PROGRAMMA TRIENNALE DEI SERVIZI Volume I

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1 PROGRAMMA TRIENNALE DEI SERVIZI Volume I #Y #Y #Y #Y #Y #Y #Y #Y #Y #Y LUGLIO 2001

2 Trasporti, Mobilità, Viabilità e Opere Pubbliche Stradali Vicepresidente Assessore Dario Vermi Direzione Centrale Trasporti e Viabilità Direttore Ing. Lorenzo Merendi Settore Sistema dei Trasporti Direttore Ing. Mario Belloni Ing. Fabio Andreoni Ing. Corrado Basilico Geom. Enrico Borghi Geom. Silvano Campagna P.I. Valter Ceriotti Geom. Aurelio Collini Ing. Gaetano Delfanti Dott. Marcello Ferrerio Arch. Maurizio Grilli Dott.ssa Laura Lanza Geom. Giovanni Patarini Dott.ssa Nadia Pedergnana Dott.ssa Elena Roveta I

3 INDICE Volume I 1 Introduzione... 1 PREMESSA RIFORMA DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE IN LOMBARDIA SERVIZI DI AREA URBANA Inquadramento dello stato di fatto OFFERTA DI SERVIZIO Rete su ferro Il Sistema delle metropolitane Il Sistema tranviario Il sistema ferroviario provinciale Il collegamento ferroviario Passante Il Servizio Ferroviario Regionale Rete su gomma Linee extraurbane Linee interprovinciali Servizi extraurbani complessivamente offerti sul territorio Linee urbane nei comuni non capoluogo Analisi dell interscambio tra ferro e gomma Integrazione modale Sovrapposizione tra linee ferroviarie e automobilistiche Possibilità di intervento DOMANDA DI SPOSTAMENTO Analisi della domanda potenziale Pendolarismo scolastico Modificazioni nell assetto della realtà produttiva del territorio milanese Analisi degli spostamenti...48 II

4 2.3 RAPPORTO TRA DOMANDA E OFFERTA Aree a domanda debole ANALISI TERRITORIALE PER L INDIVIDUAZIONE DEGLI AMBITI APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI ORGANIZZATIVI DELLE NUOVE MODALITÀ DI SERVIZIO Servizi nei comuni non capoluogo CRITERI DI RIDEFINIZIONE DEL LIVELLO DEI SERVIZI COMUNALI RAPPORTO TRA SERVIZI COMUNALI E SERVIZI EXTRAURBANI Progettazione della rete MODELLO DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASPORTO PUBBLICO CONSULTAZIONI CON LE PROVINCE CONFINANTI SISTEMI DI SUPPORTO ALLA PIANIFICAZIONE DELLA RETE: MODELLO DI SIMULAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO Rete di progetto e individuazione delle sottoreti RETE NORD - OVEST RETE NORD RETE NORD EST RETE SUD - EST RETE SUD - OVEST RETE OVEST IL SERVIZIO PER IL COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO RAPPORTO TRA LA NUOVA RETE DI PROGETTO E I SERVIZI DI AREA URBANA COORDINAMENTO FERRO-GOMMA: IDENTIFICAZIONE DEI NODI DI INTERSCAMBIO...92 III

5 6.10 SPERIMENTAZIONI DI NUOVE MODALITÀ DI SERVIZIO NEGLI AMBITI A DOMANDA DEBOLE Tariffe ORGANIZZAZIONE ATTUALE DELL INTEGRAZIONE TARIFFARIA OBIETTIVI E MODALITÀ DI INTERVENTO Programma qualità DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI LA CARTA DEI SERVIZI MODALITÀ OPERATIVE PER IL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI Investimenti Sistema di monitoraggio MONITORAGGIO DELL'UTENZA MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO MONITORAGGIO DELL ESERCIZIO MONITORAGGIO DELL ATTUAZIONE DEL PTS Criteri di affidamento dei servizi PREMESSA MODALITÀ DI AFFIDAMENTO DEFINIZIONE DEL CORRISPETTIVO ABILITAZIONE DI PERCORSI E FERMATE IV

6 TAVOLE Volume II Tavola N.1 Individuazione dei servizi di area urbana di cui all art. 2 L.R. 22/98 Tavola N Linee ferroviarie. Offerta nell ora di punta. Quadrante Nord-Est Tavola N Linee ferroviarie. Offerta nell ora di punta. Quadrante Sud-Est Tavola N Linee ferroviarie. Offerta nell ora di punta. Quadrante Sud-Ovest Tavola N Linee ferroviarie. Offerta nell ora di punta. Quadrante Nord-Ovest Tavola N.2.2 Offerta di trasporto pubblico sulle linee metropolitane Tavola N.2.3 Offerta di trasporto pubblico su gomma nell ora di punta - Quadrante Nord-Ovest Tavola N.2.4 Offerta di trasporto pubblico su gomma nell ora di punta - Quadrante Nord-Est Tavola N.2.5 Offerta di trasporto pubblico su gomma nell ora di punta - Quadrante Sud- Est Tavola N.2.6 Offerta di trasporto pubblico su gomma nell ora di punta - Quadrante Sud- Ovest Tavola N Offerta di trasporto sulle linee automobilistiche interprovinciali - Quadrante Nord-Est Tavola N Offerta di trasporto sulle linee automobilistiche interprovinciali - Quadrante Sud-Est Tavola N Offerta di trasporto sulle linee automobilistiche interprovinciali - Quadrante Sud-Ovest Tavola N Offerta di trasporto sulle linee automobilistiche interprovinciali - Quadrante Nord-Ovest Tavola N Offerta di trasporto sulle linee interprovinciali non concesse dalla Provincia di Milano - Quadrante Nord - Est Tavola N Offerta di trasporto sulle linee interprovinciali non concesse dalla Provincia di Milano - Quadrante Sud Est Tavola N Offerta di trasporto sulle linee interprovinciali non concesse dalla Provincia di Milano - Quadrante Sud - Ovest Tavola N Offerta di trasporto sulle linee interprovinciali non concesse dalla Provincia di Milano - Quadrante Nord Ovest Tavola N.2.9 Comuni della Provincia di Milano dotati di servizi urbani Tavola N.2.10 Livello di utilizzo del servizio di trasporto pubblico automobilistico nel periodo di punta del mattino Tavola N.2.11 Livello di utilizzo del servizio di trasporto pubblico automobilistico nel periodo di morbida del mattino Tavola N.2.12 Classificazione dei comuni in base al numero di utenti delle autolinee nel periodo di punta del mattino Tavola N.2.13 Classificazione dei comuni in base al numero di utenti delle autolinee nel periodo di morbida del mattino Tavola N.2.14 Spostamenti Origine-Destinazione escluse relazioni con Milano - Zona Nord Tavola N.2.15 Spostamenti Origine-Destinazione escluse relazioni con Milano Zone Ovest e Sud-Ovest Tavola N.2.16 Spostamenti Origine-Destinazione escluse relazioni con Milano - Zone Est e Sud Est Tavola N.3.1 Classificazione dei comuni in base al numero di residenti (1998) Tavola N.3.2 Variazione percentuale della popolazione residente nei comuni della Provincia nel periodo Tavola N.3.3 Indice di vecchiaia nei comuni della Provincia di Milano Tavola N.3.4 Classificazione dei comuni in base all indice di sparsità Tavola N.3.5 Classificazione dei comuni in base al numero di spostamenti in origine effettuati con tutti i mezzi Tavola N.3.6 Indice di mobilità pendolare dei comuni della Provincia V

7 TABELLE Tabella 1.1 Tabella 1.2 Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella bis Tabella Tabella Tabella Tabella Servizi di area urbana Autolinee inserite nei servizi di area urbana per le corse che operano esclusivamente lungo la tratta evidenziata nella Tavola 1 Servizi extraurbani di competenza provinciale a seguito dello scorporo delle linee di area urbana Aziende concessionarie di autolinee di trasporto pubblico extraurbane Aziende gestori di autolinee di trasporto pubblico extraurbane Parco rotabile Autolinee concesse dalla Provincia di Milano interessanti altre province Autolinee transitanti sul territorio della Provincia di Milano delegate ad altra Provincia. Sintesi delle caratteristiche principali dei servizi di trasporto comunali in Provincia di Milano Integrazione delle linee radiali esterne Interscambio tra le autolinee e le stazioni ferroviarie Interscambio tra le autolinee e le fermate MM Integrazione delle linee trasversali Linee radiali Integrazione delle linee di area urbana Linee sovrapposte alla ferrovia TAVOLE Volume III Tavola N.6 Tavola N.6.1 Tavola N.6.2 Tavola N.6.3 Tavola N.6.4 Tavola N.6.5 Tavola N.6.6 Tavola N.6.7 Tavola N.6.8 Tavola N.6.9 Progetto delle sottoreti della Provincia di Milano Progetto della rete delle autolinee extraurbane. Rete Nord Ovest Progetto della rete delle autolinee extraurbane. Rete Nord Progetto della rete delle autolinee extraurbane. Rete Nord Est Progetto della rete delle autolinee extraurbane. Rete Sud Est Progetto della rete delle autolinee extraurbane. Rete Sud Ovest Progetto della rete delle autolinee extraurbane. Rete Ovest Servizio per il comune di San Colombano al Lambro Stazioni di interscambio Principali direttrici servite da autolinee di competenza di altre Province VI

8 TABELLE Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Tabella Descrizione delle linee attuali e classificazione regionale - rete Nord-Ovest Dati del Controllo di Gestione Regionale del rete Nord-Ovest Modifiche alla rete attuale - Nord-Ovest Rete di progetto - Nord-Ovest Descrizione delle linee attuali e classificazione regionale - rete Nord Dati del Controllo di Gestione Regionale del 1999 rete Nord Modifiche alla rete attuale - Nord Rete di progetto - Nord Descrizione delle linee attuali e classificazione regionale - rete Nord-Est Dati del Controllo di Gestione Regionale del rete Nord-Est Modifiche alla rete attuale - Nord-Est Rete di progetto - Nord-Est Descrizione delle linee attuali e classificazione regionale - rete Sud-Est Dati del Controllo di Gestione Regionale dell anno rete Sud-Est Modifiche alla rete attuale - Sud-Est Rete di progetto - Sud-Est Descrizione delle linee attuali e classificazione regionale - rete Sud-Ovest Dati del Controllo di Gestione Regionale del rete Sud-Ovest Modifiche alla rete attuale - Sud-Ovest Rete di progetto - Sud-Ovest Descrizione delle linee attuali e classificazione regionale - rete Ovest Dati del Controllo di Gestione Regionale dell anno rete Ovest Modifiche alla rete attuale - Ovest Rete di progetto - Ovest Stazioni ferroviarie con funzioni di interscambio. Stazioni della metropolitana con funzioni di interscambio. ALLEGATI Allegato I Allegato II Analisi dello stato di fatto del Trasporto Pubblico Locale in Provincia di Milano - Nord Analisi dello stato di fatto del Trasporto Pubblico Locale in Provincia di Milano - Sud VII

9 1 INTRODUZIONE Premessa Il processo di riforma del settore del trasporto pubblico, attivato dalle direttive della Comunità Europea e dal D. Lgs. 422/97, ha trovato in Regione Lombardia una specifica articolazione nella Legge Regionale 29 ottobre 1998 N.22 Riforma del trasporto pubblico locale in Lombardia. Tale legge, con le successive integrazioni e modificazioni, ha dato avvio ad una serie di attività della Regione, delle Amministrazioni Provinciali e dei Comuni capoluogo che hanno trovato definizione nella sottoscrizione di un Accordo di Programma per il conferimento di funzioni connesse alla gestione e alla regolazione del trasporto di linea e non di linea e in un protocollo d intesa per individuare il processo di attuazione della riforma. La LR. 22/98, nello specifico, ha imposto il passaggio dal sistema concessionale di assegnazione dei servizi di tpl su gomma (ex L. 1822/39) ad un regime contrattuale, con individuazione dei soggetti erogatori del servizio mediante procedure concorsuali, che prevede la stipula dei contratti di servizio tra l Ente regolatore (nella fattispecie la Provincia di Milano) e il soggetto gestore del servizio (aziende di trasporto). Il ricorso alle procedure concorsuali necessita della definizione della tipologia dei servizi, nonché della quantità e della qualità che si intendono realizzare sul territorio. Tali elementi devono essere predefiniti al fine di consentire innanzitutto l assegnazione da parte della Regione delle risorse alle Province e ai Comuni capoluogo per l organizzazione della rete di trasporto, ma soprattutto per arrivare ad una corretta predisposizione dei capitolati di gara e dei contratti di servizio. Lo strumento individuato dalla normativa regionale per definire tali contenuti è il Programma Triennale dei Servizi che la Provincia deve elaborare per servizi extraurbani, mentre i servizi urbani e di area urbana rientrano nella programmazione dei Comuni capoluogo. L approfondimento ad oggi raggiunto in ambito regionale di tutte le problematiche che accompagnano la attuazione della riforma non consente di dare una risposta completa a tutte le questioni aperte. Le deliberazioni della Giunta Regionale hanno peraltro indicato su alcune tematiche il cammino da intraprendere e portare a termine in tempi probabilmente più brevi di quanto la difficoltà di introdurre un regime così innovativo richiederebbero; alcune questioni, che saranno affrontate nei prossimi mesi e non precludono l attivazione delle procedure concorsuali, troveranno completa definizione nei successivi aggiornamenti. 1

10 1.1 Riforma del trasporto pubblico locale in Lombardia La legislazione nazionale ha negli ultimi anni assegnato alla Provincia un nuovo ruolo nel governo del territorio; in particolare il decreto legislativo 19 novembre 1997 n.422, in attuazione della legge Bassanini n.59/97, ha dato l avvio ad una fase di profonda innovazione nel campo dei trasporti conferendo alla Regione e agli enti locali le funzioni e le competenze amministrative in materia di trasporto pubblico e fissando i criteri per l organizzazione dei servizi. Il principio di fondo, che ha ispirato le disposizioni del D.Lgs. 422/97, è il principio di sussidiarietà, in base al quale la generalità dei compiti e delle funzioni amministrative appartiene ai governi locali. Il settore del Trasporto Pubblico Locale si trova oggi ad una svolta epocale e quando la riforma sarà completamente attuata verranno superati i principi che hanno retto per decenni il settore, sia dal punto di vista finanziario sia da quello organizzativo (sistema delle concessioni); inoltre la riforma vuole scardinare gli elementi monopolistici a favore della concorrenza ed introdurre la separazione dei ruoli tra ente regolatore ed ente gestore dei servizi pubblici. La Regione Lombardia ha dato attuazione al D. Lgs. 422/97 con la legge Regionale 29 ottobre 1998 n.22 Riforma del trasporto pubblico locale in Lombardia. Tali normative hanno ridistribuito le competenze nella programmazione, regolamentazione e amministrazione dei servizi di TPL: la piena competenza in materia di trasporto ferroviario è conferita alla Regione, che in quest ambito deve procedere alla definizione del Programma Triennale dei Servizi Ferroviari; la programmazione dei servizi di TPL su gomma è invece attribuita alle Province e ai Comuni capoluogo, mentre la stessa Regione mantiene in questo campo compiti di indirizzo e coordinamento. Vengono trasferite alle Province nuove funzioni e compiti oltre a quelle che le stesse già esercitavano a titolo di delega dal 1987 (LR 14/87), inerenti in particolare a: servizi interurbani già esercitati a titolo di delega; servizi di linea regionali e servizi gran turismo; servizi in aree a domanda debole; adozione dei Programmi Triennali dei Servizi; individuazione, d intesa coi comuni capoluogo interessati, dei servizi di area urbana; 2

11 approvazione dei piani di bacino, comprendenti anche i piani per la mobilità delle persone disabili; assegnazione ai comuni delle risorse finanziarie per assicurare i servizi di loro competenza; procedure concorsuali per l affidamento dei servizi; irrogazione delle sanzioni nel caso di inadempienza degli obblighi contrattuali. Per il decentramento dei compiti relativi ai servizi di trasporto pubblico locale su gomma, il processo necessario per giungere al conferimento delle funzioni si è concretizzato con la sottoscrizione da parte delle Province e dei Comuni capoluogo di un protocollo d intesa col quale si è anche decisa la prima articolazione del riparto delle risorse. Gli elementi significativi dell intesa, delineati nel protocollo e nei suoi allegati sono i seguenti: la definizione del livello dei servizi minimi i cui costi sono a carico del bilancio regionale in termini di ammontare complessivo di risorse finanziarie calcolate sulla base della spesa storica (lire miliardi annui per quadriennio 2000/2003); l indicazione degli orientamenti per il coordinamento dei programmi triennali provinciali e dei comuni capoluogo, strumento cardine della riforma; l indicazione degli orientamenti per l espletamento delle gare e la stipula dei contratti di servizio da parte degli Enti Locali; la previsione di un fondo di sviluppo e investimenti con la finalità di incentivo ed anche di riequilibrio territoriale delle risorse finanziarie, connesso alla capacità di progettazione ed innovazione. La legge regionale indica il Programma Triennale dei Servizi come lo strumento per definire la riorganizzazione della rete di trasporto pubblico su gomma in vista delle gare per l assegnazione dei servizi; in particolare, i programmi triennali devono rivolgersi al governo del periodo transitorio della riforma del TPL, nell arco del quale prevedere aggiornamenti annuali delle previsioni iniziali in dipendenza dell esigenza di riassetto dell offerta emergente sul territorio. La programmazione deve perseguire gli obiettivi di: efficacia: un servizio è efficace quando è in grado di catturare una quota elevata della domanda potenziale; efficienza: un servizio è efficiente quando prevede un impegno ottimale delle risorse disponibili per l organizzazione dell offerta; 3

12 integrazione tra i sistemi ferroviario e automobilistico: tale operazione dovrebbe comportare un miglioramento dell efficienza e una razionalizzazione della rete di trasporto pubblico mediante l eliminazione delle sovrapposizioni non funzionali all intero sistema; qualità: a tal fine potranno essere stabiliti standard minimi da conseguire nel corso della validità dei programmi; sostenibilità ambientale: potrà essere conseguita, dove la domanda è forte e concentrata, con un utilizzo maggiore della trazione elettrica e migliorando il parco circolante dal punto di vista delle emissioni. Questi obiettivi devono essere tenuti in considerazione nella definizione delle caratteristiche del servizio da realizzare e degli interventi di modifica della rete esistente: nel Programma deve essere definita la modalità di integrazione con l offerta esistente del servizio ferroviario e devono essere individuate le aree a domanda debole, tenendo conto dell eventuale presenza sul territorio di linee ritenute inefficaci a garantire un adeguata accessibilità al territorio e delle inefficienze economiche; inoltre devono essere previsti interventi per migliorare l efficienza e l efficacia dei servizi ed i programmi di sviluppo che permettano l accesso alle risorse accantonate nel Fondo Sviluppo ed Investimenti (art. 6 protocollo d intesa); infine, nell ottica delle gare per l affidamento della gestione dei servizi, occorre individuare le sottoreti cui riferire, all interno del territorio di competenza di ciascun ente, la stipula dei contratti di servizio e definire le modalità con le quali verrà svolto il monitoraggio dello stato di attuazione del programma. Il percorso attuativo della riforma del Trasporto Pubblico Locale in Provincia di Milano è andato concretizzandosi secondo la tempistica riportata nel prospetto seguente. PERCORSO DELLA RIFORMA FINO AD OGGI: 19/11/ /10/1998 Emanazione del D.Lgs. n. 422/97 Conferimento alle Regioni ed agli Enti Locali di funzioni e compiti in materia di Trasporto Pubblico Locale a norma dell art.4, comma 4 della L.15/3/97 n.59. Emanazione della L.R. 22/98 Riforma del Trasporto Pubblico Locale in Lombardia 31/3/2000 Protocollo di intesa Regioni Enti Locali sul livello dei servizi 3/8/2000 D.G.R. n.7/934: Piano operativo per l attuazione della riforma del TPL nel periodo 2000/2003 4

13 Settembre /12/2000 Definizione dei servizi di area urbana nella zona prossima al capoluogo milanese. Completamento della fase di consultazione dei comuni e prima stesura del Programma Triennale dei Servizi delle autolinee provinciali. Entro il 30/6/2001 Individuazione delle linee che faranno parte delle sei sottoreti da mettere a gara PROSSIMI OBIETTIVI: Entro il 30/9/2001 Stipula dei contratti di servizi per il 2002 (periodo transitorio) Entro il 31/12/2001 Pubblicazione dei bandi di gara da parte della Provincia. Periodo 1/1/ /6/ /6/2002 1/1/2003 Espletamento delle procedure di gara per la scelta delle aziende contraenti sottoscrizione dei contratti di servizio Stipulazione dei contratti di servizio fra Provincia di Milano e Aziende assegnatarie Aggiudicazione per il periodo delle linee provinciali Completamento del processo di riforma: attivazione della nuova rete dei servizi di T.P.L. in Provincia di Milano a seguito delle procedure Assegnazione mediante gara. 5

14 1.2 Servizi di area urbana Tra i servizi di trasporto pubblico in atto (comunali, interurbani, regionali) la legge regionale 22/98 inserisce una nuova tipologia relativa ai servizi di area urbana, che collegano i capoluoghi di provincia con i comuni ad essi conurbati e che si caratterizzano per una forte penetrazione dei servizi nel territorio degli stessi, con elevata frequenza e densità di fermate. Tali servizi interessano dunque i comuni che costituiscono un unico sistema urbano col capoluogo di provincia, con lo scopo di consentire un adeguata riorganizzazione del trasporto pubblico che sfrutti al meglio le sinergie tra il servizio urbano del comune capoluogo ed il servizio extraurbano. L Allegato 1 (punto D1) della DGR del 1/3/2000, nel definire i criteri per l individuazione dei servizi di area urbana da parte delle Province, sottolinea come tale prima individuazione costituisca un atto che precede l effettiva progettazione della rete e dei servizi ed è finalizzato alla stima dell ammontare di risorse finanziarie da prendere come riferimento per la programmazione. L individuazione di tali servizi è necessaria per definire l ambito di competenza provinciale per la predisposizione del Programma triennale dei Servizi. I servizi di area urbana rappresentano un elemento determinante nella omogeneizzazione del trasporto in un area complessa e fortemente urbanizzata quale quella milanese, eliminando la netta separazione attualmente esistente tra i servizi all interno del Comune capoluogo e nell hinterland, così da sfruttare al meglio le sinergie tra i servizi. Sulla base degli indirizzi di cui alla delibera citata e degli elementi analitici forniti dalla Regione Lombardia, la Provincia di Milano ha individuato i servizi di area urbana sulla base del percorso metodologico che viene descritto nel seguito. Il contesto territoriale che caratterizza Milano ed i comuni ad esso limitrofi non è riscontrabile in nessun altra provincia lombarda, per la densità e la continuità del tessuto urbanizzato e la stretta connessione tra le funzioni residenziali, produttive e di servizio distribuite nel capoluogo e nell hinterland. Le linee di trasporto pubblico su gomma esistenti, che svolgono servizio nei comuni più prossimi a Milano, assicurano spesso questa connessione e offrono numerose possibilità di interscambio con la rete urbana milanese, in qualche caso attestandosi ai capolinea delle linee metropolitane. Tale 6

15 integrazione va ottimizzata e a tal fine è stata eseguita una specifica analisi, da cui è scaturita una proposta di individuazione dei servizi di area urbana. L analisi del territorio provinciale ha tenuto in considerazione i seguenti aspetti: a) continuità dell urbanizzazione nell area servita dalle linee; b) intensità dei flussi da/per il capoluogo c) prevalenza dei flussi da/per il capoluogo rispetto alle altre origini e destinazioni; d) presenza di funzioni territoriali decentrate dal capoluogo in comuni circostanti; e) elevato volume di offerta, frequenza delle corse e distanza ravvicinata delle fermate dei servizi che attualmente collegano il capoluogo con i comuni circostanti. Nella determinazione delle linee di area urbana non si è applicato alla lettera il criterio, sopra ricordato, della elevata penetrazione nel territorio del capoluogo, dovendo tenere conto della più grande specificità del sistema dei trasporti nell area milanese, cioè la presenza di una forte rete su ferro. Tale rete è costituita dalle tre linee della metropolitana, che raggiungono e spesso superano i confini comunali, e dalle linee ferroviarie FS e FNM, con numerose stazioni poste ai margini o all interno del capoluogo e con servizi che attualmente sono attestati ma che nel prossimo futuro diverranno passanti lungo alcune direttrici. La rete di forza su ferro svolge anche la funzione di raccolta dei servizi su gomma che operano nell hinterland, garantendo la penetrazione in città con alti livelli di servizio ed evitando sovrapposizioni delle linee extraurbane nei tratti interni a Milano: per questo le linee di area urbana possono non presentare tratti di penetrazione urbana, svolgendo invece un ruolo di adduzione rispetto alla rete su ferro. L'analisi ha prima identificato i comuni dell'hinterland per i quali risulta opportuno organizzare il servizio di trasporto pubblico in modo fortemente integrato rispetto ai servizi di Milano, poi sono state identificate le linee transitanti in quei comuni e con le caratteristiche dei "servizi di area urbana". Per tal fine sono stati presi in considerazione tutti i comuni che soddisfano contemporaneamente tutte le seguenti condizioni formulate rispetto a specifici indicatori: rapporto tra estensione dell'urbanizzato rispetto alla superficie comunale superiore a 0,6, soglia che evidenzia i comuni con popolazione abbastanza concentrata sul territorio per cui, quindi, le linee extraurbane non debbano svolgere il servizio per le frazioni; 7

16 rapporto tra domanda potenziale generata da ciascun comune verso Milano rispetto al totale degli spostamenti generati superiore a 0,47, soglia che evidenzia i comuni con una forte necessità di collegamenti con Milano; rapporto tra spostamenti su mezzo pubblico e spostamenti totali di ciascun comune superiore a 0,6, soglia che evidenzia i comuni che utilizzano in modo prevalente il mezzo pubblico per raggiungere Milano; rapporto tra spostamenti verso Milano con mezzo pubblico su gomma e il totale degli spostamenti con mezzo pubblico su gomma generati da ciascun comune superiore a 0,3, soglia che evidenzia l'uso del mezzo pubblico negli spostamenti verso Milano. Sono stati inoltre considerati anche i comuni che costituiscono una continuità rispetto all urbanizzato del comune di Milano, sulla base dei seguenti indicatori: urbanizzato principale direttamente collegato con Milano ed una concentrazione dell urbanizzato pari a 1; urbanizzato principale indirettamente collegato con Milano, una concentrazione dell urbanizzato pari a 1 ed un rapporto della domanda potenziale generata verso Milano maggiore di 0,47 rispetto al totale della domanda potenziale generata. Questa duplice elaborazione ha consentito di focalizzare l attenzione su 31 comuni, tutti i comuni di prima cerchia e 9 comuni di seconda cerchia. In seguito si sono individuate le autolinee o le tratte di autolinee di competenza della Provincia di Milano che presentano le caratteristiche di servizi di area urbana (si vedano la Tabella 1.1 e la Tavola N.1) e che sono state oggetto di approvazione da parte della Giunta della Provincia di Milano con la deliberazione n. 226/2001 del 15/3/2001. L applicazione alle percorrenze dei servizi di area urbana del contributo chilometrico unitario utilizzato nella D.D.G. Trasporti e Mobilità n.25414/335 del 26/3/99 per il riparto delle risorse agli Enti Locali ai fini della determinazione del livello dei servizi minimi, individuati con D.G.R del 1/3/2000, definisce, di conseguenza, l ammontare delle risorse assegnate al Comune di Milano, con vincolo di utilizzo delle stesse risorse per la riprogettazione dei servizi di area urbana ai sensi della citata DGR (punto D1). L individuazione dei servizi di area urbana consente quindi la suddivisione delle risorse attualmente impiegate sulle linee extraurbane tra servizi di area urbana e servizi extraurbani pari rispettivamente 8

17 a 49,491* miliardi di lire (così come riportato nel prospetto alla pagina seguente) e 86,496* * miliardi di lire. L ammontare delle risorse per i servizi di area urbana e per i servizi extraurbani viene utilizzato rispettivamente dal Comune di Milano e dalla Provincia di Milano per la definizione dei Programmi Triennali dei Servizi di competenza. E peraltro evidente che tra i due Programmi, provinciale e comunale, deve essere ricercata la massima integrazione al fine di sfruttare al meglio la combinazione delle tre tipologie di servizi operanti sul territorio (extraurbani, di area urbana, urbani). Nel capitolo 6 inerente la riprogettazione della rete del TPL extraurbano di competenza Provinciale vengono riportate le ricadute sulla rete dei servizi di area urbana che comportano marginali modifiche alle linee individuate in questo paragrafo. * Il calcolo di cui alla tabella è stato effettuato sulla base dei dati in possesso della Provincia di Milano e desumibile dalle Delibere e Decreti della Regione Lombardia sopra citati. La definitiva quantificazione dovrà essere effettuata dalla Regione Lombardia. 9

18 INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE CONNESSE AI SERVIZI DI AREA URBANA COD. SOC. LINEA DENOMINAZIONE AUTOLINEA BUS-KM BUS-KM A CONTRIBUTO ABBATTIMENTO VALORI IN LIRE CONCESSI (1) CONTRIBUTO (1) BUS-KM (2) PERCENTUALE (3) QUOTA ANNUA AMP Basiglio-Milano (Famagosta M2) con dv e dr , ASMSIL Milano (M3 S. Donato)-Sesto Ulteriano-Milano (Rogoredo FS/M3) , ATINOM Milano (Bisceglie M1)-Cornaredo-Rho (Passirana) con dr , AUTOGU Milano (M3 S.Donato)-Zivido di S.Giuliano M.se , AUTOGU 793 Milano (Rogoredo)-Bolgiano-Certosa di S. Donato M.se , AUTOGU Milano Mecenate-Certosa di S. Donato M.se con dr , CTSOMI Milano (Famagosta M2)-Assago (via del Sole) , CTSOMI Milano (Bisceglie Ml)-Cesano B. (Q.re Tessera) con dv. e dr , CTSOMI Milano (Bisceglie Ml )-Corsico-Buccinasco-Assago (Milanofiori) con dv. e dr , CTSSGI Sesto S.Giovanni-Bresso (Don Minzoni) , CTSSGI Circolare sinistra di Sesto S.Giovanni(I Maggio Ml-FS) con dv. e dr , CTSSGI Cinisello-Milano (Gobba M2) , CTSSGI aut Circolare destra di Sesto S.Giovanni (l Maggio-Ml-FS) con dv.e dr , CTSSGI Sesto S.Giovanni Maggio)-Milano (Comasina) con dv , CTSSGI Sesto Marelli (Ml )-Cologno Monzese , GROANE Arese-Milano (QT8) con dv. e dr , GROANE Paderno Dugnano-Bollate-Milano (Roserio) con dv. e dr , ATM Milano-Cinisello B.-Cusano M.no con dr , ATM Milano (Famagosta M2)-Rozzano-Locate Triulzi con dv. e dr , ATM Milano-Corsico (q.re Lavagna) , ATM Milano-Redecesio di Segrate , ATM Milano-Linate , ATM Milano-Aeroporto Forlanini , ATM Milano-Idroscalo (stagionale estivo) , ATM Milano (Romolo M2)-Corsico (Q.re Europa) con dv. e dr , ATM Milano-Bresso (ex filovia) , ATM Milano (Cascina Gobba M2)-Segrate (MI 2)-Milano (P.Ie Udine) con dr , ATM Milano (Marelli Ml)-Sesto S.G. (p.zza 1 Maggio) , ATM Aeroporto Forlanini-Novegro-S.Felice-S.Felicino con dr , ATM Milano (P.le Lotto)-Settimo M.se , ATM Milano(Rogoredo M3/FS)-S. Donato M.se (Bolgiano) , ATM Rozzano (Rosselli)-Pieve Emanuele con dv. e dr , ATM Sesto S.Giovanni-Cusano M.no , ATM Milano-Novate M.se , OPERA Milano-Pieve E. con dv , ATM Milano-Buccinasco con dr , TOTALE PERCORRENZE E RISORSE LINEE TRASFERITE INTERAMENTE AUTOGU 7480.Milano-Comazzo con dv. e dr.- A U (Corse da Peschiera e San Donato) , COLOAL 9760.Inzago-Segrate-Milano con dv.- A U (Tratta Pioltello - Milano) , GROANE 6560.Garbagnate M.se-Arese-Rho con dv. e dr.- A U , ATM 2036.Milano-Abbiategrasso con dr. - A U (Corse da Trezzano e Cusago) , ATM 854.Milano-Magenta-Cuggiono - A U , ATM 2005.Milano-Melegnano - A U (Corse da San Giuliano) , STIE 8670.Milano-Legnano-Gallarate con dv. e dr. - A U (Corse da Arese e Rho) , STIE 8750.Milano-Busto Arsizio con dv. e dr.- A U (Corse da Arese e Rho) , ATINOM 8470.Magenta-Cornaredo-Arese con dv. e dr. - A U (Tratta da Bareggio) , TOTALE PERCORRENZE E RISORSE LINEE TRASFERITE PARZIALMENTE TOTALE PERCORRENZE E RISORSE TRASFERITE NOTE (1) Percorrenze indicate nel documento approvato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n 226/01 Rep. Gen. Del 15 marzo (2) Come base per il riparto è stato assunto il conguaglio definitivo per l'anno 1998, determinato con Decreto del Direttore Generale dei Trasporti e Mobilità n 25414/335 del 26 marzo 1999, così come indicato dalla deliberazione della Giunta Regionale n VI/48888 del 1 marzo Contributo chilometrico ante-applicazione dell'abbattimento percentuale indicato nel Decreto citato (3) Abbattimento percentuale ricavato dal Decreto del Direttore Generale dei Trasporti e Mobilità n 25414/335 del 26 marzo

19 2 INQUADRAMENTO DELLO STATO DI FATTO 2.1 Offerta di servizio Rete su ferro La rete tranviaria e metropolitana del Comune di Milano non si limita ad assolvere il ruolo di rete di forza del trasporto pubblico urbano. Già con la trasformazione alla fine degli anni 60 delle Linee Celeri dell Adda in tratta metropolitana intercomunale ed, in seguito, con i prolungamenti a Cologno e Sesto di M2 ed M1, nonché con il prolungamento del tram 15 a Rozzano, la rete ha assunto i connotati di rete di forza del trasporto pubblico interurbano su direttrici non servite dal servizio ferroviario. Gli strumenti di pianificazione (Piano Generale dei Trasporti e della Logistica, Documento di indirizzo per il Piano Regionale dei Trasporti, Documento di indirizzo per la redazione del Piano Provinciale di Bacino della Mobilità e dei Trasporti, Piano Urbano della Mobilità del Comune di Milano) concordano sulla necessità di estendere le reti su ferro, preferibilmente in sede protetta, in ambito sovracomunale quali reti di forza del trasporto pubblico. Tale estensione delle reti su ferro ha anche permesso di creare aree di interscambio ai confini comunali di Milano e nei comuni limitrofi. In tali aree già si attestano attualmente la maggior parte dei servizi extraurbani su gomma, con evidenti vantaggi per i viaggiatori in termini di regolarità e frequenza del servizio e di incremento della velocità commerciale in ambito urbano e, per il sistema di trasporto pubblico in generale, in termini di minori percorrenze della rete su gomma. Il Comune di Milano ha inoltre in fase di avvio o di imminente realizzazione alcuni interventi di estensione della rete su ferro in ambito comunale che avranno consistenti riflessi in termini positivi sulla mobilità interurbana. Sono anche in fase di progettazione o allo studio numerosi interventi di prolungamento o di adeguamento di linee comunali, di area urbana ed interurbane (di seguito riportati) che potranno tuttavia concretizzarsi in ambiti temporali che esulano dal periodo di validità del presente documento. Tali prolungamenti permetteranno ulteriori arretramenti di taluni capilinea di servizi extraurbani su gomma già attestati a capilinea della metropolitana e consentiranno valutazioni in merito al possibile attestamento all esterno di Milano di servizi che ancora oggi penetrano in città. In definitiva, in futuro si tenderà ad implementare ulteriormente il già collaudato schema attuale di adduzione della rete su gomma al punto di interscambio più prossimo con la rete di forza in sede propria. 11

20 Il Sistema delle metropolitane La rete metropolitana di Milano si articola su tre linee per uno sviluppo complessivo di 69 km, di cui 21 al di fuori del Comune di Milano (in gran parte relativi al ramo M2 per Gessate) e con 84 stazioni, di cui 15 al di fuori di Milano. Il servizio prodotto è di 52,4 milioni di vetture x km anno di cui 11 in ambito intercomunale, mentre il servizio venduto è di 320 milioni di passeggeri x km annui di cui 32 in ambito intercomunale. Le linee interscambiano in più punti tra loro, con i servizi ferroviari, tranviari e su gomma. LINEA 1 Tracciato e servizio: la linea ha una lunghezza di circa 25 km, di cui oltre 2 al di fuori del Comune di Milano (in comune di Sesto San Giovanni) e pertanto si configura come servizio di area urbana. Il percorso, completamente sotterraneo, comprende 36 stazioni e serve direttamente il centro di Milano e collega Sesto (stazione F.S.) ai quartieri a nord ovest e sud ovest di Milano, passando per i nodi di piazzale Loreto, piazza Duomo, piazzale Cadorna e via Pagano, dove si biforca nei rami Bisceglie e Molino Dorino. La linea ha una frequenza di passaggio nell ora di punta feriale invernale inferiore a 2 minuti e pertanto lavora al massimo della potenzialità, anche a causa delle scelte progettuali assunte relativamente al nodo di Pagano. Bacino d'utenza: oltre ai comuni direttamente serviti (Milano e Sesto San Giovanni), gravitano sulla linea i comuni di Pero e, in parte, Rho e Settimo Milanese in quanto limitrofi al capolinea di Molino Dorino, nonché i comuni di Corsico, Cusago e Cesano Boscone che convergono, in parte, su Bisceglie. Il capolinea di Sesto è alimentato, oltre che dal popoloso bacino di Cinisello Balsamo, dal comune di Monza (per la quotaparte che non gravita sulla ferrovia), dai comuni di Nova Milanese e Muggiò ed, in parte, dai comuni che insistono sulla S.S.36 Nuova Valassina, sulla S.P.6 e sulla S.P.58. Si attestano su Sesto le anche linee provenienti dal lecchese e dalla bergamasca (via autostrada). Afferiscono inoltre agli altri capilinea importanti direttrici stradali quali la S.S. 33 del Sempione e la S.S. 11 Padana Superiore su Molino Dorino, la A4 Milano Torino, la A8 e la A9 Milano Laghi su Lampugnano, nonché la S.S. 494 Nuova Vigevanese e la S.P. 114 di Cusago su Bisceglie. Interscambi: la linea interscambia con la M2 a Cadorna e Loreto, con la M3 a Duomo e con i servizi ferroviari a Sesto F.S., Cadorna F.N.M., Porta Venezia (passante ferroviario). I parcheggi di interscambio con il trasporto pubblico interurbano sono situati a Molino Dorino per le linee provenienti dalla S.S. del Sempione, a Lotto e QT8 dove si attestano le linee dal Magentino e dalla 12

21 S.S. 233 Varesina, Bisceglie che serve le linee per il Magentino e l Abbiatense, a Sesto F.S. dove si attestano le linee per la Brianza e la Bergamasca. E previsto inoltre l interscambio a Precotto con la metrotranvia Bicocca Precotto, in fase di inizio realizzazione. I principali parcheggi di interscambio con il trasporto privato sono situati a Molino Dorino (450 posti auto), Lampugnano (2000 posti auto), Bisceglie (1400 posti auto), Pagano, Sesto Marelli (250 posti auto) e Sesto F.S.. Prolungamenti: è in fase di redazione la progettazione preliminare del prolungamento sotterraneo della linea da Molino Dorino al futuro polo fieristico di Rho / Pero (7,5 km e 2 stazioni), dove è previsto tra l altro l interscambio con la futura linea ad alta capacità Milano Torino, con il servizio ferroviario regionale e con il trasporto pubblico e privato proveniente dalle direttrici A4 Milano - Torino, A8 e A9 Milano - Laghi, S.S.33 del Sempione e S.P. 46 Rho Monza, mediante la realizzazione di un nuovo centro di interscambio. La realizzazione è prevista in 48 mesi a partire da fine Il secondo prolungamento sotterraneo allo studio riguarda invece un nuovo tratto da Sesto F.S. a Monza in località Bettola (1,9 km e 2 stazioni), dove verrebbe posizionato un centro di interscambio per il trasporto pubblico ed il trasporto privato al servizio della S.S. 36 Nuova Valassina, della A52 Tangenziale Nord e della A4 Milano Venezia, sgravando il centro urbano di Sesto San Giovanni dal traffico addotto dall attuale capolinea della M1. E in fase di redazione la progettazione definitiva. LINEA 2 Tracciato e servizio: la linea ha una lunghezza di circa 35 km, di cui circa 20 (4 in direzione Cologno e 15 in direzione Gessate) si sviluppano al di fuori del Comune di Milano, interessa i comuni di Milano, Cologno Monzese, Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Cassina De Pecchi, Bussero, Gorgonzola, Gessate e pertanto si configura come servizio interurbano. Essa serve 32 stazioni di cui 13 al di fuori dal Comune di Milano. Lo sviluppo della linea avviene sul tracciato delle ex tranvie Linee Celeri dell Adda. Il percorso si sviluppa in sotterraneo dal capolinea sud di Famagosta sino a piazza Udine, uscendo a cielo aperto in direzione Cascina Gobba, dove si sbina nei rami Cologno e Gessate. Il percorso si sviluppa da sud verso nord est e collega le principali stazioni ferroviarie (Centrale, Garibaldi, Cadorna, Lambrate) transitando inoltre per Città Studi / Politecnico e l Università Cattolica. La linea offre una frequenza di passaggio nell ora di punta feriale invernale di 3 minuti. Un certo numero di treni, in particolar modo nell ora di morbida e nei festivi, limita la propria corsa al tratto in Comune di Milano, Famagosta Cascina Gobba. Bacino di utenza: oltre ai comuni direttamente serviti sopraccitati, gravita sulla linea il comune di Brugherio in quanto limitrofo al capolinea di Cologno Nord, nonché i comuni di Bellinzago Lombardo, Pessano con Bornago e Pioltello (in parte) che convergono sulle stazioni del ramo Cascina Gobba - Gessate. Presso il capolinea di Famagosta hanno termine la A7 Milano Genova 13

22 ed il ramo sud della S.S. 35 dei Giovi, mentre il capolinea di Cologno Nord serve all interscambio con i flussi della S.P. 3 di Imbersago. Il capolinea di Gessate convoglia infine i traffici dalla S.S. 11 Padana Superiore, della S.S. 525 del Brembo e della S.P. 179 Villa Fornaci Trezzo. Interscambi: La linea interscambia con la M1 a Cadorna e Loreto, con la M3 a Centrale e con i servizi ferroviari a Centrale, Garibaldi, Lambrate, Cadorna. A Cascina Gobba fa capo il sistema automatico di collegamento con l Ospedale San Raffaele. I parcheggi di interscambio con il trasporto pubblico sono situati a Romolo (in corrispondenza della circolare filoviaria) e Famagosta per le linee che provengono dal Pavese e dal Sud Milano, Cologno Nord che serve da capolinea per le linee del Vimercatese e Gessate dove si attestano le linee per l area dell Adda e la Bergamasca. I parcheggi di interscambio con il trasporto privato sono invece situati a Famagosta (2300 posti auto), Romolo (250 posti auto), Crescenzago (600 posti auto), Cascina Gobba (1800 posti auto), Cologno Nord (900 posti auto) e Gessate (500 posti auto). Prolungamenti: è in costruzione il prolungamento sotterraneo della linea da Famagosta a Piazzale Abbiategrasso (1,4 km e 1 stazione), che permetterà l interscambio con la tranvia suburbana 15 (futura metrotranvia sud ). Se ne prevede l apertura all esercizio per fine E invece in fase di progettazione definitiva il prolungamento in superficie da Famagosta ad Assago Milanofiori (4,7 km e 2 stazioni), tramite sbinamento della linea a sud di Famagosta, al servizio delle strutture terziarie commerciali e ricreative esistenti (di cui è previsto l ampliamento). A Milanofiori sarà possibile realizzare un nuovo centro di interscambio col trasporto pubblico. E prevista la costruzione in 36 mesi. LINEA 3 Tracciato e servizio: la linea ha una lunghezza di 11 km, serve 16 stazioni e si sviluppa per intero in Comune di Milano da San Donato a Zara, passando per piazza Duomo e Stazione Centrale, con un percorso sotterraneo da sud est a nord ovest servendo direttamente il centro cittadino. La linea si configura pertanto come servizio comunale e offre una frequenza di passaggio nell ora di punta feriale invernale di 3 / 4 minuti. Bacino di utenza: oltre al Comune di Milano, gravita sulla linea il comune di San Donato in quanto limitrofo al capolinea di San Donato (situato in comune di Milano). Questo capolinea raccoglie anche i flussi provenienti dalla S.S.9 Emilia, dalla S.S.415 Paullese e dalla A1 Milano - Bologna. Interscambi: la linea interscambia con la M1 a Duomo, con la M2 a Centrale e con i servizi ferroviari a Centrale, Rogoredo, Repubblica (passante ferroviario) e Porta Romana. A Zara è inoltre previsto l interscambio con le tranvie Milano Cinisello e Lagosta Bicocca Precotto in fase di inizio o di prossima realizzazione. Il trasporto pubblico su gomma e il trasporto privato provenienti 14

23 dalla Paullese, dalla Via Emilia e dalla A1 si possono avvalere del centro di interscambio di San Donato (1600 posti auto). Prolungamenti: è in costruzione il prolungamento da Zara a Maciachini (1,1 km e 1 stazione), di cui si prevede il completamento per il 2003, che permetterà di interscambiare con la metrotranvia nord. E inoltre in corso la realizzazione di un ulteriore tratto sino a Dergano, come primo lotto del finanziato prolungamento da Maciachini a Comasina (3,6 km, 4 stazioni), dove verrà realizzato un centro di interscambio per i flussi dalla S.S. 35 dei Giovi. E prevista la costruzione in 60 mesi. Questo permetterà anche di interscambiare con la linea F.N.M. Milano - Asso ad Affori e con la tranvia extraurbana Milano Limbiate. Altre linee in corso di progettazione E in corso la progettazione, a cura del Comune di Milano, delle linee urbane di metropolitana leggera sotterranea M4 e M5. La M4 consentirà di collegare l aeroporto di Linate e i quartieri est e sud ovest (già serviti dalla M1 e dal tram 14 recentemente prolungato ed in fase di ammodernamento), passando per il centro cittadino (cerchia sud dei navigli) ed intersecando le linee M1, M2, M3 e il passante ferroviario, aumentando l effetto rete nella zona sud di Milano (fonte P.U.M Comune di Milano). La linea M5 collegherà la stazione di Porta Garibaldi (linee FS/M2) a viale Cà Granda, ricalcando di fatto il tracciato della metrotranvia di Cinisello e intescambiando con la M2, la M3, il passante ferroviario e la metrotranvia interperiferica Bicocca Precotto (fonte P.U.M Comune di Milano) Il Sistema tranviario La rete tranviaria di Milano si sviluppa su 15 linee urbane e 1 linea di area urbana (tram n 15) e 2 linee interurbane (Milano-Desio e Milano-Limbiate), per uno sviluppo complessivo di 210 km, di cui circa 24 al di fuori del Comune di Milano. Attualmente interessano il territorio di più comuni la linea 15 Duomo Rozzano e le tranvie Milano - Desio e Milano Limbiate. Il sistema è oggetto di rinnovato interesse da parte delle Amministrazioni che ne stanno promuovendo interventi di potenziamento e ammodernamento. Nell ambito del Comune di Milano sono in fase di realizzazione le metrotranvie nord e sud e la Lagosta - Testi - Bicocca - Precotto, mentre in ambito intercomunale è previsto per il 2001 l avvio della realizzazione della metrotranvia piazzale 15

24 Lagosta - Cinisello. Di seguito si descrivono brevemente le linee che interessano l ambito territoriale di più comuni. Linea 15 Metrotranvia sud: la linea collega piazza Duomo con Rozzano transitando per Porta Ticinese e Piazzale Abbiategrasso lungo un percorso promiscuo con il traffico privato sino a piazzale Abbiategrasso, mentre oltre la linea si sviluppa in sede propria e presenta caratteristiche assimilabili a quelle di una metrotranvia. L intervento metrotranvia sud (2,8 km), iniziato di recente, mira a velocizzare il tratto Duomo Abbiategrasso attraverso la costruzione di un tracciato alternativo in sede protetta o riservata. In piazzale Abbiategrasso è previsto l interscambio con la linea M2 prolungata, mentre oltre l instradamento dei convogli avverrà lungo l attuale tracciato sino a Rozzano. Linea Milano Desio Metrotranvia nord: la linea, lunga circa 10 km, si attesta attualmente al confine tra i comuni di Bresso e Milano e collega Milano con Desio transitando attraverso i comuni di Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese. La linea sviluppa in sede propria, ma presenta caratteristiche non adeguate ad un ruolo di infrastruttura di forza lungo l asse della Vecchia Valassina; offre un servizio di 106 milioni di posti/km annui di cui il 21 % venduto (dati 1998), con una frequenza di passaggio nell ora di punta feriale invernale di 20 minuti. L intervento metrotranvia nord (3,8 km), di cui è in fase di avvio la realizzazione, è volto a riqualificare il tratto in Comune di Milano secondo elevati standard prestazionali, arretrandone il capolinea in Piazza Castello. Esso pertanto si configura come un servizio comunale. E in fase di predisposizione il progetto preliminare di riqualificazione del tratto interurbano da Milano a Desio. Linea Milano Limbiate: il servizio interurbano, lungo circa 13 km, collega attualmente Milano, con capolinea in via Vincenzo da Seregno (Affori), con Limbiate transitando attraverso i comuni di Cormano, Paderno Dugnano, Senago, Varedo. Al pari della Milano Desio, si sviluppa in sede propria, ma presenta le stesse caratteristiche di inadeguatezza ad un ruolo di asta di forza per la conurbazione della vecchia S.S. dei Giovi. La tranvia offre un servizio di 124 milioni posti/km annui di cui il 24% venduti (1998), con una frequenza di passaggio oraria. Il prolungamento della M3 a Comasina velocizzerà la penetrazione in Milano e favorirà la distribuzione dell utenza sulla rete di forza urbana. E in corso uno studio di fattibilità di riqualificazione della tranvia secondo standard qualitativi adeguati alle attuali esigenze di mobilità delle popolazioni interessate. 16

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