RELAZIONE SULL ATTIVITÀ NELL ANNO 2005

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RELAZIONE SULL ATTIVITÀ NELL ANNO 2005"

Transcript

1 RELAZIONE SULL ATTIVITÀ NELL ANNO 2005 INDICE I. L ATTIVITÁ NELL ANNO 2005: I PUNTI CENTRALI 1. FINANZIAMENTO DEI COMUNI Pagina 2 a) Assegnazioni definitive per l anno 2005 Pagina 2 b) Assegnazioni per il 2006 Pagina 2 c) Contributi perequativi Pagina 4 d) Contributi per l ammortamento dei mutui Pagina 4 e) Mutui presso la Cassa depositi e prestiti ed il Fondo regionale di rotazione Pagina 5 f) Patto di stabilità Pagina 5 2. CONSIGLIO DEI COMUNI Pagina 8 3. INDENNITÀ DI CARICA Pagina PACCHETTO FAMIGLIA Pagina LAVORI DI PULIZIA NELLE SCUOLE MATERNE Pagina ENERGIA Pagina LEGGI E REGOLAMENTI Pagina 22 a) Legge urbanistica Pagina 22 b) Reintroduzione del contributo del costo di costruzione Pagina 23 c) Legge sugli espropri Pagina 24 d) Norma di attuazione in materia di vendita di giornali e riviste Pagina 24 e) Registro provinciale operatori agrituristici Pagina 25

2 8. ULTERIORI INIZIATIVE Pagina 26 a) Contrattazione collettiva Pagina 26 b) Locali e impianti per attività extrascolastiche Pagina 26 c) Manutenzione e utilizzo delle stazioni dismesse Pagina 28 d) Gestione e manutenzione dei percorsi mountainbike Pagina 29 e) Pubbliche relazioni Pagina 29 f) Campagne di solidarietà Pagina 30 g) Archivi comunali Pagina INCONTRI CON MEMBRI DELLA GIUNTA PROVINCIALE Pagina DIVERSI INCONTRI Pagina CONTATTI CON ALTRI CONSORZI DI COMUNI Pagina ATTIVITÀ IN COMMISSIONI, COMITATI E GRUPPI DI LAVORO Pagina 40 II. SERVIZI 13. CONSULENZA Pagina 44 a) Informazioni e sostegno alle attività Pagina 44 b) Consulenza diritto del lavoro ed elaborazione centralizzata stipendi Pagina 47 c) Protocollo informatico e gestione documentale informatizzata Pagina SCUOLA AMMINISTRATIVA Pagina ELABORAZIONE DATI Pagina 56 a) Attività del reparto elaborazione dati Pagina 56 b) Ulteriori iniziative Pagina 58 c) Informatica Alto Adige Spa Pagina 59

3 III. NOTIZIARIO INTERNO a) Elezione degli organi del Consorzio Pagina 62 b) Programma del Presidente Pagina 63 c) Organi del Consorzio dei Comuni Pagina 65 d) Consiglio dei Comuni Pagina 67 e) Organi del Consorzio per il bacino imbrifero dell Adige Pagina 68 f) Portatori di Anelli e Distintivi d onore Pagina 70

4

5 I. L ATTIVITÀ NELL ANNO 2005: I PUNTI PRINCIPALI 1

6 1. FINANZIAMENTO DEI COMUNI a) Assegnazioni definitive per l anno 2005 Nel 2005 per il finanziamento dei Comuni sono stati assegnati a livello di bilancio della Provincia, in un primo momento, ,00 euro. Con l accordo aggiuntivo si apportavano ulteriori ,00 euro, cosicché, nel 2005, veniva trasferito ai Comuni un ammontare complessivo di ,00 euro. Inoltre con l accordo aggiuntivo sono stati devoluti ,60 euro stanziati nel fondo per le assegnazioni per lo svolgimento di servizi in forma coordinata perché non erogati. Nell anno 2005 tali assegnazioni per la gestione in comune di servizi sono state sfruttate soltanto da alcuni comuni: complessivamente sono stati assegnati ,00 euro. In riferimento alle quote pro capite il Presidente della Provincia dott. Luis Durnwalder ha accettato un aumento delle quote pro capite per il 2005 di 5,00 euro per i comuni fino a abitanti e di 6,00 euro per i comuni con più di abitanti. I mezzi messi a disposizione con l accordo aggiuntivo pari a ,60 euro sono stati destinati, da un lato quindi alla copertura delle spese correnti, ai finanziamenti speciali, al finanziamento di lavori di ristrutturazione e di adattamento di strutture scolastiche, al finanziamento della costruzione di piste ciclabili intercomunali ed al fondo ammortamento mutui, dall altro lato sono stati destinati al fondo per gli investimenti. b) Assegnazioni per il 2006 Il relativo accordo sulla finanza locale per il 2006 è stato sottoscritto il 12 dicembre Dall applicazione del fattore del 13,5% risulta, per il 2006, un importo complessivo di ,00 euro per il finanziamento dei Comuni. In riferimento all'aumento della quota pro-capite per il 2006 il Presidente della Provincia dott. Luis Durnwalder si è dichiarato favorevole. L accordo riguardante il 2006 prevede quindi le seguenti assegnazioni: Le quote pro capite dei Comuni nell anno 2006 sono pari a quelle dell'anno 2005 aumentate di 5,00 euro per i comuni fino a abitanti e di 6,00 euro per i comuni con 2

7 più di abitanti ed ammontano: per i Comuni fino a abitanti per i Comuni da a abitanti per i Comuni con più di abitanti 434,00 euro 473,00 euro 579,00 euro Ai sensi dell art. 43 LP. n. 19/2001 al Comune di Bolzano viene erogato l importo di ,00 euro per le funzioni amministrative che esso esercita per la soppressa comunità comprensoriale. È stato confermato inoltre l abbinamento tra assegnazioni pro capite e copertura di alcuni servizi. Per l esercizio 2006 è stata confermata la quota di copertura del 90% riguardo ai servizi di approvvigionamento idrico, acque reflue, rimozione dei rifiuti, fermo restando che in caso di non raggiungimento della quota di copertura l anno successivo saranno apportati tagli ai trasferimenti pro capite. Per le Comunità comprensoriali sono stati confermati sia gli importi fissi, che ammontano a ,00 euro sia le quote pro capite ammontanti a 4,50 euro e che sono destinate alla copertura delle spese correnti. Per gli investimenti vengono stanziati complessivamente ,76 euro, di cui ,64 euro riguardano la legge n. 27; altri ,00 di euro fanno riferimento alla legge sull edilizia scolastica. Inoltre anche quest'anno ,12 euro sono destinati al finanziamento della costruzione di piste ciclabili intercomunali. Il procedimento di assegnazione dei mezzi finanziari per la costruzione di piste ciclabili intercomunali nella misura del 60%, stanziati nel bilancio provinciale, e nella misura del 40%, stanziati nel fondo per la finanza locale, è rimasto inalterato. Con tali mezzi sono finanziati anche la costruzione di piazzole di sosta sulle piste ciclabili e la realizzazione della segnaletica. Per la gestione e la manutenzione delle piste ciclabili intercomunali sono stati messi a disposizione complessivamente ,00 euro; la disciplina dell'anno scorso è stata confermata. A titolo di compensazione per l ICIAP abolita (imposta comunale imprese arti e professioni) sarà ripartito tra i Comuni, in rapporto alle entrate ICIAP del 1997, l importo di 3

8 ,00 euro costituente una quota dell IRAP (imposta regionale sulle attività produttive). c) Contributi perequativi Tale fondo anche quest'anno è stato dotato con ,00 euro, di cui ,05 euro per assegnazioni per la gestione di servizi in forma coordinata tra comuni in virtù di convenzioni e ,95 euro per assegnazioni perequativi e finanziamenti speciali. La disciplina del 2005 è stata confermata in gran parte. Il passaggio graduale al nuovo sistema, previsto dall'accordo sulla finanza locale per il 2005, attraverso la graduale riduzione dei finanziamenti speciali e l'abolizione totale degli stessi nel 2009 non è stata confermata. Piuttosto è stato garantito, che nel 2006 nessun comune riceve meno rispetto al 2005 a titolo di assegnazioni perequativi e di finanziamenti speciali. La grande maggioranza dei piccoli Comuni sono soddisfatti del nuovo modello di finanziamento; alcuni Comuni hanno dichiarato che con le assegnazioni non riescono a coprire le spese. d) Contributi per l ammortamento dei mutui L importo di ,74 euro è destinato nel 2006 all ammortamento di mutui che i Comuni hanno ottenuto e ottengono alla Cassa depositi e prestiti, al fondo di rotazione regionale o presso altri istituti di credito. Le disposizioni riguardanti i contributi, in linea di principio, sono state confermate per il Per la realizzazione di acquedotti, fognature, case di riposo, case di cura e abitazioni per anziani, per i quali si ricorre a mutui con decorrenza ventennale, saranno erogati contributi nella misura sufficiente perché rimanga un onere annuo netto del 2,5% dell ammontare del mutuo a carico del Comune (mutuo agevolato). In analogia alle disposizioni riguardanti i contributi per tutti gli altri progetti (mutui ordinari) è stato confermato uno scaglionamento dei contributi in funzione della misura dell'indebitamento. Per i mutui ordinari di durata ventennale l'onere di ammortamento annuale del Comune è stato confermato al 5,50%. Continua a rimaner esclusa l'erogazione di contributi in conto IVA per i progetti riguardanti i settori del sistema idrico, delle acque reflue e della rimozione dei rifiuti. Al fine del finanziamento di un massimo del 90% dei costi standard secondo il programma principale per l'edilizia scolastica è possibile, in alternativa alla legge sull edilizia scolastica 4

9 (legge provinciale n. 21/1997), ottenere mutui che sono interamente a carico del fondo per l ammortamento dei mutui. Nel 2006 a tale scopo sono a disposizione mezzi fino al tetto massimo di ,00 d euro, quindi ,00 di euro in meno del L'aumento della dotazione della legge sull'edilizia scolastica (LP n. 21/1977) da una parte e la riduzione del fondo per l'ammortamento dei mutui dall'altra parte costituiscono una ridistribuzione delle risorse adottata per il contenimento dell'indebitamento. A tal riguardo è stata introdotta la disposizione che a decorrere dal 12 dicembre 2005 (determinante è la data della domanda di finanziamento) il finanziamento di scuole di musica in base al programma per l edilizia scolastica è escluso. Le scuole materne continuano ad essere escluse dal programma per l'edilizia scolastica. e) Mutui presso la Cassa depositi e prestiti ed il Fondo regionale di rotazione Nel 2005, i Comuni dell Alto Adige hanno ottenuto mutui ammontanti a complessivamente più di ,00 euro, quindi ca ,00 euro meno del 2004, presso la Cassa depositi e prestiti e presso il Fondo regionale di rotazione. In base ai mutui si continua a finanziare prevalentemente la costruzione di acquedotti e di fognature. Si ricorre però anche ai mutui per realizzare strutture sociali, campi sportivi e strutture per il tempo libero. Anche nel 2006 in base ad una apposita convenzione il coordinamento e la trasmissione delle domande di mutuo alla Cassa depositi e prestiti viene effettuato dal Consorzio dei Comuni. f) Patto di stabilità provinciale Nella seconda metà dell'anno 2005 il Presidente della Provincia con insistenza chiedeva che i Comuni e le Comunità comprensoriali contribuiscano per l'importo pari a euro ,00 alla realizzazione di risparmi nel settore del personale previsti e convenuti nell'accordo tra il Governo, la Provincia autonoma di Bolzano e le altre Regioni e Province a statuto speciale. Ciò in virtù di una disposizione della legge finanziaria statale per il 2005, che in riferimento ai risparmi nel settore del personale ha appunto prescritto la stipula di un accordo triennale tra il Governo e le Regioni e Province a statuto speciale. Di 5

10 fronte ai maggiori oneri a carico dei Comuni per il potenziamento del servizio della mensa scolastica, per l'istituzione di microstrutture per la prima infanzia e per il trasferimento dei lavori di pulizia nelle scuole materne è stato possibile attenuare la richiesta iniziale della Provincia e pattuire con il Presidente della Provincia una riduzione dell'importo da risparmiare a ,00 e quindi a 43 posti. Con l'accordo aggiuntivo del nel 2005 i Comuni con più di abitanti e le Comunità comprensoriali sono stati obbligati a non coprire pertanto complessivamente 43 posti, di cui 10 a carico delle comunità comprensoriali, resisi vacanti con contratto a tempo indeterminato. La ripartizione del risparmio tra gli enti locali interessati avvenne in proporzione della situazione di personale. I risparmi si intendevano conseguiti con il raggiungimento dei 43 posti anche se alcuni enti non hanno provato di aver conseguito risparmi. Per quest'ultimi fino al era in vigore un divieto di assunzione di personale. Gli obiettivi di risparmio sono stati superati e le unità di personale risparmiate in avanzo devono essere presi in considerazione e accreditati per eventuali ulteriori risparmi. Incontro con il Presidente della Provincia dott. Luis Durnwalder e l Assessore provinciale dott. Werner Frick per discutere sul patto di stabilità La disciplina del patto di stabilità contenuta nell'accordo di finanza locale dell'anno scorso su insistenza della Provincia autonoma di Bolzano, per un inasprimento delle norme temuto a livello statale, è stata tolta dall'accordo per il 2006 con l'avviso che il patto di stabilità e i risparmi nel settore del personale sono definiti con apposito accordo entro il 28 febbraio Le trattative tra i rappresentanti della Provincia e i rappresentanti dei Comuni ritardavano perché la Provincia non ha avuto chiarezza sugli obblighi da assumersi nei confronti del 6

11 Governo italiano. In data 28 marzo 2006 il Governo italiano accettò infine la proposta della Provincia di non aumentare le spese correnti del 2006 rispetto al Secondo la proposta della Provincia, accettata infine dai rappresentanti dei Comuni, i Comuni con più di abitanti e le Comunità comprensoriali devono assumere gli stessi obblighi di non aumentare, rispetto al 2005, le spese correnti del La proposta dei rappresentanti dei Comuni di distribuire fra tutti gli enti locali l'importo del risparmio accertato in virtù del divieto di aumento delle spese correnti, non è stato accettato dal Presidente della Provincia. In riferimento ai risparmi nel settore del personale, poiché l'ammontare dei risparmi non è stato ancora determinato, su insistenza dei rappresentanti della Provincia è stato disposto un blocco delle assunzioni fino alla fine del mese di maggio del Fino a quella data la copertura di posti con contratto a tempo indeterminato può aver luogo soltanto su autorizzazione di una commissione tecnica e, entro la stessa data, devono essere definiti i risparmi nel settore del personale con apposito accordo. 7

12 2. CONSIGLIO DEI COMUNI Nel periodo tra aprile 2005 e aprile 2006, il Consiglio dei Comuni ha espresso il proprio parere in merito a 16 disegni di legge e a 19 disegni per regolamenti di attuazione. Tra i disegni di legge si segnalano le quattro leggi cosiddette omnibus. È stato raggiunto l obiettivo di far integrare nella legge omnibus I, approvata dal Consiglio provinciale come Legge provinciale del 20 giugno 2005, n. 3, il regolamento provinciale riguardante il trattamento di fine rapporto e la previdenza integrativa, includendovi così anche gli impiegati dei Comuni e delle Comunità comprensoriali. Pertanto le disposizioni statali sul trattamento di fine rapporto e sulla pensione integrativa non vengono più applicate a detti impiegati riducendo la quota dei trattamenti di fine rapporto a carico degli enti. Questa è stata la prima azione legislativa della Provincia nell ambito del personale dei Comuni dopo il trasferimento del potere legislativo (Legge regionale n. 7/2004). Con la stessa legge omnibus, la Giunta provinciale ha voluto limitare il rilascio di pareri da parte del Consiglio dei Comuni. Era previsto che le modifiche apportate dalla Commissione legislativa al disegno di legge non sarebbero più state inoltrate al Consiglio dei Comuni. Le accese proteste del Consiglio dei Comuni hanno indotto la Commissione legislativa a ritirare questa disposizione. Era tuttavia prevista la sua reintroduzione nel plenum del Consiglio provinciale. Grazie a un intervento presso il Presidente della Provincia dott. Durnwalder è stato raggiunto un compromesso. Per effetto di questo risultato, il Consiglio dei Comuni riceverà anche in futuro i disegni modificati dalla Commissione legislativa e potrà esprimere il proprio parere. È invece stato cancellato il termine di dieci giorni per il parere. Di fatto, il Consiglio dei Comuni si è comunque impegnato per inviare i pareri sui disegni di legge modificati dalla Commissione legislativa entro 10 giorni al Consiglio provinciale. Nella Legge omnibus riguardante i settori agricoltura, protezione civile, acque pubbliche e tutela dell ambiente, varata come Legge provinciale del 20 giugno 2005, n. 4, non è stata accolta la proposta del Consiglio dei Comuni che assegnava ai sindaci territorialmente competenti un seggio e un diritto di voto nella commissione VIA. È invece stato impedito l annullamento dell intesa tra il sindaco e l esperto provinciale per l inoltro dei progetti al direttore dell ufficio provinciale tutela del paesaggio. 8

13 In merito alla Legge omnibus riguardante i settori lavori pubblici, strade, industria, artigianato, commercio, aziende alberghiere e turismo, il Consiglio dei Comuni ha richiesto che per l estrazione di materiale nelle cave e nelle torbiere sia il sindaco a rilasciare la concessione edilizia. Anche se quest ultima proposta non è stata accolta, essa è entrata nel disegno di legge sulla riforma dell urbanistica. Non è stato invece possibile impedire la reintroduzione della revisione dei prezzi nei lavori pubblici. Il Consiglio dei Comuni aveva suggerito di inserire nella Legge omnibus concernente i settori lavoro, edilizia, assistenza, sanità, mobilità, foreste e demanio una proposta riguardante le disposizioni dell edilizia agevolata, formulata già in precedenza. Essa prevede il pagamento del contributo nella misura del 50% dell indennità di esproprio (art. 87 Legge sull edilizia agevolata), riconosciuto all assegnatario diretto, anche nel caso di cessione di cubatura vecchia di proprietà comunale destinata al recupero. È inoltre stato suggerito di riconoscere ai Comuni contributi una tantum nella misura del 70% per il recupero di appartamenti di proprietà destinati all affitto. Quest ultima proposta è stata accolta dalla Commissione legislativa nel disegno legge. Alla fine però è stato deciso di omettere l intero settore dell edilizia per disciplinarlo con un apposita legge. La Commissione legislativa ha inserito nel suddetto disegno di legge alcune modifiche della Legge urbanistica che riguardano tra l altro la tutela degli insiemi, le reti antigrandine e la cancellazione anticipata del vincolo delle abitazioni convenzionate. Non è invece stata accolta la proposta del Consiglio dei Comuni di abrogare il controllo di merito esercitato dalla Giunta provinciale sui regolamenti edilizi comunali, il quale, vista la generale abrogazione dei controlli, risultava antiquato e non conforme alla costituzione. L abrogazione di tale disposizione ha trovato nel frattempo accoglimento nel disegno sulla riforma dell urbanistica. In merito alla legge per le teleferiche, il Consiglio dei Comuni ha espresso parere favorevole, poiché le modifiche delle disposizioni che interessano i Comuni sono state chiarite anticipatamente con gli uffici provinciali competenti. Il disegno per una nuova Legge sui rifiuti rappresentava per il Consiglio dei Comuni una forte limitazione dell autonomia dei Comuni, in quanto essa prevedeva un passaggio di competenze alla Provincia, tra le quali: l approvazione dei progetti per gli impianti di trattamento dei rifiuti; tutte le autorizzazioni per la raccolta, lo smaltimento e il riciclaggio dei rifiuti; l individuazione dei soggetti e degli enti che possono occuparsi dello smaltimento e del riciclaggio dei rifiuti domestici; la determinazione degli ambiti ottimali per la gestione dei rifiuti domestici. Poiché queste disposizioni compromettono la privativa 9

14 dei Comuni in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti domestici, ne è stata chiesta la cancellazione, con il risultato che, ad eccezione degli ambiti ottimali, le disposizioni contestate non fanno parte della versione approvata dalla commissione legislativa. Non sono invece state accolte le proposte di modifica presentate dal Consiglio dei Comuni in merito alla Legge finanziaria della Provincia per il Nonostante il Consiglio dei Comuni chiedesse la firma del patto di stabilità entro la fine dell anno, la data della firma è stata rinviata al 28 febbraio. Nella Legge sulle scuole materne (LP n. 36/1976) è stato abrogato il contributo provinciale del 50% sulle spese di gestione delle scuole materne. In occasione di un incontro riguardante l aumento dei lavori di pulizia nelle scuole materne, il Presidente della Provincia dott. Luis Durnwalder aveva assicurato che i relativi costi sarebbero stati compensati dalla generale reintroduzione del contributo del costo di costruzione. Poiché, tuttavia, nel disegno della Legge finanziaria era prevista l abrogazione del contributo sulle spese di gestione delle scuole materne e non si faceva cenno alla reintroduzione del contributo sul costo di costruzione, il Consiglio dei Comuni ha espresso parere negativo in merito alla modifica della Legge sulle scuole materne. La Commissione legislativa ha accolto la proposta del Consiglio dei Comuni in merito alla Legge sull utilizzo di acque pubbliche e di impianti elettrici, laddove è previsto che nella commissione che prende le misure necessarie nei casi di emergenza idrica sia rappresentato anche il Sindaco. Status giuridico dei Segretari comunali Sia il Consiglio dei Comuni precedente che quello attuale si sono occupati del disegno di legge sulla nuova regolamentazione dello status giuridico dei Segretari comunali. La sua preparazione è stata affidata ad un gruppo di lavoro composto da rappresentanti dei Segretari comunali e del Consorzio dei Comuni, sotto la responsabilità del prof. Luca Nogler dell Università di Trento. Oltre ad alcuni miglioramenti riguardanti la formazione e l aggiornamento dei Segretari comunali e l introduzione dell obbligo di restare in carica presso lo stesso Comune per un determinato periodo di tempo, il disegno di legge contiene due punti importanti: il mantenimento del rapporto di lavoro indeterminato del Segretario comunale, il quale anche in futuro sarà assunto come dirigente del Comune tramite un concorso pubblico, e la possibilità di sciogliere il rapporto di lavoro anticipatamente qualora avvenga una rottura nel rapporto di fiducia tra il Segretario comunale e gli Amministratori. Il Consiglio dei Comuni si è dichiarato sostanzialmente d accordo con i contenuti del disegno di legge. Prima di procedere in questo ambito, si voleva attendere la decisione 10

15 della Corte costituzionale. Il ricorso presentato dal Governo circa la delegazione dei poteri legislativi riguardanti la figura del Segretario comunale dalla Regione al Legislatore provinciale però è stato accolto e la relativa legge è stata dichiarata anticostituzionale. Con l Unione autonoma dei Segretari comunali è stato discusso il disegno di legge sullo status giuridico dei Segretari comunali; d.s.a.d.: dott. Alfred Valentin, Arnold Schuler, dott. Benedikt Galler, dott. Paul Steckholzer, dott. Johann Neumair, dott.ssa Christine Zelger, dott. Peppi Baumgartner Oltre a quelli riguardanti le microstrutture e il servizio di refezione scolastica (vedi pagina 15 e 16 del presente rapporto), il Consiglio dei Comuni si è occupato dei seguenti regolamenti di attuazione: Regolamento di attuazione alla Legge urbanistica provinciale (D.P.P. n. 5/1998) Il Consiglio dei Comuni ha espresso parere positivo in merito alle modifiche all albo degli esperti in urbanistica e tutela del paesaggio e alla nomina dell esperto provinciale per la commissione edilizia comunale. È stato inoltre positivo il suo parere espresso su alcune modifiche della classificazione delle diverse zone a seconda del loro stato di sviluppo turistico. Allo stesso tempo però è stata depositata la proposta per una nuova regolamentazione di tale ambito. Il Consiglio dei Comuni non ha invece sollevato obiezioni in merito all aumento delle tariffe per il servizio spazzacamini, le modalità di registrazione dei rifiuti e la modifica delle direttive provinciali per l adeguamento della rete di distribuzione di carburante. È stato approvato, con qualche modifica e integrazione su proposta del Consiglio dei Comuni, il regolamento di esecuzione in materia di protezione degli animali. Accogliendo la proposta del Consiglio dei Comuni, la Giunta provinciale ha rinunciato alla riduzione della soglia da a per la trattativa privata nel conferimento di incarichi a liberi professionisti. Nel parere espresso in merito alle modifiche del cosiddetto Decreto di armonizzazione (D.P.P. n. 30/2000) Interventi di assistenza economica sociale e pagamento delle tariffe 11

16 nei servizi sociali, sono state evidenziate le richieste avanzate già più volte dal Consorzio dei Comuni. È stato per esempio ribadito che sia le imprese che i beni dei richiedenti e dei loro famigliari devono essere considerati elementi del loro patrimonio immobiliare affinché l ente pubblico non debba sostenere finanziariamente la persona economicamente autonoma. È stato inoltre richiesto che fosse gravata di ipoteca la prima casa dei pazienti prima che il Comune rilasci l autorizzazione a entrare in una casa di cura o di riposo. Infine, il Consiglio dei Comuni si è più volte occupato della determinazione delle indennità di carica per gli amministratori comunali. Oltre ai molti calcoli effettuati dal Consorzio dei Comuni, ai sensi della Legge regionale (LR n. 7/2004) è stato necessario esprimere un parere in merito al regolamento che definisce, nei Comuni con più di abitanti, il mandato a tempo pieno degli amministratori comunali e stabilisce in quale misura siano cumulabili più indennità di carica. Il Consiglio dei Comuni ha presentato diverse proposte di modifica. 12

17 3. INDENNITÀ DI CARICA La nuova regolamentazione delle indennità di carica si è dimostrata più difficile di quanto inizialmente previsto. Non è stato purtroppo raggiunto l obiettivo prefissato di comunicare la nuova indennità di carica agli amministratori comunali neoeletti prima del loro insediamento. La legge regionale n. 7/2004 aveva disposto che le indennità di carica dei sindaci e degli amministratori comunali fossero agganciate a quelle dei consiglieri regionali. Il nuovo calcolo delle indennità ha presentato grandi difficoltà, dovute alla clausola che prevede che la somma delle nuove indennità di carica non può superare il totale delle indennità di carica corrisposte agli amministratori comunali altoatesini nel Se da un lato la nuova normativa ha imposto un limite di spesa per la determinazione delle nuove indennità, dall altro lato è stato necessario attenersi ai criteri della popolazione, delle frazioni e dei pernottamenti turistici. Ne è conseguito inevitabilmente che per alcuni sindaci e amministratori comunali le indennità di carica hanno subìto un incremento, mentre per altri vi è derivata una diminuzione. Nei Comuni con più di abitanti in cui il sindaco non aveva potuto usufruire del raddoppiamento dell indennità perché non raggiungeva i requisiti richiesti, il nuovo sindaco, a causa dell impossibilità di aumentare i limiti di spesa, si sarebbe dovuto accontentare dell indennità corrisposta al suo predecessore. Questa situazione paradossale, insieme alla generale insoddisfazione che i nuovi calcoli proposti hanno suscitato, hanno indotto il Consorzio dei Comuni e i politici competenti a fare pressione presso il legislatore regionale, affinché si modificassero le disposizioni in esame. Nella Provincia di Trento, i funzionari regionali e provinciali hanno riscontrato difficoltà ancora maggiori nella determinazione delle loro indennità di carica. Alla fine di giugno 2005, il Presidente della Regione, dott. Luis Durnwalder, ha inviato una circolare a tutti i Comuni, invitandoli a far determinare le indennità di carica dai Consigli comunali, secondo la prassi finora applicata. Ha raccomandato a tutti una cautela, in quanto le nuove indennità ancora da determinare dalla Giunta regionale avrebbero avuto effetto retroattivo al 9 maggio In questo modo si è reso necessario rimandare anche la promessa di corrispondere un indennità di carica agli assessori dei Comuni con meno di abitanti. In un incontro dei sindaci dei suddetti Comuni, erano state concordate le seguenti indennità spettanti agli assessori comunali: il 10% dell indennità di carica del sindaco nei Comuni fino a

18 abitanti; il 15% dell indennità di carica del sindaco nei Comuni compresi tra 701 e abitanti, e il 20% dell indennità di carica del sindaco nei Comuni compresi tra e abitanti. Le disposizioni della Legge regionale sono infine state modificate. I limiti della spesa riferiti al 2004 non sono però stati annullati. Sono state aggiunte alcune eccezioni e perciò è stato aumentato dell 8% l importo complessivo destinato al pagamento delle indennità di carica degli amministratori comunali in Alto Adige. Pur tuttavia tale somma non è stata sufficiente per compensare tutti i tagli delle indennità di carica. Per non attuare riduzioni delle indennità rispetto alle regolamentazioni finora vigenti, sarebbe stato necessario un aumento dell importo complessivo nella misura del 25%-30%. Nei nuovi calcoli effettuati, in ciascuna classe di Comune sono state introdotte da tre a quattro soglie fisse che sono subentrate alle indennità progressive, e questo ha permesso di limitare a 15 sindaci la riduzione della propria indennità. È invece rimasto alto il numero di 150 vicesindaci e assessori comunali che percepiranno un indennità inferiore. Tale fatto è dovuto alle notevoli differenze che hanno finora caratterizzato le loro indennità. Il Presidente della Provincia ha mantenuto la promessa che le nuove disposizioni non comporteranno a nessun sindaco una riduzione dell indennità, compensando le differenze con una lieve diminuzione delle indennità calcolate per i sindaci. Nell assemblea generale, i sindaci hanno esortato il Consorzio dei Comuni a impegnarsi affinché vengano compensati anche i disavanzi delle indennità di carica dei vicesindaci e degli assessori comunali. 14

19 4. PACCHETTO FAMIGLIA Sia la Regione Trentino Alto Adige, sia la Provincia di Bolzano hanno deciso l adozione di una serie di misure che si possono riassumere con il termine Pacchetto famiglia. Mentre la Regione ha innalzato gli assegni regionali al nucleo familiare e ha stipulato un assicurazione sociale e un assicurazione per la pensione ad uso delle donne nei primi anni dopo il parto, la Giunta provinciale ha messo a disposizione l assegno provinciale al nucleo familiare di 80,00 al mese fino al terzo anno di vita del figlio e ha offerto il potenziamento dei seguenti servizi: refezione scolastica, microstrutture per la prima infanzia e custodia di bambini giovani in orario extrascolastico (scuola materna con orari estesi, scuola materna estiva o custodia pomeridiana nelle scuole). Tutti questi servizi coinvolgono anche i Comuni. Nello scorso anno, nel Consorzio dei Comuni sono stati più volte discusse la nuova regolamentazione del servizio di refezione scolastica e l introduzione di microstrutture per la prima infanzia. Refezione scolastica L aumento del numero di alunni che usufruiscono del servizio di refezione scolastica è dovuto in parte alla riforma scolastica, che ha introdotto un numero maggiore di giorni con rientro pomeridiano delle lezioni. Molti sindaci, a questo riguardo, hanno criticato la mancanza di accordi preventivi con i Comuni, i quali spesso si sono trovati davanti al fatto compiuto. Un altra ragione che ha portato all incremento dell utilizzo del servizio di refezione scolastica sta nella nuova regolamentazione che attraverso una Legge provinciale e un regolamento estende a tutti gli alunni la possibilità di usufruire della refezione scolastica. Anche se il servizio in questione non è obbligatorio, i Comuni si sono sentiti in dovere di offrire una refezione scolastica tramite strutture proprie oppure tramite un accordo con un locale pubblico. L assenza di strutture disponibili, in molti casi, ha ostacolato l introduzione del servizio. A ciò si sono aggiunte altre difficoltà: il finanziamento incerto da parte della Provincia e l obbligo per i Comuni di occuparsi della sorveglianza durante l offerta del servizio di refezione. Nel parere espresso in merito al regolamento di attuazione, il Consorzio dei Comuni e il Consiglio dei Comuni avevano evidenziato più volte queste difficoltà, chiedendo la definizione di contributi provinciali fissi, l introduzione di un periodo transitorio per la graduale introduzione del servizio laddove non ci fossero strutture disponibili e, infine, l assegnazione del servizio di sorveglianza alle scuole stesse. Nonostante i diversi colloqui intercorsi con l Assessore provinciale Saurer, tali richieste 15

20 non hanno trovato accoglimento. Perciò anche l assemblea generale del Consorzio dei Comuni si è occupata del problema e ha riformulato le istanze sotto forma di risoluzione. Contemporaneamente si è data informazione alla stampa e all opinione pubblica, con la precisazione da parte del Consorzio dei Comuni che non si trattava di un attacco alla politica per la famiglia, bensì si proponeva di risolvere i problemi organizzativi e finanziari dei Comuni. Finalmente, la Provincia ha accolto una parte delle richieste dei Comuni: si è introdotto il servizio obbligatorio soltanto laddove siano disponibili le necessarie strutture, agli aventi diritto con un reddito più alto si può richiedere un contributo di oltre il 50% del costo dei pasti e la sorveglianza è maggiormente curata dagli insegnanti. Microstrutture La realizzazione di microstrutture per i bambini di età da 0 a 3 anni non è obbligatoria per i Comuni. È invece previsto che più Comuni si uniscano al fine di mettere a disposizione strutture comuni o conferire un incarico a un organizzazione privata. Una parte dei costi sarà sostenuta dai genitori, mentre alla Provincia e ai Comuni partecipanti spetta la metà dell importo rimanente. In un incontro con l Assessore provinciale dott. Richard Theiner, organizzato prima dell approvazione del regolamento di attuazione, i rappresentanti dei Comuni hanno sollevato dubbi circa l elevata qualifica richiesta alle assistenti. Si temeva che non si sarebbe potuto offrire il servizio per mancanza di personale. A queste perplessità è stato risposto che la buona formazione viene considerata da tutti i proponenti un elemento fondamentale e che dopo una fase transitoria ci sarà sufficiente personale qualificato. Già la prima applicazione della nuova regolamentazione ha comportato, in alcuni casi, una notevole ripercussione sulla spesa pubblica. Le motivazioni possono in parte essere ricondotte alla disposizione del cosiddetto decreto di armonizzazione che prevede che per chi usufruisce di un servizio, in presenza di determinati presupposti, una tariffa molto bassa, e conseguentemente si registra un notevole incremento dell importo a carico dei bilanci comunali e provinciale. 16

21 5. LAVORI DI PULIZIA NELLE SCUOLE MATERNE La Provincia ha deciso di inquadrare le assistenti di scuola materna in un profilo professionale più alto e di esonerarle completamente dai lavori di pulizia; questo ha suscitato un forte dissenso da parte dei Comuni. I costi per i lavori di pulizia si sono così trasferiti al 100% a carico dei Comuni. I Comuni erano stati esclusi dal processo decisionale e si sono trovati a dover affrontare queste nuove spese, che si aggiungono alle spese di gestione delle scuole materne. Si deve inoltre rilevare che l Amministrazione provinciale da anni non adempie il proprio obbligo, impostole dalla legge, di restituire ai Comuni il 50% delle spese di gestione per il servizio loro delegato. Contrattazione sui lavori di pulizia nelle scuole materne nell'ufficio dell'assessore provinciale dott. Thomas Widmann; d.s.a.d. Wilfried Battisti Matscher, Franz Alber, dott. Benedikt Galler, dott. Bruno Senoner, Assessore provinciale dott. Thomas Widmann, Assessore provinciale Luisa Gnecchi, Assessore provinciale dott. Florian Mussner, Assessore provinciale dott. Otto Saurer, Elmar Pichler Rolle Nel maggio 2005, l assessore provinciale dott. Thomas Widmann aveva sì annunciato la modifica del profilo professionale delle assistenti delle scuole materne, ma in seguito non aveva più dato comunicazioni in merito. I Comuni hanno appreso la notizia che i lavori di pulizia sarebbero rientrati nei loro obblighi con l inizio del nuovo anno scolastico dalle direzioni delle scuole materne e da comunicazioni dei sindacati. L assessore Widmann ha risposto ad una lettera di protesta del Consorzio sostenendo che si trattava di spese irrisorie. Sono state necessarie diverse richieste per un incontro affinché, alla fine di 17

22 agosto, si riuscisse ad organizzare una riunione tra gli Assessori provinciali Widmann, Saurer, Gnecchi e Mussner e i rappresentanti del Consorzio dei Comuni. Questi ultimi hanno chiesto alla Provincia di stanziare i mezzi finanziari necessari per la copertura delle maggiori spese sostenute per i lavori di pulizia. Diversamente i Comuni erano costretti a coprire l aumento delle spese tramite un equivalente aumento delle rette mensili. Dopo lunghe discussioni, dove è stata riconosciuta l importanza del lavoro pedagogico svolto dalle assistenti delle scuole materne, gli Assessori provinciali hanno assicurato che si sarebbero impegnati affinché la Provincia, a partire dal 2006, partecipasse alla copertura delle spese di gestione delle scuole materne con una quota più alta (25% invece del 15%). Quasi contemporaneamente tuttavia, il Presidente della Provincia ha comunicato alla stampa che i Comuni non avrebbero ottenuto ulteriori fondi per la gestione delle scuole materne. Dopo questa scoraggiante comunicazione, si è presa la decisione di contattare direttamente il Presidente della Provincia, organizzando un incontro fissato per il 6 ottobre. Il Consorzio dei Comuni ha informato il Presidente della Provincia che, stando a un inchiesta condotta tra i Comuni, le maggiori spese scaturite dal passaggio del servizio di pulizia ai Comuni si stimano a livello provinciale in 2,3 milioni di Euro. Il Consorzio non ha tuttavia trovato il favore del Presidente della Provincia, il quale ha comunicato di volersi limitare all aumento del contributo per le spese di gestione delle scuole materne dagli attuali 2,5 milioni di Euro a 3 milioni di Euro. Allo stesso tempo è stata stralciata dalla Legge sulle scuole materne la disposizione che prevedeva la partecipazione della Provincia alle spese di gestione delle scuole materne nella misura del 50%. La promessa, spesa nella stessa occasione, di reintrodurre il contributo del costo di costruzione, lascia ben sperare una nuova fonte di entrata. 18

23 6. ENERGIA Il disegno di legge provinciale Disposizioni transitorie in materia di concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico è stato decisivo perché il Consiglio di amministrazione costituisse, all inizio del 2005, un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del Consorzio dei Comuni, dei Comuni sede d impianto, dei Comuni rivieraschi, della Selfin, dell Azienda energetica spa, dell Azienda servizi municipalizzati Bressanone spa e dell Azienda Pubbliservizi Brunico, con il compito di esaminare la questione. Il disegno di legge, che inizialmente prevedeva una regolamentazione della disdetta delle concessioni e della procedura concorsuale per il rinnovo risp. la nuova assegnazione delle concessioni, con qualche riserva è stato valutato positivo. Su proposta del gruppo di lavoro, il Consiglio di amministrazione ha insistito affinché venissero stabilito delle norme che prevedono la partecipazione dei Comuni agli utili ricavati dalle derivazioni a scopo idroelettrico. Si è inoltre impegnato con determinazione affinché le concessioni per la derivazione di acque pubbliche a scopi idroelettrici non comportino un adeguamento d ufficio dei piani urbanistici da parte della Giunta provinciale, ma che tale competenza rimanga di esclusiva competenza dei Comuni. Il Consiglio di amministrazione ha inoltre formulato le seguenti richieste: 1. Concessioni per centrali idriche fino a kw di potenza nominale media Definizione di una Legge provinciale che preveda che nel rilascio e nel rinnovo delle concessioni per le suddette centrali idriche i Comuni abbiano una posizione privilegiata, a condizione che tutti i proventi derivanti dalla produzione siano destinati alla realizzazione, manutenzione e gestione di strutture pubbliche. 2. Concessioni per centrali idriche oltre kw di potenza nominale media È stato richiesto che per tutte le grandi derivazioni a scopo idroelettrico, nel rilascio della concessione venga accordata ai Comuni sede d impianto e ai Comuni rivieraschi una partecipazione nella misura del 10% e che la Selfin ottenga almeno il 30% delle eventuali partecipazioni della Sel Spa e che abbia la stessa partecipazione nella società di produzione. 19

24 Per le partecipazioni, ai Comuni e alla Selfin potranno essere addebitati soltanto i costi effettivi sostenuti dalla Provincia. Le società di produzione dovranno in ogni caso mettere a disposizione per misure ambientali e infrastrutturali il 5% della produzione data in concessione in 30 anni. L Azienda energetica Spa, in quanto produttrice e distributrice energetica comunale, dovrà concedere, nella misura del 10%, la partecipazione alla produzione di energia elettrica ai Comuni sede d impianto ed ai Comuni rivieraschi e dovrà finanziare le misure per l ambiente e per le infrastrutture, senza essere equiparata negli altri ambiti ai grandi produttori Enel ed Edison. Le suddette richieste sono state inoltrate alla Provincia. Il summenzionato disegno di legge nel frattempo è stato modificato dai proponenti prima della sua approvazione da parte del Consiglio provinciale ed è stato limitato al rilascio di nuove concessioni. La Legge provinciale, approvata poi nel mese di aprile, è stata impugnata dal Governo nazionale dinnanzi alla Corte Costituzionale ed il ricorso per incostituzionalità è tuttora pendente. La procedura da adottarsi per la disdetta e per il rinnovo delle concessioni decadute è stata oggetto, in autunno, di un disegno di legge separato, che è stato approvato dal Consiglio provinciale. Tale disegno prevede la possibilità di presentare le domande per il rinnovo delle concessioni che scadranno il entro il presso l Ufficio competente. Questa disposizione interessa in primo luogo le concessioni di 13 centrali dell Enel e di due centrali dell Azienda energetica Spa. Anche questa Legge provinciale è stata impugnata dal Governo nazionale presso la Corte Costituzionale, che ha in seguito unito i due ricorsi per incostituzionalità. La Provincia ha infine accolto parzialmente alcune richieste presentate dal Consiglio di amministrazione. Nel mese di settembre ha presentato una proposta basata sul principio che ciascun Comune sede d impianto dovrebbe partecipare ai relativi utili, somme riportate dalla Sel Spa in Provincia, e ciò indipendentemente dal fatto per quali centrali alla Sel Spa vengano rilasciate le concessioni. Tale proposta prevedeva la costituzione di tre gruppi: i Comuni sede d impianto delle centrali dell Enel, i Comuni sede d impianto delle centrali dell Edison e, infine, i Comuni sede d impianto delle centrali dell Azienda energetica. È stato proposto che i Comuni sede d impianto di ciascun gruppo costituissero una propria società che avrebbe poi ricevuto una partecipazione dell 8% su una società di produzione ancora da costituirsi. La proposta della Provincia prevedeva la distribuzione delle quote di detta società di produzione come segue: l 8%, come sopra esposto, ai Comuni sede d impianto; il 4% alla Selfin; limitatamente al gruppo delle centrali Enel, il 20

25 15% all Azienda energetica e la restante quota alla Sel Spa, di proprietà della Provincia. Qualora venisse stipulato un contratto di joint-venture con altre società, le quote assegnate risulterebbero le seguenti: l 8% ai Comuni sede d impianto già sopra menzionati; il 4% alla Selfin; il 15% della quota della Sel Spa all Azienda energetica. Questa proposta non ha trovato l accordo né del gruppo di lavoro, né del Consiglio di Amministrazione. I Comuni sede d impianto si erano nel frattempo consultati nei singoli gruppi e hanno deciso di non accettare tale proposta, in quanto essa risulta inferiore della soluzione trovata per la Val Venosta. Quest ultima, infatti, prevede le seguenti condizioni: i Comuni sede d impianto detengono la quota fissa dell 8%; viene fissato un piano per l ambiente che definisce tempi e mezzi finanziari; per le partecipazioni dei Comuni potranno essere addebitati soltanto i costi effettivi sostenuti dalla Provincia; il finanziamento potrà essere effettuato tramite dividendi. Il Consiglio di Amministrazione ha sostenuto questa posizione e ha proposto alle parti di partecipare alle trattative in qualità di coordinatore. Nel corso delle trattative tra i rappresentanti dei Comuni sede d impianto e il Presidente della Provincia risp. l Assessore all ambiente ed energia, sono stati apportati alcuni miglioramenti e i nuovi parametri si sono così avvicinati al modello trovato per la Val Venosta. Tuttavia, non è ancora stato definito un accordo finale con la Provincia, e le trattative si sono nuovamente fermate. 21

26 7. LEGGI E REGOLAMENTI a) Legge urbanistica Sono stati tre i disegni della cosiddetta piccola riforma dell urbanistica di cui il Consorzio si è occupato nell anno passato. L Assessore provinciale dott. Michl Laimer ne ha illustrato le novità al Consiglio di amministrazione. Di seguito si elencano i punti essenziali con le relative proposte di modifica e le richieste del Consorzio dei Comuni. Piani delle zone di pericolo: È stato raggiunto l obiettivo che i piani delle zone di pericolo non devono essere predisposti immediatamente, bensì entro il termine di tre anni. È stata chiesta la concessione di contributi provinciali. Tutela degli insiemi: Siamo riusciti ad impedire che sia la Giunta provinciale su proposta del comitato in casi di particolare urgenza ad imporre d ufficio il vincolo della tutela degli insiemi; ora tale facoltà è di competenza della Giunta comunale. Anche per la tutela degli insiemi sono stati richiesti contributi. Centrali idriche con una potenza nominale di oltre 50kW: Viene categoricamente rifiutata la disposizione secondo cui, concluso il procedimento concessorio, le centrali idriche devono essere inserite nel piano urbanistico comunale. Tale disposizione, infatti, pregiudica notevolmente l autonomia del Comune in materia urbanistica. Reti antigrandine: Per l installazione di queste reti protettive non è prevista né una concessione edilizia, né un autorizzazione; su richiesta del Consorzio dei Comuni è stato introdotto l obbligo di presentare una dichiarazione di inizio attività. Commissione edilizia comunale: Le modifiche previste per la composizione della Commissione edilizia comunale sono state corrette secondo le richieste del Consorzio dei Comuni; in tale modo, oltre ai membri tecnici, vi sono rappresentati anche figure nominate dal Consiglio comunale. Il Consiglio di amministrazione del Consorzio dei Comuni non è stato d accordo con l introduzione del diritto del richiedente di essere ascoltato dalla Commissione edilizia, in quanto ciò verrebbe a rallentare e a complicare inutilmente il lavoro della Commissione. 22

27 Complesso immobiliare indivisibile: Il Consorzio ha ritenuto particolarmente importante e giusta la proposta che prevedeva che l annotazione tavolare da esercizio ricettivo di un edificio nonché le superfici accessorie desse luogo alla costituzione di un complesso immobiliare indivisibile, rendendo dunque impossibile la cessione e l alienazione di singole parti dell edificio stesso. Poiché tale disposizione non figurava più in un aggiornamento del disegno di legge, il Consorzio dei Comuni ha richiesto la sua reintegrazione. b) Reintroduzione del contributo del costo di costruzione La generale reintroduzione del contributo del costo di costruzione era già stata richiesta dal Consorzio dei Comuni in occasione delle proposte presentate per il programma di coalizione della Giunta Provinciale per la legislatura corrente. Nei diversi disegni della piccola riforma dell urbanistica, tuttavia, tale richiesta non ha trovato considerazione; vi sono anzi stati inseriti nuovi casi di esonero. Dall altra parte però è stato previsto l innalzamento dal 5%-10% al 10%-15% del margine entro il quale il Comune con regolamento può determinare le spese di urbanizzazione. Il Consorzio dei Comuni ha analizzato tale proposta: il raddoppiamento degli oneri di urbanizzazione avrebbe potuto costituire una valida alternativa alla reintroduzione del contributo del costo di costruzione, difficilmente ottenibile a livello politico. È però emersa la preoccupazione che alla fine sarebbe stato fissato il margine del 5%-15% e che ciascun Comune avrebbe dovuto conseguentemente definire una propria aliquota; preoccupazione, questa, che si è rivelata fondata con la terza stesura della Legge sull urbanistica. Il Presidente della Provincia, in occasione di un incontro delle trattative finanziarie, ha appoggiato il principio sulla reintroduzione del contributo sui costi di costruzione, invitando i rappresentanti del Consorzio dei Comuni a effettuare i necessari calcoli per formulare successive proposte. Il Consorzio dei Comuni ha accolto favorevolmente questa richiesta e ha di seguito formulato la nuova regolamentazione del contributo del costo di costruzione come segue: Introduzione del contributo del costo di costruzione per tutte le categorie [(a) appartamenti; b) commercio al dettaglio; c) esercizi di somministrazione di bevande, di somministrazione di pasti e bevande ed esercizi ricettivi; d) affittacamere, agriturismi; e) attività terziarie, esclusi b), c) e d); f) industria e commercio all ingrosso; g) artigianato; h) agricoltura; i) strutture di interesse pubblico] nella misura dell 1,5% calcolato sulla volumetria fuori terra, ad eccezione dell esenzione per le prime case 23

28 fino a 495 m³ nonché per i fabbricati rurali, tranne le seconde case, per le quali anche in futuro dovrebbe essere applicata l aliquota del 15%, e con la possibilità per i Comuni di aumentare l aliquota per singole categorie fino ad arrivare al 3%. Il Presidente della Provincia ha ottenuto per questa proposta il sostanziale consenso della Giunta Provinciale. c) Legge sugli espropri È stata inviata al Consorzio dei Comuni, affinché esprimesse il proprio parere, la bozza per una nuova legge sugli espropri, che riprende molte disposizioni contenute nella Legge statale (D.P.R. n. 327/2001). Le novità riguardano in primo luogo il procedimento espropriativo. Rimangono invece invariati i criteri per la determinazione dell indennità di esproprio e, sostanzialmente, anche la procedura di esproprio consensuale. Il Consorzio dei Comuni non ha portato obiezioni contro la semplificazione delle procedure. Non ha invece approvato il trasferimento ai Comuni della competenza in materia di occupazioni coattive e occupazioni temporanee. A suo avviso, infatti, tali ambiti dovrebbero rientrare anche in futuro tra le competenze della Provincia, dato che gli uffici provinciali dispongono delle necessarie conoscenze ed esperienze in materia. d) Norma di attuazione in materia di vendita di giornali e riviste Già nel 2004, il Consorzio dei Comuni si era occupato di una proposta per una nuova norma di attuazione per la vendita di giornali e riviste, facendo notare che la norma di attuazione riprendesse soltanto le disposizioni e le circolari statali. Nel frattempo, il legislatore provinciale ha modificato le condizioni quadro in questo settore. La nuova bozza della norma di attuazione introduce ora una serie di semplificazioni e regolamenti migliorativi. Sono stati soppressi, per esempio, la distinzione tra punti di vendita esclusivi e non, così come il requisito della superficie minima di mq per i distributori di benzina. La superficie di vendita minima per gli esercizi di commercio è stata ridotta da 700 mq a 50 mq. È inoltre stata accolta favorevolmente la natura facoltativa dell apposito piano comunale. Il Consorzio dei Comuni ha proposto che le direttive provinciali esistenti venissero coordinate meglio con quelle nuove e ha suggerito di consultare, prima dell approvazione del piano comunale, le rappresentanze altoatesine della Federazione degli editori e dei distributori nonché le organizzazioni sindacali locali. 24

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

Servizio INFORMATIVA 730

Servizio INFORMATIVA 730 SEAC S.p.A. - 38100 TRENTO - Via Solteri, 74 Internet: www.seac.it - E-mail: info@seac.it Tel. 0461/805111 - Fax 0461/805161 Servizio INFORMATIVA 730 15 GENNAIO 2008 Informativa n. 10 ULTERIORI NOVITÀ

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2357 e 2357 ter del codice civile. ASSEMBLEA DEGLI

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

RELAZIONE DEI CONSIGLIERI QUESTORI AL PROGETTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014

RELAZIONE DEI CONSIGLIERI QUESTORI AL PROGETTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 RELAZIONE DEI CONSIGLIERI QUESTORI AL PROGETTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 L elemento caratterizzante di questo bilancio di previsione 2014 è rappresentato indubbiamente dal rinnovo dell

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale.

LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale. Legge 1985032 Pagina 1 di 9 LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 17

Dettagli

Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI

Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI PRO-RATA CONTRIBUTIVO A decorrere dal 1 gennaio 2012,

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PEGASO 03 S.r.l. Sede legale ed operativa: Via Cagliero 3/I-3/L 100 41 CARIGNANO (TO) Tel 011-969.87.11 Fax 011-969.07.97 Capitale Sociale Eu ro 100.000,00 i.v. Registro delle Imp rese n. 08872320018 Tribunale

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

NORME DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO DEL 23 LUGLIO 2007

NORME DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO DEL 23 LUGLIO 2007 NORME DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO DEL 23 LUGLIO 2007 Legge 247 del 24 dicembre 2007 Sommario LAVORO E AMMORTIZZATORI SOCIALI 1. Indennità di disoccupazione ordinaria e con requisiti ridotti. 2. Lavoro

Dettagli

Il Bilancio del Comune spiegato in 15 punti

Il Bilancio del Comune spiegato in 15 punti Il Bilancio del Comune spiegato in 15 punti 1. Che cos è il bilancio del Comune? Il bilancio è lo strumento con il quale il Comune programma le attività e i servizi dell ente per l anno successivo. Al

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO REFEZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO REFEZIONE SCOLASTICA REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO E REFEZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio dell Unione N. 21 del 30/04/2013 CAP.

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme

Dettagli

Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino

Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino Comune di Albiano d'ivrea Provincia di Torino All cc 7/2015 CONVENZIONE TRA I COMUNI DI ALBIANO D IVREA E BUROLO PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DEL SERVIZIO DI SCUOLA PRIMARIA DI ALBIANO D'IVREA PREMESSA

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>. Legge 1976028 Pagina 1 di 7 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue:

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue: Le pensioni nel 2007 Gli aspetti di maggiore interesse della normativa previdenziale Inps, con particolare riferimento al fondo pensioni lavoratori dipendenti Tetto di retribuzione pensionabile Il tetto

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e, p.c.

Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e, p.c. Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Prestazioni e Contributi Direzione Prestazioni Previdenziali MESSAGGIO N. 1 DEL 15/02/2008

Dettagli

Le pensioni nel 2006

Le pensioni nel 2006 Le pensioni nel 2006 Proponiamo il consueto aggiornamento annuale sugli aspetti di maggiore interesse per i nostri associati concernenti la normativa previdenziale INPS. TETTO DI RETRIBUZIONE PENSIONABILE

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

STUDIO CAVINA COMMERCIALISTI ASSOCIATI REVISORI CONTABILI

STUDIO CAVINA COMMERCIALISTI ASSOCIATI REVISORI CONTABILI AI SIGNORI CLIENTI LORO SEDI CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 GENNAIO 2015 ALIQUOTE CONTRIBUTIVE PER GLI ISCRITTI ALLA GESTIONE SEPARATA INPS - AUMENTI PER IL 2015 1 PREMESSA Nel 2015, le aliquote contributive

Dettagli

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 51 del 29/09/2008

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 88 DEL 26-06-1980 REGIONE LAZIO. Norme in materia di opere e lavori pubblici.

LEGGE REGIONALE N. 88 DEL 26-06-1980 REGIONE LAZIO. Norme in materia di opere e lavori pubblici. LEGGE REGIONALE N. 88 DEL 26-06-1980 REGIONE LAZIO Norme in materia di opere e lavori pubblici. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 21 del 30 luglio 1980 Il Consiglio regionale ha approvato.

Dettagli

REGOLAMENTO. PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N.

REGOLAMENTO. PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DEL FORUM DELLE ASSOCIAZIONI e FONDAZIONI (APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 21 DEL 02/08/07) INDICE ARTICOLO 1 - FORUM DELLE ASSOCIAZIONI FINALITA ARTICOLO

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONE BASILICATA DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DELLA GIUNTA Bilancio di Previsione pluriennale per il triennio 2015-2017. Potenza, Dicembre 2014 * * * * * * * * * * Articolo 1 Stato di Previsione dell

Dettagli

L.R. 26 Giugno 1980, n. 88

L.R. 26 Giugno 1980, n. 88 L.R. 26 Giugno 1980, n. 88 Norme in materia di opere e lavori pubblici (1). TITOLO I OPERE INCLUSE NEI PROGRAMMI REGIONALI Capo I PROGRAMMAZIONE Art. 1 (Ambito di applicazione della legge) I programmi

Dettagli

Legge federale sulle finanze della Confederazione

Legge federale sulle finanze della Confederazione Decisioni del Consiglio degli Stati del 10.09.2014 Proposte della Commissione del Consiglio nazionale del 18.09.2014 e-parl 23.09.2014 08:45 Legge federale sulle finanze della Confederazione (LFC) (Nuovo

Dettagli

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA ART. 1 - COMPITI DEL PERSONALE ATA, MOBILITÀ PROFESSIONALE, VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ

Dettagli

INPS a porte aperte. Il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) si caratterizza per alcune peculiarità:

INPS a porte aperte. Il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) si caratterizza per alcune peculiarità: INPS a porte aperte Questa scheda fa parte di una operazione di trasparenza dell Inps, annunciata dal Presidente Boeri nel suo discorso di insediamento. Nel corso delle prossime settimane e mesi pubblicheremo

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE CASSA DI PREVIDENZA INTEGRATIVA PER I DIPENDENTI DELLE AZIENDE CONVENZIONATE FONDO PENSIONE (iscritto al n. 1137 della Sezione Speciale I dei Fondi Preesistenti dell Albo Covip) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica www.comune.bottanuco.bg.it Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nr. 40 del 29.9.2005 e modificato con deliberazione di Consiglio

Dettagli

CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici

CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici REGOLAMENTO COMUNALE PER L ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI (Approvato con deliberazione consiliare

Dettagli

proposta di legge n. 460

proposta di legge n. 460 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 460 a iniziativa dei Consiglieri Zinni, Natali, Romagnoli, Zaffini presentata in data 18 novembre 2014 ISTITUZIONE IN VIA SPERIMENTALE DEL SOSTEGNO

Dettagli

Allegato: Contratto di fornitura di servizi

Allegato: Contratto di fornitura di servizi All. n. 2. Allegato: Contratto di fornitura di servizi Premesso che: - Commerfin S.C.P.A., con sede legale in Roma, Via Nazionale, 60 (la Società o Commerfin ), iscrizione al Registro delle Imprese di

Dettagli

Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA)

Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) Come è nato e a cosa serve Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) Il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) è stato istituito dall art. 1 ter del Decreto Legge n. 249/ 2004 convertito dalla

Dettagli

AUTORITA PORTUALE DI RAVENNA. Delibera n. 33 del Comitato Portuale del 22 novembre 2007

AUTORITA PORTUALE DI RAVENNA. Delibera n. 33 del Comitato Portuale del 22 novembre 2007 AUTORITA PORTUALE DI RAVENNA Delibera n. 33 del Comitato Portuale del 22 novembre 2007 Riesame e riaccertamento dei residui e proposta di variazione al bilancio previsionale per l esercizio finanziario

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - Onlus Via Operai 40-16149 Genova fism@aism.it Art. 1 - È costituita per volontà dell Associazione Italiana Sclerosi Multipla con sede in Roma una fondazione sotto

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (P.T.T.I.) 2015 2017 1. Introduzione: organizzazione e funzioni dell amministrazione. La trasparenza costituisce strumento di prevenzione e contrasto

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

Regolamento per l'erogazione Errore. Il segnalibro non è definito. di contributi a titolo di prestito d'onore Errore. Il segnalibro non è definito.

Regolamento per l'erogazione Errore. Il segnalibro non è definito. di contributi a titolo di prestito d'onore Errore. Il segnalibro non è definito. Regolamento per l'erogazione Errore. Il segnalibro non è definito. di contributi a titolo di prestito d'onore Errore. Il segnalibro non è definito. APPROVATO CON DELIBERAZIONE COMUNALE N 46 DEL 11-05-2009

Dettagli

Roma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19

Roma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19 Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 07/02/2012 Circolare n. 19 Ai Dirigenti

Dettagli

Città di Fabriano CONSIGLIO COMUNALE

Città di Fabriano CONSIGLIO COMUNALE ( 199 19/11/2013) OGGETTO: ESTINZIONE ANTICIPATA DI MUTUI CONTRATTI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI SPA E VARIAZIONE DI BILANCIO AI SENSI DELL ART. 175, COMMA 2 E 3 DEL D.LGS. 267/2000. PREMESSO che:

Dettagli

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età

Dettagli

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità

Dettagli

Il nuovo cumulo, terza via per la pensione

Il nuovo cumulo, terza via per la pensione Il nuovo cumulo, terza via per la pensione La legge di stabilità 2013 (Legge n. 228/2012) per rendere meno gravosi i requisiti di accesso alla pensione dopo la riforma Monti-Fornero ha previsto, accanto

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DEL FONDO PENSIONE PREVICOOPER

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DEL FONDO PENSIONE PREVICOOPER PREVICOOPER FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE NAZIONALE A CAPITALIZZAZIONE DEI DIPENDENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE COOPERATIVA DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DEL FONDO PENSIONE PREVICOOPER Approvato

Dettagli

I. ASPETTI G ENERALI DELLA TASSAZIONE DEI MEDICI (Le principali imposte cui è soggetto un medico)

I. ASPETTI G ENERALI DELLA TASSAZIONE DEI MEDICI (Le principali imposte cui è soggetto un medico) I. ASPETTI G ENERALI DELLA TASSAZIONE DEI MEDICI (Le principali imposte cui è soggetto un medico) Vediamo innanzi tutto quali sono le imposte a cui è soggetto il medico. I.A Imposte sui redditi I.A.1 IRPEF

Dettagli

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA

CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE NIBBIOLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO SCOLASTICO RELATIVO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA TRA I COMUNI DI GARBAGNA NOVARESE E NIBBIOLA Ai sensi dell art. 30 del D.Lgs. 267/2000 Allegato alla deliberazione

Dettagli

Regolamento per il riscatto degli anni di laurea ex art. 22 Regolamento dell Ente

Regolamento per il riscatto degli anni di laurea ex art. 22 Regolamento dell Ente E.P.A.P. Ente di Previdenza ed Assistenza Pluricategoriale Via Vicenza, 7-00185 Roma Tel: 06 69.64.51 - Fax: 06 69.64.555 E-mail: info@epap.it - Sito web: www.epap.it Codice fiscale: 97149120582 Regolamento

Dettagli

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 Il presente bilancio è stato redatto in linea con le indicazioni deliberate dal Consiglio e tiene conto delle disposizioni

Dettagli

COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna

COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna Approvato con D.G.C. n. 104 del 31.07.2008 Modificato con D.G.C. n. 139 del 30.10.2008

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA COMUNE DI BASCHI PROVINCIA DI TERNI REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA (Approvato con delibera consiliare n. 50 del 30.09.2010) TITOLO I Norme Generali TITOLO II Trasporto

Dettagli

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi PREMESSA L articolo 6 del Regolamento per la formazione professionale continua dell Ordine territoriale di Catania,

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (A) Regime fiscale applicabile agli iscritti a partire dal 1 gennaio 2007ed ai contributi versati dal 1 gennaio 2007dai lavoratori già iscritti 1. I Contributi 1.1 Il regime

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N.44 del 12 Marzo 2013 Ai gentili clienti Loro sedi Recupero edilizio e riqualificazione energetica: per la maxi detrazione pagamenti entro il 30.06.2013 Gentile cliente,

Dettagli

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 24 febbraio 2005 e modificato con deliberazione C.C. n. 55 del 20 dicembre 2006 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL

Dettagli

Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato

Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato Al fine di promuovere una stabile occupazione, la Legge di Stabilità 2015 introduce un esonero contributivo per le assunzioni con contratto a tempo effettuate nel 2015. L introduzione del beneficio in

Dettagli

INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI VARIABILI DA CONSIDERARE NELLA

INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI VARIABILI DA CONSIDERARE NELLA Allegato parte integrante ALLEGATO A) - Disciplina ICEF INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI VARIABILI DA CONSIDERARE NELLA VALUTAZIONE DELLA CONDIZIONE ECONOMICA FAMILIARE, AI FINI DELL AMMISSIONE AGLI ASSEGNI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

COMUNE DI ESCALAPLANO

COMUNE DI ESCALAPLANO COMUNE DI ESCALAPLANO Provincia di Cagliari STATUTO CONSULTA GIOVANI DI ESCALAPLANO CAPO I NORME ISTITUTIVE E ATTRIBUZIONI FONTI NORMATIVE Le disposizioni contenute nel presente statuto trovano il loro

Dettagli

Il giorno 8 luglio 2011, in Brescia Tra Il Banco di Brescia SPA

Il giorno 8 luglio 2011, in Brescia Tra Il Banco di Brescia SPA Il giorno 8 luglio 2011, in Brescia Tra Il Banco di Brescia SPA La Delegazione Sindacale Aziendale composta da: DIRCREDITO/FD FABI FIBA/CISL FISAC/CGIL SINFUB UILCA e Premesso che: con lettera del 16 marzo

Dettagli

INCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE

INCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE RETE ITALIANA PER LA DIFFUSIONE DELL INNOVAZIONE E IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE INCENTIVI NAZIONALI LEGGE 46/82 Direzione Trasferimento di Conoscenza e Innovazione Dipartimento Centri e Reti

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE fondo pensione aperto aviva Fondo Pensione Istituito in Forma di Patrimonio Separato da AVIVA S.p.A. (Art. 12 del Decreto Legislativo 5 Dicembre 2005, n. 252) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE FONDO PENSIONE

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA COMUNE DI FALCADE (Provincia di Belluno) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA (TESTO DEFINITIVO APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 5 DEL 17.02.2005) ART. 1 - FINALITA... 2 ART. 2 -

Dettagli

Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo.

Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo. Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo. 1) Generalità I professori universitari, in quanto dipendenti civili dello Stato, sono iscritti alla Cassa per

Dettagli

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4369 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore PASSIGLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1 o DICEMBRE 1999 Norme in materia

Dettagli

PENSIONI, REGOLAMENTO DI ARMONIZZAZIONE

PENSIONI, REGOLAMENTO DI ARMONIZZAZIONE PENSIONI, REGOLAMENTO DI ARMONIZZAZIONE OGGETTO: Adeguamento, a partire dal 1 gennaio 2013, agli incrementi della speranza di vita dei requisiti per l accesso al pensionamento del personale appartenente

Dettagli

CIRCOLARE N.22/E. Roma, 11 luglio 2014

CIRCOLARE N.22/E. Roma, 11 luglio 2014 CIRCOLARE N.22/E Direzione Centrale Normativa Direzione Centrale Servizi ai contribuenti Roma, 11 luglio 2014 OGGETTO: Art. 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 - Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del /29.11.2013 INDICE GENERALE

Dettagli

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese Statuto Servizio Cure a Domicilio del Luganese CAPITOLO 1 Scopo, sede e durata Denominazione Art. 1 Con la denominazione Servizio cure a domicilio del Luganese - SCuDo è costituita a Lugano un Associazione

Dettagli

di Massimo Gabelli, Roberta De Pirro - Studio legale e tributario Morri Cornelli e Associati

di Massimo Gabelli, Roberta De Pirro - Studio legale e tributario Morri Cornelli e Associati 15 Febbraio 2013, ore 12:22 La circolare n. 5 di Assonime Consorzi per l internazionalizzazione: le regole per IVA e imposte dirette Il D.L. n. 83/2012 ha istituito la figura dei consorzi per l internazionalizzazione,

Dettagli

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

Legge regionale 24 dicembre 2008, n. 32

Legge regionale 24 dicembre 2008, n. 32 Legge regionale 24 dicembre 2008, n. 32 Bilancio di Previsione 2009 e Pluriennale Triennio 2009 2011 (B. U. Regione Basilicata N. 60 del 29 dicembre 2008) Articolo 1 Stato di Previsione dell Entrata 1.

Dettagli

Allegato parte integrante Allegato A

Allegato parte integrante Allegato A Allegato parte integrante Allegato A DISPOSIZIONI ATTUATIVE DELL ARTICOLO 1 DELLA LEGGE PROVINCIALE 16 MAGGIO 2012 N. 9 CONCERNENTE LA CONCESSIONE DI INTERVENTI A SOSTEGNO DEL POTERE DI ACQUISTO DEI NUCLEI

Dettagli

ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DIREZIONE GENERALE

ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DIREZIONE GENERALE Enpals: le pensioni di anzianità e vecchiaia dal 2008 (Enpals, Circolare 15.2.2008 n. 1) Modifiche alla legge 23.8.2004 n. 243 introdotte dalla legge 24.12.2007 n.247 recante Norme di attuazione del protocollo

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

PREMESSA. Studio e Ricerca per lo Sviluppo delle attività delle Convenzioni Internazionali. Direzione Centrale delle Prestazioni

PREMESSA. Studio e Ricerca per lo Sviluppo delle attività delle Convenzioni Internazionali. Direzione Centrale delle Prestazioni Studio e Ricerca per lo Sviluppo delle attività delle Convenzioni Internazionali Direzione Centrale delle Prestazioni Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Roma, 28 Ottobre 2002 Circolare

Dettagli

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA.

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. LA PENSIONE DI VECCHIAIA è il trattamento pensionistico corrisposto dall Istituto previdenziale al raggiungimento di una determinata età

Dettagli

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI La L.R. 41/2005 all art. 2 sancisce il carattere di universalità

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno

COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno PATTO DI STABILITA COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO Provincia di Livorno SETTORE RISORSE UMANE ECONOMICHE E STRUMENTALI PATTO DI STABILITA INTERNO ENTI LOCALI Legge n 244 del 24/12/2007 Legge Finanziaria

Dettagli

Regolamento per la concessione di contributi in conto interesse alle imprese dei settori artigianato, commercio e turismo

Regolamento per la concessione di contributi in conto interesse alle imprese dei settori artigianato, commercio e turismo Regolamento per la concessione di contributi in conto interesse alle imprese dei settori artigianato, commercio e turismo Approvato con delibera consiliare n. 49 del 23 aprile 2004 Modificato con delibera

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL RIMBORSO DELLE SPESE AGLI AMMINISTRATORI

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL RIMBORSO DELLE SPESE AGLI AMMINISTRATORI COMUNE DI OLCENENGO Provincia di Vercelli REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL RIMBORSO DELLE SPESE AGLI AMMINISTRATORI INDICE Art. Descrizione Art. Descrizione 1 2 3 4 5 Oggetto del regolamento Organizzazione

Dettagli

1. Dopo la lettera d) del comma 2 dell articolo 7 della l.r. 81/1995 è inserita la seguente lettera:

1. Dopo la lettera d) del comma 2 dell articolo 7 della l.r. 81/1995 è inserita la seguente lettera: Proposta di legge Norme per l emergenza idrica e per la prevenzione della crisi idropotabile Modifiche alla legge regionale 21 luglio 1995, n. 81 (Norme di attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36.

Dettagli

LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO

LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO ALLEGATO AL PIANO DELLA PERFORMANCE 2014-2016 Approvato con Decreto del Presidente n. 27

Dettagli

ALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati

ALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati Dottori Commercialisti Associati ASSOCIATI: GIOVANNI ALBERTI Professore Ordinario di Economia Aziendale all Università di Verona CLAUDIO UBINI ALBERTO CASTAGNETTI ELISABETTA UBINI PIAZZA CITTADELLA 6 37122

Dettagli

Delibera n. 3519 del 15 novembre 2006

Delibera n. 3519 del 15 novembre 2006 Delibera n. 3519 del 15 novembre 2006 Alla Famiglia e Solidarietà Sociale e alla Sanità Gian Carlo Abelli ESTENSIONE SPERIMENTALE DELL EROGAZIONE DEL PRESTITO SULL ONORE ALL EVENTO COSTI PER L EDUCAZIONE

Dettagli