GIORNATA DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI VI^ EDIZIONE. CREMA, 23 Ottobre 2015 Sala Polenghi - Ospedale Maggiore di Crema -
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1 GIORNATA DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI VI^ EDIZIONE CREMA, 23 Ottobre 2015 Sala Polenghi - Ospedale Maggiore di Crema -
2 «PROGETTO LAVORARE SICURI: L ESPERIENZA DELL ASL DI CREMONA PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO SANITARIO DEI COORDINATORI E DEGLI ADDETTI ALLE OPERAZIONI DI BONIFICA AMIANTO» Dr.ssa Anna Marinella Firmi Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL) ASL Cremona
3 INTRODUZIONE Il Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL), all Allegato 9, punto 6, relativamente alla «Prevenzione del Rischio Amianto», tra i suoi obiettivi, fa riferimento anche alla FORMAZIONe dei coordinatori e degli addetti delle imprese di bonifica amianto. SERVIZIO PSAL (deputato alla Prevenzione ed alla Sicurezza negli ambienti di lavoro) partecipa all ATTIVITÀ FORMATIVA prevista dal «PROGETTO LAVORARE SICURI - SICUREZZA DELLE LAVORAZIONI CON MATERIALI CONTENENTI AMIANTO», sottoscritto nel 2015, da INAIL di Cremona e da Scuola Edile Cremonese.
4 CONTESTO DI RIFERIMENTO REGISTRO NAZIONALE DEI MESOTELIOMI (RENAM) : I RISULTATI DEL IV RAPPORTO (VENEZIA, NOVEMBRE 2012): Nel 2011 si sono registrate denunce di nuovi casi di patologie legate all amianto, rispetto alle del 2010 (-0,6%) e alle del I decessi dovuti all amianto nel 2011(al 30/09/11) sono stati 692, a fronte degli 837 del 2010 e degli 853 del 2009 (anno in cui si è registrato il picco del quinquennio ). L 87% dei casi mortali è stato causato da neoplasie da asbesto sono i mesoteliomi rilevati in Italia tra il 1993 e il 2008.
5 PATOLOGIE ASBESTO CORRELATE: LA SITUAZIONE DELLA RELAZIONE ANNUALE 2013 (PRESENTATA A MONTECITORIO IL 09/07/2014): Dalla presentazione della Relazione annuale 2013 è emerso il riconoscimento di MP, di 376 con esito mortale. I più colpiti sono i lavoratori italiani (1.346), di cui maschi e 53 femmine; 372 i casi con esito mortale. Il settore più colpito è risultato Industria e servizi. L area geografica più interessata è il Sud Italia. L analisi per classi di età mostra che il 62% dei casi è con età al decesso maggiore di 74 anni.
6 PIANO NAZIONALE AMIANTO (MARZO 2013): Ha posto gli obiettivi e le azioni di prevenzione e tutela afferenti a tre macro aree relative a: Tutela della salute Tutela dell ambiente Aspetti di sicurezza del lavoro e previdenziali Il Piano Nazionale Amianto sottolinea, anche, l esigenza di «assicurare il costante aggiornamento della conoscenza di aspetti specifici correlati all amianto, nonché un elevata attenzione alla sorveglianza per esposizioni non tipiche».
7 FINALITA DEL PROGETTO Il «Progetto Lavorare Sicuri» è rivolto ai coordinatori ed agli addetti alle attività di rimozione, smaltimento e bonifica amianto, per i quali è fondamentale fornire attività di aggiornamento sulle conoscenze e competenze relative a : Rischi medico sanitari connessi a tali attività Rischi legati alle fasi di lavoro di rimozione (rischi lavori in quota), in particolare su coperture
8 ESPERIENZA DELL ASL DI CREMONA Partecipazione al Progetto da parte del Servizio PSAL dell ASL di Cremona, con la realizzazione di n. 8 INTERVENTI FORMATIVI (Aprile - Dicembre 2015) relativi ai rischi sanitari, della durata di 3 ore, riguardanti: Mecc. eziopatogenetici dell amianto Patologie amianto correlate PRAL Registro Esposti ed ex Esposti ad amianto Sorveglianza sanitaria Aspetti Medico Legali
9 FORMAZIONE PROCESSO EDUCATIVO ATTRAVERSO IL QUALE TRASFERIRE AI LAVORATORI ED AGLI ALTRI SOGGETTI DEL SIST. DI PREV. E PROT. AZIENDALE CONOSCENZE E PROCEDURE UTILI ALLA ACQUISIZIONE DI COMPETENZE PER LO SVOLGIMENTO IN SICUREZZA DEI RISPETTIVI COMPITI IN AZIENDA E ALLA IDENTIFICAZIONE, ALLA RIDUZIONE E ALLA GESTIONE DEI RISCHI
10 FORMAZIONE Cambiare le attitudini di ognuno in capacità utili per l'azienda, è una questione di non poco conto! La prima difficoltà che, in genere, si incontra risiede nella resistenza delle persone che, pensando di essere già perfettamente in grado di adempiere ai propri compiti, non vedono la necessità o l'utilità di essere costrette ad apprendere qualcosa di nuovo.
11 FORMAZIONE In qualche caso le novità richiedono l'utilizzo di RISORSE ESTERNE, allo scopo di incamerare in azienda nuove esperienze. Spesso invece è conveniente utilizzare le FORZE INTERNE che possiedono alcune peculiarità : 1) la conoscenza delle persone e dunque degli stimoli più adatti a motivarle 2) la conoscenza di macchinari, di impianti e delle attrezzature 3) la conoscenza del sistema organizzativo e gestionale dell azienda
12 FORMAZIONE Non solo un obbligo di legge: anche gli addestramenti tecnici devono essere letti con la chiave della sicurezza. Le conseguenze di un mancato addestramento riflettono i loro effetti non solo in termini di danni alle persone, ma nella produzione di spese non necessarie e nello sviluppo di metodi di lavoro non coerenti con la sicurezza. Gli interventi devono essere studiati per essere flessibili ed adattarsi ai piani di addestramento eventualmente esistenti in azienda!
13 AMIANTO L Amianto o Asbesto, è un minerale che appartiene alla categoria dei silicati fibrosi. Si presenta in natura in diverse forme mineralogiche. I tipi commerciali di interesse sono costituiti da crisotilo (serpentino, amianto bianco), crocidolite e amosite (anfiboli, amianto blu e bruno, rispettivamente). Meno rilevanti antofillite, actinolite e tremolite.
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15 CARATTERISTICHE DELL AMIANTO L amianto è un MINERALE NATURALE a struttura fibrosa, che è stato diffusamente utilizzato per la VERSATILITÀ : è RESISTENTE al calore, al fuoco, agli agenti chimici, allo stiramento ed all attrito, è molto FLESSIBILE, FILABILE ed è dotato di proprietà FONOASSORBENTI E TERMOISOLANTI.
16 PROPRIETÀ DELL AMIANTO MINERALE FIBROSO PRESENTE IN NATURA BUONA RESISTENZA ALLA TRAZIONE FLESSIBILITÀ TERMORESISTENZA RESISTENZA ELETTRICA BUON ISOLAMENTO RESISTENZA CHIMICA
17 USI DELL AMIANTO E STATO UTILIZZATO PER SECOLI: EGIZIANI, GRECI E ROMANI Sistemi per trasportare i faraoni, stoppini della lampade, vestiti MEDIOEVO Isolanti per armature RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Isolanti per caldaie, tubi, turbine XX SECOLO II^ GUERRA MONDIALE E SUCCESSIVI 30 ANNI Materiale isolante termico e acustico, decorazioni, materiale di rinforzo, etc.
18 ESEMPI DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO Tubi di cemento amianto Pavimenti in asfalto, coperture tetti Pavimenti in materiale vinilico Fogli in materiale vinilico Materiale di sostegno per pavimentazioni Materiali edili vari (ad es.: piastrelle, moquette, isolanti termici e acustici, stucchi, controsoffittature, decorazioni) Isolanti acustici Colori per tessuti/rivestimenti Pannelli divisori Lavagne
19 ESEMPI DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO Materiali ignifughi Nastri isolanti Guarnizioni termoresistenti Rivestimento cappe da laboratorio Pannelli utilizzati negli ascensori Condotti di ventilazione per riscaldamento e condizionamento Boiler Condutture elettriche Tute e guanti da lavoro isolanti Fogli di carta resistente al calore Porte taglia-fuoco Torri di raffreddamento
20 IMPIEGHI DELL AMIANTO IN EDILIZIA CEMENTO AMIANTO IN LASTRE CANNA FUMARIA CARTE VINILICHE CALDAIA PAVIMENTI VINILICI PANNELLI INSONORIZZANTI SERBATOI
21 ESPOSIZIONE PROFESSIONALE Nell ambito delle attività che possono comportare esposizione ad amianto in occasione di lavoro è necessario distinguere tra: - Situazioni in cui l esposizione avviene per la MANIPOLAZIONE E L UTILIZZO DI AMIANTO COME MATERIA PRIMA NEL CICLO LAVORATIVO; - Situazioni in cui NON SI UTILIZZA AMIANTO COME MATERIALE BASE DEL CICLO LAVORATIVO, ma in cui potrebbe configurarsi un esposizione per LA PRESENZA IN SITU DI MATERIALI DI TIPO DIVERSO che lo contengono, in matrice solida o friabile, dai quali potrebbe determinarsi un rilascio di fibre.
22 PERICOLISITA MATERIALI CONTENENTI AMIANTO La pericolosità dei materiali contenenti amianto dipende dall'eventuale rilascio di fibre nell'ambiente. Il rischio aumenta con l'aumentare della friabilità del materiale contenente amianto. I materiali FRIABILI possono liberare le fibre spontaneamente, ad esempio a causa di infiltrazioni di acqua, correnti d'aria (forti venti), per vibrazioni dei materiali che lo contengono. I materiali ancora COMPATTI O POCO FRIABILI possono liberare le fibre di amianto sole se danneggiati, resi pulverulenti facendo uso di attrezzi quali: trapani, smerigliatrici, lime ecc.
23 EFFETTI PATOGENI I materiali contenenti amianto, se degradati, possono rilasciare fibre che, se inalate, provocano gravi patologie, per lo più dell apparato respiratorio. Tutte le lavorazioni, quindi, che ne hanno previsto l uso possono essere considerate a rischio. A differenza delle fibre vetrose, l amianto persiste nei tessuti per decenni. Il periodo di latenza tra esposizione e manifestazioni cliniche è molto lungo, con una media di circa 30 anni.
24 AMIANTO ED INCIDENZA 2015 L anno con il picco dei malati secondo le stime e le previsioni!!!
25 INQUADRAMENTO GENERALE Legge 27 marzo 1992 n. 257 Norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto Art. 12 comma 5 i proprietari degli immobili devono comunicare alle Unità sanitarie locali i dati relativi alla presenza di AMIANTO FLOCCATO O IN MATRICE FRIABILE (presente in intonaci, controsoffitti, guarnizioni, isolamenti termici di tubazioni, caldaie, ecc.)
26 INQUADRAMENTO GENERALE Legge 27 marzo 1992 n. 257 Norme relative alla cessazione dell impiego dell amianto Ha attribuito alle Regioni compiti di pianificazione e di controllo delle attività di protezione dell ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica ai fini della tutela della popolazione e del territorio
27 INQUADRAMENTO GENERALE Legge Regionale 29 Settembre 2003 n.17 Norme per il risanamento dell ambiente, bonifica e smaltimento dell amianto L obbligo di comunicazione previsto per Legge 27 marzo 1992 n. 257 viene esteso all amianto compatto (coperture, tubature, canne fumarie in fibrocemento) Tale Legge disciplina anche l adozione e l articolazione del Piano Regionale Amianto
28 INQUADRAMENTO GENERALE Deliberazione Giunta Regionale del 22 Dicembre 2005 n. VIII/ 1526 Approvazione del Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL) di cui alla Legge Regionale n.17 Azioni, strumenti e risorse per realizzare la salvaguardia della popolazione dall esposizione a fibre di amianto www. sanita.regione.lombardia.it
29 PIANO REGIONALE AMIANTO LOMBARDIA (PRAL) Si prefigge come obiettivo l eliminazione dal territorio regionale dell amianto entro il gennaio 2016 e prevede un insieme di azioni: 1. Censimento / mappatura della presenza di amianto sul territorio 2. Regolazione di bonifica e smaltimento 3. Tutela della salute 4. Informazione e coinvolgimento della popolazione
30 PRAL: L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA 1. Il Censimento, è stato attivato dall ASL, a partire da Giugno 2006: I soggetti Pubblici e Privati proprietari hanno l obbligo di comunicare all ASL la presenza di amianto negli edifici, nelle strutture, negli impianti e nei mezzi di trasporto. I dati raccolti ( Mod. NA1 di cui all ALL. 4 del PRAL) vengono inseriti in registri informatici istituiti presso l ASL. I dati vengono, poi, elaborati a livello regionale con produzione di report periodici.
31 PRAL: L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA 2. La mappatura ed il monitoraggio ambientale delle attività di bonifica sono stati affidati all ARPA. La predisposizione e la disponibilità delle discariche per lo smaltimento sono state demandate alle PROVINCE. 3. La tutela della salute, che prevede la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti ed ex esposti all amianto e il Registro dei Mesoteliomi, è affidata all ASL.
32 PRAL: L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA 4. Le azioni di informazione e di sensibilizzazione, realizzate dall ASL, sono state indirizzate all Amministrazione Provinciale e alle Amministrazioni Comunali, mirando, in particolare, a favorire l autodenuncia obbligatoria ( mod. NA1) della presenza di amianto negli edifici, strutture. Sono state adeguatamente informate, circa le azioni poste in capo al PRAL, anche le Associazioni di Categoria e le Associazioni degli Amministratori Condominiali, individuando i referenti ASL, a cui fare riferimento, nei casi di difficoltà, per chiarimenti, per indicazioni varie relative alla compilazione ed all invio della modulistica da compilarsi.
33 PRAL: L ATTIVITA DELL ASL DI CREMONA 4. La campagna informativa sul territorio ha visto anche la produzione di intervista televisiva su Rete Locale, al fine di attuare opportuna opera di divulgazione sull argomento e sulla materia amianto. Nel 2012, a Cremona, è stato organizzato un Convegno Regionale Amianto: conoscere per gestire, a cui ha partecipato anche l ASL, per la realizzazione di un approfondimento tecnico e normativo in tema di neutralizzazione e corretto smaltimento dell amianto.
34 AGGIORNAMENTI NORMATIVI Legge Regionale 31 Luglio 2012 n.14 (che ha modificato la L. R. 17/2003) Art. 2 c.3 : La REGIONE attua il programma di sorveglianza sanitaria degli ex esposti. Art. 2 c.4 : Per accedere alla sorveglianza sanitaria il soggetto ex esposto si rivolge all ASL di appartenenza. Allo scopo di sollecitare l autonotifica obbligatoria della presenza di amianto e quindi di completare il censimento, nel 2012 è stata introdotta una sanzione amministrativa per la mancata segnalazione di manufatti contenenti amianto in matrice non friabile.
35 AZIONI REGIONALI La Giunta Regionale, con Delibera n. 4777/2013, ha definito i criteri per l applicazione delle sanzioni differenziandole sulla base dell indice di degrado e della quantità di amianto segnalato. Le sanzioni si applicano a partire dal 1/2/2013 e le verifiche vengono svolte dai Comuni e dalle ASL. Nel caso venga rilevata la presenza di amianto non censito, IL PROPRIETARIO dovrà provvedere a stimarne lo stato di conservazione ed inviarne comunicazione all ASL.
36 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX- ESPOSTI ALL AMIANTO DALLE INDICAZIONI REGIONALI ALL ESPERIENZA DELL ASL DI CREMONA
37 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX- ESPOSTI ALL AMIANTO: ESPERIENZA DELL ASL DI CREMONA Deliberazione del D.G. n 352 del 28/04/2010: D.D.G.S. n.4972 del 16/05/2007 e relativo allegato A Istituzione del registro dei lavoratori esposti ed ex esposti all amianto ed adozione del protocollo operativo per la loro sorveglianza sanitaria presso le ASL, previsti dalla D.G.R. n.viii/1526 in data 22 dicembre 2005 ; presa d atto.
38 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Ricerca attiva a cura delle ASL: Aziende dove sono stati riscontrati a cura delle ASL, UOOML e/o del registro mesoteliomi casi di neoplasia Aziende conosciute per aver utilizzato amianto come materia prima, aziende di bonifica Aziende note all ASL per aver prodotto eventi sentinella a prescindere dal tipo di lavorazione svolta Imprese dove gruppi di lavoratori hanno chiesto riconoscimenti previdenziali (art.13 legge 257/92 e legge 271/93)
39 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Classificazione lavoratori: Ex-esposti ancora dipendenti dell impresa in cui è avvenuta l esposizione Ex-esposti ancora in attività ma non più dipendenti dell impresa in cui è avvenuta l esposizione Ex-esposti non più in attività lavorativa
40 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Finalità: Iniziativa epidemiologica Iniziativa prevenzionale volta a supportare il cittadino che nel corso della sua vita è venuto a contatto direttamente o indirettamente con l amianto Volontaria e gratuita
41 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Attività: ASL alimenta il registro ex-esposti, fornisce informativa al cittadino ed ottiene consenso ad inserimento nel registro ed all invio alla UOOML ASL invia alla UOOML UOOML effettua attività di sorveglianza sanitaria
42 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Attività di dettaglio ASL: Invito ad ex-esposti (noti per la memoria storica o stimolati attraverso stampa) a presentarsi per colloquio orientativo Colloquio mirato presso ASL al fine di orientare il cittadino sulla problematica ed identificare il profilo personale di rischio espositivo (classificazione di esposizione) Ottenimento consenso ad inserimento nel registro Ottenimento consenso all invio alla UOOML
43 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Attività di dettaglio ASL: ASL invia alla UOOML UOOML effettua attività di sorveglianza sanitaria
44 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Classificazione esposizione ASL: Basata sul tipo, intensità, frequenza di esposizione Suddivisione in : -CLASSE A ALTA ESPOSIZIONE -CLASSE B BASSA ESPOSIZIONE
45 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Azioni UOOML per Classe A o particolari casi B: SCREENING PRIMA VISITA: - Raccolta anamnestica lavorativa e patologica mirata - Esame obiettivo con particolare riguardo al torace - Rx torace (OAD-OAS secondo ILO 80) - PFR con studio della diffusione alveolocapillare dei gas
46 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Azioni UOOML per Classe A o particolari casi B: VISITA SUCCESSIVA (ogni 3 anni se fumatore/ogni 5 altri): - Raccolta anamnestica lavorativa e patologica mirata - Esame obiettivo con particolare riguardo al torace - PFR con studio della diffusione alveolocapillare dei gas
47 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Azioni UOOML per Classe A o particolari casi B: APPROFONDIMENTI EVENTUALI SE SCREENING/VISITA SUCCESSIVA POSITIVI - TAC - Rx torace (OAD-OAS secondo ILO 80)
48 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO Azioni UOOML per Classe B: COUNSELLING SANITARIO
49 REGISTRO DEI LAVORATORI ESPOSTI ED EX-ESPOSTI ALL AMIANTO ESPERIENZA DELL ASL DI CREMONA: FLUSSI ASL-UOOML Cittadino presenta a SPSAL MODULO RICHIESTA ISCRIZIONE E CONSENSO TRATTAMENTO DATI SPSAL compila MODULO DATI ASL SI CARICO SSN NO NO CONSENSO UOOML SI SPSAL invia INFORMATIVA PER MEDICO COMPETENTE SPSAL archivia SPSAL compila DICHIARAZIONE PER INVIO UOOML Cittadino conttatta UOOML per valutazione sanitaria UOOML compila e invia a SPSAL MODULO DATI UOOML
50 2012: PROGETTO PILOTA INAIL- ASL- ISTITUTI OSPITALIERI CREMONA PER SORVEGLIANZA SANITARIA AI LAVORATORI ESPOSTI ED EX ESPOSTI ALL AMIANTO DDG ASL N 232 DEL 10/05/2012: Convenzione per il biennio 2012/2013 tra sede INAIL di Cremona, ASL di Cremona e l AO Istituti Ospitalieri di Cremona per l esecuzione della sorveglianza sanitaria ai soggetti esposti ed ex esposti all amianto.
51 DATI ASL REGISTRO ESPOSTI ED EX ESPOSTI Registro ex esposti Individuati Invitati a presentars i x colloquio orientativ o ASL Presentati si a colloquio mirato presso ASL Inseriti in Registro - Classe A - Classe B Ricerca attiva ASL di cui in vita (100%) Iniziativa volontaria 2010 Ricerca attiva ASL 2011 Iniziativa volontaria 2011 Ricerca attiva ASL 2012 Iniziativa volontaria 2012 Iniziativa volontaria 2013 Iniziativa volontaria (100%) 53 (100%) 5 (100%) 50 (100%) 13 (100%) 74 (100%) 7 (100%) A 91 - B A A A A A A A 7 Inviati alla UOOML 88 - A 87 - B A A 6 5 -A A A A A 7
52 PREVENZIONE PRIMARIA Un efficace riduzione del rischio si ottiene evitando l esposizione a fibre di amianto, indipendentemente dalle dimensioni. Già il DPR 303/56 all art. 21 disponeva una serie di azioni, a carico del datore di lavoro, al fine di impedire o ridurre lo sviluppo e la diffusione di qualunque polvere nell ambiente di lavoro, adottando procedimenti lavorativi in macchinari chiusi, muniti di sistema di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti ad impedirne la dispersione.
53 NORMATIVA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81/ 2008 Titolo IX Capo III Protezione dei rischi connessi all esposizione ad amianto : Valutazione del rischio (art. 249) Notifica (art. 250) Misure di prevenzione e protezione (art. 251) Misure Igieniche (art. 252) Controllo dell esposizione (art. 253) Valore Limite (art. 254) Operaz. Lavorative particolari (art. 255)
54 NORMATIVA AMBIENTI DI LAVORO D.Lgs. 81/ 2008 Titolo IX Capo III Protezione dei rischi connessi all esposizione ad amianto : Lavori di demolizione o rimozione dell amianto (art. 256) Informazione dei Lavoratori (art. 257) Formazione dei Lavoratori (art. 258) Sorveglianza Sanitaria (art. 259) Registro di esposizione (art. 260)
55 Ge.M.A. AMIANTO e Ge.M.A. NUOVE REGOLE PER LA TRASMISSIONE INFORMATIZZATA DELLA NOTIFICA E DEL PIANO PER I LAVORI DI BONIFICA DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO ( ARTT. 250 E 256 D. LGS. 81/08) E DELLA RELAZIONE ANNUALE ( ART. 9 L.257/92). In attuazione della d.g.r. IX/3913 del 6/8/2012, è stato progettato e realizzato l applicativo denominato Ge.M.A., acronimo di Gestione Manufatti in Amianto, che consente al Datore di Lavoro delle Imprese esercenti attività di bonifica amianto ( iscritte all Albo Nazionale Gestori Ambientali categoria 10A e 10B) di rendere immediatamente fruibili notifiche e piani per i lavori di bonifica, artt. 250 e 256 D. Lgs. 81/08, all organo di vigilanza territorialmente competente. L invio telematico di questi documenti alimenta, peraltro, senza soluzione di continuità, la composizione informatica della relazione annuale prevista dall art. 9 L.257/92 per un facile assolvimento dell obbligo di trasmissione posto a suo carico. LA MODALITÀ DI INVIO INFORMATIZZATA È OBBLIGATORIA, A PARTIRE DAL 1 APRILE 2014, PER LE NOTIFICHE ART. 250 D. LGS. 81/08 E I PIANI DI LAVORO ART. 256 D. LGS. 81/08 MENTRE, PER LA RELAZIONE ANNUALE EX ART. 9 L.257/92, RELATIVA ALLE ATTIVITÀ REALIZZATE NEL 2013, A PARTIRE DALL ANNO In Regione Lombardia l utilizzo di tale modalità di invio è possibile accedendo all indirizzo Web: LINK L assistenza alle imprese sarà erogata da SPOC con i seguenti riferimenti : spoc_prevenzione@lispa.it Oggetto : GEMA Tel. :
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