16 APRILE 2014 SEMINARIO TECNICO EMISSIONI ODORIGENE IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO: APPLICAZIONE DEL MODELLO DI DISPERSIONE DELL ODORE
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1 16 APRILE 2014 SEMINARIO TECNICO EMISSIONI ODORIGENE IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO: APPLICAZIONE DEL MODELLO DI DISPERSIONE DELL ODORE Ing. Elena Barbato Dott. Giacomo Cireddu
2 RUOLO DELLA MODELLISTICA NELLA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI ODORIGENI Cos è un modello Modelli matematici: DETERMINISTICI: basati su relazioni fisiche di tipo causa-effetto STOCASTICI: basati su misure pregresse in punti stabiliti e solo per quei punti è possibile prevedere il valore futuro della concentrazione
3 RUOLO DELLA MODELLISTICA NELLA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI ODORIGENI MODELLI A PUFF Permettono di ricostruire i valori di concentrazione in condizioni non omogenee e non stazionarie. Il valore della concentrazione in un punto è ottenuto tramite somma dei contributi delle concentrazioni dei vari puff all interno del dominio, ricordando che la dispersione per ogni puff segue sempre una legge di tipo gaussiano.
4 RUOLO DELLA MODELLISTICA NELLA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI ODORIGENI
5 RUOLO DELLA MODELLISTICA NELLA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI ODORIGENI INPUT Caratterizzare le emissioni odorigene Portata odore emessa dalla sorgente Orografia della zona Meteorologia MODELLO DI DISPERSIONE OUPUT Mappe di impatto con valori di concentrazione orarie di picco di odore al 98 percentile su base annuale, a 1, 3 e 5 OU E /m 3
6 RUOLO DELLA MODELLISTICA NELLA VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI ODORIGENI Valutazione impatto odorigeno delle sole fonti imputabili all impianto; Simulazione della dispersione delle sostanze odorigene per tempi inferiori all ora; Possibilità di valutare differenti scenari emissivi (ad esempio WC e RC); Tiene conto della «soggettività» del territorio in cui si trova l impianto :possibilità di simulare fenomeni meteo non stazionari e non omogenei come raffiche e turbolenza; Utilizzato per simulazioni anche su grande scala, preferibilmente da 50km a 200km; Da applicare nei casi in cui i fenomeni di trasporto, dispersione e deposizione avvengono in condizioni spazio temporali non più stazionarie; Tiene conto dei fenomeni di downwash; Buono in condizioni di calma di vento. Vantaggi
7 OBIETTIVO - valutare l impatto sul territorio dovuto alle emissioni odorigene derivanti dall impianto di compostaggio di FORSU e verde sito ad Annone di Brianza (LC) OBBLIGO DEL GESTORE - «La Ditta dovrà garantire l assenza di molestie olfattive generate dalle emissioni residue dal complesso delle attività svolte» - Nessun limite imposto all impianto CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO: - messa in riserva di rifiuti organici (R13 per 450 mc totali) provenienti da raccolta differenziata di Rifiuti Solidi Urbani ed assimilati di cui parte FORSU (300mc) e parte frazione di rifiuti vegetali e ligneo-cellulosici (150mc); - recupero mediante compostaggio di ton/anno di rifiuti urbani ed assimilati non pericolosi (R3); - deposito preliminare (D15) di rifiuti non pericolosi decadenti dall attività.
8 - Modello utilizzato: CALPUFF non stazionario di tipo puff - Inquinanti considerati: odore e NH 3 - Dati meteo stazione a terra: velocita del vento (m/s); direzione del vento (gradi); temperatura dell aria ( C); umidita relativa (%); pressione atmosferica (hpa); - Dati meteo per ricostruzione profilo verticale: quota (m); velocita del vento (m/s); direzione del vento (gradi); temperatura dell aria ( C); umidita relativa (%); pressione atmosferica (hpa).
9 CALMET CASO 1: Worst Case Emissioni NH 3 e Odori da limiti di legge CASO 2: Real Case Emissioni NH 3 e Odori da campionamento Campi orari meteorologici tridimensionali CALPUFF Campi delle concentrazioni orarie CALPOST Elaborazione Grafica
10 Dominio geografico considerato Orografia e uso del suolo considerato Analisi dei venti Anno 2012
11 Sorgenti emissive considerate Biofiltro Deposito compost Corridoio zona maturazione Area rifiuti in ingresso
12 Premessa: velocità di efflusso dai capannoni considerando i portelloni aperti pari 0,1 [m/s] per il Worst Case (WC) Sorgenti diffuse di tipo volumetrico n Sorgente Coordinate UTM E Coordinate UTM N Area [m 2 ] Altezza s.l.m. [m] Velocità [m/s] Portata [Nm 3 /h] OER [OU E /s] NH 3 [mg/s] 1 Deposito compost 524, , ,6 2,2 2 Area maturazione 524, , ,7 0,1 2, ,4 3 Area scarico 524, , ,6 5,5 Sorgenti areali con flusso indotto n Sorgente Spigoli Sorgente Coordinate UTM E Coordinate UTM N Area [m 2 ] Altezza s.l.m. [m] Velocità [m/s] Portata [Nm 3 /h] OER [OU E /s] NH 3 [mg/s] 4 Biofiltro A 524, ,022 B 524, , , C 524, ,052 D 524, ,015
13 Recettori sensibili N recettore Posizione Coordinate UTM E Coordinate UTM N Distanza dall impianto 1 Periferia Annone di Brianza 525, ,725 0,729 km 2 S.S , ,479 0,459 km 3 Periferia Annone di Brianza 525, ,485 0,534 km 4 Periferia Suello 524, ,733 0,737 km
14 Scenario emissivo Worst Case (WC) peggiori condizioni di esercizio: 1. Per odore ed ammoniaca valori considerati pari ai limiti previsti dall autorizzazione : 300 UO E /m 3 5 mg/m 3 NH 3 2. Portelloni dei capannoni aperti Real Case (RC) caso reale: 1. Per odore ed ammoniaca valori considerati pari ai valori misurati mediante analisi di laboratorio: 190 UO E /m 3 1,3 mg/m 3 NH 3 2. Portelloni dei capannoni chiusi
15 Risultati ottenuti NH 3 Worst Case
16 Risultati ottenuti NH 3 Real Case
17 Risultati ottenuti odore Worst Case
18 Risultati ottenuti odore Real Case
19 Valori riscontrati ai recettori sensibili N recettore Limite Emissione NH 3 secondo P.341/2011 Max NH 3 [μg/m 3 ] Data e ora 1 5 μg/m 3 0, /05/21 h μg/m 3 0, /03/12 h μg/m 3 0, /01/12 h μg/m 3 0, /03/12 h.20 N recettore Limite Emissione Odore secondo P.341/2011 Max Odore [OU E /m 3 ] Data e ora OU E /m 3 0, /07/12 h OU E /m 3 0, /03/12 h OU E /m 3 0, /01/12 h OU E /m 3 0, /03/12 h.20
20 Conclusioni Anche nel caso peggiore (WC) il contributo delle emissioni derivanti dalle attività dell'impianto oggetto del presente studio, risulta trascurabile, considerati i valori minimi di concentrazione orarie di picco degli odori (1, 3 e 5 OU E /m 3 ) che la DGR D.g.R. Regione Lombardia 15/02/12 n.ix/3018 Determinazioni generali in merito alla caratterizzazione delle emissioni gassose in atmosfera derivanti da attività a forte impatto odorigeno, richiede di evidenziare nelle mappe di impatto.
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