NUOVO TECNOPOLO Progetto Esecutivo INDICE

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2 1 INDICE 1. RELAZIONE DI CALCOLO VANO SCALA DESCRIZIONE DEI DATI DEL MODELLO INTRODUZIONE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI DESCRIZIONE DELLE CONDIZIONI DI CARICO ELEMENTARI STATICHE DESCRIZIONE DEGLI IMPALCATI ANALISI MODALE ANALISI SISMICA INVILUPPO RISULTATI DELLE CONDIZIONI ELEMENTARI SOLLECITAZIONI DI INVILUPPO SU ELEMENTI BEAM - TRUSS SOLLECITAZIONI DI INVILUPPO SU ELEMENTI TIPO SHELL INVILUPPO SPOSTAMENTI NODALI RELATIVI VERIFICHE VERIFICHE SU ELEMENTI TIPO BEAM - TRUSS VERIFICHE SU ELEMENTI TIPO SHELL VERIFICHE S.L.U VERIFICHE GEOTECNICHE VERIFICHE DEGLI SPOSTAMENTI AFFIDABILITÀ DEL MODELLO DI CALCOLO RELAZIONE DI CALCOLO SCALA INTERNA NORME DI RIFERIMENTO IPOTESI DI CALCOLO PRE PROCESSORE E SOLUTORE PER IL CALCOLO AUTOMATICO FEA VERIFICA PROFILI STATI LIMITE ACCIAIO DATI PER IL CALCOLO CLASSIFICAZIONE DEI PROFILI SCHEMATIZZAZIONE SCALA METALLICA PARAMETRI GENERALI GIUNTI TECNICI COMPORTAMENTO DELLA STRUTTURA CON AZIONI SISMICHE CARICHI SULLA STRUTTURA COMBINAZIONI DI CARICO VERIFICHE RESISTENZA PROFILI A FUOCO PARAPETTO GRADINI VERIFICA VETRO CALCOLO DI CONFRONTO, GIUDIZIO SULL AFFIDABILITÀ DEI RISULTATI

3 2 1. Relazione di calcolo vano scala 1.1 Descrizione dei dati del modello Di seguito sono descritti i dati geometrici e non del modello fisico-matematico utilizzato per il calcolo strutturale. Il modello è rappresentato in figura: Figura 1 - Vista assonometrica del modello utilizzato Sulla soletta di copertura del corpo più basso è previsto un carico permanente del pacchetto di pavimento di 300 dan/m 2 e un carico impianti supposto uniformemente distribuito di 1000 dan/m 2. L armatura inserita per le verifiche è pari alla minima da normativa per solette e pareti duttili in zona sismica. Sono state effettuate le seguenti verifiche:

4 3 - Travi: le travi di accoppiamento risultano essere poco sollecitate, quindi vengono verificate come travi normali e non necessitano un armatura aggiuntiva a X. Su di esse vengono eseguite verifiche a SLV, SLE per tensione e fessurazione. - Solette: vengono verificate a flessione per inviluppi SLV, SLE per tensione e fessurazione. - Pareti: sono progettate come pareti duttili, quindi oltre alle normali verifiche a pressoflessione per inviluppi SLV e SLE sono operate le verifiche a pressoflessione in condizione sismica operando la traslazione dei momenti e l amplificazione del taglio nelle zone critiche. - Verifiche geotecniche: si verifica in combinazione GEO che la platea di base non vada in trazione e che la pressione al suolo non superi il carico limite. Per i risultati delle verifiche vedere relazione dedicata.

5 4 Figura 2 - Sovraccarico permanente

6 5 Figura 3 - Sovraccarico variabile Introduzione Sistemi di riferimento Il Sistema di Riferimento Globale XYZ è una Terna destrorsa cartesiana con l'asse Z verticale rivolto verso l'alto. Il Sistema di Riferimento Locale 123 degli Elementi tipo Beam è una Terna destrorsa Cartesiana con asse 1 avente la direzione dell'elemento, asse 2 definibile dall'utente e asse 3 avente la direzione che completa la terna. Il Sistema di Riferimento Locale 123 predefinito degli Elementi tipo Shell è una Terna destrorsa cartesiana con origine nel baricentro dell'elemento, asse 1 avente la direzione della normale, asse 2 avente la direzione della congiungente i punti medi dei due lati N2-N3 e N1-N4 (N1,N2,N3,N4 sono i nodi che definiscono l'elemento) e asse 3 avente la direzione che completa la terna. Z X Y PILASTRI 1 asse asta TRAVI 3 piano verticale 2 // x 3 Y 1 asse asta 2 piano orizzontale Riferimento locale aste e sezioni

7 6 1 1 n 4 N22 N23 n 3 2 n 1 3 N32 n 2 N33 n 4 M22 M23 Q12 n 3 2 n 1 3 M33 Q13 n 2 M23 Pwink Convenzioni di segno - sollecitazioni Shell Modellazione La Modellazione Numerica della struttura, la rielaborazione dei risultati dell'analisi agli Elementi Finiti, la progettazione-verifica degli elementi strutturali sono state condotte utilizzando il programma CMP realizzato dalla Cooperativa Architetti e Ingegneri Progettazione di Reggio Emilia. Il solutore ad elementi finiti utilizzato è XFINEST della Ce.A.S. di Milano Normativa Per la progettazione e verifica degli elementi strutturali è stata utilizzata la seguente normativa: Normativa italiana D.M. 14/01/2008 Stati Limite Classe d Uso: 3 Vita Nominale: 50 anni Caratteristiche dei materiali Di seguito vengono elencati i materiali usati nel modello: Dati generali ID = numero identificativo del materiale E = modulo di Elasticità = coefficiente di Poisson G = modulo di Elasticità Tangenziale Ps = peso specifico = coefficiente di Dilatazione Termica f yk = tensione caratteristica di snervamento f u = resistenza ultima a trazione ud = deformazione ultima M,c = coeff. parziale materiale per resistenza a SLU per compressione M,t = coeff. parziale materiale per resistenza a SLU per trazione M = coeff. parziale materiale per resistenza a SLU = coeff. parziale materiale per resistenza a SLU per situazioni eccezionali M,ecc Dati specifici per calcestruzzo R ck = resistenza caratteristica cubica di compressione del calcestruzzo

8 7 f ck f ctk f ctm f tc,eff c cc ct = resistenza caratteristica cilindrica di compressione del calcestruzzo = resistenza caratteristica di trazione del calcestruzzo = resistenza media di trazione del calcestruzzo = resistenza media di trazione efficace del calcestruzzo al momento in cui si suppone l insorgere delle prime fessure = coeff. parziale materiale per resistenza a SLU per compressione del calcestruzzo = coefficiente riduttivo per le resistenze a compressione di lunga durata = coefficiente riduttivo per le resistenze a trazione di lunga durata Dati specifici per acciaio da carpenteria f y = tensione di snervamento acciaio per spessori minori o uguali a 40mm f y1 = tensione di snervamento acciaio per spessori maggiori di 40mm M0,c = coeff. parziale materiale per resistenza a SLU per compressione per acciaio da carpenteria (per il DM 14/09/2005 corrisponde a M ) M0,t = coeff. parziale materiale per resistenza a SLU per trazione per acciaio da carpenteria M1 = coeff. parziale materiale per resistenza a SLU per acciaio da carpenteria per verifiche di instabilità (per il DM 14/09/2005 corrisponde a M ) Nome Materiale: Cls C25/30 Proprietà reologiche: E = e+005 (dan/cm²) = G = e+005 (dan/cm²) Ps = 2500 (dan/m³) = 1e-005 (1/ C) Parametri di verifica: Tipologia del Materiale: Calcestruzzo M,c = 1.5 M,t = 1.5 M,ecc = 1 R ck = 300 (dan/cm²) f ck = 250 (dan/cm²) f ctk = (dan/cm²) f ctm = (dan/cm²) cc = 0.85 ct = 1 GrpEsig = a Valori di progetto f cd = (dan/cm²) f ctd = (dan/cm²) Parametri per verifiche di fessurazione: Per le verifiche di formazione delle fessure il moltiplicatore di fctm è: 1/0; Per le verifiche di apertura delle fessure i valori ammissibili delle aperture delle fessure sono:

9 8 per le armature sensibili: per le armature poco sensibili: Combinazione Quasi Combinazione Combinazione Rara Permanente Frequente 0 mm 0.2 mm 0.3 mm Combinazione Rara Combinazione Quasi Permanente Combinazione Frequente 0 mm 0.3 mm 0.4 mm Parametri verifiche a taglio (par , par DM 14/01/2008): C Rd,c = 0.18/ c, v min = * k 3/2, k 1 = 0.15, f cd' /f cd = 0.5 Per il significato dei parametri si veda anche par EC2 Parametri verifiche a punzonamento (par.6.4.4, EN :2005): Sono i medesimi valori per il taglio di cui sopra Nome Materiale: B450C Proprietà reologiche: E = 2e+006 (dan/cm²) = G = e+005 (dan/cm²) Ps = 7850 (dan/m³) = 1.2e-005 (1/ C) Parametri di verifica: Tipologia del Materiale: Acciaio per Armature f yk =4500 (dan/cm²) M,c = 1.15 M,t = 1.15 M,ecc = 1 f u = 5400 (dan/cm²) ud = Aderenza Migliorata = Si Tipo Armatura = armatura poco sensibile Valori di progetto f cd = 3913 (dan/cm²) f ctd = 3913 (dan/cm²)

10 Descrizione delle condizioni di carico elementari statiche Il peso proprio degli Elementi tipo Beam e tipo Shell viene calcolato automaticamente in base alle caratteristiche dei materiali, alla geometria degli elementi e ai seguenti parametri: CdC = Numero Condizione di Carico Elementare mltx = Moltiplicatore del peso proprio in direzione X Globale mlty = Moltiplicatore del peso proprio in direzione Y Globale mltz = Moltiplicatore del peso proprio in direzione Z Globale Tipo = Tipo di Condizione di Carico (St = Statico, StEq = Sismico Statico Equivalente) 0 2 = coefficienti di combinazione 2s = coefficiente di combinazione sismica = coefficiente per calcolo masse Nome CdC mltx mlty mltz Tipo s Peso Proprio Permanente (St) Permanenti Permanente non strutt (St) Impianti Permanente non strutt (St) Variabili Magazzini, Archivi, Scale (St) Scarichi scala x Sisma SLU X (St) Scarichi scala y Sisma SLU Y (St) Descrizione degli impalcati Gli Impalcati sono definiti nel modello al fine di gestire le operazioni legate al comportamento di piano (es. eccentricità accidentale delle masse in condizioni sismiche, ecc.) e d interpiano (es, spostamenti orizzontali relativi, calcolo del fattore θ, deformabilità torsionale della struttura, ecc.). A tale scopo sono assegnati i parametri per il riconoscimento delle entità che fanno parte di un certo Impalcato e della posizione relativa dei vari Impalcati, al fine di riconoscere quali di essi devono essere correlati. È inoltre possibile indicare comportamenti particolari per ciascun Impalcato. Gli Impalcati definiti nel modello ed i parametri ad essi relativi sono riportati nella tabella seguente, nella quale i simboli adottati hanno il significato descritto nel seguito: Impalcato = nome che individua l Impalcato in esame; Verticali = elenco delle Verticali delle quali fa parte l impalcato in esame; ogni Verticale è costituita da un insieme di Impalcati correlati verticalmente, ossia posti uno sopra l altro; Quota = quota di riferimento dell Impalcato, utilizzata ad esempio per il calcolo dell altezza d interpiano; Poligono = se presente, delimita l ingombro in pianta dell Impalcato; se è indicato un valore nullo l Impalcato non ha limiti di estensione planimetrica; se è indicato un trattino - la definizione dell Impalcato è legata ad un gruppo di selezione e non a criteri geometrici; DZsup = se presente, indica la tolleranza altimetrica superiore, cioè al di sopra della quota di riferimento, che individua la quota massima delle entità facenti parte

11 dell Impalcato; se è indicato un trattino - la definizione dell Impalcato è legata ad un gruppo di selezione e non a criteri geometrici; DZinf = se presente, indica la tolleranza altimetrica inferiore, cioè al di sotto della quota di riferimento, che individua la quota minima delle entità facenti parte dell Impalcato; Selezione = se presente, individua il gruppo di selezione che definisce le entità facenti parte dell Impalcato; se è indicato un trattino - la definizione dell Impalcato è legata a criteri geometrici e non ad un gruppo di selezione; Ecc. masse = se si per l impalcato in questione viene generata automaticamente una distribuzione di masse tale da generare l eccentricità definita nel capitolo Analisi Sismica ; Nodo Master = se presente determina l assegnazione automatica di un vincolo di piano rigido a tutti i nodi facenti parte dell Impalcato; se assente non esclude comunque che tale proprietà sia stata assegnata attraverso altre procedure; Modalità θ = indica la modalità utilizzata per il calcolo del fattore θ: - DM 08 : il calcolo è condotto secondo il del D.M. 14/01/2008 formula (7.3.2); - Pend : il calcolo è condotto tenendo conto del reale punto di applicazione dei carichi agli Impalcati superiori; Riferimento θ = indica il sistema di riferimento utilizzato per il calcolo del fattore θ: - // Sisma : forze e spostamenti di piano sono determinati considerando direzioni orizzontali parallele a quelle di ingresso del sisma; - Globale : forze e spostamenti di piano sono determinati considerando direzioni orizzontali parallele agli assi X ed Y del sistema di riferimento globale; - Loc. 23 : forze e spostamenti di piano sono determinati considerando direzioni orizzontali concordi con gli assi locali 2 e 3 di un elemento Beam, Truss specificato, ovvero con gli assi 1 (se orizzontale) o 2 di un elemento Shell - Loc. 45 : forze e spostamenti di piano sono determinati considerando direzioni orizzontali concordi con gli assi principali 4 e 5 di un elemento Beam, Truss specificato; Elemento θ = se il riferimento usato per il calcolo del fattore θ è di tipo locale, indica l elemento dal quale ricavare le direzioni orizzontali di riferimento. 10 Impalcato Verticali Quota Poligono DZsup DZinf Selezione (cm) (cm) (cm) Ecc. masse Nodo Master Modalità θ Riferimento θ Elemento θ Nodo θ Fondazione Vert Si Impalcato n 1 Vert Si Impalcato n 2 Vert Si Impalcato n 3 Vert Si Analisi modale Di seguito sono descritti tutti i parametri utilizzati per l'analisi modale. Metodo di calcolo utilizzato: LANCZOS Matrici di Massa: CONSISTENT matrice di massa completa Sequenza di STURM Abilitata

12 Moto Rigido consentito Tolleranza per calcolo autovalori 0 Numero Massimo di iterazioni per il calcolo autovalori 24 L analisi modale è stata svolta considerando il modello nella fase 1. Di seguito sono indicati i periodi per ogni modo di vibrare estratto Lancio n 1: Periodo n. Modo (Secondi) Lancio n 2: Lancio n 3: Periodo n. Modo (Secondi) Periodo n. Modo (Secondi)

13 12 Lancio n 4: n. Modo Periodo (Secondi) Periodo n. Modo (Secondi) Analisi sismica Di seguito vengono indicati i parametri dell analisi sismica. Parametri del DM 14/01/2008: Categoria suolo di fondazione: C Categoria Topografica: T1 Coeff.smorzam.equivalente : 5 Fattore di struttura q x, q y per sismi in dir.x e y (orizzontali) e q z (verticali): 2.4, 2.4, 1.5 Classe di duttilità Bassa Percentuale eccentricità accidentale centro di massa: 0.05 Per tener conto della fessurazione durante il calcolo sismico la percentuale per ottenere la rigidezza fessurata è pari a 100%. NOTA: Le distribuzioni di masse che generano l eccentricità accidentale comprendono anche il peso proprio Fattore di struttura per Sisma in Direzione X Il fattore di struttura qx è stato calcolato secondo il par e del DM 2008 per edifici con struttura in cemento armato. Tipo edificio per calcolo rapporto u 1 : b) strutture con solo due pareti non accoppiate per direzione orizzontale (par ) ove:

14 u 1 = moltiplicatore della forza sismica orizzontale per il quale si verifica la formazione di un numero di cerniere plastiche tali da rendere la struttura labile; = moltiplicatore della forza sismica orizzontale per il quale il primo elemento strutturale raggiunge la sua resistenza flessionale; Tipologia struttura per calcolo q 0 : Strutture a pareti non accoppiate (tab.7.4.i) Tipo edificio per coeff.k R : edifici non regolari in altezza Tipo edificio in pianta: edifici non regolari in pianta Fattore kw (par ): 1 Fattore di struttura qx = q 0 K R kw = Fattore di struttura per Sisma in Direzione Y Il fattore di struttura qy è stato calcolato secondo il par e del DM 2008 per edifici con struttura in cemento armato. Tipo edificio per calcolo rapporto u 1 : b) strutture con solo due pareti non accoppiate per direzione orizzontale (par ) ove: u = moltiplicatore della forza sismica orizzontale per il quale si verifica la formazione di un numero di cerniere plastiche tali da rendere la struttura 1 labile; = moltiplicatore della forza sismica orizzontale per il quale il primo elemento strutturale raggiunge la sua resistenza flessionale; Tipologia struttura per calcolo q 0 : Strutture a pareti non accoppiate (tab.7.4.i) Tipo edificio per coeff.k R : edifici non regolari in altezza Tipo edificio in pianta: edifici non regolari in pianta Fattore kw (par ): 1 Fattore di struttura qy = q 0 K R kw = Condizioni sismiche statiche La presente analisi numerica prevede l'esame delle condizioni di carico sismiche statiche elementari; queste condizioni di carico contengono forze statiche inserite manualmente, non calcolate da procedure automatiche, che sono da interpretare come azioni sismiche del tipo indicato Nome CdC Tipo Scarichi scala x 5 Sisma SLU X (St) Scarichi scala y 6 Sisma SLU Y (St) Condizioni di carico da scala Sono stati inoltre inserite le forze trasmesse dalla scala metallica al vano in c.a.. Si riportano di seguito le reazioni desunte dalla relazione di calcolo della scala. 13 Joint OutputCa CaseType StepType F1 X F2 Y F3 Z M1 Int X M2 Int Y M3 Int Z se KN KN KN KN-m KN-m KN-m 1 SLE1 Combination SLE2 Combination SLE3 Combination SLU 1 Combination SLU 2 Combination

15 14 Joint OutputCa CaseType StepType F1 X F2 Y F3 Z M1 Int X M2 Int Y M3 Int Z se KN KN KN KN-m KN-m KN-m 1 SLU 3 Combination SLV 1 Combination Max SLV 1 Combination Min SLV 2 Combination Max SLV 2 Combination Min SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min SLE1 Combination SLE2 Combination SLE3 Combination SLU 1 Combination SLU 2 Combination SLU 3 Combination SLV 1 Combination Max SLV 1 Combination Min SLV 2 Combination Max SLV 2 Combination Min SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min SLE1 Combination SLE2 Combination SLE3 Combination SLU 1 Combination SLU 2 Combination SLU 3 Combination SLV 1 Combination Max SLV 1 Combination Min SLV 2 Combination Max SLV 2 Combination Min SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min SLE1 Combination E SLE2 Combination E SLE3 Combination E SLU 1 Combination E SLU 2 Combination E SLU 3 Combination SLV 1 Combination Max SLV 1 Combination Min SLV 2 Combination Max SLV 2 Combination Min SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min

16 15 Joint OutputCa CaseType StepType F1 X F2 Y F3 Z M1 Int X M2 Int Y M3 Int Z se KN KN KN KN-m KN-m KN-m 12 SLD2 Combination Max E SLD2 Combination Min E SLE1 Combination SLE2 Combination SLE3 Combination SLU 1 Combination SLU 2 Combination SLU 3 Combination SLV 1 Combination Max SLV 1 Combination Min SLV 2 Combination Max SLV 2 Combination Min SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min SLE1 Combination SLE2 Combination SLE3 Combination SLU 1 Combination SLU 2 Combination SLU 3 Combination SLV 1 Combination Max SLV 1 Combination Min SLV 2 Combination Max SLV 2 Combination Min SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min SLE1 Combination SLE2 Combination SLE3 Combination SLU 1 Combination SLU 2 Combination SLU 3 Combination SLV 1 Combination Max SLV 1 Combination Min SLV 2 Combination Max SLV 2 Combination Min SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min SLE1 Combination SLE2 Combination SLE3 Combination SLU 1 Combination SLU 2 Combination

17 16 Joint OutputCa CaseType StepType F1 X F2 Y F3 Z M1 Int X M2 Int Y M3 Int Z se KN KN KN KN-m KN-m KN-m 85 SLU 3 Combination SLV 1 Combination Max SLV 1 Combination Min SLV 2 Combination Max SLV 2 Combination Min SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min Joint OutputCa CaseType StepType F1 F2 F3 M1 M2 M3 se KN KN KN KN-m KN-m KN-m 1 DEAD LinStatic 4.208E Piano LinStatic Sovraccar LinStatic rico 1 Parapetto LinStatic SLV X LinRespSpe Max c 1 SLV Y LinRespSpe Max c 1 SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min DEAD LinStatic Piano LinStatic Sovraccar LinStatic rico 4 Parapetto LinStatic SLV X LinRespSpe Max c 4 SLV Y LinRespSpe Max c 4 SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min DEAD LinStatic Piano LinStatic Sovraccar LinStatic rico 11 Parapetto LinStatic SLV X LinRespSpe Max c 11 SLV Y LinRespSpe Max c 11 SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max

18 17 Joint OutputCa CaseType StepType F1 F2 F3 M1 M2 M3 se KN KN KN KN-m KN-m KN-m 11 SLD2 Combination Min DEAD LinStatic E Piano LinStatic E Sovraccar LinStatic E rico 12 Parapetto LinStatic E SLV X LinRespSpe Max c 12 SLV Y LinRespSpe Max E c 12 SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max E SLD2 Combination Min E DEAD LinStatic Piano LinStatic Sovraccar LinStatic rico 13 Parapetto LinStatic SLV X LinRespSpe Max c 13 SLV Y LinRespSpe Max c 13 SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min DEAD LinStatic Piano LinStatic Sovraccar LinStatic rico 14 Parapetto LinStatic E SLV X LinRespSpe Max c 14 SLV Y LinRespSpe Max c 14 SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min DEAD LinStatic E Piano LinStatic E Sovraccar LinStatic rico 84 Parapetto LinStatic E SLV X LinRespSpe Max c 84 SLV Y LinRespSpe c Max

19 18 Joint OutputCa CaseType StepType F1 F2 F3 M1 M2 M3 se KN KN KN KN-m KN-m KN-m 84 SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min DEAD LinStatic Piano LinStatic Sovraccar LinStatic rico 85 Parapetto LinStatic SLV X LinRespSpe Max c 85 SLV Y LinRespSpe Max c 85 SLD1 Combination Max SLD1 Combination Min SLD2 Combination Max SLD2 Combination Min Condizioni sismiche dinamiche La presente analisi numerica prevede l'esame delle condizioni di carico sismiche corrispondenti alle seguenti tipologie di azioni indicate in tabella: CdC = numero della condizione di carico dinamica Lancio = ad ogni lancio corrisponde una distribuzione delle masse differente; tutte le CdC di tipo sismico statico equivalente sono analizzate in un unico lancio statico del solutore, mentre per le CdC dinamiche ad ogni lancio corrisponde un lancio dinamico del solutore. Nome = nome della CdC dinamica Tipo = indica la direzione ed eventualmente il tipo di CdC sismica SottoTipo: indica il tipo di stato limite: SLO, SLD, SLV, SLC sono gli stati limite del par DM 14/01/2008 SLD 2/3 è lo spettro di risposta con = 2/3 per le verifiche di resistenza a SLU (combinaz.eccez.) secondo il par DM 14/01/2008 Spettro di risposta = definisce il coefficiente di risposta in funzione del periodo a g /g = questo valore indica l accelerazione di picco del suolo, espressa in g = m/s 2 Dy = indica che si tratta di una CdC dinamica Molt.X, Molt.Y, Molt.Z: moltiplicatori per applicare lo spettro di risposta alle varie direzioni. CdC Lancio Nome Tipo Spettro di Risposta ag/g Molt.X Molt.Y Molt.Z 1 1 Sisma SLO X Dx Sisma SLE X (Dy) ~DM 14/1/2008 SLO X SottoTipo: SLO 3 1 Sisma SLD X Dx Sisma SLE X (Dy) ~DM 14/1/2008 SLD X SottoTipo: SLD 9 1 Sisma SLD 2/3 X Dx Sisma SLU X (Dy) ~DM 14/1/2008 SLD 2/3 X SottoTipo: SLD 2/ Sisma SLV X Dx Sisma SLU X (Dy) ~DM 14/1/2008 SLV X

20 CdC Lancio Nome Tipo Spettro di Risposta ag/g Molt.X Molt.Y Molt.Z SottoTipo: SLV 2 2 Sisma SLO X Sx Sisma SLE X (Dy) ~DM 14/1/2008 SLO X SottoTipo: SLO 4 2 Sisma SLD X Sx Sisma SLE X (Dy) ~DM 14/1/2008 SLD X SottoTipo: SLD 10 2 Sisma SLD 2/3 X Sx Sisma SLU X (Dy) ~DM 14/1/2008 SLD 2/3 X SottoTipo: SLD 2/ Sisma SLV X Sx Sisma SLU X (Dy) ~DM 14/1/2008 SLV X SottoTipo: SLV 5 3 Sisma SLO Y Dx Sisma SLE Y (Dy) ~DM 14/1/2008 SLO Y SottoTipo: SLO 7 3 Sisma SLD Y Dx Sisma SLE Y (Dy) ~DM 14/1/2008 SLD Y SottoTipo: SLD 13 3 Sisma SLD 2/3 Y Dx Sisma SLU Y (Dy) ~DM 14/1/2008 SLD 2/3 Y SottoTipo: SLD 2/ Sisma SLV Y Dx Sisma SLU Y (Dy) ~DM 14/1/2008 SLV Y SottoTipo: SLV 6 4 Sisma SLO Y Sx Sisma SLE Y (Dy) ~DM 14/1/2008 SLO Y SottoTipo: SLO 8 4 Sisma SLD Y Sx Sisma SLE Y (Dy) ~DM 14/1/2008 SLD Y SottoTipo: SLD 14 4 Sisma SLD 2/3 Y Sx Sisma SLU Y (Dy) ~DM 14/1/2008 SLD 2/3 Y SottoTipo: SLD 2/ Sisma SLV Y Sx Sisma SLU Y (Dy) ~DM 14/1/2008 SLV Y SottoTipo: SLV Parametri per calcolo spettri di risposta Per il calcolo degli spettri di risposta secondo il par.3.2 del DM 14/01/2008 sono stati utilizzati i seguenti parametri, ove: P VR T R a g /g Fo Tc* probabilità di superamento nel periodo di ritorno periodo di ritorno accelerazione orizzontale massima del suolo valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale valore base per calcolo del periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale Collocazione del sito: Longitudine = , Latitudine = SLO: P VR =81%, T R = 45 anni, ag/g = sec, Fo = , Tc*= sec SLD: P VR =63%, T R = 75 anni, ag/g = sec, Fo = , Tc*= sec SLV: P VR =10%, T R = 712 anni, ag/g = sec, Fo = , Tc*= sec Spettri di risposta utilizzati Spettro per Punti ~DM 14/1/2008 SLV Y Punto Periodo (secondi) Accelerazion e Normalizzata

21 Spettro per Punti ~DM 14/1/2008 SLV X Punto Periodo (secondi) Accelerazion e Normalizzata Spettro per Punti ~DM 14/1/2008 SLD 2/3 Y Punto Periodo (secondi) Accelerazion e Normalizzata Spettro per Punti ~DM 14/1/2008 SLD 2/3 X Punto Periodo (secondi) Accelerazion e Normalizzata Spettro per Punti ~DM 14/1/2008 SLD Y Punto Periodo (secondi) Accelerazion e Normalizzata

22 Spettro per Punti ~DM 14/1/2008 SLD X Punto Periodo (secondi) Accelerazion e Normalizzata Spettro per Punti ~DM 14/1/2008 SLO Y Punto Periodo (secondi) Accelerazion e Normalizzata Spettro per Punti ~DM 14/1/2008 SLO X Punto Periodo (secondi) Accelerazion e Normalizzata Moltiplicatori calcolo automatico Masse Di seguito sono elencati i moltiplicatori delle CdC elementari per il calcolo automatico delle masse:

23 CdC = n.condizione di Carico Elementare Coeff.SLE = moltiplicatori per lo Stato Limite d Esercizio Coeff.SLU = moltiplicatori per lo Stato Limite Ultimo X, Y, Z = coefficienti di direzionalità 22 CdC Coeff.SLE Coeff.SLU X Y Z Definizioni piani per calcolo offset masse I piani per il calcolo dell offset delle masse sono stati definiti tramite i seguenti gruppi di selezione: Analisi dinamica Nome Gruppo di Selezione ~: Fondazione ~: Impalcato n 1 ~: Impalcato n 2 ~: Impalcato n 3 Metodo di combinazione modale: - CQC nel calcolo della risposta sismica, i contributi derivanti dai singoli modi sono combinati tenendo conto del segno delle singole componenti modali. La generica componente Ui delle risposta sismica è data da una combinazione quadratica delle componenti Uij (j=1,n.modi) in cui i coefficienti di combinazione fra due modi distinti dipendono dai coefficienti di smorzamento dei due modi e dal rapporto fra le due frequenze. Se non vengono assegnati smorzamenti modali, i risultati forniti da questo metodo coincidono con quelli del metodo RMS Autovalori Di seguito sono indicati gli autovalori trovati: Lancio n 1: numero autovalori: 16 n Autovalore Lancio n 2: numero autovalori: 16 n Autovalore n Autovalore n Autovalore n Autovalore n Autovalore

24 23 n Autovalore Lancio n 3: numero autovalori: 16 n Autovalore Lancio n 4: numero autovalori: 16 n Autovalore n Autovalore n Autovalore n Autovalore n Autovalore n Autovalore n Autovalore Periodi spettri utilizzati nelle verifiche Nell esecuzione delle verifiche, qual ora queste li richiedano, i periodi degli spettri utilizzati sono, in secondi: Periodi fondam. T1 x, T1 y, T1 z (per sisma in dir.x,y,z): 0, 0, 0 Periodo Tc per sismi x,y: Periodo Tc per sismi z: 0.15

25 Inviluppo risultati delle condizioni elementari I risultati contengono sia inviluppi sia combinazioni dei risultati delle condizioni di carico elementari. Una condizione di inviluppo può essere di tipo automatico e in questo caso è un vero e proprio inviluppo dei valori minimi o massimi che ogni singola grandezza può assumere per effetto della combinazione lineare dei valori di ogni condizione di carico elementare, moltiplicati per il coefficiente che tra i due possibili risulta più tassativo. Tutte le condizioni di carico in caso di inviluppo sono trattate tramite due moltiplicatori uno minimo e uno massimo per dare la possibilità di considerare azioni (tipo azione del vento o sisma) che possono agire in due direzioni opposte. I risultati contengono sia inviluppi sia combinazioni assegnate dei risultati delle condizioni di carico elementari. La combinazione lineare automatica può essere svolta anche su risultati di inviluppi, detti in questo caso inviluppi base, anzichè di condizioni di carico elementare. Il risutato è un inviluppo di inviluppi. Le condizioni di carico possono essere distinte nelle seguenti tipologie: - Permanente: la CdC elementare è sempre presente nell inviluppo e viene scelto il coefficiente più tassativo. - Variabile: le sollecitazioni della CdC elementare sono sommate solo se la componente considerata (Forza, momento flettente, spostamento in una direzione, ecc.) è a sfavore, diminuendo il valore finale se si cerca il minimo, aumentando il valore finale se si cerca il massimo, scegliendo sempre il coefficiente più tassativo. - Variabile non Contemporanea: analoga alla Variabile ma vengono sommate le sollecitazioni della sola e unica CdC più gravosa, per la componente in esame, fra tutte quelle che appartengono allo stesso gruppo (colonna grp), escludendo le altre CdC dello stesso gruppo. - Permanente non Contemporanea: analoga alle var. non contemporanea con la differenza che le sollecitazioni di almeno una CdC dello stesso gruppo (la più gravosa o la meno favorevole) vengono sommate anche se con effetto favorevole; in questo caso viene scelta la meno favorevole per la componente in esame. - Variabile Contemporanea: le sollecitazioni della CdC elementare sono sommate insieme a tutte quelle Variabili Contemporanee che appartengono allo stesso gruppo (colonna grp) solo se applicandole tutte assieme vanno a sfavore diminuendo il valore finale se si cerca il minimo, aumentando il valore finale se si cerca il massimo. - Non Considerata: le sollecitazioni della CdC elementare non contribuiscono all inviluppo Sollecitazioni di inviluppo su elementi beam - truss Per ciascuna Condizione di Carico di Inviluppo vengono riportate le sollecitazioni di ciascun elemento tipo Beam/Truss

26 25 Beam/Truss = Numero dell'elemento Beam-Truss T = Tipo di entità: B = Beam, T = TRUSS X = Coordinata del punto di inviluppo N = Sforzo assiale (positivo se di trazione) T12 = Taglio agente nel piano locale 12 T13 = Taglio agente nel piano locale 13 MT = Momento Torcente M12 = Momento agente nel piano locale 12 M13 = Momento agente nel piano locale 13 Wink2 = Pressione per travi alla Winkler nel piano 12 Wink3 = Pressione per travi alla Winkler nel piano 13 QWink2 = Carico per travi alla Winkler nel piano 12 QWink3 = Carico per travi alla Winkler nel piano 13 I simboli S1, S2, S3, S4 indicano la sigma combinata e si riferiscono al calcolo della tensione fittizia valutata in ipotesi di linearità del comportamento del materiale e resistenza indefinita, la cui massimizzazione individua la più probabile verifica peggiore a pressoflessione, valutata con la formula (sigma positiva indica trazione) comb N A M W M W (W sono i moduli di resistenza) sui quattro spigoli del rettangolo ideale con moduli di resistenza pari a quelli della sezione base dell asta. Sono di seguito elencati i dati dei seguenti inviluppi: - ~SL08 SLD 2/3 - ~SL08 SLE caratt. - ~SL08 SLE freq. - ~SL08 SLE q.perm. - ~SL08 STR SLV Descrizione inviluppo ~SL08 SLD 2/3 Agisce su tutte le entità del modello. Condizioni di inviluppo automatiche n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max Inviluppo ~SL08 SLD 2/3 Sism. Orizz._1 Perm.non Contemp Inviluppo ~SL08 SLD 2/3 Sism. Orizz._2 Perm.non Contemp Descrizione degli inviluppi contenuti nell inviluppo ~SL08 SLD 2/3 Descrizione inviluppo ~SL08 SLD 2/3 Sism. Orizz._1 : n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max CdC elem. 1St Peso Proprio Permanente 1 1 CdC elem. 2St Permanenti Variabile 1 1 CdC elem. 3St Impianti Variabile 1 1 CdC elem. 4St Variabili Variabile CdC elem. 5St Scarichi scala x Var.non Contemp

27 26 CdC elem. 6St Scarichi scala y Var.non Contemp CdC elem. 9Dy Sisma SLD 2/3 X Dx Var.non Contemp CdC elem. 10Dy Sisma SLD 2/3 X Sx Var.non Contemp CdC elem. 13Dy Sisma SLD 2/3 Y Dx Var.non Contemp CdC elem. 14Dy Sisma SLD 2/3 Y Sx Var.non Contemp Descrizione inviluppo ~SL08 SLD 2/3 Sism. Orizz._2 : n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max CdC elem. 1St Peso Proprio Permanente 1 1 CdC elem. 2St Permanenti Variabile 1 1 CdC elem. 3St Impianti Variabile 1 1 CdC elem. 4St Variabili Variabile CdC elem. 5St Scarichi scala x Var.non Contemp CdC elem. 6St Scarichi scala y Var.non Contemp CdC elem. 9Dy Sisma SLD 2/3 X Dx Var.non Contemp CdC elem. 10Dy Sisma SLD 2/3 X Sx Var.non Contemp CdC elem. 13Dy Sisma SLD 2/3 Y Dx Var.non Contemp CdC elem. 14Dy Sisma SLD 2/3 Y Sx Var.non Contemp Descrizione inviluppo ~SL08 SLE caratt. Agisce su tutte le entità del modello. Condizioni di inviluppo automatiche n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max Inviluppo ~SL08 SLE caratt._1 Perm.non Contemp Descrizione degli inviluppi contenuti nell inviluppo ~SL08 SLE caratt. Descrizione inviluppo ~SL08 SLE caratt._1 : n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max CdC elem. 1St Peso Proprio Permanente 1 1 CdC elem. 2St Permanenti Variabile 1 1 CdC elem. 3St Impianti Variabile 1 1 CdC elem. 4St Variabili Variabile Descrizione inviluppo ~SL08 SLE freq. Agisce su tutte le entità del modello. Condizioni di inviluppo automatiche n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max Inviluppo ~SL08 SLE freq._1 Perm.non Contemp Descrizione degli inviluppi contenuti nell inviluppo ~SL08 SLE freq. Descrizione inviluppo ~SL08 SLE freq._1 : n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max CdC elem. 1St Peso Proprio Permanente 1 1 CdC elem. 2St Permanenti Variabile 1 1 CdC elem. 3St Impianti Variabile 1 1 CdC elem. 4St Variabili Variabile Descrizione inviluppo ~SL08 SLE q.perm. Agisce su tutte le entità del modello. Condizioni di inviluppo automatiche

28 27 n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max CdC elem. 1St Peso Proprio Permanente 1 1 CdC elem. 2St Permanenti Variabile 1 1 CdC elem. 3St Impianti Variabile 1 1 CdC elem. 4St Variabili Variabile Descrizione inviluppo ~SL08 STR SLV Agisce su tutte le entità del modello. Condizioni di inviluppo automatiche n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max Inviluppo ~SL08 STR SLV_1 Perm.non Contemp Inviluppo ~SL08 SLU Sism. Orizz._1 Perm.non Contemp Inviluppo ~SL08 SLU Sism. Orizz._2 Perm.non Contemp Descrizione degli inviluppi contenuti nell inviluppo ~SL08 STR SLV Descrizione inviluppo ~SL08 STR SLV_1 : n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max CdC elem. 1St Peso Proprio Permanente CdC elem. 2St Permanenti Variabile CdC elem. 3St Impianti Variabile CdC elem. 4St Variabili Variabile Descrizione inviluppo ~SL08 SLU Sism. Orizz._1 : n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max CdC elem. 1St Peso Proprio Permanente 1 1 CdC elem. 2St Permanenti Variabile 1 1 CdC elem. 3St Impianti Variabile 1 1 CdC elem. 4St Variabili Variabile CdC elem. 5St Scarichi scala x Var.non Contemp CdC elem. 6St Scarichi scala y Var.non Contemp CdC elem. 11Dy Sisma SLV X Dx Var.non Contemp CdC elem. 12Dy Sisma SLV X Sx Var.non Contemp CdC elem. 15Dy Sisma SLV Y Dx Var.non Contemp CdC elem. 16Dy Sisma SLV Y Sx Var.non Contemp Descrizione inviluppo ~SL08 SLU Sism. Orizz._2 : n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max CdC elem. 1St Peso Proprio Permanente 1 1 CdC elem. 2St Permanenti Variabile 1 1 CdC elem. 3St Impianti Variabile 1 1 CdC elem. 4St Variabili Variabile CdC elem. 5St Scarichi scala x Var.non Contemp CdC elem. 6St Scarichi scala y Var.non Contemp CdC elem. 11Dy Sisma SLV X Dx Var.non Contemp CdC elem. 12Dy Sisma SLV X Sx Var.non Contemp CdC elem. 15Dy Sisma SLV Y Dx Var.non Contemp CdC elem. 16Dy Sisma SLV Y Sx Var.non Contemp Sollecitazioni di inviluppo su elementi tipo shell Per ciascuna Condizione di Carico di Inviluppo vengono riportate le sollecitazioni inviluppate di ciascun elemento tipo Shell Shell CdC = Numero dell'elemento Shell = Condizione di Carico di Inviluppo

29 28 N22 = Forza Normale Membranale in direzione asse locale 2 N33 = Forza Normale Membranale in direzione asse locale 3 N23 = Forza Tagliante Membranale agenti sulle facce perpendicolari agli assi locali 2 e 3 M22 = Momento Flettente agente nel piano locale 12 M33 = Momento Flettente agente nel piano locale 13 M23 = Momento Torcente agente sulle facce perpendicolari agli assi locali 2 e 3 Q2 = Forza di taglio fuori piano agente nel piano locale 12 Q3 = Forza di taglio fuori piano agente nel piano locale 13 W = Reazione diwinkler Dr = Momento di Drilling I simboli S1, S2, S3, S4 indicano la sigma combinata e si riferiscono al calcolo della tensione fittizia valutata in ipotesi di linearità del comportamento del materiale e resistenza indefinita, la cui massimizzazione individua la più probabile verifica peggiore a pressoflessione, valutata con la formula (sigma positiva indica trazione) comb N A M W (W è il modulo di resistenza) sul bordo inferiore (S1) e superiore (S2) della sezione rettangolare dello shell (di base 1 m e altezza pari allo spessore dello shell) ortogonale all asse locale 2 (il bordo inferiore è posto dalla parte dei valori negativi dell asse locale 1); S3 ed S4 sono relativi alla sezione ortogonale all asse locale 3. Sono di seguito elencati i dati dei seguenti inviluppi: - ~SL08 Fondazione_SL08 GEO - ~SL08 Fondazione_SL08 STR SLV - ~SL08 GEO - ~SL08 SLE caratt. - ~SL08 SLE freq. - ~SL08 SLE q.perm. - ~SL08 STR SLV Descrizione inviluppo ~SL08 Fondazione_SL08 GEO Agisce sul gruppo di selezione _FONDAZIONE. Condizioni di inviluppo automatiche n CdC o Inviluppo Nome CdC o Inviluppo Tipologia Gruppo Molt.Min Molt.Max Inviluppo ~SL08 Fondazione_SL08 GEO_1 Perm.non Contemp Inviluppo ~SL08 Fondazione_SL08 SLU Sism. Orizz._1 Perm.non Contemp Inviluppo ~SL08 Fondazione_SL08 SLU Sism. Orizz._2 Perm.non Contemp Descrizione degli inviluppi contenuti nell inviluppo ~SL08 Fondazione_SL08 GEO Descrizione inviluppo ~SL08 Fondazione_SL08 GEO_1 :

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