stesso. Bisogna adottare un approccio che sia flessibile, dinamico durante tutte le fasi del processo. INCLUSIONE E ACCESSIBILITA : che sia inclusivo ed accessibile alle diverse parti coinvolte influenzate dal processo decisionale.

67 GLI ELEMENTI CHIAVE DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI PUNTI DI VISTA E FEEDBACK: i punti di vista degli stakeholders, il loro contributo ed i loro feedback sono essenziali per un buon processo decisionale. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE: l informazione garantisce l efficacia del processo di pianificazione, fornendo la necessaria conoscenza, dati e strumenti di analisi al team del progetto. La comunicazione dell informazione a gruppi di stakeholders al momento giusto consente al progetto di proseguire riducendo i eventuali ritardi. MONITORAGGIO: è un elemento essenziale per la gestione di un progetto di successo. Consente di rilevare gli effetti prodotti dall attuazione delle proposte di piano in modo da poterne valutare l efficacia con analisi before/after. VALUTAZIONE: consente di valutare quanto i risultati del progetto rispecchiano gli effetti previsti. RISORSE: bisogna individuare il budget adeguato per sostenere i costi di tutte le fasi. Risparmiare sul processo decisionale e sulla qualità del progetto di solito comporta un aumento dei costi di realizzazione.

68 GLI ELEMENTI DEI PROCESSI DECISIONALI PUBBLICI FLESSIBILITA VALUTAZIONE INCLUSIONE E ACCESSIBILITA MONITORAGGIO E necessario considerare attentamente questi elementi per avere un buon processo decisionale FOCUS PROGRAMMAZIONE DEL PROCESSO PUNTI DI VISTA E FEEDBACK RISORSE INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

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