REGOLAMENTO DELL'ISTITUTO

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1 Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca Dipartimento dell'istruzione ISTITUTO COMPRENSIVO N. 4 Piazza Verdi, La Spezia Tel Fax SPIC81600T@istruzione.it Cod. Fisc REGOLAMENTO DELL'ISTITUTO Approvato dal Consiglio d'istituto nella seduta del / / con delibera n. PARTE I DIRITTI E DOVERI DEI COMPONENTI DELLA COMUNITÀ' SCOLASTICA TITOLO I Diritti e doveri degli studenti Articolo 1 La scuola, quale comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, ispirata dai valori costituzionali di democrazia, rispetto delle opinioni, libertà di manifestazione del pensiero libero e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni, si propone come luogo di educazione in senso ampio, dove il processo di apprendimento, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti siano favoriti e garantiti. Il Regolamento d'istituto si pone allora quale strumento a carattere formativo, che definisce le corrette norme relazionali e procedurali alle quali fare riferimento e il cui rispetto diventa indice di consapevole e responsabile partecipazione alla vita scolastica. Articolo 2

2 Gli studenti hanno diritto a una formazione culturale e professionale attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, le loro attitudini e sia aperta alla pluralità di idee. Articolo 3 Studentesse e studenti hanno diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che li conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento: a tale riguardo i docenti si impegnano a restituire gli elaborati scritti, con voto ed eventuale giudizio, entro 15 giorni dalla data di effettuazione degli stessi. La scuola garantisce l'attivazione di iniziative finalizzate al recupero delle situazioni di svantaggio e ritardo (corsi di recupero). Il documento di valutazione viene consegnato ai genitori al termine di ogni periodo scolastico (quadrimestre) per consentire loro di rendersi conto del profitto del figlio. Articolo 4 Tutte le componenti della Comunità scolastica hanno diritto di esprimere la propria opinione nei limiti stabiliti dalla legge. Articolo 5 Ogni componente può riunirsi nelle assemblee previste dai Decreti Delegati. Articolo 6 La scuola organizza attività integrative pomeridiane alle quali gli studenti possono partecipare liberamente; la mancata partecipazione a tali attività non influisce negativamente sul profitto Articolo 7 Gli studenti hanno il diritto di riunirsi nei locali della scuola, anche in orario extrascolastico, per partecipare a seminari, attività integrative interdisciplinari e sperimentazioni didattiche, con la presenza dei docenti. Può anche essere richiesta la partecipazione di esperti, che deve essere preventivamente autorizzata dal Consiglio d'istituto. Gli studenti hanno diritto ad un ambiente scolastico accogliente e confortevole e a un clima favorevole all'apprendimento. Nel contempo, essi hanno il dovere di mantenere gli ambienti puliti, di non provocare danno alle attrezzature scolastiche e di collaborare perché sia facilitato l'apprendimento da parte di tutti. Articolo 8 Tutti i componenti della comunità scolastica hanno diritto di vedere rispettata in ogni situazione la loro dignità personale. Gli studenti hanno diritto alla riservatezza della propria vita personale e scolastica, fatto salvo l'obbligo, da parte del coordinatore, di mantenere costante e proficuo il rapporto con le famiglie. I genitori hanno il diritto ad avere informazioni sul profitto e sul comportamento dei propri figli direttamente dagli insegnanti e, per la parte che gli compete, dal Dirigente. I dati personali dello studente e le valutazioni di profitto devono essere utilizzati all'interno della comunità scolastica nel rispetto della legge sulla privacy.

3 Il trattamento dei dati e il passaggio di informazioni inerenti la carriera scolastica di un alunno potrà avvenire solo con il consenso scritto della famiglia. Articolo 9 La scuola promuove iniziative atte a favorire il superamento di eventuali svantaggi ricorrendo, ove necessario, a servizi offerti dagli Enti territoriali, e promuove, nell'ambito degli scambi culturali, iniziative di accoglienza e attività varie finalizzate allo scambio fra le diverse culture. Essa può organizzare, altresì, servizi di counseling e deve garantire un ambiente sereno e delle strutture adeguate agli studenti diversamente abili. Articolo 10 Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Gli studenti non possono superare il 25% del monte ore annuale di assenza, in caso contrario non possono essere ammessi alla valutazione finale ( comma 1 art. 11 D.Lgs. 59/04) Sono altresì tenuti ad avere un comportamento rispettoso e corretto nei confronti dei compagni, dei docenti, del Dirigente e di tutto il personale della scuola. E fatto assoluto divieto agli studenti dell uso di cellulari e di riproduttori sonori durante le ore di lezione. Articolo 11 La disciplina è affidata alla sensibilità degli alunni, al senso di responsabilità del Dirigente, dei docenti e del personale ATA, nell'ambito, ognuno, delle proprie competenze. Sono da evitare tassativamente schiamazzi e sovraffollamenti dinanzi alle porte d'ingresso delle aule e nei corridoi, prima e durante lo svolgimento delle lezioni o nei cambi dell'ora. Articolo 12 Gli studenti devono usare un linguaggio tale da non provocare offesa alla morale e al buon costume. E' fatto divieto di fumare all'interno dei locali dell'istituto in ottemperanza alla normativa nazionale vigente. Gli studenti, durante le ore di esercitazione pratica di educazione fisica, muniti di tutto l'abbigliamento adatto, hanno diritto a usufruire di tutte le attrezzature a corredo della palestra e dei locali di servizio annessi. TITOLO II Orari, ritardi e giustificazioni Articolo 13 Le lezioni hanno inizio alle ore 8:00. Al primo suono della campana (7:55) gli alunni sono tenuti a raggiungere compostamente e nel più breve tempo possibile la propria classe. Alle ore 8,00, al secondo suono della campana, si darà regolare avvio alle attività didattiche. Gli alunni, giunti a scuola dopo le ore 8:00, dovranno essere giustificati dal Dirigente o da un suo delegato. Fino alle ore 8:10 sarà consentito entrare in classe; dopo tale orario l'alunno giustificato dovrà attendere l'inizio della seconda ora, salvo disposizioni diverse del Dirigente.

4 La tolleranza massima è di 3 ritardi al mese; oltre tale limite la Scuola provvederà a contattare, se lo ritiene opportuno, le famiglie. L'uscita prima del termine delle lezioni costituisce un' eccezione ed è permessa solo su richiesta esplicita dei genitori, che preleveranno personalmente i propri figli o da persona delegata (richiesta agli atti della segreteria). L'alunno sarà affidato esclusivamente ad uno dei genitori o suo delegato (maggiorenne) che apporrà la propria firma sull'apposito modulo, che verrà controfirmato dal Dirigente o dai suoi collaboratori. L'insegnante annoterà sul registro di classe l'allontanamento dell'alunno dalla scuola. Nel caso di malessere dell'alunno la scuola provvederà a informare sollecitamente la famiglia e a prestare il soccorso necessario. Le uscite anticipate saranno permesse solo al cambio dell ora. Articolo 14 Le assenze degli studenti vanno giustificate nell'apposito libretto che dovrà essere ritirato presso la Segreteria della Scuola all'inizio di ogni anno scolastico e sottoscritto con apposita firma autenticata, esclusivamente da chi ne esercita la potestà. Sarà compito del coordinatore verificare che la firma sulla giustificazione sia autentica. Le giustificazioni vanno registrate sul giornale di classe dall'insegnante della prima ora. Le assenze dovute a motivi di salute e superiori a 5 giorni devono essere giustificate anche con certificato medico. Dopo il terzo giorno di mancata giustificazione l'assenza sarà ritenuta ingiustificata e il coordinatore provvederà ad avvisare la famiglia. Delle assenze collettive verrà data comunicazione da parte del coordinatore alle famiglie. Sarà compito del coordinatore di classe informare il consiglio di classe delle assenze ingiustificate anche per prendere eventuali provvedimenti. Articolo 15 La pausa di socializzazione si svolgerà nella propria classe e nello spazio antistante la porta di ingresso dell aula. Gli alunni effettueranno 10 minuti d intervallo: alla fine della seconda ora gli alunni delle classi prime e seconde, alla fine della terza ora gli alunni delle classi terze. Articolo 16 Non è permesso agli alunni di uscire dalla classe durante le lezioni tranne che nei casi di necessità e solo con il consenso del docente presente in classe. Il permesso, in ogni caso, va accordato singolarmente. I collaboratori scolastici hanno l'obbligo della vigilanza degli alunni che si trovino fuori delle classi. I docenti dovranno provvedere alla sorveglianza degli alunni durante la pausa di socializzazione. Articolo 17 Le visite guidate di una giornata e le uscite per la durata delle ore di lezione vanno proposte e approvate dal Consiglio di Classe, programmate, per quanto possibile, all'inizio dell'anno scolastico e autorizzate dal Dirigente. Il docente che organizza l'attività, raccoglie le autorizzazioni firmate dai genitori, eventuali quote di partecipazione e individua i colleghi disponibili ad accompagnare gli studenti, comunicando tempestivamente i dati organizzativi ai Collaboratori del Dirigente, affinché provvedano alla sostituzione dei docenti accompagnatori. Le visite si effettueranno solo se il numero dei partecipanti raggiungerà i 2/3 degli alunni della classe. Articolo 18

5 In caso di proclamazione di sciopero del personale della scuola, tramite circolare, viene data alle famiglie tempestiva comunicazione che la scuola non garantirà il regolare svolgimento delle attività didattiche a causa dell impossibilità di sostituzione dei docenti in sciopero. In caso di partecipazione dei docenti ad assemblee sindacali, viene data comunicazione alle famiglie tramite circolare dell uscita anticipata delle classi. In caso di assenza del docente dell'ultima ora gli alunni sono autorizzati ad anticipare l uscita se il giorno precedente sono stati avvisati con apposita circolare. Articolo 19 In caso di sciopero o di ritardo dei mezzi di trasporto pubblico agli alunni pendolari sarà consentita deroga all'orario ufficiale della scuola. Articolo 20 Gli studenti e i genitori hanno il diritto di richiedere al Dirigente o ai docenti l'attivazione di corsi di recupero, qualora se ne ravvisi la necessità, e di richiedere l'attivazione di sportelli didattici, compatibilmente con le risorse finanziarie e con le modalità organizzative della scuola. Articolo 21 I cellulari all inizio delle lezioni (ore 8:00 vengono ritirati dai collaboratori scolastici per essere restituiti ai proprietari entro al fine delle lezioni (ore 13:00. La stessa operazione viene eseguita nel turno pomeridiano per quelle classi che svolgono attività didattica dalla 14:00 alle 17:00. TITOLO III Regolamento disciplinare Articolo 21 II presente regolamento disciplinare è emanato ai sensi dell'art. 4 del D.P.R. n. 249 del 24 giugno1998 (Statuto delle Studentesse e degli Studenti) e successivo D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 e ne fa parte integrante l allegato 1 (Modalità attraverso le quali saranno irrogate le sanzioni disciplinari). Le sanzioni disciplinari applicabili agli alunni in caso di violazione delle norme di condotta, contenute nel presente, regolamento sono: 1., la cui irrogazione è di competenza del docente in servizio nell'ora in cui si verifica il comportamento sanzionabile Tale provvedimento va annotato sul registro di classe, avendo cura di motivarlo e comunicarlo al coordinatore di classe affinché venga avvisata la famiglia, qualora se ne ravvisasse la necessità. 2. Temporaneo allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo non superiore ai 15 giorni in caso di gravi e reiterate infrazioni disciplinari, per l'irrogazione del quale è competente il Consiglio di Classe secondo la normativa vigente. 3. Allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 giorni. Articolo 22

6 Per quanto riguarda la sanzione di cui al punto 2 dell art. 21, essa, adottata dal Consiglio di Classe, è comminata soltanto in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari derivate dalle violazioni di cui all art. 3 del D.P.R. n. 249 del 24 giugno1998 (Statuto delle Studentesse e degli Studenti). Durante il periodo di allontanamento è previsto un rapporto con lo studente e con la sua famiglia, al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica. Per quanto riguarda la sanzione di cui al punto 3 dell art. 21, esse sono adottate dal Consiglio di Istituto, qualora vengano commessi reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (quali violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale, ecc.), qualora vengano provocate concrete situazioni di pericolo per l incolumità delle persone (come incendio o allagamento) o per uso e spaccio di sostanze stupefacenti. La durata dell allontanamento sarà adeguata alla gravità dell infrazione ovvero al permanere della situazione di pericolo. Per periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove il coordinamento, insieme alla famiglia dello studente e, se necessario, con i servizi sociali, di un percorso educativo mirato al recupero, alla sensibilizzazione e l reintegra, ove possibile, nella comunità scolastica. Le sanzioni, infine, che comportano l allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine delle lezioni, la sua esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all Esame di Stato verranno comminate dal Consiglio d Istituto qualora si verifichino situazioni di recidiva nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (quali violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale, ecc.) ovvero atti di grave violenza tali da determinare seria apprensione a livello sociale. Articolo 23 Entro 15 giorni dalla irrogazione della sanzione, lo studente può ricorrere ad un Organo di Garanzia interno, composto dal Dirigente, che lo presiede,dal DSGA, da un docente e da un componente del personale ATA designato dal Consiglio di Istituto e da un genitore nominato dal Consiglio di Istituto. II ricorso all Organo di Garanzia, da inoltrare in forma scritta al Dirigente, è ammesso solo per questioni di legittimità e non di merito. Le decisioni all'interno dell'organo di Garanzia vengono prese a maggioranza o per consenso. L Organo di Garanzia dovrà esprime il suo parere entro 10 giorni dalla sua convocazione e, qualora non esprimesse il suo parere entro tale termine, la sanzione è da intendersi confermata (cfr. anche Allegato 2 - Regolamento dell Organo di Garanzia). TITOLO IV Doveri del Dirigente, dei Docenti e del Personale non docente Articolo 24 II Dirigente assicura la gestione unitaria del l'istituto, ne ha la legale rappresentanza ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli Organi Collegiali dirige, coordina e valorizza le risorse umane, organizza l'attività scolastica, assegna i docenti alle classi, è il titolare delle relazioni sindacali e si avvale di docenti da lui individuati come collaboratori. La sua azione è coadiuvata da quella del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi.

7 Articolo 25 I docenti e i collaboratori scolastici sono tenuti al rispetto dell'orario di servizio. La mattina i docenti dovranno trovarsi in Istituto al primo suono della campana, alle ore 7,55, per essere in classe improrogabilmente alle ore 8,00 e dare regolare inizio alle lezioni. I docenti si adopereranno in tutti i modi per fare rispettare agli alunni la massima puntualità nell'entrare in classe all'inizio delle lezioni, dopo la pausa di socializzazione e nel cambio dell'ora. I docenti sono tenuti a intervenire sul comportamento degli alunni per il buon andamento delle attività di tutto l'istituto. Durante la pausa di socializzazione, che avviene al termine della 2 a ora per le classi 1^ e 2^ e al termine della 3 a ora per le classi 3^, i docenti sono tenuti a vigilare, coadiuvati dai collaboratori scolastici, sul comportamento di tutti gli alunni e a tenere spenti i cellulari durante le ore di lezione. Articolo 26 I docenti, qualora gli alunni si dovessero recare dalla scuola ad altro luogo, per partecipare ad attività didattiche curriculari, hanno l'obbligo di accompagnarli e di vigilare su di loro per tutta la durata delle attività. I docenti di educazione fisica devono prelevare gli alunni dalla classe e riaccompagnarli alla fine della lezione. Articolo 27 E' fatto assoluto divieto all'insegnante interrogare alunni al di fuori della classe di appartenenza degli stessi, in quanto l'interrogazione fa parte integrante della lezione. PARTE II ATTIVITA DI ASSOCIAZIONE NELLA SCUOLA TITOLO I Consiglio di Classe Articolo 28 Il Consiglio di Classe formula proposte in ordine all azione educativa didattica e a iniziative di sperimentazione; agevola ed estende i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni. Esso è presieduto dal Dirigente o dal Coordinatore di Classe in precedenza delegato. Si riunisce su convocazione del Dirigente in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. Le funzioni di segretario del Consiglio sono svolte dal Coordinatore della classe. II Coordinatore redige il verbale delle riunioni del Consiglio di Classe in apposito registro riportando la data della riunione, i nomi dei presenti e degli assenti, gli interventi effettuati nonché tutti i fatti avvenuti. TITOLO II

8 Collegio dei Docenti Articolo 29 II Collegio dei Docenti è presieduto dal Dirigente scolastico e si riunisce secondo il calendario delle riunioni stabilito all inizio di anno scolastico, ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. Si riunisce durante l'orario di servizio in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. Le funzioni di segretario del Collegio sono attribuite dal Dirigente a un docente collaboratore. Articolo 30 Il segretario redige il verbale della riunione del Collegio dei Docenti in apposito registro riportando succintamente gli interventi effettuati nonché tutti i fatti avvenuti. Il verbale deve contenere la data della riunione ed i nomi dei presenti ed è sottoposto all'approvazione del Collegio nella seduta successiva. Articolo 31 In sede di approvazione del verbale non si può riaprire la discussione sugli argomenti che ne formano oggetto. Gli eventuali rilievi devono limitarsi ai fatti avvenuti e al significato delle parole pronunciate. Articolo 32 Per la validità della seduta occorre la presenza di almeno la maggioranza semplice dei componenti. Le votazioni avvengono normalmente per alzata di mano. Il Presidente può disporre che le medesime avvengano per appello nominale. Le votazioni devono essere effettuate a scrutinio segreto se trattasi di questioni concernenti le persone. PARTE III USO DEGLI SPAZI COMUNI TITOLO I Uso dei laboratori, della palestra e della biblioteca Articolo 33 I laboratori scientifici e la palestra costituiscono la sede naturale delle lezioni delle discipline corrispondenti e rappresentano la necessaria e indispensabile relativa esperienza didattica. L'uso dei laboratori scientifici e della palestra è concordato tra i docenti competenti delle materie, in base a un apposito orario predisposto dal docente responsabile. Articolo 34

9 La biblioteca dell'istituto è aperta al fine di favorire l'integrazione dell'insegnamento con la ricerca individuale o di gruppo e offre, altresì, la possibilità di ampliare ed approfondire le conoscenze. La responsabilità della biblioteca è affidata al docente individuato dal Collegio dei Docenti. I soggetti che usufruiscono del prestito dei libri sono responsabili della loro conservazione. Chiunque smarrisca o deteriori i libri in prestito è tenuto a risarcirne il costo corrente. Il prestito ha durata massima di 30 giorni. TITOLO II Custodia dei beni e danneggiamento Articolo 35 Gli alunni sono tenuti al rispetto degli ambienti, delle attrezzature in dotazione ai laboratori, della palestra nonché della conservazione delle aule e delle suppellettili. Di eventuali ammanchi o danneggiamenti sono chiamati a rispondere coloro che li hanno provocati. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili il risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato la struttura danneggiata. L'Istituto non si ritiene responsabile di oggetti preziosi o di altra natura lasciati incustoditi o dimenticati nelle aule o nel suo ambito dagli alunni.

10 MODALITA ATTRAVERSO LE QUALI SARANNO IRROGATE LE SANZIONI DISCIPLINARI Allegato 1 1. Principi generali 1.1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale e in generale a vantaggio della comunità scolastica. 1.2 La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato a esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto nelle singole discipline. 1.3 In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente, né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell altrui personalità. 1.4 Il provvedimento disciplinare deve specificare in modo chiaro le motivazioni che hanno reso necessaria l irrogazione della sanzione. 1.5 Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alle infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. In relazione alle infrazioni meno gravi, allo studente può essere offerta la possibilità di convertire la sanzione in attività di natura sociale, culturale e in generale a vantaggio della comunità scolastica. 1.6 Nei periodi di allontanamento non superiori ai 15 giorni è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai 15 giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove fosse necessario, anche con i servizi sociali e l autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 1.7 Nel caso di obbligo di risarcire il danno il responsabile accertato sarà tenuto a sostenere l onore della spesa, oltre ad essere sottoposto alle previste sanzioni disciplinari. Nel caso che il responsabile o i responsabili non vengano individuati, sarà la classe a sostenere l onere del risarcimento, in relazione agli spazi occupati e ai sussidi utilizzati nella propria attività didattica. Accertato che la classe non sia responsabile, sarà la collettività studentesca ad assumersi l onore del risarcimento, secondo le specificazioni al punto seguente: Qualora il danneggiamento riguardi parti comuni (corridoi, servizi) saranno le classi, che insieme utilizzano quegli spazi, a sostenere l onere della spesa; nel caso di un aula danneggiata in assenza della classe per motivi didattici, l aula viene equiparata al corridoio. Se i danni riguardano spazi collettivi (quali l atrio, la biblioteca, la palestra) il risarcimento spetterà all intera comunità scolastica. Sarà compito della Giunta Esecutiva fare la stima dei danni verificatesi e comunicare per lettera agli studenti interessati e ai loro genitori la richiesta del risarcimento per la somma aspettante. Le somme destinate al risarcimento saranno destinate alle necessarie riparazioni, sia mediante rimborso anche parziale della spese sostenute dall Ente locale, sia, se possibile, attraverso interventi diretti in economia. 1.8 Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

11 2. Tipologia delle infrazioni e dei relativi provvedimenti disciplinari Mancanze disciplinari Sanzioni Organi che irrogano la sanzione Punto 1 Comportamenti che recano danno al decoro degli ambienti scolastici, esempi: - scrivere sui muri, imbrattare porte, banchi o altri arredi e attrezzature - obbligo di rifondere il danno e a seconda della gravità del fatto: - richiamo scritto - in caso di recidiva: sospensione dalle lezioni fino a tre giorni coordinatore di classe su delibera del C.d.C. Punto 2 Frequenza scolastica irregolare, esempi: - ritardi nell ingresso oltre i limiti consentiti dal regolamento Punto 3 Frequenza scolastica irregolare, esempio: - assenze ingiustificate Punto 4 Comportamenti che contrastino con le disposizioni circa le norme di sicurezza e di tutela per la salute, esempi: - portare con sé oggetti pericolosi o dannosi alla salute (alcolici e superalcolici) - contravvenire al divieto difumare - comportamenti che ledono la legge penale, (es. portare armi, sostanze stupefacenti, ecc.) - per l accumulo di vari ritardi occasionali: richiamo scritto - per ritardi reiterati e frequenti che si configurano come ritardi abituali: richiamo scritto oppure sospensioni dalle lezioni fino a tre giorni - per assenza ingiustificata: richiamo scritto - per comportamento scorretto nella gestione delle giustificazioni (manomissione della documentazione, falsificazioni): sospensione dalle lezioni fino a 3 giorni - in caso di recidiva: sospensione dalle lezioni fino a 5 giorni A seconda della gravità: - richiamo scritto - sospensione dalle lezioni (fino a 5 giorni) - allontanamento dello studente dalla Comunità scolastica - segnalazione del fatto agli organi competenti coordinatore di Classe coordinatore di classe su delibera del C.d.C. coordinatore su delibera del C.d.C su delibera del C.d.C coordinatore di classe su delibera del C.d.C. su delibera del C.d.I. C.d.I.

12 Punto 5 Comportamenti che rechino turbativa al normale andamento scolastico, esempi: - comportamenti scorretti in classe o nella scuola contrari al regolamento - azioni di ostacolo all attività didattica - comportamenti pericolosi o dannosi per sé e per gli altri, o vietati dalla legge - uso di apparecchiature non consentite (come telefoni cellulari, radio, riproduttori ecc.) A seconda della gravità - richiamo scritto - in caso di recidiva: sospensione dalle lezioni fino a 3 giorni coordinatore di classe su delibera del C.d.C. Punto 6 Comportamenti che offendono il decoro delle persone, che rechino insulto alle istituzioni, alle convinzioni religiose ed etiche dei singoli o alle appartenenze etniche; comportamenti che causino impedimenti alla libera espressione di idee, esempi: - insulti verbali o scritti a persone - atteggiamenti discriminatori o diffamatori A seconda della gravità - richiamo scritto - sospensione dalle lezioni fino a 3 giorni - in caso di recidiva: sospensione dalle lezioni fino a 7 giorni oppure coordinatore di classe su delibera del C.d.C. su delibera del C.d.C. Punto 7 Comportamenti che arrechino offesa a persone, esempi: - aggressione verbale ad alunni, docente, personale non docente, genitori o esterni presenti nella scuola - aggressione fisica ad alunni, docenti, personale non docente, genitori o esterni presenti nella scuola A seconda della gravità: - sospensione fino a 3 giorni - sospensione fino a 15 giorni - sospensione dall istituto superiore ai 15 giorni - segnalazione del fatto agli organi competenti su delibera del C.d.C su delibera del C.d.C C.d.I. C.d.I.

13 Punto 8 Comportamenti che arrechino danno a strutture e/o attrezzature della scuola o di persone in essa operanti o esterna ad essa, esempi: - rotture e danneggiamenti di vetri, porte, muri, arredi, attrezzature sportive, libri e oggetti vari - alterazione o danneggiamenti di registri e altri documenti della scuola - sottrazione di beni, valori, oggetti della scuola o di terzi - lancio di oggetti contundenti all interno e verso l esterno della scuola A seconda della gravità del fatto: - richiamo scritto - oppure secondo i casi: sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni - obbligo di rifondere il danno seconda le modalità previste dal regolamento - segnalazione del fatto alle autorità competenti coordinatore su delibera del C.d.C. su delibera del C.d.C. C.d.I. Legenda: = Dirigente C.d.C. = Consiglio di Classe C.d.I. = Consiglio di Istituto REGOLAMENTO DELL ORGANO DI GARANZIA 1. Nell Istituto è operante l Organo di Garanzia previsto dal D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e dalle successive modifiche introdotte dal D.P.R. n. 235 del 21 novembre Le sue funzioni sono: a) esaminare i ricorsi presentati dai genitori per una sanzione disciplinare irrogata a norma del regolamento di disciplina; b) prevenire e affrontare tutti i problemi e i conflitti che possono emergere nel rapporto tra studenti e insegnanti, in merito all applicazione della suddetta normativa, e avviarli a soluzione; c) decidere sui conflitti che insorgono all interno della scuola in merito all applicazione del Regolamento d Istituto. 2. Il funzionamento dell Organo di Garanzia è ispirato ai principi di collaborazione tra scuola e famiglia, anche al fine di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei confronti degli insegnanti o viceversa. 3. L Organo di Garanzia rimane in carica tre anni. 4. L Organo di Garanzia, nominato dal Consiglio d Istituto, è composto da: a. il Dirigente che lo presiede b. un docente designato dal Consiglio di Istituto c. due rappresentanti eletti dai genitori d. un rappresentante personale ATA 5. I rappresentanti dei genitori e del rappresentante del personale ATA vengono eletti in occasione del rinnovo degli Organi collegiali con la procedura prevista per le nomine del Consiglio di Istituto. 6. Nel caso di incompatibilità (componente dell Organo che sia lo stesso soggetto che ha irrorato la sanzione), di dovere di astensione (qualora faccia parte dell Organo di Garanzia il genitore

14 dell alunno sanzionato), subentra come membro supplente il primo non eletto per la componente genitori, e, per i docenti, il membro supplente nominato dal Consiglio di Istituto. 7. Le delibere dell Organo di Garanzia sono valide in prima convocazione se sono presenti tutti i componenti: in seconda convocazione se sono presenti almeno tre membri. 8. Non è ammessa astensione da parte dei Componenti. 9. Il ricorso avverso una delle sanzioni può essere presentato da uno dei genitori o da chi esercita la patria podestà, mediante istanza iscritta al Presidente dell Organo di Garanzia in cui si ricordano i fatti e si esprimono le proprie considerazioni, entro 15 giorni dalla comunicazione della stessa. 10. L Organo di Garanzia si deve esprimere nei successivi 10 giorni dalla data del ricorso; in pendenza del procedimento di impugnazione, la sanzione si intende sospesa. 11. L Organo di Garanzia viene convocato dal Dirigente. 12. La convocazione ordinaria deve prevedere almeno tre giorni di anticipo, sulla data di convocazione. In caso di urgenza motivata, il presidente potrà convocare l O.G. anche con un solo giorno di anticipo. 13. Ciascuno dei componenti dell O.G. è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni ricevute o di cui è venuto a conoscenza in quanto membro dell organo di garanzia e non può assumere individualmente alcuna iniziativa né servirsi del materiale raccolto senza il consenso dell organo stesso e per scopi esclusivamente attinenti alle finalità dell O.G. 14. Ricevuto il ricorso, il Presidente, personalmente o nominando un componente istruttore, provvede a reperire, se necessario, gli atti, le testimonianze, le memorie dell organo che ha irrorato la sanzione, dell alunno, della famiglia o di chi sia stato coinvolto o citato; alla seduta chiama a partecipare lo studente a cui è stata comminata la sanzione e uno dei suoi genitori o colui che ne esercita la patria podestà. 15. L Organo può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata, offrendo allo studente, secondo quanto previsto dal Regolamento, la possibilità di convertirla in attività utile alla scuola. Tipologia delle infrazioni e dei relativi provvedimenti disciplinari. DOVERI MANCANZE SANZIONI E AZIONI DI RESPONSABILIZZAZIONE ORGANI CHE IRROGANO LA SANZIONE Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni Mancato rispetto della puntualità Assenze ripetute e non motivate Comunicazione scritta e/o telefonica alla famiglia e/o Gli studenti sono tenuti ad assolvere assiduamente agli impegni di studio Presentarsi a scuola senza l occorrente necessario per le lezioni Non impegnarsi regolarmente nel lavoro domestico Convocazione dei genitori da parte del docente coordinatore o

15 del Dirigente o Linguaggio e/o gesti offensivi Minacce Comportamento educato e rispettoso nei confronti del Capo d Istituto, dei Docenti, del personale ATA e dei compagni Aggressione verbale/fisica Mancato rispetto delle proprietà altrui Allontanamento dalla comunità scolastica Allontanamento dalla comunità scolastica È previsto il risarcimento del danno C.d.C. / D. S C.d.C. / D. S Diffondere immagini altrui senza autorizzazione Allontanamento dalla comunità scolastica C.d.C. / D. S Rispetto dei regolamenti e delle norme di sicurezza Spostarsi dall aula in modo disordinato e rumoroso Multa da a o da a irrogata dall'autorità Garante della privacy (Direttiva /11/2007 del MPI) Autorità Garante.

16 Affacciarsi alle finestre Uscire dall aula o dalla scuola senza permesso Disturbo della lezione/attività Rifiuto a svolgere il compito assegnato Rifiuto a collaborare Mangiare o masticare gomme Allontanamento dalla comunità scolastica C.d.C. / D. S Portare a scuola Comportamento materiale che possa corretto e collaborativo danneggiare persone, nell ambito dello locali e suppellettili o svolgimento turbare lo svolgimento dell attività didattica delle lezioni Esibire o utilizzare il telefono cellulare (al quale verrà affidato quanto tolto all alunno dal docente e che sarà restituito solo al genitore) (al quale verrà affidato quanto tolto all alunno dal docente e che sarà restituito solo al genitore) Utilizzo corretto delle strutture, delle strumentazioni e dei sussidi didattici della scuola Danneggiamento volontario o colposo Allontanamento dalla comunità scolastica C.d.C. / È previsto il risarcimento del danno

17 Garantire la regolarità delle comunicazioni scuola-famiglia Comportamento corretto nel segnalare episodi incivili Corresponsabilità nel rendere e nel mantenere accoglienti gli ambienti scolastici Non far firmare e/o non consegnare le comunicazioni, le verifiche, ecc. Falsificare la firma dei genitori, dei docenti, ecc. Mancanza di collaborazione nell accertare la verità e le responsabilità Disimpegno nella cura degli ambienti

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