REGOLAMENTO DELL ISTITUTO

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO FABRIZIO DE ANDRÈ DONORI Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I Grado via Dante, 15 tel. 070/ fax 070/ DONORI (CA) ANNO SCOLASTICO REGOLAMENTO DELL ISTITUTO

2 INDICE REGOLAMENTO D'ISTITUTO... 4 CAPO I... 5 ORGANI COLLEGIALI... 5 Art. 1 Convocazione... 5 Art. 2 Validità sedute... 6 Art. 3 Discussione ordine del giorno... 6 Art. 4 Mozione d ordine... 7 Art. 5 Diritto di intervento... 7 Art. 6 Dichiarazione di voto... 7 Art. 7 Votazioni... 8 Art. 8 Risoluzioni... 8 Art. 9 Processo verbale... 9 Art. 10 Surroga di membri cessati... 9 Art. 11 Programmazione Art. 12 Decadenza Art. 13 Dimissioni Art. 14 Norme di funzionamento del Consiglio dell Istituzione Scolastica Art. 15 Norme di funzionamento della Giunta esecutiva del Consiglio dell Istituzione Scolastica Art. 16 Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti Art. 17 Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli Insegnanti Art. 18 Norme di funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse, intersezione CAPO II DOCENTI Art. 1 Indicazioni sui doveri dei Docenti CAPO III GENITORI Art. 1 Indicazioni Sciopero Art. 2 Diritto di assemblea Art. 3 Assemblea di classe, di sezione Art. 4 Assemblea di plesso - scuola Art. 5 Assemblea dell Istituzione Scolastica Art. 6 Accesso dei genitori ai locali scolastici Art. 7 Colloqui CAPO IV PERSONALE AUSILIARIO TECNICO AMMINISTRATIVO (A.T.A) Art. 1 Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Art. 2 Personale Amministrativo Art. 3 AREA AFFARI GENERALI Art. 4 AREA GESTIONE DEL PERSONALE Art. 5 AREA GESTIONE ALUNNI Art. 6 AREA GESTIONE FINANZIARIA- CONTABILE E ATTIVITÀ NEGOZIALE Art. 7 AREA GESTIONE DEL PATRIMONIO Art. 8 Orario Sportello Per Ricevimento Utenza Art. 9 Orario Ricevimento D.S.G.A Art. 10 Orario Ricevimento Dirigente Scolastico Art. 11 Doveri del personale amministrativo Art. 12 Collaboratori Scolastici Art. 13 Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici Art. 14 Acquisti di materiale didattico

3 Art. 15 Uscite e viaggi d istruzione Art. 16 Aiuti alle famiglie CAPO V ALUNNI Art. 1 Diritti degli studenti Art. 2 Doveri degli studenti APPENDICE A PREMESSA CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI CAPO II DOVERI DELLO STUDENTE CAPO III INFRAZIONI DISCIPLINARI, SANZIONI, ORGANO COMPETENTE Elementi di valutazione aggravante sono: Elementi di valutazione attenuante sono: CAPO IV ORGANI COMPETENTI ALL'IRROGAZIONE DELLE SANZIONI CAPO V PROCEDURA DISCIPLINARE CAPO VI ORGANO DI GARANZIA E IMPUGNAZIONI CAPO VII DISPOSIZIONI FINALI APPENDICE B REGOLAMENTO DI VIGILANZA Art. 1 SCUOLA DELL INFANZIA Art. 2 SCUOLA PRIMARIA Art. 3 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO APPENDICE C USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Premessa APPENDICE D SERVIZI AGGIUNTIVI Mensa scolastica APPENDICE E LOCALI SCOLASTICI: CRITERI PER L UTILIZZAZIONE E CONCESSIONE IN USO APPENDICE F Uso dei locali scolastici: Laboratori e aule speciali Palestre

4 REGOLAMENTO D'ISTITUTO La scuola concorre a promuovere la formazione dell uomo e del cittadino secondo i principi della Costituzione. La scuola ha il compito di valorizzare l alunno come persona e creare le condizioni per garantire a tutti pari opportunità di sviluppo e crescita culturale, accogliendo le diversità di ciascuno. Si propone di favorire nell alunno: la conoscenza ed il rispetto di sé, degli altri e dell ambiente: lo sviluppo armonico della personalità; l acquisizione di saperi e competenze fondamentali; l acquisizione della capacità di compiere scelte consapevoli e responsabili. Tutti coloro che operano nella scuola si impegnano a collaborare al raggiungimento di tali finalità. Quale principio fondamentale dei rapporti fra coloro che vivono ed operano nella scuola viene affermato che tutti, docenti e non docenti, hanno dignità di persone e come persone vanno considerati e devono comportarsi con stima e rispetto: la collaborazione tra scuola e famiglia ha come obiettivo la realizzazione di un unico progetto educativo. Questo regolamento vuole offrire una serie di indicazioni che aiutino alunni, genitori, insegnanti e non docenti a far sì che ogni momento ed ogni atto possano avere valenza educativa. 4

5 CAPO I ORGANI COLLEGIALI Art. 1 Convocazione II Presidente dispone l'orario della prima e della seconda convocazione del Consiglio, per quanto riguarda la data, l'orario di inizio, il luogo, l'o.d.g. e la pubblicità della seduta, e comunica l'eventuale invito a rappresentanze esterne a partecipare alla seduta. La convocazione della seduta può avvenire nei seguenti modi: tramite fonogramma o comunicazione tramite SMS. Se la seduta non può svolgersi in prima convocazione per mancanza del numero legale, passati quindici minuti può svolgersi in seconda convocazione. La lettera e l'avviso di convocazione, da far pervenire cinque giorni prima della data della riunione, devono indicare: 1. la data, l'ora di inizio, il luogo di riunione e gli argomenti all'o.d.g. della seduta; 2. l'eventuale esclusione del pubblico dalla seduta, o di parte di esso, quando sia prevista la discussione di argomenti riservati concernenti persone; 3. le rappresentanze esterne eventualmente invitate a partecipare alla seduta. In relazione ad eventi straordinari che richiedono la convocazione d'urgenza del Consiglio, il preavviso può essere dato ai consiglieri fino a due giorni prima mediante lettera consegnata a mano o telegramma, e al pubblico mediante affissione all'albo entro lo stesso termine; in caso di assoluta necessità il Consiglio può essere convocato entro 24 ore dal verificarsi della necessità stessa. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l orario delle lezioni. 5

6 Art. 2 Validità sedute La seduta si apre all ora indicata nell avviso di convocazione. Per la validità delle sedute del Consiglio è richiesta in prima convocazione la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica, in seconda convocazione un terzo dei componenti in carica (almeno 6 componenti). Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo quanto diversamente stabilito dal presente regolamento; in caso dì parità prevale il voto del Presidente. La votazione è segreta quando si faccia questione di persone o quando la maggioranza del Consiglio lo decida su richiesta di un consigliere. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione, e per tutta la durata della riunione. Qualora il Presidente riscontri che non sussista più il numero legale (es: per abbandono della seduta da parte di uno o più membri) sospende la seduta e la rinvia ad altra data da destinarsi. Art. 3 Discussione ordine del giorno Il Presidente individua tra i membri dell Organo Collegiale il segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il segretario è individuato per legge. E compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all ordine del giorno nella successione in cui compaiono nell avviso di convocazione. Gli argomenti indicati nell ordine del giorno sono tassativi. Se l Organo Collegiale è presente in tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti. L ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso 6

7 di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso ordine del giorno. Art. 4 Mozione d ordine Prima della discussione di un argomento all ordine del giorno, ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d ordine per il non svolgimento della predetta discussione ( questione pregiudiziale ) oppure perché la discussione dell argomento stesso sia rinviata ( questione sospensiva ). La questione sospensiva può essere posta anche durante la discussione. Sulla mozione d ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro. Sull accoglimento della mozione si pronuncia l Organo Collegiale a maggioranza con votazione palese. L accoglimento della mozione d ordine determina la sospensione immediata della discussione dell argomento all ordine del giorno al quale si riferisce. Art. 5 Diritto di intervento Tutti i membri dell Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo l ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione. Il Presidente ha facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento. Ogni membro del collegio può chiedere che la propria dichiarazione venga posta a verbale. Questo può avvenire anche con la consegna al Presidente di uno scritto che verrà messo agli atti. Art. 6 Dichiarazione di voto Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i 7

8 quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della seduta. Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d ordine. Art. 7 Votazioni Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti. La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone. Salvo unanime consenso. La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere legale l adunanza, ma non nel numero dei votanti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto del Presidente. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da quello dei votanti. Nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità. Art. 8 Risoluzioni I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a definire indirizzi dell organo su specifici argomenti. Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui all art. 4. 8

9 Art. 9 Processo verbale Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell adunanza (data, ora e luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l o.d.g.). Per ogni punto all o.d.g. si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito, quindi si dà conto dell esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli). Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito. Un membro dell Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione. I membri dell Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati progressivamente nell ambito dello stesso anno scolastico. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono: essere redatti direttamente sul registro; se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina; se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui pagine dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico. Copia del processo verbale viene inviata ad ogni singolo membro dell Organo Collegiale con la convocazione della seduta successiva. Il processo verbale viene letto ed approvato all inizio della seduta immediatamente successiva. Art. 10 Surroga di membri cessati Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell art. 22 del D.P.R. 416/74. 9

10 Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico. I membri subentranti cessano anch essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio. Art. 11 Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. Art. 12 Decadenza I membri dell Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati. Art. 13 Dimissioni I componenti eletti dell Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono presentate per iscritto al Presidente. Il Presidente prende atto delle dimissioni e ne informa il Collegio alla prima seduta utile. In prima istanza il Presidente deve invitare il dimissionario a recedere dalla propria decisione. Il Collegio deve prendere atto delle dimissioni e contestualmente si procederà alla nomina di un nuovo componente così come disposto dall'art 10. Le dimissioni sono date per iscritto. È ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all Organo Collegiale. Una volta che l Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. 10

11 Il membro dimissionario, fino al momento della presa delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l Organo Collegiale medesimo. Art. 14 Norme di funzionamento del Consiglio dell Istituzione Scolastica La prima convocazione del Consiglio dell Istituzione Scolastica immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. Nella prima seduta, il Consiglio dell Istituzione Scolastica è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori del Consiglio dell Istituzione Scolastica. E considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio dell Istituzione Scolastica. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983). Se risulteranno ancora a pari voti, viene eletto il più anziano. Il Consiglio dell Istituzione Scolastica può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età. Il Consiglio dell Istituzione Scolastica è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art. 1. Il Presidente del Consiglio dell Istituzione Scolastica è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva. L ordine del giorno è formulato dal Presidente del Consiglio dell Istituzione Scolastica su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva. 11

12 A conclusione di ogni seduta del Consiglio dell Istituzione Scolastica, singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire nell ordine del giorno della riunione successiva. Il Consiglio dell Istituzione Scolastica può invitare esperti con funzione consultativa a partecipare ai propri lavori; può inoltre costituire commissioni. Il Consiglio dell Istituzione Scolastica alla fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. Delle commissioni nominate dal Consiglio dell Istituzione Scolastica possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola che prestano la loro professionalità a titolo gratuito. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal Consiglio dell Istituzione Scolastica; svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dall Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro coordinatore, in merito al lavoro svolto ed alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di commissione viene redatto sintetico processo verbale. Le sedute del Consiglio dell Istituzione Scolastica, ad eccezione di quelle nelle quali si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. La pubblicità degli atti del Consiglio dell Istituzione Scolastica avviene mediante affissione in apposito albo dell istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio. L affissione all albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni. 12

13 I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell ufficio di segreteria dell istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale A.T.A. e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell interessato. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell assenza. Ove risultasse assente alla successiva seduta sarà dichiarato decaduto dal Consiglio dell Istituzione Scolastica con votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria dell Istituto, al Presidente del Consiglio dell Istituzione Scolastica. Art. 15 Norme di funzionamento della Giunta esecutiva del Consiglio dell Istituzione Scolastica Il Consiglio dell Istituzione Scolastica nella prima seduta, dopo l elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli A.T.A., e due genitori, con modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell Istituto, ed il DSGA., che svolge anche la funzione di segretario della Giunta stessa. La Giunta Esecutiva prepara i lavori del Consiglio, predisponendo tutto il materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del consiglio. 13

14 Art. 16 Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti Il Collegio Docenti si insedia all inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell inizio delle lezioni. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. Il Collegio Docenti, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. Delle commissioni nominate dal Collegio Docenti possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all oggetto per il quale sono state nominate. Art. 17 Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli Insegnanti Il comitato per la valutazione del servizio degli Insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico: in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell art. 448 del D.L.vo n. 297/94 per un periodo non superiore all ultimo triennio; alla conclusione dell anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94; ogni qualvolta se ne presenti la necessità. Art. 18 Norme di funzionamento dei Consigli di Classe, Interclasse, intersezione Il Consiglio di Classe è presieduto dal DS o da un docente suo delegato, membro del consiglio, ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali deve 14

15 deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti (tecnica )o docenti e genitori. Il Consiglio di classe si insedia all inizio dell anno scolastico e si riunisce secondo il piano delle riunioni concordato e approvato dal Collegio dei docenti. CAPO II DOCENTI Art. 1 Indicazioni sui doveri dei Docenti I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe cinque minuti prima dell inizio delle lezioni. Devono apporre l orario di ingresso e di uscita sull apposito registro. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli del giorno precedente e segnare, sempre sul registro di classe l avvenuta o la mancata giustificazione, se l assenza è superiore ai sei giorni, deve accertare la presenza del certificato medico. Il docente, qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnalerà al Dirigente Scolastico il nominativo e convocherà ufficialmente i responsabili del minore. In caso di ritardo di un alunno occorre registrare l ora di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre chiedere l autorizzazione al Dirigente Scolastico o ad un docente delegato. Dopo l autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul,registro di classe l ora in cui l alunno è uscito e a conservare nell apposita busta, inserita nel registro medesimo, il permesso di uscita controfirmato dal genitore o da chi per lui, è venuto a ritirarlo. 15

16 I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo di indirizzo e recapito telefonico avendo cura di conservare il registro e l elenco sopra citato in luogo riservato. Durante l intervallo i docenti vigilano sull intera classe e collaborano con i colleghi delle altre classi. Durante le ore di lezione non è consentito far uscire dalla classe più di un alunno per volta; non è consentito inoltre far uscire gli alunni durante la prima ora di lezione e durante l ora successiva all intervallo fatta eccezione per i casi seriamente motivati. Non è consentito per motivi disciplinari allontanare gli alunni dall aula facendoli sostare in corridoio. Se un docente deve allontanarsi dalla propria classe per pochi minuti occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o in laboratorio, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse affinché altri alunni, sotto la sorveglianza di un docente possano usufruire dell aula o del laboratorio senza creare problemi. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali siano lasciati in ordine ed i materiali riposti negli appositi spazi. I Docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione della scuola e sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. E assolutamente vietato, per qualunque attività, l utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni, quali: colle non dichiaratamente atossiche; vernici, vernidas, solventi ecc. Prima di proporre agli alunni attività che richiedano l uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi ecc ) verificare che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti. E assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi anche solo temporaneamente, le vie di fughe, le uscite di sicurezza. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo devono prontamente comunicarlo al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati al Dirigente Scolastico. I danni provocati vengono risarciti per quanto possibile dal responsabile. Qualora 16

17 questi non venga individuato, gli insegnanti della classe o delle classi interessate ne discuteranno in Consiglio di classe, di intercalasse e di intersezione con i genitori. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti con le famiglie nell ottica di un rapporto scuola-famiglia più trasparente e fattivo. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all albo della scuola o inseriti nell apposito registro si intendono regolarmente notificati. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l orario di lavoro. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di motivo d ufficio, la telefonata va annotata sull apposito registro. I docenti devono avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse da quelle curricolari, che si intendono svolgere. Il ricorso al Dirigente Scolastico per motivi disciplinari va contenuto al massimo in quanto se da un lato ostacola il complesso e difficile lavoro dell ufficio di dirigenza, dall altro provoca nell alunno, la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti che, in certe occasioni, può costituire un motivo di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà. I registri devono essere debitamente compilati in ogni sua parte e rimanere nel cassetto personale a disposizione del Dirigente. I docenti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale (lavarsi le mani ) e, durante il pranzo controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto comportamento. Gli insegnanti accompagneranno la classe in fila all uscita e vigileranno affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati (scuola dell infanzia e scuola primaria). CAPO III 17

18 GENITORI Art. 1 Indicazioni I genitori sono i responsabili più diretti dell educazione dei propri figli e, attraverso la scuola, della loro istruzione, pertanto hanno il dovere di condividere con essa tale importante compito. Sarebbe opportuno che i genitori cercassero di far comprendere ai ragazzi l importanza della scuola per il loro futuro e la loro formazione culturale e stabilissero con gli insegnanti rapporti corretti collaborando alla creazione di un clima di reciproca fiducia e fattivo sostegno. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l affiatamento tra le famiglie e la scuola, i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni di dialogo e di scambio partecipando alle assemblee di classe e ai colloqui individuali, suggerendo eventualmente altre forme di collaborazione e incontro. Genitori, oltre il normale orario di ricevimento degli insegnanti, possono richiedere incontri straordinari concordando con loro tempi e modalità. E indispensabile che i genitori: 1. controllino, leggano e firmino tempestivamente le comunicazioni sul diario e le circolari; 2. partecipino con regolarità alle riunioni previste, 3. favoriscano la partecipazione dei figli alle attività programmate dalla scuola; 4. osservino le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate. L istituto assicura le sostituzioni dei docenti assenti. Solo per oggettive difficoltà a reperire il personale supplente l istituto può decidere di dimettere anticipatamente una classe o di farla entrare alla seconda ora, previo avviso sul libretto, sul diario o a voce ( scuola dell Infanzia). Si invitano pertanto i genitori, a non richiedere per i figli uscite anticipate o entrate posticipate alla notizia di una probabile assenza del docente dal momento che anche le ore di supplenza sono lezioni a tutti gli effetti ; 18

19 5. sostengano gli insegnanti controllando l esecuzione dei compiti a casa; 6. educhino ad un comportamento corretto durante l intera permanenza a scuola, compresi i tempi di intervallo e di mensa. Sciopero Le famiglie in caso di sciopero del personale della scuola saranno avvisate con apposito comunicato e con congruo anticipo, gli alunni faranno firmare dal genitore responsabile la comunicazione debitamente trascritta sul diario personale. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. È dunque possibile che gli alunni presenti a scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza, comunque, verranno impartite opportune disposizioni. In questo caso, i genitori sono tenuti ad accompagnare i propri figli a scuola, e prendere visione (tramite affissione all'albo e/o comunicazione del Dirigente o di un suo sostituto) delle modifiche di orario apportate. Gli alunni che per adattamento d orario dovessero uscire prima dell orario curricolare, dovranno essere consegnati personalmente ai propri genitori o a un loro delegato. I genitori degli alunni della scuola secondaria di 1 grado possono autorizzare la scuola, con comunicazione scritta sul diario, l uscita preventivamente comunicata. I Signori genitori in quanto responsabili dei minori sono tenuti a rispettare le modifiche orario e a trovarsi pronti a ricevere in carico i propri figli Per le assenze collettive occorre la giustificazione dei genitori. Tali assenze potranno incidere sul voto di condotta espresso dal Consiglio di Classe. Art. 2 Diritto di assemblea I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste dagli art. 12 e 15 del Testo unico del 16 aprile 1994 n La relativa domanda va inoltrata al Dirigente scolastico cinque giorni prima della data prevista. Le assemblee si svolgono fuori dall orario di servizio. 19

20 L assemblea dei genitori può essere di classe, di sezione, di plesso-scuola, dell istituzione scolastica. Art. 3 Assemblea di classe, di sezione L assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel consiglio di classe/interclasse/intersezione. È convocata dal presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere richiesta: dagli insegnanti o da un terzo delle famiglie degli alunni della classe. Il presidente richiede per iscritto l autorizzazione a tenere l assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l ordine del giorno. L assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori dell assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti. Copia del verbale viene inviata al Dirigente Scolastico. Possono partecipare alle riunioni, con il diritto di parola, il Dirigente Scolastico (o un suo collaboratore) e gli insegnanti di classe. Art. 4 Assemblea di plesso - scuola L assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori componenti il consiglio di Interclasse, intersezione; Classe, eletto dall assemblea. L assemblea è convocata dal presidente, con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere richiesta: 1. da un terzo dei genitori componenti i Consigli di Classe, interclasse, intersezione; 2. dalla metà degli insegnanti di plesso/scuola; 3. da un terzo delle famiglie degli alunni del plesso/scuola. Il Presidente richiede per scritto l autorizzazione a tenere l assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l ordine del giorno, alle famiglie. L assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. 20

21 Dei lavori dell Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei docenti eventualmente presenti o da un genitore designato dal Presidente dell Assemblea. Copia del verbale viene inviata al Dirigente Scolastico. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Capo d Istituto o un suo delegato e gli insegnanti del plesso. Art. 5 Assemblea dell Istituzione Scolastica L Assemblea dell Istituzione Scolastica è presieduta da uno dei genitori componenti il Consiglio dell Istituzione, Interclasse, Intersezione, Classe, eletto dall assemblea. L Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno sette giorni. La convocazione dell Assemblea può essere richiesta: 1. dal 50% più 1 dei genitori; 2. da un terzo dei genitori eletti nei Consigli di Interclasse, Intersezione, Classe; 3. dal Consiglio d Istituto; 4. dal Dirigente Scolastico. Il Presidente richiede per scritto l autorizzazione a tenere l assemblea e provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l ordine del giorno, alle famiglie. L Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori della Assemblea viene redatto verbale a cura di uno dei partecipanti incaricato dal Presidente. Copia del verbale viene consegnata al Dirigente Scolastico. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i docenti. Art. 6 Accesso dei genitori ai locali scolastici Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell Infanzia. 21

22 L ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall intrattenersi con i genitori durante l attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l alunno. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento dei docenti. Art. 7 Colloqui I colloqui generali si svolgeranno tre volte nell anno scolastico, e più precisamente nei mesi di dicembre, febbraio (consegna delle schede di valutazione quadrimestrale) ed aprile/maggio. Potranno svolgersi colloqui settimanali con i singoli docenti,nelle ore di compresenza o nelle ore a disposizione nei giorni stabiliti da ciascun insegnante, al di fuori del normale orario di lezione frontale. Si ricorda ai genitori che durante le riunioni collegiali non è consentita la presenza degli alunni nella scuola, al fine di assicurare il regolare svolgimento dei lavori. CAPO IV PERSONALE AUSILIARIO TECNICO AMMINISTRATIVO (A.T.A). Art. 1 Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Le mansioni del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, degli Assistenti Amministrativi e dei Collaboratori Scolastici sono indicate nella Tabella A del Personale ATA introdotta dal CCNL e modificata dal CCNL e CCNL del

23 Per gli obblighi del dipendente si fa riferimento all art. 89 del CCNL (ex art. 57 del CCNL del 1995). Contestualmente alla definizione del piano dell offerta formativa da parte degli Organi Collegiali e precedentemente al confronto con i Rappresentanti Sindacali, il Dirigente Scolastico, con il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, sente i pareri e la disponibilità del personale in merito ai seguenti punti: organizzazione e funzionamento dei servizi scolastici; criteri per la distribuzione dei carichi di lavoro, comprese le prestazioni di servizio a tempo parziale ed eventuale part-time; articolazione dell orario del personale ausiliario tecnico amministrativo (ATA); disponibilità per articolazione del lavoro su turni; utilizzazione del personale A. T. A.; attività aggiuntive da retribuire con il fondo per il miglioramento dell offerta formativa; disponibilità ad effettuare prestazioni aggiuntive o nelle attività da retribuire con il fondo d Istituto; chiusure prefestive della scuola nei periodi di interruzione delle attività didattiche e criteri per il recupero delle ore non lavorate. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi a seguito dell indagine conoscitiva formula al Capo d Istituto una proposta del piano delle attività relative all organizzazione dei servizi del personale ATA. La proposta di organizzazione dei servizi del personale A.T.A. verrà concordata con le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU). Art. 2 Personale Amministrativo Le competenze del personale amministrativo, sono suddivise in diverse aree di responsabilità al fine di migliorare l organizzazione del lavoro. E stato, altresì, prevista per ciascun assistente la possibilità di essere sostituito con competenza dal collega della stessa area, in modo da poter far fronte agevolmente e senza disservizi alle eventuali assenze per malattia o per ferie, 23

24 e da poter rispondere celermente alle richieste ordinarie del pubblico e dei docenti. Art. 3 AREA AFFARI GENERALI Assistente amministrativa 1. Ricevimento e trasmissione della corrispondenza 2. Protocollo e archiviazione 3. Tenuta titolario e archivio storico 4. Gestione comunicazioni personale scuola 5. Albo e tenuta relativo registro 6. Segnalazioni all Ente locale necessità opere di manutenzione URP (attività di sportello) Art. 4 AREA GESTIONE DEL PERSONALE Coordinatore di area: assistente amministrativa 1. Organico 2. Contratti personale a t.d 3. Gestione graduatorie d Istituto 4. Attivazione procedura per il reclutamento del personale supplente 5. Assunzione in servizio, documenti di rito personale a t.d.., comunicazione ufficio impiego 6. Predisposizione atti relativi al periodo di prova, presentazione documenti di rito 7. Inserimento scioperi (SCIOPNET) 8. Tenuta e aggiornamento fascicolo personale 9. Iscrizione corsi d aggiornamento 10. Gestione domande di pensione e collocamento a riposo 11. Infortuni personale 12. Gestione domande di riscatto 13. Comunicazione DPT ferie non godute 14. Tenuta registro supplenti 15. Trattamento di fine rapporto Assistente amministrativa 1. Reclutamento personale supplente 2. Trasmissione documentazione contratti 3. Gestione trasferimenti e assegnazioni provvisorie (trasmissione e richiesta fascicoli personali) 4. Relazioni sindacali 5. Elezioni RSU 6. Adempimenti connessi alle ferie, assenze, congedi, aspettative 7. Dichiarazioni di servizio 8. Tenuta registri (assenze, decreti e certificati) 9. Adempimenti relativi ai prestiti INPDAP 10. Adesioni Fondo Espero 11. Gestione domande assemblee personale ATA 24

25 16. Modello di disoccupazione 17. Gestione pratiche di diritto allo studio 18. Modello assegni famigliari 19. Ricostruzioni di carriera e inquadramenti economici 20. Gestione richieste casella posta elettronica Ministeriale 21. Rilevazione orario personale ATA 22. Rapporti con il personale ed enti vari (DPSV, INPDAP, CSA.) per pratiche inerenti l area Art. 5 AREA GESTIONE ALUNNI Assistente amministrativa 1. Iscrizione alunni 2. Verifica obbligo scolastico, mantenimento anagrafe nazionale studenti 3. Trasferimento alunni ad altre scuole 4. Rilascio attestati, certificazioni e dichiarazioni varie 5. Tenuta e aggiornamento fascicolo dello studente 6. comunicazioni scuola famiglie 7. tabulati mensa 8. Rapporti con il Comune per trasporto e mensa 9. gestione degli infortuni 10. gestione elenchi elezioni OO.CC 11. Attività connesse funzionamento degli OO.CC. 12. gestione degli scrutini e relativa stampa dei tabelloni e schede 13. gestione delle operazioni connesse agli esami e relativa stampa delle Licenze 14. statistiche e monitoraggi 15. adozione libri di testo 16. tenuta registri 17. Comunicazioni alle famiglie 18. Archivio Alunni 19. Alunni H Art. 6 AREA GESTIONE FINANZIARIA-CONTABILE E ATTIVITÀ NEGOZIALE Direttore s.g.a. Assistente amministrativa 1. Contratti al personale utilizzato in attività connesse al POF 2. Contratti con esperti esterni per l arricchimento dell offerta 18. Dichiarazione IRAP e Anagrafe delle prestazioni 25

26 formativa 3. Incarichi alle professionalità della scuola impegnate per la realizzazione degli obiettivi indicati nel POF (funzioni strumentali e incarichi specifici) 4. Incarichi al personale utilizzato nell attività sportiva / ore eccedenti, ecc 5. Liquidazione competenze fondamentali al personale supplente 6. Liquidazione competenze accessorie a tutto il personale della scuola 7. Liquidazione ai prestatori d opera / liberi professionisti.. impegnati in attività correlate al POF 8. Liquidazione compensi per corsi d aggiornamento 9. Gestione schede fiscali 10. Emissione certificazioni fiscali e CUD 11. Contabilizzazione e versamenti contributi e ritenute sia per le liquidazioni al personale interno sia per gli esperti esterni 12. PRE 13. Tenuta registro accantonamenti ritenute 14. Tenuta registro contratti 15. Denuncia DM Denuncia EMENS 17. Denuncia DMA 20. Richieste preventivi su indicazioni fornite dai responsabili di progetto e sulla base degli impegni indicati nella finanziaria 21. Predisposizione prospetti comparativi 22. Emissione B.O. e verifica congruità della merce consegnata nonché della documentazione obbligatoria 23. Liquidazione fatture 24. Emissioni mandati e reversali ed archiviazione degli stessi completi di documentazione 25. Rapporti con il personale e enti vari (Istituto Cassiere, DPSV, INPS, INPDAP, CSA..) per pratiche inerenti l area Art. 7 AREA GESTIONE DEL PATRIMONIO Assistente Amministrativa 1. Tenuta registro inventario: carico e scarico 2. Tenuta registro facile consumo: carico e scarico 3. Attivazione procedura per custodia dei beni con emissione di incarico ai responsabili di laboratorio 4. Passaggio consegne 26

27 Art. 8 Orario Sportello Per Ricevimento Utenza L orario di ricevimento del pubblico si effettuerà:dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore Il personale della scuola per esigenze inderogabili può essere ricevuto anche al di fuori dell orario previsto. Art. 9 Orario Ricevimento D.S.G.A. Il Direttore s.g.a. riceve tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 8.30 alle ore Art. 10 Orario Ricevimento Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico riceve tutti i giorni, solo previo appuntamento telefonico. Art. 11 Doveri del personale amministrativo 1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. 2. Non può utilizzare il telefono cellulare durante l orario di lavoro, salvo emergenze improrogabili. 3. Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. 4. Collabora con i docenti. 5. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono. 6. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell orario di servizio. Della presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale. 27

28 Art. 12 Collaboratori Scolastici I Collaboratori Scolastici concorrono, nell'ambito delle proprie competenze, al raggiungimento degli obiettivi educativi fissati dalla programmazione scolastica; in questa ottica la collaborazione con il personale docente e con gli allievi è funzionale e dovrà essere sempre potenziata. Il personale ausiliario collabora con gli insegnanti nella vigilanza e nei casi di particolare necessità, vigilando direttamente sugli alunni affidati, sempre tenendo presente la funzione educativa connessa con tutta l'organizzazione. Art. 13 Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici I Collaboratori Scolastici sono tenuti a: Svolgere le mansioni loro assegnate. Firmare quotidianamente, in entrata e in uscita, il foglio di presenza. Accertare l efficienza dei dispositivi di sicurezza. Accertarsi che l ingresso principale sia aperto durante l attività, e in particolare che le porte per le vie di fuga siano funzionanti. Vigilare sull ingresso e sull uscita degli alunni. Essere facilmente reperibili da parte degli Insegnanti e del personale di segreteria. Collaborare al complessivo funzionamento didattico e formativo. Comunicare immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori o al Responsabile di plesso, e al personale di Segreteria l eventuale assenza di un Insegnante. Favorire l integrazione degli alunni portatori di handicap. Vigilare sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali. Riaccompagnare nelle classi gli alunni che, al di fuori dell intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi. Sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo,assenza o allontanamento momentaneo dell insegnante. Impedire che gli alunni possano svolgere azioni di disturbo negli spazi di pertinenza della scuola. Tengono, con gli utenti, con il restante personale della scuola e con gli alunni, un comportamento professionale improntato a disponibilità, cortesia e collaborazione. evitano di parlare ad alta voce. Tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili. Portare le circolari in tutte le classi, per essere poi lasciate in visione in apposita cartella per la lettura e l apposizione della firma per presa visione. 28

29 Non si allontanano dal posto di servizio, tranne per motivi autorizzati dal Direttore s.g.a. o dal Dirigente Scolastico, nei plessi scolastici diversi dalla sede occorre l autorizzazione del docente referente di plesso. Non può utilizzare il telefono cellulare durante l orario di lavoro, salvo emergenze improrogabili. Invitano tutte le persone estranee, al di fuori dagli orari di ricevimento o comunque non convocate dall Insegnante o autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola. Segnalare tempestivamente alla Direzione o al Responsabile di plesso qualsiasi disfunzione che possa creare inconvenienti di qualsiasi genere nella scuola. Segnalare in segreteria l eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi. Custodire con la massima cura le chiavi di accesso all edificio scolastico. Controllare, al termine del servizio, quanto segue: che tutte le luci siano spente; che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; che siano chiuse le finestre e le serrande della scuola; che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola. Si ricorda che, in adempimento delle norme vigenti in materia di sicurezza, è vietato utilizzare a scuola fornelli elettrici, a gas e stufe elettriche con resistenza ad incandescenza, così come non devono essere utilizzati cavi elettrici volanti se non sono adeguatamente segnalati e adottate tutte quelle misure che impediscono il transito di persone dove il filo è steso. Art. 14 Acquisti di materiale didattico Le richieste devono essere fatte, su modello predisposto dalla segreteria al responsabile dell Ufficio acquisti della Segreteria. I soggetti abilitati a proporre acquisti sono: o i coordinatori responsabili di plesso, per quanto riguarda i materiali necessari al funzionamento del plesso di competenza; o i coordinatori dei Consigli di Classe, previa consultazione e confronto nei rispettivi Consigli di Classe, di Interclasse e di intersezione, per quanto riguarda il materiale didattico necessario alla classe o sezione; o gli insegnanti con incarichi particolari per la realizzazione del POF, per quanto riguarda gli acquisti relativi all area di loro competenza; o i responsabili di laboratori, per quanto riguarda gli acquisti relativi al laboratorio di loro competenza; o i referenti di progetti, limitatamente al materiale necessario alla realizzazione dei progetti stessi. 29

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