LA MULTIFUNZIONALITA DEL PAESAGGIO NELLE AREE RURALI
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1 Udine ottobre Polo Scientifico Rizzi - Nuove Aule Egidio Feruglio LA MULTIFUNZIONALITA DEL PAESAGGIO NELLE AREE RURALI IL CONTRATTO DI FOCE COME STRUMENTO DI GESTIONE INTEGRATA E DI VALORIZZAZIONE NEI PAESAGGI RURALI Stefano Guercini Dip. TESAF, Università degli Studi di Padova R.U.R.A.L.I.A. nodo Nord Est
2 1. CARATTERI, DINAMICHE E USI DI UN TERRITORIO ALL INTERFACCIA FIUME- MARE (definizione del dominio geografico dell area di progetto e delle principali criticità e potenzialità presenti)
3 Bernardo Trevisan (1715) OPPONESI ELEMENTO AD ELEMENTO Allegorica antiporta del Trattato della laguna di Venezia Così Bernardo Trevisan nel 1718 descrive la natura della laguna, sottoposta all'azione di forze diverse, naturali e antropiche, fra loro contrastanti. La laguna è infatti un luogo umido costiero che comunica con il mare attraverso varchi, o bocche di porto, in modo tale che il movimento dell'acqua all'interno sia governato dalla marea ed è un ambiente di transizione tra terra e acqua, in stato di perenne instabilità. La morfologia lagunare dipende così dal rapporto che viene ad instaurarsi tra apporti di materiali solidi dal mare o dai fiumi e l'azione erosiva delle onde e delle maree. uso UOMO uso TERRA processi e fattori naturali ACQUA Variabilità Mescolanza Limiti
4 IL GOVERNO DELLE ACQUE E I DISTRETTI IDROGRAFICI IL CONTESTO PIANIFICATORIO D.Lgs 152/06 (art. 117 e all. 4 parte a) - Piano di Bacino Distrettuale (art. 65), - Piano di Gestione: Piano Stralcio del Piano di Bacino (art. 117) - Piano di Tutela: Piano di Settore del Piano di Gestione (art. 121) Distretto Idrografico Alpi Orientali Distretto Idrografico Padano 2
5 Bacini Idrografici Bacino Idrografico del Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante 2 - Bacino Idrografico del Brenta-Bacchiglione 3 - Bacino Idrografico dell Adige 4 - Bacino Idrografico del Po
6 Cinque unità territoriali che funzionano come vere e proprie isole fra loro separate dai tratti terminali dei fiumi e del mare e risultano caratterizzate da livelli omogenei di rischio idraulico e idrogeologico
7 LE TRE ACQUE frammentazione di competenze e funzioni diverse, di risorse esistenti e di gestione delle medesime che di fatto ostacola l attuazione delle politiche, quindi la realizzazione degli interventi (sono interessati i territori di due province, otto comuni, due distretti idrografici con quattro diversi bacini idrografici e un parco regionale); molteplici fragilità dovute alla soggiacenza rispetto al livello del medio mare (subsidenza, eustatismo marino e cuneo salino), e notevoli pressioni derivanti dai diversi interessi sulle acque agricoltura pesca turismo; diffuso degrado delle risorse idriche e degli ecosistemi connessi (a rischio di semplificazione fisica e biologica); grande valenza ambientale (zone e siti Rete Natura 2000)
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9 1. CARATTERI, DINAMICHE E USI DI UN TERRITORIO ALL INTERFACCIA FIUME- MARE (definizione del dominio geografico dell area di progetto e delle principali criticità e potenzialità presenti) 2. IL CONTRATTO DI FIUME COME STRUMENTO OPERATIVO DI SUPPORTO ALL ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE IN MATERIA DI ACQUE E IN GENERALE DI POLITICHE, PIANI E PROGRAMMI (obiettivi, metodo e inquadramento legislativo) 3. LA DECLINAZIONE DEL MODELLO: IL CONTRATTO DI FOCE PER I TERRITORI COMPRESI FRA I TRATTI TERMINALI DEI FIUMI BRENTA, ADIGE, PO DI LEVANTE, PO E MARE ADRIATICO (sintesi delle fasi e attivita del processo)
10 CONTRATTO di FIUME: forma di accordo volontario (ascrivibile alla programmazione strategica negoziata) fra soggetti di un territorio che hanno interessi sull acqua, finalizzato alla protezione, difesa e tutela del bacino fluviale da un punto di vista ecologico, idrogeologico, paesaggistico e fruitivo (principali azioni: protezione e tutela degli ambienti naturali, tutela delle acque, difesa del suolo, protezione del rischio idraulico, tutela del paesaggio e delle bellezze naturali, ecc. ). Detto accordo si esplicita in un sistema di regole condivise per la gestione integrata delle risorse riferite al fiume, tale da garantire concretamente un equilibrio fra diversi usi e obiettivi che appartengono a tutti (qualità ambientale e paesaggistica, diritto alla salute, sicurezza idraulica, etc.) una comunità, un territorio, un insieme di politiche, programmi, piani e progetti
11 Convenzione di Aarhus (Aarhus, 1998) Direttiva 2003/CE sull accesso pubblico all informazione ambientale Direttiva 2003/CE sulla partecipazione del pubblico nell elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale Direttiva 2001/42/CE sulla valutazione Ambientale Strategica TRATTATO DI LISBONA - coesione territoriale - entrato in vigore nel 2009 Convenzione europea del paesaggio (Firenze 2000)
12 5 Tavolo Nazionale ( Milano, 21 ottobre 2010 ) presentazione della Carta Nazionale dei Contratti di Fiume: il documento fondante per la divulgazione in Italia dei CdF
13 Contratti strumenti utili e praticabili per il contenimento del degrado e la riqualificazione dei territori fluviali, nonché la conciliazione degli interessi presenti sul territorio (pubblici e privati). Processi di governo partecipato dal basso che, ancorché volontari, possono essere interpretati come veri e propri strumenti per il governo del territorio Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Commissione Ambiente e Energia, marzo 2011
14 Direttiva 2000/60/CE art.14 Il successo della presente direttiva dipende da una stretta collaborazione e da un'azione coerente a livello locale, della Comunità e degli Stati membri, oltre che dall'informazione, dalla consultazione e dalla partecipazione dell'opinione pubblica, compresi gli utenti. art.16 E necessario integrare maggiormente la protezione e la gestione sostenibile delle acque in altre politiche comunitarie come la politica energetica, dei trasporti, la poltica agricola, la politica della pesca, la politica regionale e in materia di turismo. La presente direttiva dovrebbe rappresentare la base per un dialogo continuo e per lo sviluppo di strategie tese ad ottenere una maggiore integrazione tra le varie politiche. La presente direttiva può altresì apportare un contributo decisivo in altri settori della cooperazione tra Stati membri, fra l altro la Prospettiva per lo sviluppo territoriale europeo (ESDP).
15 PIANO DI GESTIONE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DEL FIUME PO (PdG Po) ELABORATO 7 _PROGRAMMA DI MISURE misure strategiche Contratti di fiume I contratti di fiume sono diffusi in tutto il bacino del Po e consistono in strumenti di programmazione negoziata che permettono la gestione integrata delle criticità dell area idrografica, siano esse di tipo qualitativo, quantitativo o idraulico. Si tratta, in sostanza, di accordi la cui sottoscrizione porta, nell'ambito di un percorso di riqualificazione fluviale, all'adozione di un sistema di regole caratterizzato da una serie di criteri: utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale. In sintesi, un contratto di fiume: è un accordo volontario, è uno strumento di governance, SCHEMA RIASSUNTIVO DEI POTENZIALI STRUMENTI CHE SI POSSONO è teso ad integrare, ADOTTARE alla PER scala INTRAPRENDERE di bacino idrografico, LE le AZIONI politiche PREVISTE (modificato dall All.F Mechanisms for action del Piano settoriali di Gestione in del campo Tamigi ambientale Regno Unito) e territoriale, Estratto dal e ha PdG come Po, Elaborato 7 Programma di misure obbiettivi: riduzione dell'inquinamento delle acque, riduzione del rischio idraulico, riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali, condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell'acqua.
16 PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DEL FIUME PO (PdG Alluvioni Po) Progetto del processo di comunicazione e partecipazione pubblica OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente progetto si propone di delineare, a fronte dei dispositivi di legge previsti sulla partecipazione, una proposta riguardante il processo di comunicazione e partecipazione pubblica del Piano di gestione del rischio di alluvioni da condividere con i membri del Comitato Tecnico. I principi generali alla base del presente progetto esecutivo sono: - utilizzare e valorizzare tutte le esperienze condotte nel bacino del Po ( ); - garantire l articolazione e la modulazione partecipazione pubblica in modo transcalare ( ); - integrare e coordinare la partecipazione pubblica ( ); - utilizzare strutture di governance già attive sul territorio (es. contratti di fiume); - seguire le raccomandazioni della Common implementation strategy (CIS) della Direttiva 2000/60 CE, sulla partecipazione pubblica ( ).
17 ARTICOLO 20 bis Contratto di Fiume 1. La Regione promuove la concertazione e l'integrazione delle politiche a livello di bacino e sottobacino idrografico, con la partecipazione dei soggetti pubblici e privati interessati, con lo scopo di perseguire l obiettivo di integrare la gestione della sicurezza idraulica con l assetto e uso del suolo e la tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi. Lo strumento di programmazione negoziata che assume tali finalità è il Contratto di Fiume (CdF), comunque denominato. Tale strumento è correlato ai processi di programmazione/pianificazione strategica regionale in materia di riqualificazione dei bacini fluviali e delle risorse idriche; esso recepisce le indicazioni contenute nella pianificazione sovraordinata (di settore e territoriale, paesaggistica, ambientale) contribuendo allo sviluppo di sinergie fra le diverse politiche riferite all acqua, producendo dove possibile programmi e piani d azione multifunzionali. VARIANTE PARZIALE AL PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO (PTRC 2009) per l'attribuzione della VALENZA PAESAGGISTICA adottata con deliberazione della Giunta Regionale n. 427 del 10 aprile 2013 è stata pubblicata nel Bollettino ufficiale n. 39 del 3 maggio 2013.
18 ( ) Si considera il Contratto di Foce elaborato dal Consorzio di Bonifica Delta del Po come strumento di facilitazione della governance locale attraverso l attivazione di processi partecipativi integrati e multisettoriali ( ) Si prevede la promozione da parte del Piano dell attivazione di strumenti di programmazione negoziata sul modello del Contratto di Fiume, di Lago e di Foce. PIANO AMBIENTALE DEL PARCO DEL DELTA DEL PO adottato con deliberazione di Consiglio n. 18/2012. Osservazioni presentate dal Consorzio di Bonifica Delta del Po e controdeduzioni con VALUTAZIONE POSITIVA (art. 7 L.R. 36/97 - art. 6 comma 1 lettera j Statuto) in merito alla legittimazione dello strumento.
19 1. CARATTERI, DINAMICHE E USI DI UN TERRITORIO ALL INTERFACCIA FIUME- MARE (definizione del dominio geografico dell area di progetto e delle principali criticità e potenzialità presenti) 2. IL CONTRATTO DI FIUME COME STRUMENTO OPERATIVO DI SUPPORTO ALL ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE IN MATERIA DI ACQUE E IN GENERALE DI POLITICHE, PIANI E PROGRAMMI (obiettivi, metodo e inquadramento legislativo) 3. LA DECLINAZIONE DEL MODELLO: IL CONTRATTO DI FOCE PER I TERRITORI COMPRESI FRA I TRATTI TERMINALI DEI FIUMI BRENTA, ADIGE, PO DI LEVANTE, PO E MARE ADRIATICO (sintesi delle fasi e attivita del processo)
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21 The MOonRIVER AGREE project has been carefully evaluated by our Office and was recognized to be of great importance for its demonstrative character in both the application of key criteria for the sustainable development of the territory, and for the fundamental participatory process that will be activated with the local community, which will encourage the recovery of a cultural identity that is strongly connected to the water resources and the local economic activities. Lettera di Interesse per il progetto MOonRIVER AGREE da parte di UNESCO Venice Office all AdG AMBIENTE di Bruxelles
22 IL DELTA DEL PO VERSO UN CONTRATTO DI FOCE 3. LA DECLINAZIONE DEL MODELLO: IL CONTRATTO DI FOCE work in progress Sessioni tematiche: 1. Integrazione e diffusione dei Contratti di Fiume all interno delle politiche nazionali, regionali e locali; 2. Crescita sostenibile e green economy attraverso i contratti di Fiume; 3. Uso del suolo, pianificazione del territorio e del paesaggio.
23 04 dicembre 2012 CdFOCE _start up istituzionale
24 PRIMO INCONTRO DEL GRUPPO PROMOTORE FINALIZZATO ALL AVVIO DEL PROCESSO PARTECIPATIVO CHE POTRÀ CONDURRE ALLA S O T T O S C R I Z I O N E D E L C O N T R AT T O D I FOCE (Taglio di Po, 05 aprile 2013) - Stato dell arte e illustrazione del programma di attività previste per l anno 2013 (Fase 1 Preparazione); - Costituzione della struttura organizzativa (Cabina di Regia e Segreteria Tecnica) del processo partecipativo che porterà alla sottoscrizione del Contratto di Foce per i territori compresi fra i tratti terminali dei fiumi Brenta, Adige, Po di Levante, Po e il mare Adriatico ; - Attribuzione/assunzione della RESPONSABILITA e COORDINAMENTO del processo a livello locale al Consorzio di Bonifica Delta del Po (Segreteria Tecnica) - Apertura del Manifesto di Intenti al territorio con adesione libera previa manifestazione di interesse da parte della comunità; 05 aprile 2013 CdFOCE _start up con il territorio
25 CONTRATTI DI FIUME ESPERIENZE A CONFRONTO NEL DISTRETTO IDROGRAFICO DEL FIUME PO DALLA SORGENTE ALLA FOCE AUTORITA DI BACINO DEL FIUME PO PRIMO INCONTRO - Parma, Contratto di Foce Contratto di Fiume Alto Po CdF sottoscritti (anche solo con Protocollo di Intesa) CdF non ancora formalizzati o in fase di progettazione/attivazione
26 Grazie per l attenzione contrattodifoce@bonificadeltadelpo.it
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