CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO D ISTITUTO 2009/2010

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1 Ministero della Pubblica Istruzione Istituto Comprensivo Borgo di Terzo Largo Vitali Luzzana Tel: Fax: uffici : bgic82800l@istruzione.it altra scuole.borgo@tiscali.it ISTITUZIONE SCOLASTICA: ISTITUTO COMPRENSIVO DI BORGO DI TERZO COMUNI DI: BORGO DI TERZO, BERZO SAN FERMO, GRONE E VIGANO PROVINCIA DI : BERGAMO CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO D ISTITUTO 2009/2010 tra il Dirigente Scolastico: Belingheri Giuseppe, in rappresentanza dell istituzione scolastica, i componenti della RSU: Zanchi Sara Maria, Trapletti Cinzia ed i rappresentanti delle seguenti OO.SS.: Cisl Bergamo Moretti Alessandro L anno 2009 il giorno 03 del mese di novembre, nell ufficio del Dirigente Scolastico, in sede di contrattazione integrativa tra la parte pubblica firmataria del presente Contratto Integrativo d Istituto, i componenti della RSU d Istituto ed i rappresentanti sindacali, di cui in calce al presente Contratto Integrativo d istituto, 1

2 VIENE CONCORDATO QUANTO SEGUE PARTE PRIMA - NORMATIVA TITOLO PRIMO - DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 - CAMPO DI APPLICAZIONE, DECORRENZA E DURATA 1. Il presente Contratto Integrativo d Istituto si applica a tutto il personale della scuola, docente e ATA, con contratto a tempo determinato e indeterminato ed è sottoscritto fra l Istituzione Scolastica Istituto Comprensivo di Borgo di Terzo, la RSU ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di cui in calce. 2. Gli effetti del presente contratto decorrono dalla data di sottoscrizione, fermo restando che quanto stabilito nel presente Contratto Integrativo d Istituto s intenderà tacitamente abrogato da eventuali successivi atti normativi e/o contrattuali nazionali o regionali gerarchicamente superiori, qualora incompatibili. 3. Il presente Contratto Integrativo d istituto conserva validità fino alla sottoscrizione di un successivo Contratto Integrativo d Istituto in materia. 4. Resta comunque salva la possibilità di modifiche e/o integrazioni a seguito di innovazioni legislative e/o contrattuali. 5. Il presente Contratto Integrativo d istituto viene predisposto sulla base ed entro i limiti previsti dalla normativa vigente e, in particolare modo, secondo quanto stabilito dal CCNL Scuola 29/11/2007, dal CCNL Scuola 20/6/2003, dal CCNL Scuola , dal CCNL scuola , dal D.L.vo 297/94, dal D.Lgs.165/01 e dalla L. 300/70, nei limiti delle loro rispettive vigenze. 6. Rispetto a quanto non espressamente indicato nel presente Contratto Integrativo d istituto, la normativa di riferimento primaria in materia è costituita dalle norme legislative e contrattuali di cui al comma precedente. 7. Entro cinque giorni dalla sottoscrizione, il Dirigente Scolastico provvedere all affissione di copia integrale del presente Contratto Integrativo d Istituto all Albo e nelle bacheche sindacali della scuola. 8. Il presente contratto può essere disdetto con almeno tre mesi di anticipo sulla scadenza, ad iniziativa di una delle parti 2

3 9. Si procederà in ogni caso ad un nuovo Contratto Collettivo Integrativo di Istituto a seguito della stipula di un nuovo CCNL. Art. 2 PROCEDURA DI RAFFREDDAMENTO, CONCILIAZIONE ED INTERPRETAZIONE AUTENTICA l. Qualora insorgano controversie sull'interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro dieci giorni dalla richiesta di cui al comma seguente, per definire consensualmente il significato della clausola controversa. 2. Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta all'altra parte, con l'indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l'interpretazione; la procedura si deve concludere entro trenta giorni. 3. Nel caso si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin dall'inizio della vigenza contrattuale. Art. 3 - CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA A LIVELLO DI SCUOLA 1. La contrattazione integrativa, a livello di scuola, è finalizzata ad incrementare la qualità del servizio scolastico, sostenendo i processi innovativi in atto anche mediante la valorizzazione delle professionalità coinvolte e garantendo l informazione più ampia ed il rispetto dei diritti a tutti i dipendenti. 2. Argomento di contrattazione integrativa a livello di scuola sono le materie di cui al CCNL Scuola 29/11/2007, nonché eventuali altre materie sulle quali le parti concorderanno, sempre nel rispetto della normativa di cui al comma 5 dell art. 1. TITOLO SECONDO - RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI CAPO I - RELAZIONI SINDACALI Il sistema delle relazioni sindacali é articolato per raggiungere il duplice obiettivo del miglioramento delle condizioni lavorative all'interno dell'istituzione scolastica e del miglioramento della capacità della qualificazione dell'offerta formativa finalizzata al raggiungimento del successo formativo. Esso, nelle sue varie articolazioni come di seguito specificate, si sviluppa nel pieno rispetto dei ruoli, dell'autonomia e delle competenze proprie del Dirigente scolastico, delle Organizzazioni Sindacali e degli Organi Collegiali interni all'istituzione scolastica (Consiglio di Istituto, Collegio dei docenti, Consigli di classe). Nella definizione di tutte le materie oggetto delle relazioni sindacali di Istituto si tiene conto delle delibere degli 00. CC., per quanto di competenza. Art. 4 - OBIETTIVI E STRUMENTI l. Il sistema delle relazioni sindacali di Istituto, nel rispetto dei reciproci ruoli, persegue l'obiettivo di contemperare l'interesse professionale dei lavoratori con l'esigenza di migliorare l'efficacia e l'efficienza del servizio. 3

4 2. Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e trasparenza dei comportamenti delle parti 3. Il sistema delle relazioni sindacali si articola nei seguenti modelli relazionali: a. Contrattazione integrativa b. Informazione preventiva c. Procedure di concertazione d. Informazione successiva e. Interpretazione autentica, come da art.2 4. In tutti i momenti delle relazioni sindacali, le parti possono usufruire dell'assistenza di esperti di loro fiducia, anche esterni alla scuola, previa comunicazione all'altra parte e senza oneri per la scuola. Art. 5 - RAPPORTI TRA RSU E DIRIGENTE SCOLASTICO 1. La RSU designa il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e comunica il nominativo al Dirigente Scolastico; il rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU. 2. Entro quindici giorni dall'inizio di ogni anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente Scolastico le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare. 3. Il Dirigente Scolastico concorda con la RSU le modalità e il calendario per lo svolgimento dei diversi modelli di relazioni sindacali; in ogni caso, la convocazione da parte del Dirigente Scolastico va effettuata con almeno sei giorni di anticipo e la richiesta da parte della RSU va soddisfatta entro sei giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto dei termini indicati. 4. Per ogni incontro vanno preliminarmente indicate le materie. Art. 6 - CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA 1. Sono oggetto di contrattazione di istituto le materie previste dall'art.6, comma 2, del CCNL del 29/11/2007 a. modalità i utilizzazione del personale in rapporto al piano dell offerta formativa; b. criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente, educativo ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi, ricadute sull'organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall'intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell unità didattica. Rientri pomeridiani; c. criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché determinazione dei contingenti di personale previsti dall'accordo sull'attuazione della legge n. 146/90, così come modificata e integrata dalla legge n.83/2000; d. attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro; e. criteri generali per la ripartizione delle risorse del fondo d'istituto e per l'attribuzione dei compensi accessori, ai sensi dell art. 45, comma 1, del d.lgs. n. 165/2001, al personale docente, educativo ed ATA; 4

5 f. criteri e modalità relativi alla organizzazione del lavoro e all articolazione dell orario del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l individuazione del personale docente, educativo ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto; g. tutte le altre materie esplicitamente previste dai contratti di livello superiore. 2. Possono altresì essere oggetto di contrattazione integrativa altre materie inerenti il rapporto di lavoro e soggette quindi a normativa di tipo contrattuale, che le parti consensualmente decidano di inserire nel presente contratto. 3. La contrattazione integrativa di istituto si basa su quanto stabilito dalle norme contrattuali di livello superiore e dalle leggi; non può in ogni caso prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola. Le clausole discordanti non sono valide. 4. Sono oggetto di informazione preventiva: a. proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; b. criteri per la fruizione dei permessi per l aggiornamento; c. utilizzazione dei servizi sociali d. piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuale e. criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali f. criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall Amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni g. tutte le materie oggetto di contrattazione Sono materie di contrattazione integrativa le seguenti: h. modalità di utilizzazione del personale docente in rapporto al piano dell offerta formativa e al piano delle attività e modalità di utilizzazione del personale ATA in relazione al relativo piano delle attività formulato dal DSGA, sentito il personale medesimo i. criteri riguardanti le assegnazione del personale docente, educativo ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi, ricadute sull organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell unità didattica. Ritorni pomeridiani j. criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché determinazione dei contingenti di personale previsti dall accordo sull attuazione della legge n. 146/1990, così come modificata e integrata dalla legge n. 83/2000; k. attuazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro l. i criteri per la ripartizione delle risorse del fondo d istituto e per l attribuzione dei compensi accessori, ai sensi dell art. 45, comma 1 del dlgs n. 165/2001, al personale docente educativo ed ATA, compresi i compensi relativi ai progetti nazionale e comunitari m. criteri e modalità relativi alla organizzazione del lavoro e alla articolazione dell orario del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l individuazione del personale docente, educativo ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto. 5. Nel rispetto delle competenze degli OO.CC. e compatibilmente con gli adempimenti amministrativi, il Dirigente Scolastico fornisce alla RSU e ai rappresentanti delle OO.SS firmatarie in appositi incontri l'informazione preventiva venti giorni prima delle relative scadenze, fornendo anche l'eventuale documentazione. 5

6 6. Ricevuta l'informazione preventiva, la RSU e i rappresentanti delle OO.SS. firmatarie hanno facoltà di iniziare una procedura di concertazione, che ha inizio entro tre giorni dalla richiesta; durante lo svolgimento della concertazione il Dirigente Scolastico non assume decisioni unilaterali, salvo improrogabili scadenze amministrative. 7. La procedura di concertazione si conclude entro quindici giorni dalla richiesta e in ogni caso prima di eventuali scadenze amministrative; nel caso si raggiunga un'intesa, essa ha valore vincolante per le parti. Art. 7 - INFORMAZIONE SUCCESSIVA 1. Sono materie di informazione successiva: a). nominativi del personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto; b). criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall'amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni; c). verifica dell attuazione della contrattazione collettiva integrativa d istituto sull utilizzo delle risorse. 2. La RSU e i rappresentanti delle OO.SS. firmatarie, nell'esercizio della tutela sindacale di ogni lavoratore, hanno titolo a chiedere l'informazione successiva su tutti gli atti e i provvedimenti amministrativi riguardanti il rapporto di lavoro, in nome e per conto dei diretti interessati; hanno altresì diritto all'accesso agli atti, nei casi e con le limitazioni previste dalla Legge 241/90 e dalla Legge 675/96 3. Le informazioni previste dal presente articolo sono fornite nel corso di appositi incontri, unitamente alla relativa documentazione. 4. Sulle materie che incidono sull ordinato e tempestivo avvio dell anno scolastico tutte le procedure previste dal presente articolo debbono concludersi nei termini stabiliti dal direttore generale regionale per le questioni che incidono sull assetto organizzativo e, per le altre, nei tempi congrui per assicurare il tempestivo ed efficace inizio delle lezioni. I compensi per le attività svolte e previste dal contratto integrativo vigente sono erogati entro il 31 agosto. 5. Fermo restando il principio dell autonomia negoziale e nel quadro di un sistema di relazioni sindacali improntato ai criteri di comportamento richiamati di correttezza, di collaborazione e di trasparenza, e fatto salvo quanto previsto dal precedente comma, decorsi venti giorni dall inizio effettivo delle trattative, le parti riassumono le rispettive prerogative e libertà di iniziativa. Art. 8 - ASSEMBLEE 1. I dipendenti hanno diritto a partecipare, durante l orario di lavoro, ad assemblee sindacali, in idonei locali sul luogo di lavoro concordati con la parte datoriale pubblica, per n. 10 ore pro capite in ciascun anno scolastico, senza decurtazione della retribuzione. 6

7 2. In ciascuna scuola e per ciascuna categoria di personale (ATA e docenti) non possono essere tenute più di due assemblee il mese. 3. Le assemblee che riguardano la generalità dei dipendenti o gruppi di essi sono indette con specifico ordine del giorno: a) singolarmente o congiuntamente da una o più organizzazioni sindacali rappresentative nel comparto ai sensi dell art. 1, comma 5, del CCNQ del 9 agosto 2000 sulle prerogative sindacali b) dalla R.S.U., nel suo complesso e non dai singoli componenti, con le modalità dell art. 8, comma 1, dell accordo quadro sulla elezione delle RSU del 7 agosto 1998 c) dalla RSU congiuntamente con una o più organizzazioni sindacali rappresentative del comparto ai sensi dell articolo 1, comma 5, del CCNQ del 9 agosto 2000 sulle prerogativa sindacali. CAPO II DIRITTI SINDACALI Art. 9 - ATTIVITÀ SINDACALE 1. La RSU e i rappresentanti delle OO.SS. hanno a disposizione un proprio Albo Sindacale, situato presso ogni plesso, di cui sono responsabili; ogni documento affisso all'albo va siglato da chi lo affigge, che se ne assume così la responsabilità legale. 2. La RSU e i rappresentanti delle OO.SS. firmatarie hanno a disposizione per la propria attività sindacale il locale situato presso la sala polifunzionale dell Istituto; vengono concordate con il Dirigente Scolastico le modalità per la gestione, il controllo e la pulizia del locale. 3. Il Dirigente Scolastico trasmette alla RSU e ai rappresentanti delle OO.SS. firmatarie tutte le notizie di natura sindacale provenienti dall'esterno. 4. La Rsu per lo svolgimento della funzione può usufruire di Fax, Internet e Telefono. Art.10 - ASSEMBLEE SINDACALI 1. Secondo quanto previsto dal CCNL Scuola 29/11/2007, nel caso di assemblee in orario di servizio che coinvolgano i dipendenti di un unica istituzione scolastica, la durata massima è fissata in due ore. 2. Fermo restando quanto previsto dal CCNL Scuola 29/11/2007, le assemblee di scuola, sia in orario di servizio sia fuori orario di servizio, possono essere indette sia dalle Segreterie Provinciali e/o regionali delle organizzazioni Sindacali di cui agli artt. 47 comma 2 e 47 bis del D.Lgs 23/93 e successive modificazioni, sia dalla RSU della scuola. 7

8 3. Le assemblee possono riguardare la generalità dei dipendenti oppure gruppi di essi, cosicché il personale dirigente, docente ed ATA può essere invitato a partecipare ad assemblee anche separatamente in orari e giorni non coincidenti. 4. Il dirigente scolastico trasmette le comunicazioni relative all indizione delle assemblee a tutto il personale interessato con circolari interne della scuola. L adesione deve essere espressa in forma scritta con almeno cinque giorni di anticipo in modo da poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle lezioni. e non può essere modificata né dal lavoratore né dal Dirigente Scolastico. 5. Secondo quanto previsto dal CCNL Scuola 29/11/2007, per le assemblee in cui è coinvolto anche il personale A.T.A., se la partecipazione è totale, il Dirigente Scolastico stabilirà, previa intesa con la RSU, la quota ed i nominativi del personale tenuto ad assicurare i servizi essenziali. 6. In mancanza di un intesa ai sensi del comma precedente, ai fini della garanzia dell espletamento dei servizi essenziali, il Dirigente Scolastico può chiedere la permanenza in servizio di un collaboratore scolastico per ciascun plesso e di un Assistente Amministrativo per l intero istituto. 7. Qualora si renda necessaria l applicazione di quanto sopra descritto, il Dirigente Scolastico sceglierà i nominativi tramite sorteggio, seguendo il criterio della rotazione nel corso dell anno scolastico. 8. La dichiarazione preventiva individuale di partecipazione da parte del personale in servizio nell orario dell assemblea sindacale fa fede ai fini del computo del monte ore individuale annuale. I partecipanti all assemblea stessa non sono tenuti ad assolvere ulteriori adempimenti. 8. Al personale non interpellato, o che non è stato informato (per esempio perché in servizio su più sedi) non può essere impedito di partecipare all assemblea. 9. Il personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato ha diritto a partecipare, durante l orario di lavoro, ad assemblee sindacali senza decurtazioni della retribuzione, per 10 ore pro capite per anno scolastico. Nel caso che l assemblea si svolga in una sede diversa da quella di servizio, il Dirigente Scolastico consentirà ad ogni dipendente che partecipa all assemblea il tempo necessario per raggiungere la sede dell assemblea stessa. 10. Il Dirigente Scolastico sospende le attività didattiche delle sole classi i cui docenti hanno dichiarato di partecipare all assemblea, avvertendo le famiglie e disponendo gli eventuali ingressi o uscite anticipate degli alunni. Queste si rendono necessarie qualora gran parte del personale docente, impegnato sulle prime o sulle ultime ore di lezione relative all assemblea, aderisca alla stessa. 11. Non possono essere convocate assemblee in ore coincidenti con lo svolgimento degli scrutini finali e degli esami. Art.11 PERMESSI SINDACALI 8

9 1. I permessi sindacali possono essere fruiti entro i limiti complessivi ed individuali, secondo le modalità previste dalla normativa vigente e dai contratti nazionali in vigore. La fruizione dei permessi sindacali è comunicata formalmente al Dirigente Scolastico in via esclusiva dalle Segreterie Provinciali e/o regionali delle Organizzazioni Sindacali di cui agli artt. 42, comma 2 e 43 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n 165, e dalla RSU di scuola tramite atto scritto, cosicché gli interessati non sono tenuti ad assolvere ad alcun altro adempimento per assentarsi. 2. Il monte ore dei permessi spettanti alle RSU è da queste gestito autonomamente, nel rispetto del tetto massimo attribuito (venticinque minuti per ogni dipendente in servizio con contratto a tempo indeterminato). 3. I componenti delle RSU hanno titolo ad usufruire nei luoghi di lavoro dei permessi sindacali retribuiti, giornalieri od orari, per l espletamento del loro mandato, o anche per presenziare a convegni e congressi di natura sindacale o per la propria attività sindacale. 4. I permessi sindacali retribuiti, giornalieri ed orari, sono equiparati a tutti gli effetti al servizio prestato, e possono essere cumulati per periodi anche frazionati e scambiati o trasferiti consensualmente fra membri della RSU eletta. 5. I permessi sindacali non possono superare bimestralmente cinque giorni lavorativi e, in ogni caso, dodici giorni nel corso dell anno scolastico. 6. La verifica dell effettiva utilizzazione del permesso sindacale da parte del delegato RSU spetta unicamente all Organizzazione Sindacale d appartenenza. 7. La comunicazione va resa con un preavviso di tre giorni prima dell utilizzo del permesso, salvo casi particolari improrogabili. 8. La concessione dei permessi si configura come un atto dovuto, a prescindere dalla compatibilità con le esigenze di servizio. 9. La modalità di fruizione degli ulteriori permessi orari spettanti al Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) vengono definite specificatamente nella parte relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Art PERMESSI SINDACALI NON RETRIBUITI 1. I membri delle RSU possono fruire di permessi sindacali non retribuiti per partecipare a trattative sindacali, congressi o convegni fino ad un massimo di otto giorni l anno. 2. Per garantire la funzionalità dell attività lavorativa, il componente RSU ne dà comunicazione scritta al dirigente scolastico tre giorni prima, salvo casi particolari improrogabili. 3. La verifica dell effettiva utilizzazione del permesso sindacale da parte del delegato RSU spetta unicamente all Organizzazione Sindacale di appartenenza. 9

10 Art PROGRAMMAZIONE DEGLI INCONTRI 1. Entro il 10 settembre di ciascun anno scolastico, il Dirigente scolastico e la RSU ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di cui in calce al presente Contratto Integrativo d Istituto concordano il calendario degli incontri, allo scopo di effettuare in tempo utile la contrattazione integrativa sulle materie previste dal CCNL Scuola del 29/11/ Eventuali ulteriori incontri non previsti nel calendario possono essere richiesti da ambedue le parti; gli incontri devono essere fissati entro cinque giorni dalla data della richiesta. Art.14 DIRITTO DI SCIOPERO 1. Il Dirigente Scolastico può richiedere al personale docente e personale ATA di dichiarare se intendono o meno aderire allo sciopero; tale dichiarazione è volontaria ed individuale. La scelta del singolo lavoratore di non esprimere anticipatamente alcuna posizione è pienamente legittima; infatti è salvaguardato il diritto del singolo di decidere la propria adesione allo sciopero il giorno stesso in cui è previsto. 2. La dichiarazione di adesione o non adesione allo sciopero non può essere revocata. Se non è possibile organizzare preventivamente le attività didattiche della giornata di sciopero, in base alle comunicazioni degli insegnanti, il dirigente convoca il personale non scioperante in servizio alla prima ora di lezione e predispone l orario, nel rispetto del numero di ore previsto per ogni singolo docente. Art. 15 SERVIZI MINIMI ESSENZIALI 1. Il contingentamento di personale in caso di sciopero riguarda solo il personale ATA ed è esclusivamente finalizzato ad assicurare le prestazioni indispensabili previste dall art. 2 comma 1 dell accordo sull attuazione della legge 146/90. Nessuna forma di contingentamento è prevista per il personale docente. Il personale contingentato va scelto prioritariamente tra i dipendenti ATA che non aderiscono allo sciopero e, in caso di adesione totale, attraverso una turnazione equa specificata nel contratto di istituto relativo al personale ATA. 2. Il soggetto individuato ha il diritto di esprimere, entro il giorno successivo alla ricezione della predetta comunicazione, la volontà di aderire allo sciopero chiedendo la conseguente sostituzione. Art. 16. REFERENDUM 1. Prima della sottoscrizione del Contratto Integrativo, la RSU può indire il referendum tra tutti i lavoratori dell istituto. 10

11 2. Le modalità per lo svolgimento del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento del servizio, sono definite dalla RSU; la scuola fornisce il supporto materiale ed organizzativo. TITOLO TERZO PERSONALE DOCENTE CAPO I ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Art.17 ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI AI PLESSI I criteri sono quelli della mobilità a domanda e d'ufficio; è prevista la possibilità per il Dirigente Scolastico di operare delle assegnazioni al di fuori di questi criteri, sulla base di motivazioni di organizzative e di servizio che vanno da parte sua esplicitate nelle forme più opportune 1. L assegnazione alle diverse sedi avviene all inizio di ogni anno scolastico, prima dell inizio delle lezioni e dura per tutto l anno. 2. I docenti sono confermati nella sede dove hanno prestato servizio nell anno scolastico precedente, salvo quanto disposto nei commi seguenti. 3. Nel caso sussistano in una o più sedi dei posti o cattedre non occupati da docenti già in servizio nella scuola nell anno precedente, si procede come di seguito, in ordine di priorità: - assegnazione di un unica sede di servizio ai docenti utilizzati su due o più sedi - assegnazione ad altra sede dei docenti già in servizio nell'anno scolastico precedente, sulla base delle disponibilità espresse e della graduatoria interna, a partire dalle posizioni più alte - assegnazione alle sedi dei nuovi docenti entrati in servizio con decorrenza 1 Settembre - assegnazione alle sedi del personale con rapporto a tempo determinato. 4. Qualora non sia possibile confermare tutti i docenti in servizio in una delle sedi, per decremento d organico o altro, si procede all assegnazione in altra sede a domanda, come da comma precedente; nel caso nel plesso interessato non emergano disponibilità, si procede d ufficio a partire dalla ultime posizioni in graduatoria formulata secondo la tabella per i trasferimenti d ufficio. 5. In tutte le fasi, valgono le precedenze ex legge 104/ Preliminarmente alle operazioni di cui ai commi precedenti e per motivate esigenze organizzative e di servizio, il Dirigente Scolastico può disporre una diversa assegnazione rispetto all anno precedente di uno o più docenti, dandone comunicazione alle RSU. Art.18 UTILIZZAZIONE DEI DOCENTI IN RAPPORTO AL POF 1. Ad ogni docente vengono assegnati insegnamenti o attività sia della quota nazionale del curricolo che di quella della scuola, salvo diversa disponibilità degli interessati. 11

12 2. Il Dirigente Scolastico assegna le cattedre, i posti e le attività tenendo conto dei criteri didattici indicati dal Consiglio d Istituto e dal Collegio dei Docenti, nonché delle diverse professionalità presenti nella scuola e delle disponibilità espresse dai singoli docenti. CAPO II ORARIO DI LAVORO Art.19 ORARIO DI INSEGNAMENTO 1. L orario di lavoro viene definito su base settimanale e si articola, di norma, su cinque giorni. 2. Gli impegni pomeridiani saranno equamente suddivisi tra tutti i docenti, tenendo conto della collocazione oraria delle attività e degli insegnamenti nell arco della giornata. 3. L orario di lavoro è continuativo e non possono essere previsti, di norma, più di due interruzioni orarie nell arco della settimana; tali interruzioni possono essere utilizzate per l effettuazione delle ore eccedenti l orario d obbligo, di cui all art.18. Art.20 ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL INSEGNAMENTO E RICEVIMENTO INDIVIDUALE DEI GENITORI 1. Il Dirigente Scolastico, per improrogabili esigenze e necessità non previste, può disporre l effettuazione di attività non previste nel piano delle attività deliberato dal Collegio Docenti; in occasione della prima convocazione del Collegio, verranno apportate le opportune modifiche. 2. Ogni docente di scuola secondaria di I grado mette a disposizione, con cadenza quindicinale, un ora settimanale per il ricevimento individuale dei genitori. Inoltre, sono previsti due incontri annuali per tutti i genitori, con la presenza a scuola di tutti gli insegnanti. 3. Per gli insegnanti della scuola primaria sono previsti incontri nei mesi di novembre ed aprile. Tuttavia è sempre possibile, in caso di necessità e su richiesta, incontrare gli insegnanti. 4. Anche per la scuola dell infanzia è previsto un calendario di incontri con i genitori comunicato dagli insegnanti all inizio dell anno scolastico. 5. L attività prevista dai commi 2, 3 e 4 rientra nella funzione docente.. Art.21 ORARIO GIORNALIERO (DI NORMA) 1. Non possono essere previste, di norma, più di cinque ore consecutive di insegnamento. 2. Nel caso sia necessario impegnare i docenti in attività di insegnamento sia di mattino che di pomeriggio nell arco della stessa giornata, non si possono comunque superare le sei ore 12

13 giornaliere; va prevista almeno un ora di intervallo nel caso che nell orario non sia compresa la mensa. 3. Non si possono in ogni caso superare le otto ore di impegno giornaliero, considerando tutte le attività. Art. 22 SOSTITUZIONE DOCENTI ASSENTI 1. Per la sostituzione dei colleghi assenti, entro i 5 giorni, per quanto attiene alla scuola primaria, si utilizzano prioritariamente i docenti impegnati nelle compresenze, quindi i docenti dello stesso team, poi quelli del plesso ed infine i docenti che hanno dato la disponibilità ad effettuare ore in supero. Gli insegnanti di sostegno e quelli impegnati su progetti possono essere utilizzati solo in caso di emergenza. 2. Per la scuola secondaria di I grado, ogni docente si rende disponibile, in caso di bisogno, per l effettuazione di ore eccedenti l orario d obbligo. I criteri di chiamata, nell ordine, sono i seguenti: - docente della stessa classe - docente della stessa disciplina 3. Nel caso sia necessario effettuare le ore eccedenti, il docente dovrà essere avvisato, se possibile, in tempo utile per prendere servizio. Art. 23 RICHIESTA SCAMBIO ORE 1. Lo scambio di ore, se non rientra in un preciso progetto didattico di flessibilità, rappresenta pur sempre un alterazione della normale attività didattica e quindi, a lungo andare, può provocare disagi per gli alunni e disappunto per le famiglie. Per questo vengono fissate le seguenti condizioni perché venga presa in considerazione la possibilità di ottenere le variazioni richieste: a. nel corso dell anno le richieste di scambio di ore devono essere limitate a casi di effettiva necessità e non possono essere più di quattro, esclusi i permessi per analisi mediche autocertificate; b. ogni richiesta deve essere motivata; c. il cambio è possibile preferibilmente con colleghi di modulo/team di plesso o di consiglio di classe e nell arco di una settimana. Art RECUPERO DEI PERMESSI BREVI E DEI RITARDI circ. 301/97 1. Si ha il dovere di recuperare i permessi brevi ed i ritardi, a richiesta del Dirigente Scolastico, entro due mesi successivi al loro godimento. Qualora l amministrazione non fruisse di tale recupero entro due mesi, nella è dovuto dal dipendente. Art. 25 ATTIVITA AGGIUNTIVE NON DI INSEGNAMENTO 13

14 1. Costituiscono, indicativamente, attività aggiuntive non di insegnamento, con diritto al compenso previsto dal CCNL: - la partecipazione alle commissioni e a tutte quelle forme nelle quali si articola l attività del Collegio dei Docenti; - lo svolgimento di quelle mansioni che sono necessarie alla gestione del POF; - la partecipazione ad altri incontri previsti dal POF; Art. 26 FUNZIONI STRUMENTALI (art. 30 CCNL) 1. Il numero delle funzioni strumentali e le attività da esplicare sono determinate con delibera del Collegio dei Docenti che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari e sono attribuite formalmente dal Dirigente Scolastico. 2. Le parti, vista la delibera del Collegio dei Docenti, considerata la disponibilità finanziaria e valutati i carichi di lavoro relativi agli impegni, convengono di corrispondere, per l a.s. 2009/2010 a ciascuna funzione strumentale (totale n 3 ) un compenso pari per le funzioni HANDICAP, INTERCULTURA, CONTINUITA' (50%di ore e di compenso). TITOLO IV ORGANIZZAZIONE E ORARIO DI LAVORO DEL PERSONALE ATA CAPO I NORME GENERALI Art. 27 ATTI PRELIMINARI 1. All inizio di ogni anno scolastico e comunque prima dell inizio delle lezioni, sulla base del POF e delle attività ivi previste: Il Direttore S.G.A. formula una proposta di piano annuale delle attività - Il Dirigente Scolastico e il Direttore SGA consultano il personale in un apposita riunione in orario di lavoro; - Il Dirigente Scolastico stabilisce quante unità di personale assegnare alle diverse sedi, tenendo conto della suddivisione dei settori di lavoro per le diverse professionalità. CAPO II ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Art. 28 ASSEGNAZIONE AI PLESSI, SUCCURSALI E SEZIONI STACCATE 1. L assegnazione alle diverse sedi avviene all inizio di ogni anno scolastico, prima dell inizio delle lezioni e dura di norma per tutto l anno. 2. Il personale viene confermato nella sede dove ha prestato servizio nell anno scolastico precedente, salvo quanto disposto nei commi seguenti. 3. Nel caso sussistano in una o più sedi dei posti non occupati da personale già in organico nella scuola nell anno precedente, si procede come di seguito, in ordine di priorità, sulla base della disponibilità degli interessati ed eventualmente della graduatoria interna: - assegnazione di un unica sede di servizio del personale utilizzato su due o più sedi - assegnazione ad altra sede del personale già in servizio - assegnazione alle sedi del personale entrato in organico con decorrenza 1 Settembre - assegnazione alle sedi del personale con rapporto a tempo determinato. 14

15 4. Qualora non sia possibile confermare tutto il personale in servizio in una delle sedi, per decremento d organico o altro, si procede all assegnazione in altra sede a domanda, come da comma precedente; nel caso non emergano disponibilità, si procede d ufficio a partire dalla ultime posizioni in graduatoria. 5. In tutte le fasi, valgono le precedenze ex legge 104/ Preliminarmente alle operazioni di cui ai commi precedenti e per motivate esigenze organizzative e di servizio, il Dirigente Scolastico può disporre una diversa assegnazione rispetto all anno precedente di uno o più unità di personale. Art. 29 SETTORI DI LAVORO 1. I settori saranno definiti in modo tale da assicurare un equa ripartizione del lavoro tra le diverse unità di personale della stessa qualifica. 2. L assegnazione ai settori vale di norma per l intero anno scolastico 3. Nell'assegnare i settori, si tiene conto delle diverse professionalità. Art. 30 DEFINIZIONE DEI SETTORI DI LAVORO ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Sulla base dell organico di segreteria, si suddividono le mansioni secondo le aree sotto indicate: 1. Area alunni protocollo gestione beni patrimoniali 2. Area personale interno all amministrazione 3. Area contabile-finanziaria 4. Figura di raccordo nelle tre aree sopra descritte Indicazioni di carattere comune: eventuali atti non previsti nello schema sopra citato su specifiche direttive e istruzioni potranno essere affidati in qualsiasi momento per la relativa compilazione; siglare con le proprie iniziali e con il nome del file di salvataggio ogni documentazione; organizzare, gestire ed essere responsabile del proprio lavoro portandolo a termine con la spedizione; l assenza di colleghi comporta automaticamente l assunzione di ulteriori impegni inderogabili quali: lo sportello, il protocollo, le visite fiscali, le pratiche di infortunio, le certificazioni e i nulla osta. 1. AREA - servizio di sportello: referenti al pubblico per le informazioni sulle attività della scuola. - Iscrizioni: organizzazione, procedura iscrizioni e raccolta; - anagrafe (verifica e immissione dati iscrizioni nel programma gestionale) - stampa (certificati di iscrizione e schede valutazione - tenuta dei fascicoli alunni rilevazioni statistiche (rilevazione n. iscritti i.r.c. mensa alunni stranieri alunni h.) 15

16 Esami di licenza media Predisposizione degli atti attinenti - Iscrizione dei candidati privatisti - Compilazione diplomi Libri di testo Raccolta dati dai docenti - Stesura elenchi - Pratiche per buono libro Visite e viaggi di istruzione Predisposizione degli atti attinenti Attività varie a favore degli alunni Predisposizione degli atti attinenti (progetti vari, attività sportiva, cineforum, teatro, nuoto, laboratori, mensa/rilevazione dati ecc ) Infortuni alunni Rilevazione denuncia da parte dei docenti - Denuncia Inail e pratica assicurativa - Tenuta del registro Rapporti con le famiglie Elezioni scolastiche e organi collegiali c.d.c. e interclasse, collegio docenti, c.d.i., g.e., r.s.u. - Convocazioni e predisposizioni del materiale Organici: modd. T1, D, ecc Protocollo Registrazione corrispondenza Archiviazione - Tenuta del titolario - Smistamento posta per ufficio postale, per il personale sede e sezioni, per albo Circolari interne Stesura e diffusione delle disposizioni 2. AREA - Rapporti con il personale per l assolvimento delle varie pratiche, con l ufficio scolastico provinciale, con ragioneria provinciale dello stato, con DPT, con INPDAP, con altre istituzioni scolastiche Gestione del personale Anagrafe: verifica ed immissione dati riguardanti la carriera e lo stato personale - Ricerca supplenti - Emissione contratti di lavoro - Digitazione nel Simpi dei dati inerenti il personale -Apertura della posizione contabile - Gestione documenti di rito (dichiarazione dei servizi, domanda di ricongiunzione ai fini pensionistici, richiesta riscatto buonuscita, domanda di riconoscimento dei servizi ai fini della progressione economica di carriera, ecc ) - Assenze: ferie, permessi, malattie e visite fiscali, scioperi, ecc con predisposizione dei relativi decreti e la verifica di eventuali riduzioni stipendiali con effetti sulla carriera e sulla retribuzione - Controllo registro firme di presenza e rilevazione lavoro straordinario Fascicoli personali ed eventuali supporti magnetici Predisposizione richiesta trasmissione Archiviazione atti Tenuta del registro stato personale 16

17 Graduatorie di istituto Immissione dati, aggiornamenti, trasferimenti, depennamenti Certificati di servizio Rilascio certificazioni Infortuni sul lavoro Attivazione della procedura dalla denuncia alle pratiche assicurative Statistiche Rilevazioni scioperi, assenze, ecc Dimissioni dal servizio Digitazione dati al Simpi - Attivazione procedure di rito Trasferimenti, assegnazioni provvisorie Digitazione dati per il MIUR e/o CSA - Attivazione procedure di rito Rapporti con i docenti per consegna-ritiro documentazioni per le classi: registri, relazioni, ecc e con altre scuole, con ufficio scolastico provinciale, enti per questioni attinenti l area di competenza Gestione dei beni patrimoniali Ricognizione - Tenuta dei registri - Inventariazione beni di 1^, 2^, 3^ categoria e di facile consumo Discarichi - Passaggi di consegne 3. AREA - Contabile finanziaria Autonomia gestione dei collaboratori esterni Contratti di prestazione d opera agli esterni o lettere di incarico al personale interno Documentazione ad hoc Liquidazioni Stipendi del personale con contratto di supplenza breve e temporanea - Compensi accessori vari (fondo di istituto, indennità varie) - Compensi dei collaboratori occasionali - Rapporti con la DPT e inserimento dati Pre (conguagli fiscali) - Adempimenti fiscali, erariali, assistenziali attinenti (CUD DM10 INPS, - modello unico modello disoccupazione e TFR) - Applicazione circolari e pratiche assegno nucleo familiare e variazione detrazioni di imposte - Pratiche piccolo prestito e cessione stipendiali Gestione acquisti Richieste preventivi - Prospetti comparativi - Ordinazioni Gestione finanziaria Ordinativi di incasso e di pagamento - Pratiche attinenti Conservazioni atti contabili - Pratiche ricostruzioni carriera Esame della pratica - Digitazione dati al Simpi e formalizzazione decreto 4. AREA Figura di raccordo nelle tre aree Supporto ai colleghi nell utilizzo dei programmi informatici office, sissi e internet/intranet, simpi; 17

18 collaborazione con il dsga; collaborazione nelle tre aree soprattutto per: - gestione beni patrimoniali - viaggi di istruzione - tabelle compensi accessori - acquisti (prospetti comparativi) - ricostruzione carriera ORARIO ASSISTENTI AMMINISTRATIVI Zappella Caterina Manzo Paola Moioli Alessandra Castellucci Vittoria Lunedì 7,45-13,45 8,00 14,00 7,48 15,00 9,00 16,00 Martedì 7,45 13,45 8,00 14,00 7,48 15,00 8,00 14,00 Mercoledì 7,45 13,45 10,00 16,00 8,48 16,00 8,00 14,00 Giovedì 7,45 13,45 8,00 14,00 7,48 15,00 8,00 14,00 Venerdì 9,00 16,00 8,00 14,00 7,48 15,00 8,00 14,00 Sabato 7,45 13,45 8,00 14,00 libero 8,00 14,00 Il Direttore SGA, Mazza Luigina, organizza il proprio orario di lavoro in maniera flessibile, secondo le esigenze di servizio, anche su base plurisettimanale, garantendo comunque i rispetto delle indicazioni contrattuali. L orario previsto è dalle 8,00 alle 15,12 da lunedì a venerdì, sabato libero. COLLABORATORI SCOLASTICI I collaboratori scolastici svolgono le mansioni proprie del profilo di appartenenza. In particolare oltre alla pulizia dei locali dovranno: vigilare sugli alunni; segnalare tutti i casi di indisciplina degli alunni, pericolo, mancato rispetto degli orari e dei regolamenti, classi scoperte impedire a qualsiasi estraneo di entrare nell edificio scolastico senza preventiva autorizzazione del DS impedire l uscita degli alunni non accompagnati dai docenti e/o genitori rimanere al reparto di lavoro assegnato (l uscita dalla scuola non autorizzata è considerata abbandono del posto di lavoro ) controllare i danni agli arredi segnalare malfunzionamenti e anomalie varie aprire e chiudere i cancelli e gli uffici collaborare con la segreteria provvedere all ordinaria manutenzione delle fotocopiatrici e fornire il relativo servizio distribuire le circolari ai docenti e gli avvisi agli alunni sistemare le bacheche collaborare con gli insegnanti di sostegno per l assistenza agli alunni h effettuare il servizio posta-banca Sulla scorta dei bisogni, per le attività didattiche e per il buon funzionamento dell'istituzione Scolastica, sentite le esigenze del Personale addetto, si concorda inoltre quanto sotto indicato. APERTURA E CHIUSURA EDIFICI SCOLASTICI COLLABORATORI SCOLASTICI Tutto il Personale Ausiliario in servizio sia al turno antimeridiano, sia a quello pomeridiano, dovrà provvedere, oltre al normale lavoro di pulizia dei locali assegnati, a controllare la chiusura di porte e finestre. UFFICIO DI SEGRETERIA Apertura uffici amministrativi al pubblico: tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Dal 8/10/07 è in servizio presso gli Uffici di Presidenza e Segreteria un collaboratore scolastico part-time, assegnato su O. di Fatto nel mese di Settembre, per n. 18 ore settimanali con orario dalle 7,30 alle 10,30 da Lunedì a Sabato. CHIUSURA PREFESTIVA 18

19 Dall'Assemblea è emersa la proposta di chiusura dell'istituto nei giorni prefestivi, di seguito riportati, durante i periodi di sospensione delle attività didattiche e durante il periodo estivo. L assemblea approva sia la chiusura nel periodo di attività didattica, sia la chiusura nel periodo estivo: 07/12/09-24/12/09-31/12/09 02/01/10 03/04/10 Più tutti i sabati dal 03/07/2010 al 28/08/10. I giorni sopra indicati potranno essere recuperati con le seguenti modalità: - prosecuzione dell'orario di servizio con l'aggiunta di un ora ad una unità di personale, nel caso in cui si debbano sostituire colleghi assenti; - rientri pomeridiani/serali di non più di tre ore per sopperire alle esigenze di servizio; - fruizione di giornate di ferie/festività soppresse; - ore per la partecipazione a corsi di aggiornamento fuori dal proprio orario di servizio; - piano organizzativo predisposto dal D.S.G.A. La regolarizzazione di detti recuperi avverrà entro l'anno scolastico, e sarà sempre concordata, nel rispetto delle esigenze di servizio, con il Direttore S.G.A.. PIANO DI RIPARTIZIONE E ASSEGNAZIONE DELLE UNITÀ DI PERSONALE AI PLESSI: SCUOLA SECONDARIA 1 GRADO BORGO DI TERZO: Tre unità di personale orario delle lezioni 8,00-13,10 8,00-13,10 8,00-13,10 8,00-13,10 8,00-13,10 8,00-13,10 LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO Trapletti Anna M.L. 7,50-13,50 7,50-13,50 7,50-13,50 7,50-13,50 7,50-13,50 7,50-13,50 Cerea Nicoletta 7,50-13,50 7,50-13,50 7,50-13,50 7,50-13,50 7,50-13,50 7,50-13,50 Arici Annalisa 7,50-13,50 7,50-13,50 7,50-13,50 7,50-13,50 7,50-13,50 7,50-13,50 - palestra in uso comune Scuola primaria e scuola secondaria di BORGO DI TERZO - Servizio assistenza alunni laboratori, fotocopie, primo soccorso. Pulizia spazi interni ed esterni e sala polivalente. Accompagnamento e assistenza. - Turnazioni per riunioni organi collegiali, assemblee, votazioni. - Orario pomeridiano ore 13,00 19,00 (tutti a turno secondo il piano delle riunioni). Tutti provvedono alla duplicazione di atti richiesti dai docenti del piano, alla distribuzione di circolari e di altro materiale. Il personale provvede alla pulizia del reparto assegnato subito prima e dopo l ingresso degli alunni, dopo l intervallo e dopo il termine delle lezioni. SCUOLA PRIMARIA BERZO S. FERMO: Due unità di personale Orario delle lezioni 8,15-12,45 14,00-16,00 8,15-12,45 8,00-13,00 8,00-13,00 8,15-12,45 8,15-12,45 LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO Oberti Rosalia ,30 8,30-14,30 8,30-14,30 8,30-14,30 8,30-14,30 8,30-14,30 Riboli Teresa 7,30 13,30 19

20 11,30-17,30 7,30-13,30 7,30-13,30 7,30-13,30 10,30-16,30 7,30-13,30 - Collaboratori Scolastici con turno pomeridiano a rotazione settimanale - Servizio di assistenza alunni, primo soccorso, fotocopie - Turnazioni per riunioni straordinarie, assemblee, votazioni - Disponibilità per supplenza in altro plesso SCUOLA PRIMARIA DI BORGO DI TERZO: Tre unità di personale Orario delle lezioni 8,30-16,00 8,30-12,30 8,30-16,00 8,30-12,30 8,30-16,00 8,30-12,30 LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO Botta Chinnici Caterina 12,00-18,00 7,45-13,45 7,45-13,45 7,45-13,45 7,45-13,45 7,45-13,45 Meli Mario 7,30-13,30 7,30-13,30 12,00-18,00 7,30-13,30 7,30-13,30 7,30-13,30 Bettoni Graziella 8,00-14,00 8,00-14,00 8,00-14,00 8,00-14,00 12,00-18,00 8,00-14,00 - Collaboratori Scolastici con turno pomeridiano a rotazione settimanale - Servizio di assistenza alunni mensa, servizio di pre-scuola dalle ore 8,00 alle ore 8,25 per alunni in forzato anticipo, primo soccorso, fotocopie, Turnazioni per riunioni straordinarie, assemblee, votazioni - Palestra in utilizzo comune con la scuola Media, cortile, sala polivalente, corridoi, bidelleria, aula fotocopie, entrata, cortile, apertura e chiusura serale, collaborazione nella sorveglianza alunni; - telefono, circolari, fotocopie, controllo danni agli arredi, segnalazioni malfunzionamenti o anomalie, SCUOLA PRIMARIA DI GRONE: Due unità di personale Orario delle lezioni 8,30-16,00 8,30-16,00 8,30-16,00 8,30-16,00 8,30-16,00 LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO Bertoletti Rosalinda 10,48-18,00 7,48-15,00 10,48-18,00 7,48-15,00 10,48-18,00 Libero De Vito Rita 7,48-15,00 10,48-18,00 7,48-15,00 10,48-18,00 7,48-15,00 Libero - Servizio di assistenza alunni mensa, prescuola, primo soccorso, fotocopie. - A turno, tutti pulizia delle aule normali, corridoi, bagni e scale; locale mensa, palestra, aule speciali (laboratorio informatica e sala psicomotricità). SCUOLA DELL INFANZIA VIGANO SAN MARTINO: Tre unità di personale Orario delle lezioni 8,30-16,30 8,30-16,30 8,30-16,30 8,30-16,30 8,30-16,30 LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO 20

21 Boffelli Adelia 7,30-14,42 7,30-14,42 7,30-14,42 7,30-14,42 7,30-14,42 LIBERO 10,48- Facchinetti Eleonora 10,48-18,00 10,48-18,00 10,48-18,00 10,48-18,00 18,00 LIBERO* Facchinetti Miriam 10,48-18,00 10,48-18,00 10,48-18,00 10,48-18,00 10,48-18,00 LIBERO* *TURNO POMERIDIANO A ROTAZIONE SETTIMANALE - Pulizia locali e spazi esterni. Fotocopie, Servizio postale, banca, assistenza ai bambini dormitorio, merenda, servizio pre-scuola dalle ore 8,00 alle ore 8,25, primo soccorso. Supporto attività amministrativa. - Turnazioni per riunioni straordinarie, assemblee, elezioni. Poiché nei plessi di Primaria Borgo e Grone, Infanzia di Vigano San Martino è garantita l apertura per più di 10 ore giornaliere, è possibile applicare la riduzione dell orario di lavoro a 35 ore settimanali. Pertanto ai collaboratori scolastici del plesso, sarà riconosciuta un ora settimanale per tutte le settimane di effettivo servizio prestato. Le ore potranno essere fruite dai dipendenti con ferie e permessi, compatibilmente con le esigenze di servizio della scuola. Tutti provvedono alla duplicazione di atti richiesti dai docenti del piano, alla distribuzione di circolari e di altro materiale. Il personale provvede alla pulizia del reparto assegnato subito prima e dopo l ingresso degli alunni, dopo l intervallo e dopo il termine delle lezioni. CAPO III ORARIO DI LAVORO Art.31 ORARIO NORMALE 1. L orario di lavoro viene di norma stabilito per l intero anno scolastico. 2. Nella definizione dell orario si tiene conto sia delle esigenze dei lavoratori che delle necessità di servizio. 3. L orario normale deve assicurare, per quanto possibile, la copertura di tutte le attività didattiche previste dal curricolo obbligatorio, comprensivo della quota nazionale e di quella definita dalla scuola, e di tutte le riunioni degli OO.CC. Art.32 PRESTAZIONI AGGIUNTIVE (LAVORO STRAORDINARIO) 1 Possono essere richieste al personale prestazioni aggiuntive, anche oltre l orario d obbligo, in caso di assenza di una o più unità di personale o di esigenze impreviste e non programmabili, in caso di partecipazione ai corsi di formazione autorizzati dall Amministrazione. 2. Nella richiesta di prestazioni aggiuntive si terrà conto, in ordine di priorità: della specifica professionalità, nel caso sia richiesta della sede ove va effettuata la prestazione aggiuntiva della disponibilità espressa dal personale della graduatoria interna 21

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