GIORNATA DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI VI^ EDIZIONE. CREMA, 23 Ottobre 2015 Sala Polenghi - Ospedale Maggiore di Crema -

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GIORNATA DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI VI^ EDIZIONE. CREMA, 23 Ottobre 2015 Sala Polenghi - Ospedale Maggiore di Crema -"

Transcript

1 GIORNATA DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI VI^ EDIZIONE CREMA, 23 Ottobre 2015 Sala Polenghi - Ospedale Maggiore di Crema -

2 «PROGETTO LAVORARE SICURI: L ESPERIENZA DELL ASL DI CREMONA PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO SANITARIO DEI COORDINATORI E DEGLI ADDETTI ALLE OPERAZIONI DI BONIFICA AMIANTO» Dr.ssa Anna Marinella Firmi Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL) ASL Cremona

3 INTRODUZIONE Il Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL), all Allegato 9, punto 6, relativamente alla «Prevenzione del Rischio Amianto», tra i suoi obiettivi, fa riferimento anche alla FORMAZIONe dei coordinatori e degli addetti delle imprese di bonifica amianto. SERVIZIO PSAL (deputato alla Prevenzione ed alla Sicurezza negli ambienti di lavoro) partecipa all ATTIVITÀ FORMATIVA prevista dal «PROGETTO LAVORARE SICURI - SICUREZZA DELLE LAVORAZIONI CON MATERIALI CONTENENTI AMIANTO», sottoscritto nel 2015, da INAIL di Cremona e da Scuola Edile Cremonese.

4 CONTESTO DI RIFERIMENTO REGISTRO NAZIONALE DEI MESOTELIOMI (RENAM) : I RISULTATI DEL IV RAPPORTO (VENEZIA, NOVEMBRE 2012): Nel 2011 si sono registrate denunce di nuovi casi di patologie legate all amianto, rispetto alle del 2010 (-0,6%) e alle del I decessi dovuti all amianto nel 2011(al 30/09/11) sono stati 692, a fronte degli 837 del 2010 e degli 853 del 2009 (anno in cui si è registrato il picco del quinquennio ). L 87% dei casi mortali è stato causato da neoplasie da asbesto sono i mesoteliomi rilevati in Italia tra il 1993 e il 2008.

5 PATOLOGIE ASBESTO CORRELATE: LA SITUAZIONE DELLA RELAZIONE ANNUALE 2013 (PRESENTATA A MONTECITORIO IL 09/07/2014): Dalla presentazione della Relazione annuale 2013 è emerso il riconoscimento di MP, di 376 con esito mortale. I più colpiti sono i lavoratori italiani (1.346), di cui maschi e 53 femmine; 372 i casi con esito mortale. Il settore più colpito è risultato Industria e servizi. L area geografica più interessata è il Sud Italia. L analisi per classi di età mostra che il 62% dei casi è con età al decesso maggiore di 74 anni.

6 PIANO NAZIONALE AMIANTO (MARZO 2013): Ha posto gli obiettivi e le azioni di prevenzione e tutela afferenti a tre macro aree relative a: Tutela della salute Tutela dell ambiente Aspetti di sicurezza del lavoro e previdenziali Il Piano Nazionale Amianto sottolinea, anche, l esigenza di «assicurare il costante aggiornamento della conoscenza di aspetti specifici correlati all amianto, nonché un elevata attenzione alla sorveglianza per esposizioni non tipiche».

7 FINALITA DEL PROGETTO Il «Progetto Lavorare Sicuri» è rivolto ai coordinatori ed agli addetti alle attività di rimozione, smaltimento e bonifica amianto, per i quali è fondamentale fornire attività di aggiornamento sulle conoscenze e competenze relative a : Rischi medico sanitari connessi a tali attività Rischi legati alle fasi di lavoro di rimozione (rischi lavori in quota), in particolare su coperture

8 ESPERIENZA DELL ASL DI CREMONA Partecipazione al Progetto da parte del Servizio PSAL dell ASL di Cremona, con la realizzazione di n. 8 INTERVENTI FORMATIVI (Aprile - Dicembre 2015) relativi ai rischi sanitari, della durata di 3 ore, riguardanti: Mecc. eziopatogenetici dell amianto Patologie amianto correlate PRAL Registro Esposti ed ex Esposti ad amianto Sorveglianza sanitaria Aspetti Medico Legali

9 FORMAZIONE PROCESSO EDUCATIVO ATTRAVERSO IL QUALE TRASFERIRE AI LAVORATORI ED AGLI ALTRI SOGGETTI DEL SIST. DI PREV. E PROT. AZIENDALE CONOSCENZE E PROCEDURE UTILI ALLA ACQUISIZIONE DI COMPETENZE PER LO SVOLGIMENTO IN SICUREZZA DEI RISPETTIVI COMPITI IN AZIENDA E ALLA IDENTIFICAZIONE, ALLA RIDUZIONE E ALLA GESTIONE DEI RISCHI

10 FORMAZIONE Cambiare le attitudini di ognuno in capacità utili per l'azienda, è una questione di non poco conto! La prima difficoltà che, in genere, si incontra risiede nella resistenza delle persone che, pensando di essere già perfettamente in grado di adempiere ai propri compiti, non vedono la necessità o l'utilità di essere costrette ad apprendere qualcosa di nuovo.

11 FORMAZIONE In qualche caso le novità richiedono l'utilizzo di RISORSE ESTERNE, allo scopo di incamerare in azienda nuove esperienze. Spesso invece è conveniente utilizzare le FORZE INTERNE che possiedono alcune peculiarità : 1) la conoscenza delle persone e dunque degli stimoli più adatti a motivarle 2) la conoscenza di macchinari, di impianti e delle attrezzature 3) la conoscenza del sistema organizzativo e gestionale dell azienda

12 FORMAZIONE Non solo un obbligo di legge: anche gli addestramenti tecnici devono essere letti con la chiave della sicurezza. Le conseguenze di un mancato addestramento riflettono i loro effetti non solo in termini di danni alle persone, ma nella produzione di spese non necessarie e nello sviluppo di metodi di lavoro non coerenti con la sicurezza. Gli interventi devono essere studiati per essere flessibili ed adattarsi ai piani di addestramento eventualmente esistenti in azienda!

13 AMIANTO L Amianto o Asbesto, è un minerale che appartiene alla categoria dei silicati fibrosi. Si presenta in natura in diverse forme mineralogiche. I tipi commerciali di interesse sono costituiti da crisotilo (serpentino, amianto bianco), crocidolite e amosite (anfiboli, amianto blu e bruno, rispettivamente). Meno rilevanti antofillite, actinolite e tremolite.

14

15 CARATTERISTICHE DELL AMIANTO L amianto è un MINERALE NATURALE a struttura fibrosa, che è stato diffusamente utilizzato per la VERSATILITÀ : è RESISTENTE al calore, al fuoco, agli agenti chimici, allo stiramento ed all attrito, è molto FLESSIBILE, FILABILE ed è dotato di proprietà FONOASSORBENTI E TERMOISOLANTI.

16 PROPRIETÀ DELL AMIANTO MINERALE FIBROSO PRESENTE IN NATURA BUONA RESISTENZA ALLA TRAZIONE FLESSIBILITÀ TERMORESISTENZA RESISTENZA ELETTRICA BUON ISOLAMENTO RESISTENZA CHIMICA

17 USI DELL AMIANTO E STATO UTILIZZATO PER SECOLI: EGIZIANI, GRECI E ROMANI Sistemi per trasportare i faraoni, stoppini della lampade, vestiti MEDIOEVO Isolanti per armature RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Isolanti per caldaie, tubi, turbine XX SECOLO II^ GUERRA MONDIALE E SUCCESSIVI 30 ANNI Materiale isolante termico e acustico, decorazioni, materiale di rinforzo, etc.

18 ESEMPI DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO Tubi di cemento amianto Pavimenti in asfalto, coperture tetti Pavimenti in materiale vinilico Fogli in materiale vinilico Materiale di sostegno per pavimentazioni Materiali edili vari (ad es.: piastrelle, moquette, isolanti termici e acustici, stucchi, controsoffittature, decorazioni) Isolanti acustici Colori per tessuti/rivestimenti Pannelli divisori Lavagne

19 ESEMPI DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO Materiali ignifughi Nastri isolanti Guarnizioni termoresistenti Rivestimento cappe da laboratorio Pannelli utilizzati negli ascensori Condotti di ventilazione per riscaldamento e condizionamento Boiler Condutture elettriche Tute e guanti da lavoro isolanti Fogli di carta resistente al calore Porte taglia-fuoco Torri di raffreddamento

20 IMPIEGHI DELL AMIANTO IN EDILIZIA CEMENTO AMIANTO IN LASTRE CANNA FUMARIA CARTE VINILICHE CALDAIA PAVIMENTI VINILICI PANNELLI INSONORIZZANTI SERBATOI

21 ESPOSIZIONE PROFESSIONALE Nell ambito delle attività che possono comportare esposizione ad amianto in occasione di lavoro è necessario distinguere tra: - Situazioni in cui l esposizione avviene per la MANIPOLAZIONE E L UTILIZZO DI AMIANTO COME MATERIA PRIMA NEL CICLO LAVORATIVO; - Situazioni in cui NON SI UTILIZZA AMIANTO COME MATERIALE BASE DEL CICLO LAVORATIVO, ma in cui potrebbe configurarsi un esposizione per LA PRESENZA IN SITU DI MATERIALI DI TIPO DIVERSO che lo contengono, in matrice solida o friabile, dai quali potrebbe determinarsi un rilascio di fibre.

22 PERICOLISITA MATERIALI CONTENENTI AMIANTO La pericolosità dei materiali contenenti amianto dipende dall'eventuale rilascio di fibre nell'ambiente. Il rischio aumenta con l'aumentare della friabilità del materiale contenente amianto. I materiali FRIABILI possono liberare le fibre spontaneamente, ad esempio a causa di infiltrazioni di acqua, correnti d'aria (forti venti), per vibrazioni dei materiali che lo contengono. I materiali ancora COMPATTI O POCO FRIABILI possono liberare le fibre di amianto sole se danneggiati, resi pulverulenti facendo uso di attrezzi quali: trapani, smerigliatrici, lime ecc.

23 EFFETTI PATOGENI I materiali contenenti amianto, se degradati, possono rilasciare fibre che, se inalate, provocano gravi patologie, per lo più dell apparato respiratorio. Tutte le lavorazioni, quindi, che ne hanno previsto l uso possono essere considerate a rischio. A differenza delle fibre vetrose, l amianto persiste nei tessuti per decenni. Il periodo di latenza tra esposizione e manifestazioni cliniche è molto lungo, con una media di circa 30 anni.

24 AMIANTO ED INCIDENZA 2015 L anno con il picco dei malati secondo le stime e le previsioni!!!

25 INQUADRAMENTO GENERALE Legge 27 marzo 1992 n. 257 Norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto Art. 12 comma 5 i proprietari degli immobili devono comunicare alle Unità sanitarie locali i dati relativi alla presenza di AMIANTO FLOCCATO O IN MATRICE FRIABILE (presente in intonaci, controsoffitti, guarnizioni, isolamenti termici di tubazioni, caldaie, ecc.)

26 INQUADRAMENTO GENERALE Legge 27 marzo 1992 n. 257 Norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto Ha attribuito alle Regioni compiti di pianificazione e di controllo delle attività di protezione dell ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della tutela della popolazione e del territorio

27 INQUADRAMENTO GENERALE Legge Regionale 29 Settembre 2003 n.17 Norme per il risanamento dell ambiente, bonifica e smaltimento dell amianto L obbligo di comunicazione previsto per Legge 27 marzo 1992 n. 257 viene esteso all amianto compatto (coperture, tubature, canne fumarie in fibrocemento) Tale Legge disciplina anche l adozione e l articolazione del Piano Regionale Amianto

28 INQUADRAMENTO GENERALE Deliberazione Giunta Regionale del 22 Dicembre 2005 n. VIII/ 1526 Approvazione del Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) di cui alla Legge Regionale n.17 Azioni, strumenti e risorse per realizzare la salvaguardia della popolazione dall esposizione a fibre di amianto www. sanita.regione.lombardia.it

29 PIANO REGIONALE AMIANTO LOMBARDIA (PRAL) Si prefigge come obiettivo l eliminazione dal territorio regionale dell amianto entro il gennaio 2016 e prevede un insieme di azioni: 1. Censimento / mappatura della presenza di amianto sul territorio 2. Regolazione di bonifica e smaltimento 3. Tutela della salute 4. Informazione e coinvolgimento della popolazione

30 PRAL: L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA 1. Il Censimento, è stato attivato dall ASL, a partire da Giugno 2006: I soggetti Pubblici e Privati proprietari hanno l obbligo di comunicare all ASL la presenza di amianto negli edifici, nelle strutture, negli impianti e nei mezzi di trasporto. I dati raccolti ( Mod. NA1 di cui all ALL. 4 del PRAL) vengono inseriti in registri informatici istituiti presso l ASL. I dati vengono, poi, elaborati a livello regionale con produzione di report periodici.

31 PRAL: L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA 2. La mappatura ed il monitoraggio ambientale delle attività di bonifica sono stati affidati all ARPA. La predisposizione e la disponibilità delle discariche per lo smaltimento sono state demandate alle PROVINCE. 3. La tutela della salute, che prevede la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ed ex esposti all amianto e il Registro dei Mesoteliomi, è affidata all ASL.

32 PRAL: L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA 4. Le azioni di informazione e di sensibilizzazione, realizzate dall ASL, sono state indirizzate all Amministrazione Provinciale e alle Amministrazioni Comunali, mirando, in particolare, a favorire l autodenuncia obbligatoria ( mod. NA1) della presenza di amianto negli edifici, strutture. Sono state adeguatamente informate, circa le azioni poste in capo al PRAL, anche le Associazioni di Categoria e le Associazioni degli Amministratori Condominiali, individuando i referenti ASL, a cui fare riferimento, nei casi di difficoltà, per chiarimenti, per indicazioni varie relative alla compilazione ed all invio della modulistica da compilarsi.

33 PRAL: L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA 4. La campagna informativa sul territorio ha visto anche la produzione di intervista televisiva su Rete Locale, al fine di attuare opportuna opera di divulgazione sull argomento e sulla materia amianto. Nel 2012, a Cremona, è stato organizzato un Convegno Regionale Amianto: conoscere per gestire, a cui ha partecipato anche l ASL, per la realizzazione di un approfondimento tecnico e normativo in tema di neutralizzazione e corretto smaltimento dell amianto.

34 AGGIORNAMENTI NORMATIVI Legge Regionale 31 Luglio 2012 n.14 (che ha modificato la L. R. 17/2003) Art. 2 c.3 : La REGIONE attua il programma di sorveglianza sanitaria degli ex esposti. Art. 2 c.4 : Per accedere alla sorveglianza sanitaria il soggetto ex esposto si rivolge all ASL di appartenenza. Allo scopo di sollecitare l autonotifica obbligatoria della presenza di amianto e quindi di completare il censimento, nel 2012 è stata introdotta una sanzione amministrativa per la mancata segnalazione di manufatti contenenti amianto in matrice non friabile.

35 AZIONI REGIONALI La Giunta Regionale, con Delibera n. 4777/2013, ha definito i criteri per l applicazione delle sanzioni differenziandole sulla base dell indice di degrado e della quantità di amianto segnalato. Le sanzioni si applicano a partire dal 1/2/2013 e le verifiche vengono svolte dai Comuni e dalle ASL. Nel caso venga rilevata la presenza di amianto non censito, IL PROPRIETARIO dovrà provvedere a stimarne lo stato di conservazione ed inviarne comunicazione all ASL.

36 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX- ESPOSTI ALL AMIANTO DALLE INDICAZIONI REGIONALI ALL ESPERIENZA DELL ASL DI CREMONA

37 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX- ESPOSTI ALL AMIANTO: ESPERIENZA DELL ASL DI CREMONA Deliberazione del D.G. n 352 del 28/04/2010: D.D.G.S. n.4972 del 16/05/2007 e relativo allegato A Istituzione del registro dei lavoratori esposti ed ex esposti all amianto ed adozione del protocollo operativo per la loro sorveglianza sanitaria presso le ASL, previsti dalla D.G.R. n.viii/1526 in data 22 dicembre 2005 ; presa d atto.

38 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Ricerca attiva a cura delle ASL: Aziende dove sono stati riscontrati a cura delle ASL, UOOML e/o del registro mesoteliomi casi di neoplasia Aziende conosciute per aver utilizzato amianto come materia prima, aziende di bonifica Aziende note all ASL per aver prodotto eventi sentinella a prescindere dal tipo di lavorazione svolta Imprese dove gruppi di lavoratori hanno chiesto riconoscimenti previdenziali (art.13 legge 257/92 e legge 271/93)

39 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Classificazione lavoratori: Ex-esposti ancora dipendenti dell impresa in cui è avvenuta l esposizione Ex-esposti ancora in attività ma non più dipendenti dell impresa in cui è avvenuta l esposizione Ex-esposti non più in attività lavorativa

40 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Finalità: Iniziativa epidemiologica Iniziativa prevenzionale volta a supportare il cittadino che nel corso della sua vita è venuto a contatto direttamente o indirettamente con l amianto Volontaria e gratuita

41 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Attività: ASL alimenta il registro ex-esposti, fornisce informativa al cittadino ed ottiene consenso ad inserimento nel registro ed all invio alla UOOML ASL invia alla UOOML UOOML effettua attività di sorveglianza sanitaria

42 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Attività di dettaglio ASL: Invito ad ex-esposti (noti per la memoria storica o stimolati attraverso stampa) a presentarsi per colloquio orientativo Colloquio mirato presso ASL al fine di orientare il cittadino sulla problematica ed identificare il profilo personale di rischio espositivo (classificazione di esposizione) Ottenimento consenso ad inserimento nel registro Ottenimento consenso all invio alla UOOML

43 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Attività di dettaglio ASL: ASL invia alla UOOML UOOML effettua attività di sorveglianza sanitaria

44 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Classificazione esposizione ASL: Basata sul tipo, intensità, frequenza di esposizione Suddivisione in : -CLASSE A ALTA ESPOSIZIONE -CLASSE B BASSA ESPOSIZIONE

45 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Azioni UOOML per Classe A o particolari casi B: SCREENING PRIMA VISITA: - Raccolta anamnestica lavorativa e patologica mirata - Esame obiettivo con particolare riguardo al torace - Rx torace (OAD-OAS secondo ILO 80) - PFR con studio della diffusione alveolocapillare dei gas

46 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Azioni UOOML per Classe A o particolari casi B: VISITA SUCCESSIVA (ogni 3 anni se fumatore/ogni 5 altri): - Raccolta anamnestica lavorativa e patologica mirata - Esame obiettivo con particolare riguardo al torace - PFR con studio della diffusione alveolocapillare dei gas

47 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Azioni UOOML per Classe A o particolari casi B: APPROFONDIMENTI EVENTUALI SE SCREENING/VISITA SUCCESSIVA POSITIVI - TAC - Rx torace (OAD-OAS secondo ILO 80)

48 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Azioni UOOML per Classe B: COUNSELLING SANITARIO

49 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO ESPERIENZA DELL ASL DI CREMONA: FLUSSI ASL-UOOML Cittadino presenta a SPSAL MODULO RICHIESTA ISCRIZIONE E CONSENSO TRATTAMENTO DATI SPSAL compila MODULO DATI ASL SI CARICO SSN NO NO CONSENSO UOOML SI SPSAL invia INFORMATIVA PER MEDICO COMPETENTE SPSAL archivia SPSAL compila DICHIARAZIONE PER INVIO UOOML Cittadino conttatta UOOML per valutazione sanitaria UOOML compila e invia a SPSAL MODULO DATI UOOML

50 2012: PROGETTO PILOTA INAIL- ASL- ISTITUTI OSPITALIERI CREMONA PER SORVEGLIANZA SANITARIA AI LAVORATORI ESPOSTI ED EX ESPOSTI ALL AMIANTO DDG ASL N 232 DEL 10/05/2012: Convenzione per il biennio 2012/2013 tra sede INAIL di Cremona, ASL di Cremona e l AO Istituti Ospitalieri di Cremona per l esecuzione della sorveglianza sanitaria ai soggetti esposti ed ex esposti all amianto.

51 DATI ASL REGISTRO ESPOSTI ED EX ESPOSTI Registro ex esposti Individuati Invitati a presentars i x colloquio orientativ o ASL Presentati si a colloquio mirato presso ASL Inseriti in Registro - Classe A - Classe B Ricerca attiva ASL di cui in vita (100%) Iniziativa volontaria 2010 Ricerca attiva ASL 2011 Iniziativa volontaria 2011 Ricerca attiva ASL 2012 Iniziativa volontaria 2012 Iniziativa volontaria 2013 Iniziativa volontaria (100%) 53 (100%) 5 (100%) 50 (100%) 13 (100%) 74 (100%) 7 (100%) A 91 - B A A A A A A A 7 Inviati alla UOOML 88 - A 87 - B A A 6 5 -A A A A A 7

52 PREVENZIONE PRIMARIA Un efficace riduzione del rischio si ottiene evitando l esposizione a fibre di amianto, indipendentemente dalle dimensioni. Già il DPR 303/56 all art. 21 disponeva una serie di azioni, a carico del datore di lavoro, al fine di impedire o ridurre lo sviluppo e la diffusione di qualunque polvere nell ambiente di lavoro, adottando procedimenti lavorativi in macchinari chiusi, muniti di sistema di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti ad impedirne la dispersione.

53 NORMATIVA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81/ 2008 Titolo IX Capo III Protezione dei rischi connessi all esposizione ad amianto : Valutazione del rischio (art. 249) Notifica (art. 250) Misure di prevenzione e protezione (art. 251) Misure Igieniche (art. 252) Controllo dell esposizione (art. 253) Valore Limite (art. 254) Operaz. Lavorative particolari (art. 255)

54 NORMATIVA AMBIENTI DI LAVORO D.Lgs. 81/ 2008 Titolo IX Capo III Protezione dei rischi connessi all esposizione ad amianto : Lavori di demolizione o rimozione dell amianto (art. 256) Informazione dei Lavoratori (art. 257) Formazione dei Lavoratori (art. 258) Sorveglianza Sanitaria (art. 259) Registro di esposizione (art. 260)

55 Ge.M.A. AMIANTO e Ge.M.A. NUOVE REGOLE PER LA TRASMISSIONE INFORMATIZZATA DELLA NOTIFICA E DEL PIANO PER I LAVORI DI BONIFICA DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO ( ARTT. 250 E 256 D. LGS. 81/08) E DELLA RELAZIONE ANNUALE ( ART. 9 L.257/92). In attuazione della d.g.r. IX/3913 del 6/8/2012, è stato progettato e realizzato l applicativo denominato Ge.M.A., acronimo di Gestione Manufatti in Amianto, che consente al Datore di Lavoro delle Imprese esercenti attività di bonifica amianto ( iscritte all Albo Nazionale Gestori Ambientali categoria 10A e 10B) di rendere immediatamente fruibili notifiche e piani per i lavori di bonifica, artt. 250 e 256 D. Lgs. 81/08, all organo di vigilanza territorialmente competente. L invio telematico di questi documenti alimenta, peraltro, senza soluzione di continuità, la composizione informatica della relazione annuale prevista dall art. 9 L.257/92 per un facile assolvimento dell obbligo di trasmissione posto a suo carico. LA MODALITÀ DI INVIO INFORMATIZZATA È OBBLIGATORIA, A PARTIRE DAL 1 APRILE 2014, PER LE NOTIFICHE ART. 250 D. LGS. 81/08 E I PIANI DI LAVORO ART. 256 D. LGS. 81/08 MENTRE, PER LA RELAZIONE ANNUALE EX ART. 9 L.257/92, RELATIVA ALLE ATTIVITÀ REALIZZATE NEL 2013, A PARTIRE DALL ANNO In Regione Lombardia l utilizzo di tale modalità di invio è possibile accedendo all indirizzo Web: LINK L assistenza alle imprese sarà erogata da SPOC con i seguenti riferimenti : spoc_prevenzione@lispa.it Oggetto : GEMA Tel. :

Giornata della Sicurezza nei cantieri V Edizione. CREMONA, 28 Novembre 2014 Sala Maffei - Camera di Commercio

Giornata della Sicurezza nei cantieri V Edizione. CREMONA, 28 Novembre 2014 Sala Maffei - Camera di Commercio Giornata della Sicurezza nei cantieri V Edizione CREMONA, 28 Novembre 2014 Sala Maffei - Camera di Commercio AMIANTO: RISCHIO ANTICO, PROBLEMATICA ANCORA ATTUALE. L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA PER LA

Dettagli

Circolare N.15 del 24 Gennaio 2013. Lombardia. Censimento amianto entro il 30 gennaio 2013

Circolare N.15 del 24 Gennaio 2013. Lombardia. Censimento amianto entro il 30 gennaio 2013 Circolare N.15 del 24 Gennaio 2013 Lombardia. Censimento amianto entro il 30 gennaio 2013 Lombardia: censimento amianto entro il 30 gennaio 2013 Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che,

Dettagli

1785 04/03/2014 DIREZIONE GENERALE SALUTE. Identificativo Atto n. 130

1785 04/03/2014 DIREZIONE GENERALE SALUTE. Identificativo Atto n. 130 1785 04/03/2014 Identificativo Atto n. 130 DIREZIONE GENERALE SALUTE TRASMISSIONE INFORMATIZZATA DELLA NOTIFICA E DEL PIANO PER I LAVORI DI BONIFICA DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO (ARTT. 250 E 256 D.LGS

Dettagli

LAVORI DI BONIFICA DA AMIANTO: REQUISITI DEL COORDINATORE 494

LAVORI DI BONIFICA DA AMIANTO: REQUISITI DEL COORDINATORE 494 Associazione Italiana fra Addetti alla Sicurezza DOCUMENTO D INDIRIZZO CONGIUNTO N. 1 LAVORI DI BONIFICA DA AMIANTO: REQUISITI DEL COORDINATORE 494 Emissione 15 ottobre 2003 SOMMARIO 1. Premessa 2. Gli

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81. Riferimenti normativi. L. 257/92 D. Lgs. 277/91 L. 257/06. Norme attuative

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81. Riferimenti normativi. L. 257/92 D. Lgs. 277/91 L. 257/06. Norme attuative amiantomianto DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 Novità?? Riferimenti normativi L. 257/92 D. Lgs. 277/91 L. 257/06 Tutela dei lavoratori D. Lgs 81/08 L. 1124/65 Norme attuative Disciplinari tecnici

Dettagli

Roberto Cecchetti ASL Monza e Brianza

Roberto Cecchetti ASL Monza e Brianza Roberto Cecchetti ASL Monza e Brianza Il censimento in regione Principali azioni per la corretta gestione della presenza di amianto La Legge Regionale n.17/2003 e successive modifiche introdotte dalla

Dettagli

CONVEGNO GESTIONE E BONIFICA DELL AMIANTO 20 OTTOBRE 2004 CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE BOLOGNA IL PIANO REGIONALE AMIANTO

CONVEGNO GESTIONE E BONIFICA DELL AMIANTO 20 OTTOBRE 2004 CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE BOLOGNA IL PIANO REGIONALE AMIANTO CONVEGNO GESTIONE E BONIFICA DELL AMIANTO 20 OTTOBRE 2004 CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE BOLOGNA IL PIANO REGIONALE AMIANTO Dr.ssa Marinella Natali Dr.ssa Mariella Riefolo Assessorato Sanità REGIONE

Dettagli

Censimento Amianto: perché farlo?

Censimento Amianto: perché farlo? Ing. Maurizio Villa MINUS ENERGY - NETWORKENERGIA Censimento Amianto: perché farlo? MINUS ENERGY NETWORKENERGIA Group Via Meda, 2-20020 Dairago CENSIMENTO AMIANTO: Rif. Normativi Legge 257/92, comma 5:

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

PROGETTO DI LEGGE N. 0056. di iniziativa del Consigliere regionale Villani, Pesato, Ciocca, Bossetti, Bottari

PROGETTO DI LEGGE N. 0056. di iniziativa del Consigliere regionale Villani, Pesato, Ciocca, Bossetti, Bottari PROGETTO DI LEGGE N. 0056 di iniziativa del Consigliere regionale Villani, Pesato, Ciocca, Bossetti, Bottari Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 29 settembre 2003 n. 17 Norme per il risanamento

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: E possibile rendere sicure le sostanze pericolose Identificativo della Linea o delle Linee di intervento generale/i : Prevenzione degli eventi

Dettagli

Materiali contenenti amianto. Le novità normative

Materiali contenenti amianto. Le novità normative Dipartimento di Prevenzione Medico Materiali contenenti amianto Le novità normative Eugenio Ariano Marzia Soresini Il Piano Regionale Amianto A fine 2005 in applicazione della norma nazionale è stato varato

Dettagli

COMUNE DI SCORDIA. ASSESSORATO ALL AMBIENTE Area 3 Servizio Territorio e Ambiente AVVISO PUBBLICO

COMUNE DI SCORDIA. ASSESSORATO ALL AMBIENTE Area 3 Servizio Territorio e Ambiente AVVISO PUBBLICO COMUNE DI SCORDIA ASSESSORATO ALL AMBIENTE Area 3 Servizio Territorio e Ambiente AVVISO PUBBLICO CENSIMENTO OBBLIGATORIO PRESENZA AMIANTO/ETERNIT NEL TERRITORIO COMUNALE IL SINDACO VISTA la Legge 27 Marzo

Dettagli

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione A. Programma del corso per addetti delle imprese di da amianto (30 ore) TEMA 1. Aspetti introduttivi 2. Aspetti sanitari 2. Dispositivi di Protezione

Dettagli

AMIANTO Gestione del rischio negli edifici pubblici e privati

AMIANTO Gestione del rischio negli edifici pubblici e privati DESENZANO DEL GARDA 9 APRILE 2015 Sala Pelèr Palazzo Todeschini AMIANTO Gestione del rischio negli edifici pubblici e privati Cos è l amianto Con il termine amianto, o asbesto, si intende un gruppo di

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

Il monitoraggio delle bonifiche dell amianto mediante l analisi dei dati art. 9 L. 257/92: l esperienza nella Regione Lazio e nella Regione Toscana

Il monitoraggio delle bonifiche dell amianto mediante l analisi dei dati art. 9 L. 257/92: l esperienza nella Regione Lazio e nella Regione Toscana Il monitoraggio delle bonifiche dell amianto mediante l analisi dei dati art. 9 L. 257/92: l esperienza nella Regione Lazio e nella Regione Toscana ISS - Roma, 12/12/2013 Dott. Fulvio Cavariani direttore

Dettagli

VALUTAZIONE RISCHIO AMIANTO Metodo VERSAR

VALUTAZIONE RISCHIO AMIANTO Metodo VERSAR VALUTAZIONE RISCHIO AMIANTO Metodo VERSAR Azienda ESEMPIO Sede COMUNE DI SALERNO Indirizzo: Via IRNO Datore di lavoro Ciciriello Riccardo Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione Bellini Giuseppe

Dettagli

Ing. Fabio Fabbri Ing. Patrizia Cinquetti Settore Qualità Urbana Comune di Sesto San Giovanni

Ing. Fabio Fabbri Ing. Patrizia Cinquetti Settore Qualità Urbana Comune di Sesto San Giovanni Giovedì 22 Aprile 2010 Ing. Fabio Fabbri Ing. Patrizia Cinquetti Settore Qualità Urbana Comune di Sesto San Giovanni Fonti normative regionali e monitoraggio Legge Regionale 29 settembre 2003 n. 17 norme

Dettagli

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008

Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Corsi di formazione sulla sicurezza in edilizia 2008/2009 D.Lgs. 81/2008 Cod. Denominazione del corso Ore Pag. SI1 Formazione per operai/ primo ingresso in edilizia 16 2 SI2 RSPP/ASPP - Responsabili del

Dettagli

promuove e organizza il Seminario Nazionale

promuove e organizza il Seminario Nazionale Pagina 1 di 6 promuove e organizza il Seminario Nazionale "LO STATO DELL ARTE DELLA GESTIONE DEL RISCHIO AMIANTO IN ITALIA A 16 ANNI DALL EMANAZIONE DELLA LEGGE N. 257/92 E ALLA LUCE DEGLI ULTIMI AGGIORNAMENTI

Dettagli

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

AMIANTO. Censimento e rimozione Aspetti normativi, sanitari e tecnici Procedure, obblighi e sanzioni. Mercoledì 6 marzo 2013. In collaborazione con

AMIANTO. Censimento e rimozione Aspetti normativi, sanitari e tecnici Procedure, obblighi e sanzioni. Mercoledì 6 marzo 2013. In collaborazione con AMIANTO Censimento e rimozione Aspetti normativi, sanitari e tecnici Procedure, obblighi e sanzioni 1 Mercoledì 6 marzo 2013 In collaborazione con Ufficio di Sanità Pubblica Bonate Sotto AGENDA 2 L Evoluzione

Dettagli

La Prevenzione dei Tumori Occupazionali. il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni

La Prevenzione dei Tumori Occupazionali. il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni La Prevenzione dei Tumori Occupazionali il Registro di Esposizione ad Agenti Cancerogeni e Mutageni La prevenzione dei tumori occupazionali Premessa L Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC)

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO. Dott. Massimo Caironi Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL)

SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO. Dott. Massimo Caironi Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO Dott. Massimo Caironi Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) SORVEGLIANZA SANITARIA PER LAVORATORI ESPOSTI AD AMIANTO

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008

STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008 DECRETO LEGISLATIVO n. 81 del 9 aprile 2008 UNICO TESTO NORMATIVO in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO

Dettagli

NON E STATA ABROGATA LA LEGGE 257 / 92 E TUTTI I RELATIVI DECRETI APPLICATIVI

NON E STATA ABROGATA LA LEGGE 257 / 92 E TUTTI I RELATIVI DECRETI APPLICATIVI Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 30.04.2008 TITOLO IX CAPO III : Amianto cosa cambia William

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Verona, 13 dicembre 2014 ASPETTI NORMATIVI, AMBIENTALI, SANITARI E MEDICO LEGALI NELLA GESTIONE DEL RISCHIO AMIANTO

Verona, 13 dicembre 2014 ASPETTI NORMATIVI, AMBIENTALI, SANITARI E MEDICO LEGALI NELLA GESTIONE DEL RISCHIO AMIANTO Verona, 13 dicembre 2014 ASPETTI NORMATIVI, AMBIENTALI, SANITARI E MEDICO LEGALI NELLA GESTIONE DEL RISCHIO AMIANTO La tutela della popolazione dal rischio amianto Dr.ssa Fiorini Cristina SPISAL ULSS 20

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08 HSR Resnati spa dott. Rino Donghi 29 novembre 2008 Premessa Il dlgs 81/08 del 29 aprile 08, in particolare agli artt. 25, 38 e 41,

Dettagli

GLI INTERVENTI IN PRESENZA DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO

GLI INTERVENTI IN PRESENZA DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO GLI INTERVENTI IN PRESENZA DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO ROVIGO 29 OTTOBRE 2010 Trattazione Dott. Ermanno Sarti Tecnico della Prevenzione AMIANTO ex D.L.gs. n 257/06 ora D.Lgs integrato dal D.L.gs 03/08/2009

Dettagli

AMIANTO. Pericoli e rischi

AMIANTO. Pericoli e rischi AMIANTO. Pericoli e rischi per la salute e per la sicurezza Pietro Gino Barbieri Direttore Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro ASL Brescia Cemento-amianto: togliamocelo dalla testa I (principali)

Dettagli

Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE

Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE L organizzazione della sicurezza secondo D.Lgs. 81/08 Al datore di lavoro vengono attribuiti compiti di regia e di programmazione della sicurezza in azienda,

Dettagli

Contenuti dell intervento di oggi:

Contenuti dell intervento di oggi: Giornata sicurezza cantieri Venerdì 23 ottobre 2015 L aggiornamento continuo degli operatori addetti alla bonifica amianto, l esperienza del progetto Lavorare Sicuri - Sicurezza delle lavorazioni con materiali

Dettagli

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 4, comma 2 del D.Lgs 626/1994, secondo la procedura standardizzata del D.M. 05.12.1996) 1. L AZIENDA 1.1 ANAGRAFICA AZIENDALE Ragione sociale Sede legale Indirizzo

Dettagli

Verona, 17 febbraio 2015

Verona, 17 febbraio 2015 Verona, 17 febbraio 2015 La tutela dei lavoratori dal rischio amianto Dr.ssa Fiorini Cristina SPISAL ULSS 20 Verona Obiettivi dell incontro Definire gli obblighi dei datori di lavoro delle imprese che

Dettagli

Ing. Maurizio Villa Seminario Formativo APAC

Ing. Maurizio Villa Seminario Formativo APAC AMIANTO «Il Rischio di un Respiro» Ing. Maurizio Villa Seminario Formativo APAC Ing. Maurizio Villa MINUS ENERGY - NETWORKENERGIA Classificazione e Identificazione dell Amianto Dove Trovarlo e Pericoli

Dettagli

Norme per il risanamento dell ambiente, bonifica e smaltimento dell amianto

Norme per il risanamento dell ambiente, bonifica e smaltimento dell amianto LEGGE REGIONALE 29 settembre 2003, N. 17 Norme per il risanamento dell ambiente, bonifica e smaltimento dell amianto (BURL n. 40, 1º suppl. ord. del 03 Ottobre 2003 ) urn:nir:regione.lombardia:legge:2003-09-29;17

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

RELAZIONI ART 9 D.Lgs. 257/92

RELAZIONI ART 9 D.Lgs. 257/92 Sezione Prevenzione e Sanità Pubblica RELAZIONI ART 9 D.Lgs. 57/9 Anno fonte: Relazioni inviate dalle ditte che eseguono interventi di bonifica e trasporto amianto riferimento: attività svolte nel territorio

Dettagli

DECRETO N. 424 DATA 12/02/2002

DECRETO N. 424 DATA 12/02/2002 O GG E TTO : Piano Regionale Amianto - Attività di formazione per il personale delle strutture di vigilanza delle Aziende Sanitarie Locali della Liguria. DECRETO N. 424 DATA 12/02/2002 del REGISTRO ATTI

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

L evoluzione normativa

L evoluzione normativa L evoluzione normativa La prima produzione normativa in tema di sicurezza sul lavoro risale alla fine del secolo XIX. Il legislatore dell epoca considerava gli infortuni sul lavoro un fattore inevitabile

Dettagli

Articolo 2 Integrazioni alla L.R. 17/2003 in materia di politiche di sostegno.

Articolo 2 Integrazioni alla L.R. 17/2003 in materia di politiche di sostegno. Pagina 1 di 6 Leggi Regionali d'italia Lombardia L.R. 31-7-2012 n. 14 Modifiche e integrazioni alla legge regionale 29 settembre 2003, n. 17 (Norme per il risanamento dell'ambiente, bonifica e smaltimento

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA

Dettagli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

Il mio contributo di oggi:

Il mio contributo di oggi: Assessorato politiche per la salute Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Sanità Pubblica Assessorato politiche per la salute Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Sanità

Dettagli

AMIANTO: RISCHI PER LA SALUTE, INTERVENTI DI BONIFICA E MODALITA DI SMALTIMENTO

AMIANTO: RISCHI PER LA SALUTE, INTERVENTI DI BONIFICA E MODALITA DI SMALTIMENTO AMIANTO: RISCHI PER LA SALUTE, INTERVENTI DI BONIFICA E MODALITA DI SMALTIMENTO Martedì 15 maggio 2012 miniera di amianto di Balangero, (Torino) Eternit di Casale Monferrato (Alessandria) febbraio 2012

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

COMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE:

COMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE: COMPITI E RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE: MODIFICHE INTRODOTTE DAL D.Lgs. 3 Agosto 2009, n n 106 Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in materia di tutela della

Dettagli

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE

Dettagli

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI

SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMA DEL VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA Modello A) BOZZA DI LETTERA

Dettagli

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE ATTI 1979 VI COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE PROGETTO DI LEGGE

CONSIGLIO REGIONALE ATTI 1979 VI COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE PROGETTO DI LEGGE REGIONE LOMBARDIA IX LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 1979 VI COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE PROGETTO DI LEGGE Modifiche e integrazioni alla legge regionale 9 settembre 2003, n.

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di

Dettagli

Procedure Operative Standard in caso d interventi con presenza di fibre di amianto. Work shop Amianto - Esperienza del Comando di Milano -

Procedure Operative Standard in caso d interventi con presenza di fibre di amianto. Work shop Amianto - Esperienza del Comando di Milano - Procedure Operative Standard in caso d interventi con presenza di fibre di amianto Work shop Amianto - Esperienza del Comando di Milano -, RSPP Comando di Milano 01/01/2011 01/06/2013 INDICE DELL INTERVENTO

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 10511 12/11/2014 Identificativo Atto n. 1108 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DELL AVVISO PUBBLICO PER L ASSEGNAIZONE DELLA DOTE SCUOLA COMPONENTE MERITO - A.S. 2014/1015.

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυι οπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδ

ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυι οπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδ ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψ υιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασ δφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδφγηϕκ λζξχϖβνµθωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖ βνµθωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθω

Dettagli

SEMINARIO INFORMATIVO COMMISSIONE SICUREZZA. D.L.vo 106/2009: le modifiche al TU sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

SEMINARIO INFORMATIVO COMMISSIONE SICUREZZA. D.L.vo 106/2009: le modifiche al TU sulla sicurezza nei luoghi di lavoro Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma SEMINARIO INFORMATIVO COMMISSIONE SICUREZZA D.L.vo 106/2009: le modifiche al TU sulla sicurezza nei luoghi di lavoro La formazione dei lavoratori e gli organismi

Dettagli

il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.

il rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale. Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di

Dettagli

Pericolosità del Materiale Contenente Amianto

Pericolosità del Materiale Contenente Amianto Pericolosità del Materiale Contenente Amianto - in buone condizioni: rilascio di fibre estremamente improbabile - danneggiato per manutenzione od altro (es. eventi atmosferici importanti: grandinata.):

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

Corso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Corso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza In collaborazione con: Con il coordinamento scientifico di: Tabella 1. Prospetto delle Classi di Laurea Corso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Normativa Con l'introduzione

Dettagli

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Titolo del pag. 1 di 6 Titolo del I N D I C E 1. SCOPO 2. GENERALITÀ 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. LISTA DI DISTRIBUZIONE 5. DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO 6. SELEZIONE DEL PERSONALE 7. ITER DI INSERIMENTO

Dettagli

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016 AZIENDA SPECIALE SERVIZI PUBBLICI LOCALI VIA SOLFERINO, 13 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO (PI) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2014-2016 Con la redazione del programma triennale per la

Dettagli

Il Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro. 26 Marzo 2015

Il Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro. 26 Marzo 2015 Il Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro 26 Marzo 2015 Introduzione Cos é la specifica BS OHSAS 18001:2007 Definisce in maniera dettagliata (specification) le linee guida per l implementazione

Dettagli

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 AGENFORM Centro di Formazione Professionale Viale Amendola Eboli(SA) Consulente Dott. Ing. Elena Chiappa FORMAZIONE:

Dettagli

La valutazione dei rischi. La valutazione dei rischi -- Programma LEONARDO

La valutazione dei rischi. La valutazione dei rischi -- Programma LEONARDO La valutazione dei rischi La valutazione del rischio è lo strumento fondamentale che permette di individuare le misure di prevenzione e pianificarne l attuazione, il miglioramento ed il controllo al fine

Dettagli

Aggiornamento su censimento presenza amianto edifici territorio Distretto Isola Bergamasca

Aggiornamento su censimento presenza amianto edifici territorio Distretto Isola Bergamasca Aggiornamento su censimento presenza amianto edifici territorio Distretto Isola Bergamasca Ponte San Pietro 20-02-2013 Dalzano Dr. Marcello Responsabile Settore di Prevenzione di Bonate Sotto Diparetimento

Dettagli

Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08. Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG)

Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08. Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08 Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Ivo Dagazzini Rappresentante delle Regioni per la Regione Veneto Direttore

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

AMIANTO: DA FEBBRAIO 2013 SANZIONI PER CHI NON NE DENUNCIA IL POSSESSO

AMIANTO: DA FEBBRAIO 2013 SANZIONI PER CHI NON NE DENUNCIA IL POSSESSO AMIANTO: DA FEBBRAIO 2013 SANZIONI PER CHI NON NE DENUNCIA IL POSSESSO A partire da febbraio 2013 sono previste sanzioni da 100,00 a 1.500,00 per i soggetti interessati (proprietari / detentori) di manufatti

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

Corso di formazione per Dirigenti coordinatori attivita di bonifica e smaltimento amianto

Corso di formazione per Dirigenti coordinatori attivita di bonifica e smaltimento amianto Corso di formazione per Dirigenti coordinatori attivita di bonifica e smaltimento amianto Ecipar di Ravenna organizza, con inizio mercoledì 24 settembre 2014, un corso per dirigenti / coordinatori per

Dettagli

AMIANTO: aggiornamenti normativi. AMIANTO: Documentazione, procedure e metodologie operative

AMIANTO: aggiornamenti normativi. AMIANTO: Documentazione, procedure e metodologie operative AMIANTO: aggiornamenti normativi AMIANTO: Documentazione, procedure e metodologie operative COS E L AMIANTO? L amianto è un minerale che si trova in natura, in diverse parti del globo terrestre, e si ottiene

Dettagli

RIEPILOGO PROGETTO MAPPATURA SCUOLE PROVINCIA RIETI

RIEPILOGO PROGETTO MAPPATURA SCUOLE PROVINCIA RIETI RIEPILOGO PROGETTO MAPPATURA SCUOLE PROVINCIA RIETI L INAIL, in collaborazione con il Centro Regionale Amianto della Regione Lazio (CRA), il Ministero della Salute e l Istituto Superiore di Sanità (ISS),

Dettagli

Compiti istituzionali dell ARPACal ai sensi della L.R. 14/2011

Compiti istituzionali dell ARPACal ai sensi della L.R. 14/2011 Seminario sul tema: La gestione del rischio Amianto in Calabria: problematiche e soluzioni 27 Aprile 2015, EDILEXPO 2015 Parco Commerciale le Fontane, CATANZARO Compiti istituzionali dell ARPACal ai sensi

Dettagli

L.R. Lombardia 31 luglio 2012 n. 14

L.R. Lombardia 31 luglio 2012 n. 14 L.R. Lombardia 31 luglio 2012 n. 14 venerdì 7 settembre, 2012 NOTA E stata pubblicata sul B.U.R.L. 3 agosto 2012 n. 31 ed è in vigore dal 4 agosto, la legge con la quale la Regione Lombardia ha inteso

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017 Predisposto dal responsabile per la trasparenza Adottato in data 29.01.2015 con Deliberazione di Consiglio Direttivo n.03 Pubblicato

Dettagli

Aggiornamento su censimento presenza amianto edifici territorio Distretto Isola Bergamasca

Aggiornamento su censimento presenza amianto edifici territorio Distretto Isola Bergamasca Aggiornamento su censimento presenza amianto edifici territorio Distretto Isola Bergamasca Ponte San Pietro 20-02-2013 Dalzano Dr. Marcello Responsabile Settore di Prevenzione di Bonate Sotto Diparetimento

Dettagli

LEGGE N. 11 DEL 04/08/2009 Norme per la protezione dell'ambiente, decontaminazione, smaltimento e bonifica ai fini della difesa dai pericoli

LEGGE N. 11 DEL 04/08/2009 Norme per la protezione dell'ambiente, decontaminazione, smaltimento e bonifica ai fini della difesa dai pericoli LEGGE N. 11 DEL 04/08/2009 Norme per la protezione dell'ambiente, decontaminazione, smaltimento e bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto. BURA N. 44 DEL 26/08/2009 Art. 1 Finalità

Dettagli