Relazione al Consiglio di Istituto del Dirigente Scolastico. Decreto Legislativo n 165/2001 art. 25 comma 6

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1 Relazione al Consiglio di Istituto del Dirigente Scolastico Decreto Legislativo n 165/2001 art. 25 comma 6

2 Premessa Il Decreto Legislativo n 165/2001 all art. 25 comma 6, prevede che Il dirigente presenta periodicamente al consiglio di circolo o al consiglio di istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell'attività formativa, organizzativa e amministrativa al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per l'esercizio delle competenze degli organi della istituzione scolastica. La missione dell Istituto è stata quella di formare: 1. l UOMO; 2. il CITTADINO; 3. il TECNICO tenendo presente sempre la centralità dell alunno in tutte le azioni organizzative, didattiche ed amministrative. Pertanto, lo scrivente pone all attenzione del C. di I. la propria relazione periodica. 2

3 L Istituto di Istruzione Superiore Sen. A Di Rocco negli anni L Istituto di Istruzione Superiore Sen, A Di Rocco di Caltanissetta nasce a settembre 2000, a seguito della razionalizzazione della rete scolastica in provincia di Caltanissetta ed è costituito da: Istituto Tecnico Agrario di Caltanissetta; Istituto Professionale di Stato per l Agricoltura e l Ambiente di San Cataldo; Istituto Professionale di Stato per l Agricoltura e l Ambiente di Mazzarino; Istituto Professionale di Stato Per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di Caltanissetta. Nell arco di questi anni esso si è sviluppato molto, in termini di popolazione scolastica e di numero di classi si ha avuto un andamento sempre crescente. La tabella sotto riportata evidenzia in modo inequivocabile l andamento crescente fino al 2008, nel corrente anno si è avuta una conferma in termini di numero classi e, di contro, una modesta diminuzione di alunni scrutinati. Anno Tabella n 1 Complessi istituto I.T.A I.P.S.S.A.R. I.P.S.A.A. San Cataldo I.P.S.A.A. Mazzarino Classi Alunni Classi Alunni Classi Alunni Classi Alunni Classi Alunni

4 Per l anno scolastico 2011/2012 è previsto un ulteriore aumento del numero di alunni a fronte del mantenimento del numero di classi che deriva da una riduzione avuta in organico di diritto per l articolazione di più classi. 4

5 L azione didattica dell Istituto nel corrente anno scolastico L anno scolastico che va a concludersi è stato intenso per novità normative che hanno imposto una rivisitazione dell azione didattica attuata in Istituto; in particolare si devono ricordare le seguenti novità: 1. L introduzione della sperimentazione dell obbligo scolastico a 10 anni di istruzione nella scuola pubblica o paritaria, in tutte le prime classi dell Istituto; 2. La progettazione didattica per assi culturali, Unità di Processo ed Unità di Apprendimento; 3. La sperimentazione di percorsi triennali di integrazione tra istruzione e formazione professionale in 3 classi terze dell IPSSAR e nella terza classe dell IPSAA di Mazzarino 4. La sperimentazione dei percorsi triennali di integrazione di moduli istruzione nella formazione professionale (tipologia B) 5. L estinzione dei debiti formativi nell anno scolastico con la sospensione del giudizio allo scrutinio finale; 6. Il piano integrato di istituto previsto dal PON, con finanziamenti del F.S.E. Competenze per lo sviluppo e del FESR Ambienti per lo sviluppo ; 7. Il POR Sicilia con il finanziamento di: percorsi di istruzione con moduli di formazione professionale, che ineressano tre classi prime dell IPSSAR, di una classe prima dell IPSAA di San Cataldo e della prima classe dell IPSAA di Mazzarino; percorsi LARSA, due laboratori per le lingue straniere di valorizzazione delle eccellenze e di un laboratorio di recupero per la matematica; progetto legaltà cresciamo insieme in rete; 5

6 progetti ODS, in rete con altri istituti in quanto lo scrivente è coordinatore d area per la lotta alla dispersione scolastica per Caltanissetta e San Cataldo, nei progetti è prevista l azione di recupero per gli alunni con debiti formativi e l azione di sostegno per gli alunni di versamente abili. Tutte queste novità hanno comportato momenti di rilevante lavoro, la presenza di gruppi di lavoro ha consentito l attuazione di tutta una serie di interventi che hanno fatto si che le problematiche emergenti fossero affrontate per tempo e date soluzioni efficaci. La nuova progettazione didattica per Unità di Processo e per Unità di Apprendimento è stata affrontata con sistematicità da un folto gruppo di docenti che si sono impegnati in un lavoro spesso intenso e corposo. Tutti i Consigli di Classe delle 1^, 2^ e 3^ classi dell Istituto hanno attuato la progettazione didattica per competenze, eventuali aggiustamenti saranno necessari a seguito della pubblicazione delle linee guida per il secondo biennio e per il quinto anno nell ambito del riordino della scuola secondaria superiore. Per il prossimo anno scolastico saranno eventualmente necessarie delle implementazioni per adeguare la progettazione didattica alle necessità dell utenza. Per quanto attiene la sperimentazione dei percorsi triennali di integrazione Istruzione e Formazione Professionale Tipologia A, le classi terze interessate sono state tre del IPSSAR e una di Mazzarino, gli enti di formazione lo IAL CISL di Caltanissetta, l Efal di Caltanisetta e l Eduform di Palermo, dovendo operare in un contesto molto ampio e con riferimenti alquanto diversi si ci è dati una forma di organizzazione che ha previsto la presenza di due tutor di formazione uno per ogni sede associata dell istituto, l esperienza è ampiamente positiva per i risultati raggiunti. Il Decreto ministeriale n 80/07 e la C. M. 139/07, sui debiti formativi maturati nell anno scolastico e che devono essere colmati nel corrente a.s., hanno posto delle serie problematiche organizzative e gestionali che sono state superate con l intervento di un nutrito gruppo di docenti che hanno collaborato con lo scrivente e con l ausilio delle tecnologie informatiche di cui l istituto è dotato. Il sistema informatico degli scrutini on-line ha permesso di snellire notevolmente il lavoro dei docenti e della segreteria didattica, nell elaborare automaticamente le lettere da inviare ai genitori degli alunni con debito. 6

7 I docenti responsabili di sede hanno pienamente supportato lo scrivente nella redazione dei piani di recupero che interessavano gli alunni delle singole sedi. I corsi di recupero sono stati effettuati in due momenti diversi dell anno scolastico: Il primo momento ha interessato tutti quegli alunni, delle diverse classi, che allo scrutinio di fine 1 quadrimestre presentavano debiti formativi; i corsi di recupero sono stati effettuati nel periodo febbraio-aprile; Il secondo ed ultimo momento è quello attuale dei corsi di recupero estivi, a seguito dello scrutinio di fine anno sono stati individuati circa 180 alunni di tutte le classi, tranne che per le quinte classi di esame di stato e per le terze classi con esami di qualifica, che sono stati avviati ai corsi di recupero. Per quanto attiene il Piano Integrato di Istituto previsto dal PON, esso si è così articolato: 1. finanziamento FSE Competenze per lo Sviluppo : Obiettivo C azioni rivolte agli alunni; 2. finanziamento FESR Ambienti per lo Sviluppo : Obiettivo A azione 2 dotazioni tecnologiche (multimedialità in classe): Obiettivo B dotazioni dei laboratori del settore Professionale e Tecnico con la costituzione di un laboratorio di cucina e di quello enologico. 7

8 I risultati dell azione didattica Al Collegio dei Docenti del 18 giugno u. s., sono stati ampiamente discussi i risultati dell azione didattica, mettendo in evidenza quali sono stati i punti di forza e quali quelli di debolezza. Nella tabella che segue sono sintetizzati i risultati ottenuti nel corrente anno scolastico. Tabella n 2 Classi Allievi P B D1 D2 D3 D4 NS PP Sosp % SOSPESI %NS % NP %S+NS+B ITA ,29 7,93 12,80 39,02 IPSSAR ,78 12,32 15,76 30,11 IPSAA-SC ,82 7,14 31,25 48,21 IPSAA-MA ,53 4,90 20,59 28,43 I dati, ad prima lettura, potrebbero sembrare non positivi. Se l analisi dei dati si sposta alla serie storica, i dati diventano molto interessanti. Infatti nella tabella sotto riportata sono riportati i dati storici dal a.s. 2000/2001 a quello corrente: Tabella n 3 Anno Classi Allievi P B D1 D2 D3 D4 NS PP Sosp % SOSP %NS % NP %S+NS+B ,57 10,30 19,23 47, ,02 22,61 30, ,76 19,66 39, ,82 16,27 33, ,73 14,25 34, ,21 17,53 41, ,24 10,48 32, ,63 24,21 46, ,39 18,97 55, ,18 20,00 51, ? ,22 28,57 62,79 Nella colonna % sospesi si può notare come nell anno scolastico 2000/2001 dal 34,22% di alunni promossi con debito formativo, si passa ad una percentuale del 22,24% 8

9 nell anno scolastico 2004/05, per avere una ripresa nel successivo (24,21%) per poi di nuovo diminuire e nel corrente anno scolastico si ha il dato del 17.57%, certamente molto alto. L analisi dettagliata nelle diverse sedi sarebbe lunga da fare e comporterebbe un tempo ed uno spazio che sarebbe superfluo in questa sede. I risultati, dell azione didattica nell istituto per il corrente anno scolastico, sono certamente positivi, anche se non mancano zone d ombra in cui si deve operare per meglio qualificare l azione didattica (vedi abbandoni nelle prime e quarte classi, specialmente nella sede IPSSAR). 9

10 I Progetti attuati. Molteplici sono stati i progetti, attuati in Istituto nel corso dell anno scolastico o che si sono conclusi, alcuni anche complessi e di ampio respiro. Una catalogazione si rende necessaria affinché si abbia un quadro di insieme chiaro e completo: A. Progetti a finanziamenti europei: PON Competenze per lo sviluppo programmazione 2007/2013: 1. obiettivo C azione 4 Interventi individualizzati per promuovere l'eccellenza gare, borse studio 2 progetti che hanno interessato 30 alunni delle 3^ classi IPSSAR; 2. obiettivo C azione 5 Tirocini e stage, simulazioni aziendali, alternanza scuola/lavoro due progetti che ha interessato 30 alunni delle 5^ classi dell IPSSAR, premiando le eccellenze che hanno potuto effettuare uno stage a Londra e un progetto che ha interessato 15 alunni delle 5^ Classi ITA e IPSSA che si sono impegnati in uno stage a Budapest; 3. Obiettivo C azione 6 Impresa formativa simulata", 4. Obiettivo G azione 1 Formazione continua degli adulti; 5. Obiettivo A azione 2-FESR "MULTIMEDIALITA' IN CLASSE"; 6. Obiettivo B azione 2-FESR pregressi per la realizzazione di laboratori scientifici; Progetto COMENIUS B. Progetti a finanziamenti MPI: Aree a rischio: 1. Un progetto nelle sedi associate dell istituto che ha interessato sia alunni che genitori con una serie di moduli di ampio respiro, fra i quali quelli dello stage a Malta per l apprendimento della lingua inglese, le sculture vegetali, la cultura alla legalità e al rispetto ed altri ancora; 10

11 C. Progetti a finanziamenti interno: Centro di Informazione e Consulenza, che ha interessato gli alunni, i genitori e i docenti di tutte le sedi. D. Progetti a finanziamento dell Ufficio Scolastico Regionale e del Dipartimento della Pubblica Istruzione dell Assessorato Regionale ai BB.CC.AA. e alla P.I. Progetti di tipologia A con moduli di formazione professionale integrati all istruzione; Progetti di tipologia B con moduli di istruzione integrati alla formazione professionale; 11

12 I Collegamenti con il Territorio. Molteplice ed articolati sono i collegamenti con il territorio, l elevato numero di eventi esterni attuati dalla sede IPSSAR sono il dato probante di quanto l Istituto inserito nel Territorio. Gli accordi di collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali della provincia di Caltanissetta, hanno interessato azioni di spessore culturale, sociale e professionale per i nostri alunni. Molte sono le aziende nostre partner sia per il settore alberghiero che per il settore agrario, che hanno consentito lo svolgimento di stages e/o di visite aziendali. Anche con gli enti locali, comuni e provincia si sono attivati forme di collaborazioni che hanno sempre avuto al centro dell attenzione la crescita culturale, sociale e professionale dei nostri alunni. 12

13 Gli accordi di rete e i consorzi. L Istituto partecipa a diversi accordi di rete e consorzi sia stipulati nel corso dell anno scolastico o che proseguono dagli anni precedenti, alcuni di essi sono complessi e di ampio respiro. Una catalogazione si rende necessaria affinché si abbia un quadro di insieme chiaro e completo: A. Accordi di rete: Locali: 1. Con le Pro Loco di Caltanissetta e San Cataldo, per il progetto di servizio civile Sicilia granaio di Europa ; 2. con la SOAT di Riesi per la costituzione di un presidio a Mazzarino per lo sviluppo rurale; 3. Con gli Istituti IPSIA Galilei di Caltanissetta, ISA Juvara di Sal Cataldo, IIS Vassallo di Riesi, IIS Carafa di Mazzarino, l associazione Strarting 2009 di Riesi, l Opera Salesiana di Riesi, l associazione Essere per Essere ONLUS di Caltanissetta e i Comuni di Sommatino e Mazzarino, per l APQ Giovani protagonisti del territorio; 13

14 Regionali: 1. CONFAO Sicilia, con gli istituti aderenti delle Provincie di Caltanissetta, Enna e Ragusa per la realizzazione di azioni di formazione ed aggiornamento dei docenti alle tematiche del riordino degli Istituti superiori in Italia; 2. EUROPEA Sicilia, tra gli Istituti agrari, tecnici e professionali, della Sicilia per perseguire obiettivi istituzionali della formazione agraria, istituto capofila IPSAA Mazzei di Giarre; 3. RENAIA Sicilia, tra gli Istituti alberghieri della Sicilia per perseguire obiettivi istituzionali della formazione alberghiera, istituto capofila IPSSAR Borsellino di Palermo; Nazionali: 1. L Istituto ha aderito alla rete ENIS per il riconoscimento come scuola di eccellenza nell ambito della rete Europea ENIS. La rete Europea di Scuole dell innovazione European Network of innovative Schools ENIS è stata costituita nel 1999 come progetto centrale dell attività della European Schoolnet (EUN) di cui fa parte anche il MIUR. L obiettivo è quello di riunire le scuole europee considerate dai Ministeri nazionali scuole leader nell uso delle tecnologie per l informazione e la comunicazione. Queste scuole offrono esempi pratici di come le TIC possono essere usate per promuovere l innovazione delle metodologie didattiche. La rete ha quattro obiettivi specifici: Disseminazione delle buone pratiche che si riflettono nell operato e nelle attività delle scuole ENIS; Progetti collaborativi che coinvolgono scuole avanzate ed esperte; Validazione e verifica di progetti con ministeri, università, industria e altri partner in progetti di ricerca e sviluppo Innovazione attraverso la sperimentazione delle nuove tecnologie nella didattica. 14

15 2. RENAIA Italia, tra gli Istituti alberghieri di tutta Italia per perseguire obiettivi istituzionali della formazione all ospitalità, istituto capofila IPSSAR Borsellino di Palermo; Internazionali: 1. L Istituto aderisce all AEHT Associazione Europea delle Scuole dell Ospitalità e del Turismo, che persegue obiettivi di integrazione internazionale delle politiche scolastiche negli Istituti alberghieri. B. Consorzi: Regionali 1. L Istituto aderisce al polo regionale degli IFTS nel settore del Turismo e dei beni Culturali, costituito con ATS che comprende molteplici istituti della Regione Siciliana, gli atenei di Palermo, Catania e Torino, aziende dl settore ed enti di Formazione Professionale. Il Progetto didattico è completo e a settembre sarà avviato, il nostro istituto sarà sede formativa; Nazionali 1. Il Consorzio Nazionale per la Formazione, l'aggiornamento e l'orientamento aggrega diversi Istituti di Istruzione Secondaria Superiore ed Enti di Formazione Professionale. CONFAO, nato originariamente con l'obiettivo di sviluppare, sul piano della qualità, il fronte della formazione trasversale alle strutture aziendali pubbliche e private interessate ai multiformi problemi della ricettività, ha successivamente ampliato il suo scenario di riferimento ponendosi nell'ottica delle crescenti difficoltà nelle quali si dibatte l'intero sistema formativo italiano. CONFAO, che già raccoglie, malgrado la sua recente nascita, un campione sufficientemente rappresentativo della galassia formativa italiana, tende a sviluppare una forte azione di sostegno alle istituzioni associate in coerenza con l'ampliarsi dello scenario di cambiamento delle istituzioni formative della fascia secondaria superiore, poste nella condizione, dopo dieci anni di riforme virtuali, di dover affrontare difficilissimi processi di innovazione. Accanto, quindi, ad iniziative dirette ad incentivare percorsi di formazione universitaria e terziaria coerenti sia con la formazione post obbligo sia con i 15

16 fabbisogni qualitativi aziendali, il Consorzio si propone anche il più ampio scopo di sostenere, attraverso iniziative progettuali di livello adeguato, tutte le attuali istituzioni formative, scolastiche e non scolastiche, nel loro impegno ad elevare la qualità della preparazione di risorse umane in grado di affrontare la sfida dell'apprendimento permanente. Il Consorzio, che tende ad acquisire adesioni in grado di garantire - in una dimensione nazionale - sinergie, apporti di idee e competenze utili sia ai fini delle esperienze formative sia ai fini della facilitazione dei rapporti formazione-lavoro, ha un altro obiettivo ambizioso: avere l'opportunità, forte della sua natura rappresentativa di istituzioni immerse in tutti i problemi della formazione delle risorse umane, di essere presente con la maggiore autorevolezza possibile nel confronto sui cambiamenti del sistema in atto nel Paese. 16

17 L Azione Organizzativa Gestire un Istituto così complesso non può assolutamente prescindere da un organizzazione efficiente ed efficace. Per tale motivo è stato costituito un organigramma funzionale ove per ogni singolo collaboratore è stato previsto un ruolo e delle funzioni da svolgere. L Ufficio di Presidenza ha avuto compiti di supporto al Dirigente Scolastico in tutte le azioni volte a migliorare l offerta formativa; ha coordinato l attività di progettazione e produzione degli strumenti dettati dalla normativa, finalizzati all attuazione dell autonomia scolastica. Il Collaboratore Vicario, in una struttura così complessa non può svolgere i compiti del classico Vicepreside, ha avuto un ruolo fondamentale di cerniera tra il Dirigente Scolastico e le altre componenti scolastiche; inoltre, ha operato nell ambito dei diversi progetti attuati in Istituto. Gli altri collaboratori, ognuno per il settore di intervento si sono adoperati affinché le problematiche di ogni giorno trovassero risposte e soluzioni efficaci e di comune accordo con la Dirigenza, per quelle di difficile soluzione. Tutti indistintamente hanno messo in campo tutte le loro energie affinché si appianassero divergenze e non sortissero conflitti fra e tra le componenti della scuola. Due azioni particolari di natura organizzativa e formativa sono state attivate con i TUTOR di classe; a queste figure fondamentali è stato dato il compito di essere dei FACILITATORI del rapporto alunno/famiglia/scuola, affinché potessero svolgere proficuamente questa attività è stata prevista una fase di formazione nell ambito del C.I.C. Il Docente addetto all Ufficio Tecnico ha supportato il Dirigente Scolastico nel coordinamento delle attività inerenti i servizi tecnici per l azienda agraria ed ha assicurato la tempestività dei lavori aziendali; curando i rapporti con i fornitori delle materie prime necessarie al processo produttivo e, nell ambito delle specifiche produzioni ottenute, ha promosso i processi di vendita assicurando l ottenimento dei migliori prezzi di mercato. 17

18 L Educatore coordinatore del convitto, designato dal Dirigente Scolastico, ha avuto la delega di rappresentanza della Presidenza nel convitto; ha assolto tutte quelle funzioni necessarie per migliorare il servizio, tenendo i contatti con le famiglie e si adoperato affinché i convittori acquisissero un comportamento coerente con il loro status, in ottemperanza al regolamento d Istituto allegato alla carta dei servizi della scuola. Diversi docenti sono stati designati a partecipare a commissione e gruppi di lavoro, al fine di dare un contributo che tenesse conto delle richieste provenienti dalla base, docenti ed alunni. 18

19 L Azione Amministrativa L azione amministrativa ha risentito notevolmente della allocazione a San Cataldo degli uffici di Segreteria e solo un continuo filo di collegamento ha ridotto al minimo i disaggi dell utenza. I servizi amministrativi hanno operato con competenza riuscendo ad ottenere risultati di qualità. Un elemento fra questi è certamente quello attinente il contenzioso, nel corso di questo anno scolastico non è stato avviato nessun contenzioso sia da parte di componenti interne (personale ed alunni) sia da parte di fruitori esterni dei servizi di segreteria. Un aspetto da curare è quello afferente la turnazione del personale, affinché le professionalità dei diversi operatore si possano definire complete. I servizi tecnici hanno consentito una puntuale azione didattica in tutti i laboratori, riuscendo in diversi casi a sopperire a diverse esigenze di molte classi che dovevano operare nei laboratori. I servizi ausiliari, quasi sempre si sono posti all altezza delle diverse esigenze che un istituto così complesso pone. Alcuni casi di poca efficienza si sono riscontrati, la solerzia di altri collaboratori scolastici ha fatto si ché tutto si risolvesse in fretta ed efficacemente Per quanto attiene gli aspetti finanziari si rimanda alla relazione sulla verifica al 30 giugno del programma Annuale. 19

20 Conclusioni Al termine di un anno scolastico molto faticoso e lungo, si possono trarre delle conclusioni: a) gli obiettivi sono stati raggiunti; b) la necessità di prevedere aggiustamenti nel prossimo anno scolastico, per meglio potere rispondere alle esigenze dei nostri alunni; c) l inderogabilità di attivare sempre più canali di collegamento con il territorio, non inteso quale locale, bensì a livello nazionale ed internazionale. In questa sede devo dei ringraziamenti: a tutti quanti mi hanno collaborato, specialmente durante il periodo di malattia e convalescenza, a quelli che con le loro critiche costruttive mi hanno aiutato a modificare il mio modo di gestire l istituto e a quelli che con le loro critiche distruttive mi hanno incoraggiato a fare sempre il mio ed esclusivo dovere. Principalmente i ringraziamenti vanno ai miei alunni e per loro che profondo le mie energie e ne chiedo tante ai miei collaboratori, perché se noi ci siamo e perché loro ci sono. Per quanto sopra esposto, lo scrivente chiede al Consiglio di Istituto di approvare la presente relazione e di farla propria per adempiere a quanto previsto dal Decreto Legislativo n 165/201 art. 25 comma 6. Il Dirigente Scolastico Dott. Bruno Lupica 20

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