Raccomandazioni di comportamento PROCEDURA AZIENDALE PREVENZIONE DELLE INFEZIONI IN OPEDALE

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1 AA Z I EE NN DD AA OO S P EE DD AA L I EE RR AA SS A NN CC A MM I L L OO FF O RR L AA NN I NN I Via Portuense, ROMA Raccomandazioni di comportamento PROCEDURA AZIENDALE PREVENZIONE DELLE INFEZIONI IN OPEDALE Pr. 01/S.I.T.O.R. Data Stesura: 2001 REV 1 Aprile 2001 REV 2 Settembre 2004 REV 3 Settembre 2005 Pag. 1 di 8 Servizio delle Attività Infermieristiche Tecniche, Ostetriche e della Riabilitazione Prevenzione delle infezioni in ospedale precauzioni di isolamento standard precauzioni di isolamento per la trasmissione attraverso il contatto procedura per il lavaggio delle mani raccomandazioni per l uso dei guanti REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE Data Funzione Nome Data Funzione Nome Data Funzione Nome 01/01/2001 Inf. Coord. Infermiere Infermiere C. Serafini (Coord. gruppo di lavoro) R. Bronzetti L. Ferri 19/04/ 01 Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere della Direzione Sanitaria Aziendale Responsabile Comitato Controllo Infezioni Ospedaliere della Direzione Sanitaria Aziendale Direttore Sanitario Direttore S.I.T.O.R. Dott.ssa A. Allocca D.A.I. G. Angeloni Infermiere Infermiere S.Martinelli D.Ursumando VALUTAZIONE AZIENDALE Inf. Coord. A. Orelli 15/09/04 Inf. Coord. Responsabile Verifica e Valutazione Protocolli Aziendali S.I.T.O.R. A. Orelli

2 Premessa Le precauzioni di isolamento standard sono state progettate per l assistenza di tutti i pazienti ospedalizzati, indipendentemente dalla loro diagnosi. Queste precauzioni si applicano a: sangue, altri liquidi biologici (ad esempio, secrezioni, escrezioni, ecc.), contenenti o meno sangue in quantità visibile, cute non integra e mucose. Obiettivi ridurre il rischio di trasmissione dei microrganismi da paziente a paziente, da paziente ad operatore, da operatore a paziente; evidenziare l importanza dei liquidi biologici nella trasmissione dei microrganismi; migliorare le prestazioni assistenziali mediche ed infermieristiche. Tutti gli operatori sanitari devono essere istruiti sull adozione di queste precauzioni e sono tenuti al rispetto delle stesse. 1

3 SINTESI DELLE PRECAUZIONI DI ISOLAMENTO STANDARD (rivolte a tutti i pazienti ospedalizzati) Lavaggio delle mani Lavare le mani dopo avere toccato sangue, altri liquidi biologici (secrezioni, escrezioni, ecc.) e oggetti contaminati, anche se si sono usati i guanti. Lavare le mani immediatamente dopo la rimozione dei guanti e tra il contatto con un paziente e l altro. Può essere necessario lavare le mani tra una procedura e l altra eseguita sullo stesso paziente per prevenire la contaminazione crociata di diverse sedi corporee. Uso dei guanti Indossare guanti (puliti, non sterili) immediatamente prima di toccare sangue, altri liquidi biologici (secrezioni, escrezioni, ecc.) e oggetti contaminati, e prima del contatto con cute non integra o con mucose. Rimuovere i guanti subito dopo l uso, prima di toccare oggetti non contaminati e superfici ambientali, e prima di passare ad un altro paziente, e lavare le mani immediatamente per evitare contaminazioni di altri pazienti o dell ambiente. Uso di maschere, occhiali, schermi facciali Indossare maschera e occhiali protettivi oppure uno schermo facciale per proteggere le mucose di occhi, naso e bocca durante le procedure e le attività di assistenza al paziente in cui si possono generare schizzi o aerosol di sangue e altri liquidi biologici (secrezioni, escrezioni, ecc.). Uso di camici Indossare un camice pulito per proteggere la cute e prevenire l imbrattamento degli abiti durante le procedure e le attività di assistenza al paziente in cui si possono generare schizzi o aerosol di sangue e altri liquidi biologici (secrezioni, escrezioni, ecc.). Togliere il camice imbrattato appena possibile e lavare le mani per evitare di trasferire microrganismi ad altri pazienti o all ambiente. segue 2

4 SINTESI DELLE PRECAUZIONI DI ISOLAMENTO STANDARD (rivolte a tutti i pazienti ospedalizzati) Materiale per l assistenza al paziente Trattare tutto il materiale utilizzato, soprattutto se sporco di sangue e altri liquidi biologici (secrezioni, escrezioni, ecc.), in modo da prevenire l esposizione di cute e membrane mucose, la contaminazione degli abiti e il trasferimento di microrganismi ad altri pazienti o all ambiente. Tutti i materiali usati devono essere adeguatamente trattati, prima di essere riutilizzati. Nel caso di materiali monouso, smaltirli in modo appropriato. Aghi e taglienti Manipolare aghi e taglienti (lame da bisturi, vetrini, ecc.) in modo da evitare incidenti. Non reincappucciare mai aghi usati e maneggiarli il meno possibile. Gli aghi e i taglienti devono essere raccolti negli appositi contenitori (gialli), per poi essere avviati allo smaltimento, secondo quanto previsto dal protocollo sui rifiuti; i contenitori devono essere collocati il più vicino possibile al posto in cui vengono utilizzati. Biancheria Manipolare, trasportare e trattare la biancheria usata, soprattutto se sporca di sangue e altri liquidi biologici (secrezioni, escrezioni, ecc.), in modo da prevenire l esposizione di cute e membrane mucose, la contaminazione degli abiti e il trasferimento di microrganismi ad altri pazienti o all ambiente. Sistemazione dei pazienti Il paziente che non può essere assistito, garantendo un adeguata igiene ambientale (paziente non affidabile), e che contamina l ambiente dovrebbe essere posto in una stanza singola, se disponibile. 3

5 Precauzioni di isolamento basate sulla via di trasmissione Queste precauzioni vanno considerate in aggiunta a quelle standard; esse devono essere utilizzate nell assistenza di pazienti con sospetta o accertata infezione o colonizzazione da parte di microrganismi altamente contagiosi o importanti epidemiologicamente. Le precauzioni basate sulla via di trasmissione sono di tre tipi: precauzioni per la trasmissione aerea a lunga distanza; precauzioni per la trasmissione aerea a breve distanza (droplet); precauzioni per la trasmissione attraverso il contatto. In queste raccomandazioni tratteremo soltanto le precauzioni menzionate al terzo punto; infatti, la trasmissione da contatto è la più importante e frequente nel caso delle infezioni ospedaliere. Essa si può realizzare in due modi: contatto diretto: implica un contatto diretto tra due superfici corporee, come si verifica quando vengono svolte attività assistenziali che richiedono il contatto personale diretto (ad esempio, mobilizzazione o pulizia del paziente, ecc.); contatto indiretto: implica il contatto di un ospite suscettibile con un oggetto contaminato intermedio, in genere inanimato, come strumenti contaminati, aghi, abiti, mani contaminate non lavate e guanti non cambiati tra un paziente e l altro. Alcuni esempi di infezioni trasmissibili per contatto sono: ascessi aperti, ferite infette, ulcere da decubito, ecc. 4

6 PRECAUZIONI DI ISOLAMENTO PER LA TRASMISSIONE ATTRAVERSO IL CONTATTO Collocazione del paziente Sistemare il paziente in una stanza singola o in una stanza con altri pazienti che abbiano un infezione attiva dovuta allo stesso microrganismo, ma non altre infezioni. Uso dei guanti e lavaggio delle mani Indossare i guanti prima di entrare nella stanza del paziente, toglierli prima di uscirne ed eseguire un lavaggio antisettico delle mani. Immediatamente dopo il lavaggio delle mani, fare molta attenzione a non toccare superfici e oggetti potenzialmente contaminati, presenti nella stanza del paziente. Uso di camici Indossare il camice prima di entrare nella stanza del paziente nei seguenti casi: se si prevedono contatti prolungati con il paziente stesso o con superfici/oggetti ambientali; se il paziente è incontinente o è portatore di ileostomia; se il paziente ha una ferita da cui fuoriesce pus non trattenuto dalla medicazione. Togliere il camice prima di lasciare la stanza del paziente, assicurandosi che i vestiti non entrino in contatto con superfici/oggetti ambientali potenzialmente contaminati. Materiali per l assistenza al paziente Dedicare ad un singolo paziente l uso degli strumenti di assistenza non critici, come fonendoscopi, sfigmomanometri, padelle e termometri, per evitarne un utilizzo promiscuo. Se l uso in comune tra diversi pazienti è inevitabile, gli oggetti vanno adeguatamente puliti e disinfettati prima del loro riutilizzo su altri pazienti. Trasporto del paziente Ridurre al minimo gli spostamenti del paziente e trasportarlo solo se strettamente necessario; se il paziente viene trasportato fuori della stanza, assicurarsi che siano mantenute tutte le precauzioni. Controllo dell ambiente Pulire quotidianamente le superfici che vengono toccate frequentemente dal paziente. 5

7 LAVAGGIO DELLE MANI La diffusione delle infezioni in ospedale può avvenire con diverse modalità, tra cui quella per contatto, che riveste il ruolo più importante. Le mani degli operatori sanitari rappresentano il principale veicolo di trasmissione delle infezioni in ospedale. La cute è ricca di pliche, solchi, sacche ghiandolari e follicolari, ed è ricca di squame dello strato corneo, che rendono la sua superficie molto irregolare; a ricoprire tutto ciò vi è una sottile pellicola idrolipidica, formata dal sudore e dal sebo. I microrganismi presenti a livello cutaneo appartengono a due distinte popolazioni: popolazione microbica transitoria costituita da quei microrganismi che contaminano gli strati più superficiali della cute, annidandosi tra le squame dello strato corneo; questi microrganismi, estremamente vari per genere e specie, possono essere allontanati senza difficoltà con i comuni mezzi della detersione popolazione microbica residente costituita da quei microrganismi che vivono stabilmente e si moltiplicano negli annessi pilosebacei e sudoripari; di conseguenza, si tratta di microrganismi difficilmente raggiungibili dai comuni mezzi della detersione. Il lavaggio delle mani ha l obiettivo di ridurre la carica dei microrganismi presenti sulle mani e di impedirne la trasmissione a pazienti, altri operatori, strumentario, superfici, ecc.. LE INDICAZIONI DI BASE le unghie delle mani degli operatori sanitari devono essere sempre corte e pulite, al fine di evitare la facile moltiplicazione dei microrganismi: questi si annidano soprattutto in prossimità e sotto le unghie; lo smalto per le unghie non deve essere usato perché può screpolarsi e nelle fessure i microrganismi trovano un terreno di crescita ideale; le piccole ferite, abrasioni, e soluzioni di continuo simili devono essere curate e protette, dato che rappresentano un terreno adatto alla moltiplicazione dei microrganismi; gli anelli, bracciali e orologi da polso non devono essere indossati: sono oggetti che trattengono sporcizia e umidità, per cui i microrganismi si moltiplicano facilmente; vengono inoltre impediti il corretto lavaggio e l asciugatura delle mani; non fumare durante il turno di lavoro: il contatto tra mani e bocca facilità la contaminazione. 6

8 IL LAVAGGIO E L ASCIUGATURA DELLE MANI Le mani devono essere decontaminate frequentemente, con modalità differenziate secondo il livello di rischio di trasmissione dei microrganismi; si distinguono tre diversi tipi di lavaggio: lavaggio sociale (acqua corrente e sapone, asciugatura con telino di carta monouso); lavaggio antisettico (acqua corrente e detergente/antisettico, asciugatura con telino di carta monouso); lavaggio preoperatorio (acqua corrente e detergente/antisettico, asciugatura con telino sterile). Per l asciugatura si consiglia l uso di telini di carta monouso, assicurando buone condizioni igieniche del dispensatore. Se si usano asciugamani di tessuto, questi devono essere puliti e asciutti poiché l umidità favorisce la crescita dei microrganismi patogeni. LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI Obiettivo Allontanare la popolazione microbica transitoria e, in piccola parte, quella residente. Chi lo esegue e quando Tutti sono tenuti ad eseguirlo, a prescindere dal ricovero in ospedale e dal tipo di lavoro svolto, in particolare nei seguenti casi: quando le mani sono sporche; dopo l uso dei servizi igienici; dopo avere soffiato il naso; dopo avere fumato; prima di mangiare. Gli operatori sanitari devono eseguire il lavaggio sociale anche nei seguenti casi: all inizio del turno di lavoro; dopo avere visitato un paziente; dopo il rifacimento del letto; prima di praticare iniezioni, di distribuire alimenti e di tutte le altre attività assistenziali che richiedono un contatto diretto tra personale e paziente; prima di lasciare il servizio. Cosa si usa Si deve usare un sapone liquido, con dispositivo di erogazione a braccio. Nel caso di contenitori ricaricabili, dato il rischio di contaminazione, prima del ricaricamento, devono essere lavati e asciugati; non bisogna mai aggiungere sapone liquido nel contenitore parzialmente carico. Gli spazzolini per la pulizia delle unghie devono essere monouso o risterilizzati tra un impiego e l altro. Per l asciugatura si devono usare telini di carta monouso, assicurando buone condizioni igieniche del dispensatore. 7

9 Procedura 1. bagnare e insaponare mani, polsi e avambracci fino ai gomiti per circa 1 minuto, prestando particolare attenzione ai bordi periungueali e agli spazi interdigitali; 2. pulire, se necessario, le unghie con appositi spazzolini; 3. risciacquare abbondantemente sotto acqua corrente; 4. asciugare con telini di carta monouso; 5. chiudere il rubinetto con il telino usato per l asciugatura, se non esistono comandi del tipo a gomito, pedale, ecc. (comandi non manuali). 8

10 LAVAGGIO ANTISETTICO DELLE MANI Obiettivo Ridurre la carica dei microrganismi, in particolare quella dei microrganismi residenti. Chi lo esegue e quando il personale sanitario che opera in reparti/servizi ad alto rischio di infezione (ad esempio, camere operatorie, terapie intensive, neonatologia, stanze di isolamento, sale endoscopiche, ecc) prima di entrare nel reparto/servizio e tra il contatto con un paziente e l altro; gli operatori sanitari che devono eseguire procedure che comportano l adozione di tecniche asettiche (ad esempio, inserimento di un catetere intravascolare centrale, inserimento di un catetere vescicale, toracentesi, pericardiocentesi, rachicentesi, prelievo di sangue per emocoltura, ecc.), a prescindere dall uso dei guanti sterili; tutti gli operatori sanitari dopo avere avuto contatto con sangue ed altri liquidi biologici potenzialmente contaminati. Cosa si usa Si deve usare una soluzione antisettica contenente detergente addizionato a clorexidina 4% oppure polivinilpirrolidone iodio 7,5%, mediante dispositivo di erogazione a braccio. Nel caso di contenitori ricaricabili, dato il rischio di contaminazione, prima del ricaricamento, devono essere lavati e asciugati; non bisogna mai aggiungere altra soluzione antisettica nel contenitore parzialmente carico. Gli spazzolini per la pulizia delle unghie devono essere monouso o risterilizzati tra un impiego e l altro. Per l asciugatura si devono usare telini di carta monouso, assicurando buone condizioni igieniche del dispensatore. Procedura 1. bagnare le mani e versare 5 ml di soluzione antisettica, azionando il dispensatore con il gomito; 2. lavare mani, polsi e avambracci fino al gomito per circa 2 minuti, con particolare attenzione a tutte le zone; 3. usare lo spazzolino solo per pulire accuratamente le unghie; evitare l uso dello spazzolino sulla cute per i seguenti motivi: a) si producono microlesioni cutanee favorenti la crescita dei microrganismi, b) si determina l asportazione degli strati superficiali cheratizzati dell epidermide, con superficializzazione dei microrganismi residenti, c) aumenta la reattività cutanea a saponi ed antisettici; 4. risciacquare abbondantemente sotto acqua corrente; 5. asciugare con telini di carta monouso; 6. chiudere il rubinetto con il telino usato per l asciugatura, se non esistono comandi del tipo a gomito, pedale, ecc. (comandi non manuali). 9

11 USO DEI GUANTI I guanti rappresentano una barriera tra l operatore e il paziente atta a proteggere sia l uno che l altro; se non usati correttamente, possono diventare un ottimo veicolo di trasmissione per i microrganismi. I guanti devono essere indossati su entrambe le mani ogni volta che si prevede il contatto con sangue, altri liquidi biologici (secrezioni, escrezioni, ecc.) e oggetti contaminati, e prima del contatto con cute non integra o con mucose. Di seguito sono riportate le principali indicazioni sull uso dei guanti: scegliere guanti appropriati per la procedura; tenere corte le unghie per evitare lacerazioni dei guanti; non indossare anelli, bracciali e orologi che possono lacerare i guanti; lavare le mani prima di indossare i guanti; non riutilizzare mai guanti usati, ad eccezione di quelli in gomma pesante, usati per la pulizia dello strumentario chirurgico (prima del reimpiego devono essere adeguatamente trattati); cambiare i guanti in caso di lesioni evidenti; sfilare i guanti immediatamente dopo l uso, rivoltandoli, e gettarli negli appositi contenitori per i rifiuti; eseguire un adeguato lavaggio delle mani subito dopo la rimozione dei guanti. E importante sfilare i guanti immediatamente dopo l uso evitando, soprattutto, di toccare oggetti, superfici ambientali, e prima di passare ad un altro paziente. 10

12 Bibliografia essenziale 1. The Association for Professionals in Infection Control and Epidemiology (APIC). APIC guideline for handwashing and hand antisepsis in health care settings. American Journal of Infection Control 1995; 23 (4): Garner JS, the Hospital Infection Control Practices Advisory Committee. Guideline for Isolation Precautions in Hospitals. Infection Control and Hospital Epidemiology 1996; 17 (1): Schaffer SD, Garzon LS, Heroux DL, Korniewicz DM. Prevenzione delle infezioni e sicurezza nelle procedure. Edizione italiana a cura di G. Ippolito e N. Petrosillo. Il Pensiero Scientifico Editore

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