Prudenza nella fase di ripresa del mercato. Novembre Pictet Asset Management Strategy Unit

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1 ASSET CLASS GLOBALI Nonostante il rimbalzo dei mercati dopo il difficile periodo estivo, per ora abbiamo evitato di aumentare il rischio, in attesa di segnali di migliori prospettive per gli utili aziendali. AZIONARIO: REGIONI E STILI DI INVESTIMENTO Manteniamo la preferenza per Europa e Giappone, che presentano ancora valutazioni allettanti e lo scenario migliore per gli utili. AZIONARIO: SETTORI Confermiamo un moderato orientamento verso le aree cicliche, ritenendo onerose quelle difensive come i beni di prima necessità. Il settore finanziario dovrebbe beneficiare di un rialzo dei tassi USA. REDDITO FISSO Rivediamo al ribasso il giudizio sui titoli di Stato in euro sulla base delle valutazioni, mentre ampliamo l esposizione al debito corporate dei mercati emergenti. SOTTOPESO NEUTRALE Azioni Liquidità Obbligazioni Oro Petrolio USD SOVRAPPESO + Giappone USA Paesi Europa Paesi Pacifico Paesi emergenti vmid & Small Cap Value Energia Materiali Industria Beni voluttuari Beni di prima necessità Sanità Finanza Informatica Telecomunicazioni Utilities Obbligazioni governative EUR Obbligazioni Corp. Invest. Grade EUR Obbligazioni Corp. High Yield EUR Debito Emerg. Hard Curr. (USD) Debito Emerg. Local Currency EM Corporate VARIAZIONE MENSILE Variazione massima Prudenza nella fase di ripresa del mercato Pictet Asset Management Strategy Unit Aggiornamento mensile per gli investitori in euro: prospettive a tre mesi Novembre 2015

2 Aggiornamento mensile Pictet Asset Management Strategy Unit Pubblicato il 2 novembre 2015 Il mercato globale Relief rally del mercato azionario globale In ottobre i mercati azionari mondiali hanno registrato il miglior risultato mensile in quattro anni grazie ai programmi di stimolo delle principali banche centrali, che hanno contribuito a placare i timori per la crescita globale e il possibile impatto di un rialzo dei tassi USA. Il rally ha riportato gli indici S&P500 e Eurofirst 300 in territorio positivo per il I settori ciclici, trainati da energia e materiali, hanno messo a segno guadagni a due cifre in USD. Le aree difensive come utilities e sanità hanno compiuto i progressi più modesti. Le borse dei Paesi avanzati non sono state le sole a beneficiare della munificenza delle autorità monetarie: anche le piazze azionarie e obbligazionarie emergenti e il debito high yield hanno chiuso il mese in forte rialzo. Nonostante l inatteso rigore delle dichiarazioni rilasciate dalla Federal Reserve in occasione della riunione del 28 ottobre, gli investitori si sono basati sui segnali accomodanti di altri istituti. Alcuni giorni prima dell annuncio della Fed, la Banca Centrale Europea ha confermato che le politiche monetarie di Stati Uniti ed eurozona stanno prendendo strade divergenti; il Presidente della BCE Mario Draghi ha infatti accennato a nuove misure volte a contrastare le pressioni deflazionistiche. Nel frattempo la banca centrale svedese ha incrementato del 50% il proprio programma di QE. RIMBALZO DEI MERCATI AZIONARI GLOBALI IN OTTOBRE Indice MSCI ACWI (in USD) In Cina, la PBoC ha tagliato i tassi di interesse per la sesta volta in 12 mesi nel tentativo di sostenere la crescita. Il tasso di interesse di riferimento è stato abbassato di 25 punti base, al 4,35%, e il coefficiente di riserve obbligatorie (RRR) delle banche commerciali di 50 punti base. I potenziali ulteriori stimoli forniti dalle banche centrali di Europa e Asia hanno eclissato l avvertimento della Fed circa un possibile aumento del costo del denaro in dicembre. I membri dell istituto hanno deciso di lasciare invariati i tassi, confermando però la prospettiva di un inasprimento in dicembre, in quanto ritengono che i rischi economici legati agli sviluppi globali si siano ridimensionati. La crescente divergenza delle politiche monetarie a livello mondiale si riflette nell andamento dei mercati fixed income. Nell eurozona, i rendimenti dei titoli di Stato italiani e spagnoli a due anni sono scivolati in territorio negativo per la prima volta, mentre i Bund con la stessa scadenza sono scesi al livello record del -0,32%. Negli Stati Uniti, intanto, le obbligazioni governative hanno visto un aumento dei rendimenti: il tasso del Treasury decennale ha infatti raggiunto il 2,1%, il massimo degli ultimi due mesi. Sul mercato dei cambi, il dollaro si è rafforzato rispetto all euro, ma ha perso terreno contro le valute di molti Paesi emergenti Fonte: Thomson Reuters Datastream Asset allocation Prospettive migliori, ma un aumento del rischio è prematuro Dopo le turbolenze di fine estate, ottobre ha visto un rimbalzo dei mercati azionari mondiali, che hanno registrato il risultato mensile più brillante degli ultimi quattro anni. Abbiamo tuttavia deciso di mantenere un assetto neutrale sull asset class in attesa di ulteriori segnali di miglioramento delle prospettive globali di crescita e utili aziendali. Anche se i fondamentali economici appaiono generalmente incoraggianti, i motivi per essere prudenti non mancano, non ultima la continua incertezza circa la direzione della politica monetaria americana. Il cambiamento di rotta della Fed potrebbe mettere sotto pressione alcune asset class più rischiose, in particolare le piazze emergenti, che nelle ultime settimane hanno evidenziato una moderata ripresa. Riteniamo comunque che le probabilità di un rialzo dei tassi USA in dicembre siano ben bilanciate. E anche in tal caso, le ulteriori misure di inasprimento saranno presumibilmente molto graduali. Più positivo per le asset class rischiose è l orientamento ancora decisamente espansivo delle banche centrali di altre aree come Giappone ed Europa; tali politiche sembrano inoltre dare i loro frutti, in quanto la liquidità extra starebbe filtrando nell economia reale. I nostri indicatori del ciclo economico evidenziano la continua solidità della congiuntura globale nonostante una decelerazione di Stati Uniti e Giappone dal secondo trimestre. Negli USA il morale dei consumatori è alto e probabilmente destinato a migliorare ulteriormente grazie ai progressivi effetti positivi del calo dei prezzi dell energia sulla spesa delle famiglie. Inoltre, il settore immobiliare è in buona salute: la fiducia dei costruttori di case è al massimo decennale, le richieste di mutui ipotecari sono in aumento e i tassi di sfitto prossimi ai minimi ventennali. L economia dell eurozona è molto resiliente e i trend di consumo si 2 BAROMETER NOVEMBRE 2015

3 Fonte: Pictet Asset Management, Thomson Reuters Datastream / JPM and BoA Merrill Lynch PRINCIPALI ASSET CLASS PERFORMANCE: ASSET CLASSES 14 MSCI Global Equities equities JPM Global Bonds bonds 13 Indice GSCI Index GSCI USD OBBLIGAZIONI: SPREAD ASSET CLASS In In percentage punti percentuali points 6 Mercati EM Hard emergenti Currency vs in US valuta Treasuries forte vs Treasury USA Obbligazioni Euro Investment investment Grade vs grade Bunds in euro vs. Bund Obbligazioni Euro High Yield high vs yield Bunds in euro vs. Bund ROTAZIONE DEI SETTORI AZIONARI E PERFORMANCE VALUTARIA ROTAZIONE DEI SETTORI AZIONARI GLOBALI: PERFORMANCE TITOLI CICLICI E DIFENSIVI PERFORMANCE: VALUTE VS USD USA EMU UEM EM MERCATI EMERGENTI JP GIAPPONE EUR GBP CHF JPY BAROMETER NOVEMBRE

4 Fonte: Pictet Asset Management, Thomson Reuters Datastream INDICATORI PROPENSIONE AL RISCHIO VARIAZIONE MENSILE Variazione massima AVVERSIONE AL RISCHIO ASSETTO NEUTRALE PROPENSIONE AL RISCHIO + Ciclo economico Liquidità Valutazione Sentiment Strategia PAM CICLO ECONOMICO: PRIMI SEGNI DI STABILITÀ INDICE DELL ATTIVITÀ MONDIALE E CRESCITA DEL PIL REALE % 2 15 Indice Leading tendenza index (Q/Q (Q/Q annualised) an.) Indice Leading tendenza index (Y/Y) (Y/Y) Crescita World GDP PIL growth mondiale (Y/Y) (Y/Y) CRESCITA SEQUENZIALE DELL ATTIVITÀ MONDIALE (M/M) %m/m 0.6 Indicatore World leading tendenza indicator mondiale 0.5 Media Average (dal (since 1999) 99) POSSIBILE RIPRESA ECONOMICA NEI MERCATI EMERGENTI INDICATORE DI TENDENZA G10: CRESCITA M/M %m/m 0.7 G10 Indicatore leading indicator tendenza G Average Media (dal (since 1999) 99) INDICATORE DI TENDENZA MERCATI EMERGENTI: CRESCITA M/M %m/m Indicatore EM leading di indicator tendenza mercati emergenti Media Average (dal (since 1999) 99) BAROMETER NOVEMBRE 2015

5 Fonte: Pictet Asset Management, Thomson Reuters Datastream VALUTAZIONE: MERCATI E SETTORI AZIONARI PAESI E SETTORI REGIONI MSCI CRESCITA EPS CRESCITA FATTURATO P/E P/BV P/FATTURATO DY E 2015E 2015E USA 1% 9% -3% 5% 17,3 16,1 2,6 1,8 2,2% Europa 0% 8% -2% 3% 15,7 14,8 1,7 1,2 3,6% UEM 12% 9% 4% 3% 15,1 14,0 1,5 1,0 3,3% Svizzera -5% 7% 0% 3% 17,5 16,6 2,4 2,3 3,2% Regno Unito -14% 5% -12% 3% 15,7 15,0 1,8 1,2 4,2% Giappone 20% 7% 1% 3% 14,6 14,0 1,3 0,8 2,0% Mercati emergenti -1% 11% -1% 8% 12,1 11,1 1,4 0,7 3,0% Asia ex Giappone 4% 8% -1% 8% 12,3 11,6 1,4 0,7 2,8% Globale 1% 9% -2% 5% 16,1 14,8 1,9 1,3 2,6% SETTORI GLOBALI MSCI CRESCITA EPS CRESCITA FATTURATO P/E P/BV P/FATTURATO DY E 2015E 2015E Energia -49% 7% -26,0% 5,0% 19,9 18,5 1,2 0,8 3,9% Materiali -15% 12% -6,7% 1,8% 16,5 15,0 1,5 0,9 3,1% Industria 4% 11% 2% 4% 16,4 15,2 2,4 1,0 2,5% Beni voluttuari 13% 14% 6% 6% 17,7 15,9 2,7 1,2 1,9% Beni di prima necessità 0% 7% 1% 5% 21,3 20,0 3,8 1,3 2,6% Sanità 9% 11% 8% 7% 18,0 16,5 3,7 2,0 1,9% Finanza 11% 7% 6% 5% 12,2 11,6 1,2 1,7 3,3% Informatica 6% 9% 4% 4% 16,7 15,5 2,9 2,2 1,7% Telecomunicazioni 8% 7% 4% 4% 15,4 14,6 2,2 1,3 4,2% Utility 8% -2% -1% 1% 14,4 14,5 1,5 1,0 3,9% Mercati 1% 9% -2% 5% 16,1 14,8 1,9 1,3 2,6% LIQUIDITÀ: LA FED PONE FINE AL QE MA GLI STIMOLI MONETARI CONTINUANO NEL RESTO DEL MONDO DIMENSIONI DEI BILANCI DELLE BANCHE CENTRALI INDICATORE DEL SENTIMENT DI NUOVO NEUTRALE INDICE DEL CICLO DEL SENTIMENT PICTET Indexed Fed ECB BoE BoJ SNB Indice Pictet Sentiment del sentiment Index Pictet (LHS) (sx.) S&P 500 COMPOSITE - PRICE INDEX (RHS) +/- 1 STD SEGNALE DI ACQUISTO SEGNALE DI VENDITA BAROMETER NOVEMBRE

6 confermano robusti, anche grazie ai bassi costi dell energia. I segnali di aumento degli investimenti aziendali testimoniano l impatto positivo della liquidità extra erogata dalla BCE con il programma di QE sull economia reale. Dato che nel mese di settembre l inflazione ha assunto segno negativo, prevediamo un estensione del QE in occasione della riunione di dicembre dell istituto. In Giappone la crescita è entrata in un vuoto d aria. Se la spesa delle famiglie tiene ancora, alcuni dati come le vendite al dettaglio suggeriscono che le condizioni economiche restano fragili. Deludenti anche le ultime statistiche sugli investimenti. A nostro parere, però, i continui stimoli monetari, uno yen debole, i bassi prezzi dell energia e la solidità del mercato del lavoro dovrebbero alimentare la ripresa del Paese. La Cina assiste a una stabilizzazione di produzione industriale e edilizia, che placa i timori per il rallentamento economico. La PBoC sta affrontando la debolezza della domanda all esportazione e il calo degli investimenti con un allentamento della politica monetaria, tagliando ulteriormente i tassi di interesse. Le altre piazze emergenti presentano un quadro eterogeneo. Molti Paesi hanno risentito del calo dei prezzi delle commodity osservato negli ultimi mesi, ma alcuni come la Russia mostrano ora incoraggianti segnali di ripresa. La flessione delle valute dei Paesi emergenti comincia inoltre ad alimentare una parziale ripresa, aumentando la competitività nelle esportazioni. In termini di liquidità globale, viviamo ora in un mondo a due velocità, in cui le condizioni monetarie peggiorano negli Stati Uniti e migliorano nell eurozona, in Giappone e in Cina. Negli USA è evidente un inasprimento, caratterizzato da una crescita più lenta della massa monetaria e del credito in vista del rialzo dei tassi. Al contrario, le banche centrali di Europa, Giappone, Cina e altri Paesi emergenti stanno pompando liquidità MERCATI AZIONARI E OBBLIGAZIONARI EMERGENTI DI NUOVO IN AUGE FRA GLI INVESTITORI ESTERI DA AGOSTO 2015 Acquisti giornalieri netti di azioni e obbligazioni dei Paesi emergenti da parte di non residenti da dicembre 2014, in USD miliardi Azioni, media mobile su 28 giorni Obbligazioni, media mobile su 28 giorni Fonte: IIF nel sistema per sostenere l economia. In Europa l impatto positivo del QE si vede dai dati sui finanziamenti bancari: la crescita reale dei prestiti risulta positiva per la prima volta dal 2009 e le indagini sugli impieghi bancari suggeriscono una forte domanda di credito. Nel complesso, le condizioni di liquidità globali si confermano favorevoli per le asset class più rischiose, ma un rialzo dei tassi da parte della Fed potrebbe provocare una contrazione della liquidità negli Stati Uniti. I nostri indicatori del sentiment non danno più un segnale di acquisto, ma sono passati a livelli più neutrali in seguito al forte rally azionario di ottobre. Eppure, mentre alcuni mercati appaiono ipercomprati dopo il recente rimbalzo, molti investitori mantengono un atteggiamento prudente nei confronti del rischio. Il posizionamento degli hedge fund, ad esempio, è ancora ribassista e i volumi di trading restano sotto la norma. Le valutazioni azionarie sono tornate a livelli più neutrali dopo il rialzo del 10% registrato nell ultimo mese su scala globale. Se il calo dei rendimenti obbligazionari è un fattore positivo per i titoli azionari, preoccupano le incerte prospettive di utile delle aziende a livello mondiale. In tutte le principali aree geografiche ed economiche, gli analisti continuano a rivedere le previsioni più al ribasso che al rialzo. Negli Stati Uniti, sebbene circa tre quarti delle società che hanno pubblicato i risultati trimestrali abbia superato le attese, il quadro sottostante non è così roseo. Utili, fatturato e margini evidenziano una contrazione su base annua, molto insolita in una fase di ripresa. Detto ciò, ora che i titoli azionari globali scambiano a un rapporto prezzo-utili di 15 e a un rapporto prezzo-valore nominale di 1,9, le valutazioni sono in linea con la norma storica. Rispetto alle obbligazioni, le azioni restano convenienti, soprattutto in Europa e Giappone. 6 BAROMETER NOVEMBRE 2015

7 Allocazione azionaria regionale e settoriale Europa e Giappone ancora i nostri preferiti Nella nostra allocazione regionale manteniamo la preferenza per Europa e Giappone, essenzialmente per motivi di valutazione, ma anche perché in queste aree la crescita degli utili aziendali dovrebbe essere più sostenuta che nel resto del mondo. La resilienza economica, il supporto delle autorità monetarie e la debolezza delle valute restano i fattori principali delle buone prospettive delle imprese. In Europa i continui interventi della BCE sono stati fondamentali per la ripresa economica e la crescita degli utili. Alla luce delle recenti indicazioni del Presidente Mario Draghi circa un possibile incremento del programma di acquisiti di asset da 60 miliardi di euro al mese, o di una sua proroga oltre la scadenza di settembre 2016, la situazione dovrebbe essere favorevole ancora per un certo tempo. Dai mercati del credito europei arrivano inoltre i primi segni di disgelo sotto l effetto del QE. L ultima indagine trimestrale della BCE sui prestiti bancari dimostra che fra luglio e settembre gli istituti hanno continuato ad allentare le condizioni di credito e segnala una robusta domanda di imprese e famiglie. Particolarmente incoraggianti i dati sull Italia, dove le banche che riferiscono di un allentamento delle condizioni di finanziamento alle imprese sono il 38% in più di quelle che indicano un inasprimento. I titoli azionari giapponesi presentano le valutazioni più basse nell ambito dei Paesi avanzati e la crescita degli utili delle società nipponiche appare molto resiliente. Se la ripresa economica ha risentito della debolezza della domanda estera, i consumi delle famiglie sono ancora robusti. Inoltre, i deludenti dati sul commercio dovrebbero spingere la BoJ a fornire ulteriori aiuti, probabilmente sotto forma di nuove misure di stimolo monetario. IL CICLO DEGLI UTILI USA PERDE SLANCIO Crescita degli utili, a/a, %, componenti S&P 500 % Anche diversi segnali tecnici depongono a favore della borsa giapponese. Il posizionamento sul mercato locale non è più estremamente ottimista, dopo le ingenti vendite effettuate dagli investitori esteri nelle scorse settimane. Ciò limita il potenziale di ulteriori correzioni. Nel lungo periodo, il piano del governo nipponico di una rotazione strategica di parte delle colossali posizioni obbligazionarie dei fondi pensione pubblici verso il mercato azionario costituisce un potente volano per la borsa giapponese. I titoli azionari statunitensi restano, secondo le nostre valutazioni, i più cari. Il ciclo degli utili USA sembra in una fase molto più avanzata di quelli delle altre regioni e la crescita degli utili ha già raggiunto il picco (si veda grafico). Nel medio termine l aumento dei profitti negli USA dovrebbe essere molto più modesto che in Europa in Giappone. Sulle piazze azionarie emergenti sono tuttora presenti i fattori tecnici favorevoli per cui il mese scorso abbiamo alzato il giudizio a un livello neutrale. Il sentiment nei confronti dei mercati emergenti sta cambiando a fronte dei timidi segnali di stabilizzazione dell attività economica in Asia e del miglioramento delle Fonte: Thomson Reuters Datastream condizioni di liquidità dovuto alle misure di allentamento della banca centrale cinese. Lo sconto offerto dai titoli dei mercati emergenti rispetto a quelli dei Paesi avanzati (il 30% in base alle stime del rapporto prezzo-utili prospettico a 12 mesi) appare ora eccessivo e gli investitori stanno già ricostituendo le posizioni nell asset class. Tuttavia, per passare a un pieno sovrappeso, avremo bisogno di ulteriori prove di una stabilizzazione dell economia cinese. In termini settoriali confermiamo un moderato orientamento ciclico con una preferenza per gli asset a basso prezzo meno esposti al rialzo dei tassi. Le aree difensive restano onerose, soprattutto i beni di prima necessità, che presentano un rapporto prezzo-utili di 20 e un multiplo prezzo-valore nominale di 4. Guardiamo con interesse ai titoli finanziari, che dovrebbero beneficiare di un rialzo dei tassi di interesse negli USA e di migliori prospettive creditizie in Europa. Le società tecnologiche offrono valutazioni allettanti e sono più attrezzate per far fronte a un inasprimento monetario grazie a un abbondante liquidità. BAROMETER NOVEMBRE

8 Succursale Italiana Via della Moscova Milano Reddito fisso Titoli di Stato in EUR onerosi, debito corporate emergente interessante Il nostro posizionamento in ambito fixed income subisce qualche variazione con la revisione al ribasso del giudizio sui titoli di Stato dell eurozona e il sovrappeso del debito corporate emergente. La decisione in merito alle obbligazioni governative dipende dalle valutazioni eccessive. Nelle ultime settimane i principali mercati avanzati europei hanno visto un calo dei rendimenti delle emissioni sovrane in seguito alle dichiarazioni accomodanti della BCE. Dopo che l inflazione dei prezzi al consumo su base annua ha assunto segno negativo in settembre e a fronte della rivalutazione dell euro in atto da marzo, Draghi ha parlato di nuove misure di stimolo che potrebbero essere varate entro fine anno. La reazione dei mercati non si è fatta attendere: i rendimenti dei titoli di Stato italiani a due anni sono entrati in territorio negativo per la prima volta nella storia (si veda grafico), una svolta degna di nota se si pensa che a fine 2011, all apice della crisi del debito dell eurozona, i tassi italiani a breve erano prossimi all 8%. Anche i rendimenti dei Bund sono crollati al minimo storico del -0,32%. In tale contesto, abbiamo deciso di prendere parziale profitto sulle posizioni in obbligazioni governative, riducendo l esposizione ai bond europei a lunga scadenza, che dopo il recente rally ci sembrano particolarmente cari. Siamo inoltre convinti che lo spread fra il decennale USA e quello tedesco mai così ampio dal 1989 non sia sostenibile, data la convergenza di Stati Uniti ed Europa verso una crescita del 2%. Quanto ai mercati emergenti, le principali valute hanno subito un rimbalzo impressionante e in ottobre rupia indiana, lira turca, won coreano e rublo russo hanno offerto le performance più brillanti contro il dollaro. Tuttavia, le economie in via di sviluppo sono ancora soggette a notevoli rischi e per il momento la crescita dei Paesi avanzati non si è tradotta in una forte domanda di esportazioni dai mercati emergenti. Ci sembra quindi troppo presto per tornare sul debito emergente in valuta locale: l asset class è infatti strettamente correlata con le divise dei Paesi emergenti, che potrebbero perdere ancora terreno. Cominciano però a profilarsi delle opportunità in altri ambiti dei mercati obbligazionari emergenti. Abbiamo cominciato ad ampliare l esposizione agli emittenti corporate, come alcune blue chip latinoamericane, che finora hanno accumulato un considerevole ritardo e dovrebbero quindi registrare un rimbalzo. Un altro elemento favorevole è la contrazione dell offerta di debito corporate sui mercati emergenti. Si possono infine trovare buone occasioni anche nelle obbligazioni dei Paesi emergenti in USD, in quanto la capacità di servizio del debito dei governi non è in discussione, date le abbondanti riserve e il basso rapporto debito-pil. Olivier Ginguené, Chairman Pictet Asset Management Strategy Unit Luca Paolini, Chief strategist Pictet Asset Management IL 22 OTTOBRE I RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO ITALIANI A 2 ANNI HANNO ASSUNTO SEGNO NEGATIVO Rendimento dei titoli di Stato italiani a 2 anni Fonte: Thomson Reuters Datastream PICTET STRATEGY UNIT Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU) è il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonché in materia di valute e commodity Ogni mese, la PSU definisce una politica generale in base all analisi dei seguenti fattori: ciclo economico: indicatori di tendenza proprietari, inflazione liquidità: politica monetaria, variabili creditizie/ monetarie valutazioni: premio di rischio azionario, divario di rendimento, multipli e dati storici aspettative: indice del sentiment Pictet (indagini fra gli investitori, indicatori tattici) Disclaimer Il presente materiale è destinato esclusivamente agli investitori professionali. Esso non è comunque concepito per la distribuzione a persone o entità aventi cittadinanza o residenza in una località, Stato, paese o altra giurisdizione in cui tale distribuzione, pubblicazione o utilizzo sono in contrasto con norme di legge o regolamentari. Le informazioni utilizzate per la preparazione del presente documento sono basate su fonti ritenute attendibili, ma non si rilascia alcuna dichiarazione o garanzia in merito alla loro accuratezza o completezza. Tutte le opinioni, stime e previsioni sono suscettibili di modifica in qualsiasi momento senza preavviso. Si invitano gli investitori a leggere il prospetto informativo o il memorandum d offerta prima di effettuare sottoscrizioni nei fondi gestiti da Pictet. Il trattamento fiscale dipende dalla situazione individuale di ciascun investitore e può essere soggetto a cambiamenti in futuro. Le performance del passato non sono indicative dei rendimenti futuri. Il valore degli investimenti e il reddito che ne deriva possono tanto aumentare quanto diminuire, e non sono garantiti. Potete non ottenere in restituzione l importo originariamente investito. Il presente documento è stato emesso in Svizzera da Pictet Asset Management SA, e nel resto del mondo da Pictet Asset Management Limited, società autorizzata e soggetta alla regolamentazione della Financial Conduct Authority, e non può essere riprodotto o distribuito, in tutto o in parte, senza la loro preventiva autorizzazione. Per gli investitori britannici, le SICAV multicomparto Pictet e Pictet Total Return domiciliate in Lussemburgo sono considerate «recognized collective investment schemes» ai sensi della section 264 del Financial Services and Markets Act I fondi svizzeri di Pictet, autorizzati per la distribuzione unicamente in Svizzera ai sensi della Legge federale sugli investimenti collettivi di capitale, sono considerati «unregulated collective investment schemes» nel Regno Unito. Il Gruppo Pictet gestisce hedge funds, fondi di hedge funds e fondi di fondi di private equity non autorizzati per la distribuzione al pubblico nell ambito dell Unione Europea e considerati «unregulated collective investment schemes» nel Regno Unito. Per gli investitori australiani, Pictet Asset Management Limited (ARBN ) è esonerata dall obbligo di possedere una licenza per i servizi finanziari australiani ai sensi del Corporate Act Per gli investitori statunitensi, la vendita di azioni negli Stati Uniti o a US Persons avverrà unicamente tramite collocamento privato ad «accredited investors» in base all esenzione dalla registrazione presso la SEC ai sensi della section 4(2) e della Regulation D Private placement exemptions della legge del 1933 nonché ai clienti qualificati secondo la definizione della legge del Le azioni dei fondi Pictet non sono state registrate ai sensi della legge del 1933 e pertanto, ad eccezione delle transazioni non in contrasto con la legislazione statunitense in materia di titoli, esse non possono essere offerte o vendute direttamente o indirettamente negli Stati Uniti o a US Persons. Le società di gestione di fondi d investimento del Gruppo Pictet non saranno registrate ai sensi della legge del Copyright 2015 Pictet - Emesso a Novembre BAROMETER NOVEMBRE 2015

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