Concorso Premiamo i risultati
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1 Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione Concorso Premiamo i risultati DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE dell Azienda Sanitaria Locale della provincia di Cremona - 1 -
2 PREMESSA Il documento di partecipazione ha come oggetto la progettazione esecutiva del piano di miglioramento gestionale presentato sinteticamente in fase di candidatura. Esso va predisposto, dalle amministrazioni ammesse alla seconda fase del concorso, seguendo le indicazioni contenute nel presente formulario strutturato in domande aperte, domande con alternative di risposta e istruzioni per la compilazione. Il formulario deve essere compilato con cura in ogni sua parte e corredato della firma del responsabile della candidatura. Nel caso di dubbi interpretativi si suggerisce di rivolgersi all help desk del concorso per chiarimenti. Il documento risultante non dovrà superare nel suo complesso (compresa la copertina) le 20 pagine e non dovrà essere allegata alcuna documentazione aggiuntiva. La trasmissione del documento di partecipazione va effettuata esclusivamente: in formato PDF entro e non oltre le ore 24 del giorno 19 Novembre 2008 con inoltro all indirizzo di posta: concorso@qualitapa.gov.it. La valutazione del documento, per l ammissione alla fase successiva, riguarderà nuovamente la coerenza con gli obiettivi del concorso e la presenza di tutti gli elementi richiesti necessari a valutare la fattibilità operativa degli interventi di miglioramento da realizzare
3 PIANO DI MIGLIORAMENTO GESTIONALE Azienda Sanitaria Locale della provincia di Cremona Audit interni per migliorare l efficacia dei processi di controllo Firma del responsabile della candidatura Il Direttore Generale Dr. G. Walter Locatelli -3-
4 PRIMA SEZIONE ANAGRAFICA Denominazione del Piano Audit interni per migliorare l efficacia dei processi di controllo Responsabile: Cognome:_Locatelli Nome: _G. Walter Telefono: _ dirgen@aslcremona.it Ruolo: Direttore Generale Referente: Cognome:_Masseroni Nome: Bruna Telefono: _ bruna.masseroni@aslcremona.it _ Ruolo: Direttore Servizio Controllo di Gestione e Internal Auditing Durata dell intervento in mesi : 9 mesi nell anno 2009 (oltre a 2 mesi di preparazione nel 2008) Periodo di realizzazione: da 01/01/2009 a 30/09/2009 Eventuali Risorse destinate, escluse le retribuzioni del personale coinvolto 1 : Ammontare complessivo:......di cui: - a carico dell Amministrazione/ufficio: a carico di altre Fonti (indicare quali).. Non sono previste risorse 1 Vanno indicate solo le risorse finanziarie effettivamente disponibili e/o già stanziate in bilancio - 4 -
5 SECONDA SEZIONE SCENARIO DI RIFERIMENTO 1 ORIGINE DEL PIANO 1.1. L intervento è riconducibile alle strategie politiche e/o di gestione espresse in: (sono possibili più risposte) documenti di programmazione generale dell amministrazione (es. Peg, Direttiva annuale, altra documentazione, ecc.) piani di miglioramento/programmi settoriali è un iniziativa autonoma del proponente altro (specificare) 1.2. La decisione di intervenire sull ambito scelto deriva da: (sono possibili più risposte) autovalutazione sullo stato dell organizzazione effettuata con l utilizzo di metodologie appropriate (es: modelli Caf, Efqm, gruppi di qualità, ecc.) risultati di indagini di customer satisfaction analisi dei reclami raccolti in modo sistematico specifica indagine realizzata da personale interno specifica indagine realizzata da consulenti indicazioni di uno degli organi interni di valutazione e/o di audit richiesta del vertice (politico o amministrativo) altro (specificare) 1.3. Il piano è connesso con altre attività di miglioramento: sì, già realizzate sì, in corso sì, già programmate NO Se sì, specificare sinteticamente l oggetto degli interventi Adozione nell anno 2007 del Codice Etico-Comportamentale, in attuazione delle Linee Guida di Regione Lombardia, elaborato da un gruppo di lavoro aziendale composto dalla Direzione e dai responsabili di tutti i Dipartimenti e Servizi di Staff: Direzione: ha enunciato nel proprio Codice Etico i valori e i principi etici nei quali l'azienda crede e di cui intende assicurare il rispetto attraverso il Modello Organizzativo; Dipartimenti e Servizi: hanno sottoposto tutti i processi aziendali all analisi del rischio ed hanno integrato e revisionato le procedure aziendali al fine di ridurre il rischio di violazione dei principi e di commissione di reati; hanno conseguentemente ridefinito il modello Organizzativo aziendale; Comitato di Valutazione (Organismo di Vigilanza nominato dalla Direzione): ha effettuato già dall anno 2007 diverse riunioni ed ha avviato l attività di monitoraggio circa l applicazione del Codice Etico. Nel 2007 l Azienda ha organizzato un corso di formazione, con la partecipazione di un componente del CdV, rivolto a tutti i Direttori delle strutture complesse aziendali sia per diffondere la conoscenza del Codice e del Modello organizzativo, sia per far - 5 -
6 elaborare specifici Indicatori di Alert per la successiva pianificazione dei controlli a cura del CdV. E stata attivata e completata la fase di informazione e di acquisizione delle schede informative sul Codice Etico, sottoscritte per presa visione o accettazione, da parte dei Dipendenti, Collaboratori, Fornitori, Erogatori contrattualizzati. Il Codice è pubblicato sul sito web aziendale ed è stato integrato nel Manuale Qualità. Nell anno 2008 è stato istituito, nell ambito della riorganizzazione aziendale, il Servizio Controllo di Gestione, Internal Auditing, al quale è attribuita la funzione, fra le altre, di monitorare i processi di controllo interno, anche a supporto degli organismi istituzionali di controllo esterno (quali il Nucleo di Valutazione ed il Comitato di Valutazione per il Codice Etico-Comportamentale aziendale). Con Deliberazione n. 480 del è stato approvato il Manuale operativo di Internal Auditing e, nel corrente mese di novembre 2008, è stato attuato un primo intervento pilota di Audit interno relativamente al processo di controllo sulle autocertificazioni rese ai sensi del DPR n. 445/2000. Nel periodo settembre-ottobre 2008 l Azienda ha organizzato un ulteriore corso di formazione, con la partecipazione di circa 400 dipendenti, pari a 2/3 del totale, per diffondere la conoscenza del Codice Etico, del Modello organizzativo, delle funzioni del Comitato di Valutazione e dell Internal Auditing Motivo prevalente dell intervento: (una sola risposta) carenza di un servizio/processo esigenza di rispondere a nuove domande di altri uffici/servizi esigenza di rispondere a nuove domande di utenti o stakeholder esigenza di ridurre i costi esigenza di migliorare il clima organizzativo altro (specificare): esigenza di garantire, attraverso il monitoraggio costante, il miglioramento dell efficacia dei processi di controllo interni ed esterni Definizione del problema Illustrare il problema che l intervento intende affrontare. La descrizione deve in particolare evidenziare a quali bisogni l intervento vuole dare risposta sia dal punto di vista dei portatori di interesse implicati, che dell amministrazione/ufficio. Nel sistema delle ASL lombarde, fondato sul modello di Programmazione, Acquisto e Controllo, i processi aziendali di controllo (sia sulle attività direttamente svolte, sia sulle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie acquistate da soggetti erogatori esterni) sono attività rilevanti e strategiche, a tutela della salute e sicurezza degli assistiti, a garanzia di un impiego razionale ed equo delle risorse disponibili. Al fine di documentare con evidenza oggettiva che i processi di controllo siano sempre efficaci ed omogenei, l obiettivo del piano di miglioramento descritto nel presente Documento è quello di monitorare e migliorare l efficacia e l omogeneità del sistema aziendale dei controlli, attraverso Audit interni attuati dal Servizio Internal Auditing anche su input del Comitato di Valutazione per il Codice Etico, fondati sull analisi dei processi e dei relativi rischi, con particolare riguardo: - all'effettiva attuazione delle politiche e degli obiettivi strategici aziendali; - al rispetto delle norme, dei regolamenti, del Codice Etico e del Modello Organizzativo aziendale; - al corretto utilizzo delle risorse economiche
7 2 ELABORAZIONE DEL PIANO 2.1. La progettazione ha coinvolto: (sono possibili più risposte) utenti (interni/esterni) del servizio/processo di lavoro su cui si interviene altri portatori di interesse responsabili del settore/dei settori su cui si interviene personale del settore/dei settori su cui si interviene personale che sarà impegnato a realizzare l intervento altro.. Specificare come è stato garantito tale coinvolgimento: Il Programma annuale di Audit interni per l anno 2009, approvato dal Direttore Generale, è sviluppato dal Servizio Internal Auditing sulla base della mappatura dei processi aziendali di controllo e della relativa analisi dei rischi effettuata dai responsabili aziendali di processo e dai loro collaboratori, in coerenza con il Modello Organizzativo aziendale nell ambito del Codice Etico-Comportamentale. Agli Audit partecipano attivamente sia gli Auditors del Servizio, sia i Dirigenti e tutti gli operatori dei processi auditati; questi ultimi sono anche direttamente responsabili della pianificazione ed attuazione delle azioni di miglioramento che scaturiscono dai Rapporti di Audit In fase di progettazione ci si è avvalsi dei seguenti elementi di analisi del problema (indicatori di criticità): (sono possibili più risposte) dati di indagine sugli utenti o stakeholder (specificare quali): dati di funzionamento (specificare quali): o Mappatura dei processi aziendali di controllo; o Schede di Analisi del rischio per ogni processo; o Obiettivi e output delle attività istituzionali di controllo (sia rispetto alla gestione diretta, sia rispetto alle prestazioni rese da erogatori esterni contrattualizzati, sia rispetto alle attività esterne sottoposte a vigilanza e controllo da parte dell ASL); o Norme e procedure di riferimento; o Indicazioni del Comitato di Valutazione per il Codice Etico. Altro (specificare) - 7 -
8 TERZA SEZIONE CARATTERISTICHE DELL INTERVENTO 1 GLI OBIETTIVI 1.1 Con l intervento si punta ad un miglioramento principalmente nell area: (scegliere l area di interesse prevalente e indicare minimo una risposta nell area scelta) del contesto: integrare le amministrazioni valorizzare la comunità rinnovare il rapporto centro/periferia del problema: cogliere le esigenze degli utenti interpretare la missione analizzare la situazione, definire obiettivi della soluzione: coinvolgere il personale utilizzare tecnologie e metodi gestire le risorse economiche del risultato: controllare i risultati valutare gli effetti consolidare e diffondere le buone pratiche 1.2 L intervento si basa prioritariamente su: (una sola risposta) innovazione nelle modalità di applicazione di norme di legge ottimizzazione nell uso delle risorse umane e/o materiali per ottenere maggiore efficienza (es. risparmi) gestione innovativa di funzioni per valorizzare le risorse umane, per responsabilizzare i ruoli direttivi, per sviluppare una cultura organizzativa orientata ai risultati, ecc. modifica dei processi organizzativi per migliorare la gestione modifica dei ruoli per migliorare il benessere del personale modifica delle modalità di erogazione dei servizi e della relazione con i clienti altro (specificare) - 8 -
9 1.3 Descrivere gli obiettivi Obiettivi generali (finalità cui mira globalmente il piano) L obiettivo generale è quello indicato per la funzione di Internal Auditing dalle Linee guida di Regione Lombardia per l'adozione del Piano di Organizzazione e Funzionamento aziendale delle aziende sanitarie, ovvero il miglioramento dell efficacia e dell efficienza dell azienda, a supporto della Direzione nel conseguimento degli obiettivi aziendali, attraverso la valutazione dei processi relativi al controllo, alla gestione dei rischi e al governo aziendale. Obiettivi specifici (obiettivi operativi in cui è possibile scomporre l obiettivo generale, anche in relazione alle diverse fasi di realizzazione previste, compresa la descrizione delle realizzazioni previste) L attuazione degli Audit interni prevede il monitoraggio sistematico del sistema dei controlli affidati ai competenti assetti aziendali e la pianificazione ed applicazione di specifiche azioni di miglioramento, con particolare riguardo ai seguenti macroprocessi: 1. Rilascio certificazioni/autorizzazioni su richiesta utente; 2. Vigilanza su strutture accreditate/autorizzate sanitarie,socio sanitarie e produttive; 3. Vigilanza su prestazioni/processi sanitari, socio sanitari e prodotti; 4. Verifica del processo di controllo veridicità autocertificazioni; 5. Applicazione misure atte a prevenire i delitti informatici e i trattamenti illeciti dei dati; 6. Acquisto di beni e servizi e affidamento lavori; 7. Gestione dei pagamenti; 8. Espletamento di procedure di reclutamento del personale; al fine di conseguire i seguenti obiettivi, a tutela dell Azienda e degli assistiti: effettiva attuazione delle politiche e degli obiettivi strategici aziendali; rispetto delle norme, dei regolamenti e delle procedure operative vigenti; corretto utilizzo delle risorse economiche, finanziarie e patrimoniali; corretto comportamento dei dipendenti, con particolare riferimento al rispetto del Codice Etico- Comportamentale; 1.4 Descrivere i risultati attesi Descrivere i cambiamenti/impatti attesi sui destinatari intermedi e finali dell intervento come conseguenza del raggiungimento degli obiettivi del Piano di miglioramento Il risultato atteso è un incremento dell efficacia di tutti i processi aziendali di controllo svolti dall ASL ed aggregati negli otto macroprocessi individuati (cfr. punto 1.3), finalizzato al miglioramento complessivo della qualità delle prestazioni sanitarie rese nel territorio provinciale, sia direttamente gestite o controllate dall Azienda, sia erogate da soggetti autorizzati o accreditati esterni. 1.5 Descrivere il prodotto finale dell intervento Descrivere cosa si intende realizzare per raggiungere i risultati attesi
10 A conclusione del periodo di riferimento (entro il 3 trimestre 2009), sarà stato completamente attuato il ciclo di Audit interni sugli otto macroprocessi aziendali individuati (cfr. punto 1.3), sulla base della programmazione annuale elaborata dal Servizio Internal Auditing ed approvata dalla Direzione Generale entro dicembre Per ciascun intervento di Audit (quindi per ogni macroprocesso) sarà redatto un Rapporto di Audit contenente osservazioni e raccomandazioni di miglioramento condivise con i responsabili dei processi auditati, a seguito del quale i responsabili di processo pianificano e realizzano interventi di miglioramento, documentati in appositi Piani di Follow-up, per eliminare e prevenire le criticità riscontrate nei rispettivi processi, per aggiornare l analisi del rischio, per garantire una maggiore efficacia nelle attività di controllo, per ottimizzare l impiego delle risorse, per dare piena evidenza della rigorosa applicazione delle norme di riferimento per ogni processo, per conseguire gli obiettivi aziendali con efficacia ed efficienza. A conclusione degli interventi di Audit programmati, il Servizio Internal Auditing effettua un riesame complessivo, con la Direzione e con il Comitato di Valutazione per il Codice Etico, per valutare i risultati conseguiti e per riprogrammare l attività
11 2 LE ATTIVITA PREVISTE 2.1. Descrivere le fasi e le attività con indicazione degli output attesi e dei relativi indicatori di realizzazione per ciascuna attività Fasi Attività Output attesi Indicatori di realizzazione 1) Programmazione 1.a) Il Servizio Controllo di Gestione ed Internal Auditing sottopone 1.a) Documento 1.a) Approvazione del (novembre-dicembre all approvazione del Direttore Generale il Programma annuale di Audit per Programma Programma da parte della 2008) l anno 2009, relativo ad otto macroprocessi di controllo aziendali individuati nel Modello Organizzativo per il Codice Etico: 1. Rilascio certificazioni/autorizzazioni su richiesta utente; annuale di Audit anno 2009 Direzione entro Vigilanza su strutture accreditate/autorizzate sanitarie,socio sanitarie e produttive; 3. Vigilanza su prestazioni/processi sanitari, socio sanitari e prodotti; 4. Verifica del processo di controllo veridicità autocertificazioni; 5. Applicazione misure atte a prevenire i delitti informatici e i trattamenti illeciti dei dati; 6. Acquisto di beni e servizi e affidamento lavori; 7. Gestione dei pagamenti; 8. Espletamento di procedure di reclutamento del personale. 1.b) Il Programma annuale di Audit è elaborato sulla base dell analisi dei rischi effettuata rispetto al Codice Etico aziendale e tenendo conto delle indicazioni fornite dal Comitato di Valutazione per il Codice Etico. Il Servizio predispone le check list di riferimento e i modelli di documenti da utilizzare negli Audit. 1.b) Modelli di Piani e Rapporti di Audit 1.b) Creazione archivio di modelli presso il Servizio entro c) Attuazione di un Audit pilota ed elaborazione del Rapporto di Audit da condividere con la Direzione e con il Comitato di Valutazione per il Codice Etico entro dicembre c) Piano e Rapporto di Audit pilota 1.c) Verbale della seduta del CdV, entro , contente valutazione della documentazione prodotta nell Audit pilota
12 Fasi Attività Output attesi Indicatori di realizzazione 2) Attuazione 2) Effettuazione degli Audit pianificati, con il coinvolgimento dei dirigenti e 2) Un Audit per 2) Effettuazione degli Audit nel (1 semestre 2009) degli operatori impegnati nei macroprocessi di controllo verificati, secondo le seguenti tipologie: Compliance Audit: analisi della conformità dei processi e dei comportamenti rispetto alle norme di riferimento, al Codice Etico ed al Modello Organizzativo ogni macroprocesso, con aggiornamento rispetto della programmazione (cfr. Gantt allegato); Per ogni Audit: redazione di Piano di Audit, Check list, aziendale; dell analisi del Rapporto di Audit; Piano di Operational Audit: monitoraggio del rispetto degli obiettivi dell Azienda, rischio e Follow up con azioni di declinati a livello di processo, per valutare l efficacia e l efficienza dei processi progettazione di miglioramento. e dei controlli in essi previsti; conseguenti Follow up: interventi per la verifica dell effettiva implementazione dei piani di azioni di miglioramento, formulati dai responsabili dei processi a fronte delle miglioramento. osservazioni rilevate nella periodica revisione dell analisi del rischio. 3) Riesame e follow-up (3 trimestre 2009) Nei Rapporti di Audit sono riportati in dettaglio: le osservazioni rilevate ed i relativi rischi, le raccomandazioni formulate, i piani di miglioramento proposti e le responsabilità per la loro realizzazione nei tempi stabiliti. 3) Riesame degli interventi effettuati nel 1 semestre, con particolare riguardo al monitoraggio degli indicatori dei processi verificati ed allo stato di avanzamento dei piani di miglioramento concordati nel corso degli Audit. 3)Aggiornamento della tavola di follow up; Verbale di riesame condiviso con la Direzione e con il Comitato di Valutazione. 3) Effettuazione e documentazione del riesame entro il
13 Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione 2.2 Definire il livello di miglioramento atteso per ciascun risultato previsto Risultati attesi (vedi domanda 1.4) Incremento dell efficacia di tutti i processi aziendali di controllo (otto macroprocessi) Indicatore (descrizione e unità di misura) Per tutti i macroprocessi: n azioni di miglioramento e/o revisioni di processo anno n azioni di miglioramento e/o revisioni di processo anno 2008 ; > 1 Target Per i processi del Dipartimento Veterinario (in aggiunta all indicatore di cui sopra): n Audit incrociati n Audit incrociati 2008 < 1 3 LE RISORSE UMANE COINVOLTE 3.1. Indicare se è prevista la costituzione di un gruppo di lavoro per la elaborazione e realizzazione del piano Si No 3.2 Se si, indicare: N. componenti del gruppo di lavoro Caratteristiche del gruppo di lavoro Ruolo Compiti Gg/impegno Dirigenti Funzionari Altro personale 3.3. Indicare l eventuale apporto di altri soggetti (personale di altri uffici dell amministrazione (specificare numero, ruolo e funzioni) Direzione Generale; Direzioni dei Dipartimenti/Servizi/Unità Operative/Uffici sottoposti ad Audit; personale Dirigente e del Comparto delle strutture auditate; Comitato di Valutazione per il Codice Etico (complessivamente circa 50 persone nell anno)
14 Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione 4 LE PARTNERSHIP E LE COLLABORAZIONI 4.1. Indicare tipologia e modalità di collaborazione di eventuali partnership (altre amministrazioni, altri soggetti) Non previste operative. Il progetto è comunque attuato in condivisione con il livello regionale, in attuazione delle Linee Guida relative ai Piani di Organizzazione Aziendale. 4.2 Indicare se sono previste consulenze e quali sono le attività che saranno garantite dalla consulenza Non previste. 5 DIREZIONE E VALUTAZIONE 5.1. Indicare le modalità previste per il presidio dell intervento e il raccordo con i vertici dell ufficio/amministrazione Come indicato ai punti precedenti, la Direzione è responsabile dell approvazione del Programma annuale di Audit; è destinataria dei Rapporti di Audit elaborati per ogni singolo intervento; è direttamente partecipe del Riesame sulle risultanze degli Audit e delle attività di follow up delle azioni di miglioramento pianificate a seguito di ogni Audit Descrivere le modalità di coordinamento delle attività L attività è coordinata ed attuata operativamente dal Servizio Internal Auditing, che propone alla Direzione il Programma annuale, pianifica ed attua i singoli interventi, monitora le azioni di miglioramento sviluppate dai Responsabili dei Servizi auditati
15 Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione 5.3 Descrivere le modalità previste per seguire l andamento delle attività nel corso della realizzazione e verificare gli eventuali scostamenti rispetto ai risultati attesi. Le scadenze previste nel Programma annuale di Audit sono sintetizzate nel Gantt allegato, che rappresenta il riferimento per monitorare il rispetto delle scadenze indicate per ogni intervento. Dopo ogni Audit viene sviluppato un Piano di Miglioramento con indicate scadenze e responsabilità; tale Piano è monitorato dal Servizio Internal Auditing. Nel riesame complessivo previsto entro il 3 trimestre 2009, il Comitato di Valutazione relaziona alla Direzione Generale in merito ai risultati prodotti. 5.4 Descrivere le modalità di comunicazione (interna ed, eventualmente, esterna) previste per far conoscere l intervento e i suoi esiti Il programma annuale di audit è stato illustrato, a grandi linee, nel corso di formazione interna rivolto a circa 400 dipendenti nel periodo settembre-ottobre Il Programma dettagliato sarà presentato, dopo l approvazione definitiva entro dicembre 2008, al Collegio di Direzione. I risultati del Riesame finale previsto a settembre 2009 saranno illustrati in un successivo Collegio di Direzione. 6 FATTORI CRITICI DI SUCCESSO Descrivere i fattori critici di successo dell intervento e cioè i principali problemi che si ritiene si dovranno affrontare per ottenere i risultati attesi dell iniziativa. Nell Azienda è diffusa capillarmente la cultura della valutazione non autoreferenziale (certificazione ISO ormai al terzo triennio; secondo triennio di autovalutazione Joint Commission; partecipazione all Audit Civico di Cittadinanzattiva; finalista al Premio Qualità); è pertanto ipotizzabile una partecipazione attiva, senza resistenze culturali, da parte di tutti i settori che saranno coinvolti direttamente. 7 ARTICOLAZIONE TEMPORALE DEL PIANO Inserire il Gantt relativo alla tempistica del Piano. Gantt allegato
16 Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione Avvio Termine MESI XI 2008 XII 2008 I 2009 II 2009 III 2009 IV 2009 V 2009 VI 2009 VII 2009 VIII 2009 IX 2009 FASE 1 Il Servizio Controllo di Gestione e Internal Auditing elabora la proposta di Programma di Audit per l'anno 2009, che viene valutata dal Comitato di Valutazione per il Codice Etico, sulla base della valutazione del rischio per i processi definiti nel Modello organizzativo aziendale. Effettuazione di un Audit pilota. FASE 2 Il Programma annuale di Audit è sottoposto all'approvazione del Direttore Generale FASE 3 Il Gruppo di Audit predispone la pianificazione di dettaglio per gli Audit programmati: strutture interessate dai processi da auditare, obiettivi e campi di intervento, data di effettuazione degli Audit FASE 4 Effettuazione degli Audit programmati e pianificati nell'ambito dei macroprocessi definiti nel Modello Organizzativo aziendale: 4.1 Applicazione misure atte a prevenire i delitti informatici e i trattamenti illeciti dei dati; 4.2 Acquisto di beni e servizi e affidamento lavori; 4.3 Gestione dei pagamenti; 4.4 Espletamento di procedure di reclutamento del personale; 4.5 Vigilanza su strutture accreditate/autorizzate sanitarie, socio sanitarie e produttive; 4.6 Vigilanza su prestazioni/processi sanitari, socio sanitari e prodotti; 4.7 Rilascio certificazioni/autorizzazioni su richiesta utente; 4.8 Verifica del processo di controllo veridicità autocertificazioni (Audit di Follow up rispetto all'intervento effettuato in novembre 2008) FASE 5 Riesame degli interventi effettuati nel 1 semestre, con particolare riguardo allo stato di avanzamento dei piani di miglioramento concordati nel corso degli Audit. OUTPUT Programma annuale di Audit 2009 Piani di Audit Check List Rapporti di Audit Follow up
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