PROTOCOLLO PER LA CONTENZIONE PRESSO SPDC OSPEDALE SANTA CROCE DI MONCALIERI. D.ssa Claudia Rizzolio SPDC Moncalieri
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1 PROTOCOLLO PER LA CONTENZIONE PRESSO SPDC OSPEDALE SANTA CROCE DI MONCALIERI D.ssa Claudia Rizzolio SPDC Moncalieri
2 CONTENZIONE Disciplinata dalla Legge 833 del 1978 ( art ) Dispositivo che limita la libertà e che deve essere limitata solo ad eventi straordinari e sostenuta da prescrizione medica e da documentate valutazioni di tipo assistenziale Situazione ad ALTO RISCHIO di azioni etero e autolesive Attuata solo nel caso le strategie di descalation siano insufficienti
3 LECITA E DOVEROSA Qualora ricorrano gli estremi dello stato di necessita (art. 54 C.P.), la misura deve essere applicata, potendosi figurare altrimenti il reato di abbandono di incapace ( art. 591 C.P)
4 CONTENZIONE STATO DI NECESSITA sussiste allorché il danno o il pericolo a cui si espone il paziente sia inferiore a quelli che si prefigge di evitare mettendo in atto la contenzione Art 54 C.P. Stato di necessità : Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi costretto dalla necessità di salvare se o gli altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.
5 CONTENZIONE CONTENZIONE: indica ogni mezzo di costrizione fisica della libertà di movimento della persona o del normale accesso al proprio corpo: può essere definita come un particolare atto sanitario effettuato attraverso mezzi chimici-fisici-ambientali utilizzati direttamente sull individuo o applicati al suo spazio circostante per limitarne i movimenti Quattro tipi di contenzione Fisica Farmacologica Ambientale Contenimento psicologico o relazionale o emotivo
6 Modalita operative della contenzione del protocollo SPDC Moncalieri 1. Valutazione delle condizioni del paziente 2. Prescrizione della contenzione fisica 3. Attuazione della contenzione 4. Sorveglianza e valutazione delle condizioni cliniche del paziente contenuto 5. Rimozione della contenzione 6. Registrazione degli interventi
7 Codice deontologico degli infermieri, promulgato nel maggio 1999, Art. 4.10: L infermiere si adopera affinchè il ricorso alla contenzione fisica e farmacologica sia evento straordinario e motivato, e non metodica abituale di accudimento. Considera la contenzione una scelta condivisibile quando vi si configuri l interesse della persona e inaccettabile quando sia una implicita risposta alle necessità istituzionali.
8 FASE 1 VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DEL PAZIENTE Rado QUANDO CHI COME In presenza di comportamen ti lesivi verso se stessi e verso gli altri e/o di agitazione psicomotoria MEDICO INFERMIERE Prima di procedere alla prescrizione della contenzione fisica devono essere intraprese alcune valutazioni ed azioni per diminuire il rischio di comportamenti lesivi quali: A osservare il comportamento del pz al fine di valutare le dinamiche relazionali B predisporre un ambiente tranquillo, confortevole, con luci soffuse e eliminare rumori di sottofondo e oggetti potenzialmente dannosi C individuare e prevenire situazioni a rischio di insorgenza del disturbo D allontanare il pz dalla presunta causa scatenante E valutare l indispensabilità e l eventuale rimozione di trattamenti e/o dispositivi medici che possono aver causato l agitazione F attuare strategie relazionali con il pz G proporre attività occupazionali H richiedere la collaborazione di persone significative I posizionare il pz in una camera vicina alla postazione del personale di assistenza
9 FASE 2 PRESCRIZIONE DELLA CONTENZIONE FISICA QUANDO CHI COME Le azioni intraprese per ridurre il rischio di comportamenti lesivi non risultano efficaci MEDICO Il primo atto èdel consenso, in quanto gli interventi coatti devono essere accompagnati da iniziative rivolte ad assicurare la partecipazione da parte del pz. Il pz deve essere coinvolto direttamente nel processo decisionale, fornendo informazioni chiare, precise e comprensibili. Se il pz non èin grado di esprimere il consenso deve essere coinvolto il suo legale rappresentante NB: In stato di necessità e in caso di rischio danno/pericolo per il pz o per gli altri, si procede alla contenzione del pz anche se l acquisizione del consenso dandone informazione, entro 24 ore, con sintetica e motivata relazione scritta circa la sussistenza dello stato di necessità, alla Direzione del Dipartimento di Salute Mentale La prescrizone della contenzione deve indicare la: MOTIVAZIONE: devono essere descritte le circostanze che hanno portato a tale scelta TIPOLOGIA: deve essere descritta la tipologia delle contenzioni e i dispositivi medici più adeguati al pz DURATA: deve essere indicato chiaramente il tempo di inizio e di fine della contenzione e la cadenza delle rivalutazioni.la durata massima della contenzione deve essere prevista per un periodo non superiore alle 12 ore a meno che le condizioni del pz non siano tali da richiedere una proroga. Dopo tale periodo è necessario provvedere ad ulteriore prescrizione
10 FASE 3 QUANDO CHI A seguito della prescrizio ne medica della contenzio ne ATTUAZIONE DELLA CONTENZIONE Infermiere OSS COME A) Prima dell attuazione della contenzione 1)Preparazione del setting Rimuovere dalla stanza di degenza tutto ciò che potrebbe essere pericoloso per la sicurezza del pz e degli operatori o di intralcio Allontanare tutti coloro che non sono implicati nelle manovre coercitive 2) Predisposizione del letto di degenza Posizionare il coprimaterasso e le traversine impermeabili Predisporre i dispositivi di contenzione Individuare le fascette di contenzione da utilizzare tra quelle a disposizione tenendo conto di alcune caratteristiche del pz: corporatura, forza, stato di agitazione e genere Individuare il numero adeguato di fascette da utilizzare: 4 o 5 a seconda se è necessario posizionare anche la fascia addominale Regolare la lunghezza delle fascette a seconda delle caratteristiche fisiche del pz NB: Minore è la lunghezza dei dispositivi di contenzione e minore è la possibilità di movimento con minor rischio
11 FASE 3 QUANDO CHI A seguito della prescrizio ne medica della contenzio ne ATTUAZIONE DELLA CONTENZIONE Medico Infermiere OSS COME A) Durante la contenzione Avvicinare il paziente in numero adeguato di persone ( minimo 3) Stabilire un leader con il compito di guidare Tono di voce sereno Linguaggio sereno/ calmo e tranquillizzante per evitare un vissuto meno traumatizzante per il pz Valutare la capacità del pz di raggiunger il letto spontaneamente prima di effettuare l intervento di coercizione fisica N.B: Una volta sul letto il pz deve essere rapidamente contenuto Rimuovere dalle tasche del pz gli oggetti potenzialmente taglienti, ingeribili o lesivi Posizionare le fascette contenitive partendo da un arto superiore per poi passare a quello controlaterale inferiore e poi procedere a fissare l arto superiore libero e l arto inferiore libero Valutare lo stato di agitazione e la necessità della fascia toracica Valutare la corretta applicazione delle contenzioni
12 FASE 4 SORVEGLIANZA E VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DEL PZ QUANDO CHI COME Ogni 30 minuti per tutto il periodo della contenzione Ogni due ore per 10 minuti per tutto il periodo della contenzione Ogni ¾ ore per tutto il periodo della contenzione Infermiere in collaborazione con l OSS Infermiere in collaborazione con l OSS Infermiere in collaborazione con l OSS Sorvegliare il pz contenuto attraverso: Il monitoraggio e la rilevazione di parametri riferiti alle condizioni cliniche La rilevazione di parametri vitali ( PAOS, Fc, Dolore e saturazione), la diuresi e l alvo Il corretto posizionamenti dei dispositivi di contenzione La motilità e la sensibilità delle estremità immobilizzate N.B: Ogni variazione dello stato generale del pz deve essere rilevato, analizzato e segnalato al medico Garantire al pz la possibilità di movimento, esercizio ed espletamento delle funzioni fisiologiche ( bere, mangiare, ecc.) rimuovendo i dispositivi di contenzione, rispettando i momenti di riposo N.B: Durante tale periodo il pz deve essere controllato costantemente Valutare l insorgenza di effetti dannosi Oltre le 24 ore Medico Valutare la necessità di impostare una terapia anticoagulante
13 FASE 5 RIMOZIONE DELLA CONTENZIONE QUANDO CHI COME Al termine del periodo di prescrizione e dopo valutazione delle condizioni del pz MEDICO INFERMIERE OSS Rimuovere un dispositivo di contenzione ( fascette) per volta adottando la stessa modalità utilizzata nel posizionamento Aiutare il paziente ad alzarsi affinchè non cada per il prolungamento dell assunzione della postura supina La rimozione dei dispositivi di contenzione dovrà tenere conto delle caratteristiche peculiari del soggetto N.B: La sorveglianza del pz deve essere accurata soprattutto nelle prime ore dopo la rimozione della contenzione, per rilevare precocemente la ricomparsa di segni che hanno indotto lo stato di agitazione I dispositivi di contenzione rimossi devono essere successivamente sanificati secondo protocollo
14 FASE 6 REGISTRAZIONE DEGLI INTERVENTI QUANDO CHI Durante il processo di gestione della contenzione MEDICO/ INFERMIERE MEDICO MEDICO/INFERMIERE INFERMIERE MEDICO/INFERMIERE MEDICO/INFERMIERE COME Registrare le condizioni cliniche, gli interventi alternativi ed i risultati ottenuti sul comportamento del pz Registrare la prescrizione della contenzione specificando la motivazione, tipologia e durata (ora di inizio e fine) Raccogliere il consenso informato. In caso di impossibilità registrarlo sulla documentazione clinica Registrare la modalità dell attuazione dell intervento contenitivo e le condizioni cliniche/assistenziali del pz Registrare i dati rilevati durante la sorveglianza del pz Registrare i dati rilevati nelle 2 ore dopo la rimozione della contenzione Compilare il data base delle contenzioni
15 DATA BASE CONTENZIONI DATA COGNOME NOME DATA NASCIT A DATA RICOVERO DIAGNOS I MOTIVO CONTEN ZIONE DATA CONTEN ZIONE DATA RIMOZION E CONTENZI ONE ORE TOTALI CONTEN ZIONE
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