Il consumo di sostanze stupefacenti illegali
|
|
- Nicolina Casini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il consumo di sostanze stupefacenti illegali Il consumo di sostanze stupefacenti rappresenta un problema di sanità pubblica non solo per gli effetti diretti sulla salute del consumatore, ma anche perché tali effetti si estendono alle famiglie e alla società nel suo insieme. I rischi per la salute associati al consumo di sostanze stupefacenti illegali aumentano con l aumentare della frequenza del consumo e della quantità della sostanza consumata. L uso problematico viene suddiviso dalla International Classification of Diseases (10th revision) in uso dannoso (harmful use) e dipendenza. Per essere definito dannoso l uso deve essere alla base di danni fisici (per esempio danni a qualche organo) oppure causa di danni psicologici (per esempio la psicosi indotta dalla sostanza). La dipendenza è definita in presenza di almeno tre indicatori per almeno un mese nell ultimo anno. Tali indicatori comprendono: forte desiderio di assumere la sostanza; mancanza di controllo dell uso; sindrome di astinenza seguita da cessazione dell assunzione/in seguito alla riduzione del dosaggio; bisogno di assumere quantità crescenti per avere l effetto psicologico desiderato; quantità di tempo importante trascorsa nel tentativo di procurarsi e consumare la sostanza e riprendersi dai suoi effetti; persistenza nell assunzione della sostanza nonostante i problemi provocati dal consumo. La dipendenza e l uso dannoso possono istaurarsi nell ambito delle quattro maggiori classi di sostanze stupefacenti (stimolanti tipo anfetamine, cannabis, cocaina, oppiacei). Tuttavia l European Monitoring Centre for Drugs and Drug addiction (EMCDDA), limita la definizione di uso problematico all uso per via endovenosa oppure di lunga durata/con assunzione regolare di oppiacei, cocaina e/o anfetamine. Gli effetti sulla salute Gli effetti sulla salute possono essere raggruppati in quattro categorie: effetti tossici acuti (overdose) effetti acuti dovuti allo stato di intossicazione (incidenti e violenza) sviluppo della dipendenza effetti dovuti al consumo cronico (malattie cardiovascolari, cirrosi, infezioni batteriche e virali parenterali e problemi di salute mentale). Il consumo di cannabis è associato a problemi di dipendenza e di salute mentale (comprese le psicosi) ma non sembra avere un effetto apprezzabile sulla mortalità. Il consumo di oppiacei rappresenta una delle cause principali per morte per overdose e dipendenza; infezioni con HIV, epatite C e B rappresentano un importante rischio collegato all assunzione per via endovenosa di eroina, cocaina e amfetamine. Problemi di salute mentale, incidenti stradali, suicidio e violenza sono più frequenti nelle persone che consumano sostanze stupefacenti. I fattori di rischio I modelli prevalenti dell iniziazione del consumo di sostanze (per esempio la successione temporale del consumo in cui si inizia con il consumo di alcol e tabacco seguito da cannabis e altre sostanze) varia tra paesi e culture diversi. Ciò confermerebbe l influenza dei fattori sociali, della disponibilità delle sostanze nonché di altri fattori di contesto ambientale, nel favorire o nell ostacolare l iniziazione del consumo e la sua evoluzione in consumo problematico e dipendenza. Il consumo di sostanze può quindi essere considerato il risultato di complesse in- 79
2 terazioni multifattoriali tra l esposizione ripetuta alle sostanze, fattori biologici e ambientali (modello bio-psico-sociale così definito dall Organizzazione mondiale della sanità). Ciò premesso, i fattori di rischio si possono suddividere in: fattori sociali e di contesto: disponibilità delle sostanze, consumo di alcol e tabacco in giovane età, accettazione sociale del consumo di alcol e di altre sostanze, difficoltà economiche, basso livello di istruzione fattori familiari: scarsa qualità della relazione con i genitori, violenza intra-familiare, conflitti tra i genitori, uso di sostanze da parte di genitori e/o fratelli fattori individuali: sesso maschile, tratti particolari del carattere di propensione alla continua ricerca di novità, problemi comportamentali nell infanzia, scarsi successi scolastici e abbandono scolastico pressione del gruppo: rappresenta uno dei fattori predittivi l iniziazione del consumo di alcol/sostanze più forte in adolescenza, anche indipendentemente da altri fattori individuali o familiari. Spesso più di uno di questi fattori coesistono nello stesso individuo. Il consumo di sostanze provoca a sua volta disregolazioni del sistema dei mediatori cerebrali, prevalentemente della dopamina, responsabili della sensazione di gratificazione e di una forte spinta (craving) al consumo ulteriore della sostanza. La resistenza a tale spinta è inversamente proporzionale al numero/ intensità dei fattori di rischio sopraelencati. La prevalenza In Trentino-Alto Adige la sostanza stupefacente illegale maggiormente consumata risulta essere la cannabis (si stima che circa l 11% della popolazione tra i 15 e i 64 anni abbia consumato cannabis nell anno precedente l inchiesta IPSAD). La prevalenza di uso problematico di sostanze stupefacenti per la provincia di Trento viene stimata essere di 6,5 persone ogni mille residenti di età compresa tra i 15 e i 64 anni, corrispondenti a circa persone, di cui consumatori problematici di oppiacei e 800 consumatori problematici di stimolanti (principalmente cocaina). Mentre i valori di consumo stimati in Trentino-Alto Adige si sovrappongono sostanzialmente alla media di consumo nazionale, i valori stimati di uso problematico risultano inferiori alla media nazionale (8,5 persone ogni abitanti). CONSUMO DI SOSTANZE ILLEGALI IN TRENTINO - ALTO ADIGE. Anno 2010 percentuale sulla popolazione generale tra i 15 e i 64 anni ,5% 11% CANNABIS 35% 50 1,8% 1,6% 6% COCAINA 1,7% 0,4% 0,4% 0,8% 0,5% EROINA 3,6% ANFETAMINE consumato almeno una volta nella vita in Trentino - A. A. consumato nell ultimo anno in Trentino - A. A. consumato nell ultimo anno in Italia Fonte: Dati IPSAD riferiti al Trentino - Alto Adige, anno
3 prevalenza per residenti di età problematici oppiacei stimolanti Figura 1 Utilizzo problematico di sostanze, di oppiacei, di stimolanti. Prevalenza per mille residenti in Trentino di età Servizio Dipendenze (SerD), APSS, L andamento nel tempo ( ) è sostanzialmente stabile (il lieve incremento non è significativo) [figura 1]. La prevenzione Il target maggiore delle azioni di prevenzione è rappresentato dai giovani, visto che l esposizione alle sostanze e la probabilità di iniziare a consumarle è maggiore in quella fascia di età. Le misure di prevenzione dovrebbero servire a impedire l iniziazione del consumo ma possono servire a spostare in età maggiore l iniziazione o a impedire che i consumatori occasionali diventino consumatori regolari e dipendenti. I programmi di prevenzione possono essere classificati rispetto all ambito in cui vengono realizzati (scuola, media, comunità, medicina di base, ecc.) o ad altre modalità: interventi sul contesto ambientale finalizzati alla riduzione della disponibilità delle sostanze; interventi psico-sociali; interventi di educazione sanitaria finalizzati ad aumentare la consapevolezza dei rischi; interventi di screening e di counselling breve in ambito sanitario. Secondo le rivisioni sistematiche della Cochrane collaboration gli interventi sullo sviluppo psico-sociale possono essere efficaci; gli interventi di educazione sanitaria finalizzati ad aumentare conoscenze e consapevolezza (come quelli solitamente veicolati dai mass-media) sono spesso di scarsa efficacia. Gli interventi psico-sociali più promettenti, sia a livello di contesto familiare che scolastico, risultano essere quelli improntati sullo sviluppo delle abilità vitali in generale (life skills) e non specificatamente sul consumo di alcol o droga. Una tattica efficace sembra essere inoltre la correzione di alcune percezioni errate sulla presunta grande diffusione del consumo di sostanze tra i giovani. Nel campo della prevenzione secondaria risultano efficaci interventi basati su screening e counselling motivazionale breve, in ambito sanitario. Gli interventi rivolti ai consumatori di stupefacenti Gli interventi rivolti ai consumatori di sostanze coprono una grande varietà di bisogni, dal trattamento farmacologico della dipendenza a sostegno dell astinenza, ai servizi finalizzati alla riduzione della frequenza/ quantità di consumo e altri danni/comportamenti ad alto rischio. Gli interventi devono seguire un approccio olistico mettendo l individuo al centro e non dimenticando che il ricupero completo è possibile. Le diverse opzioni a disposizione e la loro efficacia sono riassunti nella Tabella 1. L efficacia e i benefici dei singoli interventi dipendono molto dal contesto in cui vengono realizzati, la scelta delle strategie e degli interventi deve essere calibrata alle caratteristiche del contesto locale. 81
4 Interventi rivolti ai consumatori di sostanze stupefacenti illegali Interventi Efficacia Forza delle prove Commenti Terapia sostitutiva della mortalità, consumo di eroina, criminalità, infezioni da HIV e epatiti virali. Numerosi studi in molti paesi. Solo per consumatori di oppiacei. La combinazione con interventi psicosociali aumenta l efficacia. Buon rapporto costo-efficacia. Programmi di scambio di siringhe Riduzione delle infezioni da HIV e avvicinamento al trattamento. Ricerche condotte in Canada, Regno Unito, Australia e USA. Solo per chi usa droghe per via endovenosa. Nessun effetto sull epatite C. Nessun trial randomizzato controllato disponibile. Trattamento psicosociale del consumo, dei problemi legati al consumo e delle attività criminali. Molti studi in molti paesi diversi. Appropriato per tutti i tipi di consumo e di sostanze. Possono essere combinati a interventi farmacologici e somministrati in ambito sia ambulatoriale, che residenziale, sotto forma sia individuale che di gruppo. Trattamento comportamentale familiare o di coppia Alcuni studi randomizzati evidenziano l efficacia nell astinenza durante il trattamento per consumo di eroina e cocaina. Studi condotti quasi esclusivamente in USA. Non molto diffuso in USA, non testato in altri paesi/culture. Tabella 1 Interventi rivolti ai consumatori di sostanze stupefacenti. Adattata da: John Strang, Thomas Babor, Jonathan Caulkins, et al., Drug Policy and the public good: evidence for effective interventions, The Lancet, Vol. 379, pp , January 7, 2012, Comunità residenziali Organizzazioni di auto-mutuo-aiuto Interventi brevi nell ambito sanitario Sono stati realizzati pochi trial randomizzati. Una durata maggiore del soggiorno è associato a outcome migliori, benché queste osservazioni non vengano confermate dai trial randomizzati che evidenziano benefici identici con durate inferiori del soggiorno e successivo follow-up oppure con interventi ambulatoriali. del consumo e della criminalità. Buona evidenza sull efficacia nella riduzione del consumo tra i consumatori ad alto rischio. Disponibilità di poche evidenze di buona qualità scientifica nonostante la diffusione molto ampia di tale approccio. Evidenze disponibili da molti paesi anche molto diversi tra di loro (USA, Regno Unito, Iran, Cina). Evidenze disponibili da Regno Unito, USA, Sud- Africa, India, Australia e Brasile. Molto diffuso in tutto il mondo con approcci diversi. Buon rapporto costoefficacia. Probabilmente l approccio più diffuso a livello mondiale. Le evidenze riguardano molte sostanze diverse. Risulta infine fondamentale suddividere la tipologia di intervento a seconda dei bisogni specifici, dei potenziali beneficiari (per esempio interventi differenziati per persone con co-morbidità psichiatrica o di altra natura, con poli-dipendenze, giovani, non autosufficienti, oppure con figli piccoli, ecc.). Gli interventi attualmente praticati in Trentino sono la terapia sostitutiva, i trattamenti psico-sociali e le comunità residenziali. Il Servizio per le Dipendenze SER.D All interno di un modello aziendale di tipo dipartimentale, dove forte è l integrazione con i diversi soggetti pubblici e privati parte della rete assistenziale, il Ser.D ha un ruolo centrale nella prevenzione, cura e riabilitazione delle persone a rischio o che fanno uso di sostanze stupefacenti, psicotrope o che soffrono di altri tipi di dipendenze (per esempio, il gioco d azzardo). 82
5 L equipe multidisciplinare del Ser.D costituisce il contesto all interno del quale sono elaborati e attuati i diversi interventi che si strutturano in tre fasi strettamente correlate: l accoglienza, la valutazione, la presa in carico. Commento Il consumo di sostanze stupefacenti viene praticato solo da una piccola minoranza di persone, ma rappresenta comunque un problema di sanità pubblica. L uso problematico delle sostanze è meno frequente in Trentino (6,5 persone ogni mille residenti, circa persone in provincia) rispetto alla media nazionale (8,5 persone ogni mille abitanti). Gli interventi di prevenzione e controllo in essere in provincia rispondono agli standard internazionali del settore, ma esistono alcuni ambiti in cui un ulteriore sviluppo è auspicabile e che quindi sono stati inseriti nelle linee guida provinciali per la programmazione dell offerta nell area delle tossicodipendenze (deliberazione G.P. 2191/2012): 1. maggiore enfasi alla prevenzione 2. avvio di gruppi di auto-mutuo aiuto 3. maggiori collaborazioni nell assistenza e recupero, da promuovere anche attraverso lo strumento delle unità di valutazione multidimensionale. Per approfondire National Institute for Health and Clinical Excellence (NICE), Drug misuse, Psychosocial interventions, NICE clinical guideline, 51, July 2007 HM Government, Drug Strategy 2010 Reducing Demand, Restricting Supply, Building recovery: Supporting People to Live a Drug Free Life, uk/sites/default/files/shared/drug-strategy-2010.pdf WHO, World Drug Report, 2010, Louisa Degenhardt, Wayne Hall, Extent of illicit drug use and dependence, and their contribution to the global burden of disease, The Lancet, Vol 379, pp , January 7, 2012 John Strang, Thomas Babor, Jonathan Caulkins, et al., Drug Policy and the public good: evidence for effective interventions, The Lancet, Vol 379, pp , January 7, 2012 Robin Room, Peter Reuter, How well do international drug conventions protect public health?, The Lancet, Vol 379, pp , January 7, 2012 Virginia Berridge, The rise, fall, and revival of recovery in drug policy, The Lancet, Vol 379, pp , January 7, 2012 Dipartimento Politiche Antidroga, Stockholm Statement 2012: Dichiarazione internazionale congiunta per una politica umana bilanciata contro le droghe, Global Commission on Drug Policy, Report June 2011, themes/gcdp_v1/pdf/global_commission_report_english.pdf Provincia Autonoma di Trento, Il fenomeno delle dipendenze in provincia di Trento, Anno 2010, infosalute 23, Provincia Autonoma di Trento, 2012, IPSAD (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs), Dati 2010, in Il fenomeno delle dipendenze in provincia di Trento, Anno 2010, infosalute 23, Provincia Autonoma di Trento,
LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE DELL OFFERTA DEI SERVIZI NELL AREA DELLE TOSSICODIPENDENZE
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO DIPARTIMENTO LAVORO E WELFARE LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE DELL OFFERTA DEI SERVIZI NELL AREA DELLE TOSSICODIPENDENZE SETTEMBRE 2012 1. PREMESSA Le attività sanitarie
DettagliLe Dipendenze Patologiche. Dott. Vincenzo Balestra
Le Dipendenze Patologiche Dott. Vincenzo Balestra C è dipendenza e dipendenza L essere umano, per sua natura, è dipendente Esiste, pertanto, una dipendenza che è naturale, fisiologica Quando la dipendenza
DettagliAlcol e giovani I rischi e le tendenze
Alcol e giovani I rischi e le tendenze Emanuele Scafato, ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA Direttore Centro OMS Ricerca e promozione salute alcol e problemi alcol correlati Direttore Osservatorio Nazionale
DettagliPREVENZIONE e LIFE SKILLS (abilità per la vita) Carlo Pellegrini Lecco, 25/02/2013
PREVENZIONE e LIFE SKILLS (abilità per la vita) Carlo Pellegrini Lecco, 25/02/2013 Premessa Le linee guida della prevenzione delle dipendenze raccomandano di aumentare i fattori di protezione e di diminuire
Dettagli5 La popolazione disabile
5 La popolazione disabile Problematiche inerenti alle fonti dei dati sulla disabilità L Osservatorio per le politiche sociali dell Amministrazione Provinciale ha intrapreso un complesso lavoro di censimento
DettagliDott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo
Dott. Marcello Mazzo Direttore SOC Tossicodipendenze Azienda U.L.S.S. 18 Rovigo Piano di Zona 2011/2015- Area Dipendenze Priorità Politica Azione Difficoltà delle persone con problematiche di gioco d azzardo
DettagliRISPOSTE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE SOCIALI
PARTE 9 RISPOSTE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE SOCIALI 9.1 Reinserimento sociale 9.1.1 Casa 9.1.2 Istruzione e formazione 9.1.3 Occupazione 9.1.4 Assistenza sociale di base 9.2 Modalità di esecuzione
DettagliCONSUMI DI SOSTANZE PSICOATTIVE E ALTRI COMPORTAMENTI A RISCHIO NELLA POPOLAZIONE STUDENTESCA
CONSUMI DI SOSTANZE PSICOATTIVE E ALTRI COMPORTAMENTI A RISCHIO NELLA POPOLAZIONE STUDENTESCA I dati relativi alle prevalenze dei consumi di sostanze psicoattive, legali ed illegali, nella popolazione
DettagliEDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA
U.O. IGIENE E SANITÁ PUBBLICA ASP- Potenza EDUCAZIONE ALLA SALUTE A SCUOLA Percorsi per guadagnare salute 2015-2016 1 PREMESSA Il concetto della salute è un concetto che necessita di molteplici azioni
DettagliDall uso occasionale alla dipendenza. Raffaele Lovaste
Dall uso occasionale alla dipendenza Raffaele Lovaste Evoluzione post esposizione ad una sostanza psicotropa Uso occasionale Uso problematico Dipendenza patologica Uso occasionale È una scelta (più o meno
DettagliLa Health Related Quality of Life (HRQoL): analisi dell evoluzione di un concetto
La Health Related Quality of Life (HRQoL): analisi dell evoluzione di un concetto F. Ierardi*, L. Gnaulati*, F. Maggino^, S. Rodella*, E. Ruviglioni^ *Agenzia Regionale di Sanità della Toscana Osservatorio
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliConferenza Stampa. Sabato 26 giugno 2010 Giornata mondiale per la lotta alla droga
Conferenza Stampa Sabato 26 giugno 2010 Giornata mondiale per la lotta alla droga Un incontro-dibattito organizzato da Comune di Parma e Azienda USL, nell ambito della rassegna Sotto le stelle in Piazzale
Dettagli7. RISPOSTE RELATIVE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE PER LA SALUTE
7. RISPOSTE RELATIVE ALLE IMPLICAZIONI E CONSEGUENZE PER LA SALUTE 7.1 Prevenzione e trattamento delle malattie infettive droga-correlate 7.1.1 Prevenzione 7.1.2 Counselling 7.2 Prevenzione dei decessi
DettagliREGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE
REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con
DettagliGLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO
GLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO Dott. Giuliano Giucastro Sert. Langhirano Parma 19/11/2010 AMBULATORIO PER GLI ACCERTAMENTI DI SECONDO LIVELLO E un articolazione dell Area Dipendenze Patologiche
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliI tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali.
I tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali. Tuttavia, a livello mondiale, le principali cause di morte sono rappresentate da: -diarrea -malaria -tubercolosi
DettagliIl gioco d azzardo in provincia di Trento: sperimentazione di un modulo aggiuntivo PASSI. Anno 2014.
Il gioco d azzardo in provincia di Trento: sperimentazione di un modulo aggiuntivo PASSI. Anno 2014. Laura Battisti, Pirous Fateh-Moghadam Orvieto, 22 ottobre 2014 Il gioco d azzardo generalità 1/2 E un
DettagliDa compilare SUBITO per tutti i soggetti a cui viene proposto lo studio. 1.1 Data di primo accesso al SerT: giorno mese anno 1.
SEZIONE 1: DATI ANAGRAFICI E INFORMAZIONI PRELIMINARI Da compilare SUBITO per tutti i soggetti a cui viene proposto lo studio 1.1 Data di primo accesso al SerT: giorno mese anno 1.2 Tipologia utente Utente
DettagliIl nostro Progetto La scelta? Essere indipendente!
Il nostro Progetto La scelta? Essere indipendente!, in un ottica di prevenzione della salute, si è proposto di offrire ai ragazzi del secondo anno un occasione di discussione e di riflessione all interno
DettagliI consumi di alcol nella popolazione studentesca italiana. Studio ESPAD Italia. (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs)
I consumi di alcol nella popolazione studentesca italiana. Studio ESPAD Italia (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs) Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari, Istituto
DettagliInfezione da HIV e AIDS in Piemonte
Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,
DettagliProgress Report Piano Progetti 2010. IWorkshop di presentazione e valutazione dei risultati PROGETTO RELI
Progress Report Piano Progetti 2010 IWorkshop di presentazione e valutazione dei risultati PROGETTO RELI Responsabile scientifico: Centro Collaborativo: Giovedì 11 e Venerdì 12 Novembre 2010 Sala Mercede
DettagliServizio Sanitario Nazionale Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA SOCIO SANITARIO
Servizio Sanitario Nazionale Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA L OPERATORE SOCIO SANITARIO Per informazioni : Centro formazione sanitaria Corsi per Operatori Socio - Sanitari Via San Bortolo 85
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliSCHEDA DI RILEVAZIONE
Allegato 3 RICERCA: SCUOLA ED IMMIGRAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE PROGETTO OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA CONDIZIONE DEGLI IMMIGRATI E SULLO STATO DEI PROCESSI DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE NELLE REGIONI
DettagliNozioni generali. Principali forme di trattamento
tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali
DettagliRepertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole. agli studenti con disabilità intellettiva
Repertorio di prove personalizzate proposte dalle scuole agli studenti con disabilità intellettiva Gruppo di lavoro Responsabile del Progetto: Lina Grossi Responsabile del Servizio nazionale di valutazione
DettagliINDAGINE SUI COMPORTAMENTI A RISCHIO DEGLI ADOLESCENTI
Indagine sui comportamenti a rischio degli adolescenti INDAGINE SUI COMPORTAMENTI A RISCHIO DEGLI ADOLESCENTI di Luigi Minerba, Paolo Contu, Carlo Pintor In questo articolo vengono presentati alcuni risultati
DettagliInternational School of Siena. Procedura di ammissione. Le procedure
International School of Siena Procedura di ammissione L International School of Siena accoglie culture e nazionalità diverse. Offriamo un educazione generale utilizzando l inglese come lingua veicolare,
DettagliCorrispondenza tra campi di INPUT gestiti da mfp e reports di OUTPUT
Corrispondenza tra campi di INPUT gestiti da mfp e reports di OUTPUT SCHEDE MINISTERIALI 1) SER.01 Dati anagrafici dei servizi pubblici per le tossicodipendenze Sezione C. Numero strutture carcerarie e
DettagliPROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO
VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni
Dettagliwww.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze Missione
22 www.gruppoabele.org/cosa-facciamo/dipendenze L area dipendenze raggruppa attività e servizi rivolti alle persone con problemi di dipendenza da sostanze legali e illegali, di dipendenza senza sostanza,
DettagliIl lavoro alcologico nel Ser.T. di Alessandria. Dott.ssa Cormaio Marialuisa Dott.ssa Ubaldeschi Daria Dott. Boetti Alberto
Il lavoro alcologico nel Ser.T. di Alessandria Dott.ssa Cormaio Marialuisa Dott.ssa Ubaldeschi Daria Dott. Boetti Alberto Nei disturbi da uso di sostanze la metodologia che si è rilevata più efficace consiste
DettagliTrattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Trattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri Dr.ssa Marina
DettagliL uso di bevande alcoliche e la sicurezza stradale
L uso di bevande alcoliche e la sicurezza stradale I risultati dello Studio PASSI 2005 in Provincia di Savona Maria Paola Briata Savona 7 Maggio 2007 Consumo ed abuso di bevande alcoliche l alcol insieme
DettagliSistema di sorveglianza Passi
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Uso dei dispositivi per la sicurezza stradale periodo 2010-2013 Valle d Aosta USO DEI DISPOSITIVI DI SICUREZZA STRADALE
DettagliUSO DI SOSTANZE E DISTURBO MENTALE
Sofferenza, disagio, disturbi psichici e del comportamento di adolescenti e giovani: i servizi si confrontano Varese, 16 novembre 2011 USO DI SOSTANZE E DISTURBO MENTALE Marcello Diurni RELAZIONE ANNUALE
Dettagli17. Criminalità: le sostanze stupefacenti
17. Criminalità: le sostanze stupefacenti Nel 2004 Roma è risultata tra le prime città italiane per sequestri di droghe tradizionali, soprattutto di cocaina (487,4 Kg, pari al 15,2% dei sequestri complessivi
DettagliGambling. Brevi riflessioni. D.ssa Albina Prestipino Responsabile Area Altre Dipendenze Dipartimento delle Dipendenze ASL di Bergamo
Brevi riflessioni D.ssa Albina Prestipino Responsabile Area Altre Dipendenze Dipartimento delle Dipendenze ASL di Bergamo Il gioco è un attività piacevole un modo divertente per trascorrere il tempo libero
DettagliLinea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.
Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.pdf Istituto Superiore di Sanità Organo tecnico del Ministero
DettagliSimone Bertacca Responsabile Centro Studi Farmacotossicodipendenze Ser.T. Parma
Simone Bertacca Responsabile Centro Studi Farmacotossicodipendenze Ser.T. Parma Ignazio Morreale Responsabile Unità Di Strada Programma Dipendenze Patologiche Oppiacei 7751 8173 Cocaina 614 1362 Stimolanti
Dettagli3. DISTURBI DA USO DI SOSTANZE
3. DISTURBI DA USO DI SOSTANZE 3.1 Stime di prevalenza e incidenza 3.2 Profilo dei clienti in trattamento 3.2.1 Profilo dei clienti in trattamento in relazione alla sostanza 3.2.2 Altre caratteristiche
DettagliSERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE
SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI PER BAMBINI, RAGAZZI E FAMIGLIE Rapporto sui dati delle Zone sociosanitarie/società della salute della Regione Toscana Anni 2007-2009 GENNAIO 2011 INDICE Nota metodologica
DettagliDROGHE E CONDOTTE AUTOLESIVE IN ETÀ ADOLESCENZIALE
XLV CONGRESSO NAZIONALE SOCIETA' ITALIANA DI PSICHIATRIA LA PSICHIATRIA MODERNA ED IL "MONDO REALE" Bullismo, antisocialità e condotte autolesive Il ruolo dei servizi e della scuola nella crisi adolescenziale
DettagliAllegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI
Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza
DettagliTab. 1 Servizi per macro aree di assistenza nella diocesi di Milano
INTRODUZIONE Nel corso del 2010 si è svolto il Censimento nazionale dei servizi sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali collegati con la Chiesa Cattolica, promosso congiuntamente dall Ufficio nazionale
DettagliSER.T SERVIZIO PUBBLICO PER LE TOSSICODIPENDENZE
SER.T SERVIZIO PUBBLICO PER LE T.U. 309/90 e L.n.49/06 Prov.to30/10/07 (Conferenza stato/regioni) D.M.S. 444/90 e LR n.22/02 con relativi decreti Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliSeconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE
Seconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE SCHEDA DI RICOGNIZIONE DEGLI ASSETTI TERRITORIALI AN 2014 La presente scheda ha l'obiettivo di rilevare gli attuali assetti organizzativi
Dettagli*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it
*Perché parliamo di genere e salute augusta.angelucci@alice.it La conferenza di PechIno 1995 ha a introdotto i principi di : EMPOWERMENT E GENDER MAINSTREAMING 28/10/15 La Conferenza ha adottato la Piattaforma
DettagliIl ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica
Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica Dr. Mauro Somaschi - MMG ASL Lecco Aula Magna Azienda Ospedaliera Ospedale "A. Manzoni" REGIONE LOMBARDIA ASL Lecco Relazione
DettagliLa Temperanza in Italia, la politica dell alcol, il trattamento. CNCA / Fuoriluogo Impruneta 2,3,4 settembre 2010
La Temperanza in Italia, la politica dell alcol, il trattamento CNCA / Fuoriluogo Impruneta 2,3,4 settembre 2010 Sommario Che cosa è la Temperanza? - come influisce sull Italia e sull Europa? Quali sono
DettagliPERCORSO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE
La Promessa O.N.L.U.S. Via Catone 21 00192 Roma Tel / Fax 06.397.391.06 (46) Fasi Trattamentali PERCORSO TERAPEUTICORIABILITATIVO PER ALCOLISTI E DIPENDENTI DA SOSTANZE PSICOTROPE Attualmente il Centro
DettagliI FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA. Corso di Laurea Infermieristica D. Presidente Prof. Rengo Mario. Tesi di Laurea
I FACOLTA DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA Corso di Laurea Infermieristica D Presidente Prof. Rengo Mario Tesi di Laurea ASSISTENZA AL PAZIENTE TOSSICODIPENDENTE CON DOPPIA DIAGNOSI RELATORE Prof. Saverio Pompili
DettagliSalute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore
CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute
DettagliAZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliProgetto transnazionale: 'Lavorando per l'inclusione"
Progetto transnazionale: 'Lavorando per l'inclusione" Scheda complessiva di rilevamento relativa alle persone inserite nei singoli progetti nazionali nel Novembre 1999 - Dati di carattere amministrativo
DettagliPiano di Zona 2010-2013. La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare
Piano di Zona 2010-2013 La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare I servizi di assistenza domiciliare Servizio di assistenza domiciliare territoriale a totale carico
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliS.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo studente S.I.C.E.S. SrL Società Italiana Centri Educazione Stradale Parco Scuola del Traffico
DettagliL ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute
L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliConsumo di alcol. Gli indicatori Passi
Consumo di alcol Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie: cirrosi del fegato, malattie
DettagliAlcool e nuove droghe
XXI Congresso Nazionale Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Alcool e nuove droghe Paola Sciarini 1,3, Giuseppe Carrà 2, Massimo Clerici 3 1 Università degli Studi di Pavia 2 Royal Free and
DettagliS E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A
S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 207 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori SALVATO e CARCARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 Norme
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliRESIDENZA SANITARIA PSICHIATRICA E CENTRO DIURNO PSICHIATRICO STELLA CARPI
RESIDENZA SANITARIA PSICHIATRICA E CENTRO DIURNO PSICHIATRICO STELLA CARPI CARPI (MO) Via 3 Febbraio 1831, N 9 Tel. 059/682774 e Fax. 059/684575 e-mail: residenza.stella@stellacarpi.it CARTA DEI SERVIZI
DettagliFigura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica
Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati
DettagliGli interventi della Regione Piemonte a sostegno delle adozioni. M. Anglesio
Gli interventi della Regione Piemonte a sostegno delle adozioni M. Anglesio L abbandono dei bambini è una questione sociale, non solamente individuale. E necessario che l adozione acquisisca il suo carattere,
DettagliPOLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia
POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia PAZIENTI ANZIANI Maggiori utilizzatori di farmaci per la presenza di polipatologie spesso croniche Ridotte funzionalità
DettagliCondivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta
DettagliGaetano Manna - Responsabile Ufficio Patologie della Dipendenza/AIDS Settore Assistenza Sanitaria Territoriale Torino, 21 maggio 2009
Gaetano Manna - Responsabile Ufficio Patologie della Dipendenza/AIDS Settore Assistenza Sanitaria Territoriale Torino, 21 maggio 2009 contrastare il fenomeno del GAP è veramente faticoso.. Sembra essere
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliPresente e futuro dell alcologia nella visione europea
Presente e futuro dell alcologia nella visione europea Ennio Palmesino Membro del Forum Europeo su Alcol e Salute (EAHF) Chairman della Rete Europea del Mutuo Aiuto per i problemi Alcolcorrelati (EMNA)
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliINDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI
1 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE IGIENE E SANITÀ Aree
DettagliIl Dipartimento di Salute Mentale e l Associazionismo dell Auto-Aiuto. dott. Corrado Rossi Coordinatore DSM ASL n. 5 - Pisa 18 maggio 2007
Il Dipartimento di Salute Mentale e l Associazionismo dell Auto-Aiuto dott. Corrado Rossi Coordinatore DSM ASL n. 5 - Pisa 18 maggio 2007 I Servizi per la salute mentale sono costituiti in Dipartimento:
DettagliAREA AUTISMO Carta dei servizi
AREA AUTISMO Carta dei servizi La cooperativa sociale MOMO, ha attiva una specifica Area Autismo, attraverso la quale eroga interventi rivolti a famiglie e soggetti affetti da Autismo e altri Disturbi
DettagliIl gioco d azzardo. Aspetti generali e situazione in Trentino
Il gioco d azzardo Aspetti generali e situazione in Trentino A cura dell Osservatorio per la salute Dipartimento politiche sanitarie Provincia autonoma di Trento Trento, 29 dicembre 2012 Il gioco d azzardo
DettagliIl programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.
Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all
DettagliL integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto
L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto Stefania Franciolini, Direttore U.O. Servizio Assistenza Infermieristica Territoriale Simonetta Tamburini,
DettagliRapporto Regionale sullo stato delle dipendenze patologiche in Sardegna
Rapporto Regionale sullo stato delle dipendenze patologiche in Sardegna 2008 Regione Autonoma della Sardegna Realizzazione a cura dell Assessorato dell Igiene, Sanità e dell Assistenza Sociale via Roma
DettagliSALUTE EQUILIBRIO - BENESSERE FISICO PSICHICO SOCIALE
SALUTE EQUILIBRIO - BENESSERE FISICO PSICHICO SOCIALE 1 SALUTE = POSSIBILITA SVILUPPO POTENZIALITA NON C ÈC SALUTE SENZA SALUTE MENTALE (O.M.S.) Circa il 20% della popolazione mondiale maggiore dei 18
DettagliLINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI
AREA WELFARE SETTORE SERVIZIO SOCIALE E SOCIO-SANITARIO LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA TERRITORIALE RIVOLTA A MINORI E AD ADULTI IN SITUAZIONE DI DISAGIO, NON AFFETTI DA HANDICAP CERTIFICATO
DettagliLa valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina
La valutazione dello stress lavoro-correlato nell ASS N. 1 Triestina ANALISI DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO E IMPLEMENTAZIONE DEGLI STANDARD HPH 1 e 4 Maria Peresson Medico del lavoro Marco Rizzo Tecnico
Dettagliigiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità
igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute
DettagliUso di droga nella popolazione
USO DI DROGA NELLA POPOLAZIONE Uso di droga nella popolazione generale L obiettivo dell indagine campionaria IPSAD Italia2003 (Italian Population Survey on Alcool and Drugs), è quello di rilevare l utilizzo
Dettagli1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.
Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere
DettagliL EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08
1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della
DettagliFacebook HIV Prevention Trial
Laboratorio FIASO Comunicazione e promozione della salute Venezia 21 giugno 2012 Facebook HIV Prevention Trial Definizione di un modello educativo per la prevenzione dell infezione da HIV negli adolescenti
DettagliCOUNSELING C O A C H I N G A Z I E N D A L E
COUNSELING COACHING A Z I E N D A L E B I O G R A F I A Riccardo Della Martera è nato a Pesaro nel 1976. Si è laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni al Politecnico di Milano ed ha ottenuto un MBA
DettagliStress lavoro-correlato: le novità della guida operativa
INCONTRO TECNICO GRATUITO Stress lavoro-correlato: le novità della guida operativa Treviso, 17 giugno 2010 Oggi parleremo di: Principali riferimenti normativi e presentazione dell accordo quadro europeo
DettagliLA VALUTAZIONE NEL LUNGO PERIODO DELL'ANDAMENTO DEI CONSUMI DI SOSTANZE STUPEFACENTI IN ITALIA
LA VALUTAZIONE NEL LUNGO PERIODO DELL'ANDAMENTO DEI CONSUMI DI SOSTANZE STUPEFACENTI IN ITALIA una riflessione complessiva dell'impatto degli interventi In Italia sono le singole Regioni e provincie autonome
DettagliAttivazione di percorsi di empowerment e utilizzo della narrazione in ospedale
Attivazione di percorsi di empowerment e utilizzo della narrazione in ospedale L. Mezzani, S. Bruni, F. Focardi, G. Franchi, T.Fanucchi, I. Londi,V. Patussi, C. Surrenti Centro Alcologico Regionale della
Dettagli