ISTITUTO Max Planck. ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO delle SCIENZE APPLICATE. Piano dell'offerta formativa

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ISTITUTO Max Planck. ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO delle SCIENZE APPLICATE. Piano dell'offerta formativa"

Transcript

1 ISTITUTO Max Planck ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO delle SCIENZE APPLICATE Piano dell'offerta formativa

2 Sommario SOMMARIO... 2 PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA...4 IL PASSATO... 4 IL PRESENTE... 4 IL FUTURO PROSSIMO... 4 CONTESTO TERRITORIALE... 5 IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA...6 PREMESSA... 6 IL CONTRATTO FORMATIVO - IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ...6 UN AGENZIA EDUCATIVA FRA TANTE: COME CONTRIBUIAMO ALL EDUCAZIONE E ALLA FORMAZIONE? L IMPORTANZA DEI VALORI... 7 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CURRICOLARE...8 CENTRALITÀ DELLE COMPETENZE...8 ISTITUTO TECNICO... 8 LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE...10 SOGGETTI COINVOLTI NELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA...12 VALUTAZIONE DELL APPRENDIMENTO...13 CRITERI DI VALUTAZIONE SCRUTINIO...14 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO BIENNIO ISTITUTO TECNICO...15 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO BIENNIO LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE...17 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO TRIENNIO...18 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI...20 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DELLA CONDOTTA...21 CRITERI ASSEGNAZIONE CREDITI FORMATIVI...22 REGISTRO ELETTRONICO...23 STRATEGIE OPERATIVE FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME...24 FORMAZIONE DELLE CLASSI SUCCESSIVE ALLA PRIMA ED AZIONI DI CONTINUITÀ...24 INTEGRAZIONE PRINCIPI GENERALI...25 INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI...25 INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALUNNI SOTTOPOSTI A TERAPIE CLINICO...25 INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI NON ITALOFONI (=STRANIERI)...25 RAPPORTI TRA SCUOLA E FAMIGLIE...26 PARTECIPAZIONE DEI GENITORI: COMITATO GENITORI...26 COME VENGONO INFORMATE LE FAMIGLIE...26 METODO E IMPEGNO NELLO STUDIO...27 REGOLAMENTI D ISTITUTO...27 INTERVENTI DIDATTICI EDUCATIVI INTEGRATIVI DI SOSTEGNO E RECUPERO...28 VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE...29 AZIONI DI ORIENTAMENTO AREA DI PROGETTO SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI...30 CALENDARIO SCOLASTICO VERIFICA DEI PERCORSI DIDATTICI /50

3 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE...32 BIENNIO SETTORE TECNOLOGICO( INFORMATICO E TECNOLOGICO)...32 INDIRIZZO "ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA"...33 INDIRIZZO "INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI"...34 SBOCCHI PROFESSIONALI AMBITO ELETTRICO - ELETTRONICO...36 AMBITO TELECOMUNICAZIONI...36 AMBITO INFORMATICO LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE...38 QUADRO ORARIO LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE...38 TITOLO DI STUDIO DIPLOMA DI LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE SPENDIBILITÀ DEL TITOLO DI STUDIO SCELTE GESTIONALI ORGANO DI GARANZIA INTERNO...39 POLITICA DELLA QUALITÀ...40 LA CULTURA DELLA SICUREZZA CORSI POST DIPLOMA - FORMAZIONE PERMANENTE CORSI PROFESSIONALI...41 L UFFICIO TECNICO COMITATO TECNICO SCIENTIFICO...43 LE FUNZIONI STRUMENTALI...43 COLLABORAZIONI E RETI...44 SERVIZI PER L UTENZA SERVIZIO INTERNET SITO WEB...44 SPAZIO ASCOLTO ACCOGLIENZA: L IMPORTANZA DI ACCOGLIERE BENE...45 INTEGRAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO...46 ATTIVITÀ VALUTAZIONE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA /50

4 PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA IL PASSATO L istituto Max Planck ha una lunga storia, nel 78, si è reso indipendente dall ITIS FERMI con le specializzazioni di Elettronica ed Elettrotecnica ed è riuscito, sin dalla sua istituzione, a costituire un efficace risposta alle esigenze delle prospettive di sviluppo tecnologico della Marca. Nel 2001 venne istitutito anche il corso di Informatica Abacus.L Istituto, quindi, grazie alla varietà d indirizzi di studio, è stato attento a promuovere nuovi programmi e metodologie didattiche all altezza delle svariate esigenze di una società in continua evoluzione e delle istanze del mondo del lavoro presenti nel territorio. L Istituto dall anno 2001 è certificato secondo la norma ISO9001:2001. Questa importante valutazione esterna garantisce che il sistema di gestione dell Istituto segue i criteri internazionali per realizzare una gestione di qualità e perseguire un miglioramento continuo dei servizi offerti. Al centro dell attenzione sono poste le esigenze degli utenti, in primo luogo degli studenti. Il raggiungimento di tale traguardo ha visto la partecipazione attiva di tutte le componenti lavorative, attraverso la sistematicità della ricerca e della progettazione, per offrire un sistema d istruzione efficace ed efficiente non fondato sull autoreferenzialità. IL PRESENTE L Istituto potenzia, nell ottica di un maggior consolidamento nel territorio, finalità didattico-formative tipiche di un indirizzo rivolto al mondo industriale attraverso collaborazioni con altre Scuole, con Associazioni Industriali, con Enti di formazione, con le Università di Padova e Udine. Missione dell Istituto Max Planck è di contribuire allo sviluppo armonico della personalità degli allievi, sia dal punto di vista individuale che come futuri cittadini di una società complessa, e di favorirne il successo professionale attraverso lo sviluppo di solide competenze trasversali e disciplinari che supportino adeguatamente maturità e senso di responsabilità, supportate da un sistema valoriale che permetta di saper vivere una cittadinanza consapevole. La diffusione della cultura tecnico-scientifica, fin dalla fase dell orientamento in ingresso dalle scuole medie, lo stimolo e la creazione di opportunità formative per appassionare gli studenti allo studio e alle professioni in ambito tecnico-scientifico, il continuo aggiornamento del personale attraverso la collaborazione con i centri di ricerca universitari e le realtà produttive più avanzate, rappresentano gli strumenti principali per la mission dell Istituto che consiste nell avvicinare gli studenti ai mondi dell area tecnico scientifica, stimolando saperi critici e motivati che sappiano vedere e cogliere le opportunità offerte dalle continue innovazioni tecnicoscientifiche, sviluppando al contempo un etica della responsabilità indispensabile ad orientare al bene comune i futuri protagonisti del mondo tecnico scientifico del domani. Le tecniche e le scienze vanno colte come opportunità di miglioramento individuale e collettivo, sapendo valutarne anche gli immancabili rischi. Particolare attenzione va dedicata al sostegno e al recupero degli alunni in difficoltà con particolare attenzione al biennio; contestualmente vanno sviluppate, specie al triennio, l'autonomia e la responsabilità degli allievi creando occasioni per la valorizzazione delle eccellenze. In particolare, vista la specificità degli indirizzi di studio dell'istituto va sviluppata una conoscenza e un uso responsabile delle scienze e delle tecnologie. IL FUTURO PROSSIMO L Istituto, grazie all elevato livello dell Offerta Formativa, oltre a rispondere alla richiesta dei tecnici che proviene dal territorio in termini qualitativi, fornisce, al perito industriale in uscita, una formazione completa, al passo con i tempi ed in grado di leggere la realtà in una prospettiva aperta alle istanze Europee. Dall anno scolastico accanto all istituto tecnico sarà attivato il Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate. L avvio del Liceo Scientifico nell'opzione delle scienze applicate, consente di porre nella realtà, come afferma con forza la riforma, la pari dignità dei due percorsi (Tecnico e Liceale). Lungi dal penalizzare l'indirizzo tecnologico, la vicina presenza del liceo scientifico finisce per migliorarne la visibilità superando 4/50

5 pregiudizi, specie per le ragazze, da tempo consolidati ed è uno stimolo ad elevare il livello complessivo dell Istituto. CONTESTO TERRITORIALE La sede,situata in via Franchini di Lancenigo di Villorba (TV ), fa parte di un Campus che vede la presenza, nella stessa area, dell Istruzione Tecnica con l ITIS Max Planck, l Istruzione Professionale con l IP Alberghiero Alberini, la Formazione Professionale con il CFP della Provincia di Treviso Il Campus, per la sua ubicazione, permette di offrire un ampio spettro di offerte formative al proprio bacino di utenza. La realizzare nel campus di Lancenigo di un polo tecnologico-scientifico offre agli studenti e alle studentesse percorsi formativi diversi ma che insistono nello stesso ambito, ed è tale da poter rispondere non solo alle richieste provenienti dall'utenza dei Comuni situati nell'area nord-est di Treviso, ma più in generale all utenza di chi persegue una formazione fortemente orientata agli ambiti lavorativi dei settori tecnologicamente più avanzati Il Max Planck può considerarsi un istituto avente un apposita ed idonea sede scolastica, con spazi per la didattica, palestre,laboratori per tutte le specializzazioni, esterni utilizzati anche per momenti di aggregazione, parcheggi e zone verdi, frutto di un continuo arricchimento strutturale portato avanti con tenacia dalla Dirigenza. 5/50

6 IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA PREMESSA Il POF (Piano dell Offerta Formativa), documento che definisce l identità culturale e progettuale dell Istituto PLANCK, redatto all inizio di ciascun anno scolastico,contiene la descrizione di tutte le attività, sia curriculari che extracurriculari, sia dal punto di vista dei contenuti che dell organizzazione ed ha valore vincolante per l intera comunità scolastica( Dirigente, Docenti, non docenti e Genitori). Il POF tiene presente nella sua stesura: La progettazione didattica(per aree disciplinari) coerente con le linee guida ministeriali e gli obiettivi Educativi e Formativi dell istituto; L efficacia del servizio scolastico verificata attraverso procedure di autovalutazione e certificazione di Qualità; L apertura verso il sistema economico- produttivo del territorio come collaborazione con soggetti ed Enti esterno. Il POF è strettamente connesso con i regolamenti ufficiali dell Istituto che ne costituiscono parte integrante, che sono disponibili per la consultazione nel sito (nella sezione Organizzazione dell'istituto Regolamenti ): Il POF è un documento pubblico, accessibile a tutte le famiglie disponibili per la consultazione nel sito (nella sezione ALBO ONLINE POF ): Il Piano dell Offerta Formativa è uno strumento soggetto ad adattamenti e arricchimenti sulla base del modificarsi delle condizioni interne ed esterne, nel rispetto delle procedure di legge; pertanto, il Collegio dei Docenti può confermarlo, porre aggiornamenti, modifiche o integrazioni. IL CONTRATTO FORMATIVO - IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ in attuazione delle norme vigenti, assume integralmente le finalità generali e le linee guida del P.O.F ed intende definire, in maniera condivisa, l impegno reciproco di diritti e doveri nel rapporto tra scuola studenti e famiglie. L Istituto chiede ai genitori ed agli allievi, all atto dell iscrizione o all inizio di ogni anno scolastico, di sottoscrivere il Patto educativo di corresponsabilità per promuovere un azione coordinata tra famiglia e scuola, nell ottica della condivisione di principi e obiettivi del processo educativo e formativo, anche, al fine di rendere effettiva la partecipazione, ai sensi della normativa vigente. Il patto educativo di corresponsabilità è, dunque, UN AUTENTICA ALLEANZA EDUCATIVA TRA FAMIGLIE, STUDENTI E L ISTITUTO. L Istituto scolastico, nel promuovere una fattiva convivenza civile, pone al centro della propria azione educativa l allievo, che viene coinvolto e responsabilizzato su regole di comportamento chiare e condivise. In tale ottica l istituto Max Planck rende partecipi i genitori e gli studenti delle proprie scelte culturali, formative ed educative, che sono ispirate ai valori della Costituzione Italiana ed a quelli dell uguaglianza, delle pari opportunità, del rispetto della specificità di genere, della multiculturalità. Il dettaglio del documento, consegnato all atto dell iscrizione ed illustrato nell accoglienza, è disponibile per la consultazione nel sito (nella sezione Organizzazione dell'istituto Patto di Corresponsabilità ) 6/50

7 UN AGENZIA EDUCATIVA FRA TANTE: COME CONTRIBUIAMO ALL EDUCAZIONE E ALLA FORMAZIONE? L IMPORTANZA DEI VALORI Oggi, nell era della globalizzazione, la scuola è ben consapevole di non essere l unica agenzia Educativa e Formativa. La nostra proposta educativa e formativa, fondata sulla partecipazione responsabile di tutte le componenti della scuola, quindi, finalizzata alla formazione dei giovani, sia dal punto di vista professionale, civile e culturale, promuove capacità di rinnovamento, doti di flessibilità, apertura verso gli altri e alle problematiche sociali e culturali del nostro tempo. L idea ispiratrice, in quest ottica, è la centralità dello studente come persona, in quanto non esiste crescita culturale e professionale senza una particolare attenzione al sistema valoriale condiviso nel rispetto dell individualità. Gli allievi non saranno solo oggetto dell azione insegnamento/ apprendimento,ma co-protagonisti di essa, pertanto, saranno adeguatamente guidati a: Mettersi alla prova, ad autovalutarsi con senso critico e consapevolezza di sé con conseguente arricchimento della personalità; Acquisire competenze metodologico e formative per un consapevole inserimento civile e sociale; Acquisire un adeguato senso di responsabilità(diritti/ doveri, lealtà, impegno, frequenza); Costruire una base valoriale comune in cui riconoscersi (abitudine al vivere civile,attenzione alle problematiche del mondo, consapevolezza che la diversità è fonte di arricchimento e rifiuto dei pregiudizi). 7/50

8 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CURRICOLARE CENTRALITÀ DELLE COMPETENZE Il Riordino della Scuola Superiore ha richiesto un ripensamento dell azione didattica anche per rispondere ai nuovi standard Europei (EQF). Così, l istituto Planck ha dato inizio ad una riflessione sulla didattica per competenza e non più solo sulla didattica per conoscenze ed abilità. Pertanto, il raggiungimento delle conoscenze ( il sapere ), delle abilità ( applicare ilsapere ) e delle competenze(capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacitàpersonali) è riconosciuto come obiettivo dell apprendimento finale sia di un perito industriale che di un diplomato nel liceo scientifico delle scienze applicate. Quindi, nella progettazione didattica è fondamentaleprogettarel attività in base alle competenze che lo studente viene sollecitato a sviluppare. Nel Primo Biennio, per perseguire quanto previsto dall obbligo scolastico ecco quali competenze chiave di cittadinanza devono acquisire gli studenti: - imparare ad imparare - progettare; - comunicare; - collaborare e partecipare; - agire In modo autonomo e responsabile; - risolvere semplici problemi; - individuare collegamenti e relazioni; - acquisire ed interpretare l informazione. Le varie discipline sono aggregate per assi culturali in modo che siano le competenze chiave ad orientare il percorso scolastico. ISTITUTO TECNICO Nei primi due anni le conoscenze, le abilità e le competenze sono riferite a : - Asse Dei Linguaggi - Asse Matematico - Asse Scientifico Tecnologico - Asse Storico Sociale Asse dei Linguaggi Lingua Italiano padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti; leggere comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; produrre testi di vario tipo in relazione a diversi scopi comunicativi. Lingua Straniera utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. Altri Linguaggi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario; utilizzare e produrre testi multimediali. 8/50

9 Asse Matematico Matematica utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico; confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando varianti e relazioni; individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Asse Scientifico Tecnologico Scienze integrate : * Fisica, *Chimica *Scienze della terra(i^), *Tecnologie Informatiche(I^), *Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica(i^), Scienze e Tecnologie Applicate (II^), Biologia, Educ.Fisica, analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico; osservare descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità; analizzare qualitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall esperienza; essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate; saper scegliere ed usare le principali funzioni delle tecnologie dell informazione e della comunicazione per le proprie attività di comunicazione ed elaborazione. Asse Storico Sociale Storia, Geografia, Diritto/Economia comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche ed in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; collocare l esperienza personale in un sistema di regole fondate sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell ambiente; Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Nel biennio Gli Assi culturali forniscono la base di conoscenze e metodologie applicative per lo sviluppo di competenze trasversali. Dal loro intreccio scaturiscono le competenze chiave,per la cittadinanza attiva, richiamate dalle raccomandazioni europee che devono essere perseguite attraverso l elevamento dell obbligo scolastico. Nel triennio le competenze disciplinari sono definite e declinate dalle linee guida, dai dipartimenti di disciplina, in aderenza alle scelte culturali dell istituto e alla luce del nuovo regolamento degli Istituti tecnici. 9/50

10 LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE Lingua Italiana Asse dei Linguaggi - padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti; - leggere comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; - produrre testi di vario tipo in relazione a diversi scopi comunicativi. Lingua Straniera - utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. Storia dell arte - padroneggiare il lessico specifico della disciplina Altri Linguaggi - utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario; - utilizzare e produrre testi multimediali; - saper utilizzare le tecnologie dell informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca e comunicare. - Asse Matematico Matematica - utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico; - confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando varianti e relazioni; - individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi; - analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni scientifiche di tipo informatico. - Asse Scientifico Tecnologico Fisica, Scienze Naturali, Informatica, Educ.Fisica, Disegno - analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico; - osservare descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità; - analizzare qualitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall esperienza; - essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate; - saper scegliere ed usare le principali funzioni delle tecnologie dell informazione e della comunicazione per le proprie attività di comunicazione ed elaborazione. - saper utilizzare correttamente gli strumenti del disegno e costruire figure geometriche, proiezioni ortogonali e assonometriche per ampliare e perfezionare le capacità percettive - Storia e geografia, Storia dell arte, Religione Asse Storico Sociale 10/50

11 - comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche ed in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; - collocare l esperienza personale in un sistema di regole fondate sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell ambiente; - riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. - saper contestualizzare un opera d arte inserendola nel periodo storico di riferimento - saper riconoscere i caratteri stilistici di un epoca artistica 11/50

12 SOGGETTI COINVOLTI NELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA COLLEGIO DEI DOCENTI individua: le linee generali dell offerta formativa, stabilendo i criteri relativi alla didattica e alle attività del POF I DIPARTIMENTO DI DISCIPLINE Annualmente, entro la fine del mese di settembre, le riunioni, tenendo conto del compito formativo di tutte le discipline e delle specifiche indicazioni dei programmi ministeriali fissano: linee guida delle programmazioni disciplinari comuni declinate in competenze, abilità, conoscenze, contenuti, tempi, metodi e mezzi; le competenze, abilità, conoscenze minime; le competenze, abilità, conoscenze che eventuali allievi esterni devono aver acquisito per l accesso alle varie classi; il carico di lavoro domestico degli allievi; la tipologia delle prove di verifica ed i descrittori dei voti per la valutazione il numero minimo di verifiche per ogni periodo o modulo; azioni di recupero e sostegno da attivarsi in orario curriculare; la struttura delle prove di verifica comune di fine anno e relativi criteri di valutazione (se deliberate dal Collegio Docenti) I CONSIGLI DI CLASSE hanno il compito di completare la programmazione educativa e didattica formulando: gli obiettivi trasversali di tipo cognitivo(metodo di studio); gli obiettivi trasversali di tipo formativo( maturazione dello studente come persona e cittadino) fissando: i parametri relativi ai giudizi di promozione e non promozione in stretta relazione con i criteri fissati dal COLLEGIO DEI DOCENTI DIPARTIMENTO DI AREE hanno il ruolo di concorrere: all omogeneità dei percorsi formativi nelle varie sezioni; coordinare: le programmazioni di discipline affini; concretizzare: finalità interdisciplinari e/o multidisciplinari; 12/50

13 La stesura delle programmazioni didattiche individuali terrà puntualmente conto delle indicazioni emerse dalle riunioni dei Dipartimenti e dai Consigli di Classe, ma garantirà, anche l autonomia delle scelte culturali, metodologiche e strategiche del singolo docente e l adeguamento del percorso curricolare alla singola classe, anche sulla base dei risultati delle prove d ingresso. Pertanto, la programmazione curricolare del singolo insegnante sarà prodotta entro la fine del mese di Ottobre primi Novembre di ogni anno scolastico. IL POF comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, promuove l innovazione didattica e valorizza la professionalità docente. Le metodologie didattiche, attraverso cui si attua il Pof, presuppongono la centralità dello studente in quanto interlocutore attivo e non semplice recettore o ripetitore di informazioni e contenuti disciplinari. VALUTAZIONE DELL APPRENDIMENTO Premesso che tutte le discipline del curricolo scolastico devono concorrere parimenti alla formazione culturale degli studenti,la valutazione, oltre a determinare il profitto dello allievo, deve misurare anche l efficacia del processo educativo. A tal fine il docente, in itinere, verifica come conoscenze, abilità e competenze siano conseguite dal singolo studente e dall intera classe o attraverso l osservazione dei comportamenti o somministrando prove di verifica. La valutazione del livello d apprendimento, quindi, fornisce indicazioni per far conoscere: ai docenti il raggiungimento di conoscenze ed abilità e lo sviluppo delle competenze, prefissate, da parte di ogni studente; agli allievi (e di conseguenza alle loro famiglie) il livello del loro apprendimento e dello sviluppo delle competenze prefissate; al Consiglio di Classe l'efficacia delle strategie adottate per apportare eventuali modifiche all attività didattica. alla società la reale consistenza del titolo di studio rilasciato con valore legale. La valutazione di una prova di verifica deve essere espressa con un valore numerico utilizzando i numeri compresi nell'intervallo da 1 a 10. Il Collegio dei Docenti ritiene opportuno che la valutazione numerica sia accompagnata da un giudizio completo ed esaustivo per ogni singolo alunno o gruppo di studenti Gli allievi hanno il diritto di conoscere in anticipo da tutti i docenti: il giorno o il periodo in cui sarà svolta la prova se di carattere collettivo (compiti, test, interrogazione scritta, prova di lab. ecc.); Competenze. conoscenze e abilità di cui la prova vuole verificare il raggiungimento; i punteggi minimi e massimi che si possono ottenere in una determinata prova; i criteri adottati per la valutazione delle prove di verifica. Ogni docente ha il dovere di comunicare, al più presto possibile, agli allievi i risultati numerici delle singole prove e/o i giudizi analitici che eventualmente li accompagnano, formulati anche in modo informale. Inoltre, è buona regola che il docente, prendendo spunto dalla valutazione della prova, coinvolga l allievo rendendolo partecipe del processo formativo. 13/50

14 Il confronto con l insegnante ed i compagni concorre, ulteriormente, a favorire capacità critiche, autocritiche e consapevolezza di sé. Per la verifica dei percorsi didattici, del livello di apprendimento dei singoli allievi saranno utilizzate: a. prove strutturate, b. prove semi strutturate, c. prove orali individuali o di gruppo, d. questionari, e. compiti, f. relazioni individuali o di gruppo, g. prove grafiche, h. prove scritto-grafiche, i. prove pratiche, individuali o di gruppo, j. prove al computer, k. controllo di quaderni e/o altri elaborati Ogni docente, nell'ambito del suo rapporto diretto con la classe, sceglie gli strumenti di verifica che ritiene più opportuni, anche, attenendosi alle indicazioni dei vari Dipartimenti. Le scelte operate dal Consiglio di Classe,invece, in ordine agli strumenti di verifica da utilizzare,sono vincolanti per tutti i docenti, solo nel caso di percorsi didattici concordati, interdisciplinari o pluridisciplinari. Per la valutazione del profitto, nelle singole prove di verifica dell apprendimento, il voto deve oggettivare un giudizio il più possibile comprensivo di varie ed eterogenee componenti. Si assume,pertanto, una scala numerica da uno a dieci ed i relativi descrittori comuni riportati nella successiva tabella. I docenti possono tuttavia, nelle riunioni di Dipartimento, all inizio dell anno scolastico, rendere ciascuno di essi più aderente agli obiettivi specifici della singola materia e al tipo di prova di verifica. Il Consiglio di Classe, all'inizio dell'anno scolastico, comunicherà agli allievi: i descrittori dei voti per l accesso alla classe successiva (stabiliti dai Dipartimenti). Per favorire la flessibilità nella scelta degli strumenti di valutazione dell accertamento delle competenze raggiunte, il Collegio dei Docenti ha approvato, il voto unico, in sostituzione della distinzione tra scritto, orale, pratico e grafico, anche, nelle pagelle del primo quadrimestre per alcune discipline. Il Collegio dei Docenti si riserva, di anno in anno, di verificare l efficacia delle scelte operate e di deliberare le modifiche opportune. CRITERI DI VALUTAZIONE SCRUTINIO La funzione valutativa dell allievo, che si manifesta nella proposta di voto allo scrutinio, ma anche nei colloqui con i genitori, è un operazione complessa che non si esaurisce con un calcolo del punteggio medio matematico delle misurazioni delle singole prove. La valutazione coinvolge i punteggi conseguiti nelle singole prove di verifica, e i seguenti elementi: partecipazione e assiduità dell'impegno dello studente; miglioramento rispetto ai livelli di partenza; impegno domestico; continuità dei risultati; omogeneità tra scritto e orale; valorizzazione del pensiero creativo e divergente. 14/50

15 I Dipartimenti di Discipline, nel documento programmatico, approvato all inizio di ogni anno scolastico, potranno poi indicare ulteriormente i criteri di valutazione, in relazione alla specificità e agli obiettivi di ciascuna disciplina. - Il Collegio dei Docenti ha approvato le seguenti griglie di valutazione con riferimento comune a tutte le discipline VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO BIENNIO ISTITUTO TECNICO Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze Eccellente 10 9 Completa, approfondita e precisa Ottimo 8 Completa e sicura Esposizione corretta, essenziale; Linguaggio efficace e specifico in ogni disciplina. Comprensione corretta di procedure e di tecniche disciplinari Esposizione corretta Linguaggio chiaro e /o specifico in ogni disciplina. Comprensione sicura di procedure e di tecniche disciplinari Analisi, sintesi e rielaborazione precise ed approfondite Osservazione e rappresentazione precise Uso autonomo di simbologie e tecniche disciplinari in semplici contesti. Uso appropriato di strategie per la soluzione di problemi Analisi, sintesi e rielaborazione abbastanza complete Osservazione e rappresentazioni pertinenti Uso corretto di simbologie e tecniche disciplinari in semplici contesti. Uso sicuro di strategie per la soluzione di problemi Buono 7 Sufficiente 6 Completa anche se circoscritta Essenziale degli elementi principali della disciplina Esposizione lineare ed ordinata. Linguaggio chiaro anche se non sempre specifico in ogni disciplina. Comprensione corretta di procedure,dimostrazio ni e tecniche disciplinari. Esposizione ordinata pur con alcune incertezze ed improprietà. Linguaggio semplice in ogni disciplina. Comprensione essenziale di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Analisi, sintesi e rielaborazione adeguate, ma non sempre approfondite Osservazione e rappresentazione abbastanza precise Uso parziale di simbologie e tecniche disciplinari in semplici contesti. Uso parziale di strategie per la soluzione di problemi Analisi, sintesi e rielaborazione parziale Osservazione e rappresentazione sufficienti Uso guidato di procedure regole e tecniche disciplinari Uso semplice di strategie per la soluzione di problemi 15/50

16 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO BIENNIO ISTITUTO TECNICO Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze Insufficiente 5 Grave insufficienza Insufficienza molto grave Nullo Quasi nullo Parziale e superficiale in presenza di errori Frammentaria con errori rilevanti Frammentaria con errori gravi e diffusi Completamente errata o nulla Esposizione incerta e generica; Linguaggio impreciso e incompleto in ogni disciplina Comprensione parziale di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Esposizione incerta e stentata; Linguaggio improprio nelle singole discipline Comprensione scarsa di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Esposizione confusa e scorretta Linguaggio scorretto nelle singole discipline molto scarsa di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Esposizione nulla e/o confusa; Linguaggio scorretto e stentato Comprensione Assenza Analisi e sintesi solo guidate Osservazione e rappresentazione imprecise Uso parziale di strategie per la soluzione di problemi Analisi e sintesi molto disorganiche e confuse Osservazioni e rappresentazioni decisamente incomplete Uso stentato di strategie per la soluzione di problemi Uso lacunoso ed errato di procedure e tecniche disciplinari o Assente Assente Qualora si verificasse asimmetria tra i livelli dei descrittori, si adotta il criterio della prevalenza, a condizione che siano acquisite le conoscenze minime 16/50

17 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO BIENNIO LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze 10 Eccellente 9 Ottimo 8 Completa, ampia approfondita e precisa, autonomo approfondimento di contenuti Completa e sicura organica, padronanza dei contenuti Esposizione corretta,?; Linguaggio efficace e specifico in ogni disciplina. Comprensione corretta di procedure e di tecniche disciplinari Esposizione corretta Linguaggio chiaro e /o specifico in ogni disciplina e appropriato. Comprensione sicura di procedure e di tecniche disciplinari Analisi, sintesi e rielaborazione precise, approfondite e personali Osservazione e rappresentazione precise e pertinenti Uso autonomo di simbologie e tecniche disciplinari in diversi contesti. Uso appropriato di strategie per la soluzione di problemi Analisi, sintesi e rielaborazione complete Osservazione e rappresentazione pertinenti Uso corretto di simbologie e tecniche disciplinari in semplici contesti. Uso sicuro di strategie per la soluzione di problemi, anche in situazioni di apprendimento nuove e complesse Buono 7 Sufficiente 6 Completa anche se circoscritta Essenziale degli elementi principali della disciplina Esposizione lineare ed ordinata. Linguaggio chiaro anche se non sempre specifico in ogni disciplina. Comprensione corretta di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari. Esposizione ordinata pur con alcune incertezze ed improprietà. Linguaggio corretto e appropriato, semplice in ogni disciplina. Comprensione essenziale di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Analisi, sintesi e rielaborazione adeguate, ma non sempre approfondite Osservazione e rappresentazione abbastanza precise Uso parziale di simbologie e tecniche disciplinari in semplici contesti. Uso di strategie per la soluzione di problemi Analisi, sintesi e rielaborazione parziale Osservazione e rappresentazione sufficienti Uso guidato di procedure regole e tecniche disciplinari Uso semplice e parziale di strategie per la soluzione di problemi 17/50

18 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO BIENNIO LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze Insufficiente 5 Grave insufficienza Insufficienza molto grave Nullo Quasi nullo Parziale, o superficiale in presenza di errori Frammentaria con errori rilevanti Frammentaria con errori gravi e diffusi Completamente errata o nulla Esposizione incerta e generica; Linguaggio impreciso e incompleto in ogni disciplina Comprensione parziale di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Esposizione incerta e stentata; Linguaggio improprio nelle singole discipline Comprensione scarsa di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Esposizione confusa e scorretta Linguaggio scorretto nelle singole discipline molto scarsa di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Esposizione nulla e/o confusa; Linguaggio scorretto e stentato Comprensione Assenza Analisi e sintesi solo guidate Osservazione e rappresentazione imprecise Uso parziale di strategie per la soluzione di problemi, anche in situazioni note o semplici Analisi e sintesi molto disorganiche e confuse Osservazioni e rappresentazioni decisamente incomplete Uso stentato di strategie per la soluzione di problemi Uso lacunoso ed errato di procedure e tecniche disciplinari o Assente Assente VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO TRIENNIO Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze Eccellente 10 9 Completa e approfondita con integrazioni personali Esposizione organica ed originale; Linguaggio efficace e specifico in ogni disciplina. Comprensione e risoluzione logico operativa ottime di procedure e tecniche disciplinari Analisi e sintesi e rielaborazione rigorosa e critica Osservazione ed interpretazione precise e personali Uso autonomo di procedure e tecniche disciplinari in vari contesti. Uso autonomo e pertinente di strategie per la soluzione di problemi e processi 18/50

19 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO TRIENNIO Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze Ottimo 8 Completa e precisa Buono 7 Sufficiente 6 Insufficiente 5 Grave Insufficienza 4 Completa e sostanzialmente sicura Essenziale degli elementi principali della disciplina Superficiale in presenza di errori Frammentaria con errori rilevanti Esposizione completa e precisa. Linguaggio corretto e appropriato. Comprensione e risoluzione logico operative appropriate di procedure e tecniche disciplinari. Esposizione chiara ed ordinata Linguaggio adeguato, non sempre specifico Comprensione e risoluzione logico operativa adeguate di procedure e tecniche disciplinari Esposizione chiara e semplice Linguaggio non sempre corretto. Comprensione e risoluzione logico operativa sufficiente di procedure e tecniche disciplinari. Esposizione generica e stentata. Linguaggio impreciso in ogni disciplina Comprensione e risoluzione logico operativa parziali di procedure e tecniche disciplinari. Esposizione incerta e disorganica. Linguaggio approssimativo ed improprio in ogni disciplina Comprensione e risoluzione logico operativa scarsa di procedure e tecniche disciplinari. Analisi, sintesi e rielaborazioni appropriati e personali Osservazione ed interpretazione corretta ed organica Uso corretto di procedure,tecniche,simbologie disciplinari Uso corretto di strategie per la soluzione di problemi e processi Analisi, sintesi e rielaborazioni abbastanza autonome e precise Osservazione ed interpretazione non sempre puntuali di procedure e tecniche disciplinari. Uso parziale di strategie per la soluzione di problemi e processi Analisi, sintesi e rielaborazioni parziali con spunti autonomi Osservazione e interpretazione sufficienti delle procedure e tecniche disciplinari. Uso complessivamente sufficiente di strategie per la soluzione di problemi e processi Analisi e sintesi solo guidate Effettua collegamenti solo parziali. Osservazione e interpretazione generiche delle procedure e tecniche disciplinari. Uso impreciso di strategie per la soluzione di problemi e processi. Esposizione incerta e disorganica. Linguaggio approssimativo ed improprio in ogni disciplina Comprensione e risoluzione logico operativa scarsa di procedure e tecniche disciplinari. 19/50

20 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO TRIENNIO Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze Insufficienza molto grave 3 Frammentaria con errori gravi e diffusi Esposizione stentata, confusa e disorganica; Linguaggio scorretto in ogni disciplina Comprensione e risoluzione logico operativa stentata e scorretta di procedure e tecniche disciplinari. Usolacunoso ed errato di procedure e tecniche disciplinari o Assente Nullo quasi nullo 1-2 Nulla o completamente errata Esposizione decisamente confusa Linguaggio decisamente approssimativo Assente * Qualora si verificasse asimmetria tra i livelli dei descrittori, si adotta il criterio della prevalenza, a condizione che siano acquisite le conoscenze minime VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI Per condotta si intende l insieme degli atti e dei comportamenti di un allievo, all interno del tempo e dello spazio scolastico, nei confronti di persone e cose. La condotta é ritenuta importante non solo da un punto di vista strettamente scolastico, ma anche propedeutica alla formazione del cittadino. Per tale motivo il Collegio dei Docenti ha dato ampio spazio alla riflessione su questo tema e ha definito i seguenti criteri di valutazione: 1. Coscienza civile e sociale: - Comportamento corretto, responsabile ed educato; - Rispetto degli altri e dei loro diritti; - Rispetto dell identità e della dignità dei ruoli; - Rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola. 2. Rispetto delle regole scolastiche: - Puntualità negli adempimenti scolastici; - Osservazione dei regolamenti d Istituto e delle disposizioni vigenti. 3. Partecipazione alle attività di classe e d Istituto: - Seguire con attenzione le proposte didattiche, interessamento alle attività di classe e d Istituto. Fin dalla prima valutazione periodica il Consiglio di classe valuta mediantel attribuzione di un voto numerico espresso in decimi il comportamento degli allievi durante l intero periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in riferimento alle iniziative e alle attività educative. 20/50

21 La valutazione del comportamento, espressa se necessario anche a maggioranza in sede di scrutinio finale del Consiglio di classe,che corrisponde ad una valutazione inferiore a sei decimi comporta la non ammissione dell allievo alla classe successiva o all esame conclusivo del ciclo. I singoli docenti hanno il compito di annotare sul registro di classe ogni informazione utile alla formulazione dei giudizi di condotta. Per una maggiore efficacia dei provvedimenti è opportuno che le ammonizioni abbiano sempre carattere nominativo e non generico per la classe e che riportino fatti accaduti e non valutazioni sugli stessi. Il Consiglio di Classe, all'inizio dell'anno scolastico, comunicherà allaclasse: i criteri generali per la determinazione del voto di condotta, attraverso il suo Coordinatore; Il Collegio dei Docenti ha approvato i descrittori riportati nella tabella seguente: 21/50

22 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DELLA CONDOTTA Livello Vot o Interesse e partecipazione Impegno Frequenza e Puntualità Comportamento Esemplare 10 Esemplare 9 Adeguato 8 Accettabile 7 Interesse e partecipazione attiva all attività didattica; Contributo costruttivo al dialogo educativo; Ruolo positivo all interno della classe Interesse e partecipazione assidua alla attività didattica e al dialogo educativo Adeguato Interesse e partecipazione alla attività didattica e al dialogo educativo Interesse e partecipazione non sempre continua alla attività didattica e al dialogo educativo Osservanza del Patto Formativo: impegno e senso di responsabilità nello studio personale. Osservanza del Patto Formativo: impegno nello studio costante e metodico Adeguata osservanza del Patto Formativo: impegno nello studio discretamente puntuale Non adeguata osservanza del Patto Formativo: impegno nello studio saltuario e settoriale Frequenza regolare e continuativa. Frequenza regolare in linea con la media d Istituto Frequenza regolare numero assenze in linea con la media d Istituto Frequenza irregolare: frequenti assenze; Svariati ritardi e/o uscite anticipate, irregolarità nella giustificazion e di assenze Osservanza scrupolosa dei Regolamenti scolastici; profondo rispetto degli altri e dello Istituzione scolastica(rapporti corretti con compagni, autorità scolastiche e docenti); Nessun richiamo verbale Nessun provvedimento disciplinare Osservanza dei Regolamenti scolastici; rispetto delle norme dei Regolamenti d Istituto, rapporti corretti con docenti autorità scolastiche e collaborativi con il gruppo classe Nessun richiamo verbale Nessun provvedimento disciplinare Osservanza dei Regolamenti scolastici ;rapporti adeguati con docenti autorità scolastiche e con il gruppo classe Possibile presenza di richiami verbali Episodi di mancato rispetto dei Regolamenti scolastici ; Presenza di provvedimenti disciplinari e disturbo dell attività didattica 22/50

23 Livello Vot o Interesse e partecipazione Impegno Frequenza e Puntualità Comportamento Inadeguato 6 Passiva partecipazione all attività didattica e al dialogo educativo; INADEGUATAoss ervanza del Patto Formativo; Scarso impegno nello studio e disinteresse diffuso Frequenza irregolare: frequenti e numerose assenze, ritardi e/o uscite anticipate; ritardo ed irregolarità nella giustificazion e di assenze superiore alla media d Istituto Frequenti episodi di mancato rispetto dei Regolamenti scolastici : reiterazioni di trasgressioni di vario genere; Comportamento di disturbo in quasi tutte le discipline; Presenza di sanzioni gravi non seguite da modifiche significative del comportamento Gravemente Inadeguato 5 Presenza di almeno una sanzione disciplinare di allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni (ai sensi dello Statuto degli Studenti e del Regolamento d Istituto) alla quale abbia fatto seguito, successivamente alla ripresa della frequenza, almeno un ulteriore provvedimento disciplinare, se pur di minore gravità, tale da dimostrare l assenza di apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento nonché un insufficiente livello di miglioramento nel percorso di crescita e di maturazione dell allievo - La valutazione sul comportamento degli studenti determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione all anno successivo e all esame conclusivo del ciclo ( art.2,c.3 leg. 30/10/2008n.169) CRITERI ASSEGNAZIONE CREDITI FORMATIVI Per le certificazioni, previste per gli allievi prosciolti dall obbligo scolastico, nel caso di risultati positivi, si utilizzerà la seguente scala di valutazione: DESCRITTORE VOTO Sufficiente 6 Buono 7 Distinto 8 Ottimo 9/10 23/50

24 Per la valutazione dei crediti formativi ai fini del nuovo esame di Stato, i Consigli di Classe si atterranno ai seguenti criteri: Le certificazioni valutabili devono riferirsi ad esperienze riconducibili alle seguenti categorie: a) Attività lavorative b) Attività culturali c) Attività di volontariato d) Attività sportive e) Attività di Stage certificata da aziende esterne Le attività certificate devono avere carattere di continuità durante l anno scolastico e contenere indicazioni sull atteggiamento e sul grado di coinvolgimento degli studenti. Le attività estive relative ai punti a),b) e c) devono essere qualificate da un adeguata durata temporale (almeno un mese), La valutazione delle certificazioni, relativa ad attività sportive, deve essere validata da una coerente e positiva partecipazione alle attività disciplinari di Educazione Fisica. REGISTRO ELETTRONICO L Istituto, negli ultimi anni, si è dotato di un nuovo strumento per la registrazione delle valutazioni attraverso il registro elettronico, che va a sostituire il cartaceo tradizionale. Nel registro elettronico, i singoli docenti inseriscono le attività svolte, le attività da svolgere e le valutazioni degli allievi, così da permettere ai Coordinatori dei Consigli di classe di monitorare i livelli e l'evoluzione delle situazioni degli studenti più a rischio per darne tempestiva informazione ai colleghi. Inoltre il registro elettronico permetterà ai genitori di poter avere sempre la situazione aggiornata degli studenti non solo per le valutazioni, ma anche per le presenze. Ciò comporta un'informazione completa ed aggiornata per le comunicazioni alle famiglie e la definizione degli interventi più opportuni nei confronti degli studenti. 24/50

25 STRATEGIE OPERATIVE FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME Per la rilevazione della situazione iniziale delle classi prime, al fine di costruire adeguati strumenti di controllo, orientamento in entrata, modalità di accoglienza e interventi di continuità, saranno effettuate prove d ingresso di vario tipo per le seguenti aree : Area linguistica espressiva Area matematica scientifica L Istituto, inoltre, garantisce i seguenti adempimenti finalizzati all organizzazione e allo svolgimento delle attività connesse con la rilevazione della situazione iniziale: - Il Collegio dei Docenti individua i comuni indicatori delle abilità da verificare mediante le prove di ingresso ed i criteri di valutazione delle prove stesse, definisce prove oggettive in grado di fornire una misura delle abilità individuate oppure seleziona prove già prodotte su scala locale o nazionale. - Le prove di ingresso vengono svolte contemporaneamente da tutti gli allievi iscritti alla classe prima, in tempo utile per la formazione delle diverse sezioni. Le classi prime saranno formate, rispondendo al criterio di omogeneità tra le diverse sezioni, tenendo conto dei seguenti indicatori di livello: Curriculum degli studi; Esiti e informazioni orientative della Scuola di provenienza; Risultati delle prove di ingresso. 1. Ai Consigli di classe, viene fornita una triplice documentazione relativa ai risultati delle prove in modo da rilevare: la situazione di partenza complessiva dell Istituto, della classe e dei singoli allievi. Dall analisi di questi dati, i singoli Consigli di Classe programmano attività didattiche mirate al conseguimento dei migliori risultati possibili per la classe e per i singoli allievi. 2. Il Consiglio di Classe o il singolo insegnante potrà comunque svolgere delle prove supplettive motivando le scelte fatte. FORMAZIONE DELLE CLASSI SUCCESSIVE ALLA PRIMA ED AZIONI DI CONTINUITÀ Per rispondere all esigenza dei criteri di omogeneità tra le diverse sezioni, di continuità didattica e per rispondere, efficacemente, ai bisogni formativi degli allievi, nel delicato passaggio tra Biennio e Triennio, la formazione delle classi terze avverrà secondo i seguenti adempimenti: 1. La documentazione relativa ad ogni classe ed allievo sarà a disposizione dei rispettivi Consigli per l analisi della situazione di partenza e dei bisogni formativi complessivi. 2. Di anno in anno il Collegio dei Docenti, su proposta dei Dipartimenti delle Discipline, con particolare significatività per il Curricolo del triennio, valuterà la possibilità di organizzare azioni di continuità ed interventi didattici integrativi sui prerequisiti. Per la formazione delle classi seconde, quarte e quinte si adotterà il criterio della continuità didattica. Per l inserimento degli allievi ripetenti nelle varie sezioni si terrà conto di eventuali segnalazioni in merito da parte dei Consigli di classe in sede di scrutinio finale. 25/50

26 INTEGRAZIONE PRINCIPI GENERALI Il nostro Istituto, tenendo conto anche delle indicazioni nazionali, mette a disposizione degli allievi con esigenze d insegnamento individualizzato (diversamente abili, provenienti da altro Istituto o nazione, che riprendono gli studi a distanza di tempo) tutte le risorse umane e tecniche a disposizione per garantirne il diritto allo studio e all integrazione, nella consapevolezza che la loro presenza rappresenta un prezioso arricchimento dal punto di vista umano e un importante occasione per attivare processi d innovazione della scuola dal punto di vista didattico, educativo ed organizzativo. L identità di tali allievi ed il retroterra socioculturale evidenziano necessità umane e pedagogiche, che coinvolgono ciascun docente e l'intero Istituto. Particolare attenzione, pertanto, è dedicata all individuazione dei bisogni formativi (degli allievi, come pure del personale docente interessato) e alla programmazione delle attività. Il Collegio dei Docenti, utilizzando anche la flessibilità organizzativa e didattica che l autonomia consente, valuta annualmente, dopo l accertamento delle preiscrizioni, l opportunità d inserimento nel POF di progetti appositi, atti a concretizzare percorsi e forme d integrazione, a colmare i bisogni formativi, (degli allievi, come pure del personale docente e non docente interessato), ad acquisire i sussidi didattici, utili a favorire l indipendenza e l apprendimento. Il nostro Istituto aderisce all accordo di programma, per l integrazione scolastica e sociale delle persone diversamente abili, garantendo adeguatezza e coerenza nei propri orientamenti pedagogici anche rispetto alle indicazioni del Centro Territoriale per l Integrazione (distretto sanitario n 3), di cui fa parte. INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L inserimento dell'alunno in possesso di certificazione nella classe prima avverrà tenendo conto delle disposizioni ministeriali in merito a: Formazione delle classi. Individuazione della sezione più idonea Numero di allievi per classe Gli insegnanti di sostegno procedono alla rilevazione della situazione di partenza degli alunni diversamente abili, e, in collaborazione con le altre componenti dell Istituto, all attuazione della normativa vigente. Oltre ai Consigli di classe ordinari, saranno previsti incontri e riunioni con le scadenze e le modalità previste dalla legge 104 del 1992 e comunque dalla normativa vigente. Oltre ai Consigli di classe ordinari, saranno previsti incontri e riunioni con le scadenze e le modalità previste dalla legge104/1992 e comunque dalla normativa vigente. Nel piano annuale delle attività il ds individua un referente per le problematiche dell integrazione, costituisce il gruppo di lavoro per l integrazione e propone al Collegio dei Docenti i suoi componenti INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALUNNI SOTTOPOSTI A TERAPIE CLINICO Nel caso che un allievo sia impossibilitato alla regolare frequenza scolastica perché sottoposto a terapie cliniche che si prolungano per periodi di tempo considerevoli, il Consiglio di Classe collabora con la famiglia e/o con la scuola ospedaliera, eventualmente attiva nella struttura sanitaria interessata, per favorire quanto più possibile il proseguimento regolare degli studi. 26/50

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 4 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Componenti fondamentali di un impianto Strumenti di misura

Dettagli

STRUTTURA UDA RIFERIMENTO: PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA UNITÀ DIDATTICA APPRENDIMENTO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

STRUTTURA UDA RIFERIMENTO: PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA UNITÀ DIDATTICA APPRENDIMENTO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA APPRENDIMENTO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA RIFERIMENTO: PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA A.S. 2015/2016 TITOLO Prove meccaniche distruttive e non distruttive

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 2 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Energia, potenza e rendimento. Campo elettrico e condensatori.

Dettagli

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1.

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1. STRUTTURA UDA TITOLO: Macchine elettriche. COD. TEEA IV 05/05 Destinatari A PRESENTAZIONE Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. Periodo Terzo Trimestre

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 ! Istituto d Istruzione Superiore G. Veronese Chioggia (Ve) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 Classe 1 B Indirizzo: Scienze Umane Coordinatrice: Agatea Valeria SITUAZIONE INIZIALE

Dettagli

LA VALUTAZIONE. Valutazione degli apprendimenti

LA VALUTAZIONE. Valutazione degli apprendimenti LA VALUTAZIONE Valutazione degli apprendimenti Le verifiche hanno da sempre la duplice funzione di controllare il grado di apprendimento degli allievi e la validità dell azione educativa e didattica. Infatti,mentre

Dettagli

VOTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari

VOTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE E VALUTAZIONI QUADRIMESTRALI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA: ANNO SCOLASTICO 2012/2013. L introduzione della scala numerica ha fatto sì che

Dettagli

LA VALUTAZIONE. Criteri di valutazione

LA VALUTAZIONE. Criteri di valutazione LA VALUTAZIONE Criteri di valutazione Per assicurare una omogeneità, equità e trasparenza della valutazione da parte dei Consigli di Classe, in sede di scrutinio, nel rispetto del principio della libertà

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE GRAFICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RELATIVA ALLA DISCIPLINA: PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO

ISTITUTO PROFESSIONALE GRAFICO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RELATIVA ALLA DISCIPLINA: PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEL PRODOTTO Istituto Istruzione Superiore A. Venturi Modena Liceo artistico - Istituto Professionale Grafica Via Rainusso, 66-41124 MODENA Sede di riferimento (Via de Servi, 21-41121 MODENA) tel. 059-222156 / 245330

Dettagli

ISTITUTO Max Planck. ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO delle SCIENZE APPLICATE. Piano dell'offerta formativa

ISTITUTO Max Planck. ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO delle SCIENZE APPLICATE. Piano dell'offerta formativa ISTITUTO Max Planck ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO delle SCIENZE APPLICATE Piano dell'offerta formativa Sommario SOMMARIO... 2 PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA...4 IL PASSATO... 4 IL PRESENTE... 4 IL FUTURO

Dettagli

ISTITUTO Max Planck. ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO delle SCIENZE APPLICATE. Piano dell'offerta formativa

ISTITUTO Max Planck. ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO delle SCIENZE APPLICATE. Piano dell'offerta formativa ISTITUTO Max Planck ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO delle SCIENZE APPLICATE Piano dell'offerta formativa 1/53 Sommario PREMESSAIL CONTRATTO FORMATIVO - IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀUN AGENZIA

Dettagli

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del

Dettagli

A PRESENTAZIONE. Fogli elettronici con le operazioni aritmetiche e alcune funzioni più semplici anche con grafici

A PRESENTAZIONE. Fogli elettronici con le operazioni aritmetiche e alcune funzioni più semplici anche con grafici UNITÀ DI APPRENDIMENTO TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE Ref. Prof.ri TIC e Informatica e Laboratorio A.S. 2015-2016 TITOLO : Calcoliamo con il computer COD. U.d.A N 4/4 A PRESENTAZIONE

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

Liceo delle Scienze Umane Sofonisba Anguissola PRIMA PROVA SCRITTA

Liceo delle Scienze Umane Sofonisba Anguissola PRIMA PROVA SCRITTA PRIMA PROVA SCRITTA CANDIDATO CLASSE DATA INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Livello espressivo trascurato, con errori e improprietà lessicali Correttezza generale, sia pure con qualche lieve errore 2 CORRETTEZZA

Dettagli

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA FINALITA EDUCATIVE La tecnica è la struttura razionale del lavoro, cioè l uso consapevole e finalizzato di mezzi, materiali e procedimenti operativi

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF).

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF). PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF). Adempimenti di cui al DPR 80/2013 e alla Legge 107/205. Come è noto i documenti che dovranno essere predisposti

Dettagli

VERBALE n. SCRUTINIO FINALE

VERBALE n. SCRUTINIO FINALE VERBALE n. SCRUTINIO FINALE (CLASSI PRIME E SECONDE del triennio ) Il giorno del mese di dell anno alle ore, nei locali del, si riunisce il Consiglio della Classe, con la sola presenza dei docenti, per

Dettagli

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA APPRENDIMENTO DI LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI PRATICHE RIFERIMENTO: PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA A.S. 2015/2016 TITOLO Manufatti metallici con l utilizzo delle

Dettagli

DISCIPLINA TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI DOCENTI MARCO TEODORO

DISCIPLINA TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI DOCENTI MARCO TEODORO http://suite.sogiscuola.com/documenti_web/vris017001/documenti/9.. 1 di 6 21/11/2013 10.58 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE PRIMO BIENNIO PROFESSIONALE SERVIZI COMMERCIALI ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Dettagli

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA Che cos è L indirizzo si caratterizza per lo studio delle lingue straniere in stretto collegamento con il latino e l italiano. L obiettivo primario è far acquisire

Dettagli

CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI

CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI 1 Criteri specifici per lo scrutinio finale Sulla base delle deliberazioni degli anni precedenti, in base alla normativa vigente, tenuto conto che il voto di condotta

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA PRIMARIA ITALIANO CLASSI PRIME E SECONDE VOTI COMPETENZE -ha ottime capacità di ascolto; riconosce, scrive e legge correttamente parole\frasi in

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Testo in vigore dal 20.08.2009 1 Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione 2. La valutazione è espressione

Dettagli

QUADRO COMPETENZE OBBLIGO: PERITI AZ.LI CORR.TI LINGUE ESTERE/TURISTICO

QUADRO COMPETENZE OBBLIGO: PERITI AZ.LI CORR.TI LINGUE ESTERE/TURISTICO Materia: ITALIANO Totale Abilità: 15 Competenza: 1. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti 1. 1.1 Comprendere

Dettagli

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO ISTRUZIONE

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA

LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA VALUTAZIONE FORMATIVA Riguarda la valutazione periodica che scandisce il ritmo del curricolo definito dai consigli di classe e ha lo scopo di misurare l effettivo progresso

Dettagli

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce

MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

DIPARTIMENTO DI FISICA -Esercitazioni Lenti oftalmiche- UNITÀ DIDATTICA di DI APPRENDIMENTO A.S. 2015/2016 A PRESENTAZIONE. CLASSE 2^ Indirizzo OTTICO

DIPARTIMENTO DI FISICA -Esercitazioni Lenti oftalmiche- UNITÀ DIDATTICA di DI APPRENDIMENTO A.S. 2015/2016 A PRESENTAZIONE. CLASSE 2^ Indirizzo OTTICO UNITÀ DIDATTICA di DI APPRENDIMENTO DIPARTIMENTO DI FISICA -Esercitazioni Lenti oftalmiche- A.S. 2015/2016 TITOLO: INTERPRETAZIONE DI UNA RICETTA OPTOMETRICA COD. n 2 Destinatari CL 2^ Indirizzo OTTICO

Dettagli

VALUTAZIONE DELL ALUNNO

VALUTAZIONE DELL ALUNNO LA VALUTAZIONE VALUTAZIONE DELL ALUNNO In seguito all introduzione del voto decimale nella scuola, ripristinato dal tanto discusso e contestato decreto Gelmini, si è sviluppato, nelle scuole, un ampio

Dettagli

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente (O.M. 92/07 art.

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. SIMONETTA

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Liceo Scientifico Tito Lucrezio Caro Napoli

Liceo Scientifico Tito Lucrezio Caro Napoli Liceo Scientifico Tito Lucrezio Caro Napoli Criteri di valutazione degli studenti per tutte le classi I singoli docenti attraverso i propri piani di lavoro, i consigli di classe e la programmazione di

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO CEPAGATTI a. s. 2014-2015. DIPARTIMENTI per AREE DISCIPLINARI e/o per ASSI CULTURALI

ISTITUTO COMPRENSIVO CEPAGATTI a. s. 2014-2015. DIPARTIMENTI per AREE DISCIPLINARI e/o per ASSI CULTURALI ISTITUTO COMPRENSIVO CEPAGATTI a. s. 2014-2015 DIPARTIMENTI per AREE DISCIPLINARI e/o per ASSI CULTURALI Composizione I Dipartimenti sono composti dai docenti, raggruppati per aree disciplinari e/o per

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Diritto

PIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Diritto Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Ettore Majorana 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 Tel 035 297612 Fax 035301672 Cod. Mecc. BGISO1700A Cod.Fisc. 95028420164 Md CDC 49_1 - Piano di Lavoro Annuale

Dettagli

CRITERI PER LA VALUTAZIONE Scuola Primaria

CRITERI PER LA VALUTAZIONE Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1 ARZIGNANO (VI) CRITERI PER LA VALUTAZIONE Scuola Primaria La valutazione deve tener conto di criteri di equità e trasparenza, ma anche di punti di partenza diversi, di un

Dettagli

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO Progettazione disciplinare di dipartimento Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO TECNOLOGIA classe prima FINALITA OBIETTIVI GENERALI Le finalità educative (obiettivi

Dettagli

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola: Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola Treviso, 23 maggio2008 Elio Gilberto Bettinelli I temi L integrazione scolastica degli alunni stranieri: dati, tendenze

Dettagli

Normativa e indicazioni Linguistico. Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei

Normativa e indicazioni Linguistico. Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei Normativa e indicazioni Linguistico Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei Requisiti per l ammissione Sono ammessi all'esame di Stato gli alunni che nello scrutinio finale conseguano una votazione

Dettagli

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI L istituzione scolastica Polo Valboite, nell intento di favorire l educazione interculturale e nella convizione che gli scambi internazionali rappresentino una risorsa

Dettagli

ANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA

ANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Ettore Majorana 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 Tel 035 297612 Fax 035301672 Cod. Mecc. BGISO1700A Cod.Fisc. 95028420164 Md CDC 49_1 - Piano di Lavoro Annuale

Dettagli

PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013

PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013 PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013 Docente: Elvio SILVESTRIN Materia: GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA Classe: 3A CAT Indirizzo: Geometri Testi in adozione: Gestione del cantiere e sicurezza,

Dettagli

PROVE D ESAME DI STATO PER L ALUNN

PROVE D ESAME DI STATO PER L ALUNN PROVE D ESAME DI STATO PER L ALUNN :.. classe 3 sez. A.S... Come deciso dal Consiglio di classe l alunno eseguirà le prove scritte d esame di italiano, di matematica ed elementi di scienze e tecnologia

Dettagli

Protocollo Mobilità Individuale all Estero

Protocollo Mobilità Individuale all Estero Protocollo Mobilità Individuale all Estero Premessa Con il presente Protocollo il Liceo G.M.Dettori intende sostenere e, nel contempo, regolamentare l esperienza di studio dei propri studenti/studentesse

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

3.2 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE

3.2 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE 3.2 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE Il Liceo Scientifico delle Scienze Applicate è un articolazione del Liceo Scientifico. Oltre agli obiettivi propri del Liceo Scientifico tradizionale, il Liceo

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA. Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde

VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA. Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde ALLEGATO2 VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde Impegno a) Negativo Non rispetta le scadenze Non esegue

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Pag. Pagina 1 di 5 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica anno scolastico 2014/ 2015 FUNZIONE 1^A 1^B 1^ C 1^ ITI ( )DOC. prof.ssa Silvana Rizzo ( )ITP.

Dettagli

Istituto di Istruzione Superiore F. Corni Liceo e Tecnico COD. MIUR: MOIS018002 C.F.: 94177210369

Istituto di Istruzione Superiore F. Corni Liceo e Tecnico COD. MIUR: MOIS018002 C.F.: 94177210369 CRITERI DI VALUTAZIONE Approvato in Collegio Docenti 15/10/2013 CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA Indicatori: Rispetto del regolamento di Istituto, delle persone e dell ambiente scolastico Assiduità

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi - Vicenza

Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi - Vicenza CORSO SERALE Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi - Vicenza Sede e orario segreteria Sede: ITIS ROSSI Via Legione Gallieno 6100 Vicenza Orario segreteria: tutti i giorni dalle 10 alle

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. ANTONELLA

Dettagli

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO RIF.Competenza: 4 A.S. 2015/2016. TITOLO: Tecniche di Confezione nell abbigliamento COD. UDA N 4 A PRESENTAZIONE

UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO RIF.Competenza: 4 A.S. 2015/2016. TITOLO: Tecniche di Confezione nell abbigliamento COD. UDA N 4 A PRESENTAZIONE UDA N 4 Tecniche di Confezione nell abbigliamento UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO RIF.Competenza: 4 A.S. 2015/2016 TITOLO: Tecniche di Confezione nell abbigliamento COD. UDA N 4 A PRESENTAZIONE Destinatari

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

PROGRAMMA DIDATTICO E PATTO FORMATIVO A.S. 2010-2011 MATERIA: DISEGNO E PROGETTAZIONE. Prof. MORARA MARCO

PROGRAMMA DIDATTICO E PATTO FORMATIVO A.S. 2010-2011 MATERIA: DISEGNO E PROGETTAZIONE. Prof. MORARA MARCO PROGRAMMA DIDATTICO E PATTO FORMATIVO A.S. 2010-2011 CLASSE: 1Bcat MATERIA: DISEGNO E PROGETTAZIONE Prof. MORARA MARCO 1. LIVELLI DI PARTENZA. 1.1. Composizione La classe si compone di 15 studenti (2 femmine

Dettagli

Anno Scolastico: 2014/2015. Indirizzo: Amministrazione, finanza e marketing. Classe: quarta. Disciplina: Tecnologie della Comunicazione

Anno Scolastico: 2014/2015. Indirizzo: Amministrazione, finanza e marketing. Classe: quarta. Disciplina: Tecnologie della Comunicazione Anno Scolastico: 2014/2015 Indirizzo: Amministrazione, finanza e marketing Articolazione: Relazioni internazionali per il Marketing Classe: quarta Disciplina: Tecnologie della Comunicazione prof. Competenze

Dettagli

ASSE STORICO SOCIALE

ASSE STORICO SOCIALE ASSE STORICO SOCIALE 1 ASSE STORICO SOCIALE competenze attese d asse indicatori descrittori Competenze di asse Indicatori Descrittori 1. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

QUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (saperi essenziali)

QUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (saperi essenziali) Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: RELAZIONI INTERNAZIONALI CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Nodi concettuali essenziali della disciplina

Dettagli

COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE

COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE Riunione Collegio Docenti, 30 Ottobre 2012 A cura della Prof.ssa Valentina Zocco, Figura Strumentale al Riordino e Aggiornamento Per un lessico comune

Dettagli

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014)

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) ANALISI DI SITUAZIONE di partenza - LIVELLO COGNITIVO La classe 4 sezione

Dettagli

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi. Progettazione della classe I BS classe a. s. 2015-16

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi. Progettazione della classe I BS classe a. s. 2015-16 I.I.S. Federico II di Svevia Melfi Progettazione della classe I BS classe a. s. 2015-16 La programmazione educativa e didattica per l a. s. in corso è elaborata dal Consiglio di classe con la sola presenza

Dettagli

DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD )

DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD ) Anno Scolastico 2014/15 LICEO ARTISTICO INDIRIZZO: DESIGN ARREDAMENTO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA RIFERITA A: DISCIPLINE PROGETTUALI E LABORATORIO ( MODELLISTICA E CAD ) SECONDO BIENNIO CLASSI : TERZE E QUARTE

Dettagli

DIPARTIMENTO ITALIANO E STORIA. Introduzione

DIPARTIMENTO ITALIANO E STORIA. Introduzione SETTORE TECNOLOGICO CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE ARTICOLAZIONI BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI, BIOTECNOLOGIE SANITARIE SETTORE ECONOMICO DIRIGENTI DI COMUNITÀ SEDE CENTRALE: Via Cantù 39-41-43-34134 Trieste

Dettagli

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Alunna/o Classe. Sezione. Data di nascita Nazionalità.. Data d arrivo in Italia. Numero degli anni di scolarità. di

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni

Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di

Dettagli

PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE

PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE Anno scolastico 2011-2012 PREMESSA I Viaggi d Istruzione effettuati durante l anno scolastico sono iniziative integrative dell attività didattica e del percorso formativo dei

Dettagli

ISTITUTO ITALIANO STATALE COMPRENSIVO DI BARCELLONA. Scuola Secondaria di 1 Grado. Tecnologia ed Informatica PIANO DIDATTICO ANNUALE A. S.

ISTITUTO ITALIANO STATALE COMPRENSIVO DI BARCELLONA. Scuola Secondaria di 1 Grado. Tecnologia ed Informatica PIANO DIDATTICO ANNUALE A. S. ISTITUTO ITALIANO STATALE COMPRENSIVO DI BARCELLONA Scuola Secondaria di 1 Grado Tecnologia ed Informatica PIANO DIDATTICO ANNUALE A. S. 2013-2014 Docente: Orlando Giuseppe Disciplina Ed. Tecnica Classe

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Questo documento si propone quale parte integrante del P.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta

Dettagli

3. PROGETTO CURRICOLARE (Nuovo Ordinamento)

3. PROGETTO CURRICOLARE (Nuovo Ordinamento) La strategia di costruzione della personalità non può essere separata dal contesto cognitivo, così come il viceversa: dare istruzione significa fornire conoscenze e strumenti per interpretare se stessi

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

LA CONOSCENZA DEL MONDO

LA CONOSCENZA DEL MONDO SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni. DEL MONDO FISICO E.. Esplorare con curiosità attraverso i sensi. Manipolare materiali diversi. Sperimentare

Dettagli

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) **** LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (Art.11, comma 10, D.P.R 263/2012) I risultati di apprendimento attesi in esito ai percorsi di alfabetizzazione

Dettagli

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008 Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

Istituto d Istruzione Superiore T. Fiore

Istituto d Istruzione Superiore T. Fiore Istituto d Istruzione Superiore T. Fiore Modugno - Via P. Annibale M. di Francia, Grumo - Via Roma, L ISTITUTO ECONOMICO La formazione tecnica e scientifica di base necessaria a un inserimento altamente

Dettagli

FINALITA solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico limitato numero di ampi indirizzi esercizio di professioni tecniche

FINALITA solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico limitato numero di ampi indirizzi esercizio di professioni tecniche FINALITA fornire una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell Unione europea offrire un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali

Dettagli

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe

Vademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe Vademecum per il sostegno Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe Gli strumenti della programmazione DIAGNOSI FUNZIONALE: descrive la situazione clinicofunzionale dello stato

Dettagli

Doveri della famiglia

Doveri della famiglia MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono

Dettagli

Si enunciano qui di seguito gli indicatori relativi all attribuzione del voto di condotta:

Si enunciano qui di seguito gli indicatori relativi all attribuzione del voto di condotta: Il voto di condotta, espresso in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce all insieme dei comportamenti tenuti dall allievo nel periodo di permanenza nella sede scolastica e durante le attività

Dettagli

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE (Potenziamento Linguistico - Antropologico) Il Liceo delle Scienze Umane completa la formazione umanistica con materie relative all area psicologica, sociale e formativa allo

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola)

QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (per i docenti dei tre ordini di scuola) Docente di: scuola infanzia scuola primaria scuola secondaria I Professionalità dei docenti Programmazione e valutazione

Dettagli

TITOLO: PROPRIETA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI DENTALI COD. A PRESENTAZIONE CHIMICA-FISICA-SCIENZE DELLA TERRA-ITALIANO

TITOLO: PROPRIETA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI DENTALI COD. A PRESENTAZIONE CHIMICA-FISICA-SCIENZE DELLA TERRA-ITALIANO UNITÀ DIDATTICA di DI APPRENDIMENTO 1 SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI E LABORATORIO RIF. A.S. 2015/2016 TITOLO: PROPRIETA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI DENTALI COD. A PRESENTAZIONE Destinatari Classe 3^A-B

Dettagli

QUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

QUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali) Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING -SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI Nodi concettuali essenziali

Dettagli

Anno Scolastico: 2014/2015. Indirizzo: Relazioni Internazionali. Classe: terza. Disciplina: Tecnologie della Comunicazione.

Anno Scolastico: 2014/2015. Indirizzo: Relazioni Internazionali. Classe: terza. Disciplina: Tecnologie della Comunicazione. Anno Scolastico: 2014/2015 Indirizzo: Relazioni Internazionali Classe: terza Disciplina: Tecnologie della Comunicazione prof. Secondo biennio Competenze disciplinari: 1. Identificare e applicare le metodologie

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE

Dettagli

LABORATORIO DI INFORMATICA

LABORATORIO DI INFORMATICA - PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO - anno scolastico 2015-2016 Corso: Liceo Linguistico Quadro orario Classe I II Laboratorio di 2 2 LABORATORIO DI INFORMATICA L insegnamento dell informatica nel liceo linguistici

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRISTOFARO MENNELLA

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRISTOFARO MENNELLA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE CRISTOFARO MENNELLA CORSO GARIBALDI 11, 80074 CASAMICCIOLA TERME (NA) ipiacasamicciola@libero.it www.istitutosuperioreischia.it C.F. 91005980635 Tel 081900215 Fax 081900998

Dettagli