Trasporto merci (ultimi dati pubblicati da Eurostat)

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1 Trasporto merci (ultimi dati pubblicati da Eurostat) Unione Europea Nell Unione Europea i volumi di merci movimentate sono cresciuti progressivamente fino al 2007, per subire una pesante battuta d arresto nel 2009 e recuperare nel 2010, ancora in leggera flessione nel 2011, tendenza confermata anche per l anno Osservando la UE 28 TRAFFICO INTERNO TOTALE MERCI, mld tkm, fonte EUROSTAT ripartizione del Strada Ferrovia Navig. Int. Oleodotti Totale Mare Aereo Totale traffico merci per modalità di trasporto, quello su strada continua ad essere il preferito rispetto alle altre modalità. Nel il 42% di tutte le merci movimentate (incluso mare e aereo), viaggiava su strada, per salire al 2012/ ,3% 4,9% 22,8% -0,1% 23,6% 21,4% 25,8% 22,8% 46,4% nel 2009, ed 2012/ / ,2% -3,0% 0,4% -3,6% 12,0% 5,6% -9,7% -3,1% 8,1% -2,6% 5,9% -1,1% 2,7% 0,0% 7,3% -2,1% attestarsi al 44,9% a fine Se si escludono mare e aereo, la strada movimentava il 67% delle merci nel 1995, il 73% nel 2009 e il 71,6% nel La strada rappresenta quindi quasi i ¾ del totale trasportato (escludendo il mare), mentre la ferrovia, dopo il decremento, più marcato rispetto alla strada, patito nel 2009, ha avuto una leggera ripresa nel 2010 e nel 2011, di nuovo in leggero calo nel Il 71,6% delle merci è trasportato su strada, il 17,2% su ferrovia, il 6,3% sulle acque di navigazione interna e il 4,9% attraverso gli oledotti. Fino al 2007 il traffico merci è cresciuto a tassi superiori rispetto al Pil, dal 2007 in poi la tendenza si è invertita. I valori delle merci trasportate oggi sono ritornati ai valori degli anni (sempre escluso mare e aereo). L incremento del traffico merci su strada nel periodo è stato del 31%, quello ferroviario solo del 4,9%, quello su vie d acqua interne del 22,8%, mentre quello attraverso gli oleodotti è diminuito dello 0,1%. Mare e aereo hanno registrato nello stesso periodo incrementi rispettivamente del 21,4% e del 25,8%. Complessivamente nel periodo considerato il traffico merci è cresciuto del 22,8%. Area Studi e Statistiche 1 14/05/2015

2 Secondo dati preliminari Eurostat, il traffico merci su strada nel 2013 registra un recupero dell 1,6% sul 2012, con mld di t/km movimentate da camion e rimorchi. Se escludiamo mare e aereo, la strada è in assoluto la regina nel trasporto nazionale e internazionale (quest ultimo include cross trade e cabotaggio ), con punte eccezionali in Spagna, col 91% di tutte le merci trasportate, in Regno Unito con l 83%, in Italia e in Germania con l 80% e in Polonia con il 76%. La Germania si conferma il primo Paese dell Unione per volumi di merci trasportate, seguita dalla Polonia. Germania e Francia sono anche i Paesi dell UE con i più alti volumi di cabotaggio autorizzato. La Polonia ha sperimentato la crescita maggiore, vicina al 63% nel periodo , passando da 151 mld t/km trasportate nel 2007 a 247,6 nel 2013, contribuendo insieme a Bulgaria (da 14,6 nel 2007 a 27,1 mlt t/km nel 2013), Slovenia (da 13,7 a 15,9 mld tkm) e Repubblica Ceca (da 48,1 a 54,9 mld tkm) a spostare il baricentro del trasporto europeo su strada verso oriente. Il traffico merci su strada, in mld di t/km trasportate, nel 2013 è in calo rispetto all anno precedente in Germania, Spagna, Francia e UK, finalmente in recupero in Italia. In Polonia il traffico è cresciuto dell 11,4% rispetto al L Italia, tra il 2007 e il 2013 ha perso invece il 40% delle merci movimentate su strada in mld t/km (da 211,4 mld di tkm a 127,2), solo nel 2011 il calo è stato del 18,7% sul 2010 e nel 2012 è stato del 13,2% sull anno prima. Un crollo che fa ben riflettere sulla gravità della crisi, con consumi in continua contrazione, inclusi quelli alimentari e una pesante contrazione della produzione industriale, l alto tasso di disoccupazione, la pressione fiscale tra le più alte in Europa. Si evidenzia una stretta correlazione tra i trend delle immatricolazioni di autocarri (>3,5 t di ptt) e i volumi trasportati su strada misurati in mld di tkm a livello complessivo UE. Per singolo paese invece la correlazione si fa sempre meno evidente, la competitività delle imprese di trasporto è in parte giocata sul fronte dei diversi regimi fiscali nazionali e del costo del lavoro, i quali favoriscono delocalizzazione delle imprese da un lato e comportamenti elusivi (letter-box sussidiares) o illegali (cabotaggio abusivo) dall altro, rendendo meno correlati crescita economica e volumi di traffico delle merci. Le quantità di merci movimentate su strada, rilevate da Eurostat, riguardano quelle effettuate da autocarri con portata superiore a 3,5 tonnellate. Area Studi e Statistiche 2 14/05/2015

3 Italia Secondo la modalità di trasporto, la contrazione maggiore ha riguardato il trasporto su strada (effettuato dai veicoli con portata superiore a 3,5 t). Il traffico merci su strada (in mld di tkm) è calato del 40% dal 2007 al Nel 2013 sono stati movimentati su strada 127,2 mld t/km di merci (+2,6% sul 2012), ancora presto certamente per parlare di una ripresa, ma almeno non si è aggiunto un altro segno meno. Si registra anche un leggero miglioramento del traffico dei veicoli pesanti sulle autostrade, misurato in milioni di veicoli-km, che, secondo i dati Aiscat, è leggermente cresciuto dello 0,7%, dopo il calo del 2,3% nel 2013 e del 14% rispetto al In termini di viaggi si registra una crescita del traffico nazionale del 2,1% dei vettori stradali a carico completo, dell 1,3% del trasporto a collettame e del 2,5% del traffico internazionale. Anche in termini del fatturato merci si registrano segnali positivi: + 2% gli autotrasportatori nazionali, +1,9% gli autotrasportatori internazionali, +1,3% i corrieri nazionali e +3,5% gli express courier (dati Confetra). ITALIA - Traffico interno e internazionale (escluso mare e aereo) Strada Ferrovia Navig.int. Oleodotti Totale volumi mld t/km ,7 22,8 0,2 10,3 218, ,8 22,8 0,1 11,4 246, ,8 18,6 0,1 11,1 205, ,8 19,8 0,1 10,0 172, ,0 20,2 0,1 10,1 154,4 2012/ % -11% 0% -11% -37% 2012/ % 2% 0% 1% -11% quote % 10% 0% 5% 100% % 9% 0% 5% 100% % 9% 0% 5% 100% % 11% 0% 6% 100% % 13% 0% 7% 100% Elaborazioni ANFIA su dati EUROSTAT L osservazione dei dati in tabella conferma l assoluta prevalenza del trasporto merci su strada, che nel 2012 assorbe l 80% delle tonnellate-km di merce trasportate, 6 punti in meno dal 2005, a favore di ferrovia e oledotti. Se ai dati Eurostat si aggiungessero quelli relativi al trasporto su veicoli con portata inferiore a 3,5 tonnellate, esclusi dalle statistiche europee, la situazione dell Italia risulterebbe diversa in termini di volumi trasportati, mentre la tendenza negativa dei movimenti resterebbe. In Italia il calo dei volumi delle merci trasportate è stato maggiore rispetto alle media UE, determinando una contrazione più accentuata delle vendite di nuovi autocarri. Infatti la media delle vendite di autocarri medi-pesanti nel decennio ammontava a unità/anno, negli anno è scesa a Area Studi e Statistiche 3 14/05/2015

4 Unione Europea+Efta - Mercato Veicoli Commerciali e Industriali (dati ACEA) Veicoli commerciali leggeri Nell area UE-Efta il mercato dei veicoli commerciali leggeri ha registrato un incremento del 10,7% nel 2014, con 1,59 milioni di unità vendute, un volume inferiore del 30% a quello pre-crisi del 2007 (2,28 milioni di unità). Il mercato dei VCL in Francia registra un incremento dell 1,5% sul 2013 con oltre 370mila nuove registrazioni, un volume inferiore del 20% rispetto a quello del Il mercato tedesco dopo un calo del 24% nel 2009 sul 2008 con appena 170mila immatricolazioni, ha recuperato progressivamente e la media annua delle vendite dal 2011 al 2014 è stata di oltre 223 mila unità vendute. In UK sono stati immatricolati quasi 322mila VCL (+18,7%) nel 2014, un volume ormai in linea con quelli pre-crisi. Anche in Italia e in Spagna si registrano nel 2014 aumenti a doppia cifra, si tratta però di volumi di mercato inferiori di oltre il 50% rispetto a quelli conseguiti nel VCL Anno 2014 var.% var.% I Q 2015 I Q / /2014 Germania , ,5 Francia , ,4 UK , ,3 Italia , ,1 Spagna , ,5 Belgio , ,6 Paesi Bassi , ,0 Svezia , ,0 UE15+EFTA , ,2 Polonia , ,7 UE Nuovi Paesi Membri , ,5 Nel primo trimestre del 2015, aumenta il ritmo di crescita delle immatricolazioni in UE- EFTA, che ammonta nel periodo a +13,5% contro il 10,7% della media d anno Tra i maggiori Paesi, quello con la crescita più sostenuta risulta la Spagna, che a gen-marzo 2015 cresce del 44,5%, seguito dal Regno Unito (+22,3%), dalla Polonia (+13,7%) e dalla Germania (+10,5). UE+EFTA , ,5 Area Studi e Statistiche 4 14/05/2015

5 Autocarri >3500 kg Sui camion, la nuova normativa europea sulle emissioni Euro6, entrata in vigore nel 2013 per le omologazioni, dal 1 gennaio 2014 è diventata operante per le immatricolazioni (con più di un anno di anticipo rispetto alle automobili). Per tutto il 2013, i Costruttori hanno potuto produrre e vendere i modelli omologati prima del (purché Euro V o EEV). Dal 1 gennaio 2014, invece, si sono potuti vendere solo camion Euro VI e gli Euro V/ EEV, prodotti entro il , per i quali è stata ottenuta una deroga di fine serie dal Ministero dei Trasporti. La ripresa del mercato nel 2 semestre 2013, è stata influenzata dall entrata in vigore della normativa, che ha causato un aumento della domanda di autocarri Euro V o EEV. L effetto distorsivo determinato dall introduzione della norma Euro6, è proseguito anche nei primi 3 mesi del 2014, dopo il mercato, con la sola eccezione del mese di ottobre, è stato contrassegnato dal segno meno, con addirittura flessioni a due cifre negli ultimi due mesi dell anno. La media annua degli autocarri venduti dal 2011 al 2014 è stata di circa 306mila veicoli, il 30% in meno dei volumi consuntivati negli anni pre-crisi. Il mercato degli autocarri ha subìto un pesantissimo ridimensionamento con la crisi economica-industriale europea. Sono diminuiti i consumi dei consumatori, l approvvigionamento delle industrie, la distribuzione di Autocarri >3500 kg Anno 2014 prodotti finiti, che hanno var.% var.% I Q 2015 I Q / /2014 enormemente influito sul rinnovo delle flotte. Nel 2014 la Germania , ,0 contrazione del mercato è stato Francia , ,6 del 7,7% con poco più di 290mila UK Italia Spagna Belgio Paesi Bassi Austria UE15+EFTA ,8 0,0 23,2 1,9-23,3 12,3-8, ,1 12,7 22,5-8,8 129,5 8,3 9,4 nuovi camion venduti. Il calo delle immatricolazioni di autocarri medi-pesanti è stato molto più pesante in Italia e in Spagna (il 64% in meno sui volumi venduti nel 2007). La Germania è il primo mercato dell Unione allargata, seguita da Polonia , ,3 Francia e UK, al 4 posto si UE Nuovi Paesi Membri , ,6 piazza la Polonia. UE+EFTA , ,1 Nel primo trimestre 2015 possiamo assistere ad una ripresa del mercato, infatti le immatricolazioni aumentano del 10,1% rispetto al primo trimestre Notevole è la crescita del mercato olandese che aumenta del 130% circa (-23% nel 2014) e diventa il quinto mercato, ai danni dell Italia, che comunque nello stesso periodo vede il proprio mercato crescere del 12,5%. Si osserva un buon tasso di crescita anche nel Regno Unito (+45%, dopo il calo del 28% del 2014) e in Spagna (+22,5%, già in crescita nel 2014 del 23%), mentre si registrano contrazioni nell immatricolato del primo trimestre 2015 rispetto al 2014 in Germania (-1%), in Francia (-8,6%) e in Belgio (- 8,8%). Area Studi e Statistiche 5 14/05/2015

6 Autocarri >16000 kg Complessivamente il mercato degli autocarri pesanti ha totalizzato oltre 225mila nuove registrazioni nel 2014, più della metà vendute in soli tre paesi: Germania, Francia e UK. Buon recupero della Spagna, anche se come in Italia, dal 2009 il mercato si è più che dimezzato. La Polonia è il quarto mercato dell Unione Europea allargata. Quasi l 80% dei veicoli industriali immatricolati ha ptt >16 tonnellate. La contrazione del comparto dei pesanti è stata del 5,6%, mentre quella dei medi è stata del 14%. Dopo la diminuzione nel 2014, il mercato degli autocarri con peso superiore a 16 tonnellate è tornato a crescere, nell UE-Efta del 15% nel primo trimestre 2015, rispetto allo stesso periodo del I Paesi Bassi sono il paese che ha osservato il maggior tasso di crescita, il 139%, diventando il sesto paese nella classifica dei mercati UE, scavalcando il mercato italiano, che nello stesso periodo è aumentato solo del 14,4%. Autocarri >16000 kg Anno 2014 var.% var.% I Q 2015 I Q / /2014 Germania , ,9 Francia , ,6 UK , ,6 Italia , ,4 Spagna , ,4 Belgio , ,5 Paesi Bassi , ,1 Austria , ,2 Anche nel Regno Unito possiamo osservare un apprezzabile aumento delle immatricolazioni nel primo trimestre, con una crescita del 67,6%, seguito da Spagna (+23,4%) e Polonia (+15,6%). Si registrano cali nelle immatricolazioni, invece, in Francia (-6,6%) e Belgio (- 8,5%). UE15+EFTA , ,3 Polonia , ,6 UE Nuovi Paesi Membri , ,4 UE+EFTA , ,9 Area Studi e Statistiche 6 14/05/2015

7 Produzione Veicoli Commerciali leggeri Unione Europea e Italia Nel 2014 sono stati prodotti nell Unione Europea 1,58 milioni veicoli commerciali leggeri (+12,8% sul 2013). La produzione tedesca, dopo il crollo del 2009, ha recuperato progressivamente, superando di gran lunga nel 2014, con oltre 303mila veicoli prodotti, i volumi del In Spagna la produzione di VCL, pari a 477mila unità, è cresciuta del 23,9%, ma risulta inferiore del 20,4% rispetto a quella del Positivo anche il dato dell Italia, che con circa 271mila veicoli prodotti, registra un incremento del 15% circa sul 2013, pur mantenendosi ancora al di sotto dei volumi record Dalle fabbriche francesi sono usciti invece 322mila veicoli commerciali leggeri (+14,2%). Netto ridimensionamento di questo comparto in UK, nel 2014 la produzione è diventata poco più di ¼ di quella del Produzione VCL principali paesi - Numeri indice (Base Anno 2007=100) unità prodotte numeri indici: base anno 2000=100 GERMANIA FRANCIA* SPAGNA UK ITALIA GERMANIA FRANCIA SPAGNA UK ITALIA ,8 104,2 107,1 79,2 84, ,7 97,2 96,6 95,4 84, ,0 100,0 100,0 100,0 100, ,9 88,8 87,3 89,6 98, ,9 50,6 55,2 40,9 49, ,5 66,7 72,9 56,9 73, ,3 79,3 79,9 52,6 84, ,7 72,5 65,5 48,0 75, ,6 71,7 64,2 35,1 73, ,6 81,9 79,6 28,2 84,4 Elaborazione ANFIA su dati di fonte Associazioni Nazionali/OICA La produzione di autocarri medi-pesanti nel 2014 ha subìto un calo del 2,7% con 411mila autocarri usciti dagli stabilimenti localizzati nell UE (elaborazione ANFIA su dati BMI). Si tratta di un volume inferiore del 51% rispetto a quello del 2007 (oltre 839mila autocarri, dato OICA). Il 2015 in Italia è iniziato in maniera positiva, in particolar modo per il comparto dei veicoli pesanti, le cui unità prodotte sono aumentate nel primo trimestre 2015 di oltre il 50% rispetto al primo trimestre 2014, mentre, nello stesso periodo, la produzione di veicoli commerciali leggeri è aumentata dell 8%. Area Studi e Statistiche 7 14/05/2015

8 ITALIA - Mercato veicoli commerciali, industriali e rimorchi Il settore dei veicoli commerciali e industriali aveva già molto sofferto, in Italia, nella precedente crisi del 1992/1993, per poi riprendersi nel 1994 con la prima legge Tremonti (detassazione del reddito reinvestito) e soprattutto nel 1997/1998 con l introduzione degli incentivi alla rottamazione di cui beneficiarono anche i veicoli promiscui. Infine dal 1998 al 2000 la decisa ripresa dell attività economica determinò la crescita della domanda che si espresse con un significativo ritmo di sviluppo. Il record assoluto di vendite nel 2002 fu determinato dalla reintroduzione della Tremonti-bis. La crisi economica ha determinato una pesante contrazione dei consumi e il calo della produzione industriale, con conseguente riduzione costante e progressiva del trasporto di beni di approvvigionamento (materie prime, Trasporto merci su strada 2012 vs 2010 flessione del 30% circa delle merci trasportate in t/km semilavorati) e di prodotti finiti. Il trasporto complessivo delle merci su strada ha subìto un calo di oltre il 18% nel 2011 e del 13,2% nel 2012, determinato dal crollo dei consumi, anche quelli di beni alimentari, e dalla conseguente diminuzione della movimentazione di materie prime e prodotti finiti. Nel 2013 il trasporto interno delle merci su strada risulta in leggera crescita rispetto al 2012, secondo i dati Eurostat. Si tratta comunque di un volume di merci movimentate in mld t/km quasi dimezzato rispetto al Veicoli commerciali =<3,5 t ptt I fattori che hanno influito sul rapido sviluppo del mercato dei veicoli commerciali con ptt <3,5 ton. fino al 2007 hanno riguardato lo sviluppo delle attività terziarie, la capillarità e il forte aumento della rete di distribuzione delle merci di largo consumo, la chiusura delle aree urbane ai mezzi pesanti. Dal 2008 la domanda di veicoli commerciali è tornata ai livelli dei primi anni novanta (triennio ). Nel 2014 il mercato dei VCL ha registrato quasi 118mila nuove immatricolazioni, con un recupero del 16,4% sul 2013, soprattutto grazie al rinnovo delle flotte. Il mercato dei veicoli leggeri con alimentazione alternativa (circa unità) nel 2014 ha pesato per il 6,3% del totale rispetto all 8,3% del I veicoli elettrici immatricolati nel 2014 sono poco più di 300. Fiat Professional mantiene la leadership del mercato. Fiat Ducato è il modello più venduto in Italia. Il 2015 è iniziato bene per il mercato dei VCL, e nel primo trimestre cresce di quasi il 7% rispetto allo stesso periodo del 2014 con oltre unità immatricolate. Area Studi e Statistiche 8 14/05/2015

9 Autocarri >3,5 t ptt Dopo la breve parentesi di ripresa nel 2011, molto più contenuta che nel resto d Europa, la domanda di autocarri >3,5 t. di ptt, è tornata a scendere a tassi sempre più marcati, aggravandosi nel 2012, con un calo del 29%. Nel 2013 e nel 2014 sono stati rilasciati lo stesso numero di libretti di circolazione, comunque in calo rispetto al 2012 (circa ). Circa il 75% dei veicoli venduti, riguarda il comparto dei pesanti (>=16 t); i trattori stradali venduti nell anno sono stati poco meno e i veicoli cava cantiere quasi 700. CNH mantiene la leadership del comparto con il 40% di quota. Nel 2015 il comparto ha visto una crescita, nel primo quadrimestre, del 12,1%. Dopo il lieve calo di gennaio (-3,1%), a febbraio il numero di libretti rilasciati è aumentato del 9,3%, a marzo del 42,7% e ad aprile del 9,8%. Rimorchi e semirimorchi >3,5 t di ptt Alla fine del 2014 sono stati immatricolati tra Rimorchi e Semirimorchi con peso superiore a kg, in crescita del 5,3% sul 2013, in termini assoluti pari a 348 veicoli in più. La crescita del 2014 è la risultante di un forte aumento delle immatricolazioni nel primo semestre 2014 (+25,7%) e di un decremento nel secondo semestre (-7,2%). Area Studi e Statistiche 9 14/05/2015

10 I rimorchi pesanti immatricolati nel 2014 sono 777, in crescita del 16% e rappresentano l 11,3% del totale mercato veicoli trainati pesanti, mentre nel 2013 erano 670 e rappresentavano il 10,3% del totale. I semirimorchi pesanti immatricolati nel 2014 ammontano a 6.082, in crescita del 4,1% rispetto al 2013, quando le immatricolazioni si sono fermate a 5.842; il mercato dei semirimorchi ha registrato un deciso incremento nel 1 semestre del 27% e un calo del 9% nella seconda parte dell anno, dovuto in particolare alla caduta nel 3 trimestre del 12,5%. La crisi ha colpito il settore, ma soprattutto i costruttori nazionali, che subiscono anche un ridimensionamento del loro peso nel mercato nazionale, che si riduce al 49% dal 72% del 2008, ben 23 punti in meno. L andamento dei costruttori nazionali registra da un lato la crisi dell azienda leader del settore (CIR) e dall altro la tenuta o la crescita degli altri competitor nazionali, che insieme crescono dell 8,6%.I brand esteri conquistano il 51% del mercato e crescono del 25% rispetto al Schmitz, Krone e Koegel hanno venduto complessivamente volumi pari a 1/3 di tutti i veicoli trainati in Italia nel 2014 (+23% sul 2013). A gennaio-aprile 2015, il comparto dei Rimorchi e Semirimorchi Pesanti ha raggiunto quota carte di circolazione emesse, circa unità in più rispetto allo stesso periodo del 2014, in crescita del 69%, crescita dovuta soprattutto al mese di Marzo (+119%), ma anche di Febbraio (+88%) e Aprile (+68%). A crescere in questo periodo sono stati soprattutto i semirimorchi (+77%). Nei primi quattro mesi del 2015 continua il trend positivo dei produttori esteri, che vedono aumentare il proprio mercato del 134% rispetto al primo quadrimestre 2014, contro un aumento del 16% dei marchi nazionali. In tal modo, la quota di mercato dei marchi esteri passa dal 45% del primo quadrimestre 2014 al 62% nel A trainare il mercato dei produttori esteri è soprattutto Koegel, che passa dall ottavo posto nelle quote di mercato dei primi quattro mesi 2014 al primo posto nel primo quadrimestre 2015, aumentando di oltre sei volte le proprie immatricolazioni e la propria quota di mercato di circa dieci punti percentuali. Anche Schmitz sale di una posizione, raggiungendo il secondo posto nelle quote di mercato, forte di un aumento delle immatricolazioni del 122%. Nel primo quadrimestre 2014, la maggiore quota di mercato era dell italiana CIR, nel 2015 perde 8 posizioni, diventando il nono brand del mercato italiano. ALLESTIMENTI Risulta sempre più difficile contare i veicoli secondo l allestimento, per l utilizzo da parte degli operatori di codici carrozzeria generici. Pertanto verosimilmente, sulla base dei codici specifici, nel 2014 risultano con andamento positivo i comparti: isotermici, cisterne ed eccezionali, con questo andamento positivo che continua nei primi quattro mesi del LUNGHEZZA Secondo le fasce di lunghezza dei semirimorchi, si registrano i seguenti incrementi: - < 9 mt. 943 unità, +8,8% sul 2013, share 15,5% su totale semirimorchi ,5 mt. 922 unità, +8,5%, share 15,2% - >12,5 mt unità, +2,2%, share 69%. Nel primo quadrimestre 2015, invece, le variazioni sono le seguenti: - < 9 mt. 444 unità, +35,8% sul primo quadrimestre 2014, share 13% su totale semirimorchi ,5 mt. 922 unità, +21,4%, share 11% - >12,5 mt unità, +101,6%, share 76%. Area Studi e Statistiche 10 14/05/2015

11 AREE GEOGRAFICHE Ad eccezione dell Area Sud-Isole, che registra una flessione del 2,9%, le altre aree, nel 2014, hanno visto crescere i propri mercati. Nell area Nord-Ovest le vendite di R&S pesanti sono aumentate del 17,6%, con veicoli venduti e una quota del 28,6% (3 punti in più rispetto alla quota del 2013); l area Centro cresce del 7,5% fino a raggiungere le 929 immatricolazioni, mentre il Nord-Est registra vendite, il 2,1% in più rispetto al L incremento del mercato nel 2014, come già citato, è stato di 348 veicoli. Hanno contribuito al saldo positivo: Lombardia e Veneto, che hanno venduto rispettivamente 223 e 170 veicoli in più rispetto ai volumi registrati nel Nei primi quattro mesi del 2015, le immatricolazioni di R&S pesanti sono aumentate in tutte le aree del Paese, anche se a ritmi differenti: Il mercato dell area Sud e Isole è cresciuto del 120,6%, raggiungendo quota immatricolazioni e quello dell area Nord-Orientale è cresciuto del 76,5% raggiungendo quota Le regioni del Nord-Ovest hanno visto crescere il proprio mercato del 51,1% con 961 immatricolazioni, mentre osserviamo una crescita del mercato più bassa nel Centro (+15,2%) con 433 immatricolazioni. In questo periodo, le immatricolazioni sono aumentate in tutte le regioni eccetto Lazio e Abruzzo, dove sono state registrate delle lievi contrazioni, mentre la regione in cui il mercato è cresciuto di più è la Sicilia, che da 70 R&S immatricolati nel primo quadrimestre 2014 raggiunge quota 301 nello stesso periodo del 2015 (+330%). ITALIA Parco circolante veicoli commerciali, industriali e rimorchi A fine 2014 il parco circolante ammonta a circa 5,47 milioni di veicoli adibiti al Parco veicoli adibiti al trasporto merci trasporto merci, pari al 11% del parco veicoli comm. <3,5 t veicolare complessivo, che è di 49,15 milioni veicoli ind. >3,5 t di veicoli, inclusi motocicli, motocarri e motrici quadricicli. Rispetto al 2002, il parco circolante è cresciuto per tutte le tipologie di veicoli R&S motocarri adibiti al trasporto merci con la sola eccezione del comparto veicoli industriali >3,5 t. di ptt, che perde 17 punti percentuali, calo che è andato accentuandosi nell ultimo triennio ( ). Evoluzione del parco circolante dei veicoli adibiti al trasporto merci. 140 Veicoli commerciali <3,5 t. Veicoli industriali >3,5 t. numeri indice 2002= Area Studi e Statistiche 11 14/05/2015

12 Anzianità del parco Il 49% degli autocarri adibiti al trasporto merci con ptt superiore a 3,5 t ha più di 20 anni, di questi oltre il 51% ha portata utile compresa tra 1,7 t e 6 t. Gli autocarri specifici/speciali con ptt superiore a 3,5 t. con più di 20 anni, pesano per il 31% del totale del comparto, poco meno della metà dei veicoli più vecchi ha allestimento: isotermici, betoniere, trattamenti rifiuti, soccorso stradale. Le motrici, con oltre 20 anni, sono solo il 13% e contando anche quelle con più di 15 anni raggiungono il 22% di tutti i trattori stradali circolanti. Marisa Saglietto Responsabile Area Studi e Statistiche ANFIA Tel m.saglietto@anfia.it Area Studi e Statistiche 12 14/05/2015

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