«Priority Setting: identificazione delle priorità tecnologiche Roma, 3-4 ottobre Tavolo tematico: Agrifood
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1 PON GAT Asse I Obiettivo Operativo I.4 Progetto «Supporto alla definizione e attuazione delle politiche regionali di ricerca e innovazione (Smart Specialisation Strategy Regionali)» «Priority Setting: identificazione delle priorità tecnologiche Roma, 3- Tavolo tematico: Agrifood Antonio Pepe
2 AGENDA Breve presentazione dell organizzazione Quadro territoriale del dominio considerato Aree tecnologiche incluse nell attività Modalità attuative, soggetti coinvolti Progetti significativi a livello territoriale, nazionale e/o internazionale Analisi critica, punti di forza e di debolezza Conclusioni e suggerimenti Tematico xxxxxxx 3 o 2
3 PRESENTAZIONE DELL ORGANIZZAZIONE Distretto Agroalimentare Regionale s.c. a r. l. Antonio Pepe a.pepe@darepuglia.it
4 2006 Costituzione D.A.Re Protocollo d intesa DARe-Regione Puglia Strumenti di policy APQ Regione MIUR - MEF PO-FESR PO-FSE APQ Regione MIUR - MISE Smart specialization Sostegno al sistema regionale dell innovazione (ricerca università imprese internazionalizzazione, osservatorio dell innovazione) Reti di laboratori, imprese innovative, partenariati istituzionali, distretti produttivi, progetti integrati di filiera PO FESR Potenziamento Reti Imprese, distretti tecnologici, reti di laboratori pubblico privati, Cluster nazionali (PON R & C)
5 Capitale sociale: ,00 i.v. Università, Enti Pubblici e Privati di Ricerca Associazioni di Rappresentanza e Banche Enti Locali Sistema delle Imprese
6 Corporate Governance rganis i di icerca niversit rese ssociazioni ategoria nti ocali anca sse lea dei oci no ina controlla irettore enerale o itato ecnicocienti ico onsiglio di inistrazione ollegio indacale governa s orta controlla Presidente elegge
7 Risultati Valore della Produzione Personale subordinato Personale parasubordinato
8 Partnerships PT Padan o DT Torino Wireless Associazion e Bre- Archimede DT Agro-bio pesca ecocompatibile Vertis SGR UNI Bocconi Aster DT ITQS 2007 CE.R.T.A Centri di competenza per le tecnologie alimentari DT salute dell o o e biotech
9 QUADRO TERRITORIALE offerta ricerca 1 9
10 QUADRO TERRITORIALE offerta ricerca 2 Laboratori interdisciplinari "pubblico- privati»: Il Laboratorio Pubblico- Privato Agrogen (GENomica per caratteri di importanza AGROnomica in frumento duro Laboratorio di Bioinformatica per la Biodiversità Molecolare. Reti pugliesi di laboratori pubblici di ricerca (APQ Ricerca Delibera CIPE 35/2005 TEGUVA: Utilizzazione di tecnologie genomiche per l'ottenimento di nuove varietà di uva apirena da tavola con caratteristiche nutraceutiche potenziate; Rete per la selezione, caratterizzazione e conservazione del germoplasma per la prevenzione della diffusione di organismi nocivi di rilevanza economica e da quarantena; RELA- VALBIOR: Rete di laboratori a sostegno della ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie per la valorizzazione di biomasse residue del sistema produttivo della Regione Puglia; LAIFF: Rete di laboratori per l'innovazione nel campo degli alimenti funzionali. CeRTA scrl; Attualmente, risultano depositati 14 brevetti, di cui 6 trasferiti alle imprese e 5 concessi in licenza. 10
11 QUADRO TERRITORIALE le imprese
12 QUADRO TERRITORIALE i bisogni dell impresa 1 «MARKET PULL» NEEDS TECHNOLOGIES PRODUCT INNOVATION FOOD TECHNOLOGIES - Guarantee Food Safety - Food Preservation - Add functional properties and nutritional features - Food Processing - Improve sensory features - Food Extraction - Increase the convenience - Food Structuring - Guarantee Trust Attributes (i.e., POD) PROCESS INNOVATION OTHER TECHNOLOGIES - Reduce water and energy consumption - New Materials -Reduce other impacts on the environment - Mechanics - Increase yield and productivity - ICT - Environmental - Biotechnologies - Nanotechnologies
13 QUADRO TERRITORIALE i bisogni dell impresa 2
14 AREE TECNOLOGICHE CONSIDERATE Alimenti funzionali Prodotti innovativi Packaging Sicurezza alimentare Soluzioni ecosostenibili
15 MODALITA ATTUATIVE, SOGGETTI COINVOLTI-1 attività Supporto ai policy makers Project management Attività principali Consulenza tecnologica alle imprese Project management Analisi di mercato Scouting tecnologico Watching e Forecasting tecnologico P.I. SODDISFAZIONE CLIENTE
16 MODALITA ATTUATIVE, SOGGETTI COINVOLTI- i servizi Segreteria Presidente Direttore Amministrazione Progettazione e Sviluppo Consulenza tecnologica Project management Fund raising Servizi reali alle imprese 2006 Sede legale e operativa Foggia 2010 Sede operativa Bari 2013 Sede operativa Lecce Marketing e Comunicazione Comunicazione Formazione istituzionale Studi di fattibilità Gestione P.I. Animazione territoriale Staff: 12 dipendenti a t.i. (Tecnologi Alimentari, Economisti, Giuristi, Sociologi) 10 co.co.pro.
17 WORKFLOW SERVIZIO PROGETTAZIONE Audit periodici per rilevare bisogni dell impresa P.I. Screening delle opportunità progettuali regionali, nazionali e comunitarie Ipotesi di progetto Studio fattibilità tecnico-economica Progetto Censimento periodico dell offerta di ricerca Analisi economicofinanziaria
18 Migliaia PROGETTI SIGNIFICATIVI 69 R&D and TT projects and procurements obtained Average of 10 projects yearly 60 Millions Euro to the Partners Safety TOTALE EUROPEI Ricerca e sviluppo Trasferimento Tecnologico NAZIONALI Ricerca e sviluppo Trasferimento Tecnologico Formazione REGIONALI Ricerca e sviluppo Trasferimento Tecnologico Formazione PRIVATI Ricerca e sviluppo Trasferimento Tecnologico Formazione TOTALE Spin-off 2 Innovatine Firms full-time employees
19 D.D. 713/Ric. del 29/10/10 Soluzioni ecosostenibili 1. Riduzione delle perdite dirette (da patogeni e fitofagi) e indirette (contaminazione chimica e biologica) dei prodotti agricoli, dei costi della protezione delle piante, nonché il rischio di acquisizione di resistenza a fungicidi 2. Riduzione della quantità dei prodotti per la protezione delle piante (PPP) e della contaminazione ambientale da residui di PPP 3. Allungamento del periodo di shelf-life di prodotti ortofrutticoli freschi 4. Detossificazione dei reflui da oleifici e riduzione del contenuto di polifenoli in reflui della lavorazione industriale delle olive da mensa 5. Riduzione dell impatto ambientale degli allevamenti ittici intensivi 6. Impiego di sottoprodotti e scarti dell industria enologica 7. Riciclo di materiale vegetale di scarto (compostaggio) 8. Valorizzazione energetica degli scarti solidi dei processi di vinificazione e di fanghi di depurazione e scarti di lavorazione dell industria conserviera.
20 D.D. 713/Ric. del 29/10/10 Packaging 1. sostanze attive naturali ad azione antimicrobica e/o antiossidante in dosi tali da prevenire il decadimento qualitativo senza incidere sulle caratteristiche sensoriali; 2. cellule microbiche produttrici di batteriocine capaci di esplicare effetto protettivo contro la microflora di alterazione di matrici fresche altamente deperibili; 3. nanomateriali che rilasciano ioni metallici secondo cinetiche finemente modulabili attraverso la struttura e la composizione chimica; 4. coating eduli capaci di rilasciare composti utili al controllo della qualità microbiologica o dell imbrunimento enzimatico dei prodotti freschi o semplicemente capaci di prevenire la disidratazione; 5. regolatori di umidità innovativi capaci di modulare le condizioni dello spazio di testa in funzione delle esigenze dell alimento; 6. combinazioni di gas nello spazio di testa della confezione più efficaci al mantenimento della qualità rispetto alla composizione atmosferica.
21 D.D. 713/Ric. del 29/10/10 Alimenti funzionali 1. Messa a punto formulazioni di alimenti funzionali, ottimizzando processi di estrazione e protocolli biotecnologici. 2. validazione della produzione su scala industriale. 3. Valutazione dell efficacia terapeutica (patologie cardiovascolari, del diabete di tipo 2, della celiachia e dell obesità). 4. rimozione e/o inattivazione di metalli pesanti in prodotti alimentari freschi e trasformati. 5. Prodotti: a. Pasta Light di frumento duro ad elevato contenuto in amido resistente, pasta funzionale, pasta ricca in beta-glucani, pane iposodico. b. Altri alimenti funzionali di origine animale (prodotti lattiero-caseari, trasformati ittici e carnei funzionali) a ridotto contenuto di acidi grassi saturi, arricchiti in acidi grassi polinsaturi e con eventuale aggiunta di composti nutraceutici a base di batteri probiotici, proteine/amminoacidi, vitamine e oligoelementi. c. pasta funzionale simbiotica.
22 D.D. 713/Ric. del 29/10/10 Sicurezza alimentare 1. Messa a punto di nuovi metodi di analisi rapidi ed avanzati, per il monitoraggio e quantificazione di contaminanti chimici in vino (ocratossina, fitofarmaci, fenoli volatili), cereali e derivati (micotossine, fitofarmaci) e prodotti ortofrutticoli (metalli pesanti). Saranno sviluppati nuovi metodi per il rilevamento di microrganismi patogeni nelle carni (Listeria, Salmonella) e nei molluschi bivalvi (Giardia, Cryptosporidium, Toxoplasma) e di microrganismi alteranti nel vino (Brettanomyces) e nella mozzarella (Pseudomonas). 2. Sviluppo di metodi e strumenti innovativi per la riduzione del rischio di contaminazione da microrganismi indesiderati e micotossine in vino e cereali e da metalli pesanti in prodotti ortofrutticoli freschi.
23 D.D. 713/Ric. del 29/10/10 Prodotti innovativi 1. Valorizzazione degli starter microbici coinvolti nei processi di fermentazione di cereali, latte e materie prime orto-frutticole (protocolli biotecnologici per la produzione di un tramezzino light, una bevanda a base di siero di latte, uno yogurt vegetale e un pesto fermentato a base di olive biologiche). 2. Progettazione di nuovi sistemi e/o prototipi finalizzati al prolungamento della shelf-life ed al miglioramento delle caratteristiche reologiche e nutrizionali di prodotti di origine vegetale (ortaggi, fiori di camomilla) e animale (acquacoltura). 3. Soluzioni tecnologiche per processi di trasformazione degli alimenti finalizzati al miglioramento della shelf-life (conserve vegetali a base di pomodoro e/o olive da mensa dry e semi-dry mediante trattamento con microonde, prodotti di IV gamma e sistemi innovativi di refrigerazione passiva, uva da tavola biologica e integrata soggetta a trattamenti di preservazione in pre- e post-raccolta e formaggio fior di latte da latte crudo a prolungata shelf-life).
24 QUAFETY Comprehensive Approach to Enhance Quality and Safety of Ready to Eat Fresh Products co-funded by the European Commission through the 7th framework program L obiettivo generale è migliorare la QUALITÀ e SICUREZZA dei prodotti di IV GAMMA attraverso la messa a punto di: nuovi modelli predittivi e probabilistici, e strumenti di supporto alle decisioni; metodi rapidi e non distruttivi per la predizione della qualità; tecnologie innovative per prevenire, quantificare e gestire lo sviluppo di microrganismo patogeni, minimizzando il rischio per i consumatori e preservando la qualità.
25
26 PUNTI DI FORZA Forte supporto da parte delle Autorità Regionali (assessorato sviluppo economicoservizio innovazione) Politiche nazionali e regionali mirate ed efficaci (Rafforzamento DT, voucher, servizi innovativi, ecc.) Rafforzamento delle partnerships internazionali Ampia disponibilità di ricercatori ben istruiti e di organismi di ricerca competenti Crescente domanda per innovazioni tecnologiche di prodotto e/o di processo da parte delle imprese Forte PON identità GAT RICERCA regionale S3_ Tavolo e nazionale del prodotto ANALISI CRITICA 3 o PUNTI DI DEBOLEZZA Risorse economiche pubbliche R&D insufficienti Audit dei Cluster (necessità di condivisione di indicatori di performance) Burocrazia eccessiva nella predisposizione, esecuzione e rendicontazione di progetti R&D Tempi «incerti» Eterogeneità degli strumenti di sostegno pubblico Formazione di «manager della ricerca» 26
27 CONCLUSIONI Per il dominio tecnologico Agrifood, si propone una collaborazione interregionale di interesse comune per due azioni/studi di foresight aventi ad oggetto La prima, (cfr. Comunicazione della Commissione COM(2012) 341 final par. 5.2) quali sono le Key Enabling Technologies che possono connettere catene del valore industriale dei DT agrifood in diverse regioni europee; La seconda, la messa a punto di indicatori di «qualità dell innovazione» al fine di individuare modelli di innovation fostering calibrati per territorio e per dominio tecnologico in una logica S3. 27
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