Una rete in costruzione per la salute dei migranti

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1 GrIS Gruppi Immigrazione e Salute Una rete in costruzione per la salute dei migranti 23 marzo 2010 I Centri I.S.I. Piergiorgio Maggiorotti

2 Un po di storia... 11febbraio 1992: avvio dell esperienza dell ISI presso l USSL To1 Con la Dgr n del in attuazione dell art. 13 del DL n. 269 e succ. mod. e integr., successivamente assunto dall art.33 della legge 6 marzo 98 n. 40, (disciplina dell immigrazione e norme sulla condizione dello straniero) - vengono approvate, sperimentalmente, misure organizzative e modalità operative per erogare prestazioni di assistenza primaria a stranieri temporaneamente presenti prevedendo presso le AASSLL l attivazione di Centri I.S.I. Informazione salute immigrati.

3 Tale sperimentazione è inclusa nelle aree di intervento sanitario di cui all all.b punto 12, della legge reg. n. 61 di programmazione sanitaria (PSR 97-99) La Dgr n del dichiara la sperimentazione conclusa positivamente e stabilisce il passaggio a regime dei Centri ISI. Contestualmente, vengono approvate prime Linee guida per l attivazione e funzionamento dei Centri da parte delle AASSLL Il PSSR (approvato con DCR del , cap. 4 par ) conferma i Centri ISI quali strumenti per l organizzazione dell assistenza sanitaria rivolta agli stranieri temporaneamente presenti.

4 Il Piano regionale integrato dell immigrazione triennio approvato dalla G.R. nel mese di luglio prevede la promozione della salute delle cittadine e dei cittadini stranieri. In particolare, dispone che per gli stranieri non iscrivibili al SSR sia prevista la presa in carico da parte dei Centri Isi ( ) di cui si prevede l attivazione in ogni ASL. Inoltre, si prevede che ai medesimi stranieri siano assicurate le cure ambulatoriali ed in regime di ricovero urgenti o comunque essenziali per malattia ed infortunio. Con la DGR n del vengono approvate le Linee guida per l avvio e la gestione dei Centri ISI, prevedendone la costituzione presso tutte le AASSLL regionali.

5 I Centri Isi Attualmente, sono sedi di Centri Isi tutte le 13 AASSLL: To1,To2,To3,To4,To5, BI, VC, NO, VCO, CN1,CN2,AT,AL I Centri sono articolati in diverse Sedi: Provincia di Torino: 5 Centri in 12 sedi (di cui: 4 a Torino - 2 ASLTo1 e 2 ASLTo 2-5 ASL To3 1 ASL To 4 2 ASL To 5) Provincia di Biella: 1 Centro in 1 sede Provincia di Vercelli: 1 Centro in 2 sedi Provincia di Novara: 1 Centro in 2 sedi Provincia di VCO: 1 Centro in 3 sedi Provincia di CN: 2 Centri in 3 sedi (di cui: 1 CN1 e 2 CN2) Provincia di AT: 1 Centro in 4 sedi Provincia di Alessandria: 1 Centro in 8 sedi

6 Le LINEE GUIDA (dgr n del ) FINALITA : Tutela della salute degli stranieri non iscrivibili OBIETTIVI: - Descrizione dei profili demografico- epidemio_ logico-clinico dei gruppi presenti - Promozione della salute - Soddisfazione della domanda di salute ATTIVITA : - Accoglienza- informazione - indirizzo -Diagnosi e cura - Accompagnamento e mediazione - Informazione educazione alla salute GESTIONE: Risorse professionali interne (dipendenti-conv.) Risorse professionali esterne (convenzioni contratti) COLLOCAZIONE ORGANICA : Indicazioni: Struttura Semplice o Complessa nell ambito del Dipartimento del Territorio e fulcro del Gruppo di lavoro intedipartimentale aziendale.

7 Le Linee Guida (dgr n del ) Sono Stranieri non iscrivibili al SSN (con diritto all accesso ai Centri ISI con rilascio di tessera STP o ENI) A. Stranieri Non Comunitari: -minori stranieri non accompagnati e/o minori accompagnati i cui adulti di riferimento si trovino in condizione di non regolarità -Adulti stranieri privi di permesso di soggiorno -Adulti stranieri con permesso di soggiorno ma privi di residenza B. Stranieri Comunitari -Minori stranieri non accompagnati e minori accompagnati i cui adulti di riferimento non abbiano i requisiti necessari per la fruizione del diritto all assistenza sanitaria ai sensi della normativa europea -Adulti stranieri privi dei requisiti necessari per la fruizione del diritto all assistenza sanitaria ai sensi della normativa europea e che nei loro paesi d origine non hanno la possibilità di fruire di un adeguata assistenza sanitaria (difficoltà al rilascio della tessera Team)

8 Alcuni dati Codici rilasciati dai Centri I.S.I. da inizio attività al ASL N. NAZIONALITA' PREVALENTI TO1 EX ASL ROMANIA MAROCCO NIGERIA PERU' MOLDAVIA EX ASL ROMANIA PERU' MAROCCO BRASILE MOLDAVIA TO2 EX ASL ROMANIA NIGERIA MAROCCO MOLDAVIA BRASILE EX ASL ROMANIA MAROCCO ITALIA NIGERIA MOLDAVIA TO ROMANIA MOLDAVIA MAROCCO ALBANIA PERU' TO4 TO ROMANIA SOMALIA MOLDAVIA MAROCCO ALBANIA VC 1601 MAROCCO UCRAINA ALBANIA MOLDAVIA PERU' BI 1176 ROMANIA MAROCCO UCRAINA ALBANIA PERU' NO 6652 ALBANIA UCRAINA MAROCCO ROMANIA NIGERIA VCO 1610 UCRAINA TAILANDIA SENEGAL ROMANIA PERU' CN ROMANIA ALBANIA MAROCCO MOLDAVIA BRASILE CN2 548 ROMANIA MAROCCO ALBANIA SENEGAL SLOVACCHIA AT 5042 ALBANIA ROMANIA MAROCCO MACEDONIA MOLDAVIA AL 361 ROMANIA ALBANIA MAROCCO ECUADOR MOLDAVIA TOT

9 Alcuni dati Centri I.S.I. (Informazione Salute Immigrati) andamento passaggi passaggi 0 anno 2000 anno 2001 anno 2002 anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007

10 Alcuni dati A.S.L. N totale passaggi Anno 2008 N passaggi successivi al primo N nuovi passaggi TO TO TO TO VC BI NO VCO CN AT AL Totali

11 Modalità della PRESA IN CARICO PRIMO ACCESSO Recepimento dei dati anagrafici disponibili Rilascio del codice ( STP opp. ENI) Firma della DICHIARAZIONE DI INDIGENZA (che determina l esenzione dal pagamento del costo dell intera prestazione sanitaria ed il pagamento della sola quota di partecipazione alla spesa (ticket) PRINCIPALI PRESTAZIONI SANITARIE ASSICURATE Visita medica e prestazioni infermierisitiche in sede Invio a prestazioni sanitarie consultoriali / territoriali Prescrizioni di visite specialistiche / riabilitative Prescrizioni di farmaci e parafarmaci Prescrizione e controllo di analisi-prestazioni strumen_ tali.

12 Alcuni ASPETTI INNOVATIVI dell assistenza sanitaria agli stranieri irregolari in Piemonte

13 ESENZIONE per PATOLOGIA Tenendo conto del crescente numero di accessi ai Centri Isi di stranieri con patologie croniche ed invalidanti, con circolare del 3/8/2004, l assessorato alla tutela della salute e sanità della regione Piemonte ha impartito disposizioni in materia di esenzione dalla quota di partecipazione alla spesa sanitaria confermando il percorso già previsto per i cittadini italiani, ma attribuendo al medico del Centro Isi, in quanto depositario dell intera documentazione sanitaria del paziente, l attivazione delle pratiche per il rilascio dell attestato di esenzione per patologia e/o malattie rare

14 ASSISTENZA PROTESICA E INTEGRATIVA Per anni si è cercato di risolvere il problema dell impossibilità dell accesso all assistenza protesica ed integrativa da parte degli stranieri irregolari, servizi legati all attestazione di invalidità da parte dei servizi di medicina legale i quali però sarebbero vincolati a visitare solo i residenti presso le proprie AASSLL, non potendo quindi farsi carico di persone prive di residenza. Con D.G.R del la Regione Piemonte ha riconosciuto il diritto all erogazione anche a favore degli stranieri STP delle necessarie prestazioni integrative e di assistenza protesica, individuando il conseguente percorso autorizzativo, attribuito al medico del Centro Isi.

15 Altri aspetti innovativi recentemente introdotti Accesso a trattamenti di dialisi, ossigeno terapia. Accesso agli hospice Inoltre, Collaborazione con le attività di prevenzione delle MST.

16 LA MEDIAZIONE INTERCULTURALE In Piemonte fin dagli inizi degli anni 90 è garantita la formazione dei mediatori interculturali: i corsi di formazione sono soggetti ad autorizzazione regionale. I mediatori sono presenti non solo presso i Centri ISI, ma anche presso servizi sanitari territoriali (consultori e Sert) e strutture ospedaliere. Tale presenza è possibile tramite contratti firmati direttamente con il mediatore o attraverso cooperative sociali che hanno contratti con le aziende sanitarie. La presenza di mediatori culturali permette di migliorare la qualità delle prestazioni socio-sanitarie facilitando l incontro tra culture che si confrontano, garantendo il rispetto di entrambe.

17 In particolare, è rilevante la possibilità di dialogo transculturale in ambito sociosanitario. Si osserva che: a fronte del fatto che gli stranieri non conoscono/accettano con difficoltà le procedure necessarie per accedere agli interventi di diagnosi e cura e le modalità di offerta dei servizi, gli operatori sanitari sono posti di fronte alla necessità di conoscere l altro con cui debbono imparare a confrontarsi, e di sottoporre ad analisi critica le proprie capacità di informazione/comunicazione e le proprie consolidate conoscenze.

18 Alcune CRITICITA nell organizzazione/gestione dei Centri ISI 1. Collocazione istituzionale fragile (solo 2 diparimentale; negli altri casi si tratta di servizio territoriale ). 2. Limiti nelle dotazioni organiche; in particolare, amministrative ed infermieristiche. 3. Fragilità degli interventi di mediazione interculturale (in alcune sedi non esiste) 4. Limitata integrazione con altri servizi, in particolare con quelli territoriali: mancata attivazione dei Gruppi di lavoro interdipartimentali aziendali (fatte salve 3 realtà)

19 5. Limitati interventi di informazione/educazione alla salute; quelli attivati, non sono sempre mirati a specifici gruppi di popolazione straniera 6. Atteggiamenti burocratici nelle attività di accoglienza: a volte, limiti nella capacità/volontà di ascolto. 7. Problematiche nell integrazione operativa con le risorse del volontariato presenti nel territorio: quali il reciproco riconoscimento e quali i ruoli rispettivi? ( ) ALTRE CRITICITA? GRAZIE PER L ATTENZIONE

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