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1 2. Architettura e catena del valore della Iptv 2.1 Architettura generica del servizio di IPTV La catena di servizio dell IPTV, a partire dai contenuti fino ad arrivare al ricevitore a casa dell utente, può essere segmentata in quattro strati, che comprendono il content provider, il service provider, il network provider e l utente finale. Tale catena, rappresentata in figura 6, è quella utilizzata sia dall ITU 20 che da altri analisti del settore 21 per rappresentare l architettura generale del servizio IPTV, secondo la stessa definizione del servizio IPTV fornita dall ITU e già analizzata nell introduzione del presente rapporto. Figura 6 - IPTV service chain model Content Provider Service Provider Network Provider Terminal Subscriber Più in dettaglio, le funzioni dei singoli blocchi sono le seguenti 22 : Content Provider È l entità che detiene i diritti o è autorizzata a vendere i contenuti 23. Nonostante il contatto diretto del cliente sia tipicamente con il Service Provider 24, può esistere un flusso comunicativo del Content Provider con l utente finale, ad esempio in merito alla gestione dei diritti. Il Content Provider trasferisce i contenuti al Service Provider utilizzando link dedicati, tramite broadcasting (analogico o digitale), o anche in modalità off-line. 20 FG IPTV-DOC-0072, 3 rd FG IPTV meeting, Mountain View, USA, January 2007, 21 Si veda ad esempio ATIS, ATIS , IPTV Architecture Requirements 22 FG IPTV-DOC-0072, 3 rd FG IPTV meeting, Mountain View, USA, January 2007, 23 Integrandoli in palisesti o in modalità on-demand. In genere, nel modello europeo di IPTV, la responsabilità editoriale è di questo soggetto. 24 Anche se il service provider, come si è visto nei paragrafi sulla regolamentazione, alle volte, fattura per conto del content provider (es. fattura di consumi di audiovisivi erogati dal content provider). 21

2 2.1.2 Service Provider È l entità che fornisce il servizio all utente, ed è responsabile quindi della distribuzione del contenuto fino ai terminali, della gestione del servizio, degli utenti e dei contenuti. Il Service Provider acquista o ottiene le licenze per i contenuti dal Content Provider, provvedendo poi ad aggregarli per formare un pacchetto di servizi da fornire al cliente. I servizi offerti sono di diverso tipo: dai tradizionali canali di flusso (anche offerti su STB ibrido satellitare/digitale terrestre, etc.) al Video on Demand, dal PVR (Personal Video Recorder) al gaming on line, dai canali radio a servizi interattivi quali T-web, messaggistica, Tv , T-commerce. Alcune delle fasi per la gestione dei contenuti e per il loro inserimento nella piattaforma di servizio IPTV del Service Provider sono: - Content Ingestion: i programmi sorgente sono acquisiti dal produttore o dall editore, tramite una varietà di metodologie che possono comprendere link satellitari o terrestri, broadcasting analogico o digitale, link dedicati tra il Content Provider ed il Service Provider o anche supporti off-line. I contenuti così acquisiti sono solitamente accompagnati da metadati che ne descrivono i contenuti, gli autori, la durata, i diritti, etc. - Encoding/Trans-coding: Se il contenuto originario non è compresso, deve essere codificato secondo il formato adatto alle specifiche del servizio IPTV. Anche in caso il contenuto sia già compresso ma non nel formato corretto per l inserimento nella rete di distribuzione, deve essere effettuata una transcodifica. I tipi di codifica attualmente utilizzati sono l MPEG-2, tradizionalmente utilizzato anche per la distribuzione su rete satellitare, l MPEG-4/H.264 e il WM9/Vc-1, formati più recenti che permettono di aumentare sensibilmente l efficienza di codifica sia dei contenuti ad alta definizione che di quelli a definizione standard. In generale, l MPEG-4 ed il WM9 permettono un incremento di efficienza di circa il 50% rispetto all MPEG-2 (si veda figura 7 per l evoluzione delle tecniche di compressione video). 22

3 Figura 7 L evoluzione della compressione MPEG4 La maggiore efficienza dei nuovi algoritmi di compressione video permette ovviamente ai Service Provider di fornire un numero maggiore di canali simultaneamente per ciascun utente, a parità di banda disponibile nella sezione di accesso della rete; di risparmiare spazio di archiviazione nei server VoD; di raggiungere con il servizio IPTV utenti più distanti dalla centrale. - Media Asset Management: questo componente si occupa della gestione dell archivio dei contenuti, della manutenzione e compilazione dei metadata, fornendo inoltre le interfacce per la ricerca dei contenuti e la gestione delle transazioni. - Digital Rights Management: i Service Provider stabiliscono ed implementano le protezioni dei contenuti ed il cosiddetto DRM (Digital Rights Management). Tradizionalmente gli operatori pay satellitari e via cavo hanno utilizzato sistemi di sicurezza di tipo Conditional Access, che consentono l utilizzo del contenuto solo agli utenti autorizzati. Per il servizio IPTV valgono regole di utilizzo analoghe, con un occhio però all emergente casa digitale ed alla natura intrinsecamente distribuita di una rete IP. I contenuti, cioè, sono protetti durante la trasmissione, ma sono anche applicate regole per la distribuzione del contenuto su dispositivi portatili, su altri dispositivi nella casa dell utente e sullo storage del contenuto, per evitare pirateria, hacking o copia illecita del contenuto. Alcune delle possibili regole applicate al contenuto sono ad esempio l applicazione di una data massima 23

4 entro la quale il contenuto debba essere utilizzato, il numero massimo di copie effettuabili, il numero di utilizzi consentito. Per quanto riguarda la gestione del DRM, si osserva come, da soluzioni hardware-based (ad esempio quelle basate su Smart Card), ci si stia muovendo verso soluzioni software-based, che dovrebbero garantire maggiore sicurezza, una diminuzione dell OPEX, oltre ad essere facilmente aggiornabili da remoto con i più recenti protocolli di crittografia. 25 Le soluzioni di DRM utilizzate dovranno integrarsi con la maggior parte degli elementi della piattaforma di distribuzione IPTV, a partire dai server VOD, alla piattaforma Middleware, fino al Set-Top-Box o al terminale utente Il Network Provider È l entità che interconnette il cliente finale al Service Provider, trasferendo il contenuto dalla sorgente alla destinazione (terminale utente) 26. Il sistema di distribuzione è costituito da una rete, solitamente suddivisa in modo gerarchico in rete d accesso (access network), rete metropolitana (metro network) e rete dorsale (core e/o backbone network). E responsabile della gestione, dimensionamento e pianificazione della rete e, in particolare, della Qualità del Servizio (QoS) su essa offerta. Si può notare che nella definizione di IPTV fornita dall ITU si parla proprio di una rete managed, cioè gestita in tutti i suoi aspetti di pianificazione, controllo di accesso e di congestione da parte dei Network Provider. In questo schema viene creata una Content Delivery Network per la distribuzione dei contenuti all utente finale, solitamente replicando i contenuti a livello locale per evitare un utilizzo inefficiente di risorse nella rete Core (si veda la figura 8, nella quale sono presenti tre livelli gerarchici di punti di distribuzione, Super Head End, Video Serving Office e Video Hub Office). 25 Heavy Reading, Vol.3, No. 9, June 2005, IPTV and the Future of Telecom Video Networks 26 E l elemento nuovo della catena IPTV: nella catena via etere e satellitare, infatti, la rete è un common e non richiede una figura fornisce all utente accesso alla rete. E sufficiente installare un antenna ricevente. 24

5 Figura 8 Architettura di rete per la distribuzione del servizio IPTV Ciò che viene richiesto agli operatori di rete è: - Banda elevata nella sezione di accesso, per consentire la distribuzione di canali multipli all utente, sia in alta definizione che in definizione standard (in prospettiva si stimano necessari almeno Mbps necessari per ciascun cliente); la banda necessaria per il trasporto di servizi IPTV è tipicamente di un ordine di grandezza superiore a quella richiesta per la distribuzione di voce e servizi Internet. E necessaria quindi un attenta pianificazione di banda sia nella sezione d accesso della rete, sia nella rete di distribuzione e di aggregazione. In particolare, essendo i canali di flusso tipicamente trasmessi tramite multicast, la banda richiesta nella rete di distribuzione varia con il numero di canali offerti; per i servizi on-demand, invece, che sono trasmessi in modalità unicast, la pianificazione di banda deve tener conto del numero di utenti e dell utilizzo di picco stimato. Per un esempio di pianificazione di banda si veda la figura 9, che illustra un casotipo per un operatore che voglia fornire sia servizi lineari che VoD. Si noti come la banda necessaria nella rete interna per la gestione del servizio VoD sia sensibilmente più elevata di quella richiesta per la distribuzione dei 25

6 canali lineari. Per quanto riguarda la sezione di accesso della rete, le elevate necessità di banda richiedono una sostanziale rivoluzione nelle tecnologie d accesso, passando dall ADSL a tecnologie più evolute quali ADSL2+, VDSL, FTTx. Figura 9 Esempio di pianificazione di banda per un servizio IPTV 27 - Qualità del Servizio 28 (QoS), cioè tutti quei meccanismi che permettono all operatore di rete di garantire all utente dei livelli minimi di servizio, tramite una gestione dei flussi di rete differenziata a seconda del tipo di servizio e/o del contratto con l utente. E possibile ad esempio discriminare i singoli pacchetti attribuendo loro una priorità diversa a seconda del tipo di servizio: la priorità più elevata è solitamente attribuita ai pacchetti VoIP, la più bassa al traffico dati, che risente meno di ritardi e perdite. Nel caso del traffico video, i parametri da considerare per ottenere un elevata Qualità del Servizio sono sostanzialmente un basso ritardo nel trasferimento dei pacchetti, una bassa probabilità di perdita di pacchetti (dell ordine di 10-6 ), ed un basso jitter (variabilità nei ritardi dei pacchetti). Il traffico video, essendo molto compresso, risulta essere particolarmente sensibile alla perdita di pacchetti. Alcuni limiti su questi parametri sono rappresentati nelle tabelle seguenti, riportate nel Technical Report TR Cisco, Integrated Video Admission Control for the Delivery of a Quality Video Experience, < d.pdf> 28 La QoS viene definita dal DSL Forum come a measure of performance at the packet level from the network perspective. Quality of Service (QoS) also refers to a set of technologies (QoS mechanisms) that enable the network operator to manage the effects of congestion on application performance as well as providing differentiated service to selected network traffic flows or to selected users, in Technical Report TR-126-Triple-play Services Quality of Experience (QoE)Requirement, DSL Forum. 26

7 Triple-play Services Quality of Experience (QoE)Requirement del DSL Forum L utente È l entità che paga e/o consuma i servizi di IPTV 29, attraverso una connessione di accesso a banda larga ed uno o più dispositivi utente (tipicamente Set-Top-Box, ma anche PC o terminali mobili, nel qual caso il sistema di distribuzione utilizzato dal Network Provider sarà una Wireless WAN), eventualmente interconnessi da una Home Network. 30 Dal punto di vista dell utente finale, deve essere garantita la cosiddetta Quality of Experience 31, che molti analisti ritengono uno dei fattori critici di successo del servizio IPTV. I requisiti di QoE, afferma il DSL Forum 32, sono agnostici rispetto all implementazione della rete, ai protocolli di trasporto (ad esempio IP o ATM), alle tecnologie di accesso (xdsl, PON, etc.), ed hanno lo scopo di definire i requisiti minimi per una user experience soddisfacente. Alcuni dei parametri presi in considerazione nello stimare la QoE di un servizio IPTV sono ad esempio i tempi di risposta dei servizi interattivi, il ritardo nell operazione di cambio canale nel caso dei canali di flusso, la qualità e la fluidità del video e dell audio, l usabilità delle interfacce, l affidabilità e la disponibilità del servizio oltre che, ovviamente, la validità dei contenuti offerti. Per il successo della piattaforma IPTV, i servizi forniti devono raggiungere prestazioni almeno confrontabili con i servizi alternativi che utilizzino altre piattaforme (cavo, satellite, digitale terrestre, etc.). 29 FG IPTV-C-0327, 3rd FG IPTV meeting, Mountain View, USA, January 2007, BT, UK (Simon T Jones), Reference Model and Definitions for IPTV 30 ATIS, ATIS , IPTV Architecture Requirements, Definita dall SG12 dell ITU come The overall acceptability of an application or service, as perceived subjectively by the end-user. NOTES:1) Quality of Experience includes the complete end-toend system effects (client, terminal, network, services infrastructure, etc).2)overall acceptability may be influenced by user expectations and context, in T/newslog/Revised+Workplan+For+SG+12+Adds+IPTV.aspx 32 DSL Forum, Technical Report TR-126, Triple-play Services Quality of Experience (QoE) Requirements, 13 December

8 I flussi di interazione tra i singoli blocchi si rivelano, nella realtà pratica, molto più complessi di un semplice flusso lineare come quello illustrato in figura 6. ATIS 33 propone, per la rappresentazione di questa complessità di funzioni e relazioni tra i blocchi, il modello riportato in figura 10, che dà l idea della complessità realizzativa di un servizio IPTV e della necessità di profonda integrazione in tutti i livelli della rete. Lo schema cerca anche di mappare la struttura del servizio IPTV all interno del modello a strati di una NGN (Next Generation Network). Figura 10 Sotto-domini IPTV, loro funzionalità e relazioni Per quanto riguarda i Player del settore, un esempio di catena del valore è rappresentata in figura 11. Anche in questo caso si può distinguere tra quattro macro-blocchi (Contenuto, Servizio, Rete ed Utente), ma va notato che esiste uno strato in più, costituito dal Middleware, che si rivela essere uno strato orizzontale che interviene su tutta la catena del valore, a partire dalla gestione del contenuto fino ad arrivare ai dispositivi a casa dell utente. Lo strato Middleware sarà descritto in dettaglio nel prossimo paragrafo. 33 ATIS, ATIS ,. op. cit. 28

9 Figura 11 Catena del Valore IPTV e player 34 Nella catena del valore rappresentata in figura, non sono in realtà rappresentati i Service Provider ed i Network Provider, ma solo i produttori di Hardware e Software. In realtà tali due ruoli (Service Provider e Network Provider) tendono in larga misura a coincidere nelle implementazioni reali Walled Garden, nelle quali il Service Provider dispone solitamente di una propria rete di distribuzione del contenuto (Core/Metro) ed eventualmente si interconnette solo nell ultimo miglio con la rete dell incumbent. Esistono i Network Independent Service Provider, soggetti che offrono anche servizi televisivi su rete IP, ma non rientrano nella definizione di IPTV fornita nell introduzione. Alcuni di questi servizi di Web TV o Net TV sono descritti nel capitolo seguente. Per quanto riguarda il rapporto tra gli attori di mercato che offrono applicazioni server client e gli operatori di rete, e, all interno di questa categoria, tra incumbent e OLO, si rinvia al capitolo

10 2.1.5 Il Middleware Il termine middleware è utilizzato per descrivere il software associato alla distribuzione di un servizio IPTV. Questa sua funzione lo rende, a detta di molti analisti del settore, il cervello e il centro Command-and-control dell intero sistema IPTV, un componente funzionale critico per l infrastruttura di distribuzione del servizio end-to-end 35. Figura 12 Posizione del Middleware nel livello ISO/OSI e TCP/IP 36 Una prima definizione del middleware discussa all interno del Focus Group sull IPTV dell ITU è un software di sistema che faciliti le interazioni tra un utente e l entità di distribuzione del media 37, anche se tale definizione è ancora soggetta a discussione all interno dello stesso Focus Group ed è messa in discussione da alcuni suoi partecipanti (si vedano ad esempio i documenti FG IPTV-C-0270 e FG IPTV-C- 0377, nei quali rispettivamente UTStarcom, Inc 38 e China Telecom 39, ZTE Corporation propongono di modificare tale definizione). 35 Si veda l accordo di ferro Alcatel/Lucent con Microsoft, in grado di offrire una soluzione end-toend e si veda anche la recente acquisizione di Tandberg TV dap arte di Ericsson 36 China Netcom Group, P.R.China, Focus Group On IPTV, FG IPTV-C-0296, Proposal on IPTV system middleware architecture and it s functional requirements. 37 A system software facilitating interaction between a subscriber and the media delivery entity, FG IPTV-DOC La definizione proposta da UTStarcom, ad esempio, è la seguente: A layer of connectivity software embedded between IPTV applications and resources, which consists of a set of component based service enablers that allow multiple processes running on one or more devices (such as STBs, headends, VOD servers, content delivery servers, service delivery servers, security servers and OSS ) in an IPTV system to interact across a network, FG IPTV-C rd FG IPTV meeting:mountain View, USA, January 2007, UTStarcom, Inc, Definition for IPTV Middleware in Working Document FG IPTV-DOC-0051, < FG.IPTV C&source=UTStarcom,%20Inc> 39 3rd FG IPTV meeting: Mountain View, USA, January 2007, China Telecom, ZTE Corporation, Proposal on modifying definition of middleware 30

11 Il middleware ha tipicamente un architettura client/server, con la parte client residente sul set-top-box e la parte server negli elementi interni di rete (headends, VOD servers, content delivery servers, service delivery servers, security servers e OSS). Il middleware ha un ruolo fondamentale nel servizio di distribuzione di video digitale su rete IP, in quanto gestisce sia le comunicazioni orizzontali all interno della rete (tra STB e server), sia, verticalmente, le risorse hardware degli apparati coinvolti, che sono in qualche modo mascherate agli strati applicativi superiori al fine di fornire interfacce standard per le applicazioni, che rendano cioè trasparenti per lo strato applicativo le risorse sottostanti e le particolari implementazioni del middleware. Tale requisito, cioè la disponibilità di API (Application Protocol Interface) standard e aperte, è di fondamentale importanza e riconosciuto dalla maggior parte degli analisti come un requisito indispensabile per la diffusione di servizi IPTV, anche al fine di diminuire il Time-to-market per il lancio di nuove applicazioni, incrementare la portabilità delle applicazioni e ridurre in generale i costi di acquisizione delle componenti tecnologiche. In un ambiente IPTV, il middleware è in generale responsabile per i seguenti elementi: 1) La cosiddetta viewing experience dell utente: 2) La definizione di servizi, pacchetti di servizi e prezzi; 3) Le interfacce a sistemi esterni, come set-top-box, VOD server, sistemi di back-office degli operatori, sistemi di Conditional Access e DRM, e, in alcuni casi, agli elementi di rete sottostanti (ad esempio per la gestione dello shaping del traffico); 4) La gestione delle transazioni, dei media assets, delle risorse fisiche, degli utenti e dei dati sottostanti. Una struttura generale è riportata nella figura seguente, con evidenziate le funzioni del middleware sia lato server che lato client, e le relative interazioni con gli altri elementi del sistema (come ad esempio OSS, CA e DRM, la rete sottostante). 31

12 Figura 13 Modello di relazione tra il Middleware di sistema ed il middleware del STB 40 L integrazione del software e dei vari elementi di rete considerando la mancanza di uno standard comune è una delle sfide principali nella costruzione di un sistema IPTV. Proprio questa necessità di profonda integrazione tra tutti gli elementi della rete è l elemento chiave che i maggiori vendors stanno cercando di ottenere, con la creazione di partnership fra grandi aziende del settore, acquisizioni e fusioni, con lo scopo ultimo di proporre soluzioni quanto più possibile end-to-end. 40 China Netcom Group, P.R.China, Focus Group On IPTV, FG IPTV-C-0296, Proposal on IPTV system middleware architecture and it s functional requirements. 32

13 Figura 14 Partnership tra Aziende nel settore Middleware ed altri player del settore 41 Da notare il ruolo di Microsoft che, da questo punto di vista, offre un sistema (Microsoft TV 42 ) completamente integrato non solo a livello di middleware end-toend, ma anche con il livello applicativo (browser, media player), con le funzionalità di DRM e con gli stessi sistemi operativi Server (utilizzati, ad esempio, sui server VOD). La partnership di Microsoft con Alcatel fornisce un ulteriore fronte di integrazione anche con le tecnologie ed infrastrutture di rete. 41 Light Reading Insider, IPTV Middleware Market Dynamics, Vol. 6, No. 9, November Si veda < 33

14 Un altro esempio è costituito dall acquisizione di Myrio, una delle più note aziende sviluppatrici di middleware, da parte di Siemens e dall acquisizione di Tandberg TV da parte di Ericsson. 2.2 Connettività La fornitura di un servizio televisivo caratterizzato da un architettura di distribuzione come quella illustrata nel paragrafo precedente presenta molteplici punti critici. Si va dalla necessità di integrare sistemi differenti a diversi livelli, dai server centrali alla rete di accesso, fino a dentro le case degli utenti con le reti domestiche. Un punto che si segnala da più parti come critico per gli operatori di telecomunicazioni, riguarda poi l accesso ai contenuti da trasmettere, essendo il mercato dei contenuti ritenuto uno specifico settore al di fuori del tradizionale scopo del settore delle telecomunicazioni. Altre difficoltà si presentano poi con i servizi ausiliari a quello televisivo, necessari tuttavia per l equilibrio generale dell offerta: dalla costruzione di un interfaccia utente semplice e intuitiva e in grado di far accedere indifferentemente a contenuti broadcast e on demand alla sicurezza dei contenuti trasmessi, in termini di proprietà intellettuale, e alla sicurezza degli utenti e dei loro sistemi da attacchi di virus, trojan e simili, dall ottimizzazione dei sistemi di pagamento alla profilatura degli utenti per l offerta di servizi e pubblicità personalizzata. Tuttavia, quello che unanimemente è indicato come l ostacolo principale all offerta di servizi di Iptv a QoS garantita, è l ampiezza della banda in ingresso nelle case dei consumatori. Nella figura 15 che segue, si riportano gli indici di copertura delle reti in banda larga nei principali mercati mondiali, differenziate per ampiezza di banda. 34

15 Figura 15.- Copertura della banda larga nei principali mercati, per ampiezza di banda Fonte: Analysys, Nella tabella 1 riportata nell introduzione, si individuavano i 4 Mb/s come ampiezza di banda minima per poter diffondere un servizio televisivo con un livello qualitativo sufficiente. Tuttavia, alcuni studi ritengono che questa non sia che la prima soglia e che ben presto le connessioni xdsl non basteranno più per garantire il servizio. Per offrire contemporaneamente, in modalità end-to-end, un servizio di telefonia a qualità garantita, accesso ad internet in banda larga e due o più flussi televisivi (per il televisore principale e per i cd. second sets) in definizione standard e/o in Alta definizione, saranno necessarie ampiezze di banda molto maggiori. In questo caso, l Iptv non è che il primo servizio di telecomunicazioni che chiede lo sviluppo di reti di nuova generazione (NGN, Next Generation Networks) basate su fibra ottica, anche nella fase terminale dell ultimo miglio, se non dell ultimo metro. In particolare, l Istituto di ricerca internazionale IDC, stima che a regime l offerta di servizi in triple 35

16 play, dovrà appoggiarsi su ampiezze di banda assai maggiori, ricomprese tra i 26 e i 37 Mb/s 43 (figura 16). Figura 16 - Scenario per la disponibilità di ampiezza di banda e le necessità per il consumo Fonte: IDC, A valle del network di accesso c è poi da considerare che i servizi Iptv stanno completamente cambiando la composizione della rete interna alle case degli utenti (next generation home network). In particolare, secondo la società di consulenza Heavy Reading, l offerta di servizi Iptv sta progressivamente spostando il segmento da un mercato consumer-driven, dov è il consumatore a scegliere i singoli prodotti che compongono i terminali domestici, a un mercato service provider-driven, in cui è appunto l operatore che effettua gran parte delle scelte sui singoli componenti e li connette tra loro 44. Una rete domestica multimediale, connessa a sistemi di 43 IDC (Amy Harris e Greg Ireland), Enabling IPTV: What Carriers Need to Know to Succeed, 2005, < com/analyst/analystview.jsp?id=256>. 44 Heavy Reading, Vol.4, N.6, Multimedia (Op. cit.), pagg

17 distribuzione ad alta capacità che veicola servizi complessi, deve essere messa a punto dal fornitore del servizio, responsabile dell affidabilità e della gestione del servizio, con particolare riguardo alla QoS. Pertanto, si ritiene che le soluzioni per la rete domestica saranno vendute in primo luogo attraverso gli operatori, piuttosto che mediante i canali distributivi tradizionali al dettaglio. Questo, almeno fino a quando le tecnologie non matureranno a un maggior livello di semplicità d uso e gli utenti non matureranno a loro volta un esperienza d uso sufficiente a gestire le apparecchiature. La figura 17 che segue mostra le possibili caratteristiche della struttura delle reti domestiche. Figura 17 - Elementi del Home network Fonte: Heavy Reading, Le diverse soluzioni tecnologiche esposte potranno essere combinate variamente, con alcuni vincoli imposti dalla possibile complementarietà dei singoli moduli. Ad esempio, si ritiene che in Europa, dove prevalgono access networks basati sull ADSL2+, potrebbero essere implementate soluzioni wireless o che utilizzano il circuito elettrico (powerline) per distribuire il segnale all interno delle mura domestiche. In ogni caso, a prescindere dalla soluzione tecnologica adottata, si ritiene che esistano dei requisiti chiave da rispettare per dar vita a una next generation multimedia home network: Alta capacità (in prospettiva, nell ordine delle decine o centinaia di Mb/s); 37

18 QoS (devono essere in grado di supportare servizi vocali, Iptv e connettività dati ad alta velocità); Niente fili aggiuntivi (andranno utilizzate connessioni esistenti o soluzioni wireless); Performance affidabili (minimizzando la latenza e la perdita di pacchetti per i servizi in tempo reale); Gestione remota (l operatore deve essere in grado di gestire la rete domestica da remoto, secondo lo schema del TR-069 del DSL Forum 45 ). Il complesso delle possibili strozzature, a livello di ampiezza di banda come a livello di integrazione di segmenti diversi della rete distributiva, nei vari segmenti della rete (Head end, Core Network, Access Network e Home Network) tenderà, infine, ad aumentare con l aumentare dei clienti che attiveranno servizi di Iptv e con l aumentare dell esperienza d uso che i consumatori matureranno sulla nuova piattaforma interattiva 46, anche in considerazione dello stimato utilizzo di servizi band consuming, come il VoD e altre applicazioni personalizzate, che dovrebbe incrementare progressivamente nel tempo. Nella pagina seguente, si riporta la figura 18, che illustra le tappe previste per la crescita della complessità dei sistemi di distribuzione di servizi Iptv (che richiedono, quindi, maggiore integrazione e maggiore capacità di banda), in ragione dell evoluzione dell offerta sul mercato, con particolare riferimento ai comportamenti di consumo crescentemente differenziati. 45 DSL Forum, Technical Report TR-069 CPE WAN Management Protocol, maggio < 46 Heavy Reading, White Paper Assuring Quality Of Experience For Iptv,

19 Figura 18 - Le fasi dello sviluppo della Iptv Fonte: Heavy Reading, Una prima fase, in cui l attenzione dovrà essere dedicata principalmente allo sviluppo dell infrastruttura in banda larga, corrisponde essenzialmente al lancio del servizio, caratterizzato da una prima offerta di base con una modesta base di utenti. Segue una seconda fase in cui l accento principale è individuato nella Quality of Experience, che dovrà essere costante, a quantità di utenti e di servizi, entrambi crescenti. Infine, la terza fase è quella della differenziazione (da servizi televisivi a pagamento su altre piattaforme di distribuzione e da altri servizi offerti su banda larga) in cui si massimizzano le potenzialità della piattaforma IP, che necessita, tuttavia di reti e sistemi di nuova generazione lungo tutta la filiera distributiva (Core, Edge, Access e Home Network). Infatti, dal momento che il mercato/obiettivo iniziale dei servizi video IP è modesto nell ambito del 10% della complessiva base di utenti dell operatore un esperienza positiva per i pionieri che adotteranno il servizio per primi è fondamentale per costruire il valore del marchio e per innestare meccanismi di marketing virale e di passaparola, necessari a loro volta per passare alla fase di sviluppo successiva, dove il target dell Iptv aumenta anche fino al 30% degli abbonati ai servizi di banda larga. 39

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