LA NUOVA SEDE ISIS PAPYRUS A VIENNA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA NUOVA SEDE ISIS PAPYRUS A VIENNA"

Transcript

1 LA NUOVA SEDE ISIS PAPYRUS A VIENNA superficie totale, presenta una pianta rettangolare ed è caratterizzata da una maglia strutturale regolare. GIULIANO GIAGGIA, S.P.S. S.R.L. - MILANO ANDREA SALA, S.P.S. S.R.L. - MILANO ARTURO DONADIO, S.P.S. S.R.L. - MILANO VITO CAFARO, S.P.S. S.R.L. MILANO VINCENZO SPOSATO, S.P.S. S.R.L. MILANO SILVIA SULIS, S.P.S. S.R.L. - MILANO SUMMARY The new Isis Papyrus Headoffice will be built in Perchtoldsdorf, near Vienna (Austria). It consists of a 4000 sm basement floor made of cast in situ reinforced concrete. The elevation comprises five blocks of irregular shape linked at the centre by a footbridges system, for a total surface of approximately 7000 sm. Four blocks, consisting of two above ground level floors, have been designed for offices and will be realized whit a wood structure (column and main beams will be made of Kerto-S, X-Lam will be used for slabs and walls). The wood structure has been preferred for its lightness, its flexibility of employment, its thermoacoustic performances and for its ecological sustainability. The fifth block, an auditorium, will be built all in cast in situ reinforced concrete. 1 DESCRIZIONE DELL OPERA L edificio in questione costituirà la nuova sede principale di Isis Papyrus GmbH, una importante società internazionale di produzione di software, e verrà realizzato a Perchtoldsdorf, piccolo centro posto ad alcuni chilometri a sudovest di Vienna (Austria). Il progetto funzionale di massima è stato redatto da Archiguards Projects, studio di architettura austriaco, mentre il progetto esecutivo architettonico è realizzato dallo studio di architettura Venelli-Kramer di Como. L edificio è composto da un basamento interrato ove, oltre al parcheggio, troveranno posto i principali locali per impianti, e da cinque corpi di fabbrica fuori terra collegati al centro da un ampio atrio a tutta altezza. La parte interrata, di circa mq di Figura 1. Pianta piano interrato Sarà realizzata interamente in c.a. gettato in opera conformemente ai criteri del box-type foundation, costituito da una platea di fondazione di 60 cm di spessore, muri perimetrali contro terra di spessore totale pari a 40 cm eseguiti con doppia lastra prefabbricata e getto di completamento in opera, pareti interne di 25 cm di spessore, pilastri di sezione rettangolare pari a 30 x 50 cm e da una soletta a piastra di piano terra di spessore pari a 40 cm. Oltre che per soddisfare alle particolari esigenze statiche, la fondazione a platea è stata scelta anche in conseguenza della modesta soggiacenza della falda idrica che, mediamente, si attesta circa alla quota prevista per l imposta delle fondazioni (circa -3,30 m rispetto al piano di campagna), con possibilità di risalita nel corso delle naturali oscillazioni stagionali. Fuori terra si hanno invece cinque corpi di fabbrica che si sviluppano attorno ad un ampio atrio centrale a tutta altezza, per un totale di circa 7000 mq. Figura 2. Corpi principali del complesso I cinque corpi citati sono disposti secondo uno schema a raggiera irregolare, in modo che

2 non risulta possibile riprendere la maglia strutturale del piano interrato. La soletta di piano terra costituisce quindi un impalcato di transizione tra gli elementi strutturali verticali posti al disotto ed al disopra della medesima. Figura 3. Pianta piano terra Quattro dei cinque corpi di fabbrica, con pianta approssimativamente rettangolare e tutti diversi tra loro, saranno destinati ad uffici. Sono costituiti da due impalcati in elevazione, il secondo dei quali, la copertura, è in parte piano ed in parte in pendenza. Gli elementi strutturali che li comporranno sono tutti in legno. Si hanno pertanto pilastri di sezione 250 x 400 mm in Kerto-S che sostengono al piano primo una coppia di travi (ciascuna avente sezione 17,7x90 cm), una per ogni lato dei pilastri stessi in modo da non interromperne la continuità, ed in copertura una coppia di travi affiancate anch esse in Kerto-S (ciascuna avente sezione 17,7x75 cm), appoggiate direttamente sulla sommità dei pilastri. La scelta di tale tipologia di legno risiede essenzialmente nelle superiori caratteristiche meccaniche che consentono di ridurre le dimensioni dei singoli elementi. I solai, monodirezionali, sono invece realizzati con pannelli in X-LAM opportunamente dimensionati anche nei confronti delle vibrazioni. I singoli pannelli verranno giuntati tra loro in modo da garantire una adeguata ripartizione trasversale dei sovraccarichi, nonché il funzionamento a diaframma, indispensabile per trasferire le azioni orizzontali prodotte da vento e sisma agli elementi di controvento. Questi ultimi saranno costituiti in parte da pareti in calcestruzzo ed in parte da pareti in X- LAM di spessore variabile tra i 135 ed i 200 mm, che assolveranno altresì la funzione di sostenere anche i carichi verticali. La scelta del legno per le strutture fuori terra, discende da varie considerazioni. In primo luogo esso consente prestazioni statiche di rilievo con una leggerezza molto maggiore del calcestruzzo. Questa caratteristica si rivela di fondamentale importanza nel caso specifico, ove si hanno forti discontinuità tra le strutture verticali del piano interrato e dei piani in elevazione, consentendo di realizzare elementi strutturali di transizione di dimensioni contenute, in conseguenza della ridotta entità dei carichi verticali da trasferire. Altro sensibile vantaggio della leggerezza è quella di condurre ad azioni sismiche di entità ridotta e quindi gestibili con maggiore semplicità. La possibilità di lavorare i singoli elementi strutturali con macchine a controllo numerico, che garantiscono quindi una eccellente precisione, consente poi di produrre elementi di qualunque forma e dimensione, e dunque di realizzare strutture anche di grande complessità prefabbricandole in stabilimento in pezzi o parti che poi, mediante semplici giunzioni meccaniche, possono venire rapidamente assemblate in opera, con grande risparmio sui tempi di costruzione. Inoltre, il legno presenta vantaggi anche nei confronti dell acciaio, particolarmente per quanto riguarda il comportamento in caso di incendio. Infatti, alle temperature cui sono sottoposte le strutture durante un incendio, le caratteristiche meccaniche dell acciaio si riducono di circa il 90%: per ottenere un soddisfacente comportamento statico in caso di incendio, l acciaio richiede dunque costose protezioni che non ne evitano comunque completamente il riscaldamento. Il legno invece brucia, ma con la carbonizzazione si autoprotegge ed inoltre la sezione residua, calcolabile perché la velocità di carbonizzazione è nota, mantiene inalterate le sue caratteristiche meccaniche di partenza. Infine, nel caso che uno o più elementi strutturali in legno vengano danneggiati da un evento eccezionale (sisma, incendio, etc.), al contrario di quello che accade con l acciaio e più ancora con il calcestruzzo, la struttura può essere rimessa in servizio in tempi brevi con la semplice sostituzione degli elementi danneggiati stessi. Figura 4. Sezione della struttura

3 Il quinto corpo di fabbrica è caratterizzato da una pianta a trapezio molto accentuato, e conterrà un auditorium-sala conferenze. La struttura, a doppia altezza, è composta da pareti e solai bidirezionali interamente in c.a. gettato in opera. A metà altezza è prevista la costruzione di un loggione a sbalzo, mentre sulla copertura verranno realizzati alcuni miniappartamenti con struttura in legno oltre che un ampio terrazzo. Tutte le connessioni tra i vari elementi strutturali in legno e tra questi ultimi e le strutture in calcestruzzo sono realizzate mediante piastre, squadrette, bulloni e viti in acciaio. Il collegamento tra i vari corpi di fabbrica è ottenuto mediante passerelle in c.a. disposte nell atrio centrale. Figura 6. Pianta primo piano Attorno all edificio sono previste numerose ed ampie pensiline anch esse realizzate con struttura in legno/acciaio. La scelta di impiegare, appena possibile, strutture in legno è stata dettata anche in conseguenza di considerazioni relative all eco sostenibilità. Infatti la CO 2 prodotta in fase di costruzione verrà compensata con una conseguente adeguata piantumazione di nuovi alberi. Inoltre, i migliori standard termoacustici garantiti dal legno e l impiego di pannelli fotovoltaici e di pompe di calore che sfruttano l acqua di falda, renderanno l edificio energeticamente autonomo. Figura 7. Pianta copertura 2 PROGETTO ESECUTIVO Figura 5. Dettagli costruttivi Le strutture sono progettate con riferimento al corpo normativo attualmente vigente in Austria, ovvero Eurocodici e relativi Annessi Nazionali. Sono stati scelti i seguenti materiali da costruzione: - Calcestruzzo classe C30/37; - Acciaio per armature B550B secondo ÖNORM B4707;

4 - Acciaio per carpenteria metallica S275JR; - KERTO-S con f mk = 48 N/mm 2 (approvazione DIBt , certificazione VTT 184/ ); - X-LAM in abete rosso della classe C24. I sovraccarichi variabili di progetto richiesti dalla committenza sono sensibilmente più alti dei minimi normativi per la destinazione d uso dell edificio. In particolare si hanno 7,00 kn/m 2 per il piano terra e 5,00 kn/m 2 per il primo piano. L analisi sismica è stata eseguita mediante analisi modale con spettro di risposta (RSA). Gli spettri sono stati costruiti in accordo alla EN , assumendo una accelerazione di riferimento pari a 0,81 m/sec 2, cosi come previsto dalla zonazione sismica austriaca riportata negli Annessi Nazionali. In corrispondenza del plateau dello spettro si ha dunque una accelerazione di progetto pari a circa 0,16 g (1,57 m/sec 2 ). espressamente previsto dall EC8 per la tipologia in questione. 2.1 Modello di calcolo L intero edificio è stato studiato mediante analisi FEM, con l ausilio del software di calcolo Midas Gen. Il modello FEM è stato articolato in modo tale da fornire le azioni di calcolo per tutti gli elementi che lo compongono e per le varie combinazioni previste dalla norma. Il progetto architettonico è stato attentamente studiato e la struttura portante e controventante è stata ideata in modo da coniugare al meglio le esigenze statiche con quelle distributive, funzionali ed estetiche. Lo schema sismo-resistente è costituito da pareti (setti o nuclei) realizzati in legno o c.a., e ripartiti su tutta la pianta dell edificio. I solai (sia quelli in legno che quelli in c.a.) sono stati considerati infinitamente rigidi nel loro piano. A tale scopo, in corrispondenza dei giunti tra i pannelli in legno che costituiscono i solai, verranno realizzati opportuni collegamenti in grado di assorbire le azioni taglianti sia nel piano dei pannelli stessi che fuori dal loro piano. Figura 8. Spettri di risposta orizzontali In considerazione della tipologia della struttura, che prevede il piano interrato costruito secondo i criteri del box-type foundation, sono state condotte due analisi: - la prima con fattore di struttura q = 1,5 per la determinazione delle azioni nella struttura in elevazione; - la seconda con q = 1 per le strutture del piano interrato che devono rimanere in campo elastico (strutture non dissipative), cosi come Figura 9. Dettaglio collegamento pannelli XLAM per solai I pilastri, invece, sono stati considerati come bielle dovendo trasferire solo i carichi verticali. I risultati dell analisi sono stati controllati e validati mediante calcoli alternativi con schemi semplici eseguiti anche a mano. La scelta del tipo di elementi finiti da impiegare è stata rivolta all ottenimento di una schematizzazione ideale della struttura, e in modo analogo sono state definite le condizioni di vincolo tra gli stessi.

5 Figura 10. Modello F.E.M. Pertanto la modellazione dell edificio ha fatto ricorso all utilizzo di: - elementi monodimensionali a due nodi di tipo truss (che trasmettono solo carico assiale) per i pilastri; - elementi monodimensionali a due nodi di tipo beam per le travi; - elementi bidimensionali a quattro nodi plate per la platea di fondazione, i solai in c.a. e le pareti del padiglione in c.a.; - elementi bidimensionali a quattro nodi di tipo wall per lo studio dei setti del piano interrato e delle pareti in X-LAM. Quest ultimo elemento è basato su una particolare formulazione avente la duplice funzione di trasmettere i carichi verticali e di opporre una rigidezza tagliante alle deformazioni orizzontali. Pur essendo molto simile ad un comune elemento plate, la sua configurazione prevede che la risposta strutturale venga rappresentata in termini di parametri di sollecitazione M, N e T, con notevole semplificazione delle operazioni di progetto e verifica. I solai in legno sono invece stati modellati come piani rigidi, nei riguardi della ripartizione dei carichi orizzontali, e come aree di carico (floor load) per la trasmissione dei carichi verticali. Il modello completo risulta essere composto da 137 elementi truss, 4000 elementi beam, elementi plate e 2600 elementi wall, per un numero complessivo di nodi pari a Al fine di ridurre i tempi di calcolo automatico (circa 1560,00 sec per l intero modello), nonché affinare i risultati provenienti dal modello FEM globale, sono stati estrapolati alcuni sottomodelli. Figura 11. Parte del modello F.E.M. zona auditorium In particolare, per le travi parete dell auditorium, per la soletta del piano terra e per la platea di fondazione si è proceduto, con particolare attenzione alle zone ritenute di maggiore interesse, ad un infittimento della mesh. Figura 12. Parte del modello F.E.M. piano interrato

6 Nel sottomodello implementato per lo studio della platea, in cui il contatto con il terreno di base è stato simulato mediante un suolo elastico alla Winkler, le caratteristiche della sollecitazione sono state ricavate caricando la mesh con le reazioni vincolari provenienti dal modello globale (incastrato alla base) con fattore di struttura pari a 1,00. La progettazione è tutt ora in corso. Il progetto definitivo è stato terminato e sottoposto, per le necessarie approvazioni, agli enti preposti. È in fase di redazione la progettazione esecutiva con lo sviluppo di tutti i dettagli costruttivi necessari per rendere le opere eseguibili senza incertezze. 2.2 Considerazioni finali La peculiarità dell edificio ha richiesto particolare attenzione ed impegno nell affrontare l analisi sismica. Questa risulta infatti decisamente complessa a causa del fatto che l edificio nel suo insieme è composto da cinque corpi di fabbrica collegati solo in alcuni punti dalle passerelle dell atrio centrale (che dietro specifica richiesta dei vigili del fuoco devono essere in calcestruzzo armato) e caratterizzati da geometrie e caratteristiche costruttive molto differenti che producono per ciascuno di essi un comportamento specifico. Emerge immediatamente come sia necessario considerare un numero elevato di modi (n 80) per raggiungere il 90% della massa partecipante totale, cosi come richiesto dalla normativa. Ciò discende dalle notevoli differenze di rigidezza sia tra i singoli corpi di fabbrica, dovute alla geometria che ai materiali con cui sono realizzati, sia tra le strutture in elevazione ed il piano seminterrato. Infatti i risultati dell analisi evidenziano come gli edifici, pur collegati alla base dalla medesima soletta (diaframma rigido), tendono ad avere una risposta alle azioni orizzontali in cui ciascuno si comporta in modo quasi indipendente dal resto della struttura. In conseguenza della notevole estensione delle pareti di controvento, sia in legno che in c.a, i periodi dei modi principali risultano comunque decisamente ridotti. Il sistema costruttivo adottato consente quindi di ottenere una struttura nel suo complesso molto rigida, che offre una buona risposta, anche in termini di spostamenti, nei confronti delle azioni sismiche. I primi modi di vibrare coinvolgono principalmente gli edifici in legno i quali risultano caratterizzati da una relativamente minore rigidezza rispetto al corpo in c.a. dell auditorium. Quest ultimo, in conseguenza della sua forma estremamente irregolare, non presenta modi principali dalle forme classiche e facilmente distinguibili. La sua risposta è costituita da un insieme di modi di vibrare tutti molto articolati, oltre che da modi locali, cioè chiaramente afferenti a singole parti della struttura. Figura 13. Alcuni modi di vibrare della struttura 3 DATI RIASSUNTIVI Dimensioni parte interrata: m 3 v.p.p. Dimensioni edifici in elevazione: m 3 v.p.p. Volume totale di calcestruzzo gettato in opera: m 3

7 Incidenze di armatura: - Fondazioni 70 kg/m 3 ; - Solai 160 kg/m 3. Superficie solai in calcestruzzo: m 2 Superficie solai in X-Lam: m 2 Superficie pareti in X-Lam: m 2 4 RIFERIMENTI Committente: ISIS Papyrus EUROPE AG A-2380 Marktgemeinde Perchtoldsdorf Progetto architettonico funzionale: ARCHIGUARDG PROJECTS Pastl Zehetner Heizeneder Nieke OEG Lerchenfelder str. 73/15 A-1070 Wien Progetto architettonico definitivo ed esecutivo: VENELLI KRAMER Architetti Via Pisani Dossi 5/a Como Arch. Ruggero Venelli Progetto delle strutture definitivo ed esecutivo: S.P.S. S.r.l. Via Melchiorre Gioia, Milano Ing. Giuliano Giaggia Contatti con gli autori: segreteria@spssrl-mi.it

NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI

NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI ARCHITETTONICO NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI STRUTTURALE Pagina 1 di 9 Sommario SOLUZIONE TIPO :... 3 VANTAGGI RISPETTO AL SISTEMA USUALE DI CAPANNONI PREFABBRICATI :... 6 SCELTA TIPOLOGIA

Dettagli

Fondazioni a platea e su cordolo

Fondazioni a platea e su cordolo Fondazioni a platea e su cordolo Fondazione a platea massiccia Una volta normalmente impiegata per svariate tipologie di edifici, oggi la fondazione a platea massiccia viene quasi esclusivamente adottata

Dettagli

Residenze Universitarie Via Monnorret, 1 Milano Cantiere Leggero

Residenze Universitarie Via Monnorret, 1 Milano Cantiere Leggero Il solaio a piastra alleggerito: Leggero e bidirezionale, ampi spazi liberi, sicurezza sismica, velocità di posa, utilizzo consapevole delle risorse. Residenze Universitarie Via Monnorret, 1 Milano Cantiere

Dettagli

EASY HOME. Da tre esperienze consolidate, una realtà davvero innovativa.

EASY HOME. Da tre esperienze consolidate, una realtà davvero innovativa. EASY HOME BY Da tre esperienze consolidate, una realtà davvero innovativa. Innovazione qualità tecnologia Finalmente un nuovo concetto di edilizia: un metodo innovativo e tecnologicamente competitivo dagli

Dettagli

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza MICHELE VINCI Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Articolo 2 Ottobre 2013 Bibliografia:

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia.

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. APPLICAZIONI DEL CAPITOLO 8 : COSTRUZIONI ESISTENTI. I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. Relatore: Ing. Alessandro Aronica (MSC Associati S.r.l. Milano) IL TEAM IMPRESA GENERALE DI COSTRUZIONI:

Dettagli

Bassa massa volumica (peso)= basse forze inerziali sismiche (peso del legno= 450 Kg/m³ 30-40 kg/m² ;

Bassa massa volumica (peso)= basse forze inerziali sismiche (peso del legno= 450 Kg/m³ 30-40 kg/m² ; BUON COMPORTAMENTO IN ZONA SISMICA Il legno come materiale e le strutture in legno in generale sono naturalmente dotate di alcune caratteristiche intrinseche che ne rendono non solo adatto ma consigliabile

Dettagli

EDIFICI IN MURATURA ORDINARIA, ARMATA O MISTA

EDIFICI IN MURATURA ORDINARIA, ARMATA O MISTA Edifici in muratura portante 2 1 Cosa è ANDILWall? ANDILWall è un software di analisi strutturale che utilizza il motore di calcolo SAM II, sviluppato presso l Università degli Studi di Pavia e presso

Dettagli

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON

PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON La muratura armata rappresenta un sistema costruttivo relativamente nuovo ed ancora non molto conosciuto e le richieste di chiarimenti sulle modalità di

Dettagli

REALIZZAZIONE DI EDIFICIO ADIBITO A SCUOLA DELL INFANZIA - COSTRUZIONE IN LEGNO -

REALIZZAZIONE DI EDIFICIO ADIBITO A SCUOLA DELL INFANZIA - COSTRUZIONE IN LEGNO - 2013/2014 LCA1 corsi A B C Laboratorio di Costruzione dell'architettura 1 REALIZZAZIONE DI EDIFICIO ADIBITO A SCUOLA DELL INFANZIA - COSTRUZIONE IN LEGNO - 13 dicembre 2013 arch. EMMA FRANCIA 1 REALIZZAZIONE

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI

MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI 1) CREARE UN FILE.DXF IN AUTOCAD NEL QUALE VENGONO RIPORTATE LE PIANTE DEI VARI PIANI DELL EDIFICIO DA ANALIZZARE. RISULTA CONVENIENTE

Dettagli

INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8

INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 2/6 INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 5 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI TRAVE... 9 6 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI

Dettagli

LE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO: Progetto dei pilastri

LE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO: Progetto dei pilastri prof. Renato Giannini LE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO: Progetto dei pilastri (arch. Lorena Sguerri) Prescrizioni di normativa per le armature dei pilastri La normativa (D.M. 09/01/96, par.5.3.4) fornisce

Dettagli

L isolamento termico dei sottofondi contro terra e dei divisori orizzontali interpiano.

L isolamento termico dei sottofondi contro terra e dei divisori orizzontali interpiano. Laterlite 38 tecnologia L isolamento termico dei sottofondi contro terra e dei divisori orizzontali interpiano. Soluzioni per vespai isolati contro terra Le novità contenute nel Decreto requisiti minimi

Dettagli

IL RISPARMIO SUL COSTO DI COSTRUZIONE E SUL CONSUMO ENERGETICO PUO ESSERE OTTENUTO CON L IMPIEGO DI SOLUZIONI TECNOLOGICAMENTE AVANZATE

IL RISPARMIO SUL COSTO DI COSTRUZIONE E SUL CONSUMO ENERGETICO PUO ESSERE OTTENUTO CON L IMPIEGO DI SOLUZIONI TECNOLOGICAMENTE AVANZATE IL RISPARMIO SUL COSTO DI COSTRUZIONE E SUL CONSUMO ENERGETICO PUO ESSERE OTTENUTO CON L IMPIEGO DI SOLUZIONI TECNOLOGICAMENTE AVANZATE un prodotto innovativo per la realizzazione di SOLUZIONI STRUTTURALI.

Dettagli

Relazione ed elaborati di progetto per il solaio

Relazione ed elaborati di progetto per il solaio LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL ARCHITETTURA 2A prof. Renato Giannini Relazione ed elaborati di progetto per il solaio (arch. Lorena Sguerri) Relazione di calcolo Predimensionamento e analisi dei carichi

Dettagli

Elenco delle Unità strutturali. Strutture di fondazione Sono previste al piano terra dell area 1. Travi di fondazione in acciaio.

Elenco delle Unità strutturali. Strutture di fondazione Sono previste al piano terra dell area 1. Travi di fondazione in acciaio. INDICE 1 PREMESSA... 2 2 PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE (art. 10.1 DM 14/01/2008)... 3 3 MANUALE D'USO... 6 4 MANUALE DI MANUTENZIONE... 7 5 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 9 1 PREMESSA Il piano di

Dettagli

www.ferracingroup.it Toti

www.ferracingroup.it Toti www.ferracingroup.it Toti Toti TOTI è un cassero a perdere in polipropilene riciclato utilizzato come elemento modulare per la realizzazione di platee di fondazione e solai mono/bidirezionali in calcestruzzo

Dettagli

E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo. Firenze, 12/03/2009

E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo. Firenze, 12/03/2009 www.dicea.unifi.it Anno accademico 2008/2009 Ingegneria Sismica CIS Emanuele Del Monte E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo Firenze, 12/03/2009 PRIMA PARTE CARATTERISTICHE

Dettagli

FONDAZIONI SU PALI TRIVELLATI

FONDAZIONI SU PALI TRIVELLATI FONDAZIONI SU PALI TRIVELLATI 1.0 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DEI PALI Il dimensionamento dei pali viene eseguito tenendo conto dei criteri appresso riportati. a) Inizialmente vengono determinati i carichi

Dettagli

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text ARGOMENTI: MATERIALI E PRODOTTI DA COSTRUZIONE TIPOLOGIE STRUTTURALI E DETTAGLI COSTRUTTIVI AZIONI SULLE COSTRUZIONI RISPOSTA SISMICA E CRITERI DI PROGETTAZIONE BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE

Dettagli

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI Il solaio a travetti tralicciati, noto anche come solaio bausta, è costituito da travetti tralicciati e da elementi di alleggerimento in laterizio. I travetti

Dettagli

MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE

MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE Cap. 10.1 del D.M. 14 gennaio 2008 e cap. C10.1 par. 4.1 della Circ. n. 617/2009 1. PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE PREMESSA Ai sensi del C10.1 punto

Dettagli

Edifici antisismici in calcestruzzo armato. Aurelio Ghersi

Edifici antisismici in calcestruzzo armato. Aurelio Ghersi Incontro di aggiornamento Edifici antisismici in calcestruzzo armato Aspetti strutturali e geotecnici secondo le NTC08 1 Esame visivo della struttura Orizzonte Hotel, Acireale 16-17 dicembre 2010 Aurelio

Dettagli

SOLAI SOLAI RIFERIMENTO NORMATIVA D.M. 14.02.1992 CAPITOLO 7 Art.7.0 CLASSIFICAZIONE SOLAI PIENI IN C.A. o C.A.P. PER QUESTO TIPO DI STRUTTURE VALGONO TOTALMENTE LE INDICAZIONI STRUTTURALI E DI CALCOLO

Dettagli

Parere d idoneità tecnica

Parere d idoneità tecnica Parere d idoneità tecnica Premessa UNICMI, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell Involucro e dei Serramenti, attraverso le sue 12 divisioni, rappresenta circa 22.000 aziende,

Dettagli

1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO...

1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO... SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 2 2 GLI EDIFICI... 2 3 LE STRUTTURE ATTUALI E GLI ACERTAMENTI EFFETTUATI... 2 4 GLI INTERVENTI PREVISTI IN PROGETTO... 3 5 I CRITERI DEL PROGETTO STRUTTURALE... 4 6 LE FASI REALIZZATIVE...

Dettagli

Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il Controllo delle Strutture di Legno,

Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il Controllo delle Strutture di Legno, Come indicato al Par. 4.4.14 del D.M. 14/01/2008, VERIFICA DI RESISTENZA AL FUOCO ELEMENTI LIGNEI Le verifiche di resistenza al fuoco potranno eseguirsi con riferimento a UNI EN 1995-1-2, utilizzando i

Dettagli

Requisiti fondamentali

Requisiti fondamentali Requisiti fondamentali Resistenza meccanica Modesta deformabilità Minimo spessore Peso ridotto Buone proprietà isolanti, termiche e acustiche Superficie d intradosso piana Resistenza al fuoco Rapida realizzazione

Dettagli

Il sistema costruttivo PLASTBAU si basa su elementi continui e modulari in polistirene espanso sinterizzato e consente di ottenere un ampia gamma di

Il sistema costruttivo PLASTBAU si basa su elementi continui e modulari in polistirene espanso sinterizzato e consente di ottenere un ampia gamma di Il sistema costruttivo PLASTBAU si basa su elementi continui e modulari in polistirene espanso sinterizzato e consente di ottenere un ampia gamma di prodotti innovativi caratterizzati da elevati standard

Dettagli

INTERVENTI SULLE STRUTTURE

INTERVENTI SULLE STRUTTURE INTERVENTI SULLE STRUTTURE 1 - Intervento di adeguamento. 2 - Intervento di miglioramento. 3 - Riparazione o intervento locale. INTERVENTI SULLE STRUTTURE IN C.A. 8.4.1. Intervento di adeguamento. È fatto

Dettagli

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Lezione 1 Obiettivi prestazionali e normativa vigente Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Obiettivi prestazionali Obiettivi progettuali Sono definiti dall associazione associazione tra

Dettagli

SUSTAINABLE BUILDING DESIGN

SUSTAINABLE BUILDING DESIGN SUSTAINABLE BUILDING DESIGN UN NUOVO MODO DI PROGETTARE: - CONCETTO DI SOSTENIBILITA - ALTA EFFICIENZA ENERGETICA - INNOVAZIONE: (B.I.M.) Building Information Modeling IL CONCETTO DI EDIFICIO SOSTENIBILE

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,

Dettagli

Piani di input e piani di calcolo reale in FaTA-e

Piani di input e piani di calcolo reale in FaTA-e 0 1 Piani di input e piani di calcolo reali in FaTA-e Dalla versione XX di FaTA-e è presente una nuova implementazione per il calcolo dei baricentri di massa e rigidezza. La nuova procedura consente di

Dettagli

*COMUNE DI NOCETO * *REALIZZAZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI PRESSO EDIFICI PUBBLICI* STUDIO DI FATTIBILITA IDONEITA STATICA

*COMUNE DI NOCETO * *REALIZZAZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI PRESSO EDIFICI PUBBLICI* STUDIO DI FATTIBILITA IDONEITA STATICA COMUNE DI NOCETO *REALIZZAZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI PRESSO STUDIO DI FATTIBILITA IDONEITA STATICA PROGETTISTA: Ing. Diego Pantano FIRMA TIMBRO PREMESSA INDICE 1. PREMESSA... 3 2. NORMATIVA TECNICA DI

Dettagli

LAVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO E DI EFFICIENZA ENERGETICA PROGETTO ESECUTIVO. Sez III Art. 33 DPR 5 Ottobre 2010 N. 207 e s.m.i.

LAVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO E DI EFFICIENZA ENERGETICA PROGETTO ESECUTIVO. Sez III Art. 33 DPR 5 Ottobre 2010 N. 207 e s.m.i. Ingegnere BIAGIO D AMATO E03b Via I.Lodato, 9 84025 Eboli (SA) tel 339.2183301 fax 0828.330614 biagiodamato@tiscali.it LAVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO E DI EFFICIENZA ENERGETICA Liceo Scientifico Statale

Dettagli

Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali

Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali Corso di Riabilitazione Strutturale POTENZA, a.a. 2011 2012 Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali Dott. Marco VONA DiSGG, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/

Dettagli

- Manuale d uso, contenente le indicazioni per il corretto uso e la conservazione del bene in oggetto;

- Manuale d uso, contenente le indicazioni per il corretto uso e la conservazione del bene in oggetto; piano di manutenzione Committente: COMUNE DI CASALE MONFERRATO (AL) Oggetto: LAVORI DI AMPLIAMENTO DEL PALAZZETTO DELLO SPORT (adeguamento alle norme vigenti in materia di sicurezza ed igiene ai fini dell

Dettagli

Il risparmio nelle fondazioni e nel tempo di realizzazione.

Il risparmio nelle fondazioni e nel tempo di realizzazione. L acciaio sta assumendo sempre più un ruolo di primo piano nel settore delle costruzioni sia civili che industriali. La durata, la resistenza alla corrosione, le caratteristiche meccaniche, di resistenza

Dettagli

RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C.

RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C. RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C. 15/02/2008 L.C. 28/03/2008 GENERALITA' COMPARTIMENTI La presente

Dettagli

Costruzioni in legno: nuove prospettive

Costruzioni in legno: nuove prospettive Costruzioni in legno: nuove prospettive STRUZION Il legno come materiale da costruzione: origini e declino Il legno, grazie alla sua diffusione e alle sue proprietà, ha rappresentato per millenni il materiale

Dettagli

ALCUNE NOTE SULLA MODELLAZIONE FEM DELLE PLATEE DI FONDAZIONE IN C.A.

ALCUNE NOTE SULLA MODELLAZIONE FEM DELLE PLATEE DI FONDAZIONE IN C.A. Paolo Varagnolo Giorgio Pilloni ALCUNE NOTE SULLA MODELLAZIONE FEM DELLE PLATEE DI FONDAZIONE IN C.A. Ingegneri liberi professionisti Padova luglio 2010 ------------------------- Nella progettazione esecutiva

Dettagli

ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN)

ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) SALA C SALA A SALA B Ing. FRANCESCO POTENZA Ing. UBERTO DI SABATINO 1 1. PREESSA La presente relazione illustra i risultati

Dettagli

Indagini di caratterizzazione dinamica di solai

Indagini di caratterizzazione dinamica di solai Indagini di caratterizzazione dinamica di solai G. Di Marco 1, G. Fidotta 2, E. Lo Giudice 2, G. Sollami 2 1 Studio Lo Giudice- Di Marco, 92024 Canicattì (AG), 2 DISMAT s.r.l., C.da Andolina, S.S. 122

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il

Dettagli

CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE

CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE OGGETTO LOCALITA' OPERE DI BONIFICA COPERTURA IN CEMENTO AMIANTO CAPANNONE AUTORIMESSA E OFFICINA Località "Palombare", Via Del Commercio 27 Ancona PROGETTISTA Dott. Ing. LUCA MOSCA ELABORATO PROGETTO

Dettagli

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO FASE 2 - DELLA SCUOLA SECONDARIA I "DANTE ALIGHIERI" DI COLOGNA VENETA

INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO FASE 2 - DELLA SCUOLA SECONDARIA I DANTE ALIGHIERI DI COLOGNA VENETA RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI INTERVENTI Pag. 1 di 8 SOMMARIO 1 DESCRIZIONE DELL EDIFICIO... 2 2 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI... 7 2.1 INTERVENTI ESEGUITI IN FASE 1... 7 2.2 INTERVENTI PREVISTI IN FASE

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

il collaudato sistema per la realizzazione di vespai areati

il collaudato sistema per la realizzazione di vespai areati GRANCHIO il collaudato sistema per la realizzazione di vespai areati GRANCHIO è un cassero a perdere in polipropilene riciclato adatto, in alternativa ai sistemi tradizionali, alla realizzazione di vespai

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato: Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO

Dettagli

SETTI O PARETI IN C.A.

SETTI O PARETI IN C.A. SETTI O PARETI IN C.A. Parete Pareti accoppiate SETTI O PARETI IN C.A. Na 20% Fh i i h i Na/M tot >=0.2 SETTI O PARETI IN C.A. IL FATTORE DI STRUTTURA VERIFICHE SETTI O PARETI IN C.A. SOLLECITAZIONI -FLESSIONE

Dettagli

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane

Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Il Sistema Evolution Modì è la nuova soluzione per la realizzazione di vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane,

Dettagli

SCALA CON GRADINI PORTANTI E TRAVE A GINOCCHIO

SCALA CON GRADINI PORTANTI E TRAVE A GINOCCHIO prof. Gianmarco de Felice, arch. Lorena Sguerri SCALA CON GRADINI PORTANTI E TRAVE A GINOCCHIO Tipologie correnti di scale Progetto di gradini portanti Progetto della trave a ginocchio Esecutivi: piante,

Dettagli

Parapetti / Balaustre in vetro stratificato. Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione

Parapetti / Balaustre in vetro stratificato. Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione Parapetti / Balaustre in vetro stratificato Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione SICUREZZA I parapetti sono elementi con funzione di protezione anticaduta e sono preposti quindi alla

Dettagli

Progettazione con sistemi d installazione per supporti di impianti resistenti a sisma

Progettazione con sistemi d installazione per supporti di impianti resistenti a sisma Progettazione con sistemi d installazione per supporti di impianti resistenti a sisma Ing. Marco Natale Field Engineer Hilti Italia S.p.A. Agenda Introduzione La progettazione degli staffaggi Fasi della

Dettagli

11. Criteri di analisi e di verifica

11. Criteri di analisi e di verifica 11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,

Dettagli

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL

TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL 1 2 TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL Confronto dei risultati tra il software VEM NL el il metodo SAM proposto dall Unità di Ricerca dell Università di Pavia. Stacec s.r.l. Software e servizi per

Dettagli

Prima esercitazione progettuale Progetto di un solaio laterocementizio

Prima esercitazione progettuale Progetto di un solaio laterocementizio Prima esercitazione progettuale Progetto di un solaio laterocementizio 1 Cenni introduttivi ed Analisi dei carichi.... 2 1.1 Descrizione Tipologica...2 1.2 Schematizzazione strutturale...4 1.3 Analisi

Dettagli

Strutture per coperture inclinate

Strutture per coperture inclinate Le strutture per coperture inclinate sono costituite da elementi o parti strutturali disposti secondo piani differenti da quello orizzontale (definiti falde), destinati a svolgere la funzione di copertura

Dettagli

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.

dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi. dott. LUIGI A. CANALE I N G E G N E R E Schio (Vi) - via Veneto n. 2/c tel. 0445.500.148 fax 0445.577.628 canale@ordine.ingegneri.vi.it Comune di xxx Provincia di xxx C O L L A U D O S T A T I C O SCUOLA

Dettagli

Le problematiche tecniche dei sistemi di installazione di impianti

Le problematiche tecniche dei sistemi di installazione di impianti Le problematiche tecniche dei sistemi di installazione di impianti Ing. Mariano Bruno www.hilti.it Seminario Tecnico Ordine degli Ingegneri della Provincia di Savona 18.09.2013 1 Agenda Introduzione La

Dettagli

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE...

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... INDICE GENERALE PREMESSA... 1 OGGETTO... 2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI... 2.2 STATI LIMITE... 2.2.1 Stati Limite Ultimi (SLU)... 2.2.2 Stati Limite di Esercizio (SLE)...

Dettagli

Comune di BRESCIA PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO ESISTENTE

Comune di BRESCIA PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO ESISTENTE Comune di BRESCIA PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DI UN FABBRICATO ESISTENTE RELAZIONE DI CALCOLO OPERE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO NORMALE, IN MURATURA PORTANTE ED IN FERRO (ai sensi dell'art. 4 della

Dettagli

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 -

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 - INDICE 1. PREMESSA - 3-2. CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96, RICHIESTA DALLA A.S.L./NA 1, DIPARTIMENTO PREVENZIONE SERVIZIO IGIENE E SANITA PUBBLICA, IN SEDE DI CONFERENZA DEI SERVIZI

Dettagli

Orientamenti interpretativi in merito agli interventi di sopraelevazione di edifici esistenti

Orientamenti interpretativi in merito agli interventi di sopraelevazione di edifici esistenti COMITATO TECNICO SCIENTIFICO in materia di rischio sismico (istituito con Delibera Giunta Regionale n. 606 del 21/6/2010) Orientamenti interpretativi in merito agli interventi di sopraelevazione di edifici

Dettagli

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico CHRYSO Flexò: la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico IL SISTEMA, COPERTO DA BREVETTO INTERNAZIONALE, PER OTTIMIZZARE LA PRESTAZIONE TERMICA

Dettagli

Sismicad 12 Più di quanto ti aspetti già a partire dall acquisto

Sismicad 12 Più di quanto ti aspetti già a partire dall acquisto Listino 2013/2014 Sismicad 12 Più di quanto ti aspetti già a partire dall acquisto Soluzioni Sismicad Cemento Armato Input in AutoCAD, AutoCAD LT, IntelliCAD o proprio ambiente 3D, solutore elasto-plastico,

Dettagli

INTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE S. GIORGIO AL BORGO MEDIOEVALE DI TORINO

INTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE S. GIORGIO AL BORGO MEDIOEVALE DI TORINO INTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE S. GIORGIO AL BORGO MEDIOEVALE DI TORINO SPECIALISTICA OPERE INTERVENTO DI RESTAURO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO EX RISTORANTE

Dettagli

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura. Costruzioni in Zona Sismica. Parte 7.

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura. Costruzioni in Zona Sismica. Parte 7. Università di Pisa DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura Costruzioni in Zona Sismica. Parte 7. Danneggiamento e riparazione di elementi strutturali

Dettagli

Schalung & Gerüst. Leggera cassaforma modulare

Schalung & Gerüst. Leggera cassaforma modulare Schalung & Gerüst Leggera cassaforma modulare Economico, leggero e flessibile La strada a basso costo L ampio sistema di casseforme per pareti MODUTEC combina alta produttività lavorativa a causa del concetto

Dettagli

Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita

Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita Sessione anno 1990 Prima prova scritto-grafica A confine con una strada di un centro

Dettagli

Il piano di manutenzione è costituito dai seguenti documenti operativi: il manuale di manutenzione comprensivo del programma di manutenzione.

Il piano di manutenzione è costituito dai seguenti documenti operativi: il manuale di manutenzione comprensivo del programma di manutenzione. PREMESSA: Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati,

Dettagli

Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana

Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana Strada Statale Valsesia, 20-13035 Lenta (VC), Tel. (+39) 331 2696084 segreteria@ingegneriasismicaitaliana.it www.ingegneriasismicaitaliana.it Connessioni dissipative

Dettagli

Il PANNELLO A TAGLIO TERMICO

Il PANNELLO A TAGLIO TERMICO Il PANNELLO A TAGLIO TERMICO Le normative sul risparmio energetico prevedono, tra l altro, che gli elementi di tamponamento esterni degli edifici siano dotati di prefissate caratteristiche di isolamento

Dettagli

Regione Campania - Genio Civile

Regione Campania - Genio Civile Regione Campania - Genio Civile Controllo di progetti relativi ad edifici in muratura Le tipologie strutturali degli edifici in muratura esistenti e la loro vulnerabiltà sismica B. Calderoni - D.A.P.S.

Dettagli

Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a. Metodo utilizzato da FaTA-e

Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a. Metodo utilizzato da FaTA-e 1 2 Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a Metodo utilizzato da FaTA-e La presenza dei tamponamenti in una struttura in c.a., come evidenziato nei vari eventi tellurici avvenuti, riveste un

Dettagli

Gli edifici in c.a. Prof. Ing. Aurelio Ghersi Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Università di Catania

Gli edifici in c.a. Prof. Ing. Aurelio Ghersi Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Università di Catania Gli edifici in c.a. Prof. Ing. Aurelio Ghersi Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Università di Catania Il controllo della progettazione: i compiti del collaudatore. Forum della Tecnica delle

Dettagli

EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5

EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5 CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003 EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5 1 Interventi di riabilitazione di edifici esistenti in muratura in zona sismica.

Dettagli

IL COMPLESSO EDILIZIO DI PORTA NUOVA GARIBALDI A MILANO

IL COMPLESSO EDILIZIO DI PORTA NUOVA GARIBALDI A MILANO IL COMPLESSO EDILIZIO DI Giornate AICAP Bergamo 22-24 Maggio 2014 PORTA NUOVA GARIBALDI A MILANO Progettista Ing. Danilo Campagna Supervisore strutturale Prof. Ing. Antonio Migliacci Coordinatori progetto

Dettagli

Progettazione dei ferri di ripresa di getto post-installati

Progettazione dei ferri di ripresa di getto post-installati Progettazione dei ferri di ripresa di getto post-installati Ing. Stefano Eccheli Field Engineer Hilti Italia S.p.A. Agenda Applicazioni Teoria della progettazione dei ferri di ripresa post-installati Inquadramento

Dettagli

ANALISI DI UNA STRUTTURA IN MURATURA ESISTENTE

ANALISI DI UNA STRUTTURA IN MURATURA ESISTENTE ANALISI DI UNA STRUTTURA IN MURATURA ESISTENTE si esamina una struttura esistente, individuando carenze sugli spessori della muratura con snellezza e pressoflessione trasversale (statica e sismica) non

Dettagli

I metodi di calcolo previsti dalle NTC 08 Parte 1

I metodi di calcolo previsti dalle NTC 08 Parte 1 I metodi di calcolo previsti dalle NTC 08 Parte 1 3 Indice Parte I Schema generale 4 1 Richiamo... normativa 8 Parte II Tipologie di analisi 10 4 1 Enter the help project title here Schema generale Premessa

Dettagli

Collegamenti nelle strutture

Collegamenti nelle strutture 1 Collegamenti nelle strutture Le tipologie delle unioni bullonate o saldate sono molteplici e dipendono essenzialmente da: caratteristiche dell unione: nell ambito di quelle bullonate si possono avere

Dettagli

I supporti dei sistemi fotovoltaici

I supporti dei sistemi fotovoltaici I supporti per il montaggio dei moduli Su tetto a falda: retrofit e integrazione A terra o su tetti piani: vasche, supporti metallici, Girasole, Gazebo A parete: frangisole, in verticale Sistemi retrofit

Dettagli

LINEA FIRETECH SOLUZIONI PER LA PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO STRUTTURE

LINEA FIRETECH SOLUZIONI PER LA PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO STRUTTURE LINEA FIRETECH SOLUZIONI PER LA PROTEZIONE PASSIVA DAL FUOCO STRUTTURE PROTEZIONE STRUTTURE IN ACCIAIO Le strutture in acciaio sono un sistema costruttivo sempre più utilizzato nelle costruzioni. In particolare

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

Lezione. Progetto di Strutture

Lezione. Progetto di Strutture Lezione Progetto di Strutture Impostazione della carpenteria Impostazione della carpenteria Definizione dell orditura dei solai e della posizione di travi e pilastri ( La struttura deve essere in grado

Dettagli

AGGIORNAMENTO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL S.U.A.

AGGIORNAMENTO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL S.U.A. AGGIORNAMENTO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL S.U.A. NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE P.R.G. VIGENTE In base alla tavola di Zonizzazione del P.R.G. vigente l area oggetto dell intervento è normata come

Dettagli

Università di Camerino Esame di Stato di Abilitazione ad Esercizio della Professione di Architetto Sessione Giugno 2009 (Laurea Specialistica 4/s)

Università di Camerino Esame di Stato di Abilitazione ad Esercizio della Professione di Architetto Sessione Giugno 2009 (Laurea Specialistica 4/s) Università di Camerino Esame di Stato di Abilitazione ad Esercizio della Professione di Architetto Sessione Giugno 2009 (Laurea Specialistica 4/s) Tema N.1 Il candidato imposti il progetto di un complesso

Dettagli

DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERAZIONI DA ESEGUIRE IN CASO DI CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SOLAIO.

DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERAZIONI DA ESEGUIRE IN CASO DI CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SOLAIO. DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERAZIONI DA ESEGUIRE IN CASO DI CONSOLIDAMENTO STATICO DEL SOLAIO. Verifica statica della struttura esistente, al fine di determinare la portata del solaio esistente; redazione

Dettagli

Sismicad 12 Più di quanto immagini già a partire dall acquisto

Sismicad 12 Più di quanto immagini già a partire dall acquisto Listino generale Sismicad 12 Più di quanto immagini già a partire dall acquisto Soluzioni Sismicad Cemento Armato Input in AutoCAD, AutoCAD LT, IntelliCAD o proprio ambiente 3D, solutore elasto-plastico,

Dettagli

BERGAMO ISOLANTI BERGAMO ISOLANTI BERGAMO ISOLANTI BER

BERGAMO ISOLANTI BERGAMO ISOLANTI BERGAMO ISOLANTI BER BER BERG SISTEMI DI CHIUSURA A SECCO SISTEMI DI CHIUSURA A SECCO Le chiusure o pareti divisorie di distribuzione interna, verticali perimetrali, di compartimentazione e quelle orizzontali di finitura (controsoffitti),

Dettagli

FUTUR HA GAMBE D ACCIAIO L ENERGIA DEL. METALSISTEM punta sul taglio dei costi del fotovoltaico.

FUTUR HA GAMBE D ACCIAIO L ENERGIA DEL. METALSISTEM punta sul taglio dei costi del fotovoltaico. METALSISTEM punta sul taglio dei costi del fotovoltaico. Un brevetto per sottostrutture in acciaio riduce di 2 anni gli ammortamenti degli impianti! L ENERGIA DEL FUTUR HA GAMBE D ACCIAIO METALSISTEM,

Dettagli

Committente : Provincia Regionale di Ragusa Località : Porto di Pozzallo (RG) Opera : Realizzazione della stazione passeggeri nel porto di Pozzallo

Committente : Provincia Regionale di Ragusa Località : Porto di Pozzallo (RG) Opera : Realizzazione della stazione passeggeri nel porto di Pozzallo Committente : Provincia Regionale di Ragusa Località : Porto di Pozzallo (RG) Opera : Realizzazione della stazione passeggeri nel porto di Pozzallo RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA SOMMARIO 1 DESCRIZIONE

Dettagli

Indice... 1 A1 Relazione di calcolo strutturale... 2

Indice... 1 A1 Relazione di calcolo strutturale... 2 Indice Indice... 1 A1 Relazione di calcolo strutturale... 2 A1.1 Relazione generale illustrativa dell opera... 2 A1.2 Normativa di riferimento... 3 A1.3 Descrizione del modello strutturale... 4 A1.4 Valutazione

Dettagli

La dimensione. di Valentina Valente

La dimensione. di Valentina Valente 10 Aa Inverno 2012 La dimensione sostenibile dell edificio, tra uffici e spazi pubblici di Valentina Valente Massima funzionalità ed equilibrio tra natura ed edificato: ecco i principi che hanno guidato

Dettagli

PARETE MONO E DOPPIO VETRO DNAX

PARETE MONO E DOPPIO VETRO DNAX SCHEDE TECNICHE PARETE MONO E DOPPIO VETRO DNAX DnaX si caratterizza per la massima pulizia del linguaggio architettonico e dalla estrema flessibilità di impiego e versatilità nell utilizzo di diverse

Dettagli