PARTE PRIMA SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE E PIANIFICAZIONE (ARCH. MASSIMO ORCIANI)

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2 PARTE PRIMA SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE E PIANIFICAZIONE (ARCH. MASSIMO ORCIANI) PARTE SECONDA STRUTTURA (DOTT. MASSIMO MARCONI) PARTE TERZA LA BANCA DATI (ARCH. MASSIMO ORCIANI) DICEMBRE

3 DIRIGENTE DEL SETTORE URBANISTICA E AMBIENTE: Arch. Fabrizio Cinti SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE UFFICIO DI PIANO PER LA REDAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE RESPONSABILE DELL UFFICIO: Arch. Massimo Orciani COORDINAMENTO ATTIVITÀ CARTOGRAFICHE/GIS: Arch. Valeria Frazzica COORDINAMENTO ATTIVITÀ INFORMATICHE: Dott. Massimo Marconi ELABORAZIONI CARTOGRAFICHE: Dott. Geol. Debora Turchetti Geom. Oriano Orlandini Dott. Geol. Lorenzo Didimi SEGRETERIA TECNICA: Sig.ra Gina Piangerelli HANNO COLLABORATO CON L UFFICIO IN TEMPI DIVERSI: Geom. Elio Bellucci Geom. Luciana De Nigris Geom Aldo Marino 2

4 PARTE PRIMA SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE E PIANIFICAZIONE 5 PREMESSA 5 L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI ANCONA 5 ORGANIZZAZIONE E RISORSE 6 INDICE PARTE SECONDA STRUTTURA 8 LA RETE PANNET 8 STRUTTURA TECNICA 8 I FLUSSI DI LAVORO DEL SIT 10 COMUNICAZIONI TRA ENTI: PROSPETTIVE FUTURE 11 PARTE TERZA BANCA DATI 12 MODALITA DI ACCESSO AI DATI 12 TEMATISMI DISPONIBILI 13 Tavole del PPAR 14 Bacini Idrografici 14 Idrografia 14 Curve di livello 15 Carta uso del suolo 15 Carta Topografica Regionale 16 Quadro d'unione Cartografia 16 Toponimi 16 Cartografia aerofotogrammetrica a scala 1: Cartografia aerofotogrammetrica a scala 1: Cartografia aerofotogrammetrica a scala 1: Fasce Altimetriche 18 Carta Generale del Territorio 18 Confini Amministrativi Comunali 18 Confini Amministrativi Regionali e Provinciali 19 Insediamenti in età Medioevale 20 Catasto Gregoriano 20 Carta Fitovegetazionale 21 Mosaico dei PRG 21 Aree Esondabili 21 Sezioni di Censimento 22 Carta Geologica 22 Insediamenti Residenziali 22 Localizzazione Attività Produttive 23 Insediamenti Produttivi 23 Modello Digitale del Terreno (DTM) 23 Parchi Archeologici 24 Acque Sotterranee 24 Ambiti Territoriali Amministrativi 24 Corine Land Cover 25 Carta dei Movimenti Franosi 25 Carta Pedologica 25 Risorse Idriche 26 Cartografia del SIT 27 Catasto Scarichi 27 Repertorio Immagini del Territorio 28 Volo Italia Infrastrutture 29 Edifici Scolastici Provinciali 29 Assi Insediativi dei Crinali (P.T.C.) 30 Fascia dei Terrazzi Alti (P.T.C.) 30 Ambiti Territoriali Omogenei (P.T.C.) 30 Fasce della Continuità Naturalistica (P.T.C.) 31 Raccolta Strumenti Urbanistici Generali 32 Rete Gas alta e media pressione 33 Stazioni Ferroviarie 33 Rete Idrica alta e media pressione 33 Ripetitori Telefonia Mobile 34 Rete Enel Alta e Media Tensione 34 Grafo della Viabilità Provinciale 34 Ambiti provvisori di tutela del P.P.A.R. 35 Riperimetrazione Emergenze Geologiche e Geomorfologiche del P.P.A.R. 35 Pianificazione Urbanistica Generale Comunale 35 Piano Faunistico Venatorio Provinciale (P.F.V.P.) 36 3

5 4 Piano del Parco del Conero 36 Ambiti definitivi di tutela del PPAR 36 Aree Protette ed Ambienti Naturali 37 Vincolo Idrogeologico 37 Vincolo Paesaggistico L

6 PARTE PRIMA Sistema Informativo Territoriale e pianificazione PREMESSA Analogamente a quando accaduto in numerose province, anche in quella di Ancona il percoso di costruzione di un Sistema Informativo Territoriale (S.I.T.) è coinciso con la redazione e formazione del Piano Territoriale di Coordinamento (P.T.C.) previsto dalla Legge n 142 del 1990 sul nuovo ordinamento delle autonomie locali. Naturalmente non si è trattato solo di un mero fatto temporale ma profonde ed intense sono state le interazioni tra indagini informatizzate e pianificazione territoriale. Ciò è stato essenzialmente dovuto a due fattori: La necessità, per i pianificatori, di disporre di sofisticate analisi, estese a territori di area vasta, implicanti una mole di dati controllabile agevolmente solo con l ausilio di strumenti informatici; Lo sviluppo e la maturazione dei software per la gestione di dati geografici, i cosiddetti GIS che da una fase in cui erano relegati in realtà complesse e di onerosa gestione (e per di più spesso isolate, con gravi difficoltà nello scambio di dati con altri enti), sono approdati sui personal computers delle pubbliche amministrazioni (ma anche delle aziende private per il cosiddetto Geomarketing ) affiancandosi sempre più ai normali programmi di uso quotidiano. Da queste interazioni sono nate interpretazioni differenti sul ruolo della pianificazione di area vasta che, grazie ai piani provinciali, sta finalmente conoscendo una stagione fertile, ancora non conclusa, ma che permette già i primi bilanci; e le premesse inducono ad un cauto ottimismo. Molti sono i piani che si sono avvalsi di poderose ed approfondite analisi sviluppate dai S.I.T., attribuendo alla conoscenza puntuale - e quindi al controllo - del territorio il ruolo chiave per il successo del piano stesso; altri piani hanno focalizzato l attenzione sulle scelte, nella ferma convinzione che la progettualità debba mantenere un ruolo centrale ed esclusivo nel processo di redazione. Conseguentemente, si può oggi osservare un dualismo che vede queste posizioni fortemente contrapposte: da una parte si accusa di formulare delle scelte dall efficacia non documentabile; dall altra, di ottenere una fotografia statica del territorio, rinunciando di fatto alle azioni; gli esiti sono pertanto differenti e questa diversità di interpretazione è facilmente riscontrabile anche nei piani della stessa regione Marche. L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI ANCONA Con il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Ancona, i problemi metodologici di cui si è parlato non si sono posti, in quanto è stato adottato un differente approccio circa le modalità di interazione tra i sistemi. Sono stati prioritariamente individuati alcuni tematismi che si è rientuto strategico sviluppare ed estendere a tutta la provincia, potendo costituire delle basi per la lettura del territorio e per la sua rappresentazione. Pertanto sono state avviate importanti indagini sul sistema insediativo, residenziale e produttivo, sul patrimonio botanico-vegetazionale e sulla pianificazione urbanistica comunale; l obiettivo è stato quella di avviare un monitoraggio continuo del territorio, con frequenti aggiornamenti ed integrazioni. E a questo punto necessario osservare che molte energie sono state spese nell aggiornamento - anche parziale degli obsoleti dati di competenza regionale, necessitando di idonee basi cartografiche per le elaborazioni del piano. Aver potuto disporre di cartografia aggiornata ed uniforme per tutto il territorio avrebbe permesso un differente orientamento INTERCONNESSIONI, STRUTTURA E BANCA DATI DEL SISTEMA INFORMATIVO IVO TERRITORIALE 5

7 delle risorse, in particolare per lo sviluppo di nuovi tematismi; è evidente come allo stesso problema abbiano dovuto far fronte anche le altre province, i comuni nella loro attività di pianificazione generale ed attuativa ed i consorzi / aziende di gestione delle reti tecnologiche. Il risultato è stato quello di una proliferazione di soluzioni proprietarie e dispersione di energie. In seguito è stata attuata una modalità, che potremmo definire per approfondimenti specifici, che ha concentrato su alcune aree particolarmente significative del territorio provinciale e segnatamente sulle Aree Progetto del P.T.C. una varietà di indagini mirate. Queste hanno permesso, attraverso una lettura integrata, soluzioni ragionate e documentate per un uso del territorio compatibile con le istanze provenienti dal tessuto sociale, con le sue forme storicamente consolidate e con l ambiente naturale. Si è così messo in atto un agire tipico della più pura sperimentazione scientifica, che è tesa a confermare o smentire le tesi che l intuizione e l esperienza portano a formulare. Di queste soluzioni mirate, proposte per singole porzioni del territorio provinciale, si potrà proporre il salto di scala, per la sperimentazione su altre aree con caratteristiche analoghe e con problematiche simili. Questa modalità si rivelerà particolarmente significativa quando il P.T.C. si attuerà anche attraverso i nuovi strumenti di programmazione complessi ed innovativi che si prefigurano già come i più indicati per affrontare problematiche di scala sovracomunale. Naturalmente, il S.I.T. ha un suo motivo di esistere ed operare che va al di là del Piano Territoriale e che richiede la costruzione di sempre nuovi tematismi per le necessità delle tante azioni di programmazione e di controllo del territorio; per questo motivo si è ritenuto opportuno raccogliere tutto quanto già disponibile e sviluppare ulteriori numerose indagini estese all intero territorio provinciale che sono documentate nella parte terza della Banca Dati. 6 ORGANIZZAZIONE E RISORSE I S.I.T. delle province marchigiane sono stati istituiti con la Legge Regionale n. 34 del 1991; conseguentemente la Regione ha attivato un finanziamento con il quale è stato possibile formare nel 1997 un primo nucleo dei sistemi, con l acquisto di hardware, software e banche dati; a queste si sono poi nel tempo aggiunte risorse proprie dell Amministrazione. L Ufficio Sistema Informativo Territoriale (SIT) e Piano Territoriale di Coordinamento (PTC), inquadrato nel VII Settore Assetto del Territorio e Ambiente, ha assunto una forma pienamente operativa solo nel corso del 1998 con l assunzione di personale specifico. Sono presenti le seguenti figure professionali: 2 Architetti 1 Informatico 2 Geologi 1 Geometra cui, di volta in volta, si aggiungono collaboratori interni ed esterni per attività di supporto ed informatizzazioni specifiche. Attualmente è possibile interagire in modalità completa con il sistema attraverso: 8 stazioni di lavoro dislocate negli uffici del S.I.T. che sono a disposizione anche dei tecnici dell Ufficio Istruttorie Piani Regolatori Generali per: - la verifica di conformità ai piani sovraordinati; - supporto alle istruttorie informatizzate. e dell Ufficio Protezione Civile per: - l elaborazione di piani di previsione e prevenzione; - la localizzazione delle attività a rischio e delle aree vulnerabili.

8 e per l elaborazione di materiale preparatorio in previsione della redazione del Piano Provinciale delle Attività Estrattive (P.P.A.E.). 2 stazioni remote dislocate presso il Settore Lavori Pubblici per: - l aggiornamento di competenza dei dati relativi al Catasto delle Strade Provinciali; - l attingimento di cartografia di base per i progetti d opera; - la verifica di vincoli sulle aree di sedime dei progetti d opera. 7

9 PARTE SECONDA STRUTTURA LA RETE PANNET Le modalità di comunicaz ione utilizzate da un Ente rivestono un ruolo di 1 primaria importanza nella definizione di una struttura snella e flessibile che permetta la risoluzione delle problematiche più disparate. Consapevole di queste premesse la Provincia di Ancona negli anni passati ha compiuto grandi sforzi per realizzare una rete telematica che consentisse un rapido scambio di informazioni tra i diversi Enti dislocati nel territorio. Il progetto PANNET 1 prevede sostanzialmente tre linee d azione: l attivazione di una rete telematica estesa ai Comuni dell obiettivo 5B ed interconnessa alla rete Regionale. la fornitura alla Comunità Montana e ai Comuni del 5B delle attrezzature necessarie all accesso alla rete e alla fruizione dei servizi disponibili la erogazione per via telematica di servizi di informazione, comunicazione, bibliografici e di certificazione Nel gennaio 1999, con la Relazione Previsionale e Programmatica 1999/2001 della Provincia di Ancona l ambito del progetto è stato esteso ai sensi del DOCUP obiettivo 2, Asse prioritario 1 - sviluppo e rafforzamento del sistema delle imprese locali -, Azione miglioramento dei servizi municipali a supporto delle imprese. Allo stato attuale la struttura della rete Pannet ha assunto la sua conformazione definitiva e risultano collegati tutti i comuni dell obiettivo 5b e tutti i comuni dell obiettivo 2. La Provincia ha quindi stabilito nel Giugno 1999 di estendere ulteriormente la propria rete telematica fino a coprire tutti i comuni che ricadono nel proprio territorio. Questa fase, attualmente in stato operativo, si prevede termini entro i primi mesi del Il processo di sviluppo della rete telematica intesa come realtà fisica (composta cioè di canali trasmissivi, dispositivi di smistamento e di concentrazione dei dati ecc. ) è stato affiancato ad uno studio analitico delle esigenze presenti all interno dell Ente che è confluito nella realizzazione del sito Intranet/Internet. STRUTTURA TECNICA Il Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Ancona, la cui struttura complessiva è mostrata sinteticamente nella figura sottostante (fig. a) è composto essenzialmente da: Un database server utilizzato per gestire i dati. Un file server utilizzato per memorizzare tutte le informazioni non strutturate come ad esempio, documenti, ipertesti, immagini raster ecc. Un GIS (Geographical lnformation Systems) che consente di georeferenziare i dati presenti nel database server e quindi di eseguire anche ricerche di natura spaziale. Alcune stazioni di lavoro, che tramite l utilizzo dei normali programmi di office automation, consentono l accesso via rete locale ai dati alfanumerici presenti all interno del database server. Alcune stazioni di lavoro GIS che consentono di svolgere le attività di interrogazione, gestione ed amministrazione del sistema GIS. 1 Provincia ANcona NETwork, nato il 13 settembre 1995, con delibera provinciale nr. 1165, come una naturale estensione del SIPAN - Sistema Informativo della Provincia di Ancona, è il progetto per gli interventi strutturali di cui all obiettivo 5B della Comunità Europea, asse prioritario 3, sottoprogramma 3.2, misura per il miglioramento dei servizi municipali mediante la realizzazione di un sistema informativo provinciale. 8

10 Figura a struttura attuale del Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Ancona Un veloce esame della struttura è sufficiente ad evidenziarne i pregi ed i difetti. Tra i primi va senza dubbio sottolineata la possibilità di gestire i dati presenti all interno del S.I.T. con un qualsiasi personal che abbia accesso alla rete locale della Provincia. In questo modo ciascun ufficio può lavorare con dati di propria competenza ed al tempo stesso ha possibilità di interrogare l intera banca dati. La struttura presenta due limiti principali: La richiesta di particolari conoscenze tecniche può rendere non sempre agevole al personale di un ufficio la gestione dei dati presenti nel SIT. La comunicazione con altri Enti risulta non ancora definita in modo strutturato e possono verificarsi disguidi nell accesso dei dati esterni o nella condivisione di quelli interni. Proprio per superare i limiti appena accennati, la Provincia in data 16 novembre 1999, ha deciso con la Delibera di Giunta nr. 275, di estendere la struttura attuale del S.I.T. sfruttando le possibilità offerte dalla propria rete telematica e le conoscenze maturate nelle problematiche di networking acquisite da parte del CED. L analisi dei problemi e degli obiettivi ha portato alla definizione della struttura mostrata nella figura seguente (fig. b). La nuova architettura del Sistema Informativo Territoriale, i cui lavori di realizzazione sono iniziati nei primi mesi del 2000, consente di superare le limitazioni già esaminate ed al tempo stesso rende possibile la realizzazione di particolari servizi legati alla capillare diffusione della rete internet. La presenza di un Web Server all interno del S.I.T. consente inoltre la diretta pubblicazione dei dati su pagine internet e fornisce una via standardizzata alla interrogazione dei dati. 9

11 Figura b prossima struttura del Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Ancona 10 I FLUSSI DI LAVORO DEL SIT l analisi delle problematiche inerenti le comunicazioni del SIT, già esposte nel capitolo 2.5 del documento D3/1 del PTC, ha portato alla proposizione di un nuovo modello dei flussi di lavoro mostrato mostrato nel seguente schema (fig. c.). Possiamo cominciare la descrizione considerando il modulo del GIS e le entità che ad esso sono strutturalmente connesse. Il file server viene utilizzato per contenere tutti i files: le immagini raster, i dati personali dei dipendenti dell ufficio SIT, i file di lavoro, i documenti ecc. Il database server permette l accesso ad i dati strutturati in genere. La sua architettura è in continua evoluzione e segue le leggi della normalizzazione. L accesso alle banche dati è disciplinato secondo le necessità ed in genere si tende a dare la possibilità di lettura/modifica/inserimento alluufficio che produce il dato e di sola lettura a tutti gli altri. In questo modo il generico Ufficio della provincia risulta strutturalmente connesso al GIS e ne risulta parte integrante. L ultima entità strutturalmente collegata al GIS è rappresentata dal Web- Server (in realtà quest ultimo è a sua volta composto da altri moduli ma in questa sede risulta conveniente avere una certa astrazione sui dettagli tecnici) tramite il quale è possibile creare sul sito Web della Provincia alcune pagine dinamiche (che riflettono quindi in tempo reale il cambiamento di un dato) relative a tematizzazioni dei dati presenti nel GIS. Gli altri oggetti schematizzati nel diagramma sono tutti strettamente collegati all esigenza di comunicare con gli Enti esterni.

12 Figura c flussi comunicativi del S.I.T. Sono presenti due moduli standardizzati (le cui specifiche tecniche devono essere documentate in modo che risultino chiare ed esenti da ambiguità) per lo scambio dei dati (uno per l uscita e l altro per l entrata). In casi eccezionali e nelle fasi iniziali di avvio della nuova architettura resta possibile l importazione e l esportazione dei dati in modalità non standardizzate che prevedono una fase di interpretazione dei dati. Il successo dello schema proposto è naturalmente strettamente legato alla capacità di analisi delle problematiche e quindi a quella di creare standard snelli e di semplice impiego che non ostacolino le attività. COMUNICAZIONI TRA ENTI: PROSPETTIVE FUTURE Il progetto Pannet permette per la prima volta un accesso veloce, sicuro ed estremamente semplice alle informazioni presenti presso gli Enti dislocati nel territorio provinciale. E importante tuttavia sottolineare che per instaurare una comunicazione è necessario, oltre ad un sistema di comunicazione, anche che venga stabilito un protocollo e che questo sia noto a tutti i soggetti che debbono prendere parte alla comunicazione stessa. Infatti, pur avendo a disposizione mezzi tecnologici adeguati, si riscontra la tendenza ad intraprendere soluzioni autonome a problemi comuni. In questo modo, si ha spesso un spreco di risorse, e cosa ancora più importante, una diminuzione delle capacità di interscambio dei dati. E importante quindi instaurare un tavolo tecnico che si occuperà di definire un protocollo di comunicazione, concordato tra le parti e al quale tutti si dovranno attenere; ciò consentirà di sfruttare appieno i vantaggi offerti dalle tecnologie adottate. 11

13 PARTE TERZA BANCA DATI MODALITA DI ACCESSO AI DATI L accesso ai dati di proprietà dell Amministrazione sarà consentito e disciplinato attraverso un regolamento che è in via di definizione; sono intanto state ipotizzate le categorie di utenti con differenti privilegi, secondo lo schema seguente: Interrogazioni su elaborazioni originali dell'ufficio Acquisizione di elaborazioni originali dell'ufficio Copia temporanea di elaborazioni originali dell'ufficio con restituzione e senza diritti d'uso Copia completa di elaborazioni originali dell'ufficio con impegno di trasmissione delle elaborazioni effettuate Copia parziale di elaborazioni originali dell'ufficio previa convenzione Copia completa di elaborazioni originali dell'ufficio previa convenzione Copia completa di elaborazioni originali dell'ufficio anche effettuate su dati proprietari, previa autorizzazione/acquisto per l'uso di quest'ultimi da parte dell'ente/società che detiene i diritti Copia completa di elaborazioni dell'ufficio su dati proprietari o copia di quest'ultimi acquisiti dall'amministrazione per scopi interni Utente generico Professionista/Società Professionista/Società con incarico dell'amministrazione per lo svolgimento di ricerche o lavori Professionista/Società con incarico di altri Enti Privilegiati *per lo svolgimento di ricerche o lavori Associazioni di categoria/ Ordini professionali Enti e Consorzi pubblici o di interesse pubblico, Istituti di Ricerca pubblici, Università e Scuole Enti Privilegiati* Uffici dell'amministrazione Provinciale *Sono Enti Privilegiati : La Regione Marche; Le Province marchigiane; I Comuni e le Comunità Montane della regione; 12

14 TEMATISMI DISPONIBILI La Banca Dati è qui articolata in categorie per una più facile ricerca e selezione dei tematismi. Le Banche Dati Prototipali sono costituite da dati di provenienza regionale, utilizzati per la formazione di un primo nucleo dei S.I.T. provinciali. La categoria Piano Territoriale di Coordinamento raccoglie i principali temi progettuali utilizzati nella cartografia del piano e li propone singolarmente per la lettura integrata con altre categorie, affinchè i comuni possano disporre di uno strumento di immediato ausilio nella redazione dei propri piani. 13

15 CATEGORIA: Banche Dati Prototipali Tavole del PPAR Scala di riferimento: Varie Formato: Vettoriale Fonte Cartografia: Regione Marche Bacini Idrografici Scala di riferimento: 1: Formato: Vettoriale Fonte Cartografia: Regione Marche Idrografia Scala di riferimento non definita Topologia: Archi 14

16 CATEGORIA: Banche Dati Prototipali Curve di livello Scala di riferimento: 1: Formato: Vettoriale Topologia: Archi Fonte Cartografia: Regione Marche Carta uso del suolo Scala di riferimento: 1: Dati associati: Tipo d'uso Fonte Cartografia: Regione Marche 15

17 CATEGORIA: Cartografia di base Carta Topografica Regionale Scala di riferimento: 1: Formato: Raster Georeferenziata Risoluzione (dpi): 300 Fonte Cartografia: Regione Marche (da IGM) Quadro d'unione Cartografia Scala di riferimento: Varie Dati associati: n. foglio, tavola, quadrante, tipo, scala Fonte Cartografia: Regione Marche Toponimi Scala di riferimento: 1: Topologia: Dati Mappabili Fonte Dati: ISTAT 16

18 CATEGORIA: Cartografia di base Cartografia aerofotogrammetrica a scala 1:2.000 Scala di riferimento: 1:2.000 Formato: Vettoriale Fonte Cartografia: Regione Marche Cartografia aerofotogrammetrica a scala 1:5.000 Scala di riferimento: 1:5.000 Formato: Vettoriale Fonte Cartografia: Consorzio Intercomunale Servizi, Comuni Scala di riferimento: 1: Formato: Raster Georeferenziata Cartografia aerofotogrammetrica a scala 1:

19 CATEGORIA: Cartografia di base Fasce Altimetriche Scala di riferimento: 1: Dati associati: Range di quota ogni 50 mt. Fonte Dati: Regione Marche Carta Generale del Territorio Scala di riferimento: 1: Formato: Raster Georeferenziata Risoluzione (dpi): 300 Fonte Cartografia: Regione Marche (da IGM) Confini Amministrativi Comunali Scala di riferimento: 1: Fonte Cartografia: Regione Marche

20 CATEGORIA: Cartografia di base Confini Amministrativi Regionali e Provinciali Scala di riferimento non definita 19

21 CATEGORIA: Cartografia Storica Insediamenti in età Medioevale Scala di riferimento: 1: Topologia: Dati Mappabili Fonte Dati: Prof. V.Villani Catasto Gregoriano Scala di riferimento non definita Formato: Raster Georeferenziata Fonte Cartografia: Archivio di Stato

22 CATEGORIA: Cartografia Tematica di Analisi Carta Fitovegetazionale Scala di riferimento: 1: Formato: Vettoriale Topologia: Mista Fonte Cartografia: Dipartimento di Biotecnologie Agrarie ed Ambientali - Università di Ancona Mosaico dei PRG Scala di riferimento: 1: Dati associati: Azzonamento urbanistico, zona omogenea (D.M. 1444/68) Fonte Cartografia: Strumenti Urbanistici dei Comuni Aree Esondabili Scala di riferimento: 1: Dati associati: Livello di rischio Fonte Cartografia: Servizio Protezione Civile - Regione Marche 21

23 CATEGORIA: Cartografia Tematica di Analisi Sezioni di Censimento Scala di riferimento: 1: Fonte Cartografia: ISTAT Fonte Dati: ISTAT Carta Geologica Scala di riferimento: 1: Fonte Cartografia: Regione Marche Insediamenti Residenziali Scala di riferimento: 1: Dati associati: Periodo storico, densità del tessuto edilizio Fonte Cartografia: I.G.M., C.U.S. Regione Marche, Volo Italia

24 CATEGORIA: Cartografia Tematica di Analisi Localizzazione Attività Produttive Scala di riferimento: 1: Topologia: Nodi Dati associati: Anagrafica C.C.I.A., codice attività, caratteristche dell'area insediata, urbanizzazioni presenti, tipologia funzionale dell'edificio, zona omogenea di P.R.G., Piano attuativo, dati sui rifiuti prodotti. Fonte Dati: Camera di Commercio Prov. di AN - S.I.T. Prov. di AN Insediamenti Produttivi Scala di riferimento: 1: Modello Digitale del Terreno (DTM) Scala di riferimento: 1: Formato: Vettoriale Topologia: Nodi Dati associati: Quota (Z) Fonte Dati: Regione Marche

25 CATEGORIA: Cartografia Tematica di Analisi Parchi Archeologici Scala di riferimento: 1: Topologia: Nodi Acque Sotterranee Scala di riferimento: 1: Topologia: Mista Dati associati: Codice pozzo, bacino, classe acque. Fonte Cartografia: Centro Assistenza Ecologica - AN Fonte Dati: Centro Assistenza Ecologica - AN Ambiti Territoriali Amministrativi Scala di riferimento non definita Topologia: Dati Mappabili Dati associati: Comune, ambito territoriale. 24

26 CATEGORIA: Cartografia Tematica di Sintesi Corine Land Cover Scala di riferimento: 1: Carta dei Movimenti Franosi Scala di riferimento: 1: Dati associati: Tipologia, stato di attività Fonte Cartografia: Carte geomorfologiche dei P.R.G. comunali Carta Pedologica Scala di riferimento: 1: Dati associati: Associazione pedologica Fonte Cartografia: Dipartimento di Biotecnologie Agrarie ed Ambientali - Università di Ancona

27 CATEGORIA: Cartografia Tematica di Sintesi Risorse Idriche Scala di riferimento non definita Topologia: Mista 26

28 CATEGORIA: Database Cartografia del SIT Scala di riferimento non definita Formato: Topologia: Dati Mappabili Catasto Scarichi Scala di riferimento non definita Topologia: Dati Mappabili 27

29 CATEGORIA: Immagini e Foto Repertorio Immagini del Territorio Scala di riferimento non definita Formato: Immagine o Foto Volo Italia 1994 c Scala di riferimento: 1: media Formato: Raster Georeferenziata Risoluzione (dpi): 800 Fonte Cartografia: Consorzio Compagnie Aeronautiche - Parma

30 CATEGORIA: Infrastrutture e Attrezzature Infrastrutture Scala di riferimento: 1: Edifici Scolastici Provinciali Scala di riferimento non definita Topologia: Nodi Dati associati: Caratteristiche dell'edificio Fonte Dati: Ufficio Edilizia - Settore Lavori Pubblici. Provincia di Ancona

31 CATEGORIA: Piano Territoriale di Coordinamento Assi Insediativi dei Crinali (P.T.C.) Scala di riferimento: 1: Topologia: Archi Fascia dei Terrazzi Alti (P.T.C.) Scala di riferimento: 1: Dati associati: A.T.O. di appartenenza Ambiti Territoriali Omogenei (P.T.C.) Scala di riferimento: 1: Dati associati: Codice Ambito Territoriale di riferimento 30

32 CATEGORIA: Piano Territoriale di Coordinamento Scala di riferimento: 1: Dati associati: A.T.O. di appartenenza Fasce della Continuità Naturalistica (P.T.C.) 31

33 CATEGORIA: Raccolte Materiale Raccolta Strumenti Urbanistici Generali tici: Scala di riferimento: Varie Fonte Cartografia: PRG dei Comuni 32

34 CATEGORIA: Reti Rete Gas alta e media pressione Scala di riferimento: 1: Topologia: Archi Fonte Cartografia: Consorzi di Servizi Stazioni Ferroviarie Scala di riferimento non definita Topologia: Nodi Rete Idrica alta e media pressione Scala di riferimento: 1: Formato: Vettoriale Topologia: Archi Fonte Cartografia: Consorzi di Servizi

35 CATEGORIA: Reti Ripetitori Telefonia Mobile Scala di riferimento: 1: Topologia: Nodi Dati associati: Codice sito, località, n. antenne, altezza, potenza, frequenza, direzione cono, ampiezza orizz.-vert., foto Fonte Dati: Gestori TIM-OPI-WIND e Uffici Tecnici comunali Rete Enel Alta e Media Tensione Scala di riferimento: 1: Formato: Vettoriale Topologia: Archi Fonte Cartografia: ENEL Grafo della Viabilità Provinciale Scala di riferimento: 1: Topologia: Archi Fonte Dati: Provincia di Ancona -Uff. Viabilità

36 CATEGORIA: Strumenti di Pianificazione Ambiti provvisori di tutela del P.P.A.R. Scala di riferimento: 1: Topologia: Mista Dati associati: Categorie costitutive del paesaggio Fonte Cartografia: PRG comunali Riperimetrazione Emergenze Geologiche e Geomorfologiche del P.P.A.R. Scala di riferimento: 1: Dati associati: Codice area Fonte Cartografia: Regione Marche Scala di riferimento: Varie Topologia: Dati Mappabili Dati associati: Stato di aggiornamento. Fonte Cartografia: PRG dei Comuni Fonte Dati: Serv. Urbanistica - Provincia di Ancona Pianificazione Urbanistica Generale Comunale 35

37 CATEGORIA: Strumenti di Pianificazione Piano Faunistico Venatorio Provinciale (P.F.V.P.) Scala di riferimento: 1: Fonte Cartografia: Regione Marche (da IGM) Fonte Dati: Ufficio Caccia e Pesca - Provincia di Ancona Piano del Parco del Conero Scala di riferimento: 1: Fonte Cartografia: Parco del Conero Ambiti definitivi di tutela del PPAR Scala di riferimento: 1: Topologia: Mista Fonte Cartografia: PRG comunali 36

38 CATEGORIA: Vincoli Aree Protette ed Ambienti Naturali Scala di riferimento non definita Vincolo Idrogeologico Scala di riferimento: 1: Dati associati: Decreto di vincolo, relazione, particelle catastali Fonte Cartografia: Regione Marche (da IGM) Fonte Dati: Corpo Forestale dello Stato Vincolo Paesaggistico L Scala di riferimento: Varie Topologia: Mista Dati associati: Codice, località, estremi decreto, tipologia, cartografia del rilievo Fonte Cartografia: Regione Marche Fonte Dati: Regione Marche 37

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