Rapid e-learning: una nuova strategia di produzione ed erogazione dei contenuti didattici

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Rapid e-learning: una nuova strategia di produzione ed erogazione dei contenuti didattici"

Transcript

1 Facoltà di Scienze della Formazione Master GESTORE E PROGETTISTA DI FORMAZIONE IN RETE Rapid e-learning: una nuova strategia di produzione ed erogazione dei contenuti didattici Relatore: Prof. Antonio Fini Correlatore: Prof. Giovanni Bonaiuti Candidato: Dott. Fabio Ballor Matr Anno Accademico

2 Ad Adele, per avermi sostenuto ed incoraggiato lungo tutto il percorso del Master 2

3 Sommario 1 INTRODUZIONE DEFINIZIONE DELLO SCENARIO CHE COS'È IL RAPID E-LEARNING? QUANDO UTILIZZARE IL RAPID E-LEARNING QUALE APPLICAZIONE E-LEARNING ABBIAMO BISOGNO? IL RAPID E-LEARNING PER GESTIRE PROCESSI DI KNOWLEDGE MANAGEMENT USI DIDATTICI DEL RAPID E-LEARNING RAPID PROTOTYPE IL RUOLO DELL INSTRUCTIONAL DESIGNER RAPID INSTRUCTIONAL DESIGN TEMPI E COSTI GLI STRUMENTI DI SVILUPPO CONCLUSIONI ALCUNE ESEMPI DI RAPID E-LEARNING SITO-BIBLIOGRAFIA

4 1 Introduzione Rapid E-Learning changes the development model, leverages new tools, and dramatically changes the economics of content development. Jennifer De Vries (De Vries, 2004) Imagine the impact that the microwave oven had on cooking. It did not do away with the oven, but it did enable millions of people to each popcorn and instant soup. E-Learning need a fast cooking Josh Bersin (Bersin, 2004) We have a unique problem in the learning/technology field of giving every small nuance in a concept a new name. Then we declare the old name/concept dead almost as if we are constantly struggling to stay with the in crowd. George Siemens (Brandon, 2005) The lack of a sound instructional architecture for e- learning is one key reason for the slow and costly development in e-learning. But more importantly, impacts the quality of e-learning programs Ray E. Jimenez (Jimenez, 2005) Il Rapid e-learning, termine relativamente nuovo nel panorama dell e-learning, identifica sia un insieme di strumenti software che una metodologia finalizzata a produrre ed erogare materiali didattici a basso costo e con tempi ridotti di sviluppo. Perché ha ottenuto un grande successo? Che differenze ci sono rispetto all e-learning tradizionale? Qual è il ruolo in questo ambito di alcune figure chiave dei processi di sviluppo? La tesi che sosterremo è che il Rapid e-learning è a tutti gli effetti una metodologia utile per la formazione, a condizione che venga pensato ed usato all interno di una completa architettura didattica. Al pari di altri, questi strumenti hanno una loro caratterizzazione che si concretizza nella trasmissione di specifici contenuti didattico-formativiinformativi. Questo elaborato nasce all interno del Master in Gestore e progettista di formazione in rete dell Università di Firenze. Durante il periodo dello stage formativo, svolto presso l azienda Altaformazione di Milano, ho avuto modo di confrontarmi con le dinamiche relative alla progettazione e realizzazione di 4

5 Learning Object. Ho analizzato come si relazionano i vari attori nella stesura dello storyboard e come questo guidi tutte le fasi della produzione. Tale conoscenza è divenuta la base di confronto per il presente lavoro, condotto fondamentalmente attraverso l analisi di risorse documentali trovate tramite ricerche mirate su internet. Attraverso i nove capitoli che compongono questa ricerca si cercherà di dare un quadro quanto più ampio possibile del fenomeno Rapid e-learning. Si introduce l argomento, quindi nel secondo capitolo si definisce lo scenario economico e strutturale nel quale nasce e si inserisce il REL. Ma che cos è veramente il Rapid e-learning?, a questa domanda si cerca di dare una risposta nel terzo capitolo, mentre nel quarto si delineano le condizioni per l uso di questi strumenti. Il quinto chiude l argomento con la trattazione dei processi di progettazione, il Rapid Instructional Design. Infine il sesto capitolo traccia un quadro di massima sugli strumenti utilizzati nel Rapid e-leaning. 5

6 2 Definizione dello scenario Nata intorno agli anni 90 come sistema di formazione fruibile tramite le tecnologie internet, l'e-learning agli inizi del 2000 sembrava ormai essere la nuova "killer application" della Rete, per via dei molteplici aspetti che influenzano, trasformano e arricchiscono i sistemi di apprendimento tradizionali. Tra le varie motivazioni che possono giustificare i diversi insuccessi, da molte parti vengono poste in evidenza le questioni di sostenibilità economica insieme all inefficacia del modello pedagogico. (cfr. Bonaiuti, 2006) Si chiede Jimenez: È quanto mai sospetto come tutta l'industria della formazione, amministratori, formatori, progettisti, sviluppatori, fornitori siano tutti arrivati alla stessa conclusione, ovvero che molti dei progetti e-learning non raggiungono l'obiettivo che si sono prefissi (Jimenez, 2005). Che l'e-learning sia morto? L'interesse verso gli strumenti Rapid e-learning può essere una possibile risposta? Uno degli aspetti più interessanti nell'evoluzione dei sistemi per la produzione dei contenuti didattici, detti Authoring Tools, è appunto il Rapid e-learning. Alcune ricerche internazionali evidenziano come la maggior parte dei progetti e- learning siano oggi non solo caratterizzati dalla necessità di trasformare enormi quantità di contenuti, ma di farlo in tempi accelerati, time critical e-learning. Ciò rende impossibile continuare ad adottare processi e strumenti di sviluppo tradizionali, che rilasciano i loro prodotti finiti dopo alcuni mesi o nei casi più di contenuti ad alto tasso di interattività, molti mesi. Alla domanda: Quanti dei progetti e-learning sono time-critical per la vostra azienda?, il 72% dei professionisti intervistati dichiara che alcuni o la maggior parte delle produzioni devono essere sviluppate in alcune settimane e che contengono informazioni che potrebbero diventare obsolete in pochi mesi. (Bersin & Associates, 2004) 6

7 È in questo contesto che si è introdotto il Rapid e-learning, come una metodologia particolarmente adatta a contenuti formativi (o forse sarebbe meglio dire informativi?) che devono essere sviluppati in tempi brevi, che diventano velocemente datati ovvero che cambiano di frequente o non sono così importanti da essere considerati validi per una soluzione e-learning tradizionale. Uno dei più citati rapporti di ricerca è quello di Bersin & Associates. In questa ricerca si indica che il segmento di mercato relativo a strumenti software veloci ha sviluppato l'80% del fatturato di tutto l e-learning durate il 2004 e raggiungerà un valore di mercato di 410 milioni di dollari nel L interesse che sta dietro questo boom è duplice, da un lato la richiesta di creare soluzioni formative veloci per eventi fondamentalmente legati al mondo del business e dall altro la necessità di ottimizzare la professionalità degli esperti del contenuto (Subject Matter Export, SME). (cfr. Bersin, 2004, 2005) Figura 1 - L'andamento del mercato del Rapid e-learning (Bersin, 2004) Un'altra ricerca, condotta dalla Larstan Business nel 2004, evidenzia che su 500 intervistati l'80% dichiara che il Rapid e-learning potrebbe dare contributo significativo alle iniziative di training della propria azienda. (Archibald, 2005) L e-learning Guild, una comunità di pratica composta da più di membri e associati tra i professionisti della formazione, tra il 2005 e il 2006 conduce due diversi sondaggi, pubblicando il The Rapid E-Learning Research Report. Le ricerche evidenziano che il Rapid e-learning, anche nel 2006, continua ad essere l argomento più interessante del panorama e-learning. 7

8 Secondo gli studi del Guild, la domanda di Rapid e-learning è incrementata dal 70% del 2005 (The Rapid e-learning Development Research Report) all 82% del 2006 (The Rapid E-Learning Research Report 2006). Pulichino, direttore della ricerca di elearning Guild, afferma che nel report dello scorso anno noi abbiamo scritto che l argomento più dibattuto nel mondo dell elearning era il Rapid e-learning, questa opinione sembra non essere stata cambiata quest anno. Il comitato di ricerca dell elearning Guild ha voluto studiare questo fenomeno con maggiore dettaglio. Abbiamo cominciato facendo alcune domande semplici e dirette: il Rapid e-learning è semplicemente una terminologia di vendita generata dal marketing per vendere gli ultimi strumenti autore? O dietro al termine c è una reale metodologia innovativa? [ ] entrambe, sia la ricerca del 2005 che lo studio di quest anno, suggeriscono che il Rapid e-learning sta trasformandosi in una pratica molto pervasiva per risolvere i problemi comuni a molti progettisti e-learning. In conclusione il Rapid e-learning è una realtà e sembra lo voglia diventare sempre più. (Pulichino, 2006, Jimenez, 2005) Tecnicamente nel settore denominato Rapid e-learning convergono un insieme di strumenti e processi che, nelle intenzioni dei sostenitori, fanno diminuire in modo significativo i tempi di sviluppo dei contenuti didattico/formativi ovvero dei cosiddetti Learning Object. Questi strumenti si basano principalmente sulle comuni applicazioni di office automation e contengono funzioni che accelerano e semplificano il processo di sviluppo, come la costruzione delle schermate (interfacce), la generazione degli elementi di navigazione e l aggiornamento dei contenuti didattici. Queste sono state identificate come le attività che sovente consumano molto tempo nello sviluppo dei contenuti e-learning. (cfr. Fantacone, Guachi, 2006) Inoltre, tra i processi che gli strumenti rapidi vengono a modificare vi sono quelli legati al ciclo produttivo di un learning object. Generalmente il metodo di sviluppo tradizionale nell'e-learning prevede un ciclo di sviluppo che si basa sugli esperti della materia, i quali passano le informazioni all'instructional Designer che 8

9 a sua volta progetta la soluzione. Poi entra in campo lo sviluppatore che, sulla base di questo progetto, costruisce il corso e alla fine il responsabile qualità testa la soluzione. Questo approccio, definito a cascata, può comportare lunghi e costosi cicli di progettazione e sviluppo, che aumentano i costi di realizzazione e possono ridurre l'efficacia del contenuto che deve essere disponibile a scadenza ravvicinata o di un contenuto che è caratterizzato da un alta volatilità. In questo contesto l'esperto della materia (SME) può lavorare a stretto contatto con L'Instructional Designer (ID) nella progettazione del corso se non addirittura le due professionalità possono coincidere con la stessa persona, riducendo così notevolmente tempi e costi di produzione di un Learning Object. Attenzione, ci avverte George Siemens dalle pagine del suo blog, se Rapid e- learning significa che limitiamo le risorse allora possiamo anche fare i nostri lavori più velocemente? Questo è probabilmente vero, ma di quale lavori stiamo parlando? Parlando di Rapid e-learning, ognuno vede il suo beneficio. I Professionisti intendono qualcosa che faciliti il loro lavoro o che consenta loro di servire i loro clienti più efficientemente, i decisori vedono il veloce, dalle promesse commerciali, come estensione delle loro attività e-learning. I discenti possono rallegrarsi di una prospettiva di corsi decaffeinati, che possono essere completati in tempi rapidi, ovvero la panacea: l'apprendimento veloce!!! (Brandon, 2005) Invece di dire possiamo farlo meglio, più economicamente e più velocemente diciamo rapid, aggiungendo a questo un senso di urgenza e di attenzione. Soltanto se comprendiamo le reali necessità didattiche e applichiamo correttamente i modelli e le architetture dell'e-learning possiamo svilupparlo più rapidamente. (Jimenez, 2005) Questo è lo scenario da cui partiamo per cercare di analizzare il fenomeno del Rapid e-learning. Fenomeno che partendo da una base commerciale ha trovato molti aspetti applicativi, sicuramente andando a colmare lacune e mancanze. Come spesso accade parlando di strumenti l uso che se ne può fare è strettamente 9

10 correlato alle necessità che stanno alla base, nessuno strumento è giusto o sbagliato in senso assoluto. Tutti gli strumenti vanno bene se inseriti nel corretto contesto applicativo, questo è il riferimento concettuale da cui ci muoviamo e in cui crediamo. 10

11 3 Che cos'è il Rapid e-learning? Fin dal 1970, termini come accelerated learning sono conosciuti nell ambito della didattica, individuando una serie di approcci pratici all apprendimento. Nel versante informatico sono approcci usuali quelli definiti rapid design, rapid programming ed extreme programming. Il termine Rapid e-learning compare per la prima volta nel 2004 in una ricerca di Bersin & Associates dal titolo Rapid E-Learning: What Works. Market Tools and Techniques and Best Practices for Building E-Learning Programs in Weeks. In questa ricerca viene predetto che il Rapid e-learning rappresenterà più del 50 % del mercato degli strumenti di sviluppo dell'e-learning nell'anno successivo. Josh Bersin, capo e fondatore dell omonima società di consulenza, annuncia che, per i 228 sviluppatori e-learning intervistati nella ricerca, il rapid e-learning rappresenta più di un terzo di tutti i progetti relativi alla formazione. (Bersin, 2004, Boehle, 2005) Ma in quel periodo pochi sembrano realmente capire cos'è il rapid e-learning, né tanto meno acconsentono al fatto che l'e-learning sia veloce! (cfr. Jimenez, 2005) L' elearning Guild, conduce un sondaggio nel febbraio del 2005, Bill Brandon, editore del elearning Developers' Journal dice che, alla domanda: La vostra azienda è centrata sul Rapid e-learning? la risposta più popolare è stata: Che cos'è il Rapid e-learning? (Boehle, 2005) Andiamo allora a vedere che cosa si intende con il termine Rapid e-learning. In accordo con l elearning Guild, la definizione migliore è sicuramente compresa della termine stesso: e-learning veloce!, ovvero, come dice George Siemens: la definizione è presente nell occhio dell osservatore (Boehle, 2005) Bersin & Associates definisce il Rapid e-learning come una nuova categoria di strumenti autore per contenuti didattici, che consentono agli SME di sviluppare velocemente moduli didattici, quindi Learning Object che possono essere creati in 11

12 alcune settimane, tipicamente dagli esperti del contenuto. (Bersin, 2005) Tutte le definizioni che abbiamo incontrato puntano sui due punti di forza di questo approccio: veloce tempo di rilascio e facilità di sviluppo. La chiave del successo degli strumenti di Rapid e-learning è nell'avere un processo di sviluppo (inclusi gli strumenti) che consentono uno sviluppo facile e veloce di un corso (Bersin, 2004) I contenuti creati con il Rapid e-learning hanno queste caratteristiche: Possono essere sviluppati in poche settimane; Gli esperti del contenuto fungono da risorsa primaria per lo sviluppo; Uno strumento molto noto e usato, come Microsoft PowerPoint, e l uso di template user friendly, formano la base di partenza della produzione; Questionari, sistemi di feedback e tracciamento sono generalmente forniti dal software stesso; Elementi multimediali possono venire usati per arricchire il processo formativo; I moduli creati possono essere fruiti in meno di un'ora e spesso in meno di 30 minuti; Possono essere usati strumenti sincroni e asincroni; (cfr. Bersin, 2005) È interessante notare come, anche nella prima ricerca dell elearning Guild, la richiesta di Rapid e-learning riflette l'incremento nella velocità nel mercato dell'elearning, ovvero il breve time-to-market richiesto allo sviluppo del prodotto e- learning. (Jimenez, 2005) Lo stesso sondaggio, svolto un anno dopo, mette in evidenza un cambiamento nelle priorità che muovono la scelta del Rapid e-learning. Il 56% degli intervistati dichiara che la scelta è guidata da vari fattori (risorse, pianificazione, contenuti ed altro fuori dal loro controllo) che mettono sotto pressione il tempo di sviluppo (Brandon, 2005) 12

13 Jimenez, invece, punta l'attenzione all'insieme dei mezzi di design e di sviluppo che consentono di realizzare progetti e-learning veloci ed economici, andando incontro alle mutate condizioni di mercato e fornendo al discente l'opportunità per applicare velocemente conoscenze all'esecuzione degli obiettivi [ ] devono essere gli aspetti di design e di sviluppo a portare verso le applicazioni veloci (sia che questo si learning definito tradizionalmente, o no). Senza questo requisito c'è il rischio di produrre corsi e-learning rapidi per i motivi errati (Jimenez, 2005) 13

14 4 Quando utilizzare il Rapid e-learning È ormai assodato (o dovrebbe esserlo) che per progettare, sviluppare e implementare correttamente un sistema e-learning è importante identificare l'appropriata metodologia didattica da adottare, sulla base degli obiettivi e sui bisogni relativi all'impianto didattico nel suo complesso. Accogliendo la definizione di Maria Ranieri (Ranieri 2005) con e-learning ci riferiamo a un insieme molto variegato di metodologie e tecnologie che consentono di attuare percorsi di formazione a distanza, avvalendosi prevalentemente, ma non esclusivamente, della rete. Già adesso molti prodotti e-learning sono pieni di contenuti, letture, simulazioni, esercizi, metodi che forzano il contenuto e tendono al controllo del discente. Non c è reale analisi delle necessità dell utente, realizzando in pratica quello che Jimenez, chiama contenut-ismo e controll-ismo. (cfr. Jimenez, 2005) A prescindere dallo sviluppo dell'industria del Rapid e-learning, qual è il modello didattico corretto che c è (o ci può essere) dietro questi nuovi strumenti? (cfr. Boehle, 2005) Dice Bryan Chapman: E' nell'interesse di tutti applicare gli strumenti Rapid e- learning il più frequente possibile, [...] ma, usando questi strumenti, occorre guardare se non si sta sacrificando la qualità dei corsi, magari in situazioni in cui questi non sono adeguati Sempre Chapman afferma: Non sono flessibili come gli strumenti di sviluppo tradizionale e non generano una esperienza e-learning così profonda o impegnata, quanto quella sviluppata con strumenti tradizionali. (Boehle, 2005) Per analizzare al meglio le due diverse spinte, Jimenez, sviluppa un modello di analisi finalizzato a decidere quale approccio utilizzare, per valutare strategie e tattiche e-learning. Il modello individua le seguenti aree di analisi: 14

15 Qualità; Tempo/velocità di sviluppo; Costo per ora; Facilità/difficoltà del contenuto; Valore didattico del contenuto (Jimenez, 2005) La ricerca di Bersin & Associates individua tre diverse macro tipologie entro cui si sviluppano pratiche e-learning: Rapido per il 36% degli intervistati; Tradizionale per il 37% Strategico per il 28% (Bersin, O Leonard, 2005) Rapid e-learning: è sviluppato in risposta a bisogni di business urgenti, come il lancio di un nuovo prodotto. Può essere anche prodotto come componente di un progetto di formazione continua o quando il contenuto ha un tempo di vita molto breve. La maggior parte dei corsi rapid e-learning sono principalmente creati in risposta ad una richiesta che proviene da settori marketing aziendali. E-learning tradizionale: è più centrato sulle competenze. Fa parte spesso di programma di formazione che va incontro alle necessità di colmare specifiche lacune all interno di un organizzazione o di un gruppo. Qualche volta l e-learning tradizionale è sviluppato a partire da esigenze didattiche misurate con questionari di rilevamento delle competenze. E-learning strategico: è sviluppato in congiunzione con lo sviluppo organizzativo di un azienda o a partire da strategie di change management. Tipicamente queste iniziative avvengono in un periodo lungo mesi o anni, in cui i vari aspetti formativi sono sviluppati come processi organizzativi. Questi moduli nascono spesso a partire da un team trasversale di professionisti interni e/o esterni all organizzazione. 15

16 4.1 Quale applicazione e-learning abbiamo bisogno? Cercando di analizzare le applicazioni e-learning più idonee a realizzare un determinato impianto didattico/formativo è utile ribadire che, trattando le tematiche relative al Rapid e-learning, non parliamo di progettazione in senso stretto, ma di strumenti che ci consentono di veicolare un particolare messaggio didattico. Tali strumenti sono a disposizione del progettista, nella sua cassetta degli attrezzi, per creare un architettura quanto più adeguata possibile alle richieste del committente e agli obiettivi didattici da raggiungere. Qualsiasi riflessione sugli strumenti non può prescindere dalle considerazioni sulle affondance collegate allo strumento. Il concetto di affondance è insito nelle peculiarità dello strumento, attivabile attraverso l interazione con un agente umano (Gibson, in Ranieri, 2005). Ed è proprio questo rapporto che dobbiamo analizzare per tirarne fuori tutte le reali potenzialità di questi strumenti. La domanda allora è: Quale strumento per quale finalità? La ricerca di Bersin & Associates, analizzando le applicazioni usate dai loro intervistati per gestire soluzioni e-learning evidenzia come, nella gestione della conoscenza, queste rientrano in quattro macro categorie principali (Bersin, 2004): Trasmissione di nuova informazione: Per esempio comunicare rapidamente un semplice cambiamento di un prezzo. Non c'è un interesse diretto verso segmenti di formazione o training, ma quanto al trasferimento veloce di informazioni. Questa è la tipologia più usata dalle sezioni vendita e marketing delle aziende, spesso realizzata attraverso strumenti come la posta elettronica. In questi casi gli strumenti Rapid e-learning funzionano molto bene. Trasferimento di conoscenza: Per esempio comunicare ai centri dislocati nel territorio un nuovo listino prezzi, volendo, però, essere sicuri che ogni membro cui è destinato il messaggio legga e comprenda il contenuto che si vuol divulgare. Questo genere di comunicazione è spesso indirizzata ai venditori. È possibile aggiungere un questionario al contenuto e tracciare il completamento del 16

17 percorso. Anche in questo caso gli strumenti Rapid e-learning rispondono alla perfezione alle esigenze comunicative. Sviluppo di nuove competenze: In questo caso ci si vuole assicurarci che i soggetti destinatari non solo apprendano i contenuti didattici, ma che siano anche in grado di comprendere la struttura sottostante. In questo approccio viene erogato il contenuto, spiegata la struttura portante e le conoscenze vengono applicate in un caso concreto. Questo tipo di impiego è garantito all'interno di progetti di training tradizionali e usando tecniche di sviluppo tradizionale dei contenuti. Creazione di competenze certificate: Per concludere, c è la necessità di certificare e misurare che i soggetti abbiano effettivamente compreso i contenuti didattici e abbiano sviluppato proprie competenze di analisi degli eventi e capacità di trovare soluzioni adeguate. In questi casi è spesso utilizzato un progetto di tipo blended learning che potrebbe includere strumenti Rapid e-learning, training tradizionale, simulazioni ed esercizi. Figura 2 - Categorie di conoscenza e strategie didattiche (Bersin, 2005) Ciascuna di queste categorie di conoscenza ha obiettivi di apprendimento, sistemi di valutazione e tracciamento diversi tra loro. Il Rapid e-learning non è sicuramente la migliore soluzione per tutte le categorie. Il migliore uso di questi strumenti è quello finalizzato a colmare bisogni fondamentalmente informativi, che hanno un alto valore di urgenza e che hanno un breve ciclo di vita e non richiedono padronanza cognitiva. (cfr. Bersin, 2005) 17

18 Le prime due categorie, trasmissione di nuova informazione e trasferimento di conoscenza, rispondono al meglio alle caratteristiche proprie degli strumenti rapidi. Per le attività propriamente formative il Rapid e-learning può essere usato per introdurre gli argomenti, gestire prerequisiti didattici o attuare aggiornamenti o aggiustamenti didattici ma, l impianto didattico, resta quello collegato a courseware convenzionali o programmi blended learning. Figura 3 - Rapporto tra tipologia di conoscenza e tipologia di e-learning Entrando nel merito della classificazione adottata da Bersin & Associates, troviamo delle analogie con un'altra famosa classificazione delle conoscenze: la tassonomia di Bloom. In generale, la tassonomia di Bloom (cfr. Bloom, 1956) organizza gli obiettivi educativi (e conseguentemente i livelli di abilità) dalla consapevolezza cosciente alla completa padronanza dell'intera abilità. Le categorie degli obiettivi di apprendimento di Bloom (Consapevolezza, Ricordo, Applicazione, Padronanza) ci ricordano come il livello di attivazione cognitiva, del soggetto che apprende, è tanto maggiore quanto più ci spostiamo verso la padronanza, allo stesso modo, gli strumenti rapidi, sono tanto più opportuni quanto più ci si sposta verso il lato informativo della tassonomia. Occorre però ricordare che non tutti i percorsi di apprendimento tradizionali richiedono padronanza di competenze. Nella maggior parte dei percorsi didattici, ci sono circa il 10% di cose da imparare (principi chiave, obiettivi ed idee) mentre il resto è un insieme di riferimenti, risorse, procedure. (cfr. Jimenez, 2005) 18

19 Figura 4 -Uso didattico del Rapid - elearning (Università degli Studi di Firenze) Seguendo questo filo di ragionamento, possiamo vedere come conoscere sia un passaggio nella value chain, catena del valore, della conoscenza, un continuum che ad un estremo presenta la pura trasmissione delle informazioni e all altro estremo la saggezza. (cfr. Sorrentino, Paganelli, 2006) Figura 5 La catena del valore della conoscenza (Sorrentino, Paganelli, 2006) Il passaggio dalla semplice informazione alla più alta conoscenza non è esclusivamente relativa al semplice processo di acquisizione, ma necessita di attività personali (esperienze, interazioni, intuizioni) in cui in soggetto è attivo in un contesto ben preciso. (cfr. Calvani, Rotta, 1999) 4.2 Il Rapid e-learning per gestire processi di Knowledge Management Sempre più spesso soprattutto in settori collegati alla gestione della conoscenza, l esigenza di acquisire nuovi saperi in tempi rapidi per far fronte a uno specifico problema professionale, poco si concilia con i tempi di attuazione di un programma formativo di tipo formale. L arco di tempo necessario allo sviluppo di tutte le fasi di produzione di un 19

20 courseware, per quanto breve possa essere, difficilmente soddisfa le esigenze dell azione just-in-time, con un azione formativa molto specifica (personalizzata), intervenendo direttamente sul problema. Di conseguenza a chi eroga/organizza formazione viene sempre più spesso chiesto di offrire qualcosa che stia a cavallo fra una consulenza e un intervento formativo, di agire cioè su uno specifico problema (come farebbe un consulente) ma al tempo stesso formare competenze e conoscenze nell impresa in modo da renderla successivamente autonoma nel risolvere problemi analoghi. Il cambiamento di scenario a questo punto è evidente. Si passa da una formazione formale, in cui l erogatore assume un ruolo direttivo nei confronti di chi fruisce (anche quando mediato da materiali didattici), a una formazione on-demand dove invece le indicazioni sui contenuti da trattare vengono fornite in modo mirato e selettivo da chi ha l esigenza formativa. (cfr. Fantacone, Guachi, 2006) Nasce, quindi, l esigenza di trovare soluzioni di altro genere, in un certo senso meno push e più pull, legate cioè alla capacità del singolo di recuperare autonomamente ( tirare verso di sé), di volta in volta, ciò che serve a favorire il proprio processo di crescita professionale. (cfr. Trentin, 2006) In questo senso la metodologia Rapid e-learning può assumere interessanti ricadute sul versante dell'apprendimento organizzativo, ed in particolare per quanto attiene alle problematiche di Knowledge Management, laddove coniugata con logiche di costruttivismo sociale. (cfr. Fantacone, Guachi, 2006) Per comprendere meglio l'importanza dell'integrazione fra e-learning e Knowledge Management, è forse utile ripercorrere la sequenza di punti fissati da Serge Ravet, Istituto Europeo per l'e-learning. (cfr. Ravet, 2003) 20

21 Figura 6 - Rapporti tra Knowledge Management e Learning Management (Trentin, 2006) In sostanza l integrazione dei due processi diventa la base su cui si viene a sviluppare l organizzazione che apprende, un organizzazione che però non apprende da sé ma attraverso le persone. Figura 7 - La 'catena del valore' dell'e-knowledge (Sorrentino, Paganelli, 2006) Il passaggio che separa il knowledge dall eknowledge ci dice del passaggio al digitale dei dati, passaggio che si completa con il cambiamento concettuale di informazione in contenuto. Quindi l e-knowledge, come nuovo aspetto della conoscenza, diventa centrale nella sfera dell apprendimento (Sorrentino, Paganelli, 2006) 21

22 Il Rapid e-learning interviene proprio nel passaggio da contenuto a e- knowledge. Fornendone gli strumenti di produzione e le metodologie di disegno. Agisce quindi proprio da punto di incontro tra Knowledge Management ed e- Learning. Nella produzione di Learning Object con strumenti leggeri, come quelli del Rapid e-learning, viene coinvolto il cliente nella fase di produzione, attraverso risorse interne appositamente formate. In tal modo il processo di produzione dei contenuti può essere inteso come processo di valorizzazione della conoscenza interna all'organizzazione stessa. L azienda quindi non soltanto avrà come finalità un oggetto didattico che ne rispecchia cultura e linguaggio (elementi spesso carenti nella produzione a catalogo ) ma sopratutto avrà la capacità di innescare processi virtuosi di condivisione della conoscenza. Il Knowledge Management è una disciplina che utilizza le tecnologie per favorire la condivisione delle conoscenze, mentre l'e-learning si serve delle tecnologie a supporto dei processi di insegnamento/apprendimento, seguendo una architettura ben definita. L'intersezione tra knowledge management e e-learning sembra essere una delle soluzioni più adeguate per creare contenuti e-learning in poco tempo e con poche risorse. (cfr. Bersin, 2004) O'Driscoll, ricercatore dell'ibm ha scoperto che più del 30% dei corsi dell'ibm rientrano nella categoria procedurale/informativo, ha quindi messo a punto un sistema che consente a chiunque di richiamare just-in-time informazioni e dati di business che gli necessitano. Il sistema è molto simile ad un sistema di ricerca web quando si collegano per cercare in formazioni o procedure le persone hanno bisogno di istruzioni non di istruzione, la richiesta è del tipo: se, per esempio, io voglio imparare come scaricare software nel mio pc non ho bisogno di un corso. Tutto quello che mi serve e sapere come fare! (Boehle, 2005) Quindi, in questo senso, il Rapid e-learning è visto come metodologia per 22

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara

La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Autore: Maurizio Boscarol Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

Apprendimento informale e dispositivi mobili: il nuovo approccio alla formazione

Apprendimento informale e dispositivi mobili: il nuovo approccio alla formazione 21/3/2013 Apprendimento informale e dispositivi mobili: il nuovo approccio alla formazione In parallelo all evoluzione della tecnologia, sottolineata oggi dall ascesa dei dispositivi mobili, è in corso

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Formazione in rete e apprendimento collaborativo

Formazione in rete e apprendimento collaborativo Formazione in rete e apprendimento collaborativo Ballor Fabio Settembre 2003 Cos è l e-learning Il termine e-learning comprende tutte quelle attività formative che si svolgono tramite la rete (Internet

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Costruire corsi online con Moodle

Costruire corsi online con Moodle Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione Costruire corsi online con Moodle Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it Destinatari Obiettivi

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

SOLUZIONE Web.Orders online

SOLUZIONE Web.Orders online SOLUZIONE Web.Orders online Gennaio 2005 1 INDICE SOLUZIONE Web.Orders online Introduzione Pag. 3 Obiettivi generali Pag. 4 Modulo di gestione sistema Pag. 5 Modulo di navigazione prodotti Pag. 7 Modulo

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011 I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,

Dettagli

CORSO PODUCT DESIGN ANNUALE. Realizzare oggetti da usare

CORSO PODUCT DESIGN ANNUALE. Realizzare oggetti da usare CORSO PODUCT DESIGN ANNUALE Realizzare oggetti da usare PRODUCT DESIGN - ANNUALE Un anno di studio dedicato a Product Design Obiettivi del corso Il Corso di Product Design annuale si pone l obbiettivo

Dettagli

SysAround S.r.l. L'efficacia delle vendite è l elemento centrale per favorire la crescita complessiva dell azienda.

SysAround S.r.l. L'efficacia delle vendite è l elemento centrale per favorire la crescita complessiva dell azienda. Scheda Il CRM per la Gestione delle Vendite Le organizzazioni di vendita sono costantemente alla ricerca delle modalità migliori per aumentare i ricavi aziendali e ridurre i costi operativi. Oggi il personale

Dettagli

La valutazione nella didattica per competenze

La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

Il corso di italiano on-line: presentazione

Il corso di italiano on-line: presentazione Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

Capitale Intangibile. Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare. LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat

Capitale Intangibile. Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare. LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat Capitale Intangibile Le Le Competenze e l Esperienza al al Servizio del Fare LA MULTICOMPETENZA del Gruppo dirigenti Fiat 1 Introduzione L Impresa deve affrontare sfide sempre più complesse e spesso l

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB?

COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Registro 3 COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Guida pratica per muovere con successo i primi passi nel web MISURAZIONE ED OBIETTIVI INDEX 3 7 13 Strumenti di controllo e analisi Perché faccio un sito web? Definisci

Dettagli

La formazione a distanza

La formazione a distanza Diap.: 1 La formazione a distanza Diap.: 2 La formazione a distanza ambiente formativo tecnologico comprensivo di forme di didattica adistanzaediapprendimentoonline Diap.: 3 permette una interazione tra

Dettagli

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i

liste di liste di controllo per il manager liste di controllo per il manager liste di controllo per i liste di controllo per il manager r il manager liste di controllo per il manager di contr liste di liste di controllo per il manager i controllo trollo per il man liste di il man liste di controllo per

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti

PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti Dott.ssa Patrizia Castelli Premessa: Il processo di pianificazione della formazione nasce dall esigenza di sviluppare le competenze e le conoscenze

Dettagli

Ipertesti e Internet. Ipertesto. Ipertesto. Prof.ssa E. Gentile. a.a. 2011-2012

Ipertesti e Internet. Ipertesto. Ipertesto. Prof.ssa E. Gentile. a.a. 2011-2012 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale Ipertesti e Internet Prof.ssa E. Gentile a.a. 2011-2012 Ipertesto Qualsiasi forma di testualità parole, immagini,

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT LE 10 PROFESSIONAL PRACTICES

CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT LE 10 PROFESSIONAL PRACTICES 1 CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT Il corso è finalizzato a illustrare in dettaglio le competenze richieste al Business Continuity Manager per guidare un progetto BCM e/o gestire

Dettagli

DEPLOY YOUR BUSINESS

DEPLOY YOUR BUSINESS DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

Minerva. Un ambiente integrato per la Didattica e la Divulgazione. dr. Augusto Pifferi. dr. Guido Righini. http://minerva.mlib.cnr.

Minerva. Un ambiente integrato per la Didattica e la Divulgazione. dr. Augusto Pifferi. dr. Guido Righini. http://minerva.mlib.cnr. Minerva Un ambiente integrato per la Didattica e la Divulgazione dr. Augusto Pifferi Istituto di Cristallografia C.N.R. dr. Guido Righini Istituto di Struttura della Materia C.N.R. http://minerva.mlib.cnr.it

Dettagli

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545

GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Capitolo 3 - Dalla strategia al piano editoriale GRUPPO MY- social media solutions / Via G.Dottori 94, Perugia / PI 03078860545 Social Toolbox ed i contenuti presenti nel seguente documento (incluso a

Dettagli

Visita il sito www.epc.it

Visita il sito www.epc.it Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

Master Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita

Master Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita Master Universitario di I livello in Gestione dei Processi di Vendita Gestione dei processi di vendita Master di I livello L Università degli Studi di Torino Dipartimento di Management, attraverso il Bando

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE

UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE COMUNITA DI PRATICA E COMUNICAZIONE ON LINE : IL CASO MASTER GESCOM RELATORE Prof.ssa Giuditta ALESSANDRINI Laureanda Chiara LOLLI Matr. n. 203597 CORRELATORE Prof.ssa Isabella

Dettagli

L attenzione verso i collaboratori e la loro formazione, perché l azienda non cresce se i collaboratori restano indietro.

L attenzione verso i collaboratori e la loro formazione, perché l azienda non cresce se i collaboratori restano indietro. 1 Chi siamo Mericom è una delle più consolidate realtà nell ambito delle vendite, del marketing e della comunicazione. Siamo sul mercato con successo da 15 anni e abbiamo realizzato grandi progetti anche

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA

EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Brochure Internet. Versione 2010.1 The Keyrules Company s.r.l. Pagina 2 di 8

Brochure Internet. Versione 2010.1 The Keyrules Company s.r.l. Pagina 2 di 8 Ogni organizzazione possiede un sistema di regole che la caratterizzano e che ne assicurano il funzionamento. Le regole sono l insieme coordinato delle norme che stabiliscono come deve o dovrebbe funzionare

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

32 EDIZIONE 2014-2015

32 EDIZIONE 2014-2015 32 EDIZIONE 2014-2015 Il prossimo ottobre prenderà il via la diciannovesima edizione del master per capi negozio supermercati. Oramai un classico dell offerta formativa di Scuola Coop Hanno già partecipato

Dettagli

Channel Assicurativo

Channel Assicurativo Intermedia Channel Channel Assicurativo La soluzione per essere protagonisti di una nuova stagione della consulenza assicurativa Il mercato Assicurativo 2007 Il decreto Bersani Nel giro di qualche mese

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Report di valutazione studiolegalebraggio.it

Report di valutazione studiolegalebraggio.it Roma, li 15/01/2013 Report di valutazione studiolegalebraggio.it Il presente documento è redatto allo scopo di mostrare e analizzare le performance del sito web a due mesi e mezzo dalla pubblicazione online,

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti

Dettagli

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria

Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo

Dettagli

L esperienza di S.O.S. Servizi Sociali On Line nell attività di. Il nostro sito, www.servizisocialionline.it si rivolge,

L esperienza di S.O.S. Servizi Sociali On Line nell attività di. Il nostro sito, www.servizisocialionline.it si rivolge, con la Partnership e il Patrocinio morale del CONVEGNO NAZIONALE Il servizio sociale professionale on line in Italia 12.2.2011 ROMA Hotel dei Congressi INTERVENTO DEL Direttore di S.O.S. Servizi Sociali

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

La gestione manageriale dei progetti

La gestione manageriale dei progetti PROGETTAZIONE Pianificazione, programmazione temporale, gestione delle risorse umane: l organizzazione generale del progetto Dimitri Grigoriadis La gestione manageriale dei progetti Per organizzare il

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

SCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved.

SCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved. SCENARIO Personas SCENARIO È una delle tecniche che aiuta il designer a far emergere le esigente dell utente e il contesto d uso. Gli scenari hanno un ambientazione, attori (personas) con degli obiettivi,

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

La Formazione: elemento chiave nello Sviluppo del Talento. Enzo De Palma Business Development Director

La Formazione: elemento chiave nello Sviluppo del Talento. Enzo De Palma Business Development Director La Formazione: elemento chiave nello Sviluppo del Talento Enzo De Palma Business Development Director Gennaio 2014 Perché Investire nello Sviluppo del Talento? http://peterbaeklund.com/ Perché Investire

Dettagli

Corso formazione su Sistema di gestione della qualità. Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000

Corso formazione su Sistema di gestione della qualità. Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000 Corso formazione su Sistema di gestione della qualità Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000 Concetto di qualità La parola Qualità sta a significare l'insieme delle caratteristiche di un prodotto/servizio

Dettagli

Attualmente ne sono previsti cinque: perché narrare, come narrare, cosa narrare, l autobiografia e la parodia narrativa.

Attualmente ne sono previsti cinque: perché narrare, come narrare, cosa narrare, l autobiografia e la parodia narrativa. Analisi fattibilità economica. Questa fase prevede di tradurre i bisogni formativi rappresentati nel precedente documento di analisi, in uno studio di fattibilità tecnico economico. Questo studio di fattibilità

Dettagli

LA GESTIONE DEL MARKETING AZIENDALE AI TEMPI DEL WEB 3.0

LA GESTIONE DEL MARKETING AZIENDALE AI TEMPI DEL WEB 3.0 LA GESTIONE DEL MARKETING AZIENDALE AI TEMPI DEL WEB 3.0 Formazione Interaziendale 26 settembre, 3 e 10 ottobre 2013 Brogi & Pittalis Srl LA GESTIONE DEL MARKETING AI TEMPI DEL WEB 3.0 Il corso di 3 pomeriggi

Dettagli

Analizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda

Analizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda Analizzare e gestire il CLIMA e la MOTIVAZIONE in azienda tramite lo strumento e la metodologia LA GESTIONE DEL CLIMA E DELLA MOTIVAZIONE La spinta motivazionale delle persone che operano in azienda è

Dettagli

IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto)

IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) CORSO DI Gestione aziendale Facoltà di Ingegneria IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo Istituto di Tecnologie e-mail: cnoe@liuc.it 1 Il processo di

Dettagli

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata

Mercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata Mercoledì degli Associati Opportunità di business per le Aziende UCIF Milano, 20 novembre 2013 Federata Nascita del progetto UCIF rappresenta da 40 anni il settore italiano della Finitura, tramite i relativi

Dettagli

comunicazione L idea e la consulented arredo

comunicazione L idea e la consulented arredo consulented arredo L idea e la comunicazione Luca Naldi via mentana, 4 42025 cavriago reggio emilia Tel. mobile 335 6123328 Tel/fax 0522 370948 info@lucanaldi.it www.lucanaldi.it consulented arredo Consulente

Dettagli

OpenPsy: OpenSource nella Psicologia. Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova)

OpenPsy: OpenSource nella Psicologia. Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova) OpenPsy: OpenSource nella Psicologia Pag. 1 di 9 OpenPsy: OpenSource nella Psicologia Presentazione del progetto in occasione dell edizione 2004 del Webbit (Padova) PREMESSA Per prima cosa, appare ovvio

Dettagli

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising ENGAGEDin propone corsi di formazione per le organizzazioni che vogliono avviare o sviluppare la propria attività di raccolta fondi attraverso la crescita delle proprie competenze, la discussione di casi

Dettagli

GESTIONE AZIENDALE AMMINISTRAZIONE

GESTIONE AZIENDALE AMMINISTRAZIONE GESTIONE AZIENDALE AMMINISTRAZIONE Confindustria Servizi Srl Ente di formazione accreditato dalla Regione Marche legale: Corso Mazzini 151, Ascoli Piceno operativa: C.da S. Giovanni Scafa, San Benedetto

Dettagli

SOMMARIO. www.trustonline.org. 1. Introduzione 3. 2. Caratteristiche generali della piattaforma 3. 2.1. Amministrazione degli utenti 5

SOMMARIO. www.trustonline.org. 1. Introduzione 3. 2. Caratteristiche generali della piattaforma 3. 2.1. Amministrazione degli utenti 5 www.trustonline.org SOMMARIO 1. Introduzione 3 2. Caratteristiche generali della piattaforma 3 2.1. Amministrazione degli utenti 5 2.2. Caricamento dei corsi 5 2.3. Publishing 6 2.4. Navigazione del corso

Dettagli

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6

Indice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6 LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO Bologna Aprile 2009 CONTESTO Il recupero degli insoluti è un nodo

Dettagli

Relazione finale progetto II anno. Bibliotech Il sito della biblioteca scolastica

Relazione finale progetto II anno. Bibliotech Il sito della biblioteca scolastica Relazione finale progetto II anno Bibliotech Il sito della biblioteca scolastica Premessa Si fa riferimento ad un progetto sviluppato nel corso dell attuale anno scolastico (2009-10) presso l Istituto

Dettagli

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA

SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA

ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA ADDETTA E ADDETTO ALLA COMUNICAZIONE INTERNA D IMPRESA 1. CARTA D IDENTITÀ...2 2. CHE COSA FA...3 3. DOVE LAVORA...4 4. CONDIZIONI DI LAVORO...5 5. COMPETENZE...6 Quali competenze sono necessarie...6 Conoscenze...8

Dettagli

PowerSchedo. Un sistema di supporto alla decisione nel settore dell'oil&gas. For further information: www.mbigroup.it

PowerSchedo. Un sistema di supporto alla decisione nel settore dell'oil&gas. For further information: www.mbigroup.it PowerSchedo Un sistema di supporto alla decisione nel settore dell'oil&gas For further information: Introduzione PowerSchedO è uno strumento software di supporto alle decisioni per problemi nel settore

Dettagli

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali

La gestione della qualità nelle aziende aerospaziali M Premessa La AS 9100 è una norma ampiamente adottata in campo aeronautico ed aerospaziale dalle maggiori aziende mondiali del settore, per la definizione, l utilizzo ed il controllo dei sistemi di gestione

Dettagli

L e-learning come strumento aziendale

L e-learning come strumento aziendale L e-learning come strumento aziendale Presentiamoci Serena Martini Associato a Joomla! Lombardia dal 2012 facebook: https://www.facebook.com/luna76mi linkedin: https://it.linkedin.com/in/serenamartini

Dettagli

YOU ARE WHAT YOU CURATE COS E LA CONTENT CURATION E COME APPLICARLA

YOU ARE WHAT YOU CURATE COS E LA CONTENT CURATION E COME APPLICARLA YOU ARE WHAT YOU CURATE COS E LA CONTENT CURATION E COME APPLICARLA YOU ARE WHAT YOU CURATE INTRODUZIONE DEFINIZIONE: COS E LA CONTENT CURATION? PERCHE FARNE USO IL CONTENT CURATOR COME NON FARE CONTENT

Dettagli

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli