Strumenti per l attuazione delle Reti Ecologiche nella pianificazione regionale piemontese
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- Lorenzo Massaro
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1 Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia Settore Pianificazione territoriale e paesaggistica WORKSHOP Strumenti per la realizzazione delle Reti Ecologiche: dalla pianificazione all attuazione attuazione Maria Quarta Strumenti per l attuazione delle Reti Ecologiche nella pianificazione regionale piemontese
2 Quesiti posti dal convegno DECIDERE IN COSA DEBBA CONSISTERE LA RETE ECOLOGICA DECIDERE IN COSA DEBBA CONSISTERE LA RETE ECOLOGICA Diversi modelli concettuali INDIVIDUARE LA RETE ECOLOGICA TENENDO CONTO DELLE EMERGENZE AMBIENTALI, DEGLI ELEMENTI DEL PAESAGGIO ESISTENTI E DELLA LORO INTERAZIONE CON LE ATTIVITÀ SOCIO ECONOMICHE Il modello di rete ecologica adottato dal Piano Paesaggistico Regionale QUALI STRUMENTI ADOTTARE PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE ECOLOGICA - Valutazione dei Servizi Ecosistemici - Perequazione territoriale e urbanistica - Compensazione Ecologica e Paesaggistica
3 Una definizione di Rete Ecologica Un sistema coerente di zone naturali e/o semi naturali che è strutturato e gestito con l obiettivo di mantenere o ripristinare la funzionalità ecologica per conservare la biodiversità e allo stesso tempo creare appropriate opportunità per l uso sostenibile delle risorse naturali (Bennet e Wit, 2001)
4 Modelli concettuali di Rete Ecologica Sistema interconnesso di habitat: coincide con il dominio geografico delle specie animali e vegetali autoctone. Sistema formato dai luoghi dove tali specie vivono e si riproducono. Esiste, in questo caso, una rete ecologica per ogni specie Sistema di parchi e riserve: Rete Natura 2000 (Direttiva Habitat) èun esempio di rete gestionale di biotopi, la salvaguardia e la gestione dei quali sono finalizzate all incremento della biodiversità, al raggiungimento di uno stato di conservazione soddisfacente per un pool di specie/habitat di interesse comunitario, al mantenimento della coerenza globale della rete ecologica
5 Modelli concettuali di Rete Ecologica Sistema di unità di paesaggio fruibile: Considera gli elementi del paesaggio a scala locale, con riferimento alla riconnessione e ricucitura dei frammenti di naturalità e pregio paesistico dispersi nei territori rurali più antropizzati. La rete ecologica èintesa come ricostruzione degli elementi seminaturali del paesaggio che costituiscono i tratti distintivi di un paesaggio rurale tradizionale Scenario ecosistemico polivalente: Sistema territoriale interconnesso, a scala di area vasta, nel quale si propone di intervenire per cambiare il modello di sfruttamento del territorio in senso sostenibile, in modo da pervenire a un riequilibrio dei flussi di energia e materia all interno degli ecosistemi e a un recupero di funzionalità ecosistemiche compromesse o a rischio
6 Green Infrastructures C.E. COM (2013) 249 del 6 maggio 2013 Green Infrastructure (GI) Enhancing Europe s Natural Capital Green Infrastructures: una rete di aree naturali e seminaturali pianificata a livello strategico con altri elementi ambientali, progettata e gestita in maniera da fornire un ampio spettro di servizi ecosistemici. Ne fanno parte gli spazi verdi (o blu, nel caso degli ecosistemi acquatici) e altri elementi fisici in aree sulla terraferma (incluse le aree costiere) e marine. Sulla terraferma, le infrastrutture verdi sono presenti in un contesto rurale e urbano.
7 Strumenti normativi regionali In Piemonte diversi strumenti normativi -che si integrano nelle rispettive modalitàdi governo -concorrono alla tutela dell ambiente, del paesaggio e della biodiversità: la LR 19/2009 Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità il Piano Paesaggistico Regionale (PPR), adottato dalla Giunta Regionale con DGR n del 4 agosto 2009 il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Programma finalizzato alla tutela della biodiversità DGR n del
8 Il Modello di Rete Ecologica del PPR Il PPR promuove la formazione di un sistema integrato di reti di valorizzazione ambientale (art. 42, comma 1) che comprende: elementi della rete ecologica regionale da sviluppare secondo quanto previsto dalla LR 19/2009 la rete storico-culturale la rete fruitiva
9 Il Modello di Rete Ecologica del PPR Attraverso il sistema integrato delle reti il PPR persegue i seguenti obiettivi (art. 42, comma 7): assicurare le condizioni di base per la sostenibilitàambientale dei processi di crescita e di trasformazione e la conservazione attiva della biodiversità assicurare un adeguata tutela e accessibilitàalle risorse naturali e paesaggistiche ridurre o contenere gli impatti negativi sul paesaggio e sull ambiente valorizzare il patrimonio culturale regionale anche in funzione della sua accessibilità e fruibilità migliorare le prestazioni delle infrastrutture dedicate alla fruizione paesaggistica ed ambientale
10 Il Modello di Rete Ecologica del PPR Le reti integrate previste dal Piano paesaggistico regionale sono rappresentate nella Tavola P5, in scala 1: Tavola P5 - Rete ecologica, storico-culturale e fruitiva Gli elementi della Rete Ecologicasono delineati in uno schema direttore da sviluppare a scala di dettaglio, a seguito della redazione della Carta della Natura
11 La Rete Ecologica del PPR Il Piano Paesaggistico introduce (art. 42, comma 3) i primi elementi della Rete Ecologica Regionale, cosìcome definita dalla L.R. 19/2009: nodi (core areas) principali e secondari connessioni ecologiche aree di progetto (buffer zone): - aree tampone - contesti dei nodi - contesti fluviali - varchi fluviali aree di riqualificazione fluviale
12 La Rete storico-culturale culturale del PPR La rete storico-culturale (art. 42, comma 4) ècostituita dall insieme dei sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale (castelli, fortificazioni, santuari e Sacri Monti), nonché dai siti archeologici, la cui interconnessione svolge un ruolo cruciale ai fini della valorizzazione complessiva del paesaggio regionale Il concetto di nodo storico-culturale, racchiude in sé: il bene o il sistema di beni di interesse storico-culturale che lo qualifica gli elementi del paesaggio che ingloba l insieme delle attrezzature e delle dotazioni necessarie alla loro valorizzazione e messa in rete
13 La Rete fruitiva del PPR La rete di fruizione sociale (art. 42, comma 5) ècostituita da un insieme di mete, di diverso interesse e capacitàattrattiva, caratterizzabili a tema e strutturati per ambiti territoriali rappresentativi del paesaggio regionale Il sistema dei nodi (centri di attestamento dei circuiti turistici, punti di accesso alle aree naturali e punti panoramici) ècollegato da un sistema di percorrenze concepite come corridoi verdi Le connessioni della rete fruitiva (circuiti veicolari a lenta percorrenza,greenway, percorsi ciclo-pedonali, vie verte, ferrovie verdi su assi secondari), oltre ad organizzare gli spostamenti, hanno l obiettivo di recuperare lungo le diverse direttrici la qualitàdel paesaggio dal punto di vista percettivo, fruitivo ed ecologico
14 Il Modello di Rete Ecologica del PPR RETE ECOLOGICA RETE CULTURALE E PAESISTICA Rete di Valorizzazione Ambientale (RVA) Infrastruttura ambientale del territorio regionale, costituita da una pluralità di reti fra loro interconnesse RETE DI FRUIZIONE SOCIALE
15 La Rete di valorizzazione ambientale del PPR Il Piano Paesaggistico Regionale prefigura un percorso successivo di approfondimento attraverso un progetto strategico regionale di Rete di Valorizzazione Ambientale (art. 44, comma 3, lettera a) La RVA è orientata: al miglioramento funzionale della rete ecologica al potenziamento delle reti di fruizione dei sistemi di siti di interesse naturale o culturale a garantire la funzionalitàcomplessiva della rete a scala sovralocale (attraverso linee di azione predisposte dalla Regione in accordo con Province e Comuni)
16 Strumenti per l attuazione l della Rete Ecologica Valutazione dei Servizi Ecosistemici Perequazione territoriale e urbanistica Compensazioni ecologiche e paesaggistiche
17 Valutazione dei Servizi Ecosistemici L'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) sottolinea la necessitàche le tecniche di contabilitàdegli ecosistemi analizzino il rapporto fra i settori economici e la loro dipendenza dai beni e servizi ecosistemici e l'impatto su tali beni e servizi. Alla fine, tali dati dovrebbero confluire nel processo di elaborazione delle politiche e nella gestione locale delle risorse naturali In molti paesi del mondo vengono sviluppati programmi di pagamento per i servizi ecosistemici, che sono essenziali per fornire compensi adeguati ai proprietari terrieri che tutelano i servizi ecosistemici utili per la società
18 Perequazione territoriale Nuovo Piano Territoriale Regionale - art. 14 La perequazione territoriale èuno strumento finalizzato ad ovviare alle disparitàderivanti dalla distribuzione territoriale dei vantaggi/svantaggi economici indotti da interventi di rilevanza sovracomunale attraverso forme di compensazione e riequilibrio degli effetti ambientali eterritoriali delle trasformazioni programmate L.R. n. 56/77 come modificata dalla L.R. n. 3/2013 art. 12bis La perequazione urbanistica èstrumento tramite il quale la pianificazione urbanistica persegue le seguenti finalità: a) evitare le disparità di trattamento tra proprietà immobiliari b)ricercare l indifferenza della proprietànei confronti delle scelte del piano c)perseguire la certezza nella realizzazione delle urbanizzazioni, dei servizi pubblici e sociali, della viabilità, del verde e dell edilizia sociale, economica e popolare d)promuovere il miglioramento della qualitàambientale, paesaggistica e architettonica, anche attraverso forme di conmpensazione
19 Perequazione territoriale e urbanistica PEREQUAZIONE: strumento strategico per la gestione sostenibile delle trasformazioni territoriali alle diverse scale Schema di sintesi e di confronto
20 Perequazione territoriale Costituzione di un fondo di compensazione intercomunale Equa distribuzione delle risorse e delle esternatilitàpositive e negative che gli interventi possono produrre Realizzazione di progetti strategici in grado di: GOVERNANCE fra livelli istituzionali che tendono al superamento del rischio di effetti negativi prodotti da eventuali concorrenze fra territori ridurre la concorrenza tra sistemi locali rafforzare la competitività territoriale produrre effetti positivi sul consumo di suolo
21 La compensazione ecologica e paesaggistica Compensazione ecologica uno strumento per: Promuovere la diversitàbiologica Contrastare il consumo di suolo Compensare gli impatti Misure di conservazione e recupero delle funzioni degli habitat negli ambiti densamente sfruttati Riduzione di interventi di nuova edificazione Completamento aree esistenti e dismesse Nuove grandi infrastrutture Grandi insediamenti industriali Opere ad elevato impatto
22 La compensazione ecologica e paesaggistica Compensazione ecologica: tipologie di interventi Promozione della diversità biologica Interconnessione di biotopi isolati per mezzo di siepi, filari alberati, prati permanenti, aree boscate, zone umide, vegetazione ripariale lungo i corsi d acqua Fruizione ambientale e paesaggistica Realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili, piccole opere di consolidamento del suolo, ridisegno e/o recupero di parti degradate del paesaggio
23 Un applicazione concreta Progetto RURBANCE Programma Alpine Space
24 Temi del progetto RURBANCE Governace e pianificazione a scala intercomunale rafforzamento/orientamento dei modelli digovernanceesistenti verso un approccio cooperativo per la definizione e l'attuazionedi politiche intersettoriali definizione di un modello di analisi e pianificazione di ambiti intercomunali, di supporto ai processi decisionali di livello locale, finalizzati all attuazione degli strumenti di pianificazione di competenza regionale (in particolare, Ptr e Ppr) Riqualificazione urbana e territoriale elaborazione di una strategia per lo sviluppo sostenibile capacedi indurre processi di riqualificazione urbana e territoriale e riduzione dei fenomeni di degrado (strategie per il contenimento del consumo di suolo, pratiche di compensazione ecologica e paesaggistica e di perequazione territoriale)
25 Grazie per l attenzione! l
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