NOTA TECNICA. I reflui liquidi potenzialmente contaminati che saranno inviati al nuovo impianto sono quelli derivanti dalle seguenti attività:
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- Gianluca Grimaldi
- 8 anni fa
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1 NOTA TECNICA L Impianto di Trattamento Effluenti Attivi (ITEA) sarà l impianto deputato a trattare tutti gli effluenti liquidi attivi prodotti dalla Centrale Nucleare di Latina e destinati ad essere scaricati nell ambiente esterno, nel rispetto delle Prescrizioni Tecniche per l esercizio dell Impianto e della normativa applicabile agli scarichi industriali convenzionali (D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.). I reflui liquidi potenzialmente contaminati che saranno inviati al nuovo impianto sono quelli derivanti dalle seguenti attività: - Scarichi provenienti dalla lavanderia attiva; - Scarichi provenienti dalle docce e lavandini di emergenza in zona classificata: - Liquidi prodotti dalle attività di decontaminazione nella Facility Trattamento Materiali; - Reflui prodotti da attività di decontaminazione di materiali metallici provenienti dal decommissioning dell impianto; - Drenaggi dei locali di impianto situati in zona classificata. Le caratteristiche dei rifiuti liquidi che saranno inviati all ITEA dipenderanno dalle modalità e dalle tecniche di smantellamento e di decontaminazione utilizzate nel corso delle attività di decommissioning; L ITEA dovrà quindi essere in grado di trattare rifiuti liquidi con composizione variabile. I reflui scaricati saranno comunque sempre costituiti da rifiuti liquidi acquosi con sali, tensioattivi e contaminanti in soluzione e particolato solido in sospensione. Come base del progetto del nuovo impianto si considerano 2 tipologie di rifiuti liquidi: - Rifiuti caratterizzati da presenza di tensioattivi e solidi sospesi: Tali reflui includono gli scarichi della lavanderia e delle docce e lavandini di emergenza nella zona controllata. - Rifiuti caratterizzati principalmente da presenza di solidi sospesi: Tali rifiuti includono i reflui prodotti da attività di decontaminazione e derivanti dai pozzetti di drenaggio della zona controllata. Tali tipologie saranno stoccate in 2 segregazioni separate costituite da 2 coppie di serbatoi. Il trattamento dei rifiuti scelto è un processo combinato di evaporazione e filtrazione meccanica; tale processo unisce un ottimo fattore di riduzione del volume (VRF) ed un alto fattore di decontaminazione (DF) a semplicità d esercizio e alla possibilità di un funzionamento automatico per periodi di tempo lunghi.
2 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO L impianto ITEA è costituita da un edificio in cemento armato realizzato su tre livelli di cui uno interrato, disposto all interno dell area di centrale. L edificio presenta una pianta rettangolare con un corpo di dimensioni esterno di base di 32 m x 15.5 m circa. L altezza sul piano campagna è circa 15 metri. L impianto ITEA è suddivisa in 4 sezioni: sezione di rilancio; sezione di accumulo iniziale; sezione di filtrazione meccanica; sezione di evaporazione sezione di accumulo finale acque trattate L impianto presenta un entrata del personale dalla sala decontaminazione ed utilizza gli spogliatoi caldi e freddi dell edificio reattore; L entrata materiali e macchinari è situata sul lato sud dell impianto nel locale dove è istallato l evaporatore. La sezione di rilancio, il sistema drenaggi sono istallati nel piano interrato, l impianto di trattamento e i filtri del sistema di ventilazione sono istallati sul piano campagna. La sala controllo e i ventilatori sono istallati al piano primo. Sezione di rilancio La sezione di rilancio dei reflui in ingresso dall impianto occupa il piano interrato del locale. In quest area convergono le tubazioni incamiciate che trasportano i reflui per gravità dal vecchio impianto rad-waste. Le tubazioni sono istallate all interno di un cavedio che esce dall edificio effluenti attivi e corre parallelo al lato nord della sala decontaminazione. La sezione raccoglie separatamente i reflui provenienti da: - Decontaminazione componenti ed apparecchiature; - Scarichi della lavanderia; - Scarichi delle docce e lavandini; Ciascuna delle conseguenti tre stazioni di rilancio è formata da un serbatoio orizzontale, installato al di sotto del piano campagna all interno di una vasca ispezionabile di contenimento in cemento e da due pompe, una titolare e una di riserva, di tipo centrifugo verticale flangiate sulla parte superiore del mantello e con motore esterno al serbatoio. La sezione ha la funzione di rilanciare i reflui che arrivano per gravità alla sezione di accumulo presente sul piano campagna.
3 Sezione di accumulo iniziale La sezione di accumulo iniziale è istallata sul piano campagna nel lato nord dell impianto. E realizzata con due serbatoi, SS1/2, dedicati allo stoccaggio dei reflui provenienti dalla lavanderia, dalle docce e dai lavandini della zona controllata e due serbatoi, SS3/4, dedicati allo stoccaggio dei reflui provenienti dalla decontaminazione componenti e apparecchiature, dei reflui dalle attività di taglio e smontaggio boilers, dei drenaggi dell edificio effluenti attivi e dei drenaggi del nuovo fabbricato per il nuovo impianto ITEA. La filosofia di gestione dei due gruppi di serbatoi è di tipo a batch e prevede che vengono accumulati tutti i rispettivi reflui prodotti in una settimana di cinque giorni in uno di essi mentre l altro è in fase di alimentazione del sistema di trattamento e svuotamento in sette giorni. I serbatoi SS1/2 hanno un volume utile di 8,5 m 3 e i serbatoi SS3/4 un volume utile di 14 m 3 e sono istallati all interno di una vasca dimensionata per raccogliere il volume maggiore presente nel locale. Tutti i serbatoi di questa sezione sono dotati di un fondo conico con condotta di estrazione sull apice del cono stesso che permette di estrarre tutti gli eventuali solidi sospesi nei reflui. I reflui possono essere travasati, in caso di necessità, da ciascuno dei quattro serbatoi in tutti i rimanenti altri. La sezione di accumulo iniziale è collegata: - Alla sezione di filtrazione - Alla sezione di evaporazione - Alla sezione di stoccaggio finale Sezione di filtrazione meccanica La sezione di filtrazione meccanica è istallata nel locale a sud-est dell impianto nello stesso locale dove è presente l evaporatore. Il sistema di trattamento di filtrazione meccanica è costituito da due treni allineati in parallelo, di cui uno di riserva all altro per garantire continuità; ciascun treno è provvisto di due filtri in serie, del tipo a cartuccia a perdere con granulometria differente, preceduti da un filtro multisacco. I sacchi e le cartucce filtranti, alla fine del ciclo di filtrazione, saranno rimossi manualmente da parte dell operatore. La sezione è collegata con: - Sezione di evaporazione - Sezione di accumulo finale
4 Sezione di evaporazione La sezione di evaporazione è istallata nello stesso locale della sezione di filtrazione nell area a sud est dell impianto. La sezione di evaporazione è costituita da: - Un serbatoio di testa T1 da 3 m3 per lo stoccaggio dei reflui che possono essere trattati in un giorno dalla sezione; - Un serbatoio di coda T2 da 3 m3 per lo stoccaggio del distillato prodotto in un giorno; - Due pompe centrifughe, PC03 e PC04 una titolare e una di riserva, per il trasferimento del distillato aventi una portata di 6 m3/h e prevalenza di 30 m. - Due evaporatori, EV1/2 in parallelo entrambi titolari, ciascuno con la capacità di trattamento di 2 m3/d con una portata oraria di 0,17 m3/h; gli evaporatori sono completi di condensatori, pompe di calore e tutti gli accessori necessari al loro corretto funzionamento; I serbatoi e l evaporatore sono istallati all interno di vasche per raccogliere eventuali sversamenti. Il serbatoio T1 è istallato nello stesso locale dell evaporatore mentre il serbatoio T2 e le pompe sono istallate nel locale a Sud-ovest dell impianto. Le sezione è collegata con: - La sezione di filtrazione - La sezione di accumulo iniziale - La sezione di accumulo finale Sezione accumulo finale reflui trattati La sezione di accumulo finale è costituita da quattro serbatoi, SS5/6/7/8 da 23 m 3, per l accumulo dei reflui trattati provenienti dalle varie sezioni i impianto ITEA. La sezione è istallata sul piano campagna nel locale a ovest dell impianto. La sezione è collegata in ingresso con: - Sezione di evaporazione - Sezione di filtrazione - Sezione di accumulo iniziale nel caso le analisi accertino che i reflui possano essere scaricati senza necessità di trattamenti. Quest ultima connessione può anche essere utilizzata, per lo stoccaggio in caso di emergenza per insufficiente capacità di stoccaggio nei serbatoi di accumulo iniziale, per trasferire reflui
5 non trattati che saranno in seguito rispediti ai serbatoi di accumulo iniziale per essere sottoposti a trattamento. La sezione è collegata in uscita al monitore (esistente) e da questo tramite apposita condotta a gravità esistente, i reflui raggiungono il canale di scarico. I serbatoi sono del tipo verticale a fondo piatto e saranno istallati all interno di un area cordolata, dove sono raccolti i liquidi eventualmente sversati attraverso il troppo pieno e il drenaggio di fondo; l area cordolata, a sua volta, è collegata con la rete drenaggi. Sezione impianti ausiliari Sul piano rialzato dell impianto sarà presente la sala controllo e il locale ventilatori. Il piano sarà classificato zona non controllata e ha accesso indipendente dall impianto mediante scala metallica sul lato sud dell impianto. Il piano rialzato è munito di ulteriore apertura per ingresso/uscita materiali e personale in prossimità del locale ventilatori. Piano copertura Sulla copertura dell impianto sono istallati i ventilatori di mandata. La copertura è accessibile dalla scala metallica posizionata sul lato sud dell impianto. DESCRIZIONE DEI SISTEMI E COMPONENTI PRESENTI NELL IMPIANTO Componenti principali di sistema di trattamento effluenti attivi I componenti principali istallati nell impianto sono riportati in tabella: Elenco componenti principali impianto trattamento effluenti attivi Codice Descrizione Caratteristiche principali VDR1 VDR2 VDR3 Serbatoio rilancio drenaggi. Serbatoio rilancio reflui decontaminati. Serbatoio rilancio scarichi lavanderia Tipo: Cil. Orizzontale; V=23 m³; D=2,2 m; L cil.=6,0 m Tipo: Cil. Orizzontale; V=2 m³;d=1,1 m; Lcil.=2,2 m Tipo: Cil. Orizzontale; V=2 m³; D=1,1 m; Lcil.=2,2 m VDR4 PC07/08 Serbatoio rilancio scarichi docce calde Pompe rilancio drenaggi Tipo: Cil. Orizzontale; V=2 m³;d=1,1 m; Lcil.=2,2 m Tipo: Centrifuga oriz.; Q=10 m³/h; H=30 m
6 Elenco componenti principali impianto trattamento effluenti attivi Codice Descrizione Caratteristiche principali PC15/16 Pompe rilancio reflui da decontaminazione Tipo: Centr. vert.;q=10 m³/h; H=30 m PC17/18 Pompe rilancio scarichi lavanderia Tipo: Centr. vert.;q=10 m³/h; H=30 m PC19/20 Pompe rilancio scarichi docce Tipo: Centr. vert.; Q=10 m³/h;h=30 m SS1/2 SS3/4 Serbatoio accumulo reflui lavanderia Serbatoio accumulo reflui da decontaminazione. Tipo: Cil. Verticale; V=8,5 m³; D=2 m; H tot.=4,6 m Tipo: Cil.Verticale V=14 m³;d=2,5 m;h tot.=5,1 m PC01/02 Pompe trasferimento reflui Tipo: Centrifuga orizz.; Q=10 m³/h; H=35 m FS1/2 Contenitore per filtri a sacco Nr sacchi: 4; granulom.=15 m; H=40 ; Stot.=2 m² FC1/3 Contenitore per prefiltri a cartuccia Nr cartucce: 7; granulom.= 5 m; H=40 ; Stot.=5,6 m² FC2/4 Contenitore per filtri a cartuccia Nr cartucce: 7; granulom.= 1 m; H=40 ; Stot.=5,6 m² T1 Serbatoio di testa evaporatore Tipo: Vert.;V=3 m³; D=1,5 m; H tot.=2,6 m Fondo conico T2 Serbatoio accumulo distillato Tipo: Vert.;V=3 m³; D=1,5 m; H tot.=2,4 m EV1/2 Evaporatori Q=2 m³/d PC03/04 Pompe rilancio distillato Tipo:Centr. orizz.;q=6 m³/h;h=30 m SS5 8 Accumulo acque pulite Tipo: Cil. Verticale; V=23 m³; D=2,5 m; H tot.=5,7 m PC05/06 Pompe rilancio allo scarico Tipo: Centr. orizz.; Q=10 m³/h; H=20 m
7 Sistemi ausiliari I sistemi principali istallati nell impianto sono riportati in tabella: Descrizione sistema Sistema di ventilazione zona controllata Sistema off gas serbatoi Sistema elettrico Sistema di automazione e controllo Sistema di rilevazione e allarme incendio Sistema drenaggi Sistema di monitoraggio radiologico Sistema distribuzione aria compressa Sistema acqua industriale
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