COMUNE DI ALEZIO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE COPIA. Provincia di LECCE

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1 COMUNE DI ALEZIO Provincia di LECCE DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE COPIA N. 52 Del 24/11/2014 Sessione Straordinaria d'urgenza di prima convocazione OGGETTO: RINEGOZIAZIONE MUTUI CONTRATTI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI ANNO CIRCOLARE CCDP N. 1281/2014 L'anno duemilaquattordici, addì ventiquattro del mese di Novembre alle ore 09:30, nella sala delle adunanze posta nella Sede Comunale, si è riunito il Consiglio Comunale, convocato nelle forme di legge, in sessione Straordinaria d'urgenza - di prima convocazione, nelle persone dei Sigg. Consiglieri: Presenti Assenti GRAZIOLI VITTORIO X Presidente ROMANO VINCENZO X Sindaco SANSO' GUIDO X Consigliere DE MITRI PAOLA X Consigliere ROMANO EMANUELE X Consigliere DE SANTIS WALTER X Consigliere TITO MARGHERITA X Consigliere AIELLO SONIA ISABELLA X Consigliere BARONE ANDREA VITO X Consigliere LUCHINA ROCCO X Consigliere SANSO' GIANPAOLO X Consigliere Presenti n. 9 Assenti n. 2 Partecipa il Segretario Generale D.SSA FIORELLA FRACASSO, il quale provvede alla redazione del presente verbale. Essendo legale il numero degli intervenuti, il PROF. GRAZIOLI VITTORIO, nella qualità di Presidente, assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto sopra indicato. La seduta è Pubblica. In copia a: Ufficio Segret. - Contratti-Pers.le ( ) Ufficio Servizi Cultura/Scuola/Sport ( ) Ufficio Economato/Ragioneria ( ) Ufficio Commercio/Sanità/Polizia Amm. ( ) Ufficio Tributi ( ) Ufficio Stato Civile/Anagrafe/Leva ( ) Ufficio Tecnico 1 ( ) Ufficio Elettorale ( ) Ufficio Tecnico 2 ( ) Ufficio Servizi Sociali ( ) Ufficio Protocollo/Archivio ( ) Ufficio Polizia Municipale ( )

2 IL CONSIGLIO COMUNALE VISTO l'articolo 5 del Decreto Legge 27 ottobre 1995, n. 444, convertito con modificazioni dalla Legge 20 dicembre 1995, n. 539; VISTI gli articoli 202,203,204 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni, recante il Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali ( TUEL ); VISTA la Circolare della CDP n del avente ad oggetto: Rinegoziazione dei prestiti ordinari della Cassa depositi e prestiti società per azioni, ai sensi dell'articolo 5 del decreto legge 27 ottobre 1995, n. 444, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 1995, n. 539 ; Dato atto che l'operazione presenta le seguenti principali caratteristiche: Requisiti dei prestiti rinegoziabili: ordinari a tasso fisso con ammortamento interamente a proprio carico; scadenza ammortamento successiva al 31/12/2018; importo debito residuo al 1 luglio 2014 di almeno ,00 euro su ogni singola posizione; non rinegoziati in precedenza. Per ogni prestito rinegoziato l'operazione prevede: pagamento della sola quota interessi in scadenza al 31 dicembre 2014; debito residuo da rinegoziare riferito al 1 luglio 2014; possibilità di modificare la durata del prestito rinegoziabile estendendone o riducendone la scadenza di ammortamento scegliendo la scadenza tra le date del 31 dicembre 2024,2029,2034,2039 e del 30 giugno 2044; Il periodo di adesione va dal 7 al 26 novembre 2014 VISTO l'elenco Prestiti, individuato dall'ente in base alle condizioni offerte e rese note dalla CDP tramite il suo sito internet in corrispondenza della data di adesione alla rinegoziazione; VISTO lo schema di Contratto di Rinegoziazione a tasso fisso reso disponibile dalla CDP tramite il suo sito internet; DATO ATTO CHE in base ai principi recati dall'articolo 119 della Costituzione, le economie derivanti dal minore esborso annuale in linea capitale, conseguente alla rinegoziazione del debito, sono destinate dagli enti locali alla copertura delle spese di investimento o alla riduzione del debito in essere. VALUTATI: - l elenco dei prestiti proposto dal sito informatico della Cassa Depositi e Prestiti, dal quale emergono le posizioni con le caratteristiche che permettono la rinegoziazione di cui trattasi;

3 - la convenienza economica dell operazione, come risulta analiticamente dal prospetto allegato perché riduce il tasso di rigidità della voce economica relativa alle rate di ammortamento complessive, consentendo di liberare risorse per il finanziamento della spesa in conto capitale; RITENUTO di rinegoziare per anni 25 i mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.elencati nell allegato A al fine di ridurre la rigidità strutturale dell ente; DATO ATTO inoltre che dall analisi delle proiezioni costruite sui piani di ammortamento ristrutturati: - viene quantificata un economia a carico del Bilancio 2015 e successivi a partire da circa ,00 mila euro annui in diminuzione via via che scadono gli ammortamenti originari dei prestiti - si registra una diluizione del debito nel tempo; VISTI l'art. 42 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs , n. 267; VISTO il parere del revisore unico dei conti; VISTI gli allegati pareri resi ai sensi dell'art. 49 del Tuel; SENTITI gli interventi del Sindaco, del Consigliere Barone e le successive dichiarazioni di voto così come da allegato resoconto stenotipografico; Con voti 7 favorevoli, contrari 2 (Barone, Sanso' Gianpaolo); D E L I B E R A 1. Di autorizzare, per quanto indicato in premessa che qui si intende riportato, al fine di una più efficace gestione attiva del debito, per l'anno 2014, la rinegoziazione dei prestiti individuati nell'elenco Prestiti (allegato alla presente deliberazione) alle condizioni rese note dalla CDP mediante Circolare n. 1281, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica; 2. Di approvare che ciascun Prestito Rinegoziato: - la data di scadenza del 31/12/ i tassi di interesse applicati indicata, in relazione a ciascuno di essi, - il valore dell'ammortamento dei Prestiti Rinegoziati strutturato in rate semestrali, costanti, comprensive di capitale ed interessi, a partire dal 30 giugno 2015, fermo restando che l' ente dovrà corrispondere alla CDP, alla scadenza del 31 dicembre 2014, l' importo della rata costituito dalla sola quota relativa agli interessi, come prevista dal piano di ammortamento di ciascun Prestito Originario; 3. Di dare atto che la quota annuale di risparmio quantificato per l'anno 2015 e seguenti in circa ,00 ed in diminuzione via via che scadono gli ammortamenti dei prestiti verrà destinata alla copertura di investimenti o alla riduzione del debito in essere; 4. Di dare atto infine che, nell'esercizio 2014, a seguito di perfezionamento dell'operazione di rinegoziazione, per ogni prestito rinegoziato, dovrà essere pagata la sola quota interessi in scadenza al e che la conseguente economia di spesa pari a ,49 costituirà quota di avanzo vincolato da applicare agli investimenti; 4. Di demandare al Responsabile del settore economico - finanziario tutte le attività finalizzate alla formalizzazione del contratto di rinegoziazione con la CDP allegato in copia fac - simile al presente

4 atto; 1) Di rendere, con separata votazione e con voti 7 favorevoli, contrari 2 (Barone, Sanso' Gianpaolo) il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell'art. 134, comma 4 del Tuel; COMUNE di ALEZIO Verbale di Seduta Consiliare del 24 Novembre 2014 Oggetto: Primo Punto all'odg: Rinegoziazione mutui contratti con la Cassa Depositi e prestiti Anno Circolare CCDP N. 1281/2014. PRESIDENTE: Invito il Segretario a procedere all'appello. [Il Segretario procede all'appello]

5 PRESIDENTE: Diamo inizio al Consiglio Comunale, con l'unico Punto all'ordine del Giorno: Rinegoziazione mutui contratti con la Cassa Depositi e prestiti Anno La parola al Sindaco. SINDACO: Abbiamo convocato un Consiglio Comunale urgente poiché il Punto all'ordine del Giorno deve essere approvato entro il 26 di novembre, in quanto la circolare della Cassa Depositi e Prestiti del 7 novembre 2014, la n. 1281, poneva come termini, come periodo di tempo, il ventaglio fra il 7 ed il 26 di novembre per poter decidere la rinegoziazione dei mutui. Come i Consiglieri avranno avuto modo di vedere, negli Atti del Consiglio vi è allegata la suddetta circolare, nella quale sono spiegate le condizioni attraverso le quali si può procedere alla rinegoziazione dei mutui, che significa che su determinati mutui, aventi determinate caratteristiche, previste dalla stessa circolare, e precisamente: i mutui che sono a tasso fisso, con ammortamento interamente a carico del Comune; che hanno una scadenza successiva al 31/12/2018 il cui debito successivo al primo luglio 2014 deve essere di almeno 10 mila Euro su ogni singola posizione; mutui che non siano stati rinegoziati in precedenza. Su questi, la Cassa Depositi e Prestiti consente di poter rimandare la data di scadenza di quei mutui e quindi ottenere, dal punto di vista matematico e poi finanziario, una riduzione della rata di ammortamento che il Comune attualmente eroga alla Cassa Depositi e Prestiti. Dal conteggio che è uscito attraverso il sito della Cassa Depositi e Prestiti, segnalando i dati che sono stati indicati dalla stessa Cassa, il Comune di Alezio avrà la possibilità già nell'anno 2014 di avere una riduzione della rata da pagare di ,49 Euro. Sappiamo che i mutui vengono rimborsati ogni anno in due rate, al 30 giugno e al 31 dicembre. Per l'anno 2014, laddove il Consiglio Comunale deliberasse tale rinegoziazione, il Comune pagherà solo la rata di interessi, avrà un risparmio della cifra che ho appena indicato. Per gli anni successivi, dal 2015 fino al 2020, avremo un risparmio annuo di Euro, successivamente calante, man mano che scadevano le rate di ammortamento in quota capitale dei mutui, fino a tornare ad avere circa 79 mila Euro dal 2029 al 2032 e 103 mila Euro annui dal 2033 al La proposta che portiamo al Consiglio Comunale è quella di rinviare di venticinque anni la rata di scadenza dei mutui, quindi tutti i mutui avrebbero scadenza al 31/12/2039. Questa è una opportunità che è data a tutti i Comuni da questa circolare della Cassa Depositi e Prestiti, che si inquadra in un contesto generale di riduzione dei trasferimenti, innanzitutto, di problematiche di quadratura di Bilancio, che abbiamo in tutti i Comuni, e che si innesta anche all'interno di un cambiamento che potremmo definire rivoluzione, che partirà dal primo gennaio 2015, attraverso la nuova modalità di tenuta della contabilità da parte degli Enti locali, da parte dei Comuni in particolare, che si chiama Contabilità armonizzata, che prevede un cambiamento radicale dei sistemi di redazione del Bilancio e della tenuta delle scritture contabili. All'interno di questo quadro la Cassa ha ritenuto di dare l'opportunità ai Comuni di effettuare una rinegoziazione. Teniamo conto che i risparmi sulle rate di ammortamento sono vincolati, nel senso che il Comune non può utilizzare queste somme per vari motivi, ma deve soltanto utilizzarli per spese di investimento, quindi per spese in conto capitale, a partire dai 51 mila Euro di quest'anno, che noi, come vedrete poi negli Atti del Consiglio del 28, non abbiamo inserito nell'assestamento di Bilancio proprio perché ancora dobbiamo aspettare il beneplacito della Cassa Depositi e Prestiti. Qualora il Consiglio Comunale deliberasse favorevole oggi, e la Cassa Depositi e Prestiti accettasse la nostra proposta, i 51 mila Euro di risparmio di quest'anno andranno ad avanzo vincolato nell'anno 2014 e quindi potranno essere utilizzati, sempre per spese di investimenti, qualora lo si volesse, però a partire dall'anno Credo di avere detto tutto, sono a disposizione per eventuali chiarimenti nei limiti di quelle che sono le cose che ho detto. PRESIDENTE: Passiamo agli interventi. La parola al Consigliere Barone. CONSIGLIERE BARONE: Ho ascoltato la relazione fatta dal Sindaco e volevo specificare qualcosa in più rispetto a quello che ha detto. Andiamo ad approvare una delibera che è complessa, articolata e delicata dal punto di vista finanziario del nostro Comune. È vero che in realtà c'è un'economia per quanto riguarda i primi anni, ma è anche vero che il debito residuo del Comune va ad aumentare fino a Se tutti i mutui andassero a scadenza naturale, cioè se non facessimo questa azione di rinegoziazione, avremmo un debito residuo, sommando il debito residuo mutuo per mutuo che abbiamo qui, di 1 milione e 500 mila Euro sul debito residuo dei mutui ad oggi, di questi mutui. Se noi andiamo a fare questa azione di rinegoziazione, il debito residuo aumenta di 600 mila Euro. Abbiamo fatto questo calcolo partendo dalla tabella del confronto muti che è riportata in calce alla tabella. Le faccio notare, Sindaco - è stata una svista - che gli anni 2027 e 2028 non sono inseriti in questo confronto. C'è un refuso dove dice: dal 2029 al 2032, in realtà è dal 2027 al Siamo andati a sommare, anno per anno, quali sono i risparmi e quali, invece, i costi aggiuntivi: il totale è +595 mila Euro, quindi +600 mila Euro. Non so quanto sia conveniente, a questo punto, prendere in blocco tutti questi mutui e rinegoziarli su tutti. Tra l'altro alcuni mutui li stiamo rinegoziando ad un tasso superiore rispetto a quello attuale, tipo il numero 9 che è leggermente superiore. Attualmente abbiamo un tasso fisso del 4.1, andiamo a rinegoziarlo al 4.3. Proprio, per esempio, per quanto riguarda questo prestito, noi attualmente paghiamo una rata annuale di 14 mila Euro, andremo a pagare una

6 rata annuale di Euro, quindi avremo un risparmio di 5 mila Euro; però visto su tutta la durata, questo mutuo soltanto ha 98 mila Euro in più di ricarico. Noi siamo fortemente contrari perché preoccupati del fatto che il debito residuo del Comune, da qui al 2039, vada ad aumentare di 600 mila Euro in più. Ci saremmo aspettati un calcolo più analitico e più proficuo, fatto mutuo per mutuo. È vero che la Cassa Depositi e Prestiti ci dà la possibilità di reinvestire il risparmio, ma ci dà anche la possibilità di estinguere qualche debito in essere, se non sbaglio, riferito alla esposizione debitoria che ha il Comune nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti. Quindi utilizzare la differenza risparmio per poter estingue uno o due prestiti magari avrebbe sortito, nell'ottica generale, forse un risultato migliore. Noi siamo preoccupati del fatto che spostiamo al 2039 tutti questi debiti per un totale in più di 600 mila Euro. Un'altra riflessione soltanto a livello organizzativo: considerata la vicinanza dell'altro Consiglio Comunale, avremmo gradito poter accorpare questo Punto all'ordine del Giorno all'altro, anticipando l'altro, perché, come ben sa lei, per ogni Consiglio Comunale, anche per un Punto Ordine del Giorno, abbiamo delle piccole spese che sopportiamo. Grazie. PRESIDENTE: Ci sono altri interventi? Passiamo alle repliche. SINDACO: Solo per puntualizzare che è una situazione straordinaria che si inquadra all'interno di una condizione straordinaria in cui ci troviamo come Comune e come tutti i Comuni d'italia. Non può sfuggire neanche ai Consiglieri di Minoranza che il nostro Comune, come tutti i Comuni d'italia, il prossimo anno avrà una ulteriore diminuzione dei trasferimenti, come è scritto nella Legge di Stabilità che prevede che per i Comuni ci sarà un taglio ulteriore, lineare, di 1 miliardo e 200 milioni. Il nostro Comune avrà, probabilmente, in base a quello che più o meno sono i nostri calcoli dell'ufficio, intorno ai mila Euro in meno ulteriori da poter utilizzare. Come il Consigliere Barone sa, questa Amministrazione e quella precedente, nei due anni dal 2013 e 2014 ma anche nel 2012 non ha contratto alcun mutuo, quindi non ha indebitato il Comune e nella intera legislatura precedente, nei cinque anni precedenti ha contratto mutui per soli - anche se sono comunque mutui mila Euro. Siamo molti attenti nell'evitare di indebitare il Comune. Le dico pure che queste somme che rimangano, a partire da quelle di quest'anno, sicuramente potranno essere utilizzate come quota da cofinanziamento. Come lei ben sa, anche nella prossima programmazione, , tutte le varie misure che verranno poste in essere, prevederanno un obbligo nel caso in cui un Comune vuole avere una opportunità in più per avere il finanziamento, di cofinanziamento da parte dell'ente. Quindi riteniamo che c'è una occasione, che è quella di poter sfruttare queste somme sia per fare delle spese in conto capitale, sia per poter cofinanziare i progetti che si potranno presentare per ottenere i finanziamenti europei. Inoltre dico pure che nell'ottica della visione economicofinanziaria, è come se il Comune avesse fatto nei nuovi mutui, allungandoli fino al 2032, a tassi inferiori rispetto a quelli che aveva. È vero che il mutuo n. 9 ha un incremento di tasso dal 4,1 al 4,3, però i restanti undici mutui hanno tutti una diminuzione del tasso; per esempio il primo mutuo passa dal 5,75 al 4,6; il secondo mutuo dal 5,75 al 4,7 e così via. Complessivamente vista, vi è una situazione di vantaggio soprattutto perché nei primi anni, dal 2015 fino al 2020, c'è questa straordinaria possibilità da parte del Comune di utilizzare quelle somme per ottenere altri finanziamenti. Altrimenti mi si deve spiegare come poter avere le somme da utilizzare in conto capitale. Sappiamo che i Comuni hanno tre possibilità per poter spendere le spese di investimento: o contrarre nuovi mutui, o utilizzare gli oneri di urbanizzazione, o ottenere finanziamenti da altri Enti. Fare nuovi mutui significa indebitare il Comune; utilizzare gli oneri significa che comunque bisogna aspettare l'incasso degli oneri di urbanizzazione e nell'ambito di una crisi economica e anche edilizia che c'è a livello generale, non è detto che questi incassi si possano realizzare, tant'è che come sappiamo le difficoltà sono notevoli. Non solo, ormai tutti i Comuni, ed è confermato nella Legge di stabilità, devono utilizzare gli oneri di urbanizzazione in parte corrente perché le entrate correnti non riescono a coprire le spese correnti: è un dato di fatto oggettivo che riguarda tutti i Comuni. Terzo: per avere i finanziamenti europei, soprattutto, bisogna avere anche delle quote, delle somme del Comune e quindi anche qui ricadiamo: come si possono trovare le somme per il cofinanziamento? Se abbiamo la possibilità, e ce l'abbiamo in questo caso, con questa rinegoziazione, di avere già delle somme che prima si davano alla Cassa Depositi e Prestiti e che invece adesso possono essere utilizzare in questo senso, è una opportunità in più. Voglio dire a me stesso e lo voglio ricordare: noi comunque questi soldi li dovevamo tirare fuori dal Comune. Ogni anno tiriamo fuori dal Comune 200 mila Euro, fra quota capitale e quota interessi, da dare alla Cassa Depositi e Prestiti. A partire dall'anno prossimo ne daremo solamente 130 circa, gli altri 70 rimangono in Comune per poter essere utilizzati. È vero, questa significa però spostare in avanti i mutui, ma questo mi consenta il Consigliere Barone lo facciamo tutti, anche io nella mia famiglia: nelle condizioni di difficoltà, uno si deve aggrappare a qualche cosa. Questa è una situazione eccezionale, che non ha precedenti forse nella storia d'italia dal secondo dopo guerra, i Comuni devono agire in una direzione per verificare di cadere in dissesto, come sta capitando purtroppo in molte altri parti d'italia. Noi riteniamo che sia una opportunità, non la facciamo a cuor leggero, l'abbiamo studiata, l'abbiamo pensata, l'abbiamo valutato, riteniamo di uscire da questo Consiglio Comunale con la coscienza tranquilla, come sempre,

7 perché abbiamo agito nell'interesse della Comunità di Alezio. PRESIDENTE: Passiamo alle dichiarazioni di voto o replica. CONSIGLIERE BARONE: Anche noi, Sindaco, facciamo le nostre dichiarazioni nell'interesse della Comunità di Alezio e quindi riteniamo eccessivo un ulteriore carico di 600 mila euro, quale scaturisce da questa operazione. Se poi vegliamo entrare nel tecnicismo dell'operazione, ci sarebbero altre considerazioni da fare. Lei sa benissimo, come è previsto dal contratto, che questi mutui si svolgono secondo un piano di ammortamento cosiddetto alla francese, per cui la quota interessi nella prime rate è più alta rispetto alla quota capitale. Noi stiamo rinegoziando dei mutui dove la quota interessi era diventata più bassa, perché magari scadevano nel 2020, e quindi negli ultimi cinque anni la quota interesse è più bassa, per poter prendere dei mutui dove iniziamo a pagare, a fronte della rata, una quota interesse più alta della quota capitale, naturalmente nell'interesse della Cassa Depositi e Prestiti. Se noi volessimo estinguere un mutuo, come lei ben sa la quota interessi non sarebbe versata. Ci sarebbero da fare tante altre osservazioni, anche di carattere politico, non mi sono permesso di farle, prima ho parlato solamente dal punto di vista tecnico di questa operazione, perché bisognerebbe andare a vedere - non c'è scritto qui sopra - mutuo per mutuo quali sono i mutui. È vero che Amministrazione comunale ha contratto pochi mutui, però li ha contratti, se non ricordo male, per opere che ancora, attualmente, non sono in stato di ultimazione. Parlo del Palazzo municipale che si trova in piazza; ad un contratto mutuo, eppure noi ci opponemmo allora, quando c'era il progetto della rigenerazione urbana per quanto riguarda la scalinata del Lizza. Dicemmo allora, come Opposizione, che gli altri Comuni avevano preso lo stesso finanziamento con una quota di mila Euro e invece noi avevamo acceso un mutuo di 100 mila Euro. Mi fu risposto allora, in Consiglio Comunale: Abbiamo acceso il mutuo per essere più sicuri di avere quel finanziamento. Quella insicurezza di allora, adesso costa ancora di più. Riflessioni ce ne sarebbero da fare tante, anche da punto di vista del carattere politico, noi ci limitiamo a dire che ci sembra eccessivo. Sicuramente è una opportunità, come diceva lei, quella che ci dà la Cassa Depositi e Prestiti, però bisognava, secondo noi, razionalizzare questa opportunità e andare a vedere mutuo per mutuo quale conveniva rinegoziare e quale meno. PRESIDENTE: Passiamo alle dichiarazioni di voto. SINDACO: Per esprimere il voto favorevole ma anche per chiarire. Il finanziamento della Rigenerazione urbana, ottenuto al primo posto nell'ambito della Città Policentrica nell'anno 2010, ha consentito e consentirà, Consigliere, di poter ottenere un ulteriore finanziamento. Non so se lei sa, ma la Regione Puglia ha scritto ai Comuni che hanno avuto il finanziamento, e che hanno completato l'opera, come è accaduto per noi, dicendo che possono presentare progetti integrativi di quello precedente ed ottenere il 40% del finanziamento ottenuto all'epoca per poter completare la rigenerazione urbana. Noi, come Comune, stiamo presentando questo progetto e avremo la possibilità - che è certa, perché di fatto la Regione concede questa possibilità, nel momento in cui si presenta un progetto compatibile - di avere altri 160mila Euro di finanziamento a fondo perduto a totale carico della Regione e del finanziamento europeo, da poter utilizzare nella Villa l'assunta per completare la videosorveglianza, con ulteriori lavori da fare, per esempio il campo di calcetto, regolamentare, etc. Con quei 100 mila euro non abbiamo ottenuto soltanto i 400, ma anche i 160 che avremo nelle prossime ore, perché nei prossimi giorni avremo la risposta dalla Regione. Voglio anche dire - man mano che va avanti la discussione, uno può ricordarsi - che l'amministrazione precedente, quando ha avuto la possibilità, fornita anche dalla Legge, nell'anno 2012 ha rimborsato dei mutui, quindi ha estinto delle rate di mutui, in quota capitale dei mutui residua, per 26 mila Euro. Laddove la condizione generale dell'ente e anche dell'economia italiana, dovesse evolversi al meglio, nessuno impedisce al Comune, fra uno, due o tre anni, di poter rimborsare i mutui, di poterli pagare anticipatamente. Questa rinegoziazione non impedisce di poter agire in quella direzione, non c'è questo vincolo, non c'è l'obbligo di rimanere ancorati fino al Sulla convenienza bisogna sempre guardare, Consigliere, nel momento in cui si fanno le cose. A nessun cittadino conviene fare dei debiti, però nel momento in cui si è costretti a farli, perché magari si è nelle condizioni di necessità, il mutuo diventa una opportunità, non una cosa negativa. Nelle condizioni attuali, e se si deve essere corretti in generale non si può negare che la condizione attuale, economica generale, dei Comuni è straordinariamente difficile, in una condizione come questa le dico, con le conoscenze che ho, che tantissimi Comuni stanno cercando di farla questa rinegoziazione, ma non possono perché magari l'hanno già fatta cinque o dieci anni fa, quindi hanno situazioni di impossibilità a rinegoziare i mutui. Per esempio il Comune di San Nicola aveva già proceduto a fare una rinegoziazione anni fa e quindi adesso non può farla, perché tra gli impedimenti vi è anche quello di non avere rinegoziato i mutui. Tutti i Comuni stanno cercando di agire in questo momento per trovare le risorse necessarie per poter andare avanti. Se vogliamo chiudere gli occhi e fare un discorso generale, io sono d'accordo con lei: sarebbe meglio non farlo. Ma in questa condizione è un'opportunità che non si può non cogliere. PRESIDENTE: Prendo per buona la dichiarazione di voto fatta in precedenza, all'inizio dell'intervento?

8 [Si procede a votazione] PRESIDENTE: Per la sua immediata eseguibilità. [Si procede a votazione] PRESIDENTE: Il Punto all'ordine del Giorno è approvato a maggioranza.

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12 C O M U N E D I A L E Z I O (Provincia di Lecce) OGGETTO: RINEGOZIAZIONE MUTUI CONTRATTI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI ANNO CIRCOLARE CCDP N. 1281/2014 Vista la proposta di cui all'oggetto: Visto l'art. 49 della legge N. 267 così come sostituito dall'art. 3 comma 1 lett. b) della Legge n. 213/2012 Il sottoscritto Responsabile del Servizio ESPRIME PARERE FAVOREVOLE per quanto concerne la regolarità tecnica ed attesta la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa ex art. 147 bis del D. Lgs. 267/2000. Eventuali osservazioni Alezio, li 19/11/2014 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO F.to DOTT.SSA MONICA LATERZA ******************************************************************************** ** Vista la proposta di cui all'oggetto: Visto l'art. 49 della legge , N. 267 così come sostituito dall'art. 3 comma 1 lett. b) della Legge n. 213/2012 Il sottoscritto Responsabile dell' Ufficio Ragioneria ESPRIME PARERE FAVOREVOLE per quanto concerne la regolarità contabile e la copertura finanziaria. Eventuali osservazioni Alezio, li 19/11/2014 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO F.to DOTT.SSA MONICA LATERZA

13 Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue: IL PRESIDENTE F.to PROF. GRAZIOLI VITTORIO IL SEGRETARIO GENERALE F.to D.SSA FIORELLA FRACASSO CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Questa deliberazione viene pubblicata, da oggi, all'albo Pretorio del Comune e vi rimarrà per quindici giorni consecutivi (Art. 124 D. Lgs. 267/2000) Dalla Residenza Municipale, addì IL MESSO COMUNALE F.to DELLA BONA ADRIANA IL SEGRETARIO GENERALE F.to D.SSA FIORELLA FRACASSO Copia conforme all'originale Alezio, lì IL SEGRETARIO GENERALE D.SSA FIORELLA FRACASSO CERTIFICATO DI ESECUTIVITA La presente deliberazione è divenuta esecutiva il Decorsi dieci giorni dalla pubblicazione (ex art. 134, comma 3 del D.Lgs.267/2000); La presente deliberazione è stata dichiarata immediatamente eseguibile (art. 134 comma 4 D.Lgs. 267/2000). IL SEGRETARIO GENERALE F.to D.SSA FIORELLA FRACASSO

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