Aspetti odontoiatrici Protocolli operativi preventodontici

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1 Fondazione IRCSS Ca Granda Università degli Studi di Milano Dipartimento di Scienze Biomediche Chirurgiche E Odontoiatriche Direttore: Prof. F. Santoro Corso di Laurea in Igiene Dentale Presidente: Prof. G. Farronato Aspetti odontoiatrici Protocolli operativi preventodontici S. Gioventù - V. Salvato II CONVEGNO NAZIONALE RUBISTEIN TAYBI SYNDROME Maggio 2013 Lodi

2 IRCSS: pazienti PBS afferenti al Reparto di Ortodonzia CLID Milano-Statale Coordinatore Prof. G. Farronato IRCSS: pazienti afferenti al Centro di Malattia Genetiche e di Ortodonzia Pazienti ospiti dell Istituto Sacra Famiglia ed afferenti all ambulatorio odontoiatrico

3 OBIETTIVI PREVENTODONTICI l integrità del cavo orale consente loro uno dei pochi piaceri concessi: MANGIARE 1 3 un aspetto gradevole 2 e facilita l inserimento nella società l assenza di AUMENTA patologia orale L AUTOSTIMA evita la comparsa di DOLORE

4 GRADO DI COLLABORAZIONE GRADO DI DISABILITA TIPO DI PATOLOGIA CAPACITA COLLABORAZIONE SUFFICIENTE AUTOSUFFICIENTI soggetti disponibili fisicamente e psichicamente Disabilità sensoriale Disabilità motorie lievi Insufficienza mentale lieve o media (Q.I.85-50%) Adeguatamente istruiti, stimolati e incoraggiati, sono in grado di attuare autonomamente il programma di prevenzione COLLABORAZIONE PARZIALE PARZIALMENTE AUTOSUFFICIENTI soggetti disponibili fisicamente ma non psichicamente soggetti nondisponibili fisicamente ma disponibili psichicamente Spasticità lieve Insufficienza mentale lieve o media (Q.I %) Disabilità caratteriali Autismo moderato Discinesie Distonie Pur non essendo del tutto autosufficienti per deficit mentale o motorio offrono un lieve ma stimolabile grado di collaborazione COLLABORAZIONE ASSENTE DISABILITA GRAVE soggetti con alterazioni posturali o movimenti incontrollati Spasticità grave Atetosi Corea Distonie gravi Discinesie gravi Scarsa o nulla capacità di collaborazione

5 ITER PREVENTODONTICO IN PAZIENTI COLLABORANTI Nei limiti del possibile si cerca di attuare l ITER PREVENTODONTICO, adeguando i tempi di apprendimento alle capacità soggettive. LIVELLI DA 1 A 5: PROCEDURE PERSONALIZZATE LIVELLI DA 6A a 6E: SIGILLATURE, CONTROLLI A DISTANZA ED APPLICAZIONI PERIODICHE DI FLUORO A 6B 6C 6D 6E A 6B 6C 6D 6E A 6B 6C 6D 6E ( PREVENZIONE & assistenza dentale: Metodologie Preventodontiche n.2 Marzo-Aprile M.Baldoni; F.Farroanto; G.P.Farronato; A.Salvato )

6 ITER PREVENTODONTICO IN PAZIENTI COLLABORANTI Al primo incontro, con l aiuto dei genitori, si procede a: compilazione della cartella clinica; corretto approccio psicologico il paziente deve familiarizzare sia con l igienista che con l ambiente odontoiatrico; valutazione della qualità e della frequenza dei cibi assunti e della modalità e frequenza delle pratiche di igiene orale al fine di correggere abitudini sbagliate sia dal punto di vista odontoiatrico che dal punto di vista dietetico; valutazione delle capacità manuali e delle manovre di igiene orale tramite spazzolamento autonomo del paziente.

7 L ITER PREVENTODONTICO prevede 6 livelli. Ad ogni incontro si esegue: 1) un prelievo di placca batterica sopragengivale dalla faccia vestibolare del primo molare inferiore di destra con un ansa rigida sterile => valutazione quali e quantitativa della placca al microscopio; 2) il rilevamento di Indice di placca (I.P.) (metodo di Silness-Loe) e di Sanguinamento (I.S.); 3) istruzione/motivazione sulle corrette manovre di igiene orale con l utilizzo di sostanze rivelatrici di placca; 4) esame obiettivo ed aggiornamento della cartella preventodontica

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9 Ad ogni livello, dopo aver evidenziato la placca con le pastiglie rivelatrici, si fa spazzolare il paziente per motivarlo ed istruirlo sulla corretta tecnica di spazzolamento (tecnica a rullo o Bass modificato). Qualora si riscontrino difficoltà manuali si modifica lo spazzolino a seconda delle esigenze del paziente o si predilige uno spazzolino elettrico.

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11 ITER PREVENTODONTICO IN PAZIENTI PARZIALMENTE COLLABORANTI Il protocollo di prevenzione si adatta alle capacità del paziente: si allungano i tempi di familiarizzazione e quelli di apprendimento sulle tecniche di spazzolamento; si coinvolgono sempre i genitori che svolgono un ruolo importantissimo sulla motivazione e sugli stimoli soprattutto per quanto riguarda l igiene domiciliare; si sostituisce o modifica lo spazzolino manuale.

12 QuickTime e un decompressore Codec YUV420 sono necessari per visualizzare quest'immagine.

13 ITER PREVENTODONTICO PER PAZIENTI NON COLLABORANTI Non è possibile attuare un protocollo di prevenzione come precedentemente esposto. Pertanto con i pazienti non collaboranti si istruiscono e motivano i genitori/sanitari che se ne prendono cura, insegnandogli a praticare le indispensabili manovre di igiene orale sul paziente Pz.te seduto con la testa reclinata all indietro per agevolare le manovre di igiene dell operatore in piedi alle sue spalle. Pz.te sulla sedia a rotelle, stabilizzato dalle gambe dell operatore seduto su un piano di appoggio.

14 COINVOLGIMENTO DEI GENITORI

15 QuickTime e un decompressore Codec YUV420 sono necessari per visualizzare quest'immagin

16 IMPORTANZA DI UN PROTOCOLLO DI PREVENZIONE IN PAZIENTI DIVERSAMENTE ABILI La collaborazione dei PBS in un programma di igiene dentale quotidiano, assume un ruolo importantissimo se inserita in un contesto più ampio tra le attività riabilitative della sfera psichica e più precisamente nella riabilitazione delle autonomie di base e della cura della persona.

17 PATOLOGIE ORALI E COMPLICANZE SISTEMICHE

18 CONCLUSIONI Nel trattamento di pazienti con bisogni speciali il ruolo dell Igienista Dentale e dell Odontoiatra assumono un importanza fondamentale all interno del team multidisciplinare in cui ogni singolo specialista deve agire, nell ambito delle proprie competenze, per il miglioramento delle condizioni di vita di questi particolari pazienti.

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